Visualizzazioni totali delle visite sul blog "Mitrokhin" dalla sua nascita: 08 Novembre 2007

Classifica settimanale delle news piu' lette sul blog Mitrokhin...

Cerca nel blog

Vota il mio blog...

siti migliori

Translator (Translate blog entries in your language!)

Post in evidenza

"I MIEI BRANI" 🎸🎶💞 TUTTI I VIDEO UFFICIALI DI TORRI CRISTIANO CANTAUTORE DI CARRARA (MS) - TOSCANA

TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...

Visualizzazione post con etichetta Gossip. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gossip. Mostra tutti i post

sabato 22 gennaio 2011

LA POLITICA ITALIANA VITTIMA DELL'OPPOSIZIONE CATTO-COMUNISTA! GOSSIP VERGOGNOSI! MAGISTRATURA FAZIOSA! PER BERLUSCONI CENTOMILA INTERCETTAZIONI: PER YARA GAMBIRASIO? ZERO! SARAH SCAZZI? ZERO! MAFIA, CAMORRA, N'DRANGHETA, TERRORISMO? ZERO! DA QUANDO IL SESSO E' REATO PENALE? IN REALTA' RUBY E' LO STRUMENTO DELLA VERGOGNA DI UN OPPOSIZIONE INCAPACE, MESCHINA E INETTA CHE NON HA ALTRE ARGOMENTAZIONI AL DI FUORI DEL GOSSIP!!!

In questi ultimi giorni la politica Italiana sembra affaccendata ad inseguire le “gonnelle” del Premier Silvio Berlusconi e tutti i riflettori sono accesi sulla giovane Marocchina Ruby “Rubacuori” ma nessuno sembra importare niente della morte del giovane Alpino Luca Sanna ucciso in un attentato in Afghanistan; vergogna non tanto per il Presidente del Consiglio dei Ministri, ma soprattutto per le “vecchie bigotte” che siedono nei banchi dell'opposizione che oggi “starnazzano” allo scandalo sessuale quando dimenticano i loro passati più tristi: Sircana e Marazzo in primis con le loro vicende sui Transessuali, Cocaina e roba simile, oltretutto sono stati filmati, registrati e fotografati sul fatto accaduto.
Del premier Berlusconi attualmente esistono solo alcune intercettazioni telefoniche di dubbio gusto e di difficile e ambigua interpretazione.
Di Piero Marazzo ad esempio vi era un video inequivocabile con il Presidente della Regione Lazio in camicia bianca e in mutande all'interno dell'appartamento di un transessuale che poi è stato misteriosamente assassinato insieme ad un altro transessuale e uno spacciatore di droga.
Ma ad esempio sempre sul caso Marrazzo si è chiuso subito il caso e nessuno sa più che cosa sia veramente successo o chi siano i mandanti degli assassini dei due transessuali uccisi e dello spacciatore assassinato.
Sul Premier Berlusconi tanto chiasso e fumo per nulla, primo perchè sempre che sia vero delle storie dei festini privati in Villa Certosa o ad Arcore, in ogni caso tutte le modelle, escort e veline erano ben consapevoli di quello che dovevano fare e di quello che poteva succedere, dunque consenzienti e coscienti di tutto in quanto comunque nessuna di queste ha mai rifiutato il danaro ricevuto od offerto in cambio delle loro prestazioni.
In secondo luogo mi si dovrebbe spiegare dove sta il reato: il sesso è reato? Da quando in qua? Forse a Teheran nella Repubblica Islamica lo può essere ma non in una moderna e laica Democrazia Occidentale quale è l'Italia oggi; due persone intelligenti, coscienti, consenzienti al di la della carica Istituzionale o Pubblica che ricoprono, possono legittimamente avere dei rapporti sessuali anche se non intercorre tra di loro un legame sentimentale; da quando in qua il codice penale vieta un rapporto sessuale tra due persone libere e consenzienti? Non ci risulta che un uomo politico sia impedito nei suoi rapporti sessuali da una norma di legge; tutto ciò sarebbe ben più grave del caso di Ruby “Rubacuori” e dei festini privati.
Oltretutto ancora più grave per questa Giustizia Italiana malata di un cancro pericoloso quale è il “protagonismo” e la “faziosità” verso una certa Politica qualunquista quale è quella di Sinistra, è il fatto che per mesi sono stati tenuti sotto controllo e intercettati oltre CENTOMILA utenti tra Politici, Avvocati, Magistrati, Veline, Escort, Poliziotti, Carabinieri, Prostitute d'alto bordo, Veline, Giornalisti, Segretari, Militari e chissà quali altre Cariche Istituzionali per una vicenda che alla fine non interessa a nessuno se non al Gossip ed all'Opposizione Catto-Comunista del PD e di FINI, un becero tentativo di screditare definitivamente l' ODIATO Berlusconi e di sovvertire il Governo Italiano.
Non avendo valide alternative si ricorre al Gossip per infangare che cosa poi? Ripeto: da quando in qua il sesso è considerato un reato penale?
Dove sta lo scandalo? Dove sta l'induzione alla Prostituzione quando le stesse Veline, Escort, Modelle accorrono alla Villa del Premier con l'intento proprio di “RICEVERE” DONI in cambio di particolari prestazioni? Se il Premier Berlusconi dovesse essere “incriminato” per induzione alla Prostituzione Minorile allora tutte le ragazze che oggi testimoniano di avere fatto sesso con Berlusconi in cambio di danaro dovrebbero essere “incriminate” per tentata ESTORSIONE!!!
Sputano sul piatto dove hanno voluto “mangiare” fino a poco prima e si meritano di finire “cucinate” sullo stesso piatto in cui hanno mangiato!
VERGOGNA non per il Premier, ma per la loro ignobile condotta morale di “ricattatrici” avide di successo e di danaro ancora di più di quello che hanno già ricevuto; le arcigne ARPIE manovrate dallo schieramento dei CATTO-COMUNISTI ambiscono ad essere degli strumenti di assalto per abbattere il Governo e la Maggioranza di Centro-Destra.
Bieco tentativo di sporchi e pericolosi Massoni che utilizzano le così dette Prostitute perchè altro non hanno di meglio tra le loro armi Politiche.
Un'altra VERGOGNA dei nostri inquirenti e del nostro Potere Giudiziario è il fatto che per la vicenda di Ruby e dei festini privati del Premier sia stato messo in atto una vera e deplorevole invasione nella privacy con le centinaia di migliaia di intercettazioni telefoniche che sono state fatte per cosa? Quale urgenza può giustificare questa totale invadenza? Terrorismo? Sicurezza Nazionale? Criminalità Organizzata? Droga? Commercio di armi o di esseri umani? No, solo Gossip! Ecco a cosa interessava agli inquirenti, Gossip da dare in pasto all'opinione pubblica, Gossip come arma per dare in mano ai Partiti di Sinistra e per fare cadere il Governo! VERGOGNA!!! E grave incompetenza degli Inquirenti che per ricercare la giovane 13enne Yara Gambirasio, forse rapita e scomparsa il 26 Novembre 2010, solo dopo un mese gli investigatori hanno proceduto all'analisi delle intercettazioni telefoniche di tutte le celle nei d'intorni della zona e dell'intero quartiere di Brembate fatte nel giorno stesso della scomparsa.
Così come quando scomparve la giovane 15enne Sarah Scazzi, solo dopo un mese gli Inquirenti procedettero alla scansione dei tabulati delle telefonate e degli sms che sono stati fatti nel giorno e nei giorni dopo la scomparsa della ragazza.
Per il “popolino” il minimo sforzo, per i BIG della Politica il MASSIMO delle forze possibili: più di CENTOMILA telefonate e sms intercettati!!!
VERGOGNA!!! La GIUSTIZIA ITALIANA è malata e collusa, il POTERE DELLA MAGISTRATURA deve essere RESETTATO!!!
Così come fece STALIN jn Unione Sovietica con i suoi GIUDICI negli anni '30 del secolo scorso, la Magistratura dovrebbe essere RIEDUCATA e ristrutturata, restaurata al suo interno, SOTTOMESSA al vero senso della Giustizia con un compito primario: DIFENDERE il popolo Italiano dalla Criminalità Organizzata; l'assassinio dei Giudici Falcone e Borsellino lo avevano già evidenziato, la Magistratura Italiana è “INQUINATA” e manovrata da POTERI OCCULTI che nulla hanno a che vedere con la vera Giustizia e la solidarietà sociale così come la Politica Italiana troppo lontana dai veri problemi della società civile.
Alle prossime elezioni politiche il popolo Italiano dovrà veramente ben riflettere su cosa e per chi votare; al di là e oltre il Gossip, l'Italia ha bisogno di una nuova classe politica oltre tutti gli schieramenti politici attuali.

Alexander Mitrokhin

lunedì 5 ottobre 2009

ECCO PERCHE' LA SINISTRA ITALIANA E' ALLA DERIVA DELL'IPOCRISIA E DELL'INETTITUDINE: ANCHE NOI FACCIAMO 10 DOMANDE AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA!!!

SUCCEDE SOLO IN ITALIA - E' noto a tutti ormai che da molte settimane è tornata in auge su tutti i quotidiani Nazionali e soprattutto sulla testata che guarda più a Sinistra di ogni altro giornale della carta stampata Italiana ovvero La Repubblica, la notizia che ha fatto tremare mezzo mondo della Politica Italiana: il Premier Silvio Berlusconi avrebbe spesso invitato nelle sue residenze private come consuetudine bellissime e giovanissime ragazze che facevano capo ad una Escort di nome Patrizia D'Addario che a sua detta anche lei stessa avrebbe passato una notte insieme al Premier nella sua camera da letto a Villa Certosa; l'accusa velata di favoreggiamento ed istigazione alla prostituzione di giovani veline, ballerine, modelle e ragazze immagine prezzolate con veri e propri cachet a seconda delle "prestazioni" richieste e soddisfatte è stata una bomba ad orologeria che esplodendo nei momenti meno opportuni ha di fatto contribuito ed accelerato la pratica di separazione richiesta dalla oramai ex-moglie del Premier Veronica Lario.
In cambio di soldi e favori personali piccoli e grandi, queste giovanissime e bellissime ragazze capeggiate dalla Escort Patrizia D'Addario in combutta con l'Imprenditore Pugliese Giampaolo Tarantini, sarebbero state disposte a partecipare a grandi e piccole feste private organizzate in alcune residenze private del Premier Silvio Berlusconi deliziando i ricchi e ricchissimi commensali con la propria bellezza e presenza ma non solo...in alcune dichiarazioni di alcune ragazze che hanno confessato ai vari giornalisti delle loro comparsate in queste feste VIP si legge anche di "buste" piene zeppe di soldi (10.000,00 Euro) offerte oltre lo "stipendio" base di presenza per andare a letto con i ricchi ed importanti commensali se non addirittura insieme allo stesso Premier Berlusconi!!! Affermazioni veritiere? False? Tendenziose? Oggettivamente c'è del vero che la signora Patrizia D'Addario è stata spesso immortalata in centinaia di fotografie a fianco del Premier Berlusconi in diverse circostanze ed in diversi luoghi, c'è del vero che alle centinaia di feste e festicciole VIP organizzate nelle varie residenze private del Premier Berlusconi sono state immortalate in centinaia di fotografie moltissime ragazze immagine, bellissime e giovanissime modelle, veline o presunte tali o aspiranti tali...insomma in ogni caso quì non esiste ancora in Italia il reato penale per cui un Premier, un'imprenditore di successo, un attore o chiunque possa disporre di ingenti risorse economiche non debba invitare o anche "pagare" nei limiti consentiti dalla legge la presenza di bellissime e giovani ragazze immagine; insomma, considerando il fatto che sino ad oggi non esistono prove tangibili per cui queste ragazze siano andate a letto con il Premier o con chiunque altro potesse essere stato presente a quelle feste o party in cambio di denaro o peggio "costrette" con la forza!!! Esistono in Italia e nel mondo migliaia di Agenzie che professionalmente e legalmente offrono come servizio la presenza di bellissime ragazze immagine che sotto paga presenziano ai Convegni Politici e Industriali, alle colazioni, ai pranzi ed alle cene di lavoro dei ricchi industriali o di uomini d'affari che nè fanno richiesta specifica...ciò significa che queste ragazze immagine o di accompagnamento così come le vogliamo chiamare debbano diventare per forza di cose delle prostitute; se poi in forma privata i così detti "clienti" di queste Agenzie contattano le ragazze immagine per altri "servizi" non previsti dal protocollo e queste consenzientemente accettano in cambio di soldi o costosi regali, in questo caso sono "affari" loro...nessuno le ha costrette, nessuno le ha minacciate...il problema è solo morale nel senso che magari trà queste bellissime ragazze immagine ci può stare anche quella "disperata" che è precipitata contro voglia all'ultimo "stadio" sociale dunque non nè può fare a meno per la propria sopravvivenza economica ed allora magari è "scorretto" sempre sul piano morale "proffittare" di queste esigenze che rendono la ragazza immagine debole e fragile, facilmente raggirabile, malleabile, succube del "Dio" denaro, la disinibiscono e la lobotomizzano ad ogni facile proposta.
In questo caso poi il Premier Berlusconi è stato raggirato lui stesso, è stato tradito ed ingannato prima di tutto dalla sua "amica" Patrizia D'Addario in primis e dall'imprenditore arrivista ed egoista Tarantini, unico e vero CRIMINALE in tutta questa torbida faccenda che ha creato falsi miti ed ha risvegliato nauseanti moralismi degni degli anni '50 e '60 del secolo passato.
Il Premier Berlusconi ha peccato di grande ingenuità, si è fidato di queste loschi personaggi ed ha "mangiato" la polpetta avvelenata, sì perchè Tarantini e la D'Addario sin dal primo giorno avevano pianificato tutta la storia ben sapendo che un'affare del genere per un Premier di uno dei più importanti Stati dell'Unione Europea avrebbe scatenato una tempesta politica di immani e gravissime proporzioni; ma c'è di più, il mostro a due teste D'Addario-Tarantini è stato da subito lotizzato ed utilizzato come "Cavallo di Troia" della morale e della politica da un PD e da una certa Sinistra Italiana che da tempo aspettava l'occasione propizia per sferrare un attacco senza eguali nel passato in maniera tale da cercare di costringere il Premier Berlusconi a rassegnare le dimissioni ed a sperare nella caduta della Legislatura per tornare alle elezioni e magari vincerle, spuntarla con una campagna basata e fondata sulla moralità per tornare a guidare il Governo Italiano...un piano "diabolico" che in realtà poi oggi "sputtana" tutta la Sinistra Italiana avvelenata da un anti-Berlusconismo dissacrante, nauseante, devastante per tutta la Sinistra stessa.
Sinistra IPOCRITA dunque e Sinistra perdente, distratta, fanatica e spregiudicata che pur di averla vinta non esita a smascherare le proprie contraddizioni, le proprie nefandezze, i propri errori di base; che la Sinistra Italiana sia allo sbando politico lo è chiaro da tempo, sin da prima della propria cocente sconfitta alle passate elezioni Europee.
Le 10 domande "moraliste" pubblicate su LA REPUBBLICA poi evidenziano la DERIVA IPOCRITA delle idee e dei programmi di un PD allo sbaraglio; il popolo Italiano schiacciato nella morsa di una crisi economica da cui a fatica cerchiamo tutti di uscirne, esige BEN ALTRE RISPOSTE che non le risposte alle 10 domande formulate da La Repubblica e sul quando e come il Premier Belusconi abbia conosciuto il padre di Letizia Noemi non gliene può fregare di meno come non gliene può fregare di meno il fatto se è vero o no che il Premier Berlusconi mantenga economicamente la figlia "velina" o se il Premier Berlusconi abbia davvero deciso le candidature politiche delle liste del PDL con il padre di Letizia Noemi...in definitiva all'operaio metalmeccanico che rischia il posto di lavoro essendo in cassa-integrazione così come al giovane laureato e disoccupato o alla casalinga pensionata non gliene può fregare di meno!!!
La Sinistra Italiana si è persa in un bicchiere d'acqua pieno di veleno gossipato, ha da tempo tralasciato i veri e gravi problemi del paese e della società Italiana che soprattutto nelle sue classi più deboli stà soffrendo le pene dell'inferno!!!
Berlusconi paga o non paga le Escort??? E' l'unico interrogativo che la Sinistra Italiana assetata di Potere e di Gloria si pone oggi???




ECCO INVECE LE 10 DOMANDE CHE PONIAMO NOI AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA:




1) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME PENSA DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE SOPRATTUTTO IN FORTE CRESCITA NEL MERIDIONE E COME PENSA DI INNALZARE IL TENORE DI VITA DELLA CLASSE MEDIO-BASSA SOCIALE ITALIANA CHE SOFFRE PIU' DI TUTTI? (OPERAI E IMPIEGATI IN PRIMIS)




2) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME PENSA DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE NON HANNO ACCESSO AI CREDITI BANCARI E RISCHIANO DI CHIUDERE IN QUANTO STROZZATE DALL'ELEVATA PRESSIONE FISCALE ITALIANA?




3) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME PENSA DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA POVERTA' CRESCENTE DELLA CLASSE MEDIA ITALIANA CHE PER COLPA DELL'ELEVATA PRESSIONE FISCALE, DEL CROLLO DEL POTERE D'ACQUISTO DEI PROPRI STIPENDI, STA' SCOMPARENDO LENTAMENTE ED INESORABILMENTE COMPROMETTENDO L'INTERA ECONOMIA COMMERCIALE DEI CONSUMI E DI CONSEGUENZA INFLIGGENDO GRAVI DANNI AL TERZIARIO ED ALL'INDOTTO?




4) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER COME INTENDE REGOLARE L'ECONOMIA LEGATA ALL'EDILIZIA E ALL'IMMOBILIARE DEL NOSTRO PAESE LASCIATA AL COMPLETO SBARAGLIO DI UN'ECONOMIA DI MERCATO SELVAGGIA IN CUI LE REGOLE SONO POCHE E POCO CHIARE, UN MERCATO IMMOBILIARE IN CUI IL PREZZO DEGLI AFFITTI E' AUMENTATO A DISMISURA A PARI PASSO DEL PREZZO DEGLI IMMOBILI IN VENDITA? COME PUO' UNA FAMIGLIA MONOREDDITO CON 1200,00 EURO AL MESE PAGARE UN AFFITTO DI 400,00 O PEGGIO 500,00/600,00 EURO, SOSTENERE I FIGLI A SCUOLA E SOPRAVVIVERE? LE BANCHE NON CONCEDONO PIU' I MUTUI E SPESSO MOLTE PERSONE SONO COSTRETTE AD ACCETTARE AFFITTI-USURA...PERCHE' NON AVETE CHIESTO AL PREMIER DI REGOLAMENTARE UNA VOLTA PER TUTTE IL MERCATO IMMOBILIARE DELLA COMPRA/VENDITA E DELL'AFFITTO, MAGARI CONCEDENDO SGRAVI FISCALI A CHI AFFITTA EQUAMENTE E LEGALMENTE I PROPRI IMMOBILI A TERZI?




5) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE PER MIGLIORARE IL SERVIZIO PUBBLICO DELLA SCUOLA E DELL'UNIVERSITA' NEGLI ANNI A VENIRE? MAGARI DOMANDANDOGLI ANCHE CHE COSA HA E SE HA IN PROGRAMMA IDEE VALIDE E SERI INTERVENTI PER NON FARE PIU' FUGGIRE DALL'ITALIA I NOSTRI MIGLIORI RICERCATORI CHE SONO FUORI USCITI DAI NOSTRI ATENEI?




6) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO PUBBLICAMENTE AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE CONCRETAMENTE PER MIGLIORARE L'EFFICIENZA DEL NOSTRO SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO? CHE IN TALUNI E MOLTI CASI HA FATTO ACQUA DA TUTTE LE PARTI?




7) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE PER MIGLIORARE L'EQUIPAGGIAMENTO ED AUMENTARE L'ORGANICO DELLE NOSTRE FORZE DELL'ORDINE, SOPRATTUTTO DI QUELLE STANZIATE NELLE REGIONI A PIU' ALTO TASSO DI CRIMINALITA' ORGANIZZATA? VISTO E CONSIDERANDO I TAGLI CHE SONO STATI FATTI IN PASSATO AI FONDI DESTINATI ALLE FORZE DELL'ORDINE, COME SI INTENDE CONTRASTARE LA MAFIA E LA CAMORRA?




8) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER CHE COSA INTENDE FARE PER MIGLIORARE LA LEGISLAZIONE CHE REGOLA GLI APPALTI PUBBLICI RENDENDOLA PIU' TRASPARENTE E PIU' SICURA, IMMUNE DALLE VARIE INFILTRAZIONI MAFIOSE SOPRATTUTTO AL SUD? E COME INTENDE REGOLARE LA LEGISLAZIONE CHE REGOLA L'EDILIZIA PRIVATA RENDENDOLA PIU' SICURA NELLE ZONE PIU' A RISCHIO DI TERREMOTI E DI ALLUVIONI?




9) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER SE INTENDE FINALMENTE RISOLVERE IL PROBLEMA DEL SERVIZIO PENSIONISTICO ITALIANO ATTINGENDO DA ALTRE RISORSE OLTRE CHE DAL MERCATO DEL LAVORO, AUMENTANDO LE PENSIONI SOCIALI, RENDENDO TOTALMENTE GRATUITI PER TUTTI I PENSIONATI IN DIFFICOLTA' ECONOMICA I MEDICINALI, I MEZZI PUBBLICI, I SERVIZI SANITARI E LE VISITE MEDICHE SOPRATTUTTO PER I PENSIONATI DELLE FASCE PIU' BASSE?




10) PERCHE' NON AVETE DOMANDATO AL PREMIER BERLUSCONI IL RENDICONTO PUBBLICO DI TUTTI QUEI PUNTI DEL PROGRAMMA ELETTORALE DEL PDL CHE SONO STATI REALMENTE ESEGUITI, PROGRAMMA CHE ERA STATO SOTTOSCRITTO E FIRMATO COME UN "CONTRATTO" DALLO STESSO PREMIER IN TV NELLA PASSATA CAMPAGNA ELETTORALE?




Ci sarebbero migliaia di altri quesiti da rigirare al quotidiano La Repubblica per il Premier Berlusconi....in ogni caso il fatto che la Sinistra pensi solo al Gossip, al problema di Noemi Letizia e di come l'abbia conosciuta, al problema delle Escort a Villa Certosa e a Palazzo Grazzioli se è vero o no che andavano a letto con il Presidente del Consiglio pagate o meno....la dice lunga su come la Sinistra Italiana affronti il problema reale del Paese: la crisi economica e la povertà crescente trà le famiglie Italiane!!!
Pensare al progresso sociale ed economico dell'Italia è l'unica vera risposta che la Politica Italiana tutta DEVE dare a tutti gli onesti cittadini che lavorano e pagano le troppe tasse di questa bellissima ma disagiata Nazione!!!




Alexander Mitrokhin


Dalle 10 domande verso il Premier alla querela contro La Repubblica...la Telenovela continua e la trama è la solita: far cadere la Legislatura!!!

ROMA - Nuovo attacco di Silvio Berlusconi a Repubblica. Il premier va dai giudici e chiede un risarcimento danni per un milione di euro al Gruppo L'Espresso. A suo giudizio le domande formulate il 26 giugno da Giuseppe D'Avanzo sono "diffamatorie". Per la prima volta nella storia dell'informazione italiana gli interrogativi di un giornale finiscono davanti a un tribunale civile. La citazione in giudizio del presidente del Consiglio, firmata il 24 agosto, riguarda, oltre alle "dieci nuove domande" anche un articolo del 6 agosto dal titolo ""Berlusconi ormai ricattabile" media stranieri all'attacco: Le Nouvel Observateur teme infiltrazioni della mafia russa", un servizio che riportava i giudizi della stampa di tutto il mondo sul caso italiano. Invitati a comparire al Tribunale di Roma Giampiero Martinotti, autore del pezzo contestato, il direttore responsabile di Repubblica Ezio Mauro e il gruppo L'Espresso. Oltre a Repubblica, Berlusconi vuole querelare anche alcuni giornali stranieri: Ghedini ha detto all'agenzia di stampa britannica Reuters di avere proceduto legalmente contro giornali in Francia e Spagna e di aver chiesto ad avvocati britannici "di valutare, in accordo con le leggi dei loro Paesi, i casi più gravi di vera diffamazione". In particolare, le azioni legali riguardano Le Nouvel Observateur e il quotidiano spagnolo El Pais per aver pubblicato le foto degli ospiti del premier a Villa Certosa.
Al centro dell'iniziativa legale del presidente del Consiglio sono però le domande rivolte a Silvio Berlusconi, "ripetutamente pubblicate sul quotidiano La Repubblica" e "per più di sessanta giorni", come sottolineano i suoi avvocati. Si tratta, per il premier, di "domande retoriche" che "non mirano ad ottenere una risposta del destinatario, ma sono volte a insinuare nel lettore l'idea che la persona "interrogata" si rifiuti di rispondere". Domande alle quali il capo del governo non ha mai risposto, come noto. Per Berlusconi sono "palesemente diffamatorie" perché "il lettore è indotto a pensare che la proposizione formulata non sia interrogativa, bensì affermativa ed è spinto a recepire come circostanze vere, realtà di fatto inesistenti". L'esposizione del "Dr. Silvio Berlusconi, nato a Milano il 29 settembre 1936", inizia dall'articolo di Martinotti che da Parigi riporta i servizi della stampa estera dedicati al caso Berlusconi. Servizi quel giorno numerosi e scandalizzati, come sottolinea l'attacco del pezzo: "Sesso, potere e menzogne!": il titolo del Nouvel Observateur, in edicola oggi riassume alla perfezione la valanga di commenti della stampa estera sul nostro presidente del Consiglio. I giornali di tutto il mondo, di destra e di sinistra, moderati o progressisti, non sanno più come qualificare le gesta berlusconiane: si passa dalla "libidine geriatrica" (The Independent) a un capo del governo "graffiato dalla figlia" (Le Figaro), che "gli dà lezioni" (The Daily Telegraph), "gli fa la morale" (Elle) e che lo biasima con un "vergogna, papà!" (l'australiano News)". Di quella cronaca, basata solo su citazioni testuali, è in particolare un articolo del settimanale francese Nouvel Observateur quello che ha fatto scattare la reazione di Berlusconi. L'autore Serge Raffy scrive sull'Observateur che "con lo scorrere delle rivelazioni, l'ipotesi di un'infiltrazione della mafia russa al vertice dello Stato italiano prende consistenza". E parla poi "di una registrazione che rischia di alimentare ancor più lo scandalo" che coinvolgerebbe Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Secondo Berlusconi, Repubblica, "con l'espediente di riportare il contenuto del settimanale francese ha pubblicato ancora una volta - nel quadro della ben nota polemica di questi ultimi mesi - notizie non veritiere, riportando circostanze che in alcun modo corrispondono alla situazione di fatto e di diritto realmente esistente". Conclusione: "Il danno arrecato al Dr. Berlusconi è pertanto enorme" sia per il "ruolo del protagonista", sia perché la notizia è stata diffusa da "un quotidiano con ampia tiratura e diffusione e destinato ad un elevato numero di lettori". Da qui la richiesta di danni per un milione di euro oltre a una somma, da stabilire, "a titolo di riparazione".


Le mancate risposte di Silvio Berlusconi: dalle veline a Noemi Letizia, fino alle accuse di Patrizia D'Addario!

di GIUSEPPE D'AVANZO

ROMA - La sera del 26 aprile Silvio Berlusconi festeggiava Noemi a Casoria. È giunto il tempo, due mesi dopo, di tirare le somme. Bisogna annotare con cura le bugie ascoltate; interrogarsi sulle ragioni dei troppi silenzi; afferrare il filo rosso che da una storia (le «veline») ci ha condotto in un’altra (Noemi) e in un’altra ancora (le prostitute a Palazzo Grazioli) fino alla soglia di una quarta (le feste del presidente). Giorno dopo giorno, si è definita sempre meglio la «licenziosità» del capo del governo, «la scelta sciagurata degli amici di bisboccia, la sciatteria in certe relazioni e soprattutto la caratterizzazione ostentatoria di tutti i suoi comportamenti privati» (Giuliano Ferrara, Panorama, 26 giugno). Quel filo si riannoda intorno a un «grandioso sé», lascia nudo un potere e un abuso di potere che si immagina senza contrappesi e irresponsabile.Da due mesi, Berlusconi parla senza dire. Ci scherza su alquanto imbarazzato e come ossessivo, ma tace l’essenziale. Il tempo non è passato invano, però. Le dieci domande che Repubblica ha ritenuto di rivolgergli il 14 maggio hanno trovato più di una risposta, nonostante il loquace mutismo del presidente del consiglio. A volte, anche i silenzi sanno parlare. C’è oggi materia viva per eliminare qualche interrogativo e proporne altri, nuovi e dunque necessari e urgenti.«Chi è incaricato di una funzione pubblica deve chiarire», dice Silvio Berlusconi (Porta a Porta, 5 maggio). All’alba di questa storia, il premier sembra sapere che il significato etico e politico di accountability presuppone trasparenza; impegno a dichiararsi; rendiconto di quel che si è fatto e si fa; assunzione di responsabilità; censurabilità delle condotte riprovevoli – anche private – perché è chiaro a tutti che non ci può essere una radicale contrapposizione «tra il modo in cui un uomo di potere tratta coloro che gli sono vicini (la sua morale) e il modo in cui governa i cittadini e risponde a loro (la sua politica)»(Carlo Galli, Repubblica, 22 giugno).Berlusconi, in apparenza, è animato da buone intenzioni, dunque. Deve, presto e in fretta, liberarsi di tre grattacapi che gli vengono dalla famiglia (con le accuse di Veronica Lario), dalla sua area politica (con i rilievi critici di farefuturo). Gli rimproverano di voler candidare alle elezioni per il parlamento di Strasburgo “veline”, giovani o giovanissime donne che egli ha già promosso nello spettacolo e gli tengono compagnia con assiduità nel tempo libero, a Villa Certosa, a Palazzo Grazioli. Gli si contesta la frequentazione di minorenni e un’ossessione per il sesso che pregiudica il suo equilibrio (Veronica Lario, Repubblica, 3 maggio). Gli si chiede dei rapporti con la minorenne di Napoli di cui ha voluto festeggiare il 18° anno (Repubblica, 28 aprile). Berlusconi è tentato dal rovesciare il tavolo, come gli è abituale. Parla di “complotto”. Di fronte all’evidenza che il fuoco è “amico”, lascia perdere e appronta una difesa che vuole essere conclusiva. Concede due interviste ufficiali (Corriere, Stampa, 4 maggio, 4 maggio). Chiacchiera ufficiosamente e in libertà (ancora Corriere e Stampa, nei giorni successivi al 4 maggio). Si confessa alla tv pubblica francese durante il tg delle 20 (France 2, 6 maggio). Rifiuta – è vero – un’intervista a Repubblica (13 maggio), ma promette di «spiegare tutto» (Cnn International, 25 maggio).Berlusconi è categorico, quasi minuzioso nella ricostruzione delle sue mosse. «Non avevamo messo in lista nessuna velina» (Corriere, 4 maggio). «Io frequenterei delle diciassettenni? E’ una cosa che non posso sopportare. Io sono amico del padre [di Noemi], punto e basta. Lo giuro!» (Stampa, 4 maggio). «Sono andato a Napoli per discutere di candidature con il padre di Noemi» (Porta a Porta, 5 maggio), con cui «ho un’antica amicizia di natura politica», peraltro «Noemi, la figlia dei miei amici, l’ho vista tre, quattro volte, sempre accompagnata dai genitori» (France 2, 6 maggio).Le affermazioni del capo del governo non reggono alla verifica dei fatti. Repubblica scopre (21 maggio) che il 19 novembre 2008, a Villa Madama, la minorenne Noemi siede al tavolo presidenziale, in occasione della cena offerta dal governo alle griffe del made in Italy, raccolte nella Fondazione Altagamma. La ragazza è sola, non accompagnata da alcun familiare, accanto al presidente del consiglio e a Leonardo Ferragamo, Santo Versace, Paolo Zegna, Laudomia Pucci. Sola e minorenne – e non accompagnata dai suoi genitori ma da un’amica minorenne (Roberta O.) – Noemi è anche a Villa Certosa, a ridosso del Capodanno, tra il 26/27 dicembre 2008 e il 4/5 gennaio 2009. Lo rivela a Repubblica (24 maggio) Gino Flaminio, un operaio di 22 anni legato sentimentalmente a Noemi dal 28 agosto 2007 al 10 gennaio 2009. Gino, in contrasto con le dichiarazioni del Cavaliere, svela anche quando Berlusconi si mette in contatto con la minorenne Noemi. Che sia la prima volta glielo racconta lei stessa. Accade nell’autunno del 2008 (ultimi giorni di ottobre, primi di novembre). Soltanto otto mesi fa. Berlusconi telefona direttamente alla ragazza alle prese con i compiti di scuola. Nessuna segreteria. Nessun centralino. Nessun legame con la famiglia della ragazza. Berlusconi (che ha davanti una collezione di foto di Noemi) le dice parole di ammirazione per la sua «purezza», per il suo «volto angelico». Dopo quel primo contatto, ne seguono altri (Gino ascolta la voce del premier in tre o quattro telefonate) fino all’invito a trascorrere dieci giorni – senza i genitori – a Punta Lada.Le rivelazioni raccolte da Repubblica costringono il premier a correggere precipitosamente il tiro. Non può negare la presenza di Noemi a Villa Madama. Ammette che la minorenne, anzi le due minorenni hanno festeggiato il Capodanno con lui, non accompagnate dai familiari. Non può confessare però che – uomo di 73 anni, con impegnative responsabilità pubbliche – trascorre il pomeriggio a telefonare a minorenni che conosce soltanto attraverso book fotografici fornitigli dagli uomini di Mediaset (nel caso di Noemi è Emilio Fede, dice Flaminio). Appresta allora una nuova favoletta per spiegare come, quando e perché ha conosciuto il padre di Noemi, Elio Letizia, e cancellare l’imbarazzante ma decisivo ricordo di Gino. E’ la quarta versione che, nel corso del tempo, ci viene proposta. Ricordiamo le precedenti.
1. «Era l’autista di Bettino Craxi» (Ansa, 29 aprile, l’agenzia di stampa rimuoverà poi la pagina dall’archivio in rete);
2. «Elio è un mio amico da tanti anni, con lui ho discusso delle candidature europee« (Porta a Porta, 5 maggio);
3. «Conosco i genitori, punto e basta» (France 2, 6 maggio). Anche la quarta ricostruzione di quell’amicizia viene cucinata in malo modo. Berlusconi scarica su Elio Letizia l’onere del racconto. Elio Letizia liquida per intero lo sfondo politico dell’amicizia. Non azzarda a dire che è stato un militante socialista né conferma di aver discusso con il presidente del consiglio chi dovesse essere eletto a Strasburgo. Dice Letizia che la «vera conoscenza [con Silvio] ci fu nel 2001». Elio sa – racconta – che a Berlusconi piacciono «libri e cartoline antiche» e nelle sale dell’hotel Vesuvio di Napoli (maggio 2001) gli propone di regalargliene qualche esemplare. Nasce così un legame che diventa un’affettuosa amicizia quando Anna e Elio Letizia sono colpiti dalla sventura di perdere il figlio Yuri in un incidente stradale. Berlusconi si fa vivo con una «lettera accorata e toccante». Letizia decide di presentare la sua famiglia al presidente del consiglio nel «dicembre del 2001»: «A metà dicembre io e mia moglie andammo a Roma per acquisti e, passando per il centro storico, pensai che fosse la volta buona per presentare a Berlusconi mia moglie e mia figlia» (il Mattino, 25 maggio). Dunque: il capo del governo «per la prima volta vide Anna e Noemi» nel dicembre del 2001 non in pubblico ma nella residenza privata del premier, a palazzo Grazioli, o a Palazzo Chigi. Noemi ha soltanto dieci anni. Il ricordo di Elio Letizia non coincide con quello di Silvio Berlusconi. Nello stesso giorno, la memoria del capo del governo disegna un’altra scena decisamente differente da quella che ha in mente Elio Letizia. Quando Berlusconi ha incontrato per la prima volta Noemi? «La prima volta che ho visto questa ragazza è stato a una sfilata», risponde il premier (Corriere, 25 maggio). Quindi, in un luogo pubblico e non nei suoi appartamenti pubblici o privati. Non nel 2001, come dice Elio, ma più avanti nel tempo perché Noemi avrebbe avuto l’età adatta per «sfilare» (quattordici, quindici, sedici anni, 2005, 2006, 2007).Le «bugie bianche» di Berlusconi (il Foglio, 25 maggio) non possono nascondere qualche sconcertante punto fermo. È vero, il capo del governo «frequenta minorenni», come ha detto Veronica Lario e dimostrato Repubblica. Il presidente del consiglio non riesce con qualche attendibilità a dire come ha conosciuto i Letizia cosicché le parole di Gino Flaminio acquistano più credibilità e maggiore verosimiglianza. Il quadro compromesso e degradato dell’accountability del capo del governo è confermato addirittura dal racconto di Noemi, mai smentito (e oggi è troppo tardi per farlo). «[Berlusconi, “papi”] mi ha allevata (…) Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo a Roma, a Milano. Resto ad ascoltarlo. Ed è questo che desidera da me. Poi, cantiamo assieme. (…) [Da grande vorrò fare] la showgirl. Mi interessa anche la politica. Sono pronta a cogliere qualunque opportunità. (…) Preferisco candidarmi alla Camera, al parlamento. Ci penserà papi Silvio» (Corriere del Mezzogiorno, 28 aprile).Noemi conferma non solo l’abitudine di Berlusconi a frequentare minorenni, ma rafforza anche l’altra questione decisiva di questa storia: la pretesa di «far uso dei bei volti e dei bei corpi di persone che con la politica non hanno nulla a che fare». Manovra che denota «l’impoverimento della qualità democratica di un Paese» (FFWebMagazine, periodico della fondazione Farefuturo). Come – per fare solo tre nomi – Angela Sozio (Grande Fratello), Chiara Sgarbossa (miss Veneto), Cristina Ravot (cantante ammiratissima da Berlusconi che la voleva imporre al festival di Sanremo prima che al parlamento di Strasburgo), Noemi ritiene di poter ottenere da Berlusconi l’opportunità di fare spettacolo o, in alternativa, di essere eletta in parlamento. Televisione o seggio in parlamento, uguali sono. Le aspettative di Noemi, sollecitate dalle promesse di Berlusconi, sono in linea con le riflessioni critiche della signora Lario («Ciarpame senza pudore»). È documentata, allora, anche la seconda accusa che colpiva il capo del governo: per lui il corpo delle donne è «un gingillo» utile per «proiettare una (falsa) immagine di freschezza e rinnovamento» politico. S’invera lo «scarso rispetto per le istituzioni e per la sovranità popolare» del leader del Popolo della Libertà (Fondazione farefuturo). Di fronte a due punti fermi (è vero, frequenta minorenni; è vero, candida nelle assemblee elettive i «bei corpi» che gli sono stati vicini), incalzato da domande a cui non può rispondere, Berlusconi si corregge di nuovo per tirarsi fuori da una catastrofe politica e comunicativa, domestica e internazionale. A Palazzo Chigi, dunque in un luogo che più ufficiale non si può, dice: «Non ho detto niente» (Ansa e Agi, 28 maggio). Pretende che gli si creda. Lo abbiamo sentito dire, spiegare, ricordare in pubblico, in voce e in video – e sempre mentire. Ora, con quattro parole («Non ho detto niente»), intende resettare la storia così come egli stesso ce l’ha raccontata. Esige che il potere delle sue parole sia, per noi, indiscusso. Comanda di dimenticare ciò che ricordiamo e ci impone di credere vero ciò che egli dice vero (e noi sappiamo bugiardo). «Non ho detto niente» dovrebbe ripulire dalla lavagna le sue menzogne. Gli interessa ora andare al sodo per salvare la faccia e – forse – un destino politico che vede compromesso (compromessa appare la sua ascesa al Quirinale). Vuole rispondere soltanto a una domanda: ha avuto «rapporti piccanti» con Noemi? Se la pone da solo. Risponde: «Assolutamente no, ho giurato sulla testa dei miei figli e sono consapevole che se fossi uno spergiuro mi dovrei dimettere, un minuto dopo averlo detto» (Radiocor, 28 maggio). Non chiarisce che cosa siano i «rapporti piccanti», per il lessico e la fantasia erotica di uomo come lui.Sesso e politica. Politica e sesso. “Privato” che si fa “pubblico”. “Pubblico” che deve subire gli abusi di potere di un privato. Di questo impasto ci parlano le pratiche del Cavaliere che rinviano con immediatezza al suo dispositivo di governo, e quindi alla cosa pubblica e non soltanto ai comportamenti privati di un uomo. Lo “scandalo” dell’affare è in queste relazioni scorrette compensate da promesse di incarichi pubblici, è nelle accertate menzogne che screditano chi governa e il Paese che da lui è governato. Di questo dovrebbe rispondere il premier in pubblico se davvero avesse compreso che accountability è l’esatto contrario di arbitrio e menzogna. Il capo del governo vive un clima psichico alterato. È la terza accusa della moglie: «[Silvio] non sta bene» (Repubblica, 3 maggio). La patologica sexual addiction di Berlusconi si sfoga in festicciole viziose. Anima “spettacolini” affollati da venti, trenta, quaranta ragazze: “farfalline” coccolate mentre il “sultano” indossa un accappatoio di un bianco accecante; “tartarughine” travestite da Babbo Natale; “bamboline” che mimano, in villa e tra i fiori, il matrimonio con «papi» (Repubblica, 12 giugno). Frequente la presenza di “squillo”, “escort”, “ragazze immagine” abituate a incontrare sceicchi sulle rive del Golfo Persico. La scena, accennata esplicitamente da Veronica Lario, ancora sfumata nei contorni con Noemi, si definisce con nitore quando prende la parola Patrizia D’Addario, “escort di lusso”, un modo per dire prostituta di caro prezzo. Il palcoscenico, anche acusticamente esplorato, è illuminato a giorno, ora. Si possono vedere con chiarezza i gesti, sentire le parole, ascoltare le voci anche nelle stanze più intime e protette (il bagno, la camera da letto) del palazzo presidenziale. Il linguaggio si fa esplicito, crudo. Come, senza sottintesi, sono le condotte, le logiche, gli esiti.Patrizia è ingaggiata (2000 euro) da un amico del Cavaliere che ingrassa i suoi affari e la sua influenza pagando “squillo” da accompagnare alle feste del presidente a Roma, in Sardegna. Patrizia varca, per la prima volta, la soglia di Palazzo Grazioli il 15 ottobre 2008. Patrizia, «una volta entrata in una stanza affrescata all’interno della residenza del presidente del Consiglio, si trova davanti venti ragazze e il suo primo pensiero è: ‘Ma questo è un harem!’». (Sunday Times, 21 giugno).Patrizia osserva, curiosa: «Mentre la gran parte di noi, come ci era stato detto, indossava abiti neri corti e trucco leggero, due ragazze che stavano sempre vicine, avevano pantaloni lunghi (...) Erano due escort lesbiche che lavorano sempre in coppia» (Repubblica, 25 giugno). Patrizia, quella sera, non resta a Palazzo. Ci ritornerà, il 4 novembre. «Sono tornata dopo un paio di settimane, esattamente la sera dell’elezione di Barack Obama» (Corriere, 17 giugno).Patrizia registra quel che sente. Fotografa – appena può – quel che vede. Lo fa sempre, con tutti, da sempre. Questa volta, la seconda volta da Berlusconi, Patrizia rimane a Palazzo per una notte di sesso con il capo del governo. Il Cavaliere – dopo cena, visione dei film che lo mostrano accanto ai potenti della Terra, le solite canzoni e la ola – chiede alla donna di aspettarlo nel «letto grande» (Repubblica, 20 giugno). «Berlusconi mi ha telefonato la sera stessa, appena sono arrivata a Bari. E qualche giorno dopo Gianpaolo mi ha invitata a tornare. Ma io ho rifiutato (…) Gianpaolo ha voluto il mio curriculum perché mi disse che volevano candidarmi alle Europee (…) Quando sono cominciate le polemiche sulle veline, il segretario di Gianpaolo mi ha chiamata per dirmi che non era più possibile (…) [mi è stata allora] proposta la lista “La Puglia prima di tutto” [per il rinnovo del consiglio comunale]. Io ho accettato subito» (Corriere, 17 giugno). I ricordi di Patrizia sono confermati dalle due «ragazze-immagine» (qualsiasi cosa significhi l’eufemismo) che sono con lei: Lucia Rossini (Repubblica, 21 giugno) e Barbara Montereale. Che dice: «Sapevano tutti a quella cena che lei [Patrizia] era una escort. Presumo anche il presidente». (Repubblica, 20 giugno). Le due ragazze ridono, scherzano, si fotografano allegre nella toilette del presidente del consiglio, come padrone del campo.Le parole, le testimonianze incrociate, le immagini, i documenti fonici non possono più confondere quel che abbiamo sotto gli occhi. Quel che la signora Lario chiama “malattia”, l’effetto distruttivo di un narcisismo sgomento dinanzi alla vecchiaia, un’autostima che esige sempre, a ogni occasione l’ammirazione riservata alla giovinezza, alla celebrità, al fascino rendono vulnerabile e gravemente indifeso il capo del governo e l’autorevolezza del suo ufficio. C’è un fondo di onnipotenza nei suoi comportamenti, come se ogni azione gli fosse consentita. È circondato da prosseneti che lucrano vantaggi personali cercandogli in angoli d’Italia ragazze sempre nuove, sempre più giovani, sempre più rapaci e spregiudicate, spesso sostenute nella loro cinica ambizione dalle famiglie, da mammà e papà. Vogliono un successo dove che sia, in tivvù o nella politica. Il premier può concederglielo con una telefonata, se vuole. Gli danno pressione. Lo pretendono. E’ il quadro che ha già proposto Veronica Lario. «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile» (Repubblica, 3 maggio). La difesa di Berlusconi, di fronte a questa rappresentazione di se stesso e della fenomenologia del suo potere, è violenta fino alla spietatezza contro i testimoni della sua vita; è prepotente contro l’informazione che non sceglie la taciturnità imposta al servizio pubblico radiotelevisivo e accettata - con l’eccezione del Tg3 - di buon grado. E tuttavia, quando affronta le circostanze che sono emerse, quella manovra è maldestra. Niccolò Ghedini, avvocato del Cavaliere, nell’ansia di sfuggire al reato ora che una prostituta parla di tariffe, trattative e pagamenti, ammicca complice agli italiani che si sentono “puttanieri” irredimibili, anche se spesso soltanto fantasiosi, nella convinzione che quel peccato possa essere presto perdonato urbi et orbi. Il lemma che adopera (gli appare il più onesto e concreto) peggiora il clima e deteriora ancor più l’immagine del premier. «Ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza [Patrizia], e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l’utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile». (Affari italiani, 17 giugno). Come se l’affare fosse legale e non politico. L’errore dell’avvocato convince Berlusconi a muovere in prima persona. Lo fa secondo le sue prassi consolidate. Dai fogli patinati di un settimanale di famiglia, nega quel che è accaduto. «Non c’è nulla nella mia vita privata di cui io mi debba scusare (…) Non ho [di Patrizia] alcun ricordo. Ne ignoravo il nome e non ne avevo in mente il viso. Non mi ero reso conto [che fosse una prostituta]» (Chi, 24 giugno). Tace che ancora il 27 gennaio, il suo amico di Bari chiama Patrizia per dirle (la telefonata è registrata): «[Il presidente] ti vuole vedere la prossima settimana a Roma» (Corriere, 21 giugno). Vedere lei, proprio lei: Patrizia, con quella faccia che ora non ricorda, con quel nome che ha dimenticato, forse ripensando soltanto al suo corpo. Questa volta - direttamente e non attraverso i suoi giornali e attaché (lo ha fatto per Gino Flaminio) - scatena l’ordinaria menzogna distruttiva contro Patrizia D’Addario: «[Le è stato] dato un mandato molto preciso e benissimo retribuito» (Chi, 24 giugno). Dovrebbe offrire un riscontro anche labile della sua accusa anche perché ha avuto il tempo e ha le risorse per raccoglierlo. Non lo fa. Dovrebbe comprendere che la denunzia, anche se inventata, conferma la sua vulnerabilità. La mostra, la dimostra. Se c’è un ricattatore dietro le parole di Patrizia D’Addario, la responsabilità è soltanto di chi dissennatamente le ha aperto le porte di casa. Dice: «Può capitare di sbagliare ospiti» (Ansa, 25 giugno), ma il punto è proprio questo: quanti sono gli “ospiti sbagliati” che si sono seduti alla sua tavola? E che intenzioni hanno?Il fatto è che il Cavaliere si tiene lontano da fatti che, per la loro solidità, possono fulminarlo. Preferisce scavare nella differenza tra sé e gli altri, tutti gli altri che soltanto ricordano quel che ha detto e giurato o le menzogne che ha sottoscritto con la sua faccia, i suoi discorsi. Non pare curarsene. Dice: «Io sono fatto così. E gli italiani così mi vogliono. Ho il 61 per cento. Io sono buono, generoso, leale, (attenzione) sincero, mantengo le promesse, sono un mattatore, un intrattenitore» (Ansa, 25 giugno). Soltanto un malvagio può non amarlo. In fondo, la politica è questo per il capo del governo: la legittimità del suo potere lo autorizza - crede - a creare un’ostilità interna, un conflitto permanente tra chi è con lui e chi, perché lontano da lui o critico, deve essere considerato “estraneo”, “nemico”, ”eversore”. È «odio e invidia» (Ansa, 24 giugno) chiedergli conto delle sue condotte pubbliche, del suo stato di salute, di una vita spericolata, delle contraddizioni radicali del suo agire: ha prostitute nel suo letto, ma legifera per punire chi frequenta le prostitute; invoca per sé la privacy ma vuole scrivere le norme della nostra privacy, dalla procreazione al “fine vita”. È un «progetto eversivo» contro il suo governo e contro il Paese chiedergli di essere trasparente. «Le calunnie contro di me, le veline, le minorenni, Mills (è un testimone che ha corrotto salvandosi da una condanna), i voli di Stato (che utilizza per trasferire amiche, musici, ballerine) , hanno costituito una campagna di scandalo molto negativa all'estero per il nostro paese e credo sia un comportamento colpevole da chi l'ha pensato e organizzato, [credo che sia] un progetto eversivo perché la finalità è quella di costringere a far decadere un presidente del consiglio eletto dagli italiani (...). Se questa non è eversione, ditemi voi cos’è». (Adnkronos, 13 giugno). La sola soluzione che intravede alla crisi che lo affligge è la riduzione al silenzio o la rovina economica della stampa che non racconta come vere le sue fiabe. «Bisognerebbe non avere dei media che tutti i giorni cantano la canzone del catastrofismo e credo che anche voi [imprenditori] dovreste operare di più in questa direzione. Per esempio: non date pubblicità a chi si comporta così» (Asca, 13 giugno). Il rosario di incoerenze, menzogne, abusi di potere di Silvio Berlusconi sollecita a rinnovargli alcune domande che possono essere conclusive:
1. Quando, signor presidente, ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo d’incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?
2. Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi prima di fare due tardive ammissioni?
3. Non trova grave, per la democrazia italiana e per la sua leadership, che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità politiche le ragazze che la chiamano «papi»?
4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le “squillo” che, secondo le indagini della magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che fossero prostitute? Se non lo sapeva, è in grado di assicurare che quegli incontri non l’abbiano resa vulnerabile, cioè ricattabile – come le registrazioni di Patrizia D’Addario e le foto di Barbara Montereale dimostrano?
5. È capitato che “voli di Stato”, senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?
6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiamo compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese e i nostri alleati che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto che ridimensionano la sua autonomia politica, interna e internazionale?
7. Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce il cliente di una prostituta?
8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica? E, se lo esclude, ritiene che una persona che l’opinione comune considera inadatta al Quirinale, possa adempiere alla funzione di presidente del consiglio?
9. Lei ha parlato di un «progetto eversivo» che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti?
10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute? (26 giugno 2009)

giovedì 21 agosto 2008

LE FOTO OSE' DI GIUSY FERRERI VINCITRICE DI XXX FACTOR - NON TI SCORDAR MAI DI ME!!!


Sanremo 2022: le sexy trasparenze di Giusy Ferreri



 Giusy Ferreri
 
Una con tutte stelle nella vita! - (Loredana Bertè, Non sono una signora)
"Non ti scordar mai di me, di ogni mia abitudine". Di abitudini, Giusy Ferreri, sembrerebbe averne parecchie. Più o meno note, più o meno buone. L’ex concorrente di X-Factor, e interprete di quella che si prospetta essere l’hit dell’estate 2008, non ha mai fatto mistero di avere una personalità fatta da diverse sfaccettature.
"Molte persone vedono in me una certa solarità, ma quando verrò fuori con i miei pezzi potrebbero scoprire che racconto un mondo sofferto, oscuro e a volte anche aggressivo", rivelava l’ei fu cassiera a TvBlog.
A dirla tutta, gli aspetti più aggressivi del carattere di Giusy sembrano essere stati prontamente limati in occasione del suo debutto discografico. Dalla pagina MySpace della cantante, infatti, sono state ultimamente cancellate delle foto. Noi di GAY.tv, che proprio non ci facciamo mancare nulla, le abbiamo scovate e ve le proponiamo. Eccole:
Aggressive, e davvero anche un po’ oscure e sofferte. Probabilmente non devono essere piaciute ai piani alti della nota catena di supermercati per cui Giusy lavorava fino a prima di partecipare ad X-Factor, e che ha recentemente distribuito 12 miliardi di volantini in cui si complimenta con l’ex dipendente e grida al mondo (o almeno ai suoi clienti) "l’orgoglio" per quella loro creatura così talentuosa. Anche noi, ora più che mai, non possiamo fare a meno di esprimere la nostra adorazione per l’unica "ragazza di periferia" realmente degna di tale definizione. "E non è un piccolo particolare". 
Fonte: redazione@gay.tv - http://www.gay.tv
 
Giusy Ferreri - Non Ti Scordar Mai Di Me (videoclip)


 


venerdì 25 luglio 2008

SEDIA ELETTRICA AL LUNA PARK: INDAGATO IL GIOSTRAIO!!!

(AGI) - Milano - Il pm Antonio Sangermano, in base all'articolo 725 del codice penale, ha disposto il sequestro dell'attrazione del Luna Park dell'Idroscalo di Milano che, con un manichino, simulava la morte su sedia elettrica. Secondo quanto riferito dalla Questura di Milano, il proprietario della giostra e' indagato per atti contro la pubblica decenza. In un'intervista al quotidiano "Il Giornale" l'uomo, "fiero del suo manichino" ordinato e fatto arrivare appositamente dall'America, aveva annunciato che si sarebbe rivolto all'avvocato con l'intenzione di "riattivare subito la giostra" se non ci fossero state conseguenze legali. Nella serata di ieri era arrivata anche la condanna del sindaco di Milano Letizia Moratti, che aveva chiesto di fermare uno spettacolo "indegno per un Paese che ha lottato contro la pena di morte". (AGI)


ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!