Visualizzazioni totali delle visite sul blog "Mitrokhin" dalla sua nascita: 08 Novembre 2007

Classifica settimanale delle news piu' lette sul blog Mitrokhin...

Cerca nel blog

Vota il mio blog...

siti migliori

Translator (Translate blog entries in your language!)

Post in evidenza

"I MIEI BRANI" 🎸🎶💞 TUTTI I VIDEO UFFICIALI DI TORRI CRISTIANO CANTAUTORE DI CARRARA (MS) - TOSCANA

TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...

sabato 12 gennaio 2008

Cassonetti su Al Jazeera. L'Italia in mondovisione è roba da terzo mondo!!!

L'emergenza rifiuti a Napoli finisce sulle televisioni di tutto il pianeta!

CAMPANIA - Eravamo campioni di tv spazzatura, adesso solo di spazzatura. Un bel biglietto da visita! Le immagini dell'Italia che i telegiornali di tutto il mondo stanno mandando in onda riguardano la rivolta contro la riapertura della discarica di Pianura. Si vedono roghi, montagne di immondizia per le strade di Napoli, cariche di polizia e sassaiole, ambulanze, un autobus in fuoco. Persino Al Jazeera, versione inglese, ci ha trattato come meritiamo.
Il bello (il brutto) è che le immagini di Napoli erano accostate, per uno strano destino, a disastri naturali, a inondazioni, ai grandi slum di Nairobi, le baraccopoli sorte sulle montagne di rifiuti. Dobbiamo rassegnarci: nella rappresentazione giornalistica internazionale rischiamo di apparire come un Paese del «terzo mondo», ammesso che questa definizione abbia ancora senso, un Paese che si fa sommergere e opprimere dai rifiuti, un Paese che un tempo dettava stili di vita e che ora naviga nell'immondizia.Al Jazeera è la tv satellitare pan-araba che trasmette 24 ore su 24, come la Cnn. La sua sede è a Doha, capitale del piccolo emirato del Qatar; qualche anno fa è diventata all'improvviso famosa per aver trasmesso l'appello di Osama Bin Laden alla «guerra santa» contro gli Usa. Adesso possiede una rete in inglese: significa che è importante non solo per i Paesi arabi. E noi su Al Jazeera, come su altre all news, ci siamo finiti per la nostra incapacità di risolvere un problema vitale come quello del pattume: «Naples residents riot over rubbish», è rivolta a Napoli per i rifiuti. Sul sito di Al Jazeera, in coda alla descrizione della guerriglia, sono riportate sia le preoccupazioni del presidente Giorgio Napolitano che quelle di Romano Prodi: «Everybody's watching us, and I don't want Italy to give off this negative image». È proprio così: tutti ci vedono, persino nei Paesi arabi, e l'immagine che l'Italia offre di sé è negativa. Ed è la cosa più triste, infelice, dannosa che potessimo fare: fornire lo qualche spettacolo avvilente di un Paese che non è più in grado di smaltire i suoi rifiuti. A corredo della notizia, Al Jazeera propone la connessione con due vecchie vicende riguardanti mafia e camorra. Bingo! In questi anni, qualche bello spirito ha pensato che tutti i problemi potessero essere risolti in termini d'immagine, di apparenza, di moda.
Sottovalutando un po' il reale. Che ogni tanto scuote il corpaccione e si prende le sue rivincite. Così, all'immagine che vorremmo dare di noi, si sostituisce l'immagine che gli altri hanno di noi.Tempo fa, descrivendo Rai International sottolineavo l'aria di provincia e di mestizia che spira da quel canale. Rai International è l'immagine della Rai all'estero ma soprattutto è l'immagine globale del nostro Paese perché è l'unico canale di cui disponiamo nel mondo. Non siamo nemmeno in grado di sottotitolare in inglese il Tg1. Temo però che la situazione sia ancora più grave: la modestia della nostra tv riproduce bene l'emergenza attuale del nostro Paese. L'emergenza spazzatura, appunto.

Fonte: Aldo Grasso da www.ilcorriere.it

Primarie Usa, si riparte dal Michigan...

New York - La riscossa di Hillary Clinton e di John McCain ha riaperto completamente i giochi per la corsa alla Casa Bianca al punto che non è scontato che la partita si possa chiudere nel "super-martedi" elettorale del 5 febbraio, quando si voterà in 22 Stati tra i quali California, New York e New Jersey. L’attenzione per adesso è puntata sulle primarie del Michigan di martedì prossimo; sui caucus del Nevada (il 19 gennaio) e soprattutto sulle primarie della Carolina del Sud, il 26 gennaio, che hanno un valore importante perchè sono le prime nella parte meridionale degli Stati Uniti.
In Michigan, la sfida repubblicana assumerà un significato particolare: McCain vi vinse nel 2000, Romney vi è cresciuto quando era figlio dell’allora governatore; il pastore battista Mike Huckabee, potrebbe farvi incursioni grazie al voto dei cristiani evangelici. Nel South Carolina (dove i repubblicani voteranno per le primarie il 19 gennaio; e i Democratici il 26) potrebbe essere un banco di prova per entrambi i fronti.
McCain punterà alla vittoria perchè fu proprio in quello Stato che le sue aspirazioni presidenziali naufragarono otto anni fa. Inoltre nel nel South Carolina vi è un forte blocco di religiosi conservatori che potrebbero appoggiare l’outsider Huckabee. I Democratici voteranno prima il 19 nel Nevada, primo dello Stato dell’Ovest a votare (dove potrebbe cercare un’affermazione Bill Richardson, che è stato governatore del del vicino New Mexico); e poi, il 26, nel South Carolina, dove Obama parte avvantaggiato dal fatto che oltre la metà dei votanti del suo partito sono afro-americani.
John Edwards, ex senatore del vicino North Carolina, arrivato secondo nell’Iowa e terzo nel New Hampshire, tenterà lì una rimonta. Dopodichè, alla vigilia del ’super-martedì rimarrà, oltre alle primarie repubblicane nel Maine, solo la Florida, su cui ha concentrato tutti i suoi sforzi Rudy Giuliani. All’indomani del 5 febbraio, i repubblicani avranno scelto 1.258 delegati e i democratici 2,238, ovvero più della metà di quelli che siederanno nelle convention di Denver (dal 25 al 28 agosto per il partito dell’Asinello) e di Minneapolis (dal 1 al 4 settembre per quello dell’Elefantino), per scegliere i candidati alla corsa per la Casa Bianca.
Intanto il governatore del New Mexico Bill Richardson si ritira dalla corsa per la nomination democratica alla presidenza dopo i cattivi risultati nelle prime contese. Lo hanno riportato ieri media nazionali.
Richardson, che puntava a diventare il primo presidente ispanico, ha avuto solo il 5% nelle primarie democratiche in New Hampshire, arrivando quarto dopo Hillary Clinton, Barack Obama e John Edwards.
Anche in Iowa aveva ottenuto un cattivo risultato.
L'annuncio del ritiro dovrebbe arrivare oggi, secondo i media che citano fonti informate.
La Cnn, citando uno stratega dello staff, ha detto che sono i numeri la ragione. "Non ci sono abbastanza voti, non ci sono abbastanza soldi".

domenica 6 gennaio 2008

Hillary Rodham Clinton: chi è il politico che punta a diventare la prima "donna" Presidente degli Stati Uniti d'America!

Hillary Diane Rodham Clinton (nata Hillary Diane Rodham; Chicago, 26 ottobre 1947) è una senatrice statunitense del Partito Democratico nello stato di New York, ed è stata first lady degli Stati Uniti dal 1993 al 2001. Attualmente è candidata alla presidenza degli Stati Uniti per le elezioni del 2008.
Si sposò con Bill Clinton nel 1975. Nel 2000 entrò in politica e nel 2003 scrisse un libro autobiografico: La mia vita, la mia storia (Living History).
Il 20 gennaio 2007 ha annunciato la propria candidatura alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008: concorrerà dunque alle elezioni primarie del Partito Democratico, per le quali è già nota anche la candidatura del senatore dell'Illinois Barack Obama.
Hillary Diane Rodham è nata all'Edgewater Hospital di Chicago, Illinois, ed è cresciuta in una famiglia metodista a Park Ridge, Illinois. Suo padre, Hugh Ellsworth Rodham, figlio di immigrati inglesi, era dirigente di un'industria tessile a Scranton, Pennsylvania, mentre sua madre, Dorothy Emma Howell Rodham, era casalinga. Ha due fratelli minori, Hugh e Tony.
Da bambina, Hillary era coinvolta in diverse attività alla chiesa e alla scuola di Park Ridge. Partecipò attivamente a diverse discipline sportive sport ottenendo diversi riconoscimenti come Brownie Girl e Girl Scouts of Usa (organizzazioni scoutistiche femminili).[1] Prima di diplomarsi alla Maine South High School, frequentò la Maine East High School dove ricoprì il ruolo di presidente di classe, membro del consiglio degli studenti, membro del e membro della National Honor Society. Durante il suo ultimo anno di liceo, ricevette il primo premio in scienze sociali. Cresciuta in una famiglia conservatrice,[2] lavorò come volontaria per il candidato repubblicano Barry Goldwater nella campagna presidenziale del 1964.[3] I suoi genitori le suggerirono di scegliere la carriera che volesse.[4]
Così nel 1965 la Rodham entrò al Wellesley College divenne attiva in politica e ottenne la carica di presidente della sezione del Wellesley College dei College Republicans. In gioventù fu investita dalla notizia della morte del leader dell'associazione per i diritti civili Martin Luther King che aveva conosciuto di persona nel 1962.[1]
Hillary Clinton è Senatrice eletta a New York ed è in carica dal 3 Gennaio 2001, di area Liberal-Moderata, crede in Dio e segue la Religione Metodista.
The official web page: www.hillaryclinton.com/

Barack Obama: chi è l'uomo politico che punta a diventare il primo Presidente "nero" degli Stati Uniti d'America!

Barack Hussein Obama Jr. (Honolulu, 4 agosto 1961) è un senatore statunitense.
Membro del Partito Democratico, è il Senatore junior per l'Illinois ed è attualmente l'unico senatore afroamericano.[1]
Ha ricevuto una vasta notorietà nazionale a partire dalla Convention democratica del 2004, in cui Obama, che allora era membro del Senato Statale dell'Illinois, pronunciò il discorso introduttivo.
Il 10 febbraio 2007 Obama ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.[2] Recenti sondaggi lo collocano secondo - in salita - nelle scelte degli elettori democratici, subito dopo la senatrice Hillary Rodham Clinton[3]. Ha vinto le primarie nell'Iowa con quasi il 38% dei voti.
VOTE FOR BARACK OBAMA! OFFICIAL WEB PAGE: www.barackobama.com/
Primi anni:
Barack Obama nacque al Queen's Medical Center di Honolulu da Barack Hussein Obama Sr., un keniota agnostico, ex pastore di capre ed all'epoca studente straniero, e da Ann Dunham, proveniente da Wichita, in Kansas; al momento della sua nascita entrambi i genitori erano giovani studenti universitari.[4]
Riguardo gli anni passati alle Hawaii, Obama ha scritto in seguito:
« È ironico che la mia decisione di occuparmi di politica sia nata quando mi sono trasferito in una grande città continentale e non nel periodo in cui vivevo nelle Hawaii, che comunque costituiscono ancora il mio punto di riferimento. »
Nel 1963 i genitori si separarono e successivamente divorziarono; il padre andò all'Università di Harvard per conseguire un dottorato, e infine tornò in Kenya[5], dove morì nel 1982. Rivide il figlio solo in un'occasione. La madre invece si risposò con Lolo Soetoro, un altro suo ex collega universitario, da cui ebbe una figlia. Soetoro proveniva dall'Indonesia, si laureò in geografia nel 1962, morì poi il 2 marzo del 1993. Obama si trasferì quindi con la famiglia a Giakarta, dove nacque la sorellastra di Obama, Maya Soetoro-Ng. A Giakarta, Obama frequentò le scuole elementari da 6 a 10 anni[6].
A dieci anni, Obama ritornò ad Honolulu per ricevere un'istruzione migliore. Fu cresciuto prima dai nonni materni, (Madelyn Dunham), e poi dalla madre. Si iscrisse alla quinta elementare della scuola Punahou, dove si diplomò con ottimi voti nel 1979. [7][8] Suo padre morì in un incidente stradale in Kenya quando Obama aveva 21 anni.[9]. La madre di Obama morì invece di cancro pochi mesi dopo la pubblicazione della sua autobiografia, Dreams from My Father. [10]
Nel suo libro Dreams from My Father, Obama descrive la sua esperienza di crescere con la famiglia di sua madre; una famiglia di ceto medio, e, ovviamente, bianca. La conoscenza del suo nero padre assente derivò principalmente dalle storie della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: "Che mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me — che era nero come la pece, mentre mia madre bianca come il latte &madsh; non ci feci neppure caso."[11] Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali sulla sua eredità multiculturale. Obama scrive sul suo utilizzo di marijuana e cocaina durante la sua adolescenza per "togliermi dalla testa la domanda su chi fossi."[12]
Dopo il liceo, Obama studiò per un paio d'anni all'Occidental College, prima di spostarsi al Columbia College della Columbia University. Là si laureò in scienze politiche, con una specializzazione in relazioni internazionali.[13][14] Dopo la laurea, lavorò per un anno alla Business International Corporation (ora parte dell'The Economist Group), una ditta che forniva notizie economiche di carattere internazionale alle aziende clienti.[15] Si trasferì poi a Chicago, per dirigere un progetto non profit che assisteva le chiese locali nell'organizzare programmi di apprendistato per i residenti dei quartieri poveri nel South Side.[14][16]
Nel 1988, Obama lasciò Chicago per tre anni per studiare giurisprudenza ad Harvard. Nel febbraio 1990 diventò il primo presidente afroamericano della celebre rivista Harvard Law Review.[17] Nel 1989, durante uno stage estivo presso uno studio legale specializzato in diritto societario conobbe Michelle Robinson, avvocato associato nello stesso studio. Si laureò magna cum laude nel 1991 e sposò Michelle nel 1992. In seguito anche lui diviene avvocato, anche se non esercita la professione.
Tornato a Chicago, Obama diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili (voter registration drive), poi come avvocato associato lavorò per difendere organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti civili e del diritto di voto presso lo studio legale Miner, Barnhill & Galland, e insegnò diritto costituzionale presso la Scuola di legge dell'Univerisità di Chicago, dal 1993 fino alla sua elezione al Senato federale nel 2004.[16]
L'impegno politico:
L'impegno politico di Obama cominciò nel 1992, anno in cui, dopo un'aggressiva campagna elettorale, aiutò il presidente Bill Clinton nelle elezioni presidenziali, portandogli circa 100.000 voti. Personaggio abbastanza conosciuto a Chicago, dove lavorando in uno studio legale si era occupato di diritti civili, nel 1993 favorì l'elezione al Senato di Carol Moseley Braun, prima donna afro-americana a diventare senatrice.
Senatore dell'Illinois:
Nel 1996, Obama fu eletto al senato dell'Illinois dal 13° distretto nel quartiere Hyde Park, nel sud di Chicago. Nel gennaio 2003, quando i democratici riconquistarono la maggioranza del senato, fu nominato presidente del Comitato della Sanità e dei Servizi umani del Senato.[18] Tra le sue iniziative legislative, Obama aiutò a realizzare degli sgravi fiscali sul reddito per favorire le famiglie a basso reddito, lavorò su una legge che aiutava i residenti che non si potevano permettere un'assicurazione sanitaria, e aiutò a promuovere leggi per aumentare la prevenzione dell'AIDS e programmi di assistenza.[19]
Nel 2000 si candidò alle elezioni primarie del Partito Democratico che avrebbero dovuto scegliere il rappresentante congressuale per l'Illinois, ma fu sconfitto in maniera abbastanza netta da Bobby Rush. Rush, già membro delle Pantere Nere e un attivista nella comunità, affermò che Obama non "aveva vissuto nel primo distretto congressuale abbastanza per sapere realmente cosa stava succedendo."[20] Rush vince le primarie con il 61% dei voti, contro il 30% di Obama.[21] Dopo la sconfitta, Obama si concentrò sul Senato statale, creando una legge che obbliga la polizia a registrare gli interrogatori nei confronti di criminali punibili con la pena di morte[7] e favorendo una legge che richiede alle assicurazioni di coprire mammografie di routine.[22][23] Nel 2002 si candidò alla stessa carica senza rivali.[24]
Analizzando la carriere di Obama nel Senato dell'Illinois, un articolo del Washington Post, pubblicato nel febbraio del 2007, ha notato la sua abilità nel lavorare con efficacia sia coi democratici che con i repubblicani, e la capacità di costruire coalizioni bipartisan.[25] Nella sua campagna elettorale seguente, per il Senato federale, Obama ha ottenuto l'appoggio del Fraternal Order of Police, il più grande sindacato di polizia statunitense. Gli agenti hanno lodato il suo "duraturo appoggio ad un controllo sulle armi da fuoco e la sua volontà di raggiungere compromessi," nonostante alcune leggi su cui il sindacato di polizia si era opposto.[26]
Obama al Senato di Washington:
Nel 2004 si tennero le elezioni in Illinois per decidere il nuovo senatore che avrebbe rappresentato lo stato al congresso USA; il senatore in carica era il repubblicano Peter Fitzgerald, il quale però aveva già annunciato di non volersi ricandidare. Sostenuto da due quotidiani prestigiosi come il Chicago Tribune ed il Chicago Sun-Times, Obama presentò la sua candidatura alle primarie democratiche. Nei primi sondaggi Obama inseguiva il ricchissimo uomo d'affari Blair Hull e il supervisore statale Dan Hynes. Le possibilità per Hull precipitarono, però, dopo le accuse di violenza domestica.[27]
La candidatura di Obama divenne vincente grazie ad una campagna pubblicitaria che proponeva immagini di Harold Washington, il sindaco deceduto di Chicago, e dello scomparso senatore federale Paul Simon. Fu inoltre sostenuto dalla figlia di Simon, e dal Chicago Tribune e il Chicago Sun-Times.[28][29] Quindi affrontò Jack Ryan, il vincitore delle primarie per il Partito Repubblicano. Nei sondaggi iniziali Ryan inseguiva Obama, il quale però lo distanziò di venti punti dopo che i media resero noto che Ryan aveva incaricato un assistente di seguire le apparizioni pubbliche di Obama. Con il progredire della campagna, una causa intentata dal Chicago Tribune e dal canale (WLS-TV) di proprietà della ABC, portarono un tribunale della California ad aprire dei dossier sull'affidamento che datavano dal divorzio di Ryan dalla moglie, l'attrice Jeri Ryan. Nei dossier, la donna sosteneva che il marito l'avesse condotta in alcuni sex club di svariate città con l'intenzione di avere rapporti sessuali in pubblico. Benché la natura sensazionale delle accuse ne facesse materiale per giornali scandalistici e programmi televisivi specializzati nell'argomento, i dossier avevano comunque rilevanza giornalistica in quanto Ryan aveva insistito con i leader repubblicani che essi non contenevano niente che potesse danneggiarlo. Di conseguenza molti repubblicani misero in dubbio l'integrità morale di Ryan, che abbandonò la campagna elettorale il 25 giugno 2004, lasciando Obama senza rivali.[30]
Risultò difficile per il Partito Repubblicano dell'Illinois trovare un sostituto al posto di Ryan, perché molti dei potenziali candidati, fra i quali Mike Dikta ex allenatore degli Chicago Bears, rifiutarono la candidatura. La presidente del Partito Repubblicano dell'Illinois, Judy Baar Topinka, alla fine indicò due possibili candidati, entrambi afroamericani: Alan Keys, un ex funzionario del Dipartimento di Stato e commentatore radiofonico dal Maryland, e Andrea Barthwell, un ex funzionario dell'Agenzia Antidroga federale. Nell'agosto del 2004, a meno di tre mesi dal giorno delle elezioni, Alan Keyes accettò la nomina di candidato repubblicano, per sostituire Ryan.[31] Keyes, un residente del Maryland di lunga data, cambiò la sua residenza legale nell'Illinois dopo la candidatura. [32]
Obama e Keyes esprimevano punti di vista opposto riguardo alla ricerca sulle cellule staminali, sull'aborto, sul controllo sulle armi da fuoco, sui tagli alle tasse e sui buoni scuola.[33] Il 2 novembre 2004, Obama trionfò contro Keyes con il 70% dei voti, contro il 27% dell'avversario.[34]
L'attività a Washington:
Obama giurò come senatore il 4 gennaio 2005.[35] Scelse, come direttore del personale, il direttore del personale dell'ex coordinatore dei Democratici al Senato Tom Daschle, e Karen Kornbluh, un economista che era stata vice capo di gabinetto di Robert Rubin, l'ex segretario del Tesoro, come consulente politica.[36] Nel luglio 2005, Samantha Power, vincitrice del premio Pulitzer per un libro sui diritti umani e il genocidio, entra nella squadra di Obama.[37] A quattro mesi dal suo arrivo al senato, il Time lo dichiara una dei "100 personaggi più influenti del mondo," definendolo "uno dei più ammirati politici in America."[38] Un articolo dell'ottobre 2005 della rivista britannica New Statesman ha nominato Obama uno dei "10 personaggi che possono cambiare il mondo."[39] Nei primi due anni in Senato, Obama ricevette un Dottorato ad honorem in legge dal Knox College,[40] dalla University of Massachusetts Boston,[41], dalla Università Nordoccidentale,[42] e dalla Xavier University of Louisiana.[43] È un membro delle seguenti commissioni al Senato: relazioni internazionali; salute, educazione, lavoro e pensioni; sicurezza nazionale e affari di governo; e veterani.[44]
Legislatura:
Obama ha prodotto 152 disegni di legge e risoluzioni presso il 109° Congresso nel 2005 e nel 2006, e ne ha appoggiate altre 427.[46][47] Il suo primo disegno di legge è stata la "Legge per l'aumento delle borse di studio universitarie Pelle."[48] Mantenendo una promessa elettorale, il disegno proponeva di aumentare l'ammontare massimo di borse di studio "Pell Grant" per aiutare studenti di famiglie a basso reddito di pagarsi le rette universitarie.[49] Il disegno di legge non superò l'esame della commissione e non fu mai votata dal Senato.
Obama svolse un ruolo attivo nello sforzo del Senato per migliorare la sicurezza dei confini e le riforme sull'immigrazione. A partire dal 2005, ha appoggiato la "Legge sull'America sicura e sull'Immigrazione controllata", introdotta dal senatore John McCain (R-AZ).[50] Obama successivamente aggiunse tre emendamenti alla legge 2611, la "Riforma tollerante sull'Immigrazione," voluta dal senatore Arlen Specter (R-PA).[51][52] La S. 2611 passò l'esame del Senato nel maggio 2006, ma non fu approvata dalla maggioranza della Camera.[53] Nel settembre 2006, Obama appoggiò un disegno di legge legata, la "Legge per la barriera sicura", che autorizza la costruzione di un muro e altri miglioramenti nella sicurezza del confine tra Stati Uniti e Messico.[54] Il Presidente Bush approvò il disegno di legge nell'ottobre 2006, definendolo "un passo importante verso la riforma dell'immigrazione".[55]
Congiuntamente, prima, al Senatore Richard Lugar (R-IN), e poi al Senatore Tom Coburn (R-OK), Obama ha introdotto con successo due iniziative che portavano il suo nome. La "Lugar-Obama" amplia la "Nunn-Lugar" sulla riduzione delle armi di distruzione di massa, anche alle armi convenzionali, tra cui i missili a spalla e le mine anti-uomo.[56][57]
La "Legge sulla trasparenza dei fondi federali Coburn-Obama" fornisce un sito web, gestito dall'Agenzia della Gestione e del Bilancio, che annota tutte le organizzazioni che ricevono fondi federali dal 2007 in avanti, e fornisce dettagliatamente quale agenzia destina i fondi, la quantità di denaro fornito, e il motivo del finanziamento o contratto.[58][59] Il 22 dicembre 2006, il presidente Bush firmò la "Legge per gli aiuti, sicurezza e promozione della democrazia della Repubblica Democratica del Congo;" questa è stata la prima legge federale con Obama primo firmatario.[60]
Nei primi giorni della 110° legislatura, in un editoriale pubblicato sul Washington Post, Obama ha invocato la fine di "ogni pratica che faccia pensare ad un cittadino ragionevole che un politico deve qualcosa ad una corporativa".[61] Si è unito al Senatore Russ Feingold (D-WI) per fare pressione alla dirigenza dei Democratici per ottenere restrizioni più severe nella S.1, la legge del 2007 sulla trasparenza e la responsabilità dei legislatori, che è passata al Senato con una maggioranza del 96-2.[62][63] Obama si è unito a Charlse Schumer (D-NY nell'appoggiare la S. 453, un disegno di legge che intende criminalizzare pratiche scorrette nelle elezioni federali, tra cui volantini fraudolenti e telefonate automatiche, come è avvenuto nelle elezioni di medio termine 2006.[64][65]
Le iniziative di Obama riguardo all'energia hanno riscosso plausi e critiche da parte degli ambientalisti, che hanno gradito la sua proposta di legge sul riscaldamento globale, presentata con il Senatore John McCain (R-AZ, che permetterebbe di ridurre le emissioni di gas serra di due terzi, entro il 2050, ma si sono mostrati più scettici nei confronti dell'appoggio di Obama nei confronti di una legge che promuove la produzione di carbone liquefatto.[66][67] Sempre nei primi mesi della 110° Legislatura, Obama ha presentato il "disegno di legge per l'uscita dalla guerra in Iraq," una proposta che prevede la graduale riduzione del numero di militari presenti sul suolo iracheno a partire dal primo maggio 2007, e prevede il totale rientro di tutti i militari dall'Iraq entro il 31 marzo 2008.[68][69]
Visite ufficiali:
Nella pausa parlamentare dell'agosto 2005, Obama viaggiò con il Senatore Richard Lugar, Presidente della Commissioni del Senato sui Rapporti con l'Estero, in Russia, Ucraina e Azerbaijan. Il viaggio era focalizzato su strategie per controllare l'offerta mondiale di armi convenzionali, armi biologiche e le armi di distruzioni di massa, come una prima difesa strategica dalla minaccia di futuri attacchi terroristici.[70] Lugar e Obama hanno ispezionato una struttura per la distruzione di testate nucleari a Saratov, nel sud della Russia europea.[71]
Nel gennaio 2006, Obama ha partecipato ad una delegazione del Congresso che ha incontrato i militari statunitensi in Kuwait e in Iraq. Dopo le visite, Obama si è recato in Giordania, Israele, e in Palestina. Mentre era in Israele, Obama ha incontrato il Ministro degli Esteri israeliano Silvan Shalom. [72] Obama ha anche incontrato un gruppo di studenti palestinesi due settimane prima che Hamas vincesse le elezioni. ABC News 7 (Chicago) ha riportato che Obama ha riferito agli studenti che "gli Stati Uniti non riconosceranno mai la vittoria di Hamas, se questo non rinuncia alla sua principale missione di distruggere Israele," e poi dichiarò lo stesso nel suo incontro con il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas.[73]
Il terzo viaggio ufficiale di Obama fu nell'agosto del 2006, in Sudafrica, Kenya, Gibuti, Etiopia e Chad. Obama fu raggiunto dalla moglie e dalle due figlie nella visita al luogo di nascita di suo padre, un villaggio vicino a Kisumu, in una regione occidentale e rurale.[74] Obama fu accolto da folle entusiaste nelle sue uscite pubbliche.[75] Per incoraggiare le popolazioni locali ad effettuare il test HIV in maniera volontaria, Obama e sua moglie si sottoposero pubblicamente ad un test in una clinica keniota.[76] In un discorso ripreso dalla televisione keniota, tenuto presso l'Università di Nairobi, Obama criticò fortemente l'influenza delle rivalità etniche sulla politica keniota.[77] Il discorso generò un pubblico dibattito tra i diversi dirigenti politici, alcuni dei quali bollarono formalmente le parole di Obama come ingiuste e inappropriate, mentre altri condivisero le sue posizioni.[78][79]
Ambizioni Presidenziali:
Articolo su Wikinotizie: Il senatore USA Obama annuncia la candidatura alle presidenziali
Il 10 febbraio 2007 Barack Obama annuncia la sua intenzione di correre per le presidenziali del 2008. Voci su una sua possibile candidatura alle elezioni presidenziali del 2008 si erano intensificate dopo la sua vittoria al Senato Federale nel Novembre 2004. Subito dopo la sua vittoria, Obama aveva dichiarato ai giornalisti: "Posso senza dubbio affermare che non mi candiderò alle elezioni presidenziali tra quattro anni".[80]. La stessa domanda gli viene posta nel gennaio 2006 durante la trasmissione televisiva Meet the Press; anche questa volta Obama ha ripetuto la sua volontà di terminare il mandato da senatore, che scade nel 2010.[81] L'altro senatore democratico dell'Illinois, Dick Durbin, ha più volte invitato Obama a pensare di candidarsi.[82]. Un articolo del dicembre 2005 sulla rivista The New Republic osservava che il 2008 sarebbe il momento in cui Obama avrebbe le maggiori possibilità di vittoria; in quanto non ci sarà un presidente che si ricandiderà o un vicepresidente che si candiderà, come accade invece nella maggior parte dei casi.[83]
Nel settembre 2006, Daniel Hynes, l'avversario di Obama alle primarie senatoriali del 2004, aveva scritto una lettera aperta al Chicago Sun-Times, in cui invitava i Democratici a pensare seriamente alla candidatura di Obama.[84] Il 2 ottobre 2006, il New York Magazine ha pubblicato un articolo in cui Obama dichiarava "Molta gente mi chiede se mi candiderò nel 2008, e io ho risposto di no. E se cambio idea, vi farò sapere".[85]. Anche la rivista Time ha pubblicato un articolo con nuove voci sua una sua possibile candidatura nel 2008;[86] la prestigiosa rivista ha anche pubblicato la sua foto in prima pagina, con un titolo che diceva "Le ragioni per cui Barack Obama potrebbe essere il prossimo presidente".
Il 18 ottobre 2006, Obama ha partecipato al famoso programma The Oprah Winfrey Show e ha detto a Winfrey che, se mai avesse deciso di candidarsi alla presidenza, lo avrebbe annunciato in quel programma.[87] Precedentemente Oprah aveva dichiarato in proposito: "So che non sto parlando solo per me. Ci sono molte persone che vogliono che tu ti candidi alla presidenza degli Stati Uniti."[87]
Il 22 ottobre 2006, Obama ha di nuovo partecipato alla trasmissione Meet the Press e aveva ammesso di pensare alla candidatura.[88] Ha dichiarato: "Non voglio essere schivo al riguardo: date le reazioni che ho ricevuto negli scorsi mesi, ho pensato a questa possibilità, ma non ci ho ancora pensato con la serietà e la profondità che credo siano necessarie."[89] "Dopo il 7 novembre [data delle elezioni di medio termine americane], mi fermerò, mi siederò e considererò la questione, e se ad un certo punto cambio idea, farò un annuncio pubblico e tutti saranno in grado di darmi addosso" ha promesso Obama.[90]
Famiglia e religione:
Mentre lavorava presso la società di consulenze legali Sidley & Austin nell'estate del 1989, Obama incontrò Michelle Robinson, un avvocato associato della società.[92] Michelle e Barack Obama si sposarono nel 1992 presso la Trinity United Church of Christ di Chicago; la cerimonia fu svolta dal reverendo Jeremiah Wright.[93] Hanno due figlie, Malia, di otto anni, e Natasha, di cinque.[92] Un passaggio del discorso chiave di Obama presso la Convention democratica del 2004, nonché il titolo del suo libro del 2006, The Audacity of Hope, gli sono state ispirate dai sermoni del reverendo Wright.[94]Nel libro, Obama descrive cosi' la sua crescita in un ambiente non-religioso:
Non fui cresciuto in una famiglia religiosa. I miei genitori materni, che erano del Kansas, erano cresciuti in famiglie battiste e metodiste, ma la fede non ha mai veramente messo radici nei loro cuori. Le stesse esperienze di mia madre, una bambina sensibile e immersa nei libri cresciuta in un piccole città del Kansas, Oklahoma e Texas, non fecero altro che rinforzare questo scetticismo ereditato. [...] Mio padre fu quasi totalmente assente dalla mia infanzia, siccome i miei genitori divorziarono quando avevo 2 anni; ad ogni modo, nonostante mio padre fosse stato educato da musulmano, quando incontrò mia madre era ormai un ateo convinto, che riteneva che la religione fosse solo superstizione.
Obama scrive che le sue convinzioni religiose nacquero intorno ai vent'anni, quando collaborava con alcune chiese locali, organizzando la comunità. Fu qui che capì "il potere della tradizione religiosa afro-americana nello spronare cambiamenti sociali";
Fu a causa di queste nuove comprensioni, cioè che l'impegno religioso non richiedeva di sospendere il pensiero critico, di smettere di lottare per la giustizia economica o sociale, o di ritirarmi da quel mondo che conoscevo e amavo, che fui finalmente capace di camminare nella navata della Trinity United Church of Christ ed essere battezzato. Fu una scelta consapevole, non una rivelazione; le domande che mi ponevo non sparirono di colpo. Ma inginocchiandomi sotto la croce nel South Side di Chicago, sentii lo spirito di Dio che mi attraeva. Mi piegai alla Sua volontà, e mi dedicai a scoprire la Sua verità.[95]
Critiche:
Come ogni politico, anche Obama è stato talvolta criticato; si è attirato contro le critiche di progressisti come il giornalista David Sirota quando ha votato per confermare Condoleezza Rice come Segretario di Stato, quando ha votato a favore di una legge di Azione collettiva "scritta dalle multinazionali", e per "essersi rifiutato di criticare apertamente" la guerra in Iraq, nonostante si presenti come un candidato contro la guerra.[96]
Opere:
Obama ha pubblicato la sua autobiografia, Dreams from My Father, nel 1995 e ha pubblicato una nuova versione, con qualche modifica, nel 2004.[97]. La versione in audiolibro è stata premiata nel 2006 con un Grammy Award for Best Spoken Word Album.[98]
Nel dicembre 2004, Obama ha stretto un accordo da 1,9 milioni di dollari per scrivere tre libri.[99] Il primo, The Audacity of Hope, è uscito il 17 ottobre 2006, e delinea le sue convinzioni politiche.[100] Il secondo è un libro per bambini scritto in stretta collaborazione con la moglie Michelle e le loro due figlie, i cui profitti saranno devoluti in beneficenza. L'argomento del terzo libro non è stato annunciato.
Risultati elettorali:

2004 Elezione al Senato Federale

Barack Obama (D), 70%
Alan Keyes (R), 27%
Albert J. Franzen (I), 2%
Jerry Kohn (L), 1%

2000 Elezione alla Camera dei Deputati - 1° distretto (Primarie dei Democratici)

Bobby Rush (D), 61%
Barack Obama (D), 30%
Donne Trotter (D), 7%

USA 2008: PRIMARIE, OBAMA E PAUL I VINCITORI DI "MYSPACE"!

USA - Barack Obama e Ron Paul sono i vincitori delle primarie democratiche e repubblicane di 'MySpace'. Il senatore dell'Illinois ha ottenuto il 46 per cento dei voti tra i 150.000 membri della comunita' virtuale che l'1 e il 2 gennaio hanno partecipato alle prime primarie on line della storia statunitense. Hillary Clinton si e' aggiudicata il 31% dei consensi, mentre John Edwards solo l'8%.
Intanto nelle "vere" primarie ha preso il via con le assemblee nello Iowa la corsa alle nominations per la Casa Bianca. Tra i democratici, Barack Obama, senatore nero dell'Illinois, ha avuto la meglio sull'ex senatore della North Carolina John Edwards e sull'ex first lady Hillary Rodham Clinton.
Tra i repubblicani ha vinto l'ex governatore dell'Arkansas Mike Huckabee con quasi 10 punti di vantaggio sull'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney. Più staccati il senatore dell'Arizona John McCain, un eroe di guerra in Vietnam, e l'ex senatore e star tv di "Law & Order" Fred Thompson. Dopo la vittoria, Obama ha invitato il Paese a un cambiamento nell'unità; per Huckabee il successo rappresenta "un nuovo giorno per la politica americana". Prossima tappa delle primarie martedì prossimo nel New Hampshire.


sabato 5 gennaio 2008

Centinaia di 'roghi-spazzatura' nel Napoletano, continua l'emergenza rifiuti...

Continua l'emergenza rifiuti in Campania. Nel napoletano, i vigili del fuoco sono stati impegnati nelle ultime ore a domare un centinaio di incendi, divampati nella notte all'interno dei cassonetti e tra i cumuli di immondizia ammassati lungo le strade. Le zone più colpite sono quelle dell'area flegrea, della fascia vesuviana e dei Comuni a nord di Napoli. Sono diminuiti solo gli incendi dolosi di spazzatura nella periferia di Napoli in seguito al servizio di raccolta straordinaria messo in atto anche nel giorno di Capodanno dall'Azienda speciale igiene urbana partenopea. Stamani, intanto, è scattata la protesta dei residenti di Pianura a Napoli contro l'ipotesi dell'apertura del sito di stoccaggio di ecoballe nella Contrada Pisani, una discarica chiusa undici anni fa che potrebbe essere riattivata per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. Durante la manifestazione ci sono stati momenti di tensione quando la polizia ha parzialmente sgomberato il presidio di manifestanti. Una cinquantina di giovani militanti di Alleanza Nazionale hanno avviato un presidio di protesta nei pressi di Villa Rosebery, dove soggiorna il presidente Giorgio Napolitano, in visita privata da ieri a Napoli.

giovedì 3 gennaio 2008

TREVISO - Il falegname confessa: "Ho ucciso da solo Iole Tassitani!"

L'applauso di tremila al funerale di Iole Tassitani! Intanto l'accusato dell'omicidio della figlia del notaio confessa dopo 9 ore di interrogatorio. La prigione dell'ostaggio nella casa del suo killer. "Individuo psichicamente disturbato!"

TREVISO - Nove ore di interrogatorio il giorno di San Silvestro, Michele Fusaro è crollato: "Ho ucciso da solo", ha detto. Negli interrogatori precedenti, il falegname accusato di aver tagliato a pezzi Iole Tassitani, la figlia di un notaio a Castelfranco Veneto, aveva addirittura fatto i nomi di presunti complici. Poi, due giorni fa, ha cambiato versione. Sembra invece certo che la prigione dell'ostaggio sia stata proprio l'abitazione del suo killer. Il procuratore capo della Dda Vittorio Borraccetti non aggiunge altro: ha secretato l'esito dell'ultimo incontro con il detenuto. L'avvocato del falegname ha la bocca chiusa - "Non posso dire nulla" - ma la confessione di colui che resta l'unico indagato per l'omicidio della 42enne sequestrata il 12 dicembre scorso, sembra confermata dalle stesse parole del procuratore che ha ammesso di non aver raccolto finora "riscontri positivi sulla presenza dei complici". Il funerale. Stamane, a Castelfranco Veneto il sindaco ha decretato il lutto cittadino. Commozione e rabbia ai funerale di Iole, nel duomo della città. Sulla bara di legno chiara e di fattura molto semplice, un cuscino di rose bianche. Nell'omelia il vescovo di Treviso Andrea Bruno Mazzuccato, ha detto che Iole è stata sottratta ai suoi cari "in modo terribile" affidando il suo "calvario" a Dio. "Siamo increduli e disorientati - ha aggiunto - che tanto male possa essersi scatenato in mezzo a noi". Un lungo applauso ha salutato il feretro all'uscita dal duomo. Almeno tremila persone all'interno della chiesa. "Questa famiglia" ha detto l'avvocato dei Tassitani, Roberto Quintavalle - è stata sorretta da un incredibile coraggio cristiano". Il vicegovernatore del Veneto Luca Zaia ha chiesto una pena esemplare per l'omicida: "Ripudiamo cittadini come questo assassino, deve marcire in carcere".
L'inchiesta. Molte le prove contro il falegname: non solo per aver proposto il sequestro all'ex cognato qualche giorno prima della sparizione della vittima, ma perché aveva nel garage di casa, a Bassano del Grappa, i resti della donna e i suoi vestiti insanguinati. Aveva anche i suoi anelli, i braccialetti, i telefonini, parrucche per travestirsi e "pizzini" su cui aveva scritto la richiesta di riscatto inviata con un sms.
"Dà l'impressione di un individuo psichicamente disturbato", dice uno degli investigatori. "Uno squilibrato", aggiunge uno dei magistrati che indagano. Ci vorranno delle perizie per chiarire le condizioni psichiche dell'imputato. Tutto diverso il parere del suo datore di lavoro, Cristiano Molon, del mobilificio "Giemme" di Romano d'Ezzelino, che descrive Michele Fusaro come una persona "tranquilla e riservata" che non aveva mai dato problemi: "un insospettabile". Fisico atletico e massiccio, maniaco della cura del corpo, amante del jogging, frequentatore di palestre, consumatore di integratori alimentari, appassionato di esoterismo e di viaggi, Fusaro si era sposato con una marocchina che gli aveva dato un figlio, poi aveva divorziato e attualmente aveva una storia con una donna sposata. Con lei era andato a cena, dopo aver fatto jogging, la sera che lo hanno arrestato. La sua casa era tenuta perfettamente in ordine. Ma i soldi erano la sua ossessione. Non gli bastavano mai. Per questo, oltre a fare il falegname, vendeva pentole a domicilio e distribuiva i volantini pubblicitari di un supermercato. Dal sequestro di Iole voleva ricavare 800.000 euro: "Voglio sistemarmi", aveva detto al suo ex cognato marocchino.


Nuovo video uccisione Benazir Bhutto...

Nuovo, importante documento storico e visivo sull'attentato del 27 Dicembre 2007 dove è stata assassinata l'ex-premier e leader dell'opposizione Pakistana Benazir Bhutto...

RINVIATE AL 18 FEBBRAIO LE ELEZIONI IN PAKISTAN!!!

Lo ha deciso la commissione elettorale, dopo che il paese era caduto nel caos per la morte di Benazir Bhutto!
Slittano al 18 febbraio prossimo le elezioni presidenziali in Pakistan. Dopo l'assassinio della leader dell'opposizione Benazir Bhutto, il 27 dicembre scorso, e dopo i tumulti che ne sono seguiti, tenere le elezioni l'8 gennaio era "impossibile", come ha sottolineato Qazi Mohammed Farooq, il presidente della commissione elettorale pachistana. Una decisione ampiamente prevista, dopo che, qualche giorno fa il principale partito che sostiene il presidente Pervez Musharraf aveva già sospeso la campagna elettorale.

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!