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domenica 15 giugno 2008

11 settembre 2001: il grande complotto degli ILLUMINATI!

L'attentato alle Torri Gemelle di New York in realtà è stato un vero e proprio complotto ordito dal Grande Ordine Massonico degli Illuminati tra cui vi appartengono anche importantissimi uomini politici Americani e forse lo stesso Presidente Bush...

Gli illuminati e le religioni (David Icke)

La Massoneria controlla da secoli la vita Politica ed Economica degli Stati Uniti d'America e dell'Europa...gli ILLUMINATI comandano e decidono del destino di gran parte delle Nazioni nel Mondo!!!

Gli illuminati e le banche (David Icke) - cosa c'è di vero dietro le teorie cospirazioniste? Nuovo Ordine Mondiale...esiste questo piano segreto???


Gli illuminati e le banche (David Icke)
 
Il sistema Politico-Economico Mondiale è controllato da una Setta Massonica, gli Illuminati, di questa setta fanno parte i più influenti uomini della politica e della finanza internazionale...anche l'Italia è soggiogata da questi Massoni che sono infiltrati dappertutto: Politica, Economia, Finanza, Istruzione, Magistratura, Esercito e anche all'interno del Vaticano...

Tremonti accusa la Massoneria...

Il Ministro Tremonti accusa i disastri della Globalizzazione imposta al Mondo dalle Massonerie e dalle Lobby Economico-Finanziarie! Gli ILLUMINATI sono i Massoni più potenti del Mondo e tra questi membri vi è anche l'ex-Presidente degli Stati Uniti d'America Bill Clinton...

Il ritrovo Mondiale dei Massoni: BOHEMIAN GROVE!!!

Il Bohemian Club è una organizzazione fondata nel 1872 a San Francisco da un gruppo di giornalisti. Nel 1891 l'organizzazione spostò parte della sua attività nell'omonimo "Bohemian Grove", un bosco di sequoie esteso circa 1000 ettari e sito a Monte Rio, in California, di proprietà del club ufficialmente dal 1901.
Il Bohemian Grove si trova al centro di un territorio storicamente chiamato la "sacra Sonoma" e abitato dalla tribù dei Pomo. La cosiddetta "Via della Morte" (dove i Pomo compivano riti divinatori e di cremazione) ed altri luoghi di Sonoma sono tuttora oggetto di grande interesse da parte di seguaci di riti neopagani. Queste sette attribuiscono al Bohemian Grove un singolare significato poiché credono sia posto all'incrocio di due "linee esoteriche" che collegano i principali siti sacri di Sonoma.
Il Bohemian Club organizza dal 1899 un elitario campo estivo di due settimane a cui partecipano anche migliaia di invitati, prevalentemente personaggi rilevanti del mondo politico ed economico. In questi incontri si partecipa a rituali pagani, a conferenze e a spettacoli di intrattenimento di vario genere. Il primo sabato del campo estivo si compie il tradizionale rito del "Cremation of Care" (traducibile con "cremazione dell'intento") chiaramente di origine occulta: una processione funebre a lume di torcia con uomini vestiti di rosso e con legni appuntiti addosso che concludono il rito con l'apertura di una bara contenente uno scheletro nero di legno vestito da donna, rappresentante appunto il "Care".
Tra i manufatti presenti nel Bohemian Grove il più rilevante è un enorme gufo stilizzato alto circa 15 metri attorno al quale si svolgono tutti i riti. Il gufo, chiamato Moloch, è anche presente nel logo del Bohemian Club e su altri edifici presenti nel bosco. Moloch è una antica divinità pagana a cui era dedicato un culto che prevedeva anche sacrifici umani. Il famoso anchorman della CBS Walter Cronkite ha eccezionalmente prestato la voce al gufo per i rituali.
Tra i "bohemian" più noti troviamo personaggi del calibro di David Rockfeller, Henry Kissinger, Rupert Murdoch, Alan Greenspan, Stephen Bechtel, William F. Buckley Jr..
Anche presidenti degli Stati Uniti (prevalentemente repubblicani) sono stati membri del Club come Herbert Hoover (che lo definì ""the greatest men's party on Earth"), Dwight Eisenhower, Richard Nixon, Gerald Ford, Ronald Reagan, Bill Clinton, George Bush Senior, George Bush Junior. Tra i politici ospiti del Bohemian Grove si possono citare Dick Cheney, Colin Powell, Donald Rumsfeld, George Shultz, Karl Rove, Al Gore, Newt Gingrich, Tony Blair, Jack Kemp, Caspar Weinberger, Shimon Peres, Helmut Schmidt, Michel Rocard, James Baker.
Nell'estate del 2006 tra i circa 250 invitati erano presenti Rupert Murdoch, Tony Blair, Shimon Peres, Bill Cinton, Al Gore, Newt Gingrich, Colin Powell, Arnold Schwarzenegger, George Shultz, Phil Angelides, Billy Beane, Lawrence Summers, Bono.


Fonte: http://it.wikipedia.org

Istat 2007: Le masse popolari non arrivano sino alla fine del mese!

Retribuzioni da fame. Più della metà delle famiglie sopravvive con meno di 1.900 euro al mese. I siciliani sono i più poveri. Cresce il numero di chi rinuncia a cercare un lavoro regolare ed onesto!
(Il Bolscevico n. 25/2008) Non ci vuole una grande fantasia per immaginare che Italia viene fuori dal Rapporto Istat per l'anno 2007, presentato dal suo presidente, Luigi Biggeri, alla Camera dei deputati il 28 maggio scorso. È un'Italia dai bassi salari dove cresce la povertà, dove gran parte delle famiglie popolari fa fatica a pagare l'affitto e non arriva alla fine del mese. È un'Italia dove crescono le diseguaglianze sociali e la precarietà, dove chi è più ricco diventa più ricco e chi è più povero diventa più povero, dove le differenze uomo donna e Nord Sud non si assottigliano ma si allargano, dove i disoccupati disperati rinunciano persino a cercare lavoro. È un'Italia che vede svilupparsi il fenomeno dell'emigrazione dal Sud al Nord del Paese per sfuggire alla disoccupazione. È un'Italia che registra amplissime delocalizzazioni di stabilimenti produttivi all'estero da parte di grandi-medie aziende e una percentuale alta di aziende che pur non aumentando la produttività aumentano i profitti attraverso un più accentuato sfruttamento della mano d'opera.
REDDITI: La fotografia che ne esce dai dati Istat è a dir poco desolante: il 50% delle famiglie non supera i 1.900 euro al mese. Ciò vuol dire che ve ne sono anche di quelle che di euro ne prendono meno. Infatti, mentre le retribuzioni del Centro-Nord si avvicinano alla media europea, quelle del Mezzogiorno calano a precipizio sulla media dei paesi più disuguali come il Portogallo, la Lettonia e la Grecia. Gli anziani soli percepiscono i redditi più bassi, e tra questi le donne sole con più di 65 anni. Il 20% delle famiglie con i redditi più bassi percepisce complessivamente solo l'8% del reddito totale. Mentre vi è un altro 20% delle famiglie con i redditi più elevati che si pappa una quota di ricchezza prodotta pari al 38% del totale. Questo gruppo percepisce un reddito medio di circa 5 volte superiore. È Bolzano la città con il reddito medio familiare più elevato: circa 32.000 euro all'anno contro una media nazionale di 27.736 euro. Segue la Lombardia con oltre 31.500 euro. In fondo alla classifica si trova la Sicilia con poco meno di 21.000 euro, con un divario di 10.000 mila euro in meno rispetto al reddito medio familiare percepito nel Nord d'Italia.Il fatto è che in Italia le retribuzioni crescono molto meno che in altri paesi europei. In 10 anni, dal 1995 al 2006, le retribuzioni orarie reali sono aumentate del 4,7% a fronte di una crescita cinque o sei volte più consistente registrata in Francia e in Svezia. L'impoverimento medio degli italiani rispetto all'insieme degli abitanti Ue-15 è di circa 13 punti percentuali. Un tracollo se si pensa che ancora nel 2000 il valore del reddito per abitante degli italiani era superiore di 4.
POVERTA': I bassi salari, frutto di una costante perdita di potere di acquisto a causa dell'inflazione che ha ripreso a galoppare (+ 5% alimentari, + 9% energetici nel primo trimestre 2008), di un mancato recupero in modo adeguato delle retribuzioni nei rinnovi del contratti di lavoro nazionali, dell'espandersi del lavoro precario, producono povertà anzitutto nei ceti meno abbienti, ma anche in strati del "ceto medio". In questo senso i dati Istat sono assai preoccupanti per non dire drammatici. Vediamoli: Il 14,6% delle famiglie arriva con molta difficoltà alla fine del mese, il 28,4% non riesce a fronteggiare una spesa imprevista di 600 euro, il 66,1% non è riuscita a risparmiare niente nell'ultimo anno. Più nel dettaglio: almeno una volta il 4,2% delle famiglie non ha avuto denaro sufficiente per comprare cibo; il 10,4% per pagare spese mediche; il 7% per il trasporto; l'11,7% per pagare le tasse; il 6,8% per acquistare vestiti; il 13,1% delle famiglie per pagare rate di mobili o altri beni; il 9,4% per fare fronte alle bollette di gas, luce o telefono; il 3,7% per l'affitto mensile o il mutuo casa.A proposito di quest'ultimo argomento: il 61% delle famiglie che pagano il mutuo considera pesante il carico finanziario che ne deriva, mentre la metà degli affittuari giudica onerose le spese per il canone. Inoltre, il 47,4% delle famiglie reputa pesanti le spese generali per la casa e il 45,8% considera gravosi i debiti diversi dal mutuo. Non c'è il dato sulle morosità, in paurosa crescita, che riguarda quelle famiglie che. per varie ragioni, non riescono più a pagare il mutuo o l'affitto e per questo perdono la casa acquistata o sono sfrattate.
OCCUPAZIONE: I dati Istat su occupazione-disoccupazione vanno saputi leggere per non cadere in errore. Vero è che dal 1999 i numeri della disoccupazione sono scesi. Nel rapporto si legge che nel 2007 in Italia sono poco più di un milione i senza lavoro, cioè un milione meno di quelli registrati dieci anni prima. Ma questo "calo" della disoccupazione non è stato accompagnato, almeno dal 2003 in poi, da un aumento significativo del tasso di occupazione. Perché? Semplice, si è allargata l'area della "inattività". Nel 2007 quella che viene chiamata "zona grigia" delle persone interessate a lavorare, ma scoraggiate sulle possibilità di trovare l'impiego conta quasi 3 milioni di persone (+318.000 rispetto al 2004). L'incidenza degli "inattivi" aumenta con il crescere degli anni e nelle regioni meridionali (48%) dove ci sono minori possibilità d'impiego e maggiore sfiducia.In ogni caso, il tasso di occupazione in Italia (segnalato dall'Istat) pari al 62,5% rimane lontano dalla media europea attorno al 70%. È un problema che riguarda soprattutto il Mezzogiorno che segna un misero 52% di tasso di occupazione, 17 punti in meno rispetto al Nord (69%). Ma le disuguaglianze non finiscono qui: il tasso occupazionale nazionale maschile è al 74% mentre quello femminile non supera il 51% con ben 23 punti di disparità di genere. Nel Mezzogiorno 6 donne su 10 tra i 15 e i 64 anni risultano "inattive".
PIL E PROFITTI: Uno dei motivi non secondari di quanto descritto è la scarsa crescita economica dell'Italia: 1,4% nel 2007 rispetto al 2,5% dell'Unione europea dei 27 paesi. Un altro motivo altrettanto importante è l'atteggiamento assunto dalle aziende finalizzato unicamente al profitto. Le imprese italiane hanno una redditività tra le più alte d'Europa, che non deriva dalla crescita produttiva ma dallo sfruttamento intenso dei lavoratori. Il rapporto cita 1 milione e 600 mila aziende che consegue livelli di redditività superiori alla media del suo settore ma con livelli di produttività inferiori. Inoltre, circa la metà delle grandi imprese industriali italiane ha ormai trasferito all'estero, in paesi dove utilizzano forza lavoro a bassissimo costo e godono di più favorevoli agevolazioni fiscali, parte dei propri processi produttivi.
DAL SUD AL CENTRO-NORD PER LAVORO: Ancora molto sostenute risultano le migrazioni per lavoro all'interno dei confini nazionali, quasi tutte dal Sud al Centro-Nord d'Italia. Riguardano lavoratori italiani in cerca di occupazione ma anche e in maggioranza lavoratori stranieri residenti. Complessivamente gli spostamenti dentro i confini nazionali sono stati in media di 1 milione e 300 mila all'anno nel periodo tra il 2002 e il 2005. Le mete, in prevalenza Milano, Bergamo, Roma, Torino, Verona, Emilia-Romagna, Toscana, Marche.
IMMIGRATI: Al primo gennaio 2008 gli immigrati residenti in Italia sono 3,5 milioni, pari al 5,8% della popolazione italiana (+454 mila rispetto al gennaio 2007). Le comunità più numerose sono quelle romena (654 mila circa), albanese (400 mila), marocchina (370 mila), cinese (160 mila circa), Ucraina (135.000). I migranti presenti in Italia sono prevalentemente giovani e in età attiva: uno su cinque è minorenne, uno su due ha un'età tra i 18 e i 39 anni. Si trovano in maggioranza nel Nord e nel Centro del Paese: 36,3% nel Nord-ovest, 27% nel Nord-est, 24,8% nel Centro e l'11,6% nel Mezzogiorno. Crescono i ricongiungimenti familiari. Aumentano i matrimoni con almeno uno sposo straniero celebrati in Italia: oltre 34.000 nel 2006. Il matrimonio misto più frequente è quello tra lo sposo italiano e la sposa straniera, specie dell'est europeo.Sempre nel 2006, 58 mila i bambini nati da coppie di genitori stranieri, pari al 10,3% del totale dei nati della popolazione residente. Le straniere residenti hanno avuto in media 2,5 figli ciascuna, il doppio di quelli partoriti dalle italiane (1,26). In seguito ai nati e ai ricongiungimenti familiari cresce il numero dei minorenni stranieri residenti giunti al primo gennaio 2007 a 666 mila. Di conseguenza aumentano gli studenti di cittadinanza straniera: più che raddoppiati negli ultimi cinque anni scolastici, diventati oltre 500 mila nel 2006/2007, pari al 5,6% del totale degli studenti. Il tasso di delinquenza tra i migranti regolari è pari al 2%, quasi lo stesso registrato tra gli italiani. Percentuali che salgono tra i migranti non in regola con il permesso di soggiorno, verosimilmente spinti dal bisogno. Non per caso più alte risultano le denunce per borseggio, furti e contrabbando.Non c'è dubbio, in conclusione, che la questione sociale, in primis quella salariale e delle pensioni, in Italia è peggiorata notevolmente e progredisce verso livelli sempre più intollerabili di cui portano la responsabilità i governi di "centro-destra" e di "centro-sinistra" che si sono succeduti, nonché il padronato e i vertici sindacali per ciò che compete loro.

Dalla tribuna della FAO Ahmadinejad attacca l'imperialismo!

(Il Bolscevico n. 25/2008) Il 3 giugno a Roma, dalla tribuna del vertice della Fao e in conferenze stampa, il presidente iraniano ha attaccato l'imperialismo e difeso le posizioni della Repubblica islamica dell'Iran in politica estera e sui diritti allo sviluppo del nucleare civile. Interventi coraggiosi e giusti che anche nell'occasione gli hanno attirato addosso i fulmini dei rappresentanti imperialisti e reazionari che hanno cercato di demonizzarlo, di presentarlo come un paria della terra, di sbeffeggiare le posizioni antimperialiste e antisioniste iraniane.All'assise della Fao, Berlusconi in segno di disprezzo si è persino alzato e se ne è andato prima dell'intervento di Ahmadinejad, un atteggiamento vergognoso per compiacere il sodale Bush.Nell'intervento alla Fao Ahmadinejad ha denunciato le responsabilità dell'imperialismo e delle multinazionali che aggrediscono, occupano paesi, pilotano i mercati finanziari, condannano alla fame, alla povertà e al sottosviluppo una larga fetta della popolazione mondiale. E denunciato la complicità con l'imperialismo o la nullità di organismi quali l'Onu e la stessa Fao.Prima della partenza da Teheran si era incontrato con ospiti stranieri arrivati nella capitale iraniana per assistere alle cerimonie per il 19esimo anniversario della morte dell'ayatollah Ruollah Khomeini, il fondatore della Repubblica islamica e della rivoluzione antimperialista islamica di cui Ahmadinejad è continuatore. Fra l'altro il presidente iraniano ha affermato che "il regime sionista criminale e terrorista, che ha una storia di 60 anni di saccheggi, aggressioni e crimini è alla fine e verrà presto cancellato dalle carte geografiche" e che "il tempo delle potenze tiranniche è finito e con la vigilanza e la solidarietà tra i popoli, gli Usa e tutte le potenze sataniche se ne andranno e la giustizia arriverà".Argomenti ripresi nella conferenza stampa alla Fao e in interviste nelle quali ha ribadito che "le nostre posizioni sul regime sionista sono un bene per tutte le nazioni, per il nostro popolo. I sionisti sono il male all'interno della comunità internazionale. I crimini che vengono commessi in Palestina sono un danno per tutta l'umanità. Quei crimini dovrebbero sparire. Qualcuno può appoggiare questi crimini? Può appoggiare i terroristi? Io ripeto la nostra idea: organizziamo un referendum tra i palestinesi per decidere davvero chi abbia diritto di vivere in quella regione. Il risultato, qualunque esso, sia dovrebbe essere accettato, mentre gente che non ha radici nella regione non dovrebbe avere uno Stato da quelle parti. Io dico all'Italia: guardate che ho solo annunciato qualcosa che è scritto, ho anticipato che il regime sionista è in via di estinzione. Se l'Olocausto c'è stato, parliamo solo di una parte dei 60 milioni di morti che ha fatto la Seconda guerra mondiale. Dopo 60 anni dobbiamo aprire la scatola nera del regime sionista. Noi abbiamo soltanto detto che questo regime di occupazione deve finire".Quanto agli Usa ha affermato che "si ridurrà la sfera di influenza degli Stati Uniti nel mondo, il nuovo presidente dovrà rispondere alle vere esigenze del popolo americano: 40 milioni di cittadini americani non hanno assistenza sanitaria, le vittime del ciclone di New Orleans non hanno ancora una casa. Chiunque sia il presidente dovrà ritirare i soldati americani dall'Iraq, il popolo americano non permetterà di continuare a spendere miliardi di dollari in armamenti".Sul tema del diritto dell'Iran a sviluppare la tecnologia nucleare ha affermato che "la questione nucleare iraniana è un affare politico, non è giuridico. Non è buffo che gli Stati Uniti, che hanno l'arsenale nucleare più grande del mondo, oggi chiedano conto alla nazione iraniana del suo programma nucleare civile? Le nostre attività sono civili, pacifiche e legali. Gli Usa esercitano pressioni sulla Aiea. L'agenzia in più punti nel suo rapporto conferma che ci sono elementi civili nei programmi iraniani. È vero l'Iran non risponde a tutto, perché non risponde alle asserzioni, alle pretese che gli Stati Uniti fanno tramite l'Agenzia. L'inimicizia degli Stati Uniti contro di noi non è una cosa nuova, sono più di 60 anni che va avanti la loro ostilità con la nazione iraniana. Per 27 anni hanno protetto uno dei più feroci dittatori del mondo contro la nazione iraniana, e dopo quasi 30 anni continuano a tramare contro di noi. Anche all'Aiea, sul nostro programma nucleare pacifico!" Continua il Presidente Iraniano: "Siamo pronti a dialogare con chiunque, salvo col regime sionista - ha proseguito Ahmadinejad - in un rapporto basato sul rispetto reciproco e la giustizia. L'anno scorso avevo fatto una proposta a Bush, incontriamoci all'Onu, di fronte ai giornalisti, e discutiamo". Ai leader italiani che non lo hanno voluto incontrare ha ribattuto: "Avrei voluto sentire io le loro opinioni, raccomandando loro di rispettare i diritti del popolo libanese e afgano. Una cosa è sicura: in Afghanistan è impossibile che la politica della Nato abbia successo, perché è una politica sbagliata, fondata soltanto sulla forza, che non tiene in considerazione la struttura sociale dell'Afghanistan. La storia dell'Afghanistan ha dimostrato che quel popolo, che è un popolo amabile e operoso, non tollera l'occupazione militare: la Nato deve trattare meglio quel popolo, mentre loro pensano che con la forza si possa risolvere tutto. E lo stesso vale per il Libano. I libanesi sono un popolo coraggioso, non bisogna interferire con i loro affari. Questo avrei detto agli italiani!"

NELL'UNIONE EUROPEA DOMINA LA DITTATURA DEL DENARO!

Giacinto Auriti ( Università di Teramo ) traccia un inquietante scenario: “Domina la dittatura del denaro!“ ( Dietro l’immigrazione le trame della grande usura bancaria ) - Nel problema dell’invasione extracomunitaria si muovono personaggi potenti che manovrano somme enormi di denaro. Umberto Bossi è l’unico leader di partito che ha lanciato un duro jaccuse ai magnati dell’ Alta finanza mondialista, rendendoli responsabili (diretti o indiretti ) anche dell’ immigrazione di massa verso l’ Europa, allo scopo di indebolirla e quindi di favorire lo strapotere americano.“ Bossi ha ragione – conferma Giacinto Auriti , docente di Teoria generale del diritto all’ Università di Teramo – perché il progetto di spossessare i popoli dalle proprie tradizioni va di pari passo con lo spossessamento della loro sovranità economica e monetaria. Insieme ad altri studiosi abbiamo presentato in Parlamento una nostra proposta di legge sul valore indotto della moneta che ridarebbe la sovranità monetaria ai popoli “Ci può brevemente spiegare di che si tratta ?“ Farò un esempio elementare. Quando un cercatore d’oro trovava una pepita, se ne appropriava senza indebitarsi con la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la Banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta (la banconota), al posto della proprietà il debito. Con il sistema monetario attuale i popoli sono stati trasformati da proprietari in debitori del loro denaro. La data precisa di questo ladrocinio è il 1694, quando nasce la Banca d’Inghilterra: da allora invece di continuare a prestare oro si cominciarono a prestare la cambiali di quella banca “Nel 1694 quindi è stata concepita la moneta nominale che poi si sarebbe diffusa in tutto il mondo ? “ Esattamente. Tutti i processi rivoluzionari in negativo, ovvero contrari alla tradizione dei popoli, sono stati sponsorizzati dalle elites economiche e massoniche anglosassoni, dalla Rivoluzione Francese in avanti. Quando si divide la sovranità monetaria da quella politica, significa mettere il destino di milioni di persone nelle mani di una cupola di potenti banchieri. Esattamente quello che ha detto Bossi “Siamo quindi tutti schiavi di una sorta di grande usura organizzata, quella bancaria ?“ Certo. La moneta deve tornare ad essere di proprietà dei cittadini, non della Banca centrale. Noi dobbiamo opporci allo strozzinaggio della Grane Usura, così come nella storia è stato fatto da movimenti politici che poi sono stati demonizzati proprio perché andavano a colpire i grandi banchieri e volevano ridare la proprietà del denaro ai cittadini. Penso alla Vandea francese, ad esempio, ma anche al movimento Guardia di Ferro romena di Codreanu, alla Falange spagnola.. .”Oggi crede che sia giunto nuovamente l’ora del riscatto per i popoli ? “ Mi auguro proprio di si, la storia è ciclica. La ribellione delle genti italiane e padane al disegno della società multirazziale deve marciare insieme alla volontà di riottenere la legittima proprietà del nostro denaro. Il futuro di milioni di persone non può essere deciso dai banchieri !“
Fonte: G.Sav. Tratto da – La Padania – del 17 – 02 - 1999

L'Irlanda boccia l’Europa. Fiore (FN): "Ora facciamo l’Europa dei popoli!"

DUBLINO - Il popolo d’Irlanda ha detto no al Trattato di Lisbona: l’unico dei 27 Paesi membri chiamato a decidere con un referendum ha scelto di mantenere intatta la propria sovranità nazionale. In particolare ad opporsi al Trattato è stata tutta la popolazione rurale e quella dei distretti di Mayo, Limerick, Galway, Sligo e Louth.Il Segretario di Forza Nuova, On.Roberto Fiore, si felicita: “questa è la testimonianza tangibile di come quando i popoli sono chiamati a decidere direttamente sul loro futuro, superano in intelligenza i loro governanti. Con questo referendum, l’Irlanda più genuina, cattolica, e di sani valori, la stessa che rigettò l’aborto, ci ha letteralmente salvati da quello che si può chiamare un mostro giuridico giacobino che avrebbe privilegiato solo i suoi pochi e ricchissimi fautori. Il popolo d’Irlanda ha scelto con saggezza, ha salvaguardato gli interessi di tutta Europa. La carta di Lisbona conteneva pessime regole, tra cui la decadenza del diritto di voto nelle scelte comunitarie. Abbiamo rischiato di dover dire addio non solo alla nostra sovranità nazionale, ma anche alla nostra identità. Gli irlandesi già in passato diedero del filo da torcere agli oligarchi respingendo il Trattato di Nizza. L’Europa dei banchieri ogni qual volta è sottoposta al vaglio dei cittadini finisce con le ossa rotte: ricordiamo l’eroico no dei francesi e degli olandesi alla Eurocostituzione.” prosegue l’Eurodeputato: “In UE si usa fare i conti senza l’oste: la invitiamo a lasciar perdere ogni ulteriore iniziativa volta a sovvertire il chiarissimo volere dei popoli europei. La storia ha parlato, mettersi contro alla storia porta solo guai. Terrò nei prossimi giorni una Conferenza con il Presidente del Gruppo ITS Bruno Gollnisch per promuovere la costituzione di un’Europa realmente unita negli interessi della propria gente e dove prevalga il volere dei popoli su quello dei potenti.”Il movimento guidato dall’On. Roberto Fiore annuncia che nelle prossime ore manifesterà sotto l’ambasciata irlandese la propria gioia per la bocciatura referendaria in Irlanda del Trattato di Lisbona.

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!