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lunedì 11 luglio 2011

"Un rapporto orale richiede consenso attivo, altrimenti il maschio rischia la mutilazione!" Il complotto contro DSK è fallito miseramente in un solo mese, la giustizia Americana è stata efficientissima nello smascherare la "finta" cameriera dell'Hotel di lusso Sofitel, dove alloggiava Strauss-Kahn, a New York. La cameriera "prostituta" da chi è stata assoldata? Chi ha orchestrato il complotto per affossare DSK? Nonostante i complottisti abbiano sfruttato le umane debolezze e le umane inclinazioni di Strauss-Kahn, è giusto che lo stesso DSK nonostante le ultime sue dichiarazioni torni ad essere riabilitato e torni a concorrere alle elezioni primarie del suo Partito politico per puntare alle prossime elezioni Presidenziali che si terranno nel 2012 in Francia! DSK non mollare, corri per l'Eliseo! Scendi in campo con onore e a testa alta!!!

NEW YORK - Dopo un rapporto orale consenziente, Dominique Strauss- Kahn ha rifiutato di pagare la cameriera del Sofitel di Manhattan, che poi lo ha accusato di stupro. Questa, secondo il New York Post, la ricostruzione della vicenda che ha portato al processo contro l’ex-direttore del Fmi e a un terremoto sia nel mondo giudiziario statunitense.
Strauss-Kahn avrebbe rifiutato di pagarla e a quel punto la cameriera lo avrebbe insultato, denunciando lo stupro. I legali dell’economista, però, sostengono che non vi sia stato «nessun rapporto a pagamento».
All’ex direttore del Fmi sono stati revocati gli arresti domiciliari venerdì, dopo la scoperta che la cameriera che lo accusava ha ripetutamente mentito.
(di Mario Landi da Leggo del 4 luglio)

Sarebbe una prostituta la cameriera del Sofitel di Manhattan che ha accusato di stupro Dominique Strauss-Kahn, l'ex numero uno del Fondo Monetario Internazionaler (Fmi), nei cui confronti sono stati revocati ieri gli arresti domiciliari. Lo scrive con ampio rilievo il New York Post online. Secondo il tabloid newyorchese, solitamente bene informato sulla cronaca giudiziaria della Grande Mela, «le indicazioni in base alle quali la donna lavorava come prostituta d'albergo potrebbe spiegare perchè Strauss Kahn insiste con l'affermare che l'incontro era consensuale». «C'è l'informazione, che incassa mancia straordinarie, capite di cosa si tratta. Non si tratta di portare in camera altri asciugamani», ha riferito la fonte. Ofelia, come viene chiamata la donna, offrirebbe dunque dei «servizi extra» ai clienti uomini dell'albergo Sofitel dove lavora come cameriera. Ed è proprio per questo che il suo sindacato sarebbe riuscito a fare assumere in un albergo così lussuoso un'immigrata da poco arrivata negli Stati Uniti dalla Guinea. «C'era un'intera squadra di persone che la vedeva come una fonte di guadagno», nota la fonte. Diversi uomini avrebbero inoltre pagato le sue spese di parucchiere e saloni di bellezza. La difesa di Strauss-Kahn avrebbe anche scoperto che la cameriera è implicata in una truffa con uno schema piramidale ai danni di altri immigrati della Guinea. «Ci sono delle persone che ne sono state vittime. Che dicono di essere stati derubate. Persone che lavorano del suo vicinato», spiega la fonte. Le rivelazioni del Post, se confermate, potrebbero smontare completamente le accuse contro Dsk, già minate dai numerosi dubbi sulla credibilità di Ofelia, che hanno portato ieri alla revoca dgeli arresti domiciliari imposti a Strauss-Kahn. Il primo colpo di scena nella tormentata vicenda giudiziaria di Dominique Strauss-Kahn si è verificato ieri: le accuse di stupro il 14 maggio al Sofitel di New York si sono sgretolate e all'ex numero uno del Fmi, da quasi due mesi sulla graticola, sono stati revocati gli arresti domiciliari. Ora l'economista francese è un uomo libero, o quasi, anche se il caso non è ancora chiuso. Ma secondo la stampa Usa, la procura di New York potrebbe decidere di lasciar perdere tutte le accuse, dato che la donna non ha più nessuna credibilità e le possibilità di vincere un'eventuale causa sono vicine allo zero. La cameriera ha ammesso di avere mentito alla giustizia, sotto giuramento, rischiando ora fino a cinque anni di carcere e l'espulsione dagli Usa ma continua a mantenere le sue accuse nei confronti di Strauss-Kahn. Riferendosi a sue dichiarazioni in tribunale, in una lettera il procuratore distrettuale Cy Vance ha scritto che la cameriera «ha ammesso che le sue dichiarazioni erano false e che dopo l'incidente nella suite 2806 (quella dove alloggiava Dsk, ndr.), è andata a pulire una stanza vicina ed è poi tornata nella 2806 ed ha iniziato a pulire la suite prima di segnalare l'incidente ai suoi superiori». Secondo il New York Times, i primi seri dubbi degli inquirenti erano emersi sin dai primi giorni, dopo che era stata intercettata una telefonata della donna, in cui chiedeva ad un amico carcerato in Arizona come trarre vantaggi finanziari dalla vicenda.

CENA AL RISTORANTE ITALIANO
 Dominique Strauss-Kahn ha trascorso la sua prima sera di libertà a New York nel ristorante italiano «La Scalinatella» assieme alla moglie Anne Sinclair e due amici, un uomo e una donna. Lo scrive il quotidiano francese Le Figaro. Apprezzato da Madonna, il ristorante si trova nell'Upper east side. Sorridente, in abito scuro, con la moglie raggiante nel suo vestito bianco, l'ex direttore dell'Fmi è arrivato al ristorante a bordo di una grande auto nera 4 per 4 dai vetri oscurati. I quattro amici si sono seduti in un angolo del ristorante, con Dsk che volgeva la schiena al resto della sala. Una cliente ha poi raccontato che lui appariva di buon uomore e la moglie rideva. Una coppia di avventori li ha salutati augurando loro buona fortuna. All'uscita Strauss-Kahn si è rivolto sorridente ai fotogarfi che l'aspettavano. Dsk ha voluto dunque approfittare della prima serata di libertà dopo un mese e mezzo d'incubo cominciato con una notte al commissariato, una in tribunale, quattro in carcere e il resto del tempo agli arresti domiciliari, anche se di lusso.

LA CAMERIERA AL TELEFONO: "HA UN SACCO DI SOLDI" «Non ti preoccupare, questo tizio ha un sacco di soldi. So quello che faccio». Così la cameriera che accusa Dominique Strauss-Kahn ha parlato al telefono al suo fidanzato in carcere per droga, 28 ore dopo aver denunciato lo stupro. Ma gli inquirenti di Manhattan hanno appreso il contenuto della conversazione solo mercoledì, scrive oggi il New York Times, quando sul loro tavolo è arrivato il testo della traduzione dal Fulani, un dialetto della Guinea. Quelle parole erano l'ultimo tassello della progressiva demolizione della credibilità di 'Ofelià, la 32enne cameriera del Sofitel di New York, arrivata come profuga dalla Guinea, che veniva dipinta come una pia musulmana. Secondo le fonti del quotidiano, la procura ha cominciato ad avere primi dubbi dopo una settimana dalla denuncia del 14 maggio quando è stata intercettata una telefonata nella quale un uomo raccontava ad un sospetto di traffico di droga di essere fidanzato con Ofelia. A questo punto gli inquirenti hanno interrogato la donna in maniera più approfondita. Messa alle strette, la cameriera ha confessato che il patetico racconto di persecuzione politica fatto sette anni fa ai funzionari dell'immigrazione per ottenere l'asilo politico era falso. Un uomo glielo aveva registrato su una cassetta e lei lo aveva imparato a memoria. Così come non corrispondeva a verità il racconto dello stupro di gruppo che aveva detto di aver subito in Guinea.

CAMERIERA RISCHIA FINO A 5 ANNI DI CARCERE per avere mentito sotto giuramento dinnanzi a un Gran Giurì nel corso di una delle udienze preliminari che hanno portato all'incriminazione per stupro dell'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Secondo il codice di procedura penale Usa, chiunque fa dichiarazioni false sotto giuramento di fronte a un Gran Giurì o a un tribunale, «può essere multato o incarcerato fino a cinque anni, o ambedue le cose».

LEGALE PRESUNTA VITTIMA CONFERMA VIOLENZE Con un lungo monologo, a tratti confuso, Thompson ha fornito ampi dettagli sul presunto stupro subito dalla donna. La cameriera del Sofitel sarebbe stata afferrata violentemente da Strauss-Kahn a un seno e l'uomo le avrebbe poi infilato una mano tra le gambe, con una violenza tale da «graffiarle la vagina», ha indicato il legale. Quando la donna è stata ricoverata, ha proseguito Thompson, «le infermiere hanno visto i graffi, li hanno fotografati, e le foto sono state consegnate al procuratore. Parlare di sesso consensuale è una menzogna». Il legale sostiene inoltre che la donna si è lussata una spalla, vista la violenza del contatto, e ha subito danni ai legamenti. «Dovrà forse essere operata», ha precisato Thompson. L'avvocato ha poi riconosciuto che la cameriera non è stata sempre precisa con le autorità Usa nelle sue dichiarazioni al momento di emigrare negli Usa, ma di averlo segnalato lei stessa al tribunale all'inizio della vicenda Strauss-Kahn. Thompson ha infine confermato che la presunta vittima aveva subito mutilazioni genitali in Africa, dove sarebbe stata inoltre stuprata da un gruppo di soldati, diversi anni or sono.

NYT: CAMERIERA HA MENTITO
Secondo il New York Times, che cita fonti giudiziarie, l'intero impianto d'accusa nei confronti dell'ex candidato "in pectore" all'Eliseo si reggerebbe su menzogne e lui starebbe per essere rilasciato. La cameriera del Sofitel di Times Square che accusa Strauss-Khan di stupro «ha mentito fin dal momento della prima accusa» scrive il quotidiano citando fonti «ben piazzate» nell'inchiesta. «L'intero caso Strauss-Khan è sul punto di cadere» perchè - hanno riferito le fonti - vi sarebbero «lacune importanti nella credibilità della cameriera».

La donna ha accusato Strauss-Khan di averla aggredita al Sofitel il 14 maggio scorso. «I procuratori - scrive il quotidiano - non credono molto a ciò che l'accusatrice ha detto loro sia sulle circostanze, sia su sè stessa». Una delle fonti citate dal giornale di New York ha riferito al quotidiano che «fin dal momento della prima accusa, l'accusatrice ha ripetutamente mentito». La cameriera del Sofitel, una donna di 32 anni originaria della Guinea, ha denunciato di essere stata aggredita nella suite 2806 dell' albergo, dove lui alloggiava: lei era entrata per fare le pulizie in camera quando lui era uscito dal bagno, nudo, e l'aveva costretta a forza ad avere un rapporto sessuale.

Le fonti hanno confermato al giornale che i procuratori non mettono in dubbio il rapporto sessuale. Mettono in dubbio, però, la credibilità complessiva della donna, che sarebbe legata a non meglio precisate «attività criminali, tra cui traffico di droga e riciclaggio di denaro». Su un conto bancario a lei intestato sarebbero stati eseguiti ultimamente, da più persone, versamenti da conti depositati in Georgia, Arizona, New York e Pennsylvania, per un ammontare complessivo di 100 mila dollari. Tra coloro che hanno versato del denaro, un uomo incarcerato per traffico di droga con il quale la donna ha avuto una conversazione telefonica il giorno dopo l'episodio al Sofitel. Nella telefonata, che è stata registrata, lei gli chiede quali vantaggi possa trarre dall'intera vicenda.

NYT: HA MENTITO ANCHE SU ASILO La cameriera del Sofitel di Manhattan, originaria della Guinea, che ha accusato di aggressione sessuale l'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, avrebbe mentito anche sulla sua richiesta di asilo. Le fonti giudiziarie contatte dal New York Times hanno riferito l'esistenza di irregolarità nella domanda di asilo presentata dalla donna di 32 anni e madre di una figlia, giunta negli Stati Uniti nel 2002. Agli investigatori la donna ha detto che nella richiesta di asilo è registrato uno stupro e che lei aveva subito mutilazioni genitali. Ma le verifiche degli investigatori hanno portato a riscontri diversi.

48 GIORNI DI INFERNO Ecco le principali tappe della vicenda legata a Dominique Strauss-Kahn, 62 anni, l'ex direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi), uomo dei sogni della sinistra francese per la candidatura all'Eliseo del 2012, accusato di stupro a New York.
++ MAGGIO ++

* 14: Arresto a New York di Dsk mentre era già a bordo di un aereo dell'Air France in partenza per Parigi. È accusato di aggressione sessuale nei confronti di una donna delle pulizie dell'albergo Sofitel di Manhattan. Secondo un resoconto dell'arresto pubblicato il 16 giugno, Dsk ha invocato in un primo tempo l'immunità diplomatica.
* 15: Dsk, che nega i fatti, è formalmente accusato di atto sessuale criminale, tentativo di stupro e sequestro. La presunta vittima, 32 anni, originaria della Guinea, che alleva da sola una figlia di 15 anni, lo identifica come suo aggressore al commissariato di Harlem, dal quale Dsk esce ammanettato davanti alle tv. Quelle immagini faranno il giro del mondo e susciteranno scandalo soprattutto in Francia. Da Parigi, la moglie di Dsk, la milionaria Anne Sinclair, non «crede un solo secondo alle accuse». L'affaire scuote la classe politica francese a un anno dal voto presidenziale per il quale Dsk era favorito. Alcuni esponenti politici parlano di una «trappola», un «complotto».
* 16: Un giudice di Manhattan respinge la richiesta di libertà su cauzione. Incarcerato nell'immensa prigione newyorchese di Rikers Island, Dsk è colpito da sette capi d'accusa. Rischia dai 15 ai 74 anni di carcere. La difesa è guidata da due superavvocati americani, William Taylor e Benjamin Brafman. Anne Sinclair vola a New York.
* 18: L'accusatrice testimonia davanti al grand jury che si riunisce segretamente. Secondo il suo avvocato, nega di aver avuto una relazione sessuale consenziente. I legali di Dsk tornano a chiedere la libertà su cauzione.
* 19: Dsk si dimette dal Fmi. «Respingo con la più grande fermezza tutto ciò di cui mi accusano». Nel corso di un'udienza un giudice lo incrimina formalmente e concede all'ex ministro la libertà vigilata in cambio di 1 milione di dollari di cauzione, 5 milioni di garanzia, assegnazione della residenza a New York, controllo elettronico 24 ore su 24, ronda della polizia davanti all'appartamento, tutto a carico di Dsk (la moglie milionaria Anne Sinclair darà un importante contributo per sostenere tutte queste spese).
* 20: Dopo quattro notti, Dsk esce di prigione.
* 22: In un messaggio ai suoi ex colleghi del Fmi, Dsk assicura di essersi dimesso per risparmiare loro l«'incubo» che vive e riafferma la sua innocenza.
* 23: Secondo le tv Usa ABC e NBC, ma anche per France 2, tracce del dna di Dsk vengono ritrovate sui vestiti dell'accusatrice. La polizia di New York assicura di non aver dato «alcuna informazione nè risultato».
* 25: Dsk passa agli arresti domiciliari in un appartamento di superlusso di Manhattan, oltre 600 metri quadri nel quartiere di TriBeCa.
* 26: In una lettera al procuratore di New York, i legali di Dsk assicurano di poter «smontare seriamente» l'accusa.
* 27: Il presidente francese Nicolas Sarkozy parla di una vicenda «triste» e invita a mantenere la «dignita».
++ GIUGNO ++
* 6: Dsk si dichiara non colpevole al tribunale di Manhattan davanti al giudice Michael Obus.
* 28: La ministra francese dell'Economia Christine Lagarde è nominata per sostituire Dsk alla guida del Fmi.
* 30: Le accuse contro Dsk sono sul punto di crollare, scrive il New York Times, citando degli inquirenti non identificati, e assicura che l'ufficio del procuratore non crede più alla versione della donna di servizio.
++ LUGLIO ++
* 1: Grande attesa per l'udienza a sorpresa di Dsk davanti al tribunale di Manhattan. Il premier francese Francois Fillon dice che bisogna attendere «serenamente» che la giustizia faccia il suo lavoro. 

Fonte: http://www.leggo.it/

Parigi - L’ex direttore del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, non intende candidarsi per la corsa all’Eliseo del 2012: lo ha detto ai suoi fedelissimi la candidata socialista, Martine Aubry, che secondo il sito Atlantico.fr ha avuto un colloquio telefonico con Dsk nel fine settimana. In quell’occasione, afferma Atlantico, Strauss-Kahn le avrebbe "comunicato l’intenzione di non partecipare alle primarie socialiste", nelle quali verrà eletto il candidato della ’gauchè alle presidenziali. Dsk avrebbe inoltre autorizzato la Aubry ad annunciare "pubblicamente" la sua decisione. Cosa che la Aubry non ha ancora fatto.
Le primarie del partito socialista Sempre secondo Atlantico, la decisione di Strauss-Kahn di non candidarsi alle primarie socialiste sta cominciando a circolare nei corridoi della Rue Solferino, storica sede dei socialisti a Parigi. Questa mattina, nel corso di un appuntamento con la stampa, il portavoce del partito Benoit Hamon, ha fatto sapere che le primarie si svolgeranno secondo il calendario previsto: "Siamo nel quadro di un calendario politico, abbiamo convocato milioni di francesi per il 9 e il 16 ottobre e abbiamo già lanciato una campagna sul terreno (...) oggi non possiamo vincolare questo calendario (...) al calendario giudiziario americano". "Bisogna lasciar respirare Dominique Strauss-Kahn, dobbiamo lasciarli il tempo di dirci a che punto è", ha concluso Hamon. 

Fonte: http://www.ilgiornale.it

Strauss Kahn verso la liberazione, la cameriera avrebbe mentito: La giustizia è dei potenti o la vera giustizia è stata fatta?
La credibilità di Nafissatou Diallo («Ophelia»), l'accusatrice di Dominique Strauss-Kahn, è distrutta. Sarebbe una prostituta, finita in un giro di criminali, scrive la stampa Usa e - rivelano gli inquirenti - 28 ore dopo la denuncia avrebbe telefonato a un suo amico carcerato per chiedere consigli per estorcere denaro a DSK con la denuncia per stupro. L'ex direttore del Fondo monetario esce dal carcere e riceve indietro la cauzione. Con tante scuse del procuratore Cyrus Vance. Ma il caso resta aperto!
 
Mi indigna il modo in cui i giornali oggi smontano in modo anche sottile la credibilità di Nafissatou Diallo, che dovrebbe essere sempre la vittima finché non arrivano smentite con fatti comprovati il contrario. Invece la stampa ha già praticamente assolto Dominique Strauss-Kahn. Ma i referti del pronto soccorso rimangono e anche DSK ammette che il rapporto sessuale c'è stato. Un esempio: «Si faceva chiamare Ophelia». Quanti/e stranieri/e in Italia conoscete che vengono chiamati (e che non «si fanno chiamare»!) Giovanni oppure Maria soltanto perché non si riesce a ricordare/pronunciare i loro nomi? Io parecchi/e. La stessa cosa succede negli Usa. Invece vorrei leggere nei giornali le risposte alle seguenti domande. Le «menzogne» sulla dinamica del presunto stupro da parte di DSK erano bugie oppure contraddizioni rilevate durante gli interrogatori? Se erano «contraddizioni», vorrei sapere le condizioni sotto le quali è stata interrogata. Per quante ore di seguito? In che modo? Alla Guantanamo? Poiché non è di madre lingua inglese, in che lingua è stata interrogata? Se nella sua lingua, chi era l'interprete? Era presente il suo avvocato? Erano presenti gli avvocati dell'accusa? Se sì, che ruolo hanno giocato, visto che erano gli avvocati di Michael Jackson nei processi per pedofilia conclusisi sempre con accordi fuori processo oppure con l'assoluzione? Le «menzogne» sul suo passato nella sua domanda per ottenere l'asilo politico e un permesso di soggiorno più lungo non saranno state incluse proprio per quella ragione? Comunque, aveva un permesso regolare e un lavoro regolare. Perché avrebbe rischiato il permesso di soggiorno e il lavoro con una falsa denuncia, visto che ha anche un figlio da mantenere e non vuole assolutamente ritornare nel paese d'origine? Se è una persona coinvolta nella malavita, perché fa le pulizie nelle stanze di un albergo? Non lo fanno neanche le prostitute («escort»). Se qualcuno voleva incastrare DSK, perché non ha scelto una persona più credibile e forte che non Nafissatou Diallo? (Monica Levinsky, statunitense bianca con lavoro alla Casa Bianca, ha addirittura messo il suo vestito sporcato da Clinton nel freezer come prova). (...) Perché non si può credere che veniva usato il suo conto bancario «a sua insaputa» per il riciclaggio di denaro sporco? Qual è la vera ragione per cui si è dimessa Lisa Friel proprio ieri dopo 10 anni dall'incarico di capo dell'unità per i crimini sessuali della procura distrettuale di Manhattan? A parer mio, come succede da millenni, questa donna, nera, straniera, madre, debole, sta per diventare vittima due volte. Inoltre, di fronte a ciò che sarà la sua rovina, nel futuro quante altre donne non denunceranno le violenze che subiranno? A vincere sarà il solito bianco ricco e potente (con la terza moglie che sorride al suo fianco, nonostante il fatto che comunque ha fatto sesso con un'altra donna...). Per rispondere all'ultima domanda di Next, spero davvero che la sua carriera sia distrutta per sempre!
Nancy Bailey
La cameriera
è una bugiarda e quindi difficilmente può venire violentata. Questo avete detto per tre pagine. Fossi in voi indagherei se non è anche un po' puttana, così possiamo escludere del tutto questa ipotesi e fare tutti le nostre scuse a DSK. Fa piacere vedere che anche «Il manifesto» contribuisce al ritorno al medioevo prefemminista. Vergognatevi.
Daniela Danna
Francesco Paternò
sul «Manifesto» scrive che «l'affaire (DSK) ha lasciato solchi perfino nelle relazioni fra Stati Uniti e Francia». Però non risulta che Obama abbia telefonato al giudice Michael Obus magari sostenendo che D. Strauss Kahn «è lo zio di Ruby».
Franco Ajmar Genova
Per giudicare
se nel caso Dsk sia stata fatta giustizia o si tratti di giustizia dei potenti facciamo la seguente ipotesi: sabato 14 maggio, New York Hotel Sofitel di Time Square, un addetto alle pulizie originario della Guinea entra in una delle suite più esclusive (3.000 € a notte) pensando che l'ospite che la occupava (nientemeno che il direttore esecutivo del FMI) abbia già lasciato la stanza. Quando ha già iniziato il suo lavoro improvvisamente esce dal bagno completamente nudo l'illustre cliente. Dopo un attimo di reciproco imbarazzo l'inserviente è colto da un irrefrenabile raptus sessuale e assale l'alto dirigente usandogli violenza. Viene arrestato poco dopo dalla polizia in una carrozza della metropolitana mentre sta cercando di lasciare la città. Nonostante il fatto che l'immigrato si difenda sostenendo che l'uomo era consenziente la denuncia dell'aggredito ancora sotto shock e le evidenti tracce della violenza perpetrata lo portano a essere incriminato per stupro e rischiare fino a 74 anni di carcere. Se fosse andata così oggi l'inserviente sarebbe ancora detenuto dal momento che non è stato in grado di pagare la cauzione fissata a un milione di dollari oltre ai quattro milioni previsti a titolo di deposito. Molto difficilmente la sua vittima sarebbe stata sottoposta a indagini e a intercettazioni telefoniche volte a demolire l'accusa di violenza. La tesi difensiva del legale d'ufficio forse sarebbe stata quella di invocare l'attenuante comune per «aver agito per ira derivante dal comportamento altrui». In questo caso le sciagurate ricette economiche che il Fondo Monetario Internazionale (qui impersonato nientemeno che dal suo direttore) ha imposto al suo paese costringendo lui e molti suoi connazionali a una vita da migrante, ma sull'accoglimento di questa attenuante nessuno scommetterebbe un dollaro. È chiaro che a parità di violenza il trattamento riservato al violentatore a seconda del suo reddito è profondamente ed ingiustamente diseguale.
Gianclaudio
In Italia
essendo uno potente politico e di sinistra non lo avrebbero arrestato. In Italia una persona normale accusata di un reato così si fa mesi di prigione preventiva prima del processo, viene giudicata colpevole a prescindere dai giornali e dall'opinione pubblica, soprattutto se ci sono intercettazioni, poi con comodo i giudici decidono. Caso diverso ma analogo: Amanda Knox si è fatta tre anni di prigione perché il giudice non consentiva alla richiesta della difesa di analizzare il coltello che avrebbe ucciso la Kercher. Tipico: prima si identifica un colpevole con l'aiuto di giornali e con l'impossibilità per la difesa di competere con l'accusa nella ricerca di prove e nella tutela del presunto innocente, poi si cercano le prove. Selebad
Se sul piano penale SK è innocente, tanto meglio per lui e per la giustizia. Ma non può diventare Presidente uno che paga la cameriera per scopare. Spero che i socialisti francesi non si lascino infinocchiare. Martine Aubry è degna di rappresentare il popolo di sinistra, i milioni e milioni di persone normali che lottano contro la disoccupazione, la precarietà, le ingiustizie sociali. Di altri miliardari in politica non si sente il bisogno.
Lo Straniero
Commento a caldo
e mooolto di parte. Sembra proprio la rivincita di un potente: cauzione milionaria, arresti domiciliari in un penthouse di lusso, i migliori avvocati in circolazione: potevamo dubitare che DSK non la spuntasse? E se anche l'«avida cameriera nera del bronx» avesse tramato tutto, la lettura del film è sempre la stessa: difficile che un «potente» non la faccia franca.
No-nuke
I fatti sono fatti
, pertanto la prima domanda è come minimo sconcertante: se si è trattato di violenza sessuale, DSK deve pagare, come chiunque; ma se è stata una montatura, cosa c'entra la rivincita di un potente, con i migliori avvocati, contro una «...povera cameriera afroamericana del Bronx...»? Semmai bisognerebbe chiedersi cosa e/o chi (ed in cambio di cosa, soprattutto!) può aver spinto la suddetta ad accusare ingiustamente, come sembra, un simile importante personaggio pubblico... La seconda domanda, invece, è pleonastica: quando e in quale paese, in casi simili a questo, è mai successo che i media non ci si siano buttati a pesce, esponendo al pubblico ludibrio e «crocifiggendo» il potente di turno? Come sempre, prima c'è il presunto e improprio processo sui media, poi segue quello, vero, nei tribunali (che spesso poi finisce in modo opposto a quanto riportato sui media). In Italia, poi, da questo punto di vista credo che non ci siano paragoni con nessun altro paese e questa sia la prassi «normale» (tanto più che, paradossalmente, prima ci sono lunghe detenzioni preventive cui seguono, spesso, pochissimi giorni di carcere, anche dopo la relativa condanna...). Riguardo poi alla carriera futuribile di DSK: credo proprio che sia finita e sepolta. Che sia colpevole o innocente poco conta, in un caso come questo: nella società dell'immagine l'effetto «sputtanamento» è tale che non credo siano possibili «risarcimenti» miracolistici di sorta, neppure di fronte ai peggiori errori giudiziari...

Fabio Vivian
Fonte: http://mobile.ilmanifesto.it

Strauss Kahn, il risorto...è stato assolto e dalla sua inchiesta tutti hanno imparato a diffidare da certi scandali architettati a tavolino da qualche Agente Segreto infiltrato o "deviato" per distruggere una carriera politica a favore di un'altra brillante carriera politica, forse quella dell'attuale Presidente Francese Sarkozy? Lui sapeva? Chi c'è dietro al vile progetto di infangare un illustre personaggio dell'economia e della politica internazionale? DSK è nella lista dei più potenti del Mondo dopo il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, chi voleva veramente infangarlo? Chi voleva incastrarlo? E il progetto della sua distruzione politica nonostante la sua completa assoluzione dal reato di stupro è stato raggiunto? Oppure DSK può tornare a far paura a Sarkozy ed a tutti i suoi avversari?


Ma i francesi ora si dividono sul suo ritorno in politica!

Articolo completo
Metà dei francesi vorrebbero che Dominique Strauss-Kahn tornasse alla politica, ma i socialisti che se lo augurano sono molti di più.
Intanto hanno ripreso fiato le tesi dei complottisti amici di Dsk, mentre il domenicale Le Journal du Dimanche ha rivelato che lo spacciatore detenuto al quale la cameriera Nafissatou Diallo (detta Ophelia) ha telefonato all'indomani della denuncia di stupro non era un amico ma il marito.
Il primo, atteso, sondaggio dopo il crollo della credibilità dell'accusatrice di Strauss-Kahn, ha fatto emergere che la Francia è divisa a metà.
Il 49% rivorrebbe in politica l'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), una percentuale che cresce se si considerano soltanto i simpatizzanti della gauche e che arriva al 65% se vengono interrogati soltanto i socialisti.
Questo non cambia le prospettive delle primarie del partito, dove - al momento - i candidati sono quelli dichiarati con Francois Hollande e Martine Aubry in testa. La numero 1 del partito, in particolare, non sembra destinata a cedere il passo per un eventuale ritorno di Dsk.
IPOTESI TICKET AUBRY-DSK. Al contrario, l'ormai famoso accordo di Marrakesh, in base al quale chi dei due fosse stato meglio posizionato sarebbe stato candidato, potrebbe giocare ora in favore della Aubry. La quale, hanno spiegato molti analisti a Parigi, potrebbe godere dell'appoggio dello stesso Strauss-Kahn come stretto consigliere o, addirittura, in un inedito (per la Francia) ticket da presentare alle presidenziali: Aubry presidente con l'ex direttore dell'Fmi primo ministro.

Sulla vicenda giudiziaria prendono quota le tesi del complotto

Ma al momento sta tenendo ancora banco la vicenda giudiziaria di New York, che non è chiusa. Il 3 luglio, Le Journal du Dimanche ha dato il suo contributo rivelando che la telefonata che ha fatto svoltare l'inchiesta, convincendo anche il procuratore Cyrus Vance che l'accusatrice non era irreprensibile, è stata fatta da Nafissatou Diallo al marito.
Non era infatti un amico o un complice il trafficante di droga che utilizzava il conto bancario della donna per far transitare il denaro sporco, ma il secondo marito della cameriera del Sofitel. A lui, Ophelia diceva di «stare tranquillo» perché - parole della donna - «so quello che faccio, quel tipo ha un sacco di soldi».
HENRY LEVY: «VICENDA MOSTRUOSA». Ha quindi ripreso vigore, intanto, la schiera dei 'complottisti', coloro che considerano tutta la vicenda una macchinazione per far fuori Strauss-Kahn dalla corsa all'Eliseo o dal vertice del Fmi.
Ha cominciato il 2 luglio Bernard-Henri Levy, chiedendo che si vada «fino in fondo» alle indagini perché quello che è accaduto, ha sottolineato il filosofo, è «mostruoso». Nella giornata del 3 luglio è stata la volta del vicecapogruppo socialista, Francois Loncle, a ipotizzare «connessioni» fra il Sofitel e la sua proprietà, il gruppo Accor, e non meglio precisati «laboratori» parigini.
Dopo qualche ora il gruppo Accor è sceso in campo per negare ogni ruolo nella vicenda, definendo «diffamatorie» tutte le dichiarazioni che lo hanno tirato in ballo nella vicenda.
È andata giù ancora più dura Michele Sabban, deputata fedelissima di Strauss-Kahn, definendo tutta la vicenda un «attentato politico» e chiamando in causa, oltre al Sofitel, anche «quel commissario di polizia di New York di recente decorato con la Legion d'onore da Sarkozy», cioé Ray Kelly, amico del presidente della Repubblica e incaricato delle indagini su Dsk.

Aubry, Dsk non si candida all'Eliseo

L'ex direttore del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, non intende candidarsi per la corsa all'Eliseo del 2012: lo ha detto ai suoi fedelissimi la candidata socialista, Martine Aubry, che secondo il sito Atlantico.fr ha avuto un colloquio telefonico con Dsk nel fine settimana. In quell'occasione, ha affermato Atlantico, Strauss-Kahn le avrebbe «comunicato l'intenzione di non partecipare alle primarie socialiste», nelle quali verrà eletto il candidato della gauche alle presidenziali. Dsk avrebbe inoltre autorizzato la Aubry ad annunciare «pubblicamente» la suadecisione. Cosa che la Aubry non ha ancora fatto.
SEGUIRE IL CALENDARIO PREVISTO. Sempre secondo Atlantico, la decisione di Strauss-Kahn di non candidarsi alle primarie socialiste sta cominciando a circolare nei corridoi della Rue Solferino, storica sede dei socialisti a Parigi. Nella mattina del 4 luglio, nel corso di un punto stampa, il portavoce del partito, Benoit Hamon, ha fatto sapere che le primarie si svolgeranno secondo «il calendario previsto». Hamon ha dichiarato che «siamo nel quadro di un calendario politico, abbiamo convocato milioni di francesi per il 9 e il 16 ottobre e abbiamo già lanciato una campagna sul terreno (...) oggi non possiam ovincolare questo calendario (...) al calendario giudiziario americano». Il portavoce del partito ha poi dichiarato che «bisogna lasciar respirare Dominique Strauss-Kahn» e ha concluso dicendo «dobbiamo lasciargli il tempo di dirci a che punto è».

Domenica, 03 Luglio 2011
Fonte: http://www.lettera43.it

martedì 7 giugno 2011

Lo strano caso di Dominic Strauss-Khan...il triste destino di un "papabile" successore di Sarkozy alla Presidenza della Repubblica Francese! Complotto o realtà dei fatti?

Prima di parlare dello strano caso di Dominique Strauss-Khan è necesario capire cos’è il Fondo Monetario Internazionale e come si è arrivati al ruolo egemonico degli stati Uniti.

Il ruolo egemonico degli Stati Uniti fu favorito dagli accordi di Bretton Woods. Infatti, nella conferenza di Bretton Woods, che si tenne dal 1 al 22 luglio del 1944, si accordò il dollaro come unica moneta convertibile in oro. Con questa mossa, fortemente voluta dal delegato statunitense Harry Dexter White, il dollaro esendo l’unica moneta convertibile in oro, divenne automaticamente la moneta utilizzata negli scambi internazionali.

Gli USA, oltre ad imporre il dollaro come moneta di riferimento mondiale impulsarono la creazione di due organismi: il Banco Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Soffermiamoci ad analizzare il FMI, il cui segretario generale, Dominique Strauss-Khan è finito nell’occhio del ciclone.

Il FMI ha il compito di promuovere la cooperazione monetaria internazionale e facilitare l’espansione del commercio. A tale organismo venne affidato anche un altro importante compito: aiutare gli stati membri in difficoltà economiche, attraverso il prestito di risorse; ossia, se uno stato membro ha un deficit di bilancio, il FMI interviene prestandogli soldi e quindi lo aiuta a superare la momentanea crisi.

Il sistema uscito da Bretton Woods era stato disegnato per favorire gli Stati Uniti ed infatti dopo la seconda guerra mondiale gli USA ascesero al ruolo di superpotenza, assieme alla ex Unione Sovietica; praticamente tutti gli altri stati del mondo si ritrovarono sottomessi.

Aver imposto la propia moneta, il dollaro, come unica moneta di riferimento per gli scambi internazionali ha determinato che tutti i paesi del mondo per poter operare a livello internazionale debbono rifornirsi di dollari.

In secondo luogo, il FMI lungi dall’essere l’organismo destinato ad aiutare i paesi in difficoltà, è sempre stato lo strumento attraverso il quale gli USA ed i suoi principali alleati (Regno Unito, Francia, Germania e Giappone) hanno potuto controllare tutti gli altri paesi del mondo.

Praticamente, un paese che ricorre al prestito del FMI, nel momento di difficoltà,si trasforma in un paese totalmente dipendente dagli USA. A cambio del prestito, lo stato richiedente è obbligato ad applicare determinate politiche economiche imposte dal Fondo a garanzia dei soldi prestati. Ossia, il FMI presta soldi a cambio dell’applicazione di una rigida ricetta economica che prevede sempre le stesse misure: riduzione delle spese sociali, aumento dell’età pensionistica, congelamento o riduzione degli stipendi, aumento delle tariffe pubbliche; aumento delle imposte e soprattutto privatizzazione di tutto quanto sia possibile privatizzare.

Lo stato che si ritrova a dover ricorrere al prestito del FMI, difficilmente si riprende, come ha dimostrato la storia e soprattutto rimane definitivamente assoggetato. Il tutto è stato disegnato per asservire gli stati ed I popoli al dominio statunitense e del suo sistema economico.

La ricetta imposta di fatto impedisce allo stato ricorrente al prestito di uscire dalla crisi. Con i provvedimenti imposti è impossibile la ripresa: lo stato è costretto a privatizzare le più importanti imprese pubbliche che davano ingressi e quindi una volta privatizzate, spesso svendute e “regálate” ai privati, cessano di apportare ingressi; la riduzione delle spese sociali, il congelamento o la riduzione degli stipendi e l’aumento delle tariffe pubbliche finiscono per minare il potere d’acquisto della maggioranza della popolazione, in particolare dei salariati e conseguentemente ciò si riflette sulla domanda; la caduta della domanda ovviamente si riflette sulla produzione, che reagisce con l’espulsione di ulteriore forza lavoro o la chiusura delle stesse imprese. Tutto il sistema peggiora ed in particolare diminuiscono le entrate fiscali dello stato, che lungi dal migliorare il suo deficit si ritrova con sempre minori ingressi ed ulteriori ricorsi al FMI. 
In questi mesi, ad esempio, questa situazione si sta ripetendo in Grecia, che dopo il primo prestito e l’adozione di tutte le misure imposte dal Fondo, si trova in una situazione peggiore di prima ed è costretta a chiedere un ulteriore aiuto. Non è difficile ipotizzare prossime esplosioni ad Atene ed in tutta la Grecia. Nella stessa situazione è il Portogallo e presto anche Spagna e Italia potrebbero necessitare l’aiutino del FMI. In passato tanti popoli sono stati affamati, gettati sul lastrico da questo mostro che è il FMI.

Il 27 febbraio del 1989 la miseria estrema in cui il FMI aveva costretto il popolo del Venezuela fece da detonatore per la prima rivolta contro questo organismo al servizio del capitale USA. Ad oggi, quella fu in assoluto la prima ribellione contro i disumani provvedimenti del FMI ed anche l’unica rivolta riuscita vittoriosa. L’esperienza venezuelana dimostra che è possibile ribellarsi e liberarsi del FMI. 


In conclusione il FMI agisce come uno strozzino: presta soldi a stati retti da politici corrotti, delinquenti e spendaccioni, che ritrovandosi in un mare di debiti per non affogare è costretto a chiedere prestiti al FMI. Il FMI presta ben volentieri ma a cambio di garanzie, ossia a cambio dell’adozione delle politiche di cui sopra, che finiscono per distruggere totalmente lo stato che cade nelle sue grinfie.
Chi controlla il FMI?

Lo statuto del FMI prevede che le decisioni, soprattutto quelle più importanti, siano prese con una altissima maggioranza qualificata. Il sistema di voto è direttamente proporzionato alla quota detenuta da ogni paese. Inizialmente, gli USA detenevano un terzo del capitale; oggi, quantunque la sua quota sia scesa al di sotto del 20%, continuano ad essere il principale paese detentore; in sostanza, per le decisioni più importanti, occorrendo una altisisma maggioranza qualificata (i 2/3 o 3/4), i paesi che volessero prendere soluzioni contrarie agli interessi USA non hanno alcuna possibilità di farlo.
Di seguito riportiamo l’elenco (aggiornato al 18/05/2011) dei primi 20 paesi membri del FMI, con le rispettive quote di possesso ed i loro attuali rappresentati, avvertendono che nel sito è possibile consultare l’elenco completo dei 187 paesi membri. 
 tabella
 
La moneta di riferimento è il cosidetto SDR, ossia Diritti Speciali di Prelievo; si tratta di uno strumento creato dal FMI nel 1969 e basato su un paniere di quattro monete: il dollaro USA, lo yen giapponese, la sterlina inglese e l’euro.

In sostanza, il Fondo è controllato dagli USA, attraverso il Minsitro delle Finanze. Nessuna decisione può essere presa se USA ed i suoi più stretti alleati non sono d’accordo. Infatti, gli USA col 17,75% detengono la quota più alta ed i primi cinque paesi assieme controllano il 40%.

In conclusione, il sistema incentrato sull’egemonia statunitense si regge su questi due principi: il dollaro come moneta di riferimento mondiale ed il FMI come organismo che controlla gli stati ed i popoli, impedendo a questi di indipendizzarsi dal sistema.

Il superamento di uno o di entrambi questi strumenti pone in pericolo la sopravvivenza stessa degli Stati Uniti. Analizziamo i motivi di questa nostra affermazione.
Cosa significa essere moneta di riferimento mondiale? Significa che tutti gli scambi commerciali o la maggior parte di essi si effettuano in dollari e quindi tutti i paesi per le loro esigenze commerciali hanno dovuto riempire le proprie riserve internazionali coi dollari. Se il dollaro cessasse di essere la moneta di riferimento, tutti gli Stati sarebbero costretti a vendere i loro dollari e comprare la nuova o le nuove monete necessarie ad effettuare le transazioni commerciali. Ciò determinerebbe una immediata svalutazione del dollaro ed il tracollo degli USA. Da un lato gli USA si ritroverebbero con un dollaro fortemente svalutato e quindi dovrebbero sostenere costi altissimi soprattutto per comprare petrolio; dall’altro, l’economia USA andrebbe incontro ad una iperinflazione; con tutta la quantità di dollari in circolazione, un’ondata inflazionaria sarebbe inevitabile.

Conclusione: gli USA non possono permettersi che il dollaro cessi di essere la moneta di riferimento e pertanto debbono stroncare qualsiasi tentativo che miri a tale misura.

Anche il venir meno degli scopi reali del FMI mina l’esistenza stessa degli USA. Se il FMI smettesse di controllare i popoli e gli stati, questi potrebbero allontanarsi dal sistema dollaro e di conseguenza siamo alla stessa situazione che condurrebbe ad una crisi profonda negli USA.

Gli USA che praticamente non aderiscono o non pagano le quote di molti organismi internazionali (Trattato di Kioto, ONU, Corte penale Internazionale, Unicef), invece tengono strettamente nelle loro mani il FMI e continuano a detenere e pagare la quota di maggioranza.
Le dichiarazioni di Dominique Strauss-Khan

L’attuale dirigenza del FMI è cosciente della grave crisi attuale e per bocca del suo massimo rappresentante, Dominique Strauss-Khan, il segretario generale, lo scroso febbraio arriva a dichiarare non solo che è necessario abbandonare il dollaro, ma occorre anche agire con urgenza perchè i conflitti all’interno del sistema finanziario mondiale potrebbero trascinare nel caos il mondo intero (vedasi nostro articolo: “Verso il tramonto del dollaro: anche Dominique Strauss-Kahn, segretario del FMI, chiede l’abbandono del dollaro”).

Affermare ciò ed iniziare a mettere in pratica il superamento del dollaro significa – come visto – minare l’esistenza stessa degli USA. Ovviamente gli USA non potevano accettare ed era facile prevedere la reazione; nell’articolo citato avevamo ipotizzato un futuro poco roseo per l’attuale segretario del FMI. Cosi è stato!

Tutti erano a conoscenza delle debolezze di Dominique Strauss-Khan e della sua dipendenza dal sesso, per cui è stato facile tendergli una trappola ed accusarlo di violenza sessuale.
Daniel Estulin nel suo articolo “Sexo en Nueva York” ipotizza che la cameriera che Dominique Strauss-Kahn ha tentato probabilmente di pagare (e non violentare) per ottenere servizi sessuali era un agente del Mossad, il servizio segreto isaeliano e vincolata al QAT internazionale (per i dettagli vedasi l’articolo citato).

Che sia stata una trappola si capisce anche dal fatto che una cameriera non entra a fare le pulizie in una stanza occupata. Meno che meno si permette di entrare in una stanza, quindi disturbare, se l’ospite paga 3.000 dollari a notte. In un hotel di lusso, il cliente è sacro e non va minimamente disturbato, pertanto la cameriera entra a fare le pulizie solo quando è certa che la stanza sia vuota. A meno che il proposito non sia un altro.

Inoltre, appena Dominique Strauss-Khan è arrestato, il segretario USA Timothy F. Geithner, sale a dichiarare che deve abbandonare l’incarico di segretario; non aspetta neppure il tempo necessario per verificare se si fosse trattato di un errore!

Dominique Strauss-Kahn era uno degli uomini più potenti del mondo. Era in pratica lui a decidere del destino di milioni di esseri umani; letteralmente decideva del futuro, della vita e della morte di milioni di esseri umani. Come massimo esponente del partito socialista francese, sembrava anche l’uomo più accreditato a succedere a Sarkozy nella carica di Presidente. All’improvviso, durante il suo soggiorno a New York, in un hotel da 3.000 dollari a notte la sua vita cambia completamente, accusato di violenza sessuale. Dominique Strauss-Kahn è ovviamente un uomo finito.

Come è possibile che si stato capace di cadere così ingenuamente? Probabilmente, essere il segretario del FMI, lo ha portato a sentirsi poco meno che un dio in terra. Si sarà sentito cosi potente da potersi schierare contro la potenza USA, in grave crisi, ma viva e disposta a venderé cara la pelle fino alla fine.Un errore gravissimo aver dato per spacciato il suo padrone.
Attilio Folliero, Caracas 20/05/2011 
Fonte: http://www.nexusedizioni.it

ITALIA-CINA

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