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mercoledì 19 ottobre 2011

La Sinistra Italiana, fallito il tentativo di far cadere il Governo con il voto di sfiducia in Parlamento, tenta ora di creare caos e clima di tensioni sociali e politiche, con la sicura "collaborazione" segreta di una parte della Magistratura e delle Forze dell'Ordine da sempre vicine all'area Progressista del Centro-Sinistra che sono ostili ai Governi guidati dal Centro-Destra, in particolar modo dal Premier Berlusconi! Una parte di questi organismi Istituzionali potrebbe "favorire" la nascita di questa nuova strategia della tensione in salsa moderna, per tentare di far cadere in anticipo l'attuale Governo Italiano e influenzare l'elettorato per fare trionfare il Partito Democratico ed i suoi satelliti alle prossime elezioni Parlamentari! Ora vi spiego il come e il perchè...

Roma (Italia) - Oramai come tutti sappiamo, quella che doveva essere una grande giornata a livello planetario, la giornata mondiale degli indignati, delle classi sociali più povere che grazie alla nuova crisi economica iniziata nel 2008 e non ancora conclusa, ci costringe a fare sacrifici su sacrifici, con milioni di persone che hanno perso la casa, il lavoro e la speranza di un futuro certo e migliore, è stata rovinata da un manipolo di scalmanati, migliaia di giovani e meno giovani tutti mascherati e vestiti di nero, meglio conosciuti da più di 10 anni con il famigerato nome di "black bloc"! 
Questi giovani che si dichiarano anarchico-insurezzionalisti, professano il loro credo a favore del popolo più povero, lottano contro le società capitaliste, difendono i lavoratori, odiano lo stato e le istituzioni ecclesiastiche, dicono di lottare per un mondo migliore.
La domanda dunque sorge spontanea, lottare per un mondo migliore certo, ma per quale mondo e migliore di che cosa?
Dopo le devastazioni che hanno messo a ferro e fuoco tutto il centro storico della Capitale Italiana, (unico caso "NON A CASO" tra l'altro in quanto in tutte le Città del mondo la giornata degli Indignati è andata benissimo, con intere famiglie che hanno manifestato pacificamente), con soli 12 arrestati e qualche fermo, si capisce benissimo per quale "finto" mondo migliore questi simpatici "MAN IN BLACK" assetati di sangue ci vogliono propinare; analizziamo prima di tutto un fatto, da settimane in rete tra i vari social network, blog e siti di ogni specie si sono intravisti messaggi molto minacciosi che già rendevano bene l'idea delle reali intenzioni di alcuni Indignati che di pacifico non avevano proprio nulla, dunque dov'era e che cosa ha fatto la Polizia Postale? Perchè non si sono prese misure cautelative? Soprattutto come mai le Forze dell'Ordine si sono trovate a sostenere ed affrontare quella situazione di emergenza come se fossero state impreparate a ciò che poteva accadere? Questa è la prima anomalia che mi ha fatto riflettere sul fatto che all'interno delle Forze dell'Ordine e della Magistratura Italiana, molto propbabilmente esiste una "costola" deviata, segreta ed indipendente ostile all'attuale maggioranza politica che governa la Repubblica e che invece applaude e guarda con simpatia alla compaggine del Centro-Sinistra capeggiata dal Partito Democratico di Bersani.
Primo obiettivo di questa "costola" è ovviamente quello di mettere i bastoni tra le ruote all'attuale Governo Berlusconi, cercare di minarne la credibilità agli occhi dei cittadini e dell'opinione pubblica mondiale, cercare soprattutto di fargli calare drasticamente l'indice di gradimento tra tutto l'elettorato Italiano in modo tale poi da favorire e facilitare la vittoria del Centro-Sinistra e dei suoi satelliti alle prossime elezioni politiche.
Obbiettivo non facile certo, ma non impossibile, tuttavia la giornata di Sabato 15 Ottobre 2011 ha dato lo spunto e l'occasione giusta per agire in tal senso, visto e considerato che l'ennesimo tentativo di far cadere il Governo Berlusconi in Parlamento con il voto di sfiducia è di nuovo fallito miseramente.
In ogni caso torniamo come si diceva, al fantastico mondo migliore per cui questi "black bloc" stanno lottando, sfasciando le Chiese e i luoghi di culto, distruggendo le vetrine e i negozi dei poveri commercianti che sono tra i primi a soffrire delle cause della crisi economica, dando fuoco alle macchine degli operai che vorrebbero difendere sì ma solo a parole, imbrattando i muri secolari e le statue antiche della Capitale denotando una scarsa sensibilità per l'arte e la cultura, picchiando o tentando di picchiare chi in quella giornata stava lavorando per permettere a tutti di manifestare pacificamente e democraticamente, ovvero i poliziotti semplici ed i carabinieri, i finanzieri, i pompieri ed i vigili urbani che nulla hanno a che fare con i veri responsabili della crisi finanziaria e della povertà nel Mondo.
Troppo facile spaccare la vetrina di una banca, sfasciare un bancomat, tirare sassi alla polizia, dopo tutto questo caos infine i "MAN IN BLACK" assetati di sangue e vendetta che cosa propongono? NULLA! Il loro credo in realtà è di facciata, il loro ideale è tutto fumo e niente arrosto, fumo delle macchine degli operai e disoccupati che bruciano, distruzione e confusione, terrore e tensione, caos...loro sono gli esecutori materiali di chi vuole il caos, di chi vuole incutere timore...loro sono l'esercito dei benpensanti della Sinistra Italiana capeggiata da Vendola, Bersani, Pisapia e tutta l'allegra brigata anti-Berlusconiana che da anni cercano di scalfirne il potere.
Ecco chi sono in realtà i "black bloc": figli di papà, papà di Sinistra ovvio, studiano quasi tutti in Università Private di lusso o in costosissimi Campus stranieri, quasi tutti non lavorano ma non perchè non trovano impiego, bensì perchè non ne hanno bisogno, odiano tutto ciò che è al di là della Sinistra, dal Centro alla Destra, da Berlusconi che è il  male assoluto a ciò che sa di "borghese di destra"! 
Figli di "borghesi di Sinistra", appunto, giustificano la loro pura violenza sub-urbana che è vero teppismo sotto la motivazione di un ideale rivoluzionario e anarchico, ma in realtà non porta a niente e da nessuna parte.
Coltivati sotto un decennio di odio anti-Berlusconismo, come piccoli robot programmati, eseguono anche indirettamente quello che è il più grande sogno e obbiettivo di tutta la Sinistra Italiana: AFFOSSARE DEFINITIVAMENTE Berlusconi estromettendolo fuori da tutti i giochi di potere e di politica!
Così è stato per la giornata di Sabato 15 Ottobre 2011, a Roma, il clima di odio fomentato in tutti questi ultimi anni da certa Sinistra Italiana aiutata dalla "costola" Progressista della Magistratura e delle Forze dell'Ordine, ha purtroppo per noi dato i suoi primi frutti acerbi!
Non a caso appunto, nessuno ha cercato di prendere serie misure cautelative molto prima di quel Sabato pur sapendo, qualcuno ha dato ordine ai manifestanti di camminare nonostante al loro interno sfilavano già compatti i "MAN IN BLACK" con i loro caschi neri indossati, le loro maglie nere, i loro zaini neri, le loro spranghe alla mano! Perchè non si è impedito ai manifestanti pacifici di proseguire se prima non si sarebbero sbarazzati di quell'esercito in nero? Per legge si dovrebbero vietare le manifestazioni a volto coperto! 
Un caso poi divertente è stato l'arresto di Fabrizio Filippi, soprannominato "Er Pelliccia", quel ragazzo 24enne tutto ciccia, brufoli e riccioli biondi, di famiglia benestante, studente presso un Università privata a Roma, col padre Banchiere (Che strana cosa: le banche sono da sempre le prime acerrime nemiche numero uno dei "black bloc"!) e madre insegnante, di famiglia borghese appunto, come si diceva prima, arrestato perchè colto in flagrante dalle telecamere mentre "GIOCAVA ALLA GUERRA" con un estintore in mano, insieme alla sua "lugubre" brigata di giovani incapucciati con caschi neri e foulard.
Il "gioco alla guerra", il nuovo clima di tensione abilmente manovrato con i fili dai burattinai, amici e sostenitori della Sinistra Italiana che comandano all'interno delle Istituzioni Repubblicane, è appena cominciato, obbiettivo numero unoDEMOLIRE DEFINITIVAMENTE SILVIO BERLUSCONI COME UOMO POLITICO E COME UOMO IMPRENDITORE! 
Chi ci perde in ogni caso, è sempre e solo il popolo Italiano, con i suoi disoccupati sempre più disoccupati, con i poveri sempre più poveri, con gli stipendi sempre più magri e il portafogli sempre più vuoto!
Alexander Mitrokhin




martedì 18 ottobre 2011

Roma - Sabato 15 Ottobre 2011: Il videoracconto delle violenze inutili e assurde di un giorno di ordinaria follia collettiva!



Dopo i danneggiamenti degli incappucciati in via Cavour, con vetrine spaccate, negozi saccheggiati e auto date alle fiamme, le stesse scene si ripetono dalle parti del Colosseo. I manifestanti pacifici gridano "Fascisti, Fascisti!" ai facinorosi cercando di allontanarli. Ma loro rispondono lanciando fumogeni e sassi contro la maggioranza non violenta del corteo. Dopo ore che i violenti vengono lasciati agire indisturbati, alla fine, in via Labicana, intervengono le forze dell'ordine. Ma sono impotenti. La battaglia si sposta in piazza San Giovanni, dove è già arrivata la testa del corteo pacifico. Nella piazza è il caos e i manifestanti pacifici si trovano nella morsa della guerra fra il "blocco nero" e forze di polizia.

Fonte: http://www.youtube.com/user/antefattoblog

venerdì 5 agosto 2011

NEL LAZIO, FINALMENTE IL MUTUO SOCIALE DIVENTA LEGGE A TUTTI GLI EFFETTI!

ROMA (ITALIA) - L’emergenza abitativa con le sue implicazioni in termini occupazionali soprattutto nell’attuale periodo di crisi economico-finanziaria,  è divenuta una criticità che coinvolge non più solo le grandi città ma anche i piccoli centri, e su cui è urgente intervenire.
La Destra, tenendo fede all’ottica di una visione più equa della società che permetta ai cittadini di avere le medesime opportunità, favorendo al contempo i ceti meno abbienti, ha ritenuto fondamentale l’istituzione di un progetto attuativo che disponga, regolarizzi e faciliti l’accesso alla proprietà della prima casa.
Per questi motivi il nostro partito ha inserito all’interno del “Piano Casa” un emendamento volto a favorire gli interventi di “edilizia sovvenzionata per mutuo sociale” al fine di garantire sul territorio regionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo.
La realizzazione di nuovi alloggi su terreni nelle disponibilità degli Enti pubblici, attuati in forma diretta dalla Direzione regionale competente in materia di Piani e Programmi di edilizia residenziale, garantirà in questo modo un notevole abbassamento dei costi di costruzione.
Nel dettaglio, il mutuo sociale che è ora legge regionale grazie all’impegno dell’assessore alle Politiche per la Casa, Teodoro Buontempo  e del presidente della commissione Urbanistica, Roberto Buonasorte, prevede un importo pari al costo totale sostenuto per la realizzazione dell’alloggio di nuova costruzione di edilizia così sovvenzionata, o pari al prezzo complessivo richiesto dall’ATER per l’acquisto. In quest’ultimo caso è la Regione Lazio a sostituirsi al soggetto avente titolo all’acquisto. In entrambe le circostanze, la cessione della proprietà avviene con il pagamento dell’ultimo rateo di riscatto.
I ratei di riscatto con mutuo sociale  sono mensili, fissi e composti dalla quota capitale maggiorata dell’1% di interesse, e di ammontare non superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare del beneficiario. Il pagamento della rata è sospeso in caso di disoccupazione o altro impedimento al pagamento che si verifichi in capo al beneficiario, previo accertamento dell’impedimento stesso da parte della Regione Lazio, costituendo così una considerevole forma di garanzia e tutela dell’acquirente.
Per il nostro partito la casa è un diritto esigibile e inalienabile per tutti, e la finalità del mutuo sociale è proprio quella di garantirne la proprietà non solo a chi può permettersene l’acquisto. L’introduzione di questa agevolazione sarà utile, inoltre, al contrasto di forme di speculazione immobiliare e finanziaria, fungendo contemporaneamente da calmiere al mercato della casa, e da certezza per i cittadini della regione Lazio, che potranno accedervi grazie a La Destra.

Cliccando sul link quì a fianco sarà possibile leggere il testo del provvedimento: Testo provvedimento mutuo sociale

Fonte: http://www.storace.it/

sabato 14 marzo 2009

Il Comune è nella paralisi! Saltano i grandi progetti per il caos traffico! E manca un piano di sviluppo! Ma assunzioni e consulenze si moltiplicano!!

ROMA - In Italia c'è un'azienda che va in controtendenza. Se la crisi mondiale morde come mai, le fabbriche chiudono, i negozi sono deserti, le famiglie boccheggiano e le banche falliscono, il Comune di Roma assume con ritmi frenetici. Nemmeno fossimo in pieno boom anni '60. La nuova gestione firmata Gianni Alemanno crede nel capitale umano. Precari doc, amici degli amici, figli di, esperti assortiti e professori universitari, un contrattino non lo si nega a nessuno. Basta che il candidato sia vicino all'area politica giusta. In fondo a destra, of course. Dalla trionfale scalata in Campidoglio è passato meno di un anno, ma alla faccia del buco in bilancio e delle promesse, il sindaco ha chiamato alla sua corte la bellezza di 182 collaboratori esterni. Escludendo agosto e i weekend, tra segreterie, uffici stampa, assessorati e distacchi si conta in media un'assunzione al giorno. Un esercito che costerà alle casse pubbliche, tra stipendi e oneri previdenziali, 18 milioni e mezzo di euro. La mostruosa somma andrà rifinanziata alla fine del 2010: la grande maggioranza dei contratti scade a dicembre del prossimo anno. Non è tutto. 'L'espresso' ha spulciato le delibere complete comunali e di giunta, dall'assunzione del caposegreteria del sindaco Antonio Lucarelli (maggio 2008) a quella di Emilio Frezza, testa d'uovo del Cnipa diventato il 25 febbraio nuovo direttore del dipartimento Telecomunicazioni. Ebbene: sul totale delle poche delibere fin qui approvate, oltre un terzo delle decisioni hanno riguardato poltrone e scrivanie. Per mandare avanti la capitale e mantenere la parola data in campagna elettorale, dal punto di vista operativo non si è fatto nulla. O quasi.Avanti sprechi "Le assunzioni? Normale spoil system", sostiene il centrodestra. Ma i numeri non tornano. E, soprattutto, fanno a cazzotti con gli impegni del sindaco, grande accusatore del sistema di potere targato Veltroni. "Si devono ridurre gli sprechi. Cancelleremo le consulenze, le nomine e le integrazioni economiche dettate da logiche politiche", tuonava Alemanno. E invece eccoti l'assunzione in blocco della lobby dell'Unire, l'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine, a cui l'ex ministro dell'Agricoltura è assai legato: se Franco Panzironi è diventato amministratore dell'Ama, il figlio Dario è finito nella segreteria del sindaco (due anni e rotti di contratto costano ai romani 164 mila euro), mentre Raffaele Marra, assunto come dirigente, sembra destinato a diventare il nuovo capo della Multiservizi. Anche un altro dipendente dell'ente, Marco Mugavero, ha avuto un comando nel gruppo consiliare del Pdl. "Da questa radicale opera di disboscamento", chiosava Gianni, "trarremo le risorse necessarie per valorizzare i dipendenti comunali e per stabilizzare il precariato attraverso un concorso". I soldi sono finiti altrove, tanto che persino i vincitori del bando chiuso l'anno scorso (400 amministrativi e 600 vigili) non sono ancora entrati in servizio. Lavora a pieno ritmo, invece, il figlio del direttore dell'Ice Umberto Vattani, il giovane Andrea, chiamato a gestire le relazioni internazionali e il cerimoniale di Alemanno fino al 2013, per una modica spesa di 488 mila euro. Nessun risparmio nemmeno per i direttori di dipartimento e i loro vice: invece di promuovere tecnici interni, il sindaco ne ha assunti una trentina nuovi di zecca. Sergio Gallo, ex giudice e neo capo di gabinetto, costa 292 mila euro l'anno. Maurizio Meschino, spalla legale di Veltroni, pesava sul bilancio quattro volte meno. Luigi Di Gregorio, ricercatore di scienze politiche e autore con Angelo Mellone di un saggio sulla politica, è stato piazzato alla Semplificazione amministrativa, mentre Umberto Broccoli è da luglio il nuovo sovrintendente. Laureato in archeologia cristiana e già direttore del Castello di Giulio II a Ostia, con il tempo Broccoli s'è buttato sulla tv: autore e conduttore di 'Telesogni', 'Luna Park', 'Signori illustrissimi' e 'Amando', striscia sulla poesia, tutti i giorni continua a condurre un programma radio, 'Con parole mie'. Il sabato è in diretta con 'In Europa'. Da sovrintendente, costa al Comune 396 mila euro. Solo fino al 2010, dopo bisognerà staccare un altro assegno. Stesso trattamento per Alessandro D'Armini, messo alla guida della Mobilità. Considerato vicino ad An, direttore generale dell'assessorato regionale ai Trasporti sia con Storace che con Marrazzo, è una celebrità nel settore impianti a fune: nel 2005, rilanciando un progetto del padre, ha proposto la realizzazione di una funivia per l'attraversamento dello stretto di Messina. Pure per la comunicazione non c'è crisi che tenga. C'è un direttore apposito per pubblicizzare l'attività dell'amministrazione che in due anni e mezzo prenderà, tra redditi lordi e oneri aggiunti, 328 mila euro, mentre il contratto del capo dell'Uffico stampa, l'enfant prodige Simone Turbolente, sfiora i 400 mila. Gli addetti stampa neo assunti sono ben 24, per un costo che, solo per il 2008 e il 2009, supera gli 1,4 milioni di euro. Anche per la task-force per la sicurezza Alemanno non ha badato a spese. L'ex generale Mario Mori, sotto processo a Palermo con l'accusa di favoreggiamento al boss Bernardo Provenzano, è stato messo a capo dell'ufficio insieme a tre collaboratori di rango, per uno stanziamento complessivo che, in stipendi, arriva al milione di euro. Con meno soldi il Comune ha prorogato il contratto a tre architetti, 17 geometri e 13 istruttori economici.
Capitale immobile "Il sindaco si sta rivelando un dux troppo molle, zavorrato anche dall'ambizione di trasformarsi in un leader nazionale", dice un esponente di Forza Italia deluso: "Le correnti, da quella di Umberto Croppi a quella di Fabio Rampelli, passando per Andrea Augello e Gianni Sammarco, lo asfissiano chiedendo deleghe a iosa e poltrone a go-go. Lui non sa dire di no, sennò gli fanno saltare il numero legale in consiglio. Le pare sensato una delega speciale 'ai rapporti con il mondo cattolico', o quella 'alla memoria di Roma'? Per non parlare di quella sul 'Tevere'. Siamo al ridicolo, qui servono fatti". Se l'immagine dell'Alemanno 'moralizzatore' sta naufragando, quella del buon amministratore stenta a decollare. Roma sembra immobile. I grandi investimenti sono bloccati. Nonostante un cospicuo numero di opere, cofinanziate dalle Regione, da capitali statali o privati, debbano solo essere messe a gara e aprire i cantieri: il Comune dovrebbe mettere la sua quota e iniziare i lavori. Per l'allargamento di via Tiburtina, per la realizzazione del ponte della Scafa a Fiumicino e di quello dei Congressi, per il sottopasso a via Colombo, lo svincolo degli Oceani, oltre a rotatorie, passante e nuove strade, sono già sul tavolo 230 milioni di euro. Opere di interesse prioritario. Come quelle finanziate dai fondi per Roma Capitale (anni 2007-2009), che superano i 350 milioni. "Il Campidoglio dovrebbe chiedere finanziamenti e accendere i bulldozer", spiega un lobbista vicino a importanti costruttori: "Ma la giunta tergiversa perché, invece che puntare su grandi appalti veltroniani, preferisce frazionare i soldi per lavori più piccoli, in modo da accontentare una platea più vasta di imprenditori. Ma un piano infrastrutturale per ora non c'è, l'economia è ferma". Persino alcune linee della metropolitana rischiano di non vedere la luce. Alemanno aveva garantito "il potenziamento del trasporto pubblico su ferro e il decongestionamento del traffico", ma poi ha tagliato i soldi per le linee B2 e D. "Risorse non ci sono", ripetono dalla giunta. Qualche sforzo, forse, varrebbe la pena di farlo: la rete metropolitana di Roma, con i suoi 37 chilometri, è la più corta tra le città occidentali. Senza voler far paragoni con le solite Londra (408 km) e Parigi (211 km), persino la piccola Oslo e Praga hanno più binari. "Niente soldi in cassaforte", è la nenia. Ma alla società Met.Ro. sono state comunque effettuate una quarantina di assunzioni: sette dirigenti (tra cui Massimo Davenia, uomo vicino a Storace) e 33 funzionari. E altro denaro verrà speso per il bando milionario per i servizi di vigilanza delle stazioni. Un contratto da 101 milioni (il bando scade il 23 marzo) a cui mira anche l'Italpol della famiglia Gravina, che ha vinto la vecchia gara con altre aziende riunite in un'Ati. Stavolta qualcuno ha storto il naso, perché il fratello del generale Mori, l'ex capitano dei carabinieri Alberto, ha collaborato per molti anni con l'Italpol. "Ma da un annetto non lavora più con noi", ribatte Domenico Gravina, "la gara è europea, noi abbiamo tutti i requisiti. Siamo il primo istituto della città".Sindaco da Formula1 Il bilancio del primo anno al governo di Roma del genero di Pino Rauti è magro. "Manca un progetto di sviluppo coerente, si va a tentoni", dicono i critici. Gli ultimi episodi di violenza sessuale hanno sancito la débâcle sulla sicurezza, cavallo di battaglia del centrodestra. Le strade, dopo la revoca dell'appalto alla Romeo, restano devastate da buche killer, tanto che il prefetto Giuseppe Pecoraro ha inviato una lettera all'assessore ai Lavori pubblici. "È a rischio la pubblica incolumità", ha scritto preoccupato. La partita dell'Acea è stata gestita ancora peggio: la decisione di sfiduciare l'ad Andrea Mangoni e boicottare l'accordo con i soci francesi di Suez-Gdf non è stata apprezzata dal mercato, che ha fatto precipitare il titolo dell'ex municipalizzata di 10 punti. Mischiando il sacro al profano, pure la decisione di far cantare Franco Califano per l'8 marzo è sembrata figlia del dilettantismo. Di certo, dalle regole della movida ai destini della teca che protegge l'Ara Pacis, dalle torri di Renzo Piano alla Nuvola di Massimiliano Fuksas, il sindaco e i suoi cambiano idea un giorno sì e l'altro pure. "Retromanno", il nomignolo affibbiato con ironia da Dagospia.
Ma c'è poco da ridere. La soluzione della questione-spazzatura, con la discarica di Malagrotta stracolma ai limiti, è al di là da venire. Pure l'emergenza abitativa non è stata, nonostante gli annunci, ancora affrontata: di investimenti per l'edilizia economica agevolata nemmeno l'ombra, nessuna decisione neppure sui cambi di destinazione d'uso di strutture adattabili in alloggi. Il primo cittadino sembra concentrato soprattutto sul progetto della Formula 1 all'Eur, un'ipotesi che piace anche a esponenti della sinistra per l'indotto che potrebbe generare. Il Gran Premio dovrebbe partire nel 2013, i lavori prevedono opere di qualificazione e la costruzione della mitica Porta dell'Eur. Tra gli altri sarà un amico di Alemanno, Riccardo Mancini, a seguire da vicino l'iniziativa. L'imprenditore, che ha organizzato l'ultima campagna e finanziato (con 50 mila euro) quella del 2006, ha avuto in passato qualche guaio con la giustizia: considerato vicino al gruppo estremista Avanguardia nazionale (l'Ansa lo cita in un lancio del 1988), è stato poi scagionato da ogni accusa. Oggi, a parte le cariche in società per il riciclaggio dei rifiuti e diverse partecipazioni in aziende immobiliari, commerciali e petrolifere, ha una consulenza gratuita con Eur Spa. L'obiettivo è quello di diventarne l'amministratore delegato. "È l'astro nascente, uno dei consiglieri più ascoltati dal sindaco", bisbigliano al Campidoglio.Esclusa la suggestione di veder sfrecciare le Ferrari e le McLaren sulla Colombo, le idee per rilanciare la città sono bloccate ai box. Il consiglio comunale non ha fatto altro che ratificare le decisioni dei municipi (gli organismi di quartiere, ndr) e l'elenco delle delibere presentate dalla giunta disegna un'impietosa radiografia del modello Alemanno. Calma piatta: in quasi un anno si conta l'approvazione del programma per la sicurezza stradale, l'istituzione di una commissione per le strisce blu, qualche intervento edilizio, 'la concessione gratuita di un automezzo Fiat Ducato all'Istituto Pia Società Figlie di San Paolo'. A dicembre si registra la nascita del premio Roma per la Pace, a gennaio un progetto per la riqualificazione del Mausoleo di Augusto, a febbraio le nuove tariffe per la cremazione, senza dimenticare l'iscrizione del Comune al 'Major Cities of Europe It Users Group'. Lo sport, vecchio pallino della destra, è il settore dove ci si è mossi di più: tra piani regolatori dell'impiantistica, istituzioni di comitati tecnico-scientifici e progetti per nuove palestre, i giovani romani potrebbero presto rinvigorire i muscoli, sognando, tra una flessione e una serie di addominali, un posto al Campidoglio.


(12 marzo 2009)

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!