26 AGOSTO 2010 - 26 AGOSTO 2011 (R.I.P.)
Dodici mesi fa moriva Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana. Da stamane, frotte di persone sono in visita alla lapide della ragazzina nel cimitero del paese. Il sindaco, al fine di evitare speculazioni, non ha organizzato alcun evento commemorativo.
E’ ormai trascorso un anno dalla morte di Sarah Scazzi. Un anno fa, Sarah si stava preparando per andare al mare: sua cugina Sabrina le aveva inviato un sms per avvisarla e lei, la quindicenne di Avetrana, si apprestava a raggiungerla presso la villetta di via Deledda dove avrebbero atteso assieme Mariangela Spagnoletti, l’amica che le avrebbe portate al mare. E’ fine agosto e Sarah Scazzi, la quindicenne pugliese, in quella villetta trova la morte. Tutto il resto è storia nota, sebbene in questi mesi ripetutamente sconfessata,contraddetta e alla fine confusa.
Un anno dopo, il quadro dell’accusa sembra essere ormai delineato con nitidezza. Lui, il contadino che fece ritrovare il cadavere della “bambina” così come il suo cellulare, Michele Misseri, è ormai fuori dalle mura del carcere di Taranto, dove è rimasto recluso per mesi. In quel periodo Michele ha giocato a nascondino con gli inquirenti dando versioni contrastanti dei fatti, come la menzogna sul vilipendio di cadavere, nelle quali gli inquirenti hanno evidenziato diversi buchi. Falle e lacune che, invece, individuerebbero con sufficiente certezza un coinvolgimento nell’omicidio (definito dagli inquirenti “concorso morale”) di sua moglie, Cosima Serrano, attualmente reclusa nel carcere di Taranto nella stessa cella della figlia Sabrina. Dopo un anno, comunque, è pacifico che sia lei, Sabrina, la protagonista indiscussa del caso: la figura più emblematica dell’intera vicenda che dal carcere continua, nonostante tutto, a proclamarsi innocente. E ad incolpare suo padre, difendendo a spada tratta Cosima.
Fonte: http://www.fanpage.it/
Un anno fa Sarah Scazzi, la giovanissima veniva uccisa, forse a causa della sua bellezza. Tutto il Paese in allerta a cercare una quindicenne Sarah Scazzi, bionda, esile, alta poco meno di un metro e 60, indossa una maglietta rosa, pantaloncini corti neri, le infradito. Sulle spalle ha uno zainetto nero e nelle orecchie le cuffiette per ascoltare musica.uscita da casa in via Vico II Verdi ad Avetrana, vista forse entrare via Deledda. Sarah scompare e tutti la cercano ovunque, crescono pagine facebook, sms, mms fotosegnaletici, la gente comune si impegna, tutti alla ricerca di Sarah, ma la piccola di Avetrana non c’è. Sembra essere stata inghiottita dal nulla. Dopo la denuncia di scomparsa della famiglia, partono le indagini. Si seguono le piste più disparate: dalla fuga volontaria al rapimento, dal sequestro di persona all’ipotesi di un maniaco sessuale conosciuto via internet. Sarah però non è sparita, Sarah è morta ammazzata. Da Chi? Il pomeriggio del 26 agosto è giunta a casa Misseri, ma non ne è più uscita viva. Un orco o una strega ha compiuto il suo fato!
Quel che resta del suo corpo, viene ritrovato nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, in un pozzo-cisterna in contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana.
Michele Misseri, zio di Sarah, messo alle strette dai carabinieri dopo la denuncia pubblica (il 29 settembre) del rocambolesco ritrovamento del confessa il delitto, ma dopo un pò le sue versioni cambiano in modo disastroso. Ma dopo lunghe indagini ad otto mesi dal delitto si scopre una assurda e macabra “verità”. Ad uccidere Sarah non è stato lo zio Michele, per un rifiuto sessuale, ma la gelosia della cugina.
Sarah sarebbe stata uccisa da Sabrina e dalla madre Cosima dopo l’ennesima lite tra Sabrina e Sarah che si erano invaghite entrambe di Ivano Russo. Michele avrebbe eliminato il cadavere, aiutato da un fratello e un nipote. Lunedì però la giustizia metterà luce a questo tragico delitto.Fonte: http://mediterranews.org/
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