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sabato 10 maggio 2008

Medvedev nuovo Presidente della Russia...

Il 7 Maggio 2008 Medvedev giura sulla Costituzione e diventa il nuovo Presidente della Federazione Russa...

Dmitrij Anatol'evič Medvedev, chi è il nuovo Presidente della Federazione Russa!

Dmitrij Anatol'evič Medvedev (in russo Дмитрий Анатольевич Медведев [?]) (Leningrado, 14 settembre 1965) è un politico russo. Dal 7 maggio 2008 ha assunto la carica di Presidente della Federazione Russa.
Medvedev si laurea presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Leningrado nel 1987 insieme a Ilja Eliseev, Anton Ivanov, Nikolaj Vinničenko e Konstantin Čujčenko, e nel 1990 consegue un dottorato in Diritto privato dalla stessa Università. Nel 1990 lavora all'Agenzia Municipale Sovietica per il petrolio di Leningrado. Tra il 1991 e il 1999 è docente nell’Università in cui si è laureato, ora denominata Università Statale di San Pietroburgo. Dal 1991 al 1996 è stato fra gli esperti del Comitato per le relazioni esterne dell’ufficio del sindaco di San Pietroburgo, comitato presieduto da Vladimir Putin.
Nel novembre del 1993 Medvedev gestisce l’ufficio legale della Ilim Pulp, una società con sede a San Pietroburgo. Nel 1998 è eletto membro del Consiglio di amministrazione della cartiera Bratskij LPK Lavora per la Ilim Pulp fino al 1999.
Nel novembre del 1999 diventa uno dei tanti amministratori di San Pietroburgo portati ai vertici dello Stato da Vladimir Putin. A dicembre dello stesso anno diventa capo delegato dello staff presidenziale. Dmitrij Medvedev diventa uno dei politici più vicini al Presidente Putin durante le elezioni del 2000, quando è posto a capo del quartier generale della campagna elettorale. Dal 2000 al 2001 è presidente del cda di Gazprom, nel quale siede anche fra il 2001 e il 2002, nel giugno di quell’anno ritorna presidente fino al 2003, nell’ottobre 2003 sostituisce Aleksander Vološin divenendo capo dello staff presidenziale.
Nel novembre 2005 è nominato da Putin Primo Ministro, presidente del Consiglio per lo sviluppo dei progetti prioritari nazionali e presidente del Presidio del Consiglio. Dmitrij Medvedev è considerato un moderato liberale e pragmatico, abile amministratore e fedele di Putin. È stato inoltre proclamato come candidato alle prossime presidenziali russe dal partito del presidente Putin, Russia Unita, ed è stato eletto come successore di quest'ultimo, entrando in carica il 7 maggio.[[1]]

Fonte: http://it.wikipedia.org

8 Maggio 2008: Putin giura a Mosca, Berlusconi giura a Roma! Pronto il Governo Italiano!

Roma - Per primo ha giurato il presidente del Consiglio Berlusconi, pronunciando la formula di rito e firmando per accettazione il decreto di nomina che subito viene controfirmato dal capo dello Stato.
Ogni ministro segue la stessa procedura: pronuncia la formula, firma l'accettazione, attende la controfirma di Napolitano e viene congedato con una doppia stretta di mano del presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica. I ministri sono 21, quattro in meno del governo Prodi. Tra gli altri, Tremonti all'Economia, Maroni agli Interni, Frattini agli Esteri, Alfano alla Giustizia, La Russa alla Difesa. Anche Bossi e Calderoli ministri, rispettivamente per le riforme e per la semplificazione legislativa. Quattro le donne. Dopo il giuramento l'incontro con Romano Prodi per il passaggio di consegne. I due si sono stretti la mano davanti alle telecamere e ai fotografi. Prima del Consiglio dei ministri, c'e' il tradizionale passaggio di consegne sancito dallo cambio della campanella d'argento che serve ad aprire e chiudere le riunioni di governo.Lunedi' prossimo verranno nominati i sottosegretari, mercoledì la fiducia alla Camera e giovedì al Senato. Il nuovo esecutivoNel quarto governo Berlusconi della storia della Repubblica ci sono 21 ministri, 12 di spesa e 9 senza portafoglio. Sono quattro le donne responsabili di un dicastero, 13 le 'new entry'. Quattro sono i ministri della Lega: Roberto Maroni agli Interni, Luca Zaia alle Politiche Agricole, Umberto Bossi alle Riforme, Roberto Calderoli al ministero nuovo di zecca per la Semplificazione, un dicastero dedicato alla delegificazione. Quattro anche i ministri di An: oltre a Ignazio La Russa alla Difesa e Altero Matteoli alle Infrastrutture, il braccio di ferro con Fi ha portato l'ingresso nella squadra di Governo di Andrea Ronchi, che si occupera' di Politiche Ue, e di Giorgia Meloni alle Politiche Giovanili. A completare la squadra, la pattuglia 'azzurra': alla fine i due nodi di Giustizia e Welfare si sono sciolti a favore di Angelino Alfano e Maurizio Sacconi. Giulio Tremonti, come noto da tempo, tornera' ad essere responsabile dell'Economia, Franco Frattini degli Esteri, Claudio Scajola si occupera' di Sviluppo Economico, Elio Vito di Rapporti con il Parlamento, Raffaele Fitto di Rapporti con le Regioni, Renato Brunetta di Pubblica Amministrazione e innovazione. Poi le tre donne di Forza Italia: Stefania Prestigiacomo all'Ambiente, Mara Carfagna alle Pari Opportunita', Maria Stella Gelmini all'Istruzione. Siedera' in consiglio dei ministri anche il leader della Dc Gianfranco Rotondi che sara' responsabile dell'Attuazione del Programma. Gianni Letta tornera' a ricoprire il ruolo di sottosegretario alla presidenza del consiglio mentre Paolo Bonaiuti sara' portavoce del Governo. Nessuna poltrona di ministro per Michela Vittoria Brambilla che pero', come annunciato dallo stesso Berlusconi, sara' viceministro alla salute. Il primo Consiglio dei ministri 'operativo' e' gia' fissato: come promesso in campagna elettorale da Silvio Berlusconi si terra' a Napoli il 16 maggio.

Fonte: http://www.rai.it/

8 Maggio 2008: Berlusconi giura a Roma, Putin giura a Mosca! Pronto il Governo Russo!

MOSCA - A poco piu' di 24 ore dal passaggio di consegne presidenziali al suo delfino Dmitri Medvedev, Vladimir Putin ha ottenuto oggi come candidato premier il voto di fiducia dalla Duma, il ramo basso del parlamento, tornando cosi' alla carica ricoperta per alcuni mesi nel 1999. A suo favore 392 voti, un dato record, garantito dall'appoggio non solo del partito da lui guidato (Russia Unita), ma anche da Russia Giusta e dai liberal democratici del leader ultranazionalista Vladimir Zhirinovski. I voti contrari sono stati 56, quelli dei comunisti. Nessun astenuto. Ora Putin ha una settimana di tempo per presentare a Medvedev la squadra di governo. La votazione e' avvenuta dopo un intervento in aula di un'ora di Putin, che ha toccato i principali temi sociali ed economici: riduzione dell'inflazione ad una cifra (ora e' al 14%), aumento dei salari minimi, riforma della legislazione finanziaria, fiscale e tributaria, per agevolare investimenti e sviluppo, maggiori liberta' e tutele nelle attivita' imprenditoriali, lotta al sommerso e ai raid economici illegali. Nel suo discorso, seguito da Medvedev e interrotto da numerosi applausi, Putin ha illustrato le linee guida del suo programma, che ricalca quello delle recenti campagne elettorali per le legislative e per le presidenziali. Il premier intende riportare l'inflazione sotto il 10%, abbassare le tasse il piu' possibile per l'educazione, la sanita' e le case, ma anche nel settore petrolifero, dove circa l'80% dei profitti finisce nelle casse dello Stato. Putin ha auspicato anche un maggior coinvolgimento dei privati nello sviluppo delle infrastrutture e ulteriori nuove dotazioni militari, attualmente ''insufficienti''. ''Il supporto all'esercito e alla marina restera' una della maggiori priorita' per noi'', ha assicurato. Putin ha proposto anche un miglioramento delle legislazione in materia finanziaria. Il premier, infine, ha promesso di combattere alcolismo e fumo, fenomeni ''disastrosi'' per la Russia. Dopo l'intervento, Putin ha risposto a sei domande, due per partito (il suo, Russia Unita, ha rinunciato a interrogare il proprio leader).


Fonte: www.ansa.it

Russia, 7 Maggio 2008: Medvedev giura da presidente e promette libertà!

MOSCA - Dmitry Medvedev ha giurato oggi sulla Costituzione diventando presidente della Russia, e appena due ore più tardi ha nominato il suo predecessore Vladimir Putin primo ministro, inaugurando un'inedita forma di governo "doppio".
Medvedev - ex avvocato 42enne e alleato di Putin di vecchia data - nei suoi primi commenti dopo la cerimonia al Cremlino nella Sala di Sant'Andrea ha posto l'accento sulla libertà e sul ruolo della legge.
"Ritengo che i miei obiettivi principali saranno proteggere le libertà civili ed economiche", ha detto il neopresidente durante la cerimonia trasmessa in diretta dalla televisione di stato.
"Dobbiamo combattere per un sincero rispetto della legge e superare il nichilismo legale, che intralcia seriamente lo sviluppo della modernità".
Poco dopo, come da protocollo, il governo guidato dal premier Viktor Zubkov si è dimesso, aprendo la strada per la nomina di Putin al suo posto.
Il nuovo presidente riceve in eredità un'economia in crescita spinta dai prezzi del petrolio, ma dovrà affrontare una serie di sfide tra cui corruzione, aumento dell'inflazione, diminuzione della popolazione, industria e agricoltura che crescono a rilento e relazioni sempre più tese con le ex repubbliche sovietiche confinanti e l'Occidente.
Prima del giuramento di Medvedev, Putin - che appariva malinconico - è entrato al Cremlino da solo, ha salutato la guardia presidenziale e ha ringraziato i russi per la fiducia che gli hanno accordato nei suoi due mandati quadriennali.

9 Maggio 2008: Prima “Giornata della memoria” in ricordo di Aldo Moro!

(Aldo Moro prigioniero, fotografato dai terroristi)

L’Italia ricorda Aldo Moro a 30 anni esatti dalla sua uccisione. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto stamane una corona di gerbere e orchidee sotto la stele in bronzo che ricorda il ritrovamento del cadavere del Presidente della Dc il 9 maggio del 1978.Dopo un sequestro durato 55 giorni, il cadavere di Aldo Moro venne infatti ritrovato nel portabagagli di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Castani, a metà strada tra le sedi della Dc e del Pci.Si concluse così la più fosca vicenda della Prima repubblica, iniziata il 16 marzo con il rapimento di Moro e la strage di via Mario Fani.
Accanto alla corona del Capo dello Stato figurano quelle del Partito Democratico e dell’Associazione ‘I popolari’, dell’Associazione Partigiani cristiani, del presidente della Regione Lazio, del presidente del Consiglio dei Ministri, del Comune di Roma, della Provincia di Roma, dei Deputati e dei Senatori del Partito Democratico, del presidente della Camera dei deputati, della Democrazia Cristiana, del presidente del Senato della Repubblica e dell’Udc.
In mattinata si terrà al Quirinale la cerimonia per la prima “Giornata della memoria”, istituita con la legge numero 56 del 4 maggio 2007, al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi. Per l’occasione la Presidenza della Repubblica ha realizzato il volume “Per le vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana”. Nel pomeriggio, nella sala delle Colonne della Camera, si terrà il convegno “Aldo Moro tra Memoria e Storia” organizzato dall’Accademia di studi Storici intitolata al presidente della Dc.
Ma per non scordare quel periodo buio della storia della Repubblica e le vittime del terrorismo, in tutto il Paese sono in programma diverse iniziative e commemorazioni.
Moro, Casini: “Ricordiamone senso identità e volontà dialogo”

Ieri, 9 Maggio 2008, l'Italia ha ricordato l'uccisione dello Statista Aldo Moro avvenuta 30 anni fa!

30 anni fa Moro ucciso dalle BR.
Napolitano commemora le vittime del terrorismo!

"Dedichiamo l'incontro di oggi in Quirinale alle vittime di quell'attacco armato alla Repubblica che seminò ferocia e dolore". Queste le prime parole pronunciate dal capo dello Stato Giorgio Napolitano al Quirinale nel corso della cerimonia per ricordare le vittime del terrorismo a 30 anni dal ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani, a Roma. Cossiga, informato della presenza dei Moro, ha deciso di non entrare nella sala dove si è tenuta la cerimonia.
Dopo aver unito nel ricordo tutti militari italiani caduti nell'adempimento del loro dovere ("sono certo che anche al loro sacrificio si rivolgerà pubblico omaggio in questa giornata") Napolitano ha citato le vittime di Ustica, della Uno bianca, della mafia e della criminalità organizzata. Ma, ha argomentato, le vittime del terrorismo hanno una loro specificità, anche perché era mancato a lungo in Italia "un riconoscimento proiettato nel futuro" come quello deciso dal Parlamento per la data di oggi.
L'emozione di Napolitano"Non si possono sfogliare quelle pagine senza provare profonda commozione: ricordiamo tutte le vittime, dalle più illustri a quelle rimaste più in ombra, qualunque fosse la loro ispirazione politica", ha detto Napolitano. In molti casi i parenti delle vittime del terrorismo in Italia hanno vissuto il loro dolore con un lacerante sentimento di solitudine e di abbandono: "Non può essere, non deve essere così", ha proseguito Napolitano.
Perché Moro con Moro "si colpì il perno principale su cui poggiava la democrazia repubblicana". Dopo di lui le BR colpirono ancora, in una "successione casuale e non facilmente immaginabile, incalzante e angosciosa". In Moro "i terroristi individuarono il nemico più consapevole, che aveva identificato nel '68 la crisi che attraversava la società" e cercava una di dare risposta con l'azione politica alle nuove sollecitazioni dei tempi. Basta tribune ai terroristi"Non dovrebbero esserci tribune per simili figuri", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stigmatizzando la visibilità e lo spazio che viene dato agli ex terroristi in televisione e su altri media. In particolare ha citato l'intervista dell'ex brigatista che uccise Carlo Casalegno che ha detto di provare solo "rammarico" per i familiari delle vittime. "Il rispetto della memoria purtroppo è spesso mancato proprio da parte di responsabili delle azioni terroristiche", ha aggiunto il presidente.
Avverte, infatti, Napolitano: "Chi abbia regolato i propri conti con la giustizia, ha il diritto di reinserirsi nella società ma con discrezione e misura e mai dimenticando le sue responsabilita' morali anche se non piu' penali. Cosi' come -afferma rivolto ai 'cattivi maestri'- non dovrebbero dimenticare le loro responsabilita' morali tutti quanti abbiano contribuito a teorizzazioni aberranti e a campagne di odio e di violenza da cui sono scaturite le peggiori azioni terroristiche; o che abbiano offerto al terrorismo motivazioni, attenuanti, coperture e indulgenze fatali". Queste sono le ragioni, spiega il presidente della Repubblica, per cui "si doveva e si deve dar voce non a chi ha scatenato la violenza terroristica ma a chi l'ha subita, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai famigliari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti, sopravvivendo ma restando per sempre invalidati". Ecco allora che "si deve dar voce a racconti di verità sugli anni di piombo, ricordando quelle terribili vicende, come sono state vissute dalla parte della legge e dello Stato democratico, dalla parte di una umanità dolorante. E' a questa parte, ai famigliari delle vittime, a tutti i colpiti dallo stragismo e dal terrorismo, che lo Stato deve restare vicino. Solo cosi' -conclude Napolitano- con questo rispetto per la memoria, si potrà rendere davvero omaggio al sacrificio di tutti".
Analisi degli anni di piombo "Ci sarà da riflettere ancora e a fondo, anche se molto si è lavorato, sulla genesi e sulla fisionomia dei fenomeni di stragismo e terrorismo politico di cui è stata teatro l'Italia. E' c'è da augurarsi che si riesca ancora ad indagare, anche in sede giudiziaria, su singoli fatti di devastante portata: che si riesca ad accertare pienamente la verità, come chiedono le associazioni delle famiglie delle vittime". In mattinataPoco prima lo stesso presidente della Repubblica Napolitano aveva deposto una corona in via Caetani, davanti alla lapide che ricorda il sacrificio di Aldo Moro. Napolitano e' arrivato in via Caetani alle 9,45 e si e' soffermato in raccoglimento davanti alla lapide che ricorda quel tragico 9 maggio di trent'anni fa, quando il presidente Moro "fu freddamente ucciso con disumana ferocia da chi tentava inutilmente di impedire un programma coraggioso e lungimirante". Nella strada erano gia' presenti vari esponenti politici tra cui Gerardo Bianco, Franco Pisanu, Gianfranco Rotondi, Mauro Cutrufo, Luigi Zanda, Vannino Chiti e Rosy Bindi. C'erano anche il prefetto di Roma Carlo Mosca e il questore della capitale Marcello Fulvi.Anche Francesco Cossiga si è recato in Via Caetani a deporre una corona di fiori ma non ha partecipato alla commemorazione di Moro e di tutte le vittime del terrorismo al Quirinale dove è presente la famiglia dello statista. Cossiga, assieme a Giulio Andreotti e Benigno Zaccagnini, è considerato dalla famiglia di Moro responsabile politicamente (allora era ministro dell'Interno) della morte del leader democristiano e nelle lettere che Moro scrisse dalla sua prigionia i vertici della Dc sono accusati di non voler fare niente per salvarlo. Per questa ragione, Cossiga, che si era recato al Quirinale, informato della presenza dei Moro, ha deciso di non entrare nella sala dove e' in corso la cerimonia.

domenica 4 maggio 2008

"I Love America"

I love America, io amo l'America...in quanti sarebbero disposti a dirlo? Eppure essa rimane uno dei pochi baluardi delle libertà individuali dell'essere umano! Con tutti i suoi pregi e difetti, l'America è l'unico dei caposaldi della difesa della democrazia occidentale! Con la sua massoneria, il suo capitalismo sfrenato, la sua mafia finanziaria...l'America oggi è ancora per tutti noi "indispensabile"!!!

Alice Cooper - "Clones(we're all)"

Il sistema economico-politico della nostra società moderna, del capitalismo e del consumismo ci vuole tutti omologare come "Cloni"? Sembrerebbe di sì, in questo videoclip del 1980 Alice Cooper già lo preannunciava...

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!