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venerdì 5 agosto 2011

NEL LAZIO, FINALMENTE IL MUTUO SOCIALE DIVENTA LEGGE A TUTTI GLI EFFETTI!

ROMA (ITALIA) - L’emergenza abitativa con le sue implicazioni in termini occupazionali soprattutto nell’attuale periodo di crisi economico-finanziaria,  è divenuta una criticità che coinvolge non più solo le grandi città ma anche i piccoli centri, e su cui è urgente intervenire.
La Destra, tenendo fede all’ottica di una visione più equa della società che permetta ai cittadini di avere le medesime opportunità, favorendo al contempo i ceti meno abbienti, ha ritenuto fondamentale l’istituzione di un progetto attuativo che disponga, regolarizzi e faciliti l’accesso alla proprietà della prima casa.
Per questi motivi il nostro partito ha inserito all’interno del “Piano Casa” un emendamento volto a favorire gli interventi di “edilizia sovvenzionata per mutuo sociale” al fine di garantire sul territorio regionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo.
La realizzazione di nuovi alloggi su terreni nelle disponibilità degli Enti pubblici, attuati in forma diretta dalla Direzione regionale competente in materia di Piani e Programmi di edilizia residenziale, garantirà in questo modo un notevole abbassamento dei costi di costruzione.
Nel dettaglio, il mutuo sociale che è ora legge regionale grazie all’impegno dell’assessore alle Politiche per la Casa, Teodoro Buontempo  e del presidente della commissione Urbanistica, Roberto Buonasorte, prevede un importo pari al costo totale sostenuto per la realizzazione dell’alloggio di nuova costruzione di edilizia così sovvenzionata, o pari al prezzo complessivo richiesto dall’ATER per l’acquisto. In quest’ultimo caso è la Regione Lazio a sostituirsi al soggetto avente titolo all’acquisto. In entrambe le circostanze, la cessione della proprietà avviene con il pagamento dell’ultimo rateo di riscatto.
I ratei di riscatto con mutuo sociale  sono mensili, fissi e composti dalla quota capitale maggiorata dell’1% di interesse, e di ammontare non superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare del beneficiario. Il pagamento della rata è sospeso in caso di disoccupazione o altro impedimento al pagamento che si verifichi in capo al beneficiario, previo accertamento dell’impedimento stesso da parte della Regione Lazio, costituendo così una considerevole forma di garanzia e tutela dell’acquirente.
Per il nostro partito la casa è un diritto esigibile e inalienabile per tutti, e la finalità del mutuo sociale è proprio quella di garantirne la proprietà non solo a chi può permettersene l’acquisto. L’introduzione di questa agevolazione sarà utile, inoltre, al contrasto di forme di speculazione immobiliare e finanziaria, fungendo contemporaneamente da calmiere al mercato della casa, e da certezza per i cittadini della regione Lazio, che potranno accedervi grazie a La Destra.

Cliccando sul link quì a fianco sarà possibile leggere il testo del provvedimento: Testo provvedimento mutuo sociale

Fonte: http://www.storace.it/

La NATO e Nicolas Sarkozy al banco degli accusati per l'inutile, sanguinaria e dannosa guerra in Libia!

La figlia del presidente libico, Aicha Khadafi, ha denunciato davanti alla Giustizia belga, il 7 giugno scorso, la NATO per crimini di guerra. Oggetto: il bombardamento aereo del 30 aprile, nel corso del quale sarebbero rimasti uccisi, secondo Tripoli, il figlio minore del colonnello Gheddafi, Seif Al Arab e tre dei nipotini del capo dello Stato. La denuncia si fonda sul fatto che obiettivo dell’azione è stato un edificio civile, ha spiegato uno dei rappresentanti della denunciante, l’avvocato francese Luc Brossollet. La risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha sì autorizzato la NATO a intervenire militarmente per proteggere i civili, ma non a prenderli come obiettivo, ha aggiunto il collega Jean-Charles Tchicaya. In altri termini, non è il mandato in sé ad essere sotto accusa, ma il modo in cui è stato eseguito. Aicha Gheddafi è la madre di una delle vittime e la zia di altre due. Seif aveva due anni, Carthage due anni e Mastoura quattro mesi. L’azione davanti ai tribunali belgi viene avviata in nome della giurisdizione universale, che autorizza i procedimenti per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e crimini di genocidio a condizione che vi sia un qualche collegamento con il Belgio. Secondo gli avvocati tale condizione sarebbe doppiamente presente. Primo, perché la NATO ha sede a Bruxelles. Secondo, perché il Belgio è membro della coalizione che ha effettuato il raid aereo del 30 aprile che, secondo la denunciante, non sarebbe stato un errore ma un atto deliberato. Quando si fa osservare a Luc Brossollet che la NATO beneficia di immunità diplomatica, l’avvocato di Aicha Gheddafi risponde che è assurdo pensare che una qualsivoglia istituzione sia al di sopra della legge. Questa azione è parallela a quella annunciata dagli avvocati Roland Dumas e Jacques Vergès contro il presidente Nicola Sarkozy dinanzi la Giustizia francese per la stessa ragione, ma che rischia di essere dichiarata irricevibile, secondo il professore di diritto internazionale a Paris 1, Hervé Ascensio. In virtù dell’art. 57 della Costituzione francese che stabilisce l’irresponsabilità del capo dello Stato in casi del genere. Per contro – afferma il giurista – la Corte penale internazionale è competente.  
Fonte: http://www.ossin.org/

La vera storia della Corea del Nord...


Sopra: cartina topografia della Nord-Corea
 
Oggi la Corea è la testimonianza vivente della Guerra fredda, la sua storia comincio' con la divisione in due parti del paese. Quello che non si dice è come andarono le cose dopo. La Corea del Nord, a differenza della Corea del Sud, potè presentarsi come l’erede del processo di decolonizzazione. Non è un caso che, a differenza del sud, tutti suoi ufficiali si erano formati nella lotta antigiapponese. Inoltre potè avviare una politica estera flessibile e relativamente indipendente a differenza della Corea del Sud, imabavagliata mani e piedi all’alleanza con gli Usa. Il Nord rimase neutrale nella disputa sino-sovietica. Con questa intraprendente politica, non solo si assicurò aiuti economici, ma costituì per un certo periodo una alternativa interessante nel mondo socialista.
E’ indubbio che la Corea del Nord, almeno fino al 1975, ha rappresentato per numerosi paesi del terzo mondo un modello di sviluppo e di decolonizzazione riuscita. Anche i successi nella politica interna erano rilevanti: una riforma agraria radicale e la nazionalizzazione dei mezzi di produzione costruiti dai giapponesi. Inoltre poteva presentarsi come il garante dell’unità coreana in opposizione ai tentativi degli Stati Uniti di costituire un altro Stato al di là del 38° parallelo. Questo fu proprio il periodo in cui molte personalità politiche e intellettuali varcarono la soglia del 38° parallelo per unirsi al Nord e partecipare ad uno sforzo collettivo che mirava, non solo alla liquidazione del colonialismo (1905 – 1945), ma anche a costruire una società egualitaria, per la prima volta nella storia coreana. Non si deve dimenticare che il primo miracolo economico e sociale fu quello nordcoreano, negli anni ‘50 e ‘60, che vantava un sistema socializzato in materia di educazione, servizi sociali, sanità, alloggi. Nello stesso tempo i sudcoreani ancora negli anni ‘70 avevano un reddito pro-capite pari ai più poveri paesi africani.
La Corea del Nord era membro dei paesi non allineati, mentre il Sud per via dei 40.000 soldati americani che ospitava sul proprio suolo non venne accettata. Paesi come L’Algeria, la Tanzania riconobbero Pyongyang e non Seoul.
Insomma il Sud era isolato internazionalmente, mentre il Nord era riconosciuta come la vera patria dei coreani.
Con il 1975 cambiò tutto.
La Cina normalizzò i rapporti con il Giappone e gli Usa. Poi nel 1989 l’Urss “tradì” lasciando al suo destino la Corea del Nord. La Cina, con più accortezza, non abbandonò Pyongyang, ma avviò relazioni diplomatiche anche con Seoul. Cominciò a mancare il supporto dei non allineati. Il mondo abbandonava l’economia di piano e la guerra fredda per partecipare agli utili della globalizzazione. Nel 1987 la Corea del Sud avviava una transizione alla democrazia dopo anni di dittatura e, per merito del rilevante successo economico, riuscì a ottenere il riconoscimento internazionale. La Corea del Nord, per sopravvivere, scese a patti con il Sud firmando un trattato di non aggressione nel 1991. Ma i soldati americani non abbandonarono mai il paese. Il Nord puntava a ben altro. Trattare direttamente con Washington per giungere ad una pace, il ritiro delle truppe americane e la fine delle sanzioni. Ma gli USA non gli accordarono mai questo “privilegio”.
Dall’inizio degli anni ’80 si aprì un decennio di caduta della crescita economica che portò a un circolo vizioso. Priva di moneta convertibile, necessario per acquistare petrolio, la RPDC, che era il paese più industrializzato dell’Asia Orientale (Giappone escluso), vide le sue fabbriche e le sue macchine agricole lavorare a capacità sempre più ridotta. La situazione peggiorò dopo il 1989, dopo l’abbandono sovietico. Cominciarono carestie dovute anche a sfortunati episodi di maltempo ripetuti nel tempo. Oggi si può dire che la Corea del Nord è la principale vittima “dell’isolamento internazionale”, con tutto ciò che comporta: dalla crisi economica, al peggioramento delle relazioni internazionali sino alla corruzione della leadership. Principale responsabile di ciò è la Russia i cui dirigenti nel 1917 proposero un’alternativa al capitalismo allacciando relazioni privilegiate con i paesi che li avessero seguiti su questa strada (Corea del Nord inclusa). Nel 1990 i nuovi dirigenti russi, artefici della svolta, ruppero ogni relazione con questi paesi che facevano parte di un “sistema economico” consolidato, facendo precipitare nel baratro sia l’economia russa che quella degli altri paesi socialisti. Esempio opposto è quello della Cina che, responsabilmente, non solo mantiene tuttora le sue tradizionali relazioni diplomatiche (Corea del Nord, Cuba) ma è presente nel Forum di Bandung (i non allineati) e procede con cautela nella transizione al capitalismo. 
Fonte: http://www.ossin.org

화면음악 조선의 장군

소개편집물 전투기록장에 새겨진 숭고한 조국애

화면음악 우리의 7 27

화면음악 우리 당이 고마워

록화보도 조선민주주의인민공화국 외무성 대변인대답

련속편집물 조국해방의 최후결전의 자욱이 새겨진 력사의 고장을 찾아 스스로 맡아안으신 중대임무

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!