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martedì 28 febbraio 2017

DJ FABO HA SCELTO EUTANASIA - LA MORTE DIGNITOSA DI UN CITTADINO ITALIANO CHE HA SCELTO IL "SUICIDIO ASSISTITO" (EUTANASIA) PER PORRE FINE ALLE SUE SOFFERENZE FISICHE, MORALI E MENTALI; MA IN ITALIA L'EUTANASIA RISULTA ANCORA UNA PRATICA ILLEGALE; CI SONO MOLTI NODI DELL'ETICA DA SCIOGLIERE: DALL'EUTANASIA AL TESTAMENTO BIOLOGICO, LA POLITICA ITALIANA OGGI E' IN SERIA DIFFICOLTA'!

Fonte: (di Giorgiana Cristalli)

ROMA - "Io, Fabiano Antoniani, Dj Fabo, nato a Milano il 9 Febbraio 1977, all'età di sette anni, frequento la scuola di musica per imparare a suonare la chitarra. Da bambino spesso suono come primo chitarrista e partecipo a numerosi saggi. Visto il talento, i miei genitori mi costringono a frequentare il Conservatorio di Milano, villa Simonetta, ma a causa del mio comportamento ribelle vengo espulso": inizia così il testo autobiografico inedito consegnato all'associazione Luca Coscioni dal ragazzo che ieri ha scelto di morire in Svizzera.
Ripercorrendo le tappe principali della sua vita e soffermandosi sull'incidente spartiacque tra il prima, a colori, e il dopo, buio, Dj Fabo conclude: "Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione non trovando più il senso della mia vita ora" motivando così la scelta di chiedere di morire.
 
 L'APPELLO DI DJ FABO
 
Da Welby a Dj Fabo, i casi che hanno scosso le coscienze
 
Tornando al racconto dei suoi 40 anni, nel testo Fabiano scrive che, dopo quel primo contatto, da bambino, con il mondo delle sette note, lascia il mondo della musica.
"Da sempre lavoratore, appena diplomato da geometra, inizio a lavorare per svariate aziende. Per otto anni - racconta - lavoro con la mia seconda passione, il moto cross, e mi occupo del reparto commerciale del team supermotard Daverio (durante le competizioni più importanti, mondiale ed italiano) e contemporaneamente lo pratico come sport". Ma nel 2009, "a causa di un incidente durante una gara, sono costretto ad abbandonare il mondo del motocross". Contemporaneamente, in questi anni, "mi trasferisco, nei periodi estivi, ad Ibiza per un periodo di studi in cui ricomincio a lavorare con la musica piu' moderna.
Forse a causa della magica influenza dell'isola, forse per vocazione - rivela - subito mi rendo conto che il mio unico e vero posto è dietro la consolle! E' così che in un momento, ringraziando gli studi di musica del passato, la mia musicalità e le numerose conoscenze di dj set, in poco tempo inizio a suonare un po' ovunque". L'amore per la musica e la voglia di viaggiare e scoprire altri posti del mondo, spinge Dj Fabo ad una scelta importante.
"Mi licenzio da un contratto a tempo indeterminato a Milano, ma ormai capisco che il mio posto è altrove. Per lavoro, passione e amore negli ultimi anni riesco a dividermi tra l'Italia e Goa, dove lavoro e vivo mantenendomi con la musica, scoperta per caso in uno dei viaggi più indimenticabili della mia vita (India) - racconta ancora - capisco che il mio posto e il mio futuro sarebbero stati in quel Paese. Mi trasferisco per otto mesi l'anno con la mia fidanzata e riconosco finalmente me stesso, dopo aver indossato numerosi abiti che mi andavano stretti".
 

In India "inizio ad avere un nome e successo, mi cercano spesso per suonare nei locali più importanti". Ma purtroppo, in uno dei rientri in Italia, "dopo aver suonato una sera in un locale di Milano, tornando a casa, un rovinoso incidente mi spezza i sogni e la mia vita", racconta ricordando il giorno in cui divenne cieco e tetraplegico. Dj Fabo parla ancora di sé come di un "giovane adulto sempre vivace e vero amante della vita".
 
IL POST DELLA FIDANZATA VALERIA SU FB

 
"Non riesco a fare a meno degli amici per esserne al centro trascinandoli con me. (Il messaggio agli amici: "Mettete le cinture di sicurezza" - VIDEO) Generoso forse un po' insicuro quando si tratta di scelte importanti da fare da solo. Vittima spesso della mia stessa vivacità, facilmente mi annoio, pronto a gettarmi per primo nelle situazioni più disparate. Un trascinatore. Incapace di sopportare il dolore sia fisico che mentale. Preferisco stare solo ora - si legge ancora nel testo autobiografico - che non poter vivere come prima. Vivo oggi a casa di mia madre a Milano con una persona che ci aiuta e la mia fidanzata che passa più tempo possibile con me. Mi portano fuori ma spesso non ne ho voglia. Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione non trovando più il senso della mia vita ora. Fermamente deciso - conclude - trovo più dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia agonia". Da qui il contatto con l'Associazione Luca Coscioni, "una realtà che difende i diritti civili in ogni fase dell'esistenza dei cittadini. Compreso il diritto sacrosanto di morire. Grazie. Fabiano Antoniani".
 
Fine vita: da un anno la discussione in Parlamento. Che fine ha fatto?
 
http://www.quotidiano.net - Milano, 28 Febbraio 2017 - Ci aveva provato un paio di settimane fa rivolgendosi direttamente al presidente Mattarella. Tutto inutile. Anzi, la risposta arrivata dal Parlamento venerdì era stato un altro rinvio sulla legge sul biotestamento. L’ennesimo, insopportabile rinvio. Che per lui, dj Fabo, inchiodato a letto, al buio da quasi tre anni, in attesa di poter uscire da quella prigione in cui un terribile incidente stradale lo aveva costretto, dev’essere stato doloroso come un pugno.
Così Fabiano ha deciso: con quel filo di disperata voce che ancora gli rimaneva, ha gridato in un ultimo messaggio video tutta la rabbia contro la vergogna di un Parlamento che non trova il coraggio di occuparsi «delle persone che soffrono», ed è partito per la Svizzera. Accompagnato da Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni, dalla fidanzata Valeria Imbrogno e dalla delusione per uno Stato che l’a obbligato a scappare per liberarsi «da una tortura insopportabile e infinita», ha lasciato Milano domenica mattina.
HA AFFRONTATO quella che la stessa associazione Luca Coscioni ha definito «l’umiliazione di un difficile trasporto» (Fabiano era immobile su un letto, attaccato al respiratore) e nel pomeriggio di domenica è arrivato a destinazione: una palazzina di due piani affacciata sul piccolo lago di Pfaffikon, poco fuori Zurigo. Il cui nome, Dignitas, rappresentava in definitiva il suo ultimo desiderio: andarsene per propria scelta, con dignità, appunto. «Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato», aveva comunicato domenica su Twitter, tramite l’account dell’associazione Luca Coscioni.
Ed è stato ieri mattina che Fabiano ha chiuso con quello che considerava da tempo un vivere senza vita. E ha dovuto farlo, come prevede la legge elvetica, con un gesto autonomo e volontario. Un gesto che per lui, tetraplegico, è potuto arrivare solo tramite un morso. È stato quell’ultimo movimento della bocca a liberarlo. Non prima di aver ringraziato Cappato per averlo «sollevato da questo inferno di dolore».
UN MORSO sul pulsante per azionare l’immissione del cocktail letale di farmaci. Un morso al buio che, ha raccontato chi era con lui, lo ha messo molto in ansia "perché temeva, non vedendo il pulsante, di non riuscirci. Poi però ha anche scherzato". Dopo quest’ultimo sforzo, nel giro di qualche minuto, Fabiano si è addormentato per scivolare finalmente, senza soffrire, nel silenzio che desiderava da tempo. L’annuncio della morte è arrivato nella tarda mattinata: Fabo si è spento alle 11.40. Lasciando i suoi familiari liberi di piangere una morte, questa volta davvero definitiva.
 
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

venerdì 13 febbraio 2009

Cronaca di un funerale annunciato...

PALUZZA (Udine) — «Bentornata Eluana, nella terra del tuo papà, dei tuoi nonni...». Le prime parole della cerimonia funebre sono come un richiamo, il segno che allora è proprio vero, sta davvero accadendo. Armando Englaro comincia a piangere, a singhiozzare. Guarda davanti a sé la bara di questa nipote così sfortunata, si morde le labbra per frenare le lacrime. La chiesa si riempie delle voci che intonano il Kyrie eleison, e lui assume un'espressione spaesata, si allunga per vedere da dove arriva quel coro. Lo zio di Eluana ha gli stessi occhi azzurri di Beppino, lo stesso profilo aguzzo. Ma è più alto e massiccio, è un uomo sanguigno, che mostra le proprie emozioni essendo incapace di nasconderle. Si vogliono bene, gli Englaro.
L'ammirazione e la riconoscenza che Armando prova per il fratello maggiore si mischia con il dolore per il suo destino. «Mi ha sempre aiutato», racconta alla fine di questo lungo pomeriggio. «Tre fratelli emigrarono in Lussemburgo, lui in Svizzera. Io ho scelto di rimanere a casa. Tante volte mi ha invitato a raggiungerlo. Io non me la sono mai sentita di lasciare Paluzza. E allora lui mi ha aiutato ad aprire la nostra ditta di moquette, ha creato la società. Beppino ha fatto tutto, io sono solo un artigiano». Ogni tanto anche i fratelli minori, e con i suoi 62 anni Armando è l'ultimogenito, riescono a farsi ascoltare. Il funerale l'ha voluto lui. È riuscito a convincere Beppino, che invece è del 1941, troppo amareggiato con la Chiesa per riuscire a vedere la necessità di quest'ultimo saluto alla sua Eluana. «Ne abbiamo parlato, e alla fine si è fidato. Mi ha lasciato fare su tutto. Penso di aver fatto la scelta giusta, anche per lui. Sono convinto che se avesse cremato Eluana, alla fine se ne sarebbe pentito. Credo di avergli evitato il rimpianto». Il funerale ha finito per somigliare a chi l'ha così fortemente voluto. A lui, Armando. I due vigili urbani in divisa che controllano i fedeli e intanto hanno i lucciconi agli occhi mentre ascoltano la bella omelia di don Tarcisio Puntel.
I paesani che dicono «mandi» a noi forestieri, e assistono attenti e partecipi alla funzione. La sobrietà dei gesti, le poche parole, nessun applauso all'uscita del feretro. Un funerale fatto di silenzi e dignità, a immagine di questa Italia diversa che si chiama Carnia. «È la mia piccola patria» dice Armando, e si capisce che lo pensa davvero, che l'adesione a questa identità così forte è sincera, sentita. «Eluana doveva essere sepolta qui, e doveva avere il suo funerale. Era un tributo che dovevamo a Paluzza, ai nostri compaesani. E poi riposerà qui, tra queste valli. Le guardi, non sono belle? A mia nipote avrebbe fatto piacere, ne sono sicuro». Nello scandire queste ultime parole Armando Englaro si emoziona. Anche lui ha sofferto molto, viveva Eluana come una figlia, ma ha sempre cercato di non farlo vedere a Beppino. Armando è cattolico, è stato pellegrino a Santiago di Compostela e tante volte a Lourdes. Beppino lo ha ripetuto spesso, «non ho il conforto della fede». Tra fratelli magari si discute, ma nel dolore ci si tiene, si sta insieme, si annullano divergenze e differenze. «Sono preoccupato per lui. Adesso è molto provato, ma sono sicuro che ce la farà. Mio fratello è molto forte».
Armando è un uomo che usa parole semplici per farsi capire. Il suo mondo è tutto qui. Paluzza, tremila anime, la piazza rettangolare con municipio, scuola e banca. Il bar Picin per giocare a carte con gli amici, l'azienda di moquette all'inizio del paese, la villetta sulla statale, una manciata di chilometri tra l'osteria Le Trote e le montagne, la neve che arriva a settembre e chissà quando se ne va. «Eluana — dice lui — aveva dentro di sé lo spirito di questa terra. Era una carnica vera, una ragazza ostinata e libera». Per un'ora soltanto, l'ultima del suo passaggio su questa terra, zio Armando le ha fatto da padre. Si è commosso anche al saluto finale di don Tarcisio, pronunciato in dialetto. Le ha fatto ciao con la mano, come se stesse per partire. «Adesso puoi davvero riposare in pace» ha detto sulla tomba. Aveva ragione, il più piccolo dei cinque fratelli Englaro. I funerali servono anche a questo, a ricordare chi era la persona che stiamo perdendo, da dove veniva, quali erano le sue radici. Mandi, Eluana.

I FUNERALI- Per l’ultimo saluto a Eluana Englaro si sono spenti i microfoni e abbassati i toni, fino a tacere del tutto. Tante persone, circa quattrocento tra cui una sessantina di giornalisti, si sono raccolte ieri nel cimitero del paese in Carnia per l’ultimo saluto a Eluana Englaro, che si è spenta lunedì dopo un calvario durato 17 anni e culminato in dieci giorni di polemiche, scontri, clamore politico e mediatico. La bara di legno chiaro coperta di rose rosse e mughetti è stata sepolta nella cappella di famiglia, tra i nonni paterni Giobatta Englaro e Iolanda Di Centa. E finalmente il corteo di parenti, amici di famiglia, residenti del paese, curiosi e giornalisti si è disperso in un silenzio pesante. Il carro funebre ha lasciato l’ospedale di Udine alle 13, scortato da due auto della polizia e seguito da un terzo veicolo con a bordo lo zio Armando Englaro, in completo scuro e cravatta rosso sangue. Il corteo ha quindi imboccato la strada per Paluzza, sostando qualche minuto davanti alla casa della famiglia Englaro dove papà Beppino e mamma Saturna sono usciti per dire addio alla figlia. Nessuno dei due ha seguito il feretro fino alla chiesetta di San Daniele né ha assistito al funerale, così come annunciato già nei giorni scorsi. In parte per le condizioni di salute della madre, in parte per evitare «l’assedio mediatico» - parole di zio Armando - che da Udine si è trasferito in Carnia già da qualche giorno. La funzione religiosa è iniziata poco prima delle 15 e si è svolta a porte chiuse, dietro ai banchi solo lo zio Armando, il sindaco di Paluzza Aldo Maieron e pochissimi amici di famiglia tra i quali il senatore Ferruccio Saro e il consigliere regionale Alessandro Colautti, oltre alle due amiche del cuore di Eluana, arrivate da Lecco. La bara è stata benedetta sul sagrato e quindi portata in chiesa. Ingresso sbarrato a curiosi, microfoni e telecamere, dentro solo la voce del parroco del paese. «Tu, cara Eluana, adesso sai qual è veramente la verità. Riposa in pace in mezzo ai nostri monti». Queste le parole che hanno chiuso l’omelia di don Puntel, che ha espresso gratitudine per la scelta degli Englaro del funerale religioso e ha pure ricordato: «In questi tempi ci siamo scontrati, ma davanti ad Eluana abbiamo il capo chino e d’ora in avanti dobbiamo camminare insieme. Voglio rassicurarvi - ha aggiunto - che la Chiesa non si è sentita estranea alla vostra vicenda e che quanti hanno pregato, non l’hanno fatto “contro” ma “per”, specificatamente per Eluana». Ed era stato lo stesso religioso a lanciare ieri mattino un appello ai mezzi di comunicazione perché «il dolore» non fosse trasformato «in spettacolo». Silenzio anche all’uscita del feretro dalla chiesa, quando i presenti si sono organizzati in un lungo corteo per accompagnare Eluana al vicino cimitero di paese. Qui don Puntel ha usato la lingua friulana, quella del ramo paterno della famiglia Englaro, per l’ultimo saluto: «Ciao, Eluana».

(AGI) - Paluzza (Udine), 12 feb. - "Tu, cara Eluana, adesso sai qual e' veramente la verita'. Riposa in pace in mezzo ai nostri monti". E' stato don Tarcisio Puntel, parroco di Paluzza, a pronunciare l'omelia del rito funebre di Eluana Englaro svoltosi nella chiesa di San Daniele. Un'omelia che don Tarcisio ha preparato la notte scorsa, dopo essersi inginocchiato davanti al Crocifisso cercando di approfondire "il mistero del dolore", ha spiegato. "Ho cosi' capito che quella croce e' fonte di vita e di speranza. Lo e' stata per duemila anni e, in particolare, per tanti ammalati che guardando a Lui, al Crocifisso, ricevono forza e grazie". Don Puntel, ai fedeli in chiesa e, in particolare ai familiari, lo zio di Eluana, Armando seduti ai primi banchi, ha detto: "In questi tempi ci siamo scontrati, ma davanti ad Eluana abbiamo il capo chino e d'ora in avanti dobbiamo camminare insieme. Ognuno deve porsi davanti alla sua coscienza, educata al rispetto della vita". Il sacerdote ha ringraziato la famiglia Englaro per aver voluto le esequie religiose. "Voglio rassicurarvi che la Chiesa non si e' sentita estranea alla vostra vicenda e che quanti hanno pregato, non l'hanno fatto 'contro' ma 'per', specificatamente per Eluana". Don Puntel si e' fatto portavoce della vicinanza dell'arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, "spiritualmente qui", che in questi giorni sottolineo' quanti interrogativi sul senso della vita Eluana aveva sollevato. Rivolgendosi infine a Beppino Englaro, che non ha partecipato al rito funebre, ma che ha salutato sua figlia da casa, dove l'automobile con la bara ha sostato qualche minuto, don Puntel ha detto: "Le porte non sono chiuse, voglio continuare il dialogo che abbiamo intrapreso". Subito dopo la cerimonia la salma di Eluana Englaro e' stata tumulata nel cimitero di San Daniele, nella tomba di famiglia accanto ai nonni. Oltre 500 persone hanno assistito alla tumulazione, tra cui le due due amiche di Eluana arrivate da Lecco, alcuni politici regionali, Ferruccio Saro (Pdl), il consigliere regionale Alessandro Collutti (Pdl), il carnico Gabriele Renzulli, Volpe Pasini di Sos Italia. Tutto si e' svolto nel piu' assoluto silenzio, con la gente commossa in preghiera.


Folla commossa ha seguito i funerali della povera Eluana Englaro...

Nella foto i funerali di Eluana Englaro

Un lungo corteo ha accompagnato il feretro di Eluana Englaro, giunto a Paluzza in Carnia, paesino d'origine della famiglia. La bara in noce chiaro cosparsa di rose rosse ha ricevuto la benedizione di Don Tarcisio Puntel, prima di fare ingresso in chiesa. Lo zio Armando ha seguito il feretro con la salma della nipote, assenti ai funerali i genitori Beppino e Saturna.

giovedì 12 febbraio 2009

Ispirato dalla morte di Eluana Englaro...

Titolo: "Eutanasia di Stato e...di Loggia!"
(Clicca sull'immagine per ingrandirla...)
Lo Stato canaglia si scaglia solo contro
gli indifesi, gli innocenti, i più deboli...

"Non è morte se la rifiuti, ma lo è se la accetti!" (James 'o' Bar)


MEDIASET: CDR, SOLIDARIETA' A MENTANA SU NO A 'MATRIX' SUL CASO ENGLARO!

Roma, 10 feb. (Adnkronos) - Il coordinamento dei Cdr Mediaset esprime "solidarieta' a Enrico Mentana che ieri ha presentato le dimissioni da direttore editoriale per l'impossibilita' di anticipare l'edizione di 'Matrix', dedicata ai drammatici sviluppi sulla vicenda di Eluana Englaro". Infatti, "l'eccellente risultato, in termini di ascolto, del 'Grande Fratello' non appare una sufficiente giustificazione per la scelta dell'azienda". Per i comitati di redazione, "le nostre reti, anche se commerciali, svolgono un compito di servizio pubblico al quale Mediaset non deve sottrarsi. Meritorio il lavoro svolto dai colleghi del Tg4, per coprire l'evento in prima serata, di Studio Aperto, che ha coperto l'evento nella seconda serata e del Tgcom che su internet ha dato copertura dell'evento in tempo reale. Ma un gruppo come Mediaset -secondo la rappresentanza sindacale dei giornalisti- doveva e poteva almeno aprire delle finestre informative sulla rete principale", Canale 5.

(Bon/Gs/Adnkronos)

10-FEB-09 15:45

Fonte: http://iltempo.ilsole24ore.com


CASO ELUANA ENGLARO: CICCHITTO, VELTRONI IN DIFFICOLTA' NON SA COSA DIRE E FARNETICA SULLA COSTITUZIONE!

(ASCA) - Roma, 9 feb - ''Siccome sul caso Englaro il Pd si trova in seria difficolta', ecco che Veltroni cerca di parlare di tutt'altro, farneticando su un inesistente pericolo per la liberta' e per la democrazia. Invece, a fronte di tutta questa operazione propagandistica, oggi in discussione c'e' la vita di Eluana Englaro e una serie di questioni cruciali connesse, non la Costituzione e tantomeno il Presidente della Repubblica''. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl spiegando come il Pd stia ''facendo un'operazione diversiva sul piano propagandistico, convocando una manifestazione in difesa della Costituzione e del Presidente della Repubblica, che sarebbero messi a repentaglio da una sorta di complotto di Berlusconi. Siamo alla fantapolitica - dice Cicchitto - il presidente Berlusconi ieri ha gia' chiarito le sue posizioni.
Nessuno mette a rischio la Costituzione - assicura - fermo rimanendo la legittimita' di un dibattito al quale hanno abbondantemente partecipato anche esponenti della sinistra (la bicamerale docet), e tantomeno fa complotti contro il Presidente Napolitano, fermo rimanendo il diritto di motivare le ragioni di un diverso parere sul carattere d'urgenza del decreto sul caso di Eluana Englaro e, probabilmente, sul merito della vicenda''.

Fonte: www.asca.it

mercoledì 11 febbraio 2009

Morte Eluana: niente funerale, solo benedizione...Berlusconi: ''Peccato, non ce l'abbiamo fatta!''

LECCO - Non ci sara' funerale per Eluana Englaro, ma solo una benedizione al cimitero di Paluzza, in provincia di Udine. Lo ha affermato la curatrice speciale, Franca Alessio, secondo la quale il padre Beppino ha intenzione di far cremare la figlia. (Agr)
Roma, 10 feb. (Adnkronos) - ''Peccato, peccato, non ce l'abbiamo fatta''. Cosi' il premier Silvio Berlusconi, in un colloquio con ''Il Messaggero'', esprime il ''profondo dolore'' per la morte di Eluana Englaro. ''Non siamo arrivati in tempo'', aggiunge il presidente del Consiglio, secondo cui e' stata ''buttata in politica'' una decisione del governo nata ''su principi morali'. In Consiglio i ministri hanno assunto una provvedimento ''che risponde alla nostra coscienza'', sottolinea il premier, assicurando che non e' mai esistito un progetto ''per attaccare chicchesia''. Dunque, nessun attacco alla Costituzione. Piuttosto, secondo il ragionamento di Berlusconi, una messinscena della sinistra per 'depistare' e distogliere l'attenzione dal vero oggetto: la morte di una povera ragazza, ''unico cittadino condannato a morte, in attesa di una legge che il Parlamento si accinge a votare''. CASO ENGLARO: FINOCCHIARO, DAL PDL BIECO SCIACALLAGGIO POLITICO "Rabbia cieca e irresponsabile" da parte della maggioranza. "Ma sopra tutti, in primis, c'e' la rabbia del presidente del Consiglio, che questo bieco sciacallaggio politico alimenta in pieno". Lo dice, a 'Repubblica', Anna Finocchiaro a proposito delle polemiche scoppiate in Senato dopo l'annuncio della morte di Eluana Englaro. "Sentono che va per aria il piano che avavano in testa. Un'operazione politica, devastante, che cosi' poco aveva a che fare con i sentimenti per Eluana. La riduzione dei poteri del capo dello Stato. La decretazione d'urgenza senza freni", dice la Finocchiaro. "Ma non passeranno: noi difenderemo la nostra carta e il presidente della Repubblica", dice ancora la presidente dei senatori del Pd. CASO ENGLARO: BOSSI, CAPISCO RAGIONI PADRE MA NESSUNO PUO' MORIRE DI FAME E DI SETE Il punto vero "e' che non si poteva far morire di fame e di sete una persona. Questo e' il nocciolo della questione. Io ho ascoltato tutti, ma nessuno e' riuscito a convincermi che quella sarebbe stata la soluzione giusta. Occorreva una legge". Lo dichiara il ministro per le Riforme, Umberto Bossi, in un'intervista a 'La Repubblica'. "Ogni volta che ho pensato ad Eluana - continua Bossi - e l'ho fatto spesso e tanto piu' adesso, non ho potuto non pensare al padre. Il suo e' stato un grande dramma. Penso ai miei figli e lo capisco. Guardo a lui con grande rispetto, credo sia una persona seria, mossa da motivazioni serie. Quasi chiedeva l'elemosina in giro per farla morire. C'e' una cosa che credo non abbia mai detto. Sua moglie e' malata. E si sara' chiesto: se io muoio, che ne sara' di mia figlia in questa situazione? E chi si sarebbe potuto occupare di lei in maniera dignitosa? Questo secondo me e' stato il suo pensiero". "Io mi sono ribellato a una morte per sete e per fame - sottolinea il ministro leghista - Se ci fosse stata una legge che avesse consentito l'iniezione con il curaro, non voglio dire che sarebbe stato meglio, ma forse piu' umano si'. Il problema e' che la gente potrebbe cominciare ad avere paura, potrebbe cominciare a temere che negli ospedali si possa morire per fame". CASO ENGLARO: CASINI, RISPETTO E SENSO DELLA MISURA "Siamo tutti noi sconfitti", ma "sono sconfitti anche coloro che avevano idee diverse". Lo dice il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, in una intervista al 'Messaggero' sul caso Englaro. "Si e' preferito pensare che non fosse un'emergenza, invece era un problema reale", dice Casini a proposito delle lentezze del Parlamento, "adesso bisogna recuperare il senso della misura". Il leader Udc sottolinea come bisogna affermarte "con piu' forza il diritto alla vita e lasciare meno sole associazioni come il Movimento per la vita che in questi anni hanno fatto da sole testimonianza davanti alla nostra indifferenza". Per Casini, "il Parlamento deve legiferare nei tempi previsti", "i temi eticamente sensibili riguardano la vita e la morte delle persone e vengono prima delle nostre convenienze politiche''.CASO ENGLARO: 'LA STAMPA', NIENTE FUNERALI PER ELUANA SARA' CREMATA "Adesso e' finita e tutto rientrera' nella sfera piu' umana e privata". Queste le parole di Beppino Englaro, papa' di Eluana morta ieri sera dopo 17 anni di coma vegetativo nella clinica di Udine 'La Quiete' in un colloquio con 'La Stampa'. Il quotidiano riferisce che la donna verra' cremata e non ci saranno funerali. "Cerchero' ancora di proteggerla, e da chiunque - dice Beppino Englaro - anche da tutti quelli che cercano di guadagnarci sopra". Beppino Englaro racconta dell'ultimo film che aveva visto con la figlia. Si intitolava 'L'Orso', la storia di un animale che protegge i suoi cuccioli con i denti e con la vita e quando uscirono dal cinema le disse: "Io sarei come quell'orso, se ce ne fosse bisogno". Vuole stare solo papa' Beppino: "Sono fatto cosi' - dice - spero che mi rispettino tutti. Ho fatto tutto da solo e da solo voglio restare". E poi spiega che "nei momenti piu' difficili ho pensato ai campi di concentramento. Quando Eluana ha avuto l'incidente, tutto il nostro mondo, mio e di mia moglie, e' cambiato. Giorno per giorno abbiamo affrontato una realta' nuova e molto, molto complessa. E cosi', in qualche momento ho pensato ai lager. Ho pensato agli internati, se quella povera gente ha stretto i denti e ha resistito, ha sopportato atrocita' inenarrabili, forse potevo farcela anch'io. Ho trovato conforto nel paragone: lo so che era ingiustificato, ma mi ha dato la forza di non cedere". CASO ENGLARO: PRESTIGIACOMO, NON MI PENTO DEL VOTO IN CDM La decisione di votare il decreto in Consiglio dei ministri sul caso Englaro "certo e' costata. Ma e' il prezzo che la politica paga quando e' chiamata a decidere su qualcosa che non e' il disbrigo amministrativo ma un pezzo di vita che attende una scelta". Lo dice il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo al 'Giornale'. "In una situazione del genere io non avrei chiesto l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione. Ma io non ho visto mia figlia in stato vegetatitvo per 17 anni", spiega il ministro che, a proposito di una legge, spiega: "Dobbiamo evitare che i giudici si sostituiscano al legislatore". CASO ENGLARO: MONS. BARRAGAN, SE MORTA PER INTERVENTO UMANO DELITTO GRAVISSIMO "Se e' morta per intervento umano, e' un gravissimo delitto". E' quanto dichiara il cardinale Javier Lozano Barragan, ministro vaticano della Sanita', in un'intervista a 'La Stampa' in merito alla morte di Eluana Englaro avvenuta ieri sera nella clinica di Udine 'La Quiete'. Secondo il cardinale dunque e' necessario capire "se il decesso si deve alla sospensione dell'alimentazione o ad altre cause". Per mons. Barragan "la dignita' della vita non e' negoziabile" e, sul tema, "Eluana deve diventare un caso-simbolo per risvegliare le coscienze". Sulla mancata firma del presidente della Repubblica sul decreto per salvare Eluana, mons. Barragan commenta: "Non e' il momento di inviduare i colpevoli ma sicuramente i passi dei giorni scorsi sono stati fatti verso la morte, in direzione opposta alla vita". "A Beppino Englaro -aggiunge il ministro vaticano della Sanita'- non ho piu' niente da dire. Ho gia' avuto scambi con lui e non voglio averne altri". CASO ENGLARO: 'AVVENIRE', ELUANA UCCISA ORA VOGLIAMO SAPERE COME "Eluana e' stata uccisa". 'Avvenire' , nell'editoriale di prima pagina, e' netto sulla morte della Englaro. "Che non ci sia piu' un altro caso cosi', che Eluana non sia morta invano, ci sia una legge, che la politica ci dia subito una legge", chiede il quotidiano dei vescovi. "Ma che si faccia, ora, davvero giustizia. Che si indaghi fino in fondo, adesso che il 'protocollo' e' compiuto e il mistero di questa fine mortalmente c'inquieta. Non ci si risparmi nessuna domanda, signori giudici", si legge ancora su 'Avvenire', "si risponda totalmente. Come e' stata uccisa Eluana?". CASO ENGLARO: DIRETTORE 'OSSERVATORE ROMANO', C'E' STATO UN ECCESSO DI IDEOLOGIA "Continuare lo scontro ideologico, questa divisione a priori, le strumentalizzazioni da ogni parte. Bisognerebbe che questa morte richiamasse anzitutto al rispetto della morte stessa". Lo afferma Giovanni Maria Vian, direttore dell'Osservatore Romano in un'intervista al 'Corriere della Sera' in merito alla morte di Eluana Englaro, avvenuta ieri sera, dopo 17 anni di coma vegetativo, nella clinica di Udine 'La Quiete' dove era stata ricoverata venerdi' scorso. "Sembrano i giorni del sequestro Moro - prosegue Vian - la morte temuta arriva ma non te l'aspetti. Si pubblicavano sinossi atroci, lo scorrere dei giorni di discussione della legge e l'evoluzione prevista verso la fine. Un pensiero che viene ad ogni credente e' quello di raccomandare Eluana a quel Cristo medico di cui ha parlato Benedetto XVI domenica scorsa". CASO ENGLARO: MONSIGNOR POLETTO, HA VINTO IL NO ALL'ALIMENTAZIONE E' il momento di un "onesto esame di coscienza", "hanno prevalso coloro che volevano sospendere l'alimentazione", cosi' monsignor Poletto, cardinale di Torino, ha commentato a caldo la morte di Eluana Englaro, in un colloquio su 'La Repubblica'. CASO ENGLARO: L'AMICA DI ELUANA, SPERO CHE SIA IN UN MONDO MIGLIORE "Spero che sia in un posto migliore di questo e che sia serena". Sono le parole di Laura Portalupi, una delle amiche piu' care di Eluana, in un'intervista a 'Il Giornale'. "Provo un dolore incredibile -ha aggiunto- ora i miei pensieri sono soltanto per lei, per Eluana. Spero sia serena". Il momento del trasferimento nella clinica di Udine, per il suo 'ultimo viaggio', "e' stata una ferita enorme che si e' riaperta. Per me - spiega la Portalupi - e' stato come tornare indietro a diciassette anni fa, a quel giorno in cui ho perso la mia migliore amica".

Eluana, per la Procura la morte è in linea con il protocollo medico...

La causa della morte di Eluana Englaro è «uno scompenso cardiorespiratorio» compatibile con il protocollo previsto per l'interruzione di alimentazione e idratazione. Lo ha detto il Procuratore Generale di Trieste, Beniamino Deidda, parlando con i giornalisti a Trieste dopo un incontro con il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi.Secondo i primi risultati dell'autopsia, la morte di Eluana sarebbe avvenuta per arresto cardiocircolatorio dopo una crisi conseguente a disidratazione. Oggi si attende il nulla osta del procuratore della Repubblica, Antonio Biancardi, per il trasferimento del corpo di Eluana dall'obitorio dell'ospedale, dove è rimasto per tutta la notte, sorvegliato da guardie private, fino a Paluzza, il paese della Carnia di cui è originaria la famiglia Englaro e dove sarà sepolta Eluana. Proprio a Paluzza, Beppino Englaro, che ieri ha abbracciato per l'ultima volta sua figlia nella cappella dell'ospedale di Udine, ha trascorso la notte, insieme alla moglie Saturna e al fratello Armando, che vive tuttora nella casa di famiglia in paese. «Lasciate che io viva il mio dolore da solo. So benissimo che la vicenda è pubblica, però, arrivati a questo punto desidero proprio che, visto l'epilogo, rientri il più possibile nella dimensione privata», ha chiesto papà Beppino. Per Eluana funerali religiosi I funerali di Eluana Englaro si svolgeranno domani o al massimo venerdì mattina con una cerimonia religiosa a Paluzza, della quale si stanno occupando il parroco del paese, don Tarcisio Puntel, e lo zio di Eluana, Armando, secondo il quale «Eluana non sarà cremata». Alle esequie, però, nè il padre Beppino nè la madre Saturna, gravemente malata, saranno presenti. Ci saranno invece due amiche di Eluana, ex compagne di scuola, che le porgeranno l'ultimo saluto.Intanto l'Ordine dei medici di Udine ha avviato la procedura istruttoria per un procedimento disciplinare nei confronti dei medici che hanno assistito Eluana. Il presidente dell'ordine Luigi Conte ha convocato l'anestesista Amato De Monte che sarà ascoltato giovedì prossimo. «Un atto - spiega Conte - in qualche modo dovuto perché siamo venuti a conoscenza di un fatto che può essere sensibile dal punto di vista deontologico, e a tutela anche dello stesso De Monte, per una valutazione del suo comportamento».Dopo De Monte il presidente dell'ordine dei medici di Udine ascolterà tutti i medici che hanno assistito la donna, poi, terminata la prima fase istruttoria, porterà la pratica alla Commissione dei medici, che è il collegio giudicante. A questo punto ci sarà un dibattimento al termine del quale la Commissione dei medici deciderà se archiviare il procedimento o attivare un vero e proprio procedimento disciplinare. Oggi, invece, riprenderà alla commissione Sanità di Palazzo Madama la discussione generale sul ddl Calabrò che disciplina le dichiarazioni anticipate di trattamento.

Eluana può essere sepolta...ma forse i genitori non ci saranno?

Il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, ha concesso il nulla osta per la sepoltura di Eluana Englaro. L’Ordine dei Medici di Bergamo valuterà la convocazione dell neurologo di Eluana, Carlo Alberto Defanti. Lo specialista ha detto che l’anestesista Amato De Monte si riserva di raccontare la ‘sua’ verità. I genitori della ragazza non parteciperanno al rito funebre, previsto, forse, venerdì.
L'Ordine dei Medici di Bergamo valuterà in una seduta fissata per il 5 marzo la vicenda di Eluana e soltanto dopo sarà deciso se invitare o meno il dottor Defanti 'ad informare il presidente’ sul decorso che ha portato la donna alla morte. Lo ha precisato lo stesso presidente dell'Ordine dei Medici bergamasco, Elimio Pozzi, smentendo di aver convocato il neurologo che ha avuto in cura Eluana Englaro per tanti anni. "Il Consiglio non ha ancora assunto alcuna decisione", ha detto Pozzi. DEFANTI, "SERENO". Defanti si è comunque detto "sereno. Non sono preoccupato - ha commentato - perché quello che abbiamo fatto era scritto e previsto in un protocollo medico depositato presso l'avvocato Campeis e ora acquisito dall'autorità giudiziaria". "Il protocollo - ha proseguito Defanti - è stato rispettato e tutto si è svolto nella legalità. Penso - ha concluso Defanti - che ciò che abbiamo fatto andasse fatto". DE MONTE AMAREGGIATO. L'anestesista Amato De Monte, che ha guidato l'equipe medica per la sospensione della nutrizione artificiale ad Eluana Englaro, "è profondamente amareggiato per gli attacchi" ma "si riserva di parlare in seguito per dire la ‘sua 'verità". Lo ha detto il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ha avuto in cura Eluana Englaro, morta lunedì scorso a Udine, fin dall' inizio del suo stato vegetativo persistente. "Il professor De Monte - ha aggiunto Defanti, interpellato dall'ANSA - è profondamente amareggiato dagli attacchi che ha ricevuto. Tuttavia preferisce per ora non parlare e aspettare che siano esaurite le varie procedure in atto". Successivamente, ha aggiunto il neurologo, "il prof. De Monte si riserva di parlare per esporre la propria posizione e dire la sua 'verita" in merito alla vicenda di Eluana Englaro.FUNERALI SENZA I GENITORI. Papà Beppino e mamma Saturna non parteciperanno al rito funebre per Eluana Englaro a Paluzza (Udine). Lo ha riferito lo zio di Eluana, Armando, spiegando che la decisione di non partecipare al rito funebre è stata presa per evitare l'assedio mediatico già in atto nel piccolo paese della Carnia. "Per organizzare il rito - ha detto Aldo Maieron, sindaco di Paluzza - abbiamo bisogna della giornata di domani. Per questo - ha concluso - ritengo che si possa svolgere venerdì!”

martedì 10 febbraio 2009

DOPO LA MORTE DI ELUANA PDL E PD PIU' VICINI SUL TESTAMENTO BIOLOGICO...

Maggioranza e opposizione hanno trovato l'accordo su come proseguire l'iter parlamentare di discussione del disegno di legge sul testamento biologico.

In tarda serata, dopo che la notizia della morte di Eluana Englaro si era diffusa alle 20.10, Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, chiedeva formalmente al governo di sospendere la discussione sul disegno di legge che sarebbe servito per riprendere l'alimentazione e l'idratazione di Eluana. La proposta era quella di riprendere il confronto sul testamento biologico nella Commissione Sanita' di Palazzo Madama.

Il si' a questa ipotesi e' venuto da Maurizio Sacconi, ministro del Welfare, che pur dicendosi rammaricato per il ritardo parlamentare che in caso contrario avrebbe potuto salvare Eluana, concordava sull'idea di riprendere la discussione sul testamento biologico dopo aver avuto il tempo per lavorare a un testo ampiamente condiviso. ''Se la novita', come appare, e' costituita dalla disponibilita' dell'opposizione a garantire un esame del provvedimento di regolazione della fine vita, penso sia accettabile l'ipotesi di avviare l'esame nelle prossime due settimane con l'impegno che il presidente del Senato voglia garantire un iter certo dei lavori'', ha detto il ministro Sacconi nell'Aula del Senato.

In questo modo si stemperavano le polemiche con le quali era stata accolta la notizia della morte di Eluana Englaro.

Il Pd decideva intanto, in segno di rispetto per la defunta, di rinviare tutte le iniziative pubbliche previste per la giornata di oggi (anche la manifestazione a Roma in difesa della Costituzione a cui avrebbe dovuto prendere parte Oscar Luigi Scalfaro, presidente emerito della Repubblica).

Questa mattina l'Aula del Senato si limitera' a discutere una mozione presentata dalla maggioranza in cui la nutrizione e l'idratazione forzate non sono equiparate al cosiddetto ''accanimento terapeutico''.

Non e' stato facile giungere a questo accordo bipartisan.

Dopo che Renato Schifani, presidente del Senato, aveva chiesto un minuto di silenzio dell'Aula di Palazzo Madama dopo aver appreso la notizia della morte di Eluana Englaro, si era infatti scatenata la bagarre tra maggioranza e opposizione.

''Eluana non e' morta, e' stata ammazzata'', diceva ad esempio Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl. ''Si sta compiendo sulla morte di Eluana l'ennesimo atto di sciacallaggio politico'', replicava Anna Finocchiaro dai banchi del Pd. Il presidente del Senato e' stato percio' costretto a sospendere la seduta per evitare la degenerazione del dibattito in Aula.

A usare parole molto polemiche era anche Maurizio Gasparri: ''E' stata eutanasia''. Il presidente dei senatori del Pdl attaccava anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, che pochi minuti prima aveva raccomandato ''il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti''. Per Gasparri, invece: ''Questo non e' il tempo del silenzio.

Quando si fara' la storia di questa vicenda peseranno le firme messe e quelle non messe''.

Il riferimento alla mancata firma del presidente Napolitano sul decreto legge messo a punto dal governo venerdi' scorso ha suscitato la ferma reazione di Gianfranco Fini, presidente della Camera: ''Gasparri e' un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere perche' il rispetto per la massima autorita' dello Stato dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il presidente del gruppo di maggioranza numericamente piu' consistente''.

Il premier Silvio Berlusconi si limitava a precisare di aver appreso ''con profondo dolore la notizia della morte di Eluana Englaro'' e di avvertire un sentimento di ''grande rammarico per il fatto che sia stata resa impossibile l'azione del governo per salvare una vita''.

''Che il signore l'accolga e perdoni chi l'ha portata a questo punto. se l'intervento umano si fosse rivelato decisivo per la morte di Eluana continuerei a ritenerlo un delitto'', e' stato il commento del cardinale Javier Lozano Barragan, ministro della salute del Vaticano.

C'e' anche uno strascico polemico che riguarda i media.

Enrico Mentana ha annunciato le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset perche' ''di fronte a un dramma che scuoteva il paese intero, si e' deciso di non cambiare di una virgola la programmazione di Canale 5''. Mentana ha potuto mandare in onda la sua trasmissione ''Matrix'' solo intorno alla mezzanotte di ieri, dopo la conclusione della puntata di ''Il grande fratello''.

Fonte: www.asca.it

Chi era Eluana Englaro...

E’ sempre stata una ragazza dal caratterino poco malleabile, Eluana, la donna che, nel silenzio del suo stato vegetativo, ha quasi lacerato il sistema istituzionale, messo in crisi i rapporti tra i vertici dello stato, incrinato quelli con il Vaticano, lacerato tutte le coscienze. Ne sanno qualcosa i suoi genitori ai quali, a soli 11 anni, come racconta il padre, aveva detto una volta mentre tentavano di dissuaderla da una sua impresa: “Che cosa c’entrate voi con la mia vita?”. Se aveva risposto così al padre e alla madre che l’adoravano chissà come si sarebbe ribellata quando la sua vita è stata invasa in ogni dettaglio ed erano in tanti a voler decidere sulla sua morte.

L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA. Eluana nasce a Lecco il 25 novembre del 1970. I genitori, papà Beppino e mamma Saturna (chiamata da tutti Sati) vorrebbero chiamarla Etrusca, ma l’ufficiale del comune si oppone. Così optano per Eluana. E’ un nome che non esiste, ma accontenta il desiderio di mamma e papà di rendere unica la loro bambina, doppiando le iniziali E.E. Eluana frequenta l’asilo, le scuole elementari e le medie negli istituti vicini a casa, una palazzina con vista sul lago, dove vivono ancora i genitori. Al momento dell’iscrizione alle superori sorgono i primi problemi. Vuole frequentare una scuola che le garantisca una buona preparazione delle lingue straniere, ma l’unica in città è gestita dalle suore, il liceo linguistico Maria Ausiliatrice di Lecco. Accetta malvolentieri, come racconterà il padre nel suo libro, perché è molto insofferente alle eccessive regole. Comunque frequenta regolarmente i cinque anni e si diploma nel 1989.

UNA GIOVANE DONNA. Alta, bella, magra, mora, i lunghi capelli sulle spalle, è una ragazza piena di voglia di vivere. Veste alla moda, ha molti amici, che la considerano un pò l’animatrice del loro gruppo. Ha un carattere molto forte e deciso, ma la sua esuberanza, nasconde anche una grande riservatezza. Non vuole venga invasa la sua intimità, ha un naturale pudore per tutto ciò che la riguarda. Difficile esca di casa se non si sente perfettamente a posto e a suo agio. Come tutte le donne del resto. Proprio conoscendo questo aspetto del suo carattere il padre si è opposto con tutte le sue forze a mostrare la figlia come era diventata. Terminate le superiori si iscrive alla facoltà di giurisprudenza alla Statale di Milano, ma il percorso di studi non le piace e nel 1991 passa alla Cattolica, facoltà di Lingua e Letteratura Straniere. Tra i corsi di studi Inglese e Tedesco. Non ha molto tempo per frequentare.

L’INCIDENTE. Tre mesi dopo l’iscrizioneall’università, l’incidente, il 18 gennaio del 1992, quando la sua auto, una Bmw, sbanda sull’asfalto ghiacciato e sfonda un muro. Riporta una trauma cranio-encefalico con lesione dei tessuti cerebrali corticali e subcorticali. Entra in stato di coma profondo, quindi in quello di stato vegetativo permanente con tetraparesi spastica e perdita di ogni facoltà psichica superiore, e di ogni funzione percettiva e cognitiva. Eluana passa da un ospedale all’altro. Per qualche tempo rimane ricoverata a Sondrio, in un reparto speciale dove vengono praticate terapie per risvegliare i pazienti in coma. Le amiche più care la vanno a trovare e le fanno ascoltare le canzoni di Claudio Baglioni, il suo cantante preferito. Nel 1995 viene trasferita a Lecco, nella clinica beato Luigi Talamoni, gestita dalle suore Misercordine. In un letto al secondo piano della casa di cura resta fino a lunedì notte della scorsa settimana, il 2 febbraio, quando viene portata a Udine. Aveva 21 anni quando i suoi sogni si sono spezzati nell’incidente. Ne aveva 38 quando è morta. Diciassette li ha passati addormentata in un letto di ospedale.

Fonte: http://smnewsblog.wordpress.com

Eluana Englaro, tutte le tappe della vicenda...

18 gen 1992 - Dopo un incidente d’auto, Eluana, 20 anni, cade in uno stato vegetativo permanente. Ricoverata a Lecco, è alimentata con un sondino. La ragazza respira autonomamente pur senza coscienza, a causa della corteccia cerebrale necrotizzata.
1993 - Dopo un anno, la regione superiore del cervello di Eluana è andata incontro a una degenerazione definitiva. I medici non lasciano alcuna speranza di ripresa.
1994 - Eluana entra nella casa di cura di Lecco “Beato L.Talamoni”, delle suore misericordine. Deve essere alimentata con un sondino nasogastrico e idratata. Le suore l’assistono con amore. Ogni giorno sistemano Eluana su una sedia a rotelle e la portano a fare un giro nel giardino.
1999 - Beppino Englaro chiede al tribunale di Lecco di poter rifiutare l’alimentazione artificiale della figlia. Ma i giudici dicono no.
2000 - Beppino si rivolge anche al presidente Ciampi, e dice che Eluana aveva detto che non avrebbe mai accettato di vivere in quelle condizioni.
2003 - Viene ripresentata la richiesta di lasciar morire Eluana, ma tribunale e Corte d’Appello la respingono. E così accadrà ancora nel 2006.
2005 - Il 20 aprile la Cassazione avalla la decisione dei giudici milanesi presa nel 203, ma apre uno spiraglio alla richiesta del padre, ritenendo che la stessa non poteva essere accolta perché, tra l’altro, mancavano “specifiche risultanze” sulle reali volontà della ragazza.
2007 - 16 ott la Cassazione rinvia di nuovo la decisione alla Corte d’Appello di Milano, sostenendo che il giudice può autorizzare l’interruzione in presenza di due circostanze concorrenti: lo stato vegetativo irreversibile del paziente e l’accertamento che questi, se cosciente, non avrebbe prestato il suo consenso alla continuazione del trattamento.
9 lug 2008 - la Corte d’appello di Milano riesamina la vicenda e autorizza la sospensione dell’alimentazione.
10 lug - Il quotidiano Avvenire parla di “pena di morte”, di una “mostruosità”, riferendosi alla sentenza di Milano, di fronte alla quale “non ci si può rassegnare all’inchino”.
14 lug - Giuliano Ferrara, direttore de il Foglio, promuove, assieme al Movimento per la Vita, l’iniziativa di deporre sul sagrato del duomo di Milano bottiglie di acqua per protestare contro una sentenza che condanna Eluana a morire di fame e di sete. Bottiglie d’acqua anche davanti al Campidoglio, a Roma.
16 lug - Camera e Senato sollevano un conflitto di attribuzione contro la Cassazione, il caso finisce in Corte Costituzionale. E scoppiano le polemiche. Il comitato “Scienza e Vita” lancia un appello contro la sospensione delle cure, cui aderiscono parlamentari e cittadini, Famiglia Cristiana, 25 neurologi, il quotidiano Avvenire. Intervengono anche le suore che si occupano della donna.
3 set - la famiglia chiede alla Regione Lombardia di indicare una struttura dove eseguire quanto stabilito dalla Corte d’appello, cioé interrompere definitivamente l’alimentazione artificiale e l’idratazione. Ma la Regione dice no.
8 ott - La Corte Costituzionale dà ragione a Cassazione e Corte d’Appello (che avevano stabilito le condizioni per l’interruzione dell’alimentazione).
11 ott - Le condizioni di Eluana si aggravano a causa di un’emorragia interna.
13 ott - Il prof. Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale e gà ministro della salute, dice che “come persona Eluana è morta 16 anni fa”.
10 nov - Il sottosegretario alla sanità Eugenia Roccella, già leader del comitato Scienza e Vita, lancia un appello alla Cassazione: “ci ripensi, perché sarebbe la prima volta in Italia che qualcuno muore, tra l’altro di fame e di sete e con un’agonia di almeno 15 giorni, per effetto di una sentenza”.
11 nov - Il card. Javier Lopez Barragan, dichiara che sospendere l’idratazione e l’alimentazione in un paziente in stato vegetativo è “una mostruosità disumana e un assassinio”. Secondo gli avvocati della famiglia Englaro, secondo i quali invece “è ora che Eluana venga lasciata morire come chiede suo padre da 16 anni”.
9 Febbraio 2009 - Dopo 4 giorni l'aver staccato la macchina che nutriva e dissetava Eluana, la ragazza alle 20:10 muore dopo un improvviso attacco cardiaco.

Fonte: http://blog.panorama.it/

Eluana Englaro è morta Il padre: "Voglio stare solo" Resta lo scontro politico...

Si è spenta nella clinica La Quiete di Udine alle 20.10, dopo 17 anni di stato vegetativo. La discussione sul disegno di legge sulla ripresa della nutrizione proseguirà. Il ministro Sacconi accetta la proposta dell'opposizione: "Al Senato voteremo entro due settimane". Il vicecapogruppo del Pdl Quagliariello: "Non è morta, è stata ammazzata". Insorge la Finocchiaro: "Avete strumentalizzato tutto". Il cardinale Barragan, omologo del ministro della Salute: "Che il Signore perdoni chi l'ha portata a questo punto". Gasparri attacca Napolitano: "Quando si farà la storia di questa vicenda peseranno le firme messe e quelle non messe". Replica Fini: "E' un irresponsabile. Impari a tacere". Canale 5 non cambia palinsesto e manda in onda Il Grande Fratello. Enrico Mentana, direttore editoriale di Mediaset, per protesta si dimette.


Renato Schifani, presidente del Senato ha detto: "Il Senato si impegna a legiferare sul testamento biologico con l'impegno di evitare scelte ostruzionistiche. Con i capigruppo definiremo i tempi di chiusura della discussione entro un paio di settimane. Sulla mozione Gasparri, e sulle mozioni che giugeranno alla presidenza, discuteremo da domani alle 9.30"

Anna Finocchiaro, Pd: "Onoreremo il nostro impegno. Si continui il dibattito domani per raggiungere in tempi brevi un provvedimento legislativo"

Lega Nord: "Voteremo la mozione di Gasparri perchè in Italia non si può morire di fame e sete. Siamo in un paese civile!"

Gasparri ha detto: "Sono una persona responsabile che rispetta il presidente della Repubblica e la vita dell'ultimo cittadino che aspetta di morire. E chiedo che il Senato voti domani una mozione in cui si dica che nno si può far morre di fame e sete nessuno. L'alimentazione e l'idratazione non sono accanimento terapeutico"

Il ministro Sacconi ha detto: "Il governo ripropone l'opportunità di un percorso legislativo tale da garantire un esito legislativo" sulla questione della fine vita. Preso atto che i grupi dell'opposizione garantiscono un esame raido, è accattabile avviase esame nelel prossime due settimane"

La seduta del Senato ha ripreso con l'intervento del ministro del Welfare Maurizio Sacconi

Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica ha detto: "Gianfranco Fini dovrebbe sapere, ma non lo sa ignorante come è, che il presidente di un ramo del Parlamento non può, per lunga consuetudine, non dico riprendere, ma neanche far riferimento a ciò che ha detto o fatto un membro dell'altro ramo del Parlamento. Se avesse un po' di dignità, si dimetterebbe subito"

Il portavoce del Pd Andrea Orlando attacca il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: "Attaccare in questo modo il capo dello stato è un atto sbagliato, inaccettabile e istituzionalmente irresponsabile"

Decine di persone stanno facendo una veglia di preghiera con canti davanti alla casa di riposo La Quiete di Udine

In merito alle dichiarazioni di Gasparri su Napolitano ("Quando si farà la storia di questa vicenda peseranno le firme messe e quelle non messe"), il presidente della Camera Gianfranco Fini ha inviato una nota nella quale giudica "Gasparri irresponsabile. Dovrebbe imparare a tacere perchè il rispetto per la massima autorità dello Stato dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il presidente del gruppo di maggioranza numericamente più consistente"

Seduta nuovamente sospesa

Anna Finocchiaro capogruppo del Pd, ha proposto di discutere
in una settimana il testamento biologico

E' ripreso il dibattito in Senato

Franco Cuccurullo, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha detto: La morte di Eluana, e in generale gli ultimi giorni di agonia, sono stati "un'accelerazione incredibile, inconcepibile, proprio in un momento in cui il Parlamento si stava esprimento"

Enrico Mentana, direttore editoriale di Mediaset, ha anunciato le dimissioni per protestare contro la decisione di Mediaset che, "di fronte ad un dramma che scuote il Paese intero", ha deciso di lasciare in prima serata su Canale 5 "Il grande fratello" senza modificare il palinsesto

L'avvocato Carlo Taormina presenterà una querela per omicidio premeditato alla Procura di Roma in merito alla morte di Eluana Englaro. "Si è consumato un omicidio vero e proprio", ha detto il giurista

Il Pd ha deciso, in segno di rispetto per la morte di eluana englaro, di rinviare tutte le iniziative pubbliche previste per la giornata di domani. Rinviato anche l'appuntamento previsto domani a Roma in difesa della Costituzione e in segno di solidarietà al presidente della Repubblica

Il cardinale Saraiva Martins, prefetto per la Congregazione della causa dei santi e membro del pontifico consiglio della pastorale degli operatori sanitari, ha detto: "E' stato un omicidio"

I vescovi italiani hanno diffuso un comunicato nel quale "fanno appello a tutti perchè non venga meno la passione per la vita umana, dal concepimento alla sua fine naturale"

Alle 22 convocato il Senato per decidere se proseguire i lavori sul disegno di legge. Intenzione del presidente Schifani è quello di riprendere la discussione domani

Il segretario del Pd Walter Veltroni ha detto: "Questa drammatica vicenda dimostra come sia necessaria, in tempi brevi, una legge giusta sul testamento biologico che il nostro Paese attende da troppi anni"

Il segretario del Pd Walter Veltroni ha detto: "La riflessione e il silenzio siano le uniche reazioni umane davanti a quello che è successo, lasciando lontane speculazioni e grida"

"Spero che ora sia in un posto migliore di questo e che sia serena. Spero che sia così. E' il mio augurio". Sono le parole Laura Portaluppi, l'amica del cuore di Eluana. Laura, piangendo a dirotto, ha detto di avere "un dolore incredibile: ora i miei pensieri sono solo per lei. Spero sia serena"

"Ora che Eluana è nella pace, ci auguriamo che la sua vicenda, dopo tante discussioni, sia motivo per tutti di riflessione pacata e di ricerca responsabile delle vie migliori per accompagnare nel dovuto rispetto del diritto alla vita, nell'amore e nella cura attenta le persone più deboli". Lo ha affermato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, per il quale "la morte di Eluana non può non lasciarci un'ombra di tristezza per le circostanze in cui è avvenuta"

I capigruppo della Camera si riuniranno nuovamente domani mattina alle 9 per stabilire il calendario dei lavori dopo la notizia della morte di Eluana Englaro

"Dinanzi all'epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo aver appreso la notizia della morte di Eluana Englaro

Ora il Parlamento approvi "presto e bene"presto e bene una legge sul testamento biologico. Lo scrive Francesco Rutelli, in un articolo che uscirà sul quotidiano Europa domani e che sostituisce l'articolo diffuso nel pomeriggio.

"Penso di aver fatto il mio dovere. Fino in fondo e fino all'ultimo". Commosso, occhi lucidi, Giuseppe Campeis, uno degli avvocati che ha assistito la famiglia Englaro, ha detto all'Ansa solo poche parole. Campeis ha ricordato "il grave stato generale nel quale si trovava la ragazza. Nessuno poteva sapere quanto sarebbe durata senza alimentazione e idratazione. Uno, due, tre giorni... Sono commosso perché di fronte alla morte sopravvengono altre meditazioni. E' bene fermarsi".

"Ho fatto tutto da solo, l'ho portata a questo livello e voglio finire da solo". E' quanto ha ha detto Beppino Englaro, parlando al telefono, con voce rotta dall'emozione del drammatico momento.
Englaro ha ricordato le parole di Eluana, quando nel pieno della giovinezza diceva che 'la morte fa parte della vita', e ha aggiunto: "non dovete preoccuparvi di me, ora voglio stare solo, non voglio parlare con nessuno. L'unica cosa che chiedo ai veri amici è di non cercarmi. Sono fatto così, chiedo che mi rispettino in questo modo".

Eluana Englaro ha avuto una crisi, ed è morta all'improvviso attorno alle 20.10. Lo conferma il neurologo che la segue da anni, Carlo Alberto Defanti. "E' morta all'improvviso - spiega all'Agi - ed è una cosa che non prevedevamo. Ha avuto una crisi improvvisa, sulla cui natura dirà una parola certa l'autopsia che era già programmata".

Se l'intervento umano si fosse rivelato decisivo per la morte di Eluana "continuerei a ritenerlo un delitto". Lo ha sottolineato all'Ansa il presidente della Pastorale per gli operatori sanitari, Cardinal Javier Lozano Barragan.

Il procuratore di Udine, Antonio Biancardi, ha acquisito in serata le cartelle cliniche e il certificato di morte di Eluana Englaro.
"Domani mattina - ha detto Biancardi - con il medico legale, dottor Carlo Moreschi, e un consulente che ho nominato, deciderò se è il caso o meno di procedere all'autopsia". Due consulenti della Procura di Udine hanno seguito ogni giorno il protocollo unitamente all'equipe medica guidata dal dottor Amato De Monte.

"Quello sulle firme messe e su quelle non messe fatto da Gasparri, è un chiaro riferimento al Capo dello Stato, un attaccio inaudito". Così il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro.

Il segretario del Pd Walter Veltroni ha deciso, a quanto si apprende, di riunire in serata il coordinamento del partito dopo la notizia della morte di Eluana Englaro.

"Su questa vicenda peseranno per sempre le firme messe e le firme non messe". Con queste parole il presidente dei senatori Maurizio Gasparri ha commentato la morte di Eluana Englaro. "Questo è un caso di eutanasia che non è previsto dalla legge", ha aggiunto, "bisognerà capire cosa è successo in quel posto che si chiama 'La Quiete' e che dovrebbe chiamarsi 'la morte'"

"Domani sera il Colosseo resterà acceso per tutta la notte. È questo il modo con cui vogliamo testimoniare il nostro profondo lutto per la morte di Eluana Englaro. Al di là di tutte le polemiche politiche non possiamo liberarci da un senso di profonda commozione e di sgomento per una vita che poteva e doveva essere salvata". Lo dichiara in una nota il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

"Profondo dolore" e "grande rammarico"grande rammarico perché non si è reso possibile poter salvare la vita di Eluana Englaro. E' quanto afferma il premier Silvio Berlusconi alla notizia della morte di Eluana.

Decine di persone stanno cominciando a radunarsi davanti alla clinica La Quiete di Udine, dove si è spenta Eluana Englaro. Le campane della città hanno accompagnato la notizia della morte. Davanti alla clinica i visi commossi e in lacrime di decine di persone che sostegno cartelli con la scritta "Udine è vicina a Beppino Englaro". La gente sta accendendo delle fiaccole fuori dalla clinica. Alcune persone hanno contestato l'ingresso della polizia giudiziaria chiedendo che venga fatta chiarezza sulla fine di Eluana.

"Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo". Queste le poche parole, pronunciate fra le lacrime, di Beppino Englaro, il papà di Eluana.

"Si continua a fare l'ennesimo atto di sciacallaggio politico sulla morte di Eluana". Così il capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro, ha replicato alle parole di Gaetano Quagliariello in aula a palazza Madama.

Dopo le parole di Gaetano Quagliarello, la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ha replicato duramente, tra i boati dell'Aula. Il presidente Schifani ha dovuto sospendere la seduta.

Eluana Englaro è morta alle 20.10 nella clinica 'La Quiete' di Udine, dove era arrivata all'alba del 3 febbraio.

L'onorevole Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl, intervenendo in aula ha scagliato il microfono in terra urlando in lacrime: "Eluana non è morta, è stata ammazzata".

"Che il Signore l'accolga e perdoni chi l'ha portata a questo punto": è il primo commento del 'ministro della Salute' del Vaticano, cardinale Javier Lozano Barragan, alla morte di Eluana Englaro.

"Comprendo le scelte del padre di Eluana Englaro anche se non abbiamo condiviso lo scopo". Così il ministro della Sanità Maurizio Sacconi, appresa la notizia della morte di Eluana Englaro. Sacconi ha ricordato il ruolo svolto dalle suore di Lecco che hanno assistito Eluana negli anni scorsi e ha espresso l'auspicio "che l'Aula voglia procedere secondo il calendario affinché questo sacrificio non sia stato inutile del tutto e indichi la strada per il provvedimento".

"E' un momento tragico". Lo ha detto il legale della famiglia Englaro.

Anche la Camera dei Deputati, sotto la Presidenza di Rocco Buttiglione, ha osservato un minuto di silenzio per la morte di Eluana Englaro.

La notizia del decesso di Eluana Englaro è stata confermata a Udine da fonti dell'amministrazione comunale e regionale e delle forze dell'ordine.

Appresa la notizia della morte di Eluana Englaro, il presidente del Senato Renato Schifani ha chiesto all'Aula di osservare un minuto di silenzio.

Eluana è morta: lo riferisce l'agenzia Ansa.

Dagli accertamenti eseguiti oggi su disposizione della Regione Friuli Venezia Giulia non sono emersi elementi tali da indurre a un intervento sulla casa di riposo La Quiete, dove è ricoverata Eluana Englaro. Lo si è appreso al termine della riunione che si è svolta a Udine alla quale hanno partecipato il Presidente dela Regione, Renzo Tondo, gli assessori regionali Vladimir Kosic (Sanità) e Federica Seganti (Autonomie Locali), oltre a dirigenti del settore sanitario.

"Valuterò bene i testi che riceveremo, e sul punto centrale farò pendere il mio voto nella bilancia sul sì". Francesco Rutelli, in un articolo che sarà pubblicato domani sul quotidiano 'Europa', annuncia il suo voto a favore del ddl del governo su Eluana Englaro. L'esponente del Pd spiega: "Io sono per innalzare il livello del rispetto, delle cure e per tenerlo più alto possibile, per non considerare alimentazione e idratazione allo stesso modo delle cure ormai inutili, se non crudeli, su un corpo che si spegne".

L'aula del Senato ha votato contro le pregiudiziali di costituzionalità e le sospensive al ddl sul caso Englaro. Bocciate le pregiudiziali si procede con l'esame del ddl.

E' evidente che quanto stabilisce il cosiddetto 'ddl Englaro' "non è un principio di legge astratto in difesa della vita dei cittadini, ma un intervento contro una sentenza della Cassazione". E' quanto ha detto Ignazio Marino, membro della commissione Sanità del Senato. "In questo modo il Parlamento - ha detto - diventa una Corte più 'alta' di quella di Cassazione. Il Paese invece vorrebbe una legge dove le persone, sulla base delle proprie convinzioni, religione e cultura, possano decidere a quali terapie sottoporsi e quali tecnologie utilizzare. Una scelta da fare all'interno della loro cerchia di affetti".

Dagli accertamenti eseguiti oggi su incarico della Procura di Udine sulla vicenda di Eluana Englaro "non è emerso alcun elemento di novità tale da giustificare un intervento della magistratura": lo ha detto il Procuratore Generale della Repubblica di Trieste, Beniamino Deidda, interpellato dall'Ansa. Si allontana, pertanto, l'ipotesi di un sequestro della stanza in cui si trova la donna nella casa di riposo "La Quiete" di Udine.

"Probabilmente fra due ore uscirà la relazione che mi era stata demandata": lo ha affermato il direttore dell'Asl 4 Medio Friuli, Giorgio Ros, riferendosi agli esiti delle ispezioni effettuate dai carabinieri del Nas e dagli ispettori della Regione nella casa di cura 'La Quiete' dove è ricoverata Eluana Englaro.

E' iniziata in Senato la seduta dell'aula convocata per l'esame del ddl del governo sul caso Englaro. Il presidente della commissione Sanità Antonio Tomassini non ha svolto la relazione perché ha spiegato che il testo non è stato votato dalla sua commissione. L'aula sarà chiamata innanzi tutto a discutere e votare le pregiudiziali di costituzionalità, sulle quali ha iniziato a parlare Emma Bonino. Il voto su tali pregiudiziali dovrebbe avvenire tra le 20 e le 21. Successivamente, ha detto il presidente Renato Schifani, verranno discussi e votati gli emendamenti con un contingentamento dei tempi (complessivamente 5 ore). La dichiarazioni di voto e il voto finale ci saranno domani mattina dalle 8,30 alle 9,30.

"Questo disegno di legge ci imporrebbe, in ambito palliativo, di attuare delle pratiche contrarie al bene dei pazienti. Attenzione all'imposizione di idratazione e alimentazione per tutti i malati: non la si può imporre a chi sta morendo". La Società italiana di cure palliative (Sicp) e la Federazione cure palliative (Fcp) interviene così nel dibattito su idratazione e alimentazione per tutti i malati, scaturito dal Ddl 'salva-Eluana'.

La commissione Affari costituzionali del Senato non è riuscita a formulare un parere sulla costituzionalità del ddl-Englaro. Sarà l'aula di palazzo Madama, riunita a partire dalle 19, ad affrontare la questione.

"Il Parlamento è nelle condizioni per approvare al più presto" il ddl che ha l'obiettivo di ripristinare l'alimentazione e l'idratazione artificiale a Eluana Englaro. Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, lasciando la Commissione Sanità del Senato. "E' chiaro che è una corsa contro il tempo, perché con questo disegno di legge vogliamo salvare Eluana, ma anche tutti quelli che si trovano nelle sue condizioni", ha affermato il ministro.

Un emendamento al ddl per Eluana Englaro presentato dalla maggioranza in commissione Sanità al Senato limita a 180 giorni la validità della legge. A presentarlo è stato il senatore delPdl Enrico Musso.

''Un Paese dove il governo legifera solo per decreti e il Parlamento è convocato dal governo solo per approvarli non è una democrazia ma una dittatura''. Lo ha detto il ministro ombra dell'Economia del PD, Pier Luigi Bersani. ''Ricordo a Berlusconi - ha aggiunto - che tanti anni fa molte persone hanno dato la vita per garantire la democrazia in questo Paese''.

Saranno 70 gli emendamenti che giungeranno al ddl su Eluana Englaro nell'aula del Senato. Ne erano stati presentati 1485, ma moltissimi sono stati dichiarati inammissibili.

"Non escludo di votare sì ma devo vedere bene il testo in particolare nel passaggio che riguarda l'idratazione e l'alimentazione". Così il senatore Franco Marini spiega la sua posizione sul voto sul ddl Englaro, in discussione in aula al Senato.

"Il gruppo del Pd al Senato voterà no ma condividendo con pari legittimità politica chi vota in un altro modo nella convinzione della critica aspra e durissima verso il profilo istituzionale di questa vicenda e dell'attacco mosso ancora una volta al presidente della repubblica". Così il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro annuncia l'orientamento del Pd al Senato, al termine dell'assemblea del gruppo, sul ddl Englaro.

Antonio Di Pietro voterà 'no' al disegno di legge sul caso Englaro e anche se l'IdV lascerà libertà di coscienza, ''la grande maggioranza votera' no''. Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. ''Io voterò no, al di là del merito per la strumentalizzazione che è stata fatta'', ha spiegato Di Pietro che si è comunque detto favorevole a una eventuale legge sul testamento biologico.

Anestesisti e rianimatori lanciano oggi un appello online segnalando alcuni errori e incongruenze contenute del disegno di legge all'esame del Senato. L'appello, pubblicato sul sito www.desistenzaterapeutica.it, è rivolto esclusivamente agli specialisti di anestesia e rianimazione. Rileva che il testo del ddl "è in contrasto con l'art. 53 del Codice di deontologia medica", secondo cui "quando una persona rifiuta volontariamente di nutrirsi ... se è consapevole delle possibili conseguenze della propria decisione, il medico non deve assumere iniziative costrittive né collaborare a manovre coattive di nutrizione artificiale nei confronti della medesima, pur continuando ad assisterla".

''E' una panzana quanto è stato detto e scritto in proposito; non ci saranno atroci sofferenze. Ad esempio, per le persone anziane che si disidratano l'effetto è di un progressivo assopimento, così avverrà per Eluana. Il sopore, in questi casi sopravviene dopo 4-5 giorni dalla interruzione dell'idratazione''. Così Alberto Defanti, neurologo di Eluana Englaro. Quanto alle condizioni di Eluana, Defanti ha dichiarato che sono buone. ''Certo dal punto di vista clinico la produzione di urine si contrae ma è una situazione ancora reversibile in caso di ripresa della somministrazione di liquidi''.

Un emendamento al ddl per Eluana Englaro è stato presentato da Pdl e Udc al Senato. Il testo prevede che i trattamenti ai pazienti non autosufficienti non solo non possano essere sospesi, ma nel caso siano già stati sospesi debbano essere "immediatamente ripristinati".

Se dopo un periodo di sospensione la nutrizione di Eluana Englaro venisse ripresa, come potrebbe accadere in questi giorni qualora entrasse in vigore il decreto legge del governo, non ci sarebbero rischi particolari per la salute della donna: "Recupererebbe facilmente, certo non dovrebbero sopraggiungere delle complicanze, come nel caso in cui qualcuno le dia qualcosa per bocca, senza sondino. Ci sarebbe la possibilità che le vada tutto di traverso facendole venire una polmonite, che sarebbe un danno grave", spiega uno degli esperti italiani di nutrizione artificiale via sondino, il chirurgo Gianfranco Cappello.

"Ho evitato a lungo di esternare su questo tema. La mia opinione sarà il mio voto e il mio voto sarà no". Così il senatore del Pd Marco Follini, lasciando l'assemblea dei senatori del Pd, annuncia il suo voto in aula sul ddl Englaro.

"Ti ricordo l'assemblea del Gruppo, domani alle 10. Ma soprattutto, alle 14, alla Camera comincia l'esame della legge sul 'caso Eluana': presenza indispensabile". E' l'sms con il quale Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, richiama i deputati centristi alla partecipazione compatta ai lavoro di Montecitorio sul ddl del governo.

Un appello al Parlamento, e ai medici presenti in Parlamento, è stato sottoscritto ieri da parte di chi negli ospedali e accanto ai malati trascorre la sua vita professionale. Poche parole e tante firme, per dire la legge che si sta studiando è in contrasto con il codice di deontologia professionale. Cioè, i medici sanno che nutrire a forza o allungare all'infinito la vita sono pratiche che poco hanno a che fare con la salute. Nel frattempo, Eluana è arrivata al terzo giorno e dodici ore di nutrizione zero e, intorno alle sue stanze, continuano le ispezioni, mentre un vertice si svolge in questo momento in procura.

E' scontro anche in commissione Affari Costituzionali al Senato sul 'ddl Englaro'. L'organismo parlamentare guidato da Carlo Vizzini, infatti, è chiamato a esprimere il parere sul provvedimento per l'Aula, ma il centrosinistra è sulle barricate e sta intervenendo con tutti i propri componenti per argomentare una serie di rilievi al testo. L'opposizione, inoltre, contesta il fatto che il governo abbia annunciato modifiche al disegno di legge e che quindi la commissione si debba pronunciare su un testo che verrà comunque modificato. Probabile che il provvedimento vada in Aula non solo senza il relatore ma anche senza il parere di costituzionalità.

''Non c'è nessuna violazione dell'articolo 193 del testo unico delle leggi sanitarie del 1934 da parte de La Quiete. Il protocollo va avanti''. Lo ha assicurato Vittorio Angiolini, uno dei legali della famiglia Englaro, facendo riferimento al testo di legge regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265. ''Si dice una sciocchezza grossolana - aggiunge Angiolini -. Cerchiamo di mantenere un barlume di ragione. L'articolo 193 prevede l'apertura senza autorizzazione di nuove strutture sanitarie, non mi sembra il caso''. Quanto all'ispezione dei tecnici dell'Ass 4 e di un'eventuale diffida, Angiolini ha detto: ''In caso di diffida studieremo come rispondere''.

Un lungo applauso ha accolto il sindaco di Udine, sotto la Loggia del Lionello, in pieno centro città, durante la manifestazione 'Pro-Beppino Englaro' organizzata da diverse associazioni politiche e culturali della città. Honsell non ha voluto fare discorsi. "Vi ringrazio - ha solo detto - per il vostro coraggio civile. Non voglio fare altre dichiarazioni - ha concluso - perchè temo siano strumentalizzate". Alla manifestazione hanno partecipato alcune centinaia di persone.

Il ministro della gioventù, Giorgia Meloni, parteciperà alla manifestazione "Per la libertà, per la vita, per Eluana" promossa per domani, alle 18, al Pantheon, dalle riviste "Tempi" e "l'Occidentale". Ne dà notizia lo stesso Ministero.

Il voto finale sul ddl sul caso Englaro avverrà a Montecitorio mercoledì alle ore 14.30. E' quanto ha stabilito la conferenza dei capigruppo che si è appena riunita. Nella capigruppo è stato spiegato che domattina, non appena il provvedimento arriverà dal Senato (dove il voto è previsto intorno alle ore 9.30), verrà esaminato dalla Commissione Sanità, quindi alle ore 17 dovrebbe approdare in Aula e il voto finale è previsto per mercoledì pomeriggio, con tempi contingentati e voto segreto, come prevede il regolamento della Camera per materie di ordine sanitario.

La Commissione Internazionale di Giuristi (Icj) boccia le iniziative del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sul caso di Eluana Englaro. L' Icj (organizzazione non governativa che ha sede a Ginevra con status consultativo presso l'Onu) parla di "grave conflitto di poteri" riferendosi al decreto legge "prodotto" dal premier. la Commissione, invece, ha accolto "positivamente" il rifiuto del presidente della Repubblica di firmare il Dl.

La vicenda di Eluana Englaro ha "colpito molto" Massimo D'Alema, che vede sostanzialmente nell'interesse da parte del governo una "persecuzione contro una famiglia" con il ricorso a ogni mezzo, dagli ispettori del Nas fino ad una legge ad personam.
L'ex ministro degli Esteri è tornato sull'argomento durante il suo tour elettorale in Sardegna. "E' curioso che lo Stato, che per 17 anni non si è curato di questa vicenda, perché questa famiglia è stata lasciata sola per 17 anni - ha ribadito - ad occuparsi di questa questione, adesso interviene con la forza addirittura della legge per sottrarre un corpo che oramai vive di una vita artificiale e farne un simulacro di una strana cultura della vita".

"Voterò no, convintamente, sia per opporre la ragione e il dubbio a chi con disinvoltura e cinismo incredibili usa una dolorosa vicenda umana, sia per respingere un tentativo gravissimo di stravolgere, in nome di una questione specifica così delicata, qualsiasi regola del gioco democratico". Così il vice capogruppo del Pd alla Camera Marina Sereni spiega la sua posizione sul ddl Englaro.

Una manifestazione per esprimere solidarietà a Beppino Englaro è cominciata nel pomeriggio proprio davanti alla casa di riposo La Quiete. La manifestazione è organizzata dalla Cgil del Friuli Venezia Giulia che ha sottolineato anche "l'atteggiamento cinico e strumentale con il quale - a suo parere - il Presidente del Consiglio sta utilizzando questa vicenda per cercare di piegare la Costituzione ai propri interessi di parte".

L'azienda socio-sanitaria 4 'medio Friuli' starebbe esaminando una pluralità di interventi per fermare il protocollo in atto su Eluana Englaro. Lo si apprende da fonti vicine alla regione che sta vagliando l'ipotesi di una diffida o di un'ordinanza. Regione e azienda sociosanitaria stanno cercando di rilevare la compatibilità tra l'attività che si sta effettuando nella casa di riposo per Eluana e lo statuto de 'La Quiete', ma soprattutto si sta esaminando la presenza della associazione 'Per Eluana' che all'azienda sociosanitaria, sempre da quanto si apprende da fonti vicine alla regione, risulterebbe priva di specifica autorizzazione sanitaria e che pertanto non potrebbe operare a 'La Quiete'.

"Da esperienze internazionali e per questi tipi di malati posso dire che dal momento della sospensione dell'alimentazione alla morte potrebbero passare anche 12-14 giorni". Lo ha detto il neurologo Carlo Alberto Defanti. Il Parlamento quindi avrebbe tutto il tempo? "No, questo no - afferma Defanti - perché danni irreversibili e irreparabili potrebbero accadere ben prima. Del resto loro lo sanno benissimo".

Una messa con rosario e una veglia di preghiera per Eluana, sono stati indetti da varie associazioni cattoliche. L'appuntamento è per domani alle 18 nella chiesa di San Remigio. Tra i promotori dell' iniziativa Scienza e vita, Movimento per la vita e Movimento cristiano lavoratori.

Pierluigi Bersani voterà no al ddl inerente al caso Eluana Englaro. Il ministro ombra dell'Economia, intervenendo al coordinamento del Pd questa mattina con Walter Veltroni, avrebbe argomentato la sua posizione spiegando che si tratta innanzitutto di "capire per cosa si vota: si vota lo stravolgimento della Costituzione e della giurisdizione. E' un dato enorme. C'è un'invadenza dello Stato mai accaduta" su questioni inerenti alla vita, al privato, "alle dimensioni familiari. Questo stravolge secoli di civilità giuridica".

L'"orientamento prevalente" del coordinamento del Pd è per il no al ddl Englaro, che sbarcherà stasera in aula a Palazzo Madama. Al termine di una discussione che ha visto posizioni diverse, il vertice del partito ha deciso, a quanto si apprende, che era meglio affidare ai gruppi parlamentari la ricerca di una posizione di maggioranza e di lasciare comunque libertà di coscienza.

Un commerciante, oggi pomeriggio, ha minacciato di darsi fuoco per protestare contro la sospensione dell'alimentazione a Eluana Englaro, la giovane da 17 anni in stato vegetativo al centro di una controversa vicenda giudiziaria. L'uomo, bloccato dopo alcuni minuti dai carabinieri, è stato portato all'ospedale incolume. E' accaduto alle 15 nel centro di Abbiategrasso (Milano), a due passi dal Comune, quando il commerciante, di 61 anni, e che ha un negozio proprio in città, con una bottiglia d'alcol in una mano e un accendino nell'altro ha minacciato di incendiarsi. Al collo aveva un cartello in cui chiedeva "la sospensione della condanna di Eluana".


Il disegno di legge ora all'esame del Senato "non è incostituzionale. E' vero il contrario". Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha risposto alle obiezioni sollevate questa mattina da alcuni esponenti dell'opposizione. Lo ha detto prima di entrare alla Commissione Sanità del Senato.

Nonostante i tempi molto stretti, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, conta di impedire la morte di Eluana Englaro. "Si deve fare di tutto", ha risposto Sacconi ai giornalisti che, prima della riunione della commissione Sanità del Senato, gli chiedevano se si sia ancora il tempo per salvare la giovane. Sacconi ha rilevato che, oltre al percorso legislativo avviato dal governo, c'è una parallela azione di verifica della correttezza delle procedure che vengono seguite per Eluana Englaro. Sulla clinica di Udine c'è
"un problema formale, a mio avviso evidente, tanto che non potevamo non sollecitare un intervento delle autorità", ha spiegato. Per Sacconi, "c'è una palese situazione illegale".

Il disegno di legge varato dal governo per Eluana Englaro sarà corretto nel passaggio in cui si vieta la sospensione della nutrizione. A denunciarlo è stato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, prima della riunione della commissione Sanità del Senato dedicata al ddl. Dal momento che il testo è stato scritto quando Eluana Englaro era ancora alimentata con un sondino, "lo correggeremo", ha detto Sacconi. "La norma è stata redatta quando ancora non era stata sospesa la nutrizione", ha ricordato.

Il Pd ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità, una richiesta di sospensiva ed ha 19 iscritti a parlare in commissione sanità al Senato. A ciò si aggiungono 1500 emendamenti annunciati dai Radicali. E' quanto rende noto Antonio Tomassini, presidente della commissione, che ritiene in queste condizioni "difficile" che si giunga a completare l'esame e che il ddl, che il Senato si appresta a votare domattina, arrivi in aula "con un relatore".

Sit-in nazionale per Eluana e per la sua volontà ma anche per lo Stato di Diritto sottoposto ora a duri attacchi dai fanatici della sacralità della vita: vogliamo far sentire la voce di chi ritiene che l'autonomia delle persone è inviolabile, così come lo è la laicità dello Stato. E' questa l'iniziativa della Consulta di Bioetica, in programma domani a Milano, perchè "vogliamo essere vicini a Beppino Englaro che, per il suo impegno, consideriamo meritevole - si legge in una nota - dei più alti riconoscimenti civili, rappresentando un modello da additare al Paese".

I Radicali non parteciperanno alla manifestazione in difesa della Costituzione che e' stata indetta per domani 10 febbraio a Roma dal Partito Democratico dove e' previsto il solo intervento di Scalfaro. Lo rende noto il Partito radicale in un comunicato. "Non ci si puo' accorgere solo oggi dei pericoli che corre la Costituzione e con essa la democrazia repubblicana a causa di un annuncio di Berlusconi e di una delle sue dichiarazioni provocatorie. Per noi - continuano i Radicali nella nota - e' del tutto evidente che non tanto le dichiarazioni di volonta' per il futuro quanto i gravissimi atti di questi giorni sono solo l'ultimo e gravissimo episodio di quella azione di stravolgimento che, in questi stessi giorni, ha visto partecipi e corresponsabili i maggiori partiti dei due schieramenti''.


Il Partito democratico ha già "iscritto 19 senatori a parlare in commissione Sanità, presentato una pregiudiziale di costituzionalità e una richiesta di sospensiva". Lo rende noto Antonio Tomassini, presidente della commissione Sanità del Senato, prima dell'inizio dei lavori della commissione.
"I radicali hanno inoltre annunciato che presenteranno 1500 emendamenti - spiega Tomassini - In queste condizioni credo sarà quindi difficile che la commissione riesca a completare l'esame e arrivare in aula con un relatore".

Si è conclusa da pochi minuti l'ispezione dei carabinieri dei Nas presso la casa di riposo 'La Quiete' dove è ricoverata Eluana Englaro. L'ispezione per ravvisare eventuali irregolarità è durata circa due ore. Ha da pochi minuti lasciato la casa di cura anche l'avvocato della famiglia, Giuseppe Campeis.

Anche il Pdl si prepara a scendere in piazza per il caso Englaro. Il Popolo della libertà sta pensando di fare una manifestazione "per la vita, per la libertà e per Eluana" domani pomeriggio al Pantheon. Tra i promotori, la rivista 'Tempi' e il quotidiano 'L'Occidentale'. L'appuntamento è alle 18. Lo confermano fonti parlamentari della maggioranza.

I senatori del Pdl stanno effettuando a Palazzo Madama una raccolta di firme su un documento indirizzato alla Corte d'Appello di Milano perché, "in considerazione dell'assoluta eccezionalità e urgenza della situazione di Eluana Englaro voglia nuovamente valutare, in coscienza e in assoluto rispetto della legge, la possibilità di una revoca, modifica o sospensione dell'efficacia esecutiva" del decreto.

Non è necessaria "una preventiva diffida" per "interrompere ad effetto immediato" un'attività sanitaria che viene svolta in una struttura del Friuli Venezia Giulia al di fuori di quelle autorizzate dalla Regione in quella stessa struttura: lo scrive la Direzione Centrale Salute e Protezione sociale della Regione Friuli Venezia Giulia all'Azienda per i Servizi Sanitari numero 4 Medio Friuli, dove si trova la casa di riposo La Quiete che ospita Eluana Englaro.

Solo un intervento diretto dell'azienda per i servizi sanitari n.4 Medio Friuli, la Asl di competenza della clinica 'La Quiete', può a questo punto salvare la vita a Eluana Englaro, in attesa del voto del Parlamento sul ddl varato dal Governo, i cui tempi sono ancora incerti. L'accorato appello è di Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare, che invita il direttore sanitario della Asl "a intervenire d'urgenza, senza diffida. Può farlo già oggi pomeriggio, e interrompere il protocollo che porterà Eluana alla morte: si ricordi che ormai si tratta non di giorni ma di ore".

Sulla vicenda di Eluana Englaro, il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, ha ribadito il voto favorevole del suo partito al disegno di legge del governo, auspicando che la Camera possa votare già domani il provvedimento. Lo ha confermato questa mattina.

Davanti alla sede centrale dell'Università Cattolica di Milano, in largo Gemelli, è stato oggi allestito dai giovani di Comunione e Liberazione un gazebo per la raccolta delle firme a sostegno dell'appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "Per salvare la vita di Eluana Englaro". Il testo dell'appello, di cui i primi firmatari sono tra gli altri il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni e il senatore a vita Francesco Cossiga, è consultabile anche su internet al sito
www.appellonapolitano.enter.it.

Violerebbe la Costituzione in almeno due articoli, il 3 e il 32, secondo le osservazioni mosse a Palazzo Madama dall'opposizione, il disegno di legge del governo sul caso Englaro, per lo meno nella sua formulazione approvata dal Consiglio dei ministri e giunta in Senato. Ecco il testo: "In attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita - si legge nell'unico articolo del ddl - l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun modo essere sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi".

"Il ddl che la maggioranza vuole far diventare legge, non solo è ambiguo e intimidatorio, ma presenta anche vistosi profili di incostituzionalità. Non fa infatti riferimento alle persone capaci di intendere e volere, ma a quelle che non possono disporre di sè, quindi coscienti e in grado di decidere". A sottolinearlo è Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, all'uscita della riunione dei capigruppo. "Ciò significa che persone pienamente capaci di intendere e volere - continua Finocchiaro - ma non di provvedere a se stesse, come Welby e Nuvoli, dovrebbero subire questi trattamenti". E' da oltre 700 anni, "da quando è stato riconosciuto l'habeas corpus - prosegue Finocchiaro - che lo Stato non può entrare e toccare con il suo potere il corpo umano contro il parere del soggetto. E' un provvedimento palesemente contrario al secondo comma dell'articolo 32 della costituzione, in cui si dice che in nessun caso la legge può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".

Il Forum delle associazioni familiari sara' questa sera, alle 18, in piazza, davanti al Senato, per dare il proprio sostegno all'approvazione, in extremis, del disegno di legge 1369 che vieta la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione a persone che non sono in grado di provvedere a se stesse.

"Dopo questo voto niente sarà più come prima". Ne è convinta la capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, che al termine della conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama traccia una previsione degli effetti dello scontro istituzionale intorno alla vicenda Eluana. "La partita - sottolinea Finocchiaro - è un'altra. Questo questo è un ulteriore schiaffo al Capo dello Stato. La partita vera è toccare l'aspetto costituzionale, quello che sta succedendo è un modo per sbriciolare l'autorevolezza di una sentenza della magistratura passata in giudicato e fa affiorare l'idea di un governo autoritario e fuori dal nostro sistema istituzionale, un governo che ricorre ai decreti senza neppure passare al vaglio della Presidenza della Repubblica".

"E' un dato di fatto che la sua fisiologia funziona perfettamente tanto che paradossalmente è una persona che potrebbe creare la vita, dare la vita". Lo ha detto il ministro della gioventù Giorgia Meloni interpellata, a margine della presentazione di una proposta di legge al 'gazebo rosa' della PdL a piazza S. Lorenzo in Lucina, sulle recenti dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi, in merito alla possibilità della Englaro di rimanere incinta.

"Io voterò no con assoluta convinzione e dopo una lunga meditazione perchè su una materia del genere nè lo Stato nè la politica possono intervenire. E' un disegno di legge su un caso e non su una legge che è in discussione alle camere, un caso in cui lo Stato interferisce senza riconoscere che i genitori sanno veramente cosa è giusto fare". Il segretario del Pd Walter Veltroni spiega così la sua pozione rispetto al ddl Englaro aggiungendo che "nei gruppi del Pd si discuterà e individuerà l'orientamento prevalente fermo restando naturalmente la libertà di coscienza".

"Vi invito a leggere bene il provvedimento che è erga omnes, per cui si riferisce a tutti i soggetti che non siano autonomi e dunque anche a persone in grado di intendere e di volere che, dunque, devono accettare il sondino anche non volendo". Lo ha detto la vice presidente del Senato, la radicale Emma Bonino parlando del 'ddl Eluana' al termine della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama sottolineando che questo sarebbe valso, quindi, anche in casicome quelli di Welby, Nuvoli o Coscioni.

"Provo orrore nei confronti di un padre che ha il coraggio di chiedere la morte della figlia. E' quello che penso, ed è quello che avrei risposto se avessi ricevuto la lettera che Beppino Englaro dice di aver inviato nel 2004 alle più alte cariche dello Stato e, per conoscenza, anche al ministro della Salute. Ma io quella lettera non l'ho mai vista". Ad affermarlo è Girolamo Sirchia, che nel 2004 ricopriva proprio la carica di ministro della Salute.

Secondo la curatrice di Eluana Englaro, Franca Alessio, "un'eventuale legge non dovrebbe avere nessun risvolto sulla vicenda di Eluana. L'alimentazione è già stata sospesa. E il testo del Ddl non mi sembra che disponga l'obbligo di riprenderla". "Questo divieto, non essendo retroattivo, non può obbligare i medici che assistono Eluana a riprendere l'alimentazione", continua a ragionare Alessio. La curatrice non esclude neanche l'ipotesi che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non firmi nuovamente il testo della legge. "Non solo può farlo, ma secondo me ci sono anche i margini per decidere di non firmare. Secondo me, Napolitano verificherà se il testo è passibile di incostituzionalità, come credo".


Il voto finale al Senato sul ddl è previsto per domani mattina alle 8:30. Il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri ha sottolineato che la richiesta di rinviare a domani il voto definitivo sul ddl è venuta dai gruppi minori. ''Sono favorevole a questa legge e la voterei anche subito - ha rilevato Gasparri - ma non posso ignorare che ogni gruppo ha diritto di appellarsi alle regole parlamentari''.

Alla casa di riposo La Quiete dov'è ricoverata Eluana Englaro è in corso un Consiglio di amministrazione. Fuori dalla casa di cura ci sono i carabinieri e il solido presidio di chi si oppone alla sospensione dell'alimentazione artificiale per la donna in coma vegetativo da 17 anni. Secondo indiscrezioni nel corso di questo Cda si dovrebbe fare il punto sugli ultimi sviluppi della vicenda Englaro e dare una risposta al presidente della regione Renzo Tondo che ha fatto richiesta al presidente della Quiete, Ines Domenicali, di sospendere i protocollo per Eluana.

Il Pd ribadisce la sua posizione di netta contrarietà nei confronti del governo e del presidente del Consiglio per il modo con cui sono intervenuti sulla vicenda Englaro. Nella riunione del coordinamento, il partito ha deciso di stilare una nota in cui si "denuncia il tentativo del presidente del Consiglio e della maggioranza di utilizzare la drammatica vicenda di Eluana Englaro per forzare l'assetto istituzionale del Paese, alterando i rapporti tra gli organi costituzionali. Per questo - si legge nella nota - invita i cittadini a partecipare alle manifestazioni in difesa della Costituzione che si terranno domani a Roma, a piazza Santi Apostoli, e a Milano a piazza Fontana, per esprimere il sostegno al Capo dello Stato".

I parlamentari del Pd avranno "libertà di coscienza" sul ddl varato dal governo per il caso Englaro ma i gruppi parlamentari si riuniranno comunque per discutere della questione. I capigruppo Antonello Soro e Anna Finocchiaro illustreranno durante la dichiarazione di voto in aula "l'orientamento prevalente" che sarà emerso. Lo spiega il portavoce del Pd Andrea Orlando al termine del coordinamento del partito che si è riunito questa mattina. I capigruppo, insomma, convocheranno le assemblee dei parlamentari per permettere un dibattito sul merito del ddl, ma le riunioni non si concluderanno con un voto.

Il protocollo per la sospensione della nutrizione e idratazione artificiale ad Eluana Englaro "allo stato delle cose va avanti". Lo fa sapere il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ne ha avuto conferma dal professore Amato De Monte che guida l'equipe che si sta occupando di Eluana nella casa di riposo La Quiete di Udine.

"In queste ore non serve alimentare polemiche per non offrire a nessuno pretesti per allungare i tempi. L'argomento sollevato da Veltroni, intenzionato a scendere in piazza in difesa della Costituzione, è, pertanto, quantomeno forzato", dice Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato. "Noi - assicura Gasparri - rispettiamo la Costituzione al punto che la legge si fa con qualche lentezza perchè ci sono norme costituzionali e regole parlamentari che non possono essere aggirate ed ignorate in alcun modo. Anche questo significa rispetto vero della Costituzione, rischiando perfino di non arrivare in tempo".

"La Chiesa non impone i suoi valori": lo sottolinea il Servizio Informazione Religiosa promosso dalla Cei rilevando che "tanti" cittadini ben comprendono la ragionevolezza delle sue posizioni in difesa della vita. "La difesa del diritto alla vita per Eluana Englaro - spiega la nota a firma del teologo Marco Doldi - non è una questione di carattere confessionale, ma una questione di etica naturale, comune a tutti gli uomini: togliere cibo e acqua ad una persona ha come effetto quello di farla morire. E questo è, a tutti gli effetti, un omicidio. Si tratta di una cosa tanto grave da non poter dire che ciascuno potrebbe comportarsi come meglio creda. Non sarebbe questa posizione un meschino lavarsi le mani?".

"Rivolgo un appello alle forze politiche affinchè il Parlamento possa esprimersi liberamente senza ostruzionismi o ritardi". L'invito viene dal capogruppo dell'Udc Gianpiero D'Alia che annuncia il voto favorevole dei centristi al ddl sul caso Englaro. "Siamo - spiega D'Alia - per approvare nei tempi più rapidi possibili una legge che possa consentire ad Eluana di poter continuare a vivere".

La Procura della Repubblica di Udine ha convocato il direttore generale dell'Azienda per i Servizi Sanitari (Ass) numero 4 Medio Friuli, Giorgio Ros, per ascoltarlo sulla vicenda di Eluana Englaro.
Lo si è appreso da fonti giudiziarie friulane secondo le quali Ros dovrebbe incontrare il Procuratore di Udine, Antonio Biancardi, in giornata. L'Azienda per i Servizi Sanitari numero 4 Medio Friuli è quella competente sulla casa di riposo La Quiete nella quale è ricoverata Eluana Englaro.

''Mi auguro che anche in tarda sera il Senato si possa pronunciare sul disegno di legge per proseguire l'alimentazione e l'idratazione di Eluana Englaro, nella consapevolezza che non siamo di fronte ad un provvedimento qualunque. Stiamo decidendo su una norma, ma anche su una vita e sulla vita in generale. Di questo tutti dobbiamo aver consapevolezza pure nella diversita' delle opinioni. In queste ore non serve alimentare polemiche per non offrire a nessuno pretesti per allungare i tempi".

"Il protocollo va avanti", ma "ci sono timori" sulla possibilità che le procedure in corso alla clinica 'La Quiete' di Udine per accompagnare Eluana Englaro nel suo ultimo viaggio possano essere fermate. Lo ha spiegato all'AdnKronos Salute Carlo Alberto Defanti, il neurologo che da anni segue Eluana. Sulle condizioni della donna in stato vegetativo da 17 anni, "in accordo con Amato De Monte", l'altro medico che sta coordinando il protocollo nella clinica udinese, "abbiamo deciso di non rivelare alcuna informazione", conclude il neurologo.

La Direzione centrale della Salute della Regione Friuli Venezia Giulia ha inviato al direttore generale dell'Azienda sanitaria n.4 Medio Friuli una lettera per accertare con la massima urgenza se la struttura 'La Quiete' sia in possesso dei requisiti necessari per attivare una struttura adatta all'accoglimento di un malato terminale, così come previsto dalla delibera giuntale 3186 del 30 dicembre 2004. Qualora si ravvisi l'eventuale violazione, la Regione chiede di provvedere alla diffida immediata.

Il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, prosegue sulla strada "del rispetto e del silenzio" sulla vicenda di Eluana Englaro. "Fin dall'inizio - ha detto Tondo in una dichiarazione, commentando quanto gli viene attribuito oggi da alcuni quotidiani - ho scelto la strada del rispetto e del silenzio evitando ogni facile esposizione mediatica e declinando numerosi inviti a trasmissioni televisive nazionali e interviste di ogni tipo".

I Radicali hanno deciso di presentare al Senato "più di 1.000 emendamenti" al disegno di legge sulla vicenda Englaro. Lo ha annunciato la senatrice Donatella Poretti che ha spiegato come questi emendamenti sono "tutti nel merito e non sono tra loro eguali". "Ora vedremo - aggiunge la senatrice eletta nelle liste del Pd - se passeranno al vaglio di ammissibilità". I Radicali hanno intenzione di ripresentare gli emendamenti, che la Commissione non riuscirà ad esaminare direttamente per l'Aula prevista alle 19.

"Berlusconi ha una scarsa consapevolezza della cultura costituzionale: è un prepotente che vuole mettere in discussione quei poteri democratici che la Costituzione assegna al Presidente della Repubblica, e per questo c'è da essere preoccupati. Oltre al fatto che, allo scopo di affermare il suo potere ha strumentalizzato una vicenda umana". L'ha sostenuto Massimo D'Alema a Cagliari per una manifestazione elettorale a sostegno del candidato del centrosinistra Renato Soru.

Approvare subito una legge che dovrebbe interrompere il conto alla rovescia per la vita di Eluana Englaro. Così le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani si appellano ai parlamentari.
"Pur riconoscendo ritardi, errori e strumentalizzazioni - afferma Andrea Olivero, presidente delle Acli - è venuto il momento della responsabilità della politica e - continua Olivero - chiediamo a tutti di far prevalere il principio di precauzione, salvando una vita e ridando dignità alla politica".

"Con grande convinzione e in tutti i modi possibili cercheremo di opporci a questo disegno di legge, nella forma e nella compressione dei tempi". Lo ha detto la senatrice Emma Bonino, nella consueta intervista del lunedì a Radio Radicale, rispondendo ad una domanda sul disegno di legge sulla vicenda Englaro che da questa sera sarà in discussione nell'Aula di Palazzo Madama.
"E' abbastanza chiaro - spiega - che quella che è in corso è una ondata gigantesca, televisiva e della carta stampata, di manipolazione della verità". "La verità - ha detto Bonino - è che c'è chi come noi sta col diritto, con la vita, persino col dubbio, col papà di Englaro, perchè se c'è qualcuno che certamente ha amato Eluana Englaro è certamente il padre. Ed è questa la nostra via, esattamente la nostra via" .

"La sinistra continua a cambiare le carte in tavola: Berlusconi non attacca Napolitano, su Eluana ha schierato il governo sulla posizione che riteneva giusta e, semmai, protesta per i meccanismi costituzionali che non permettono al governo di corrispondere sempre con efficacia e tempestività alla sovranità popolare". Lo dichiara il ministro per l'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi.

Idv lascia libertà di voto e il gruppo parlamentare del Senato si riunirà alle 17 per le valutazioni sul caso Eluana Englaro. Lo ha annunciato il capogruppo di Idv a palazzo Madama, Felice Belisario.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha convocato la conferenza dei capigruppo di Montecitorio per le ore 17. All'ordine del giorno, la calendarizzazione del ddl del governo su Eluana Englaro, che in giornata verrà esaminato dall'assemblea del Senato.

"A nostro giudizio il disegno di legge sulla vicenda Englaro è incostituzionale. Per questo presentiamo al Senato tre pregiudiziali di costituzionalità". Lo ha detto Emma Bonino, nella consueta intervista del lunedì a Radio Radicale.

Il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, si augura che "si faccia al più presto" una legge "per la vita di Eluana".
Intervenendo ad un convegno alla Camera di Commercio di Milano, Caliendo ha risposto ai cronisti sul caso di Eluana Englaro: "Mi auguro che la legge si faccia al più presto".
Caliendo, che è stato sostituto procuratore generale di Milano, ha chiarito di essersi occupato "più volte come giudice e politico della vicenda di Eluana". Ad una domanda sullo scontro istituzionale su questa vicenda, il sottosegretario ha risposto: "credo che al di là delle polemiche bisogna pensare alla vita di Eluana".

E' in corso il coordinamento del Pd per decidere la linea del partito in vista del voto sul ddl del governo sul caso di Eluana Englaro, anche se in realtà la decisione formale sarà presa dai gruppi parlamentari, come ha sottolineato lo stesso Walter Veltroni. Oggi pomeriggio alle ore 17 si riunirà, quindi, il gruppo del Pd al Senato che formalizzerà la decisione. L'orientamento, come è già noto, è quella di lasciare libertà di coscienza ai parlamentari. Hanno già annunciato il loro voto a favore gli esponenti teodem del partito ed Enrico Letta, mentre Dario Franceschini ha detto che voterà no. Quando il provvedimento approderà alla Camera, si riuniranno anche i deputati del Pd.

La voce della Chiesa, nella vicenda di Eluana Englaro, "si è rivelata caratterizzata da quella fragilità che è propria di chi non può fare appello che alla coscienza". L'arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, in un'intervista al Corriere della Sera riassume la posizione della Chiesa nel caso Englaro. E' difficile che la coscienza maturi sotto l'influsso delle grida e dei proclami ideologici, come avviene in questo caso, secondo Betori, "soprattutto quando anche le istituzioni invece di mettersi in ascolto dei diritti naturali, si erigono a produttori di pseudo nuovi diritti". "Se questa è la porta aperta per un'autodeterminazione che vuole giungere a legalizzare l'eutanasia - spiega l'arcivescovo - la nostra società si avvia verso una tragica involuzione". L'arcivescovo di Firenze spiega ancora che "c'è un realismo cristiano per il quale, il valore di una persona è superiore anche agli interessi di tenuta di un sistema politico e alle esigenze delle stesse forme giuriche". E se questa posizione può attirare qualche ingiuria, come quella di "meschino integralismo - dice Betori - per noi è nulla purché una vita umana venga salvata".


Le stanze della clinica 'La Quiete', la struttura udinese dove è ospitata Eluana, "sono state allestite sulla base del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2000 e hanno le caratteristiche strutturali, impiantistiche, organizzative per applicare il protocollo stabilito in base al decreto della Corte d'Appello di Milano". Lo ha sottolineato il vicedirettore generale de "La Quiete" Luciano Cattivelli. Il decreto del Consiglio dei ministri del gennaio 2000 "definisce se una struttura è o meno idonea - ha aggiunto Cattivelli -. Noi siamo una Rsa ma tecnicamente possiamo attrezzare sale come fossimo un hospice.
E' necessario che queste sale siano attrezzate sulla base del decreto citato - ha proseguito Cattivelli - cosa che è stata fatta alla lettera". Resta il nodo, evidenziato dalle presunte "anomalie amministrative" rilevate dai Nas sulla questione delle autorizzazioni cioè se queste stanze dove è alloggiata Eluana dovessero essere preventivamente autorizzate dalla Regione a mutare funzione.


Sul voto sul disegno di legge del governo sul caso Eluana "decideranno i gruppi" parlamentari del Pd. Lo dice a 'l'Unita" il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni. Veltroni sottolinea che comunque c'è già ora un "giudizio politico comune" sugli aspetti negativi della vicenda: "Dall'attacco sferrato alla Costituzione, alla denuncia della strumentalizzazione odiosa di Berlusconi, alla possibilità di affrontare in maniera seria, con una legge sul testamento biologico, un tema di grande rilevanza etica".

"ORA BASTA!", è l'appello con un invito a partecipare sabato prossimo, 14 febbraio, alla manifestazione pacifica contro i provvedimenti del Governo sul caso Englaro, lanciato da Lorenza Carlassare, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Umberto Eco, Paolo Flores d'Arcais, Margherita Hack, Pancho Pardi, Stefano Rodotà. "La vita di ciascuno non appartiene al governo e non appartiene alla Chiesa - è scritto nell'appello - la vita appartiene solo a chi la vive. Il decreto legge di Berlusconi, trasformato in disegno di legge dopo che il presidente Napolitano, da custode della Costituzione, ha rifiutato di firmarlo, vuole sottrarre al cittadino il diritto sulla propria vita e consegnarlo alla volontà totalitaria dello Stato e della Chiesa. Rendendo coatta l'alimentazione e l'idratazione anche contro la volontà del paziente, impone per legge la tortura ad ogni malato terminale. Al governo Berlusconi che ha ormai dichiarato guerra alla Costituzione repubblicana, è dovere democratico di ogni cittadino opporre un fermo 'ora basta!'.

"Non stiamo per stabilire regole per il futuro. Qui si parla di un caso conlcluso con una sentenza e la decisione non può essere dello stato, ma della famiglia. Per questo il mio voto sarà per rispettare la volontà del padre". Con queste parole il numero due del Pd Dario Franceschini si schiera al fianco del padre di Eluana Englaro, Beppino, e annuncia il suo no al ddl presentato dal governo.


"Non ricordo assolutamente di aver mai ricevuto una lettera del genere che certamente, visto il contenuto, non avrei dimeticato". Lo ha detto l'ex Ministro della Salute Girolamo Sirchia. "Escludo che questo sia mai accaduto quindi. E' vero - ha aggiunto - che al ministro arrivano tante lettere ma una proposta orribile e di quel tipo, me la ricorderi".

Secondo il neurologo Carlo Alberto Defanti, il medico che sta assistendo Eluana Englaro nell'interruzione della nutrizione forzata, sostiene che la donna "durante la prima settimana senza alimentazione e idratazione non dovrebbe correre grossi rischi", e per il periodo successivo "non si può dire. Non lo può dire nessuno".

"Al momento non c'è nessun provvedimento cautelare da parte della Procura di Udine": lo ha detto l'avvocato Giuseppe Campeis, legale della famiglia Englaro, dopo un breve colloquio, questa mattina, con il Procuratore di Udine, Antonio Biancardi. "Non posso aggiungere altro - ha detto Campeis -. Il Procuratore agirà prudentemente seguendo le indicazioni della Procura generale - ha aggiunto - e valutando tutti gli elementi acquisiti tramite i suoi consulenti".

Cominceranno in mattinata gli accertamenti della Regione Friuli Venezia Giulia alla casa di risposo 'La Quiete' di Udine, per verificare le 'anomalie amministrative' rilevate dai Nas. Lo si è appreso all'Azienda sanitaria 4 'Medio Friuli' che ha competenza sulla struttura dove da martedì è ricoverata Eluana Englaro. La relazione dei tecnici della Ass - è stato reso noto - sarà pronta entro stasera.

Eluana Englaro

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Aggiornata alle 23:54 09.02.09


Fonte: http://www.repubblica.it
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