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sabato 1 settembre 2012

록화보도 20시 보도 - Giappone – Corea del Nord: si prepara il primo vertice dal 2008...



 TV DI STATO NORD-COREANA

Giappone – Corea del Nord: si prepara il primo vertice dal 2008


Kim Jong-un 


GIAPPONE – COREA DEL NORD – In questi giorni si svolgeranno degli incontri diplomatici tra ambasciatori nordcoreani e giapponesi, i primi dopo quattro anni di silenzio tra le due potenze asiatiche. I rapporti tra il paese comunista e quello nipponico non è mai stato dei migliori e si spera che con questi incontri le divergenze e il conflitto latente si raffreddino, anche grazie alla nuova amministrazione coreana di Kim Jong-un, giovane figlio di Kim Jong-il salito al governo dopo la morte del padre.
Il vertice avrà luogo nella vicina Cina, il più vicino tra i paesi che sostengono la Corea del Nord, ma anche la nazione che più ha spinto perché il regime comunista introducesse misure riformistiche e implementasse la propria economia.
Le frizioni tra i due paesi risalgono a parecchi anni addietro, almeno a quando, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, la Corea del Nord era territorio coloniale amministrato dal Giappone. Anche negli anni successivi le politiche dei due stati non si sono mai realmente incontrate e vari sono stati gli episodi di scontro. Non poca parte ha giocato in questo senso il programma nucleare portato avanti dalla Corea, sempre osteggiato dal Giappone per via degli esperimenti che i nordcoreani hanno eseguito in territori marittimi limitrofi all’arcipelago nipponico. A questo si aggiungono le vicende di pestaggio e maltrattamento subite da alcuni cittadini giapponesi nel corso del decennio 1970-1980, vicende svoltesi proprio in Corea del Nord.
Per il momento sembra che i toni dell’incontro tra  Tokyo e Pyongyang siano distesi e ben si spera in relazione al diverso approccio che potrà presentare il nuovo capo di stato nordcoreano. Pare addirittura che il Giappone sia propenso a fare un’eccezione rispetto al proprio regolamento, quello che impedisce che cittadini nordcoreani si introducano nel suo territorio, in vista del campionato del mondo under 20 di calcio femminile.

Redazione online

venerdì 18 marzo 2011

Cina: Il Governo della Repubblica Popolare Cinese sospende i progetti nucleari e aiuta il Giappone colpito dalla catastrofe naturale la settimana scorsa!

PECHINO (CINA) - Dopo l’incidente nell’impianto giapponese di Fukushima la Cina ha deciso di sospendere i piani per la costruzione di nuove centrali nucleari. A comunicarlo è stata l’agenzia Xinhua, che riportando una nota ufficiale del governo di Pechino, ha annunciato: “La Cina ha sospeso i procedimenti di approvazione per la costruzione di nuove centrali nucleari, in modo da rivedere le norme di sicurezza in seguito all’esplosione in una centrale giapponese”. È stata attivata anche una verifica dei livelli di sicurezza in quelle già attive: “Il Consiglio degli affari di Stato ha chiesto ai dipartimenti interessati di effettuare controlli della sicurezza nelle centrali nucleari esistenti”. Decisioni che sono state prese durante la riunione governativa presieduta dal primo ministro Wen Jiabao.
La nota diffusa al termine della riunione del Consiglio di Stato sottolinea che tutti i reattori attivi in Cina sono sicuri e che il Paese non è coinvolto dalle fughe radioattive denunciate dopo le esplosioni all’impianto giapponese.  “Le fughe radioattive non incideranno sulla salute della popolazione cinese perché sono diluite dall’aria e dal mare” continua la nota citando esperti nucleari. “La sicurezza è la nostra massima priorità nello sviluppo di nuove centrali nucleari”.
Anche Pechino quindi si aggiunge alla lista di nazioni che, come la Germania, in seguito al disastro giapponese hanno deciso di rivalutare la questione nucleare.
Nei giorni scorsi il governo cinese ha chiesto al Giappone di ricevere informazioni dettagliate su ogni eventuale sviluppo nella fuoriuscita di radiazioni dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami di venerdì scorso.
Il mondo segue con grande attenzione la crisi nucleare in Giappone, e il Giappone sta adottando misure di emergenza per farvi fronte“, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Jiang Yu. “La Cina e il Giappone hanno entrambi sofferto a causa di disastri naturali. La consolazione e il sostegno fra i due governi e i due popoli mostrano lo spirito di aiuto reciproco che due Paesi confinanti dovrebbero avere” ha aggiunto.
La Cina ha infatti messo da parte per un attimo le vecchie rivalità con “l’antico nemico” mettendo a disposizione il proprio aiuto ai Giapponesi messi in ginocchio dal disastro: ha inviato 10mila tonnellate di acqua potabile, benzina e gasolio, 4,5 milioni di dollari. Ma anche coperte, tende e lampade d’emergenza, e una squadra di 15 soccorritori che sono andati a scavare sotto le macerie di Iwate, una delle zone più danneggiate.
Oggi in Cina sono presenti 13 centrali, costruite lungo le zone costiere orientali e meridionali. In cantiere ci sono altri 27 impianti, più o meno il 40 per cento delle centrali in costruzione nel mondo, progetti  che sono stati approvati nel corso degli ultimi due anni.
Pechino ha dunque ordinato di verificare le misure di sicurezza di questi impianti che utilizzano per la maggior parte una tecnologia analoga a quella degli impianti giapponesi. L’operazione sarà gestita da CNNC (China National Nuclear Corporation) che sarà affiancata da un team governativo.

Di Elisa Cassinelli
Fonte: http://www.italnews.info

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