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sabato 7 aprile 2012

A 20 anni dall'inizio della guerra in Bosnia il ricordo commosso di Sarajevo...tanti i peluche sulle sedie rosse per ricordare i tanti bambini uccisi durante il conflitto durato 4 anni!

Sarajevo - Bosnia - (TMNews) - "Queste sedie dicono tutto... Non c'è null'altro da aggiungere. Tutte queste sedie sarebbero potuto essere delle persone"."Adesso ti rendi davvero conto della grandezza di questo numero. Abbiamo sempre detto 'migliaia', più o meno, ma questa cifra è impressionante... soprattutto quando vedi queste piccole sedie".Le lacrime e la commozione dei cittadini di Sarajevo in Bosnia di fronte alle 11.541 sedie rosse, allineate sul Corso Maresciallo Tito, una per ciascun civile ucciso nella città durante i 44 mesi dell'assedio iniziato 20 anni fa, il 6 aprile del 1992, hanno segnato le celebrazioni per l'anniversario del conflitto.Di fronte alle sedie vuote, una piccola orchestra e il coro intonavano brani composti durante l'assedio. Sulle sedie più piccole, orsacchiotti e peluche per ricordare le centinaia di bambini uccisi durante la guerra."Sapevo di questa installazione - dice questa ragazza - ma vederla così mi tocca il cuore. È un'immagine che non dimenticherò".Era il 5 aprile del '92 quando 50mila bosniaci di tutte le etnie e religioni si radunarono a Sarajevo, per una grande manifestazione per la pace. Su di loro si abbatterono i primi colpi dei cecchini serbo-bosniaci, uccidendo due donne. L'indomani, il 6 aprile era la guerra. Il conflitto serbo-bosniaco, che ha portato all'indipendenza della Bosnia dalla ex Jugoslavia, è stato considerato il più sanguinoso d'Europa dopo la Seconda guerra mondiale: in tutto le vittime furono oltre 100mila.

Fonte: http://www.tmnews.it

giovedì 26 maggio 2011

Serbia, arrestato Ratko Maldic!

L'ex capo militare dei serbi di Bosnia e' ricercato per genocidio e crimini contro l'umanita'!

Il generale della guerra serbo-bosniaca Ratko Mladic, la cui lunga latitanza ha ostacolato finora l'ingresso della Serbia nell'Unione europea, è stato arrestato in Serbia. Lo ha confermato il presidente Tadic.
"Si trova nel quartier generale della Bia", ha detto un amico di famiglia, facendo riferimento all'Agenzia di intelligence serba. "E' stato arrestato in Serbia", ha aggiunto.
Comandante delle forze serbo-bosniache nella guerra di Bosnia del 1992-1995, Mladic è stato incriminato nel 1995 di genocidio per il massacro di Srebrenica in cui morirono 8.000 uomini musulmani e per l'assedio di Sarajevo, durato 43 mesi.
Mladic, genocidio e crimini contro l'umanità, è stato arrestato dagli agenti della sicurezza di Stato serba, secondo la tv di Stato Rts Tv che ha citato alcune fonti.
La tv pubblica serba Rts ha confermato che Mladic è stato arrestato. Secondo un'altra televisione, B92, Mladic e' stato catturato nel villaggio di Lazarevo, a 80 chilometri a nord-est di Belgrado. E' attesa a minuti una conferenza stampa del presidente Boris Tadic.

Fonte: http://notizie.it.msn.com

martedì 19 maggio 2009

Stipendi in Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina e dintorni...

Sopra, la cartina geografica della Serbia...
La bandiera Nazionale della Serbia...
Quanto guadagna un postino in Serbia? E in Croazia, Bosnia o Montenegro? Una breve rassegna del quotidiano belgradese “Politika” tra stipendi medi e potere d'acquisto:
Di A. Nikolić, Politika, 8 gennaio 2007 (tit. orig. Плате у Србији и окружењу. Од 200 до 750 евра) Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Ivana Telebak

Se i portafogli dei cittadini della ex Jugoslavia si misurassero secondo lo spessore il migliore sarebbe quello degli sloveni con uno stipendio medio mensile di 750 euro. I portafogli più sottili, come ha mostrato la nostra ricerca, sono quelli dei macedoni con poco più di 200 euro al mese. Abbastanza male, con circa 250 euro al mese, se la pasano i montenegrini. Nella stessa situazione si trovano anche i cittadini della Bosnia ed Erzegovina, dove in media si guadagna poco più di 500 marchi convertibili, che sono circa 250 euro. Un po’ meglio se la passano i cittadini del nostro paese (meno di 300 euro), mentre i croati, con 610 euro in media, trottano dietro agli sloveni che sono al primo posto. Non bisogna trascurare il fatto che nell’unico paese jugoslavo membro dell'Unione europea anche i prezzi sono comunque europei e molto più alti che da noi. Nonostante le differenze nello standard, quando vengono paragonati gli stipendi medi secondo le professioni, indubbiamente in tutti i paesi nella miglior posizione sono i programmatori dei computer, i manager, gli ingegneri e gli impiegati del settore finanziario. Sul territorio della ex Jugoslavia i parrucchieri, i postini, i droghieri, i muratori e gli spazzini continuano ad essere i mestieri meno pagati. In Serbia, per fare un esempio, secondo i dati delle imprese comunali pubbliche, gli spazzini guadagnano circa 260 euro. In Montenegro questo lavoro in media viene pagato da 120 a 200 euro, mentre gli spazzini sloveni mensilmente guadagnano più di 400 euro. Coloro che ricevono lo stipendio dal budget statale, generalmente stanno meglio in Serbia che in Montenegro. Comunque, come dice il nostro corrispondente dal Montenegro, è molto difficile stabilire a quanto davvero ammonta l’importo dello stipendio. I datori di lavoro a causa delle tasse per lo più fanno vedere solo il minimo stabilito per legge e su quella cifra saldano gli obblighi verso lo Stato. In Serbia esiste un problema di altro tipo. Nessuna statistica segna quanto in media si guadagna secondo le professioni, sicché come fonti per questa ricerca sono stati usati principalmente i dati dei ministeri competenti, delle imprese statali e private. Gli stipendi degli avvocati e delle altre professioni non possono che essere oggetto di indovinelli e di storie “per sentito dire”. Quello che si sa per certo e che la statistica segna regolarmente è che da anni gli stipendi più alti in Serbia li percepiscono gli impiegati nell'industria del tabacco. Secondo i dati recenti, lo stipendio medio nel mese di novembre in questo ramo dell'industria, senza le tasse e i contributi, ammontava persino a 59.576 dinari. Guadagni un po’ più inferiori li hanno avuti gli impiegati nel settore finanziario (48.868) e nel settore delle assicurazioni (45.056). Persino otto volte più bassi sono gli stipendi dei tessili che da anni si trovano in fondo alle tabelle. A novembre i loro stipendi, secondo i dati dell’Istituto per la statistica della Repubblica, erano di poco superiori ai 6.000 dinari. E' disastroso anche il fatto che addirittura sei comuni in Serbia segnano gli stipendi medi soltanto con una cifra. Meno di diecimila guadagnano gli abitanti di Ivanjica (9.619), di Blac (9.554), Pantelej, il comune di Nis (8.569), e di Svrljig (7.992). Di sicuro peggio, con solo 7.127 dinari, se la passano gli abitanti di Bela Palanka. Dall'altra parte, Vracar, Beocin, Lazarevac, Novi Beograd e Surcin appartengono ai comuni dove si vive meglio. Già da mesi, i loro abitanti mediamente hanno gli stipendi più alti di 30.000 dinari. Fra l’altro, il guadagno medio senza le tasse e contributi in Serbia, percepito nel mese di novembre, era di 23.148 dinari, poco meno di 300 euro. Rispetto al guadagno medio senza le tasse e i contributi pagato nel mese di ottobre 2006, nominalmente è più alto del 3,62, e realmente del 2,59 per cento. La statistica ha segnato anche il fatto che per i primi 11 mesi dell'anno scorso gli stipendi sono aumentati realmente di 10,93 per cento.

mercoledì 28 novembre 2007

Elezioni in Croazia: alle Politiche vittoria dell’HDZ ma chi sarà il premier?

Da Osijek, scrive Drago Hedl
[Hrvatski]
Usciti i risultati preliminari della Commissione statale elettorale. All’HDZ di Ivo Sanader 60 seggi, 57 al SDP di Zoran Milanovic. Ed entrambi annunciano la possibilità di formare il governo
La Croazia, dopo le elezioni politiche del 25 novembre, potrebbe trovarsi in una crisi istituzionale causa le percentuali molto simili ottenute dai due partiti più forti: l’Unione democratica croata (HDZ), dell’attuale premier Ivo Sanader e il Partito socialdemocratico (SDP) di Zoran Milanovic. Secondo i risultati non ufficiali della Commissione elettorale statale l’HDZ nel parlamento croato (Sabor) ha ottenuto 60 seggi, mentre l’SDP 57. Ma, al numero di seggi dell’HDZ vanno aggiunti anche i voti della diaspora dell’XI collegio elettorale, ciò significa che potrebbe ottenere altri sei seggi. Il governo verrà formato da chi porterà al Presidente della Repubblica Stjepan Mesic la firma di non meno di 77 deputati. La mattina dopo le elezioni sembra che ciò sia più facile per l’HDZ, dal momento che ha ottenuto la vittoria relativa. Il problema, tuttavia, è che entrambi i partiti dichiarano di poter formare il governo. Venti minuti dopo la mezzanotte, quando era già sicuro che l’HDZ avrebbe avuto più seggi, Ivo Sanader ha dichiarato la vittoria elettorale. “Mi sono sentito col presidente Stipe Mesic e gli ho detto, e lui era d’accordo, che aspetto il mandato per formare il governo dopo che saranno stati contati tutti i voti. Ci sentiremo domani e continueremo a collaborare bene come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni”, ha detto Sanader. Anche Zoran Milanovic, presidente del SDP, ha dichiarato che inizierà le consultazioni per la formazione del nuovo governo. “Discuteremo, ci accorderemo e ci consulteremo con tutti quelli che sono a favore di un cambiamento e di un governo più rispettoso” ha detto Milanovic. Anch’egli ha detto di aver parlato col Presidente della Repubblica, ma a differenza di Sanader non ha reso noto il contenuto del colloquio. Mentre ancora si contavano le schede, il presidente Mesic, cui spetta il compito di affidare il mandato per la formazione del governo, ha dichiarato che lo affiderà a chi gli porterà prova certa di avere la maggioranza nella nuova composizione del Sabor croato. “E questo potrebbe anche essere l’attuale premier Ivo Sanader”, ha detto Mesic all’Agenzia statale Hina. Si è speculato anche sul fatto che Mesic potrebbe affidare il mandato a chi in Croazia, quindi senza i voti della diaspora, ha ottenuto il maggior numero di seggi. Tutti i sondaggi avevano previsto che questi sarebbe stato l’SDP. Tuttavia, dal momento che nei 10 collegi della Croazia l’HDZ ha ottenuto tre seggi in più rispetto all'SDP, Mesic adesso non ha più la possibilità di affidare il mandato a qualcun altro. Con 60 seggi propri e sei della diaspora, l’HDZ avrà bisogno di altri 11 seggi per poter formare il nuovo governo. Otto probabilmente li avrà dalla coalizione tra il Partito croato dei contadini (HSS) e il Partito social-liberale della Crozia (HSLS) i quali hanno dichiarano che probabilmente si accoderanno al vincitore. In questo caso a Sanader servirebbero solo altri 3 seggi che potrebbe trovare tra i deputati delle minoranze nazionali, ai quali, secondo la Costituzione, appartengono otto seggi al Sabor. Col che riuscirebbe ad avere una maggioranza risicata ma sufficiente per formare il governo. È invece difficile prevedere come funzionerà un governo del genere dal momento che al Sabor croato avrà una maggioranza debole, ma nemmeno nell’attuale composizione del parlamento Sanader aveva una posizione migliore e ciò nonostante è riuscito a tenere il mandato fino alla fine. Dall’altra parte, l’SDP coi suoi 57 seggi in parlamento può contare su altri sette deputati del Partito popolare croato (HNS) e tre deputati della Dieta democratica istriana (IDS), ma per il momento gli servirebbero pur sempre altri 10 deputati. Se ne ottenesse due dalla lista delle minoranze nazionali, allora gli servirebbero i voti della coalizione HSS-HSLS (otto seggi) e solo in quel caso potrebbe ottenere la maggioranza. Però questo è un conto molto tirato e di sicuro l’HDZ, come vincitore relativo delle elezioni, non starà ad aspettare con le mani in mano. È difficile anche supporre che il presidente Mesic si lasci andare ad un gioco fuori dal quadro costituzionale e dal ruolo di colui che dovrà affidare il mandato, forzando l’SDP. Nonostante Mesic sia più incline all’opzione di sinistra, cosa che non ha nascosto nemmeno durante la campagna elettorale, è certo che affiderà il mandato per formare il nuovo governo al premier uscente Ivo Sanader. Per come stanno le cose, la Croazia continuerà ad avere un governo di centro destra, e la carica di premier sarà ricoperta ancora da Ivo Sanader. Il suo obiettivo principale è portare il Paese nella NATO e nell’Unione europea. La possibilità che la Croazia entri nella NATO si realizzerà molto probabilmente il prossimo anno, mentre per l’ingresso nell’UE dovrà attendere la fine di questo decennio o l’inizio del prossimo. È interessante che tutti i sondaggi avevano previsto la vittoria stretta dell'SDP, e così anche gli exit poll, tanto che la Televisione croata così come TV Nova, sulla base dei sondaggi raccolti all’uscita dalle urne, già alle 19, dopo la chiusura dei seggi elettorali, avevano dato la vittoria all'SDP. Dato raccolto dal candidato premier di questo partito, Ljubo Jurcic, che alle 19.35 si era dichiarato nuovo premier. Il conteggio ufficiale dei voti, tuttavia, ha cambiato completamente le cose. I veri sconfitti delle elezioni sono stati la destra estrema. Il Partito croato del diritto (HSP) secondo i dati non definitivi, avrà solo un deputato (al posto degli otto attuali). Una grande sorpresa sono i tre deputati dell’Unione democratica croata della Slavonia e Baranja (HDSSB), partito regionale fondato da Branimir Glavas, sotto processo a Zagabria per crimini di guerra, tuttora nell’ospedale carcerario della capitale croata. E così al Sabor croato è stato eletto un uomo accusato del reato penale più grave. Senza di questo, si sarebbe potuto dire che le elezioni in Croazia hanno mostrato la completa maturità democratica dei suoi cittadini.
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ITALIA-CINA

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