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mercoledì 28 marzo 2018

북한과 중국의 국영 통신사들은 북한의 독재자 김 종 -과 사이 핑핑 (Xi Jinping)이 이번 주 초 베이징에서 만났음을 시사했다 - 북한과 중국의 대통령 사이의 위대하고 역사적인 외교 회의, 세계 평화는 ! 두 한국, 일본, 중국의 선진국과 평화! - Dopo giorni di ipotesi, le agenzie di stampa di stato della Corea del Nord e della Cina hanno confermato che il Presidente NordCoreano Kim Jong-Un ed il Presidente Cinese Xi Jinping si sono incontrati a Pechino all’inizio di questa settimana (da Lunedi' 26 Marzo 2018 a Mercoledi' 28 Marzo 2018) rientro a Pyongyang previsto nella serata stessa di Mercoledi' 28 Marzo!

TUTTLE FOTO DELLA STORICA VISITA
DI KIM JONG UN IN CINA,
CLICCA QUI: FOTO
 
북한과 중국의 대통령 사이의 위대하고 역사적인 외교 회의
공식 확인은 블룸버그 통신사 소문에 도착했다. 그 소문은 7 년 전 그의 해외 정착 이후 처음으로 김정은이 베이징을 방문한 것을 보여준다. Xi Jinping의 초청에 응하여 방문은 일요일에 시작되어 오늘 끝났다. 그것을 밝히기 위해 중국 CCTV가있었습니다. 날짜는 신비의 기차의 움직임과 일치합니다 : 기갑 호송은 베이징에 도착했습니다. 김정은은 그의 아내 리 솔 주 (Ri Sol-Ju)와 동행하여 연회와 예술 공연으로 환영 받았다. 북한의 공식 통신사 인 KCNA에 따르면 김 위원장은 "이는 엄숙한 의무"라고 말했다. 김정일 북한 국방 위원장은 사이 핑핑 (Xi Jinping) 중국 총리에게 한반도 비핵화가 달성 될 수 있다면 미국과 한국에 달려 있다고 말했다. 크나 정부 당국은 월요일부터 수요일까지 중국에서 "한반도 상황이 급속하게 발전하고 있으며"많은 중요한 변화가 일어나고 있다고 지적했다. 김정일은 "양국 간 관계 강화"에 대한 필요성에 동의하면서 중국 정부에 북한을 방문하도록 중국을 초청했다. 국빈 방문은 김정은이 2011 년에 권력을 잡은 이후 처음으로 김정은에게 공식 방문했다. 베이징에서 그는 국빈 방문을 조직 할 때 전임자들이 사용했던 것과 유사한 장갑차에 탑승했다. 방문은 비밀로 유지되었다. 베이징에 기차가 도착한 것은 많은 목격자들에 의해보고되었지만, 김정은 자신이나 북한 대표단이 승선했는지 여부는 분명하지 않았다. 지난 몇 시간 동안이 여행은 사이 (Xi) 대통령의 직접 초청으로 조직 된 것으로 알려졌으며 김정은의 부인이 솔주 (Li Sol-ju)와 그의 개인 고문 몇 명이 참석했다.
 

KIM YONG UN, XI JINPING CON LE PROPRIE MOGLI

Arrivano le conferme ufficiali alle indiscrezioni dell'agenzia Bloomberg che rivelavano un viaggio a Pechino di Kim Jong-Un, il primo all'estero dal suo insediamento avvenuto sette anni fa. La visita, avvenuta in risposta all'invito di Xi Jinping è iniziata domenica e si è conclusa oggi. A rivelarlo è stata la Cctv, la tv di Stato cinese. Le date coincidono con gli spostamenti del treno dei misteri: un convoglio blindato che era arrivato a Pechino. Kim Jong Un era accompagnato dalla moglie Ri Sol-Ju ed è stato accolto da un banchetto seguito da uno spettacolo artistico. "Si è trattato di un solenne dovere", ha dichiarato Kim secondo la Kcna, agenzia di stampa ufficiale nordocoreana che ha pure riportato l'invito accettato da Xi a ricambiare la visita.  Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha detto al presidente cinese Xi Jinping che dipende da Usa e Corea del Sud se la denuclearizzazione della penisola può essere raggiunta. Lo riporta l'agenzia ufficiale Kcna, secondo cui Kim, in Cina da lunedì a mercoledì, ha anche notato che "la situazione sulla penisola si sta sviluppando velocemente" e che "molti cambiamenti importanti si stanno realizzando". Concordando sulla necessità di "rafforzare i legami bilaterali", Kim ha invitato Xi a recarsi a Pyongyang.
La visita di stato è il primo viaggio ufficiale all’estero per Kim Jong-un da quando ha assunto il potere nel 2011: a Pechino è arrivato a bordo di un treno blindato, simile a quelli usati dai suoi predecessori quando organizzavano visite di stato. La visita era stata tenuta segreta: l’arrivo del treno a Pechino era stato segnalato da numerosi testimoni, ma non era chiaro se a bordo ci fosse lo stesso Kim Jong-un o solamente una delegazione nordcoreana. Nelle ultime ore si è saputo che il viaggio è stato organizzato su invito diretto del presidente Xi, e che alla visita hanno partecipato la moglie di Kim Jong-un, Ri Sol-ju, e diversi suoi consiglieri personali.
XI JINPING e KIM JONG UN

Kim ha spiegato a Xi di essere disposto ad avviare ufficialmente contatti diplomatici con gli Stati Uniti, e di stare valutando la possibilità di incontrare di persona il presidente statunitense Donald Trump. Ha inoltre confermato di volere avviare un processo di denuclearizzazione del suo paese, da portare avanti con la collaborazione della Corea del Sud, a patto che gli interlocutori internazionali della Corea del Nord “rispondano con buone intenzioni e sforzi” per creare “un’atmosfera di pace e di stabilità”.
L’incontro di Pechino è rilevante perché conferma la volontà di Kim di procedere con il consenso della Cina, l’unico alleato della Corea del Nord e l’unico paese ad avere mantenuto stretti rapporti diplomatici, economici e commerciali. La Corea del Nord è sottoposta da anni a pesanti sanzioni economiche internazionali per la ripetuta violazione dei diritti umani e per il suo programma di riarmo nucleare. Xi ha detto di essere disponibile e interessato a ridurre le tensioni nella Penisola coreana e ha lodato Kim per gli sforzi in questo senso degli ultimi mesi. L’incontro sembra segnare anche una distensione dei rapporti tra la Cina e la Corea del Nord, dopo anni complicati con un atteggiamento di quasi completa chiusura da parte nordcoreana.
Formalmente l’incontro di inizio settimana viene considerato “non ufficiale” da parte del governo cinese, più che altro per motivi diplomatici. La visita ha avuto comunque le caratteristiche classiche delle visite di stato, compresa la diffusione di alcune fotografie che mostrano i due leader insieme e nel corso delle discussioni.
Osservatori ed esperti in queste ore si stanno chiedendo quali siano gli obiettivi di Kim Jong-un, a parte migliorare i rapporti diplomatici con la Cina e con la Corea del Sud. Il fatto che si sia dimostrato più aperto e disponibile non implica automaticamente che abbia deciso di rinunciare ai suoi piani per costruire armi nucleari, come dimostra una recente inchiesta del New York Times su un nuovo sito in costruzione in territorio nordcoreano.
Kim ha ora in programma di incontrare il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, in una data da fissare nel mese di aprile. Il mese seguente il dittatore nordcoreano vorrebbe invece incontrare Trump, ma non sono stati ancora decisi data e luogo per un incontro che avrebbe per lo meno una grande portata simbolica. Trump nelle settimane scorse aveva detto di essere interessato a incontrare Kim, ma gli Stati Uniti mantengono comunque una certa diffidenza nei confronti del regime nordcoreano (e storicamente i Repubblicani mal sopportano l’idea di incontrare i dittatori senza precondizioni).
Il governo statunitense ha detto più volte di non poter tollerare una Corea del Nord in grado di lanciare missili balistici intercontinentali che potrebbero raggiungere il suolo degli Stati Uniti. Il nuovo consigliere per la sicurezza di Trump, John R. Bolton, in passato aveva più volte sostenuto la possibilità di condurre un attacco preventivo contro la Corea del Nord, definendolo “perfettamente legittimo” per distruggere i suoi arsenali e difendere gli interessi degli Stati Uniti.
 
 
 



 
 





 
 
 

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