Visualizzazioni totali delle visite sul blog "Mitrokhin" dalla sua nascita: 08 Novembre 2007

Classifica settimanale delle news piu' lette sul blog Mitrokhin...

Cerca nel blog

Vota il mio blog...

siti migliori

Translator (Translate blog entries in your language!)

Post in evidenza

"I MIEI BRANI" 🎸🎶💞 TUTTI I VIDEO UFFICIALI DI TORRI CRISTIANO CANTAUTORE DI CARRARA (MS) - TOSCANA

TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...

Visualizzazione post con etichetta processi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta processi. Mostra tutti i post

giovedì 17 febbraio 2011

Chi è la donna che insieme al Magistrato di Milano Bruti Liberati, sta "perseguitando" il Premier Silvio Berlusconi? Puritani e moralisti all'attacco delle Istituzioni Politiche della Seconda Repubblica!

Ilda Boccassini

Dopo la laurea in Giurisprudenza entra in magistratura, con funzioni effettive, nel 1979 prestando servizio dapprima alla Procura della Repubblica di Brescia, e ottenendo poco dopo il trasferimento alla Procura della Repubblica di Milano. Si occupa, quasi subito dopo il suo arrivo a Milano, di criminalità organizzata.
La sua prima inchiesta di rilevanza nazionale viene denominata Duomo Connection e ha come oggetto l'infiltrazione mafiosa nell'Italia settentrionale. L'inchiesta è portata avanti con la collaborazione di un gruppo di investigatori guidati dall'allora tenente Ultimo, il capitano divenuto poi famoso per l'arresto di Totò Riina. Sono gli anni delle prime collaborazioni anche con il Giudice Giovanni Falcone, che sfoceranno in un legame di profonda amicizia.[1]
All'inizio degli anni novanta entra in rotta di collisione con altri colleghi del pool antimafia milanese, ne viene estromessa dall'allora Procuratore Capo Francesco Saverio Borrelli[senza fonte], ma porta comunque a termine il processo sulla Duomo Connection. Dopo le stragi di Capaci e Via D'Amelio, nel 1992, chiede di essere trasferita a Caltanissetta dove rimane fino al '94 sulle tracce degli assassini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.[2] Collabora nuovamente con Ultimo alla cattura di Riina e scopre, in collaborazione con altri magistrati applicati a quelle indagini, mandanti ed esecutori delle stragi Falcone e Borsellino. Dopo una breve parentesi alla Procura di Palermo torna a Milano e, su richiesta del Procuratore Borrelli, si occupa dell'inchiesta denominata Mani pulite subentrando ad Antonio Di Pietro dimessosi dalla magistratura il 6 dicembre del 1994.[3] Collabora, quindi, con i colleghi Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, Armando Spataro e Francesco Greco, seguendo in particolare gli sviluppi delle inchieste riguardanti Silvio Berlusconi e Cesare Previti[senza fonte].
Continua ad operare presso la Procura di Milano dove si occupa di indagini sulla criminalità mafiosa e sul terrorismo. Ha diretto a partire dal 2004 le indagini della DIGOS che il 12 febbraio 2007 hanno portato all'arresto di 15 sospetti appartenenti all'ala movimentista delle Nuove Brigate Rosse, denominata anche Seconda Posizione. Secondo l'accusa, la presunta organizzazione terroristica, operante nel Nord Italia, stava preparando attentati contro persone e aziende. Il 28 maggio 2009 il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) l'ha promossa alla funzione di Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano.[4]
Attualmente indaga sul caso riguardante l'affidamento di una giovane donna marocchina, definito giornalisticamente caso Ruby, nota negli ambienti della politica e della moda, che avrebbe compiuto alcuni furti.[5] L'inchiesta interessa, tra gli altri, il presidente del Consiglio dei Ministri italiano Silvio Berlusconi che, secondo l'accusa, avrebbe esercitato indebite pressioni sulla questura di Milano per ottenere suo rilascio e che l'avrebbe pagata in cambio di prestazioni sessuali quando era ancora minorenne.[6] A causa di quest'incarico e di altre attività che hanno impegnato le procure della Repubblica nelle indagini su Silvio Berlusconi per reati quali concorso esterno in associazione mafiosa, prostituzione minorile, concussione, corruzione, strage, appropriazione indebita, traffico di droga, riciclaggio di denaro sporco, abuso d'ufficio, frode fiscale e falso in bilancio, Berlusconi la ha indicata fra gli appartenenti ad una ipotetica frangia della magistratura, da lui definita "sovietica" e "comunista".

Edmondo Bruti Liberati

Membro di una storica famiglia nobile delle Marche, i marchesi Bruti Liberati, ha ricoperto incarichi di rilievo nella Corte di giustizia dell'Unione europea e in seno all'Associazione Nazionale Magistrati italiana. Di quest'ultima fu segretario generale e vicepresidente fra gli anni 1980 e 1990, prima di assurgere alla carica di presidente il 25 maggio 2002. È esponente ed ex presidente di Magistratura democratica. Dal 2010 svolge l'ufficio di procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano.[1]


21 MARZO 2009 - DALL'UNITA': Edmondo Bruti Liberati, magistrato ed ex presidente dell’Anm, boccia il ddl del centrodestra sulle intercettazioni: «Vedremo l’esito del dibattito parlamentare. Finora ho visto proposte stravaganti e inidonee a raggiungere gli obiettivi di tutela della privacy e razionalizzazione dei costi».

Quanto costano le intercettazioni?

«Molto, anche perché non c’è omogeneità nei prezzi stabiliti con le varie società telefoniche. Alcuni uffici giudiziari hanno iniziato una revisione dei contratti. Si può fare di più, ma moltissimo potrebbe fare il ministero della Giustizia proponendo schemi e prezzi base uguali per tutti. Finora purtroppo non è avvenuto».

Secondo il Pd, i proventi delle confische dei beni dei condannati ammonterebbero a 330 milioni nel solo processo Antonveneta. Non è un’enormità?

«È vero che alcuni processi importanti relativi alla criminalità economica hanno consentito il recupero alle casse dello Stato di cifre imponenti. Che coprono non solo le spese del procedimento ma anche parte significativa degli oneri complessivi per le intercettazioni. Poi però c’è un principio più generale».
Di quale principio parla?

«I costi si possono razionalizzare e devono essere abbattuti. Ma questo resta uno strumento fondamentale per il contrasto alla criminalità. Limitare i presupposti a gravi o evidenti indizi di colpevolezza indebolisce molto questa forma investigativa, rendendola inutilizzabile».

Cosa altro non le piace della riforma?

«È assurdo prevedere per i processi a carico di ignoti l’iniziativa della parte offesa, spesso intimorita e oggetto di minacce. Quanto alla durata, sono convinto che i magistrati debbano fare grande attenzione e non intercettare oltre lo stretto necessario, ma non ha senso porre un termine drastico di tempo».
Quali potrebbero essere le conseguenze?

«Paradossali. Se pochi giorni prima della scadenza del termine dalle intercettazioni emergessero i colpevoli o la progettazione di nuovi reati, secondo la riforma si dovrebbe comunque smettere di ascoltare».

Trova appropriate le sanzioni più dure previste dal testo?

«Non il carcere per i giornalisti. Ma è giusto introdurre sanzioni rigorose ed efficienti per chiunque, giornalisti compresi, divulghi intercettazioni di cui è stata disposta la distruzione a tutela della riservatezza».

Fonte: ffantozzi@unita.it 21 Marzo 2009 da http://www.unita.it


mercoledì 16 febbraio 2011

Il Premier Silvio Berlusconi a processo il 6 Aprile 2011

A PROCESSO dal 6 Aprile 2011: Silvio Berlusconi, unico imputato. Giudicato dalla quarta sezione penale (presidente Giulia Turri, a latere Carmen D’Elia e Orsola De Cristofaro) per due reati: concussione e prostituzione minorile. La concussione aggravata dal fatto di aver voluto «occultare la prostituzione minorile e altri reati eventualmente commessi da altri». Si parla della pressione operata sulla Questura di Milano, cui il premier telefonò nella notte fra il 27 e il 28 maggio 2010, con lo scopo di far liberare l’allora diciassettenne Karima Al Garhoub, cioè Ruby, accreditandola come nipote del presidente egiziano Mubarak, e al fine di nascondere di avere avuto con lei, «da febbraio a maggio 2010», rapporti a pagamento. E anche al fine di nascondere la processione di escort diretta da Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, di cui il premier è indicato come «utilizzatore finale» (in questo caso non penalmente perseguibile).

«DALLE fonti di prova i fatti storici risultano dimostrati». Significa dunque: evidenza della prova. Da quei fatti, il giudice delle indagini preliminari Cristina Di Censo desume il requisito essenziale per spostare in immediato il giudizio, questo nel merito, di Silvio Berlusconi davanti a un tribunale.

Dopo sei giorni dalla richiesta della Procura (cinque quelli previsti dal codice in termini non perentori) il giudice emette il decreto che dispone il giudizio immediato. Un provvedimento prevalentemente tecnico, motivato in trenta pagine, di cui viene data notizia dal presidente dell’ufficio gip Gabriella Manfrin, mentre la porta del giudice Di Censo resta per tutto il giorno chiusa e piantonata dai carabinieri.

L’attribuzione del processo al collegio avviene attraverso il sistema automatico Giada, il cui software valuta reato per cui si processa, lo abbina alle sezioni competenti, quindi sceglie in base ai carichi di lavoro in corso. Così anche la data, del processo: la sua casualità viene dal fatto che il dibattimento cade un mercoledì, uno dei giorni della settimana in cui Berlusconi presenterebbe un legittimo impedimento, giustificato dall’attività parlamentare: i processi a suo carico, in ripresa dopo la decisione della Consulta, e che potrebbero creare un vero ingorgo - da Mills a Mediaset a Mediatrade - si possono svolgere solo di sabato o di lunedì.
TRENTA pagine scrive il giudice Di Censo. Per dire che per «evidenza probatoria» ci si riferisce non alla prova della responsabilità, ma alla prova della fondatezza dell’accusa, così da poter sostenere il giudizio di fronte al tribunale competente, saltando la fase dell’udienza preliminare davanti al gup. Per dire, poi, che il giudice naturale è il tribunale di Milano, affrontando la questione sulla cosiddetta «competenza funzionale», che vede come contraltare il tribunale dei ministri: ipotesi quest’ultima fortemente caldeggiata dalla difesa di Berlusconi che ha utilizzato i motivi con cui la Giunta delle autorizzazioni a procedere ha rinviato alla Procura le carte d’accusa come «irricevibili», proprio in virtù di un’asserita incompetenza di funzioni. Il reato di concussione, stabilisce invece Di Censo, è stato messo in atto con «abuso della qualità del Presidente del Consiglio» e non con l’abuso della sua funzione. A riprova due sentenze della Cassazione: fissano per la concussione il discrimine fra reato ordinario e reato ministeriale, avvalorando che quando si tratti di abuso di qualità, si parla di reato ordinario.

Sciolti due nodi, il giudice preliminare affronta il terzo: con rito immediato si potrà procedere anche per prostituzione minorile (su ciò s’era sviluppata una querelle legata al diverso trattamento cui i due reati sono sottoposti in dibattimento: concussione e prostituzione, appunto). In questo caso si tratta, scrive il gip, di fatti fortemente connessi, in quanto il più grave avvenne per nascondere il meno grave (la prostituzione) e dunque lo attrae, senza che il diverso trattamento processuale rischi di comportare «limitazioni del diritto di difesa».

Il resto sono regole e procedura. Elencazione degli imputati (solo Silvio Berlusconi) e delle imputazioni, legittimità del rito immediato («costituzionale e previsto dall’ordinamento»), ammissibilità dello stesso immediato (tre mesi dall’iscrizione dell’indagato nel registro, invito a comparire, evidenza della prova), e quindi le fonti di prova elencate, per espisodi, occupano quindici pagine. Il resto, è, anche, fotocopiatura di atti. Alle 30 pagine del gip si assommano le 782 d’accusa, che vengono notificate a Berlusconi e suoi due avvocati, Nicolò Ghedini e Piero Longo, alle parti lese (ma per ora non costituite), Ruby, Ministero dell’Interno, i tre funzionari della questura (Piero Ostuni, Ivo Morelli e Giorgia Iafrate). Il tutto per oltre tredicimila pagine da notificare.



6 Aprile 2011, ore 9 e 30: Silvio Berlusconi dovrà presentarsi in tribunale per la prima udienza del processo che lo vede imputato per concussione e prostituzione minorile. Lo ha deciso oggi il giudice per le indagini preliminari Cristina di Censo, che ha accolto la richiesta dei pm milanesi. Il gip, quindi, non solo ha riconosciuto la competenza della Procura di Milano, ma ha anche ritenuto che sussistano prove evidenti per rinviare a giudizio il cavaliere col rito immediato. Parti lese Ruby Karima, in relazione all’accusa di prostituzione minorile, e il Ministero dell’Interno, in relazione a quella di concussione.

A giudicare Berlusconi sarà un collegio composto da 3 giudici appartenenti alla quarta sezione del Tribunale di Milano, 3 donne per la precisione: Carmen D’Elia, Orsolina De Cristofaro e Giulia Turri. Saranno loro quindi a giudicare sul caso Ruby e a decidere su una vicenda dai contorni giudiziari, politici, mediatici ed etici a cui l’Italia guarda sbigottita. Dopo le accuse di prostituzione minorile, dopo la manifestazione delle donne Se non ora quando?, nel futuro del Presidente ci saranno ancora le donne, questa volta a giudicarlo. Contrappasso Dantesco?

Fonte: http://www.fanpage.it  Fanpage Social Media

sabato 22 gennaio 2011

LA POLITICA ITALIANA VITTIMA DELL'OPPOSIZIONE CATTO-COMUNISTA! GOSSIP VERGOGNOSI! MAGISTRATURA FAZIOSA! PER BERLUSCONI CENTOMILA INTERCETTAZIONI: PER YARA GAMBIRASIO? ZERO! SARAH SCAZZI? ZERO! MAFIA, CAMORRA, N'DRANGHETA, TERRORISMO? ZERO! DA QUANDO IL SESSO E' REATO PENALE? IN REALTA' RUBY E' LO STRUMENTO DELLA VERGOGNA DI UN OPPOSIZIONE INCAPACE, MESCHINA E INETTA CHE NON HA ALTRE ARGOMENTAZIONI AL DI FUORI DEL GOSSIP!!!

In questi ultimi giorni la politica Italiana sembra affaccendata ad inseguire le “gonnelle” del Premier Silvio Berlusconi e tutti i riflettori sono accesi sulla giovane Marocchina Ruby “Rubacuori” ma nessuno sembra importare niente della morte del giovane Alpino Luca Sanna ucciso in un attentato in Afghanistan; vergogna non tanto per il Presidente del Consiglio dei Ministri, ma soprattutto per le “vecchie bigotte” che siedono nei banchi dell'opposizione che oggi “starnazzano” allo scandalo sessuale quando dimenticano i loro passati più tristi: Sircana e Marazzo in primis con le loro vicende sui Transessuali, Cocaina e roba simile, oltretutto sono stati filmati, registrati e fotografati sul fatto accaduto.
Del premier Berlusconi attualmente esistono solo alcune intercettazioni telefoniche di dubbio gusto e di difficile e ambigua interpretazione.
Di Piero Marazzo ad esempio vi era un video inequivocabile con il Presidente della Regione Lazio in camicia bianca e in mutande all'interno dell'appartamento di un transessuale che poi è stato misteriosamente assassinato insieme ad un altro transessuale e uno spacciatore di droga.
Ma ad esempio sempre sul caso Marrazzo si è chiuso subito il caso e nessuno sa più che cosa sia veramente successo o chi siano i mandanti degli assassini dei due transessuali uccisi e dello spacciatore assassinato.
Sul Premier Berlusconi tanto chiasso e fumo per nulla, primo perchè sempre che sia vero delle storie dei festini privati in Villa Certosa o ad Arcore, in ogni caso tutte le modelle, escort e veline erano ben consapevoli di quello che dovevano fare e di quello che poteva succedere, dunque consenzienti e coscienti di tutto in quanto comunque nessuna di queste ha mai rifiutato il danaro ricevuto od offerto in cambio delle loro prestazioni.
In secondo luogo mi si dovrebbe spiegare dove sta il reato: il sesso è reato? Da quando in qua? Forse a Teheran nella Repubblica Islamica lo può essere ma non in una moderna e laica Democrazia Occidentale quale è l'Italia oggi; due persone intelligenti, coscienti, consenzienti al di la della carica Istituzionale o Pubblica che ricoprono, possono legittimamente avere dei rapporti sessuali anche se non intercorre tra di loro un legame sentimentale; da quando in qua il codice penale vieta un rapporto sessuale tra due persone libere e consenzienti? Non ci risulta che un uomo politico sia impedito nei suoi rapporti sessuali da una norma di legge; tutto ciò sarebbe ben più grave del caso di Ruby “Rubacuori” e dei festini privati.
Oltretutto ancora più grave per questa Giustizia Italiana malata di un cancro pericoloso quale è il “protagonismo” e la “faziosità” verso una certa Politica qualunquista quale è quella di Sinistra, è il fatto che per mesi sono stati tenuti sotto controllo e intercettati oltre CENTOMILA utenti tra Politici, Avvocati, Magistrati, Veline, Escort, Poliziotti, Carabinieri, Prostitute d'alto bordo, Veline, Giornalisti, Segretari, Militari e chissà quali altre Cariche Istituzionali per una vicenda che alla fine non interessa a nessuno se non al Gossip ed all'Opposizione Catto-Comunista del PD e di FINI, un becero tentativo di screditare definitivamente l' ODIATO Berlusconi e di sovvertire il Governo Italiano.
Non avendo valide alternative si ricorre al Gossip per infangare che cosa poi? Ripeto: da quando in qua il sesso è considerato un reato penale?
Dove sta lo scandalo? Dove sta l'induzione alla Prostituzione quando le stesse Veline, Escort, Modelle accorrono alla Villa del Premier con l'intento proprio di “RICEVERE” DONI in cambio di particolari prestazioni? Se il Premier Berlusconi dovesse essere “incriminato” per induzione alla Prostituzione Minorile allora tutte le ragazze che oggi testimoniano di avere fatto sesso con Berlusconi in cambio di danaro dovrebbero essere “incriminate” per tentata ESTORSIONE!!!
Sputano sul piatto dove hanno voluto “mangiare” fino a poco prima e si meritano di finire “cucinate” sullo stesso piatto in cui hanno mangiato!
VERGOGNA non per il Premier, ma per la loro ignobile condotta morale di “ricattatrici” avide di successo e di danaro ancora di più di quello che hanno già ricevuto; le arcigne ARPIE manovrate dallo schieramento dei CATTO-COMUNISTI ambiscono ad essere degli strumenti di assalto per abbattere il Governo e la Maggioranza di Centro-Destra.
Bieco tentativo di sporchi e pericolosi Massoni che utilizzano le così dette Prostitute perchè altro non hanno di meglio tra le loro armi Politiche.
Un'altra VERGOGNA dei nostri inquirenti e del nostro Potere Giudiziario è il fatto che per la vicenda di Ruby e dei festini privati del Premier sia stato messo in atto una vera e deplorevole invasione nella privacy con le centinaia di migliaia di intercettazioni telefoniche che sono state fatte per cosa? Quale urgenza può giustificare questa totale invadenza? Terrorismo? Sicurezza Nazionale? Criminalità Organizzata? Droga? Commercio di armi o di esseri umani? No, solo Gossip! Ecco a cosa interessava agli inquirenti, Gossip da dare in pasto all'opinione pubblica, Gossip come arma per dare in mano ai Partiti di Sinistra e per fare cadere il Governo! VERGOGNA!!! E grave incompetenza degli Inquirenti che per ricercare la giovane 13enne Yara Gambirasio, forse rapita e scomparsa il 26 Novembre 2010, solo dopo un mese gli investigatori hanno proceduto all'analisi delle intercettazioni telefoniche di tutte le celle nei d'intorni della zona e dell'intero quartiere di Brembate fatte nel giorno stesso della scomparsa.
Così come quando scomparve la giovane 15enne Sarah Scazzi, solo dopo un mese gli Inquirenti procedettero alla scansione dei tabulati delle telefonate e degli sms che sono stati fatti nel giorno e nei giorni dopo la scomparsa della ragazza.
Per il “popolino” il minimo sforzo, per i BIG della Politica il MASSIMO delle forze possibili: più di CENTOMILA telefonate e sms intercettati!!!
VERGOGNA!!! La GIUSTIZIA ITALIANA è malata e collusa, il POTERE DELLA MAGISTRATURA deve essere RESETTATO!!!
Così come fece STALIN jn Unione Sovietica con i suoi GIUDICI negli anni '30 del secolo scorso, la Magistratura dovrebbe essere RIEDUCATA e ristrutturata, restaurata al suo interno, SOTTOMESSA al vero senso della Giustizia con un compito primario: DIFENDERE il popolo Italiano dalla Criminalità Organizzata; l'assassinio dei Giudici Falcone e Borsellino lo avevano già evidenziato, la Magistratura Italiana è “INQUINATA” e manovrata da POTERI OCCULTI che nulla hanno a che vedere con la vera Giustizia e la solidarietà sociale così come la Politica Italiana troppo lontana dai veri problemi della società civile.
Alle prossime elezioni politiche il popolo Italiano dovrà veramente ben riflettere su cosa e per chi votare; al di là e oltre il Gossip, l'Italia ha bisogno di una nuova classe politica oltre tutti gli schieramenti politici attuali.

Alexander Mitrokhin

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!