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sabato 12 gennaio 2019

NADIA TOFFA E' MORTA!!!??? - Nadia Toffa, il silenzio lungo cinque giorni che spaventa i fan...

NADIA TOFFA DI NUOVO IN OSPEDALE
MILANO - (MI) - ITALIA - L’ultima immagine che appare sul profilo Instagram di Nadia Toffa risale a QUATTRO giorni fa e non è molto rassicurante nonostante il suo sorriso e ciò che ha scritto. La conduttrice de Le Iene appare sul letto dell’ospedale San Raffaele di Milano mentre viene sottoposta all’ennesima seduta di chemioterapia per combattere il cancro che l’ha colpita alcuni mesi fa. In quell’occasione Nadia Toffa scriveva: “Buongiorno ragazzi cari . La mattinata inizia con un’altra chemioterapia. A chi sostiene che spettacolarizzo la malattia rispondo “magari fosse finzione; è invece solo una cruda e terribile realtà. A chi dice che faccio pubblicità alla chemioterapia rispondo “sì, e la faccio anche col sorriso dato che grazie alla scienza è l’unica cura che abbiamo insieme alla radioterapia per sconfiggere il cancro”.
Da quel giorno Nadia Toffa non ha più scritto sui suoi social. Detto che ovviamente ha tutto il diritto di prendersi delle pause dai social dopo quattro giorni alcuni follower e fan iniziano a preoccuparsi chiedendosi se questa assenza di comunicazioni non sia da imputare ad un peggioramento del suo stato di salute.
PROFILO TWITTER: https://twitter.com/nadiatoffa (@NadiaToffa)
PROFILO INSTAGRAM: https://www.instagram.com/nadiatoffa/?hl=it (@nadiatoffa)
 


martedì 28 febbraio 2017

DJ FABO HA SCELTO EUTANASIA - LA MORTE DIGNITOSA DI UN CITTADINO ITALIANO CHE HA SCELTO IL "SUICIDIO ASSISTITO" (EUTANASIA) PER PORRE FINE ALLE SUE SOFFERENZE FISICHE, MORALI E MENTALI; MA IN ITALIA L'EUTANASIA RISULTA ANCORA UNA PRATICA ILLEGALE; CI SONO MOLTI NODI DELL'ETICA DA SCIOGLIERE: DALL'EUTANASIA AL TESTAMENTO BIOLOGICO, LA POLITICA ITALIANA OGGI E' IN SERIA DIFFICOLTA'!

Fonte: (di Giorgiana Cristalli)

ROMA - "Io, Fabiano Antoniani, Dj Fabo, nato a Milano il 9 Febbraio 1977, all'età di sette anni, frequento la scuola di musica per imparare a suonare la chitarra. Da bambino spesso suono come primo chitarrista e partecipo a numerosi saggi. Visto il talento, i miei genitori mi costringono a frequentare il Conservatorio di Milano, villa Simonetta, ma a causa del mio comportamento ribelle vengo espulso": inizia così il testo autobiografico inedito consegnato all'associazione Luca Coscioni dal ragazzo che ieri ha scelto di morire in Svizzera.
Ripercorrendo le tappe principali della sua vita e soffermandosi sull'incidente spartiacque tra il prima, a colori, e il dopo, buio, Dj Fabo conclude: "Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione non trovando più il senso della mia vita ora" motivando così la scelta di chiedere di morire.
 
 L'APPELLO DI DJ FABO
 
Da Welby a Dj Fabo, i casi che hanno scosso le coscienze
 
Tornando al racconto dei suoi 40 anni, nel testo Fabiano scrive che, dopo quel primo contatto, da bambino, con il mondo delle sette note, lascia il mondo della musica.
"Da sempre lavoratore, appena diplomato da geometra, inizio a lavorare per svariate aziende. Per otto anni - racconta - lavoro con la mia seconda passione, il moto cross, e mi occupo del reparto commerciale del team supermotard Daverio (durante le competizioni più importanti, mondiale ed italiano) e contemporaneamente lo pratico come sport". Ma nel 2009, "a causa di un incidente durante una gara, sono costretto ad abbandonare il mondo del motocross". Contemporaneamente, in questi anni, "mi trasferisco, nei periodi estivi, ad Ibiza per un periodo di studi in cui ricomincio a lavorare con la musica piu' moderna.
Forse a causa della magica influenza dell'isola, forse per vocazione - rivela - subito mi rendo conto che il mio unico e vero posto è dietro la consolle! E' così che in un momento, ringraziando gli studi di musica del passato, la mia musicalità e le numerose conoscenze di dj set, in poco tempo inizio a suonare un po' ovunque". L'amore per la musica e la voglia di viaggiare e scoprire altri posti del mondo, spinge Dj Fabo ad una scelta importante.
"Mi licenzio da un contratto a tempo indeterminato a Milano, ma ormai capisco che il mio posto è altrove. Per lavoro, passione e amore negli ultimi anni riesco a dividermi tra l'Italia e Goa, dove lavoro e vivo mantenendomi con la musica, scoperta per caso in uno dei viaggi più indimenticabili della mia vita (India) - racconta ancora - capisco che il mio posto e il mio futuro sarebbero stati in quel Paese. Mi trasferisco per otto mesi l'anno con la mia fidanzata e riconosco finalmente me stesso, dopo aver indossato numerosi abiti che mi andavano stretti".
 

In India "inizio ad avere un nome e successo, mi cercano spesso per suonare nei locali più importanti". Ma purtroppo, in uno dei rientri in Italia, "dopo aver suonato una sera in un locale di Milano, tornando a casa, un rovinoso incidente mi spezza i sogni e la mia vita", racconta ricordando il giorno in cui divenne cieco e tetraplegico. Dj Fabo parla ancora di sé come di un "giovane adulto sempre vivace e vero amante della vita".
 
IL POST DELLA FIDANZATA VALERIA SU FB

 
"Non riesco a fare a meno degli amici per esserne al centro trascinandoli con me. (Il messaggio agli amici: "Mettete le cinture di sicurezza" - VIDEO) Generoso forse un po' insicuro quando si tratta di scelte importanti da fare da solo. Vittima spesso della mia stessa vivacità, facilmente mi annoio, pronto a gettarmi per primo nelle situazioni più disparate. Un trascinatore. Incapace di sopportare il dolore sia fisico che mentale. Preferisco stare solo ora - si legge ancora nel testo autobiografico - che non poter vivere come prima. Vivo oggi a casa di mia madre a Milano con una persona che ci aiuta e la mia fidanzata che passa più tempo possibile con me. Mi portano fuori ma spesso non ne ho voglia. Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione non trovando più il senso della mia vita ora. Fermamente deciso - conclude - trovo più dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia agonia". Da qui il contatto con l'Associazione Luca Coscioni, "una realtà che difende i diritti civili in ogni fase dell'esistenza dei cittadini. Compreso il diritto sacrosanto di morire. Grazie. Fabiano Antoniani".
 
Fine vita: da un anno la discussione in Parlamento. Che fine ha fatto?
 
http://www.quotidiano.net - Milano, 28 Febbraio 2017 - Ci aveva provato un paio di settimane fa rivolgendosi direttamente al presidente Mattarella. Tutto inutile. Anzi, la risposta arrivata dal Parlamento venerdì era stato un altro rinvio sulla legge sul biotestamento. L’ennesimo, insopportabile rinvio. Che per lui, dj Fabo, inchiodato a letto, al buio da quasi tre anni, in attesa di poter uscire da quella prigione in cui un terribile incidente stradale lo aveva costretto, dev’essere stato doloroso come un pugno.
Così Fabiano ha deciso: con quel filo di disperata voce che ancora gli rimaneva, ha gridato in un ultimo messaggio video tutta la rabbia contro la vergogna di un Parlamento che non trova il coraggio di occuparsi «delle persone che soffrono», ed è partito per la Svizzera. Accompagnato da Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni, dalla fidanzata Valeria Imbrogno e dalla delusione per uno Stato che l’a obbligato a scappare per liberarsi «da una tortura insopportabile e infinita», ha lasciato Milano domenica mattina.
HA AFFRONTATO quella che la stessa associazione Luca Coscioni ha definito «l’umiliazione di un difficile trasporto» (Fabiano era immobile su un letto, attaccato al respiratore) e nel pomeriggio di domenica è arrivato a destinazione: una palazzina di due piani affacciata sul piccolo lago di Pfaffikon, poco fuori Zurigo. Il cui nome, Dignitas, rappresentava in definitiva il suo ultimo desiderio: andarsene per propria scelta, con dignità, appunto. «Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato», aveva comunicato domenica su Twitter, tramite l’account dell’associazione Luca Coscioni.
Ed è stato ieri mattina che Fabiano ha chiuso con quello che considerava da tempo un vivere senza vita. E ha dovuto farlo, come prevede la legge elvetica, con un gesto autonomo e volontario. Un gesto che per lui, tetraplegico, è potuto arrivare solo tramite un morso. È stato quell’ultimo movimento della bocca a liberarlo. Non prima di aver ringraziato Cappato per averlo «sollevato da questo inferno di dolore».
UN MORSO sul pulsante per azionare l’immissione del cocktail letale di farmaci. Un morso al buio che, ha raccontato chi era con lui, lo ha messo molto in ansia "perché temeva, non vedendo il pulsante, di non riuscirci. Poi però ha anche scherzato". Dopo quest’ultimo sforzo, nel giro di qualche minuto, Fabiano si è addormentato per scivolare finalmente, senza soffrire, nel silenzio che desiderava da tempo. L’annuncio della morte è arrivato nella tarda mattinata: Fabo si è spento alle 11.40. Lasciando i suoi familiari liberi di piangere una morte, questa volta davvero definitiva.
 
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

mercoledì 15 aprile 2009

NO alle ingerenze ed interferenze Internazionali negli affari interni degli Stati Indipendenti e Sovrani!!! NO alle imposizioni Democratiche!!!

Sul quotidiano "La Nazione" del 14 Aprile 2009 il famoso giornalista e opinionista Massimo Fini ha pubblicato un articolo molto interessante, cioè quello che vedete proprio quì a fianco...un articolo che mi trova in gran parte in sintonia totale con i concetti da lui stesso espressi e che sono di base anche i miei, in primis il fatto che la "Democrazia" così come la conosciamo e la pratichiamo in Occidente e negli Stati Uniti d'America non si deve e non si può imporre a tutte le Nazioni del Mondo e men che meno in quegli Stati dove esistono popoli "indomabili" ed "ingestibili" che necessitano per forza di cose di essere governati da Regimi semi-Dittatoriali con polso di "ferro"! Ogni popolo ed ogni cultura, per progredire, ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi metodi che non possono essere uguali per tutti! Ciò detto ogni popolo ed ogni Nazione oggi si "merita" il Governo che ha e che si è scelto per andare avanti e per progredire gradualmente verso forme di Governo più stabili e sicure! Ecco perchè oggi Paesi come la Cina, la Corea del Nord, il Vietnam, Cuba, il Laos, l'Iran ed altrettanti Stati devono essere lasciati "liberi" di essere Governati dai propri "Regimi" senza interferenze, senza ingerenze, senza falsi moralismi, perchè solo con quei Governi oggi quei popoli potranno vivere in "Pace"! Basti pensare a ciò che è successo all'Iraq di Saddam Hussein, dopo il crollo "FORZATO" dall'Occidente di quel Regime il popolo Iraqeno non ha conosciuto più veri momenti di pace e stabilità ma solo violenze, instabilià e guerra civile strisciante perenne!!! No alle imposizioni dei modelli Occidentali dunque e "grande" Massimo Fini che ha espresso in poche righe ciò che anche l'idea SOCIALPOPOLARE crede riguardo ai problemi di Politica Estera!!!
Alexander Mitrokhin

giovedì 12 febbraio 2009

MEDIASET: CDR, SOLIDARIETA' A MENTANA SU NO A 'MATRIX' SUL CASO ENGLARO!

Roma, 10 feb. (Adnkronos) - Il coordinamento dei Cdr Mediaset esprime "solidarieta' a Enrico Mentana che ieri ha presentato le dimissioni da direttore editoriale per l'impossibilita' di anticipare l'edizione di 'Matrix', dedicata ai drammatici sviluppi sulla vicenda di Eluana Englaro". Infatti, "l'eccellente risultato, in termini di ascolto, del 'Grande Fratello' non appare una sufficiente giustificazione per la scelta dell'azienda". Per i comitati di redazione, "le nostre reti, anche se commerciali, svolgono un compito di servizio pubblico al quale Mediaset non deve sottrarsi. Meritorio il lavoro svolto dai colleghi del Tg4, per coprire l'evento in prima serata, di Studio Aperto, che ha coperto l'evento nella seconda serata e del Tgcom che su internet ha dato copertura dell'evento in tempo reale. Ma un gruppo come Mediaset -secondo la rappresentanza sindacale dei giornalisti- doveva e poteva almeno aprire delle finestre informative sulla rete principale", Canale 5.

(Bon/Gs/Adnkronos)

10-FEB-09 15:45

Fonte: http://iltempo.ilsole24ore.com


sabato 26 aprile 2008

V2-DAY a Torino...oltre 40MILA persone per Beppe Grillo!

Torino - Nel giorno della festa della Liberazione, il comico genovese Beppe Grillo ha attirato decine di migliaia di persone in piazza a Torino e in altre città italiane per il suo secondo V-day, contro il sistema di informazione italiano.
Secondo stime degli organizzatori, oltre 45.000 persone hanno gremito nel pomeriggio piazza San Carlo a Torino, città simbolo della resistenza, dove Grillo ha parlato di giustizia, politica, basi Nato e attaccato la legge Gasparri sulle frequenze tv.
Le immagini della manifestazione, che si conclude alle 22, sono state trasmesse in diretta su Internet, dove il comico genovese ha la sua "base", dalla tv online C6 che nel primo pomeriggio segnalava 10.000 contatti simultanei.
"Non sono venuti giornalisti, non è venuta gente importante ... perché se vengono qua si giocano il posto di lavoro, ma non ci mancate", ha detto Grillo dal palco torinese.
Il comico ha trasmesso, tra gli altri, i messaggi di Adriano Celentano e del magistrato Luigi De Magistris.
In occasione dell'evento sono stati allestiti banchetti in tutta Italia per la raccolta di firme a sostegno dei referendum che il comico genovese ha depositato in Cassazione per l'abolizione dell'ordine dei giornalisti, dei finanziamenti pubblici all'editoria e della legge Gasparri.
A Milano, in largo Cairoli, anche il ministro uscente Antonio Di Pietro ha firmato i tre referendum promossi da Grillo e dai suoi gruppi, i Meetup.
"I giornalisti sono una casta privilegiata, i privilegi che hanno discendono dal potere politico per cui invece di esercitare una funzione di informazione, controllo e denuncia ne sono voce e cassa di risonanza", si legge in una nota diffusa dagli organizzatori.
La scelta di tenere la manifestazione -- battezzata V2-day -- nel giorno dell'anniversario della liberazione dal nazifascismo, dicono gli organizzatori, è stata fatta appositamente da Grillo per simboleggiare il bisogno di liberare l'informazione dai vincoli politici da cui è appesantita in Italia.
Anche il primo V-day, contro il sistema politico del paese, si era tenuto in una data simbolica: l'8 settembre, giorno della firma dell'armistizio fra l'Italia e gli Alleati.




ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!