"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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mercoledì 28 novembre 2007
La "gatta smorta" dei Partiti della CDL a Carrara...
La Russia al voto: il Partito di Putin vincitore sicuro! Le Elezioni Presidenziali il 2 Marzo 2008!

Le presidenziali si terranno in Russia il 2 marzo 2008, tre mesi dopo le elezioni parlamentari di Domenica prossima: la data e' stata decisa dal Consiglio della Federazione, la camera alta su basi regionali del Parlamento di Mosca, al termine di una seduta trasmessa in diretta dalla televisione nazionale. Il presidente uscente Vladimir Putin non potra' ripresentarsi, ma ha scelto di candidarsi il 2 dicembre per un seggio alla Duma, la camera bassa russa, senza escludere di poter addirittura diventare Primo Ministro.
Elezioni in Croazia: alle Politiche vittoria dell’HDZ ma chi sarà il premier?
La Croazia, dopo le elezioni politiche del 25 novembre, potrebbe trovarsi in una crisi istituzionale causa le percentuali molto simili ottenute dai due partiti più forti: l’Unione democratica croata (HDZ), dell’attuale premier Ivo Sanader e il Partito socialdemocratico (SDP) di Zoran Milanovic. Secondo i risultati non ufficiali della Commissione elettorale statale l’HDZ nel parlamento croato (Sabor) ha ottenuto 60 seggi, mentre l’SDP 57. Ma, al numero di seggi dell’HDZ vanno aggiunti anche i voti della diaspora dell’XI collegio elettorale, ciò significa che potrebbe ottenere altri sei seggi. Il governo verrà formato da chi porterà al Presidente della Repubblica Stjepan Mesic la firma di non meno di 77 deputati. La mattina dopo le elezioni sembra che ciò sia più facile per l’HDZ, dal momento che ha ottenuto la vittoria relativa. Il problema, tuttavia, è che entrambi i partiti dichiarano di poter formare il governo. Venti minuti dopo la mezzanotte, quando era già sicuro che l’HDZ avrebbe avuto più seggi, Ivo Sanader ha dichiarato la vittoria elettorale. “Mi sono sentito col presidente Stipe Mesic e gli ho detto, e lui era d’accordo, che aspetto il mandato per formare il governo dopo che saranno stati contati tutti i voti. Ci sentiremo domani e continueremo a collaborare bene come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni”, ha detto Sanader. Anche Zoran Milanovic, presidente del SDP, ha dichiarato che inizierà le consultazioni per la formazione del nuovo governo. “Discuteremo, ci accorderemo e ci consulteremo con tutti quelli che sono a favore di un cambiamento e di un governo più rispettoso” ha detto Milanovic. Anch’egli ha detto di aver parlato col Presidente della Repubblica, ma a differenza di Sanader non ha reso noto il contenuto del colloquio. Mentre ancora si contavano le schede, il presidente Mesic, cui spetta il compito di affidare il mandato per la formazione del governo, ha dichiarato che lo affiderà a chi gli porterà prova certa di avere la maggioranza nella nuova composizione del Sabor croato. “E questo potrebbe anche essere l’attuale premier Ivo Sanader”, ha detto Mesic all’Agenzia statale Hina. Si è speculato anche sul fatto che Mesic potrebbe affidare il mandato a chi in Croazia, quindi senza i voti della diaspora, ha ottenuto il maggior numero di seggi. Tutti i sondaggi avevano previsto che questi sarebbe stato l’SDP. Tuttavia, dal momento che nei 10 collegi della Croazia l’HDZ ha ottenuto tre seggi in più rispetto all'SDP, Mesic adesso non ha più la possibilità di affidare il mandato a qualcun altro. Con 60 seggi propri e sei della diaspora, l’HDZ avrà bisogno di altri 11 seggi per poter formare il nuovo governo. Otto probabilmente li avrà dalla coalizione tra il Partito croato dei contadini (HSS) e il Partito social-liberale della Crozia (HSLS) i quali hanno dichiarano che probabilmente si accoderanno al vincitore. In questo caso a Sanader servirebbero solo altri 3 seggi che potrebbe trovare tra i deputati delle minoranze nazionali, ai quali, secondo la Costituzione, appartengono otto seggi al Sabor. Col che riuscirebbe ad avere una maggioranza risicata ma sufficiente per formare il governo. È invece difficile prevedere come funzionerà un governo del genere dal momento che al Sabor croato avrà una maggioranza debole, ma nemmeno nell’attuale composizione del parlamento Sanader aveva una posizione migliore e ciò nonostante è riuscito a tenere il mandato fino alla fine. Dall’altra parte, l’SDP coi suoi 57 seggi in parlamento può contare su altri sette deputati del Partito popolare croato (HNS) e tre deputati della Dieta democratica istriana (IDS), ma per il momento gli servirebbero pur sempre altri 10 deputati. Se ne ottenesse due dalla lista delle minoranze nazionali, allora gli servirebbero i voti della coalizione HSS-HSLS (otto seggi) e solo in quel caso potrebbe ottenere la maggioranza. Però questo è un conto molto tirato e di sicuro l’HDZ, come vincitore relativo delle elezioni, non starà ad aspettare con le mani in mano. È difficile anche supporre che il presidente Mesic si lasci andare ad un gioco fuori dal quadro costituzionale e dal ruolo di colui che dovrà affidare il mandato, forzando l’SDP. Nonostante Mesic sia più incline all’opzione di sinistra, cosa che non ha nascosto nemmeno durante la campagna elettorale, è certo che affiderà il mandato per formare il nuovo governo al premier uscente Ivo Sanader. Per come stanno le cose, la Croazia continuerà ad avere un governo di centro destra, e la carica di premier sarà ricoperta ancora da Ivo Sanader. Il suo obiettivo principale è portare il Paese nella NATO e nell’Unione europea. La possibilità che la Croazia entri nella NATO si realizzerà molto probabilmente il prossimo anno, mentre per l’ingresso nell’UE dovrà attendere la fine di questo decennio o l’inizio del prossimo. È interessante che tutti i sondaggi avevano previsto la vittoria stretta dell'SDP, e così anche gli exit poll, tanto che la Televisione croata così come TV Nova, sulla base dei sondaggi raccolti all’uscita dalle urne, già alle 19, dopo la chiusura dei seggi elettorali, avevano dato la vittoria all'SDP. Dato raccolto dal candidato premier di questo partito, Ljubo Jurcic, che alle 19.35 si era dichiarato nuovo premier. Il conteggio ufficiale dei voti, tuttavia, ha cambiato completamente le cose. I veri sconfitti delle elezioni sono stati la destra estrema. Il Partito croato del diritto (HSP) secondo i dati non definitivi, avrà solo un deputato (al posto degli otto attuali). Una grande sorpresa sono i tre deputati dell’Unione democratica croata della Slavonia e Baranja (HDSSB), partito regionale fondato da Branimir Glavas, sotto processo a Zagabria per crimini di guerra, tuttora nell’ospedale carcerario della capitale croata. E così al Sabor croato è stato eletto un uomo accusato del reato penale più grave. Senza di questo, si sarebbe potuto dire che le elezioni in Croazia hanno mostrato la completa maturità democratica dei suoi cittadini.
lunedì 26 novembre 2007
SINISTRA INCOERENTE: RIFLESSIONE DI GIANNI MUSETTI...
Esibizione live a Londra di Ozzy Osbourne, spettatori illustri: Principe Carlo e la famiglia Reale Inglese!
Nel video clip l'esibizione live di Ozzy Osbourne insieme allo storico chitarrista dei Black Sabbath, ospiti illustri nella tribuna d'onore il Principe Carlo d'Inghilterra e la famiglia Reale...anche ai Governanti a volte piace "trasgredire" un pò...
domenica 25 novembre 2007
Russia: ancora proteste ed arresti...l'opposizione anti-Putin continua!
Video Clip "System of a Down"...
Video Clip Live della originale formazione dei "System of a Down"...anche la musica rock moderna è una forma d'arte e di espressione! Un modo diverso di comunicare...
Sondaggi in Russia danno il partito di Putin al 67 per cento!

Secondo un recente sondaggio del Levada Centre, Russia Unita, il partito del presidente Vladimir Putin, otterrebbe il 67 per cento dei voti nelle parlamentari del prossimo 2 dicembre. Nelle elezioni per il rinnovo della Duma, il secondo partito sarebbe quello comunista, con il 14 per cento delle preferenze, mentre nessuna delle altre formazioni politiche riuscirebbe a passare lo sbarramento del 7 per cento, necessario per essere rappresentati in Parlamento. Il direttore del Levada Centre ha affermato che, data la schiacciante maggioranza, le elezioni di dicembre assomiglieranno a quelle organizzate durante il periodo sovietico.
La Politica nella Federazione Russa...le basi della Costituzione!

"Мы, многонациональный народ Российской Федерации, соединенные общей судьбой на своей земле, утверждая права и свободы человека, гражданский мир и согласие, соединяя исторически сложившееся государственное единство, исходя из общепризнанных принципов равноправия и самоопределения народов, чтя память предков, передавших нам любовь и уважение к Отечеству, веру в добро и справедливость, возрождая суверенную государственность России и утверждая незыблемость ее демократической основы, стремясь обеспечить благополучие и процветание России, исходя из ответственности за свою Родину перед нынешним и будущими поколениями, сознавая себя частью мирового сообщества, принимаем КОНСТИТУЦИЮ РОССИЙСКОЙ ФЕДЕРАЦИИ."
In italiano:
"Noi, il popolo plurinazionale della Federazione russa, uniti da un destino comune sulla nostra terra, stabilendo i diritti e le libertà dell'uomo, la pace civile e l'accordo, preservando l'unità dello stato stabilita storicamente, procedendo dai principi universalmente riconosciuti dell'autodeterminazione dei popoli, rendendo onore alla memoria degli avi che ci hanno trasmesso l'amore per la patria, la fede nel bene e nella giustizia, facendo rinascere l'organizzazione statale della Russia e affermando la stabilità dei suoi fondamenti democratici, sforzandoci di assicurare il benestare e la prosperità della Russia, procedendo dalla responsabilità per la nostra patria di fronte alle generazioni presenti e future, riconoscendoci parte della comunità mondiale, adottiamo la COSTITUZIONE DELLA FEDERAZIONE RUSSA."
Nell'epoca dell'Unione Sovietica, il capo del governo era il capo del Consiglio dei Commissari Popolari, fino al 1946, e il capo del Consiglio dei Ministri, dopo il 1946. All'estero ci si riferiva a queste figure politiche a volte col titolo di Primo ministro.
Oggi il primo ministro viene nominato dal presidente ed è in prima linea.
ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!