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domenica 9 febbraio 2025

10 FEBBRAIO GIORNATA NAZIONALE DEL RICORDO! (IN MEMORIA DELLA PULIZIA ETNICA AI DANNI DELLA POPOLAZIONE ITALIANA DELL'ISTRIA E DELLA DALMAZIA DURANTE E DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE!)

Purtroppo dal 1943 al 1945 un quarto del #pianetaterra vide una recrudescenza del secondo conflitto mondiale in atto dal #1settembre1939, si stima che l'ultimo biennio della seconda guerra mondiale fece più morti in assoluto rispetto ai danni e decessi civili e militari causati nei primi 4 anni di conflitto! L'Italia ebbe le FOIBE come effetto collaterale, oltre alla #guerracivile interna in un paese spaccato in due, per colpa della sua scelta scellerata di stringersi in un #pattodacciaio mortale con la #Germania Nazista di #AdolfHitler nel 1938, #benitomussolini il #10giugno1940 mandò la #patria Italica praticamente all'inferno con biglietto di sola andata, poi sappiamo tutti com'è finita!!! L'#eccidio delle FOIBE è uno dei tanti massacri di #puliziaetnica e religiosa che il mondo ha conosciuto tra il 1939 - 1945, d'altronde #Mussolini e #Hitler rappresentavano una forza d'occupazione sull'intero territorio Jugoslavo, Tedeschi e Italiani hanno per anni vessato e sottomesso le popolazioni slave considerate razze inferiori, hanno dalla Jugoslavia deportato nei campi di concentramento Nazisti migliaia e migliaia di #ebrei, #zingari, oppositori politici e #partigiani di ogni colore e appartenenza; le FOIBE rappresentano un'esplosione di odio e di rabbia covata per anni da parte delle popolazioni slave schiavizzate dai Nazi-Fascisti!

"I massacri delle foibe (in sloveno: poboji v fojbah, in croato: masakri fojbe, in serbo: mасакри фоjбе - masakri fojbe) sono stati degli #eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante e subito dopo la #secondaguerramondiale da parte dei partigiani jugoslavi e dell'#OZNA. Il nome di tali eccidi deriva dai grandi inghiottitoi carsici (chiamati in Venezia Giulia "foibe") dove furono gettati molti dei corpi delle vittime. Per estensione i termini "foibe" e il neologismo "infoibare" sono diventati sinonimi di uccisioni che in realtà furono in massima parte perpetrate in modo diverso: la maggioranza delle vittime morì nei campi di prigionia jugoslavi o durante la deportazione verso di essi. Secondo gli storici Pupo e Spazzali, l'utilizzo simbolico di questo termine «può divenire fonte di equivoci qualora si affronti il nodo della quantificazione delle vittime», in quanto la differenza tra il numero relativamente ridotto dei corpi materialmente gettati nelle foibe, e quello più alto degli uccisi nei campi di prigionia, dovrebbe portare a parlare di "deportati" e "uccisi" per indicare tutte le vittime della repressione. Secondo gli storici Raoul Pupo e Roberto Spazzali le vittime in Venezia Giulia, nel Quarnaro e nella Dalmazia sono comprese tra le 3.000 e le 5.000 (comprese le salme recuperate e quelle stimate, nonché i morti nei campi di concentramento jugoslavi). Altre fonti invece fanno salire questo numero fino a 11.000. Numero che secondo Raoul Pupo si può raggiungere soltanto conteggiando anche i caduti che si ebbero da parte italiana nella lotta antipartigiana. Al massacro delle #foibe seguì l'esodo giuliano dalmata, ovvero l'emigrazione più o meno forzata della maggioranza dei cittadini di #etnia e di lingua italiana dalla #VeneziaGiulia, del #Quarnaro e dalla #Dalmazia; territori del #RegnodItalia prima occupati dall'Esercito Popolare di Liberazione della #Jugoslavia del maresciallo #JosipBrozTito e successivamente annessi dalla Jugoslavia tramite i trattati di pace di #Parigi del 1947. L'emigrazione fu dovuta sia all'oppressione esercitata da un regime di natura totalitaria che impediva la libera espressione dell'identità nazionale, sia al rigetto dei mutamenti nell'egemonia nazionale e sociale nell'area e infine per la vicinanza dell'Italia, vicinanza che costituì un fattore oggettivo di attrazione per popolazioni perseguitate ed impaurite; nonostante il governo italiano si fosse a più riprese adoperato per fermare, o quantomeno contenere, l'esodo. Si stima che i giuliani, i quarnerini e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone tra il 1945 e il 1956!" Per approfondire: Clicca qui per sapere tutto sulle FOIBE! #secondwar #thesecondwar #IIWAR #Shoah #olocausto #genocidio #giornatanazionaledelricordo

sabato 7 aprile 2012

Per non dimenticare - Sarajevo - Bosnia: 20anni fa l'assedio di Sarajevo, 11mila sedie vuote ricordano le vittime innocenti!


(ASCA-AFP) - Sarajevo - Un concerto classico davanti a 11.541 sedie rosse vuote, quante le vittime dell'assedio a Sarajevo da parte delle forze serbo-bosniache e dell'esercito Jugoslavo, disposte in 825 file lungo la principale arteria della citta', il Viale Maresciallo Tito. Cosi' la capitale bosniaca ha ricordato oggi l'assedio, a vent'anni dal conflitto durato quasi quattro anni, che provoco' oltre 12.000 morti e circa 50.000 feriti, l'85% dei quali civili.
L'assedio di Sarajevo e' stato il piu' lungo nella storia bellica moderna, protrattosi dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996. Vide scontrarsi, durante la guerra di Bosnia, le forze del governo bosniaco, che avevano dichiarato l'indipendenza dalla Jugoslavia contro l'Armata Popolare Jugoslava (JNA) e le forze serbo-bosniache (VRS), che miravano a distruggere il neo-indipendente stato della Bosnia-Erzegovina e a creare una Repubblica autonoma.
Nella seconda meta' del 1992 e nella prima meta' del 1993 l'assedio raggiunse il suo apice per la violenza dei combattimenti. Furono commesse gravi atrocita': la piu' grande delle stragi fu il massacro di Markale in cui morirono 68 civili e 200 furono feriti. Per aiutare la popolazione assediata l'aeroporto di Sarajevo fu aperto agli aerei delle Nazioni Unite alla fine del giugno 1992. La sopravvivenza della citta' da allora dipese in larga parte proprio dai rifornimenti Onu.
I rapporti indicano una media di circa 329 bombardamenti al giorno durante il corso dell'assedio, con un massimo di 3.777 bombe sganciate il 22 luglio 1993. Gli incendi causati dai proietti danneggiarono seriamente le strutture della citta', inclusi gli edifici civili (comprese le strutture sanitarie, di comunicazione, internazionali) e culturali. Tra i danneggiamenti piu' rilevanti ci furono quelli della Presidenza della Bosnia Erzegovina e della Biblioteca Nazionale, che brucio' completamente insieme a migliaia di testi non piu' recuperabili.
Nel 1995, dopo un secondo massacro di Markale nel quale persero la vita 37 persone e 90 ne restarono ferite, le forze internazionali condannarono fermamente gli attacchi e risposero sul campo ristabilendo in parte la normalita' nella regione. Il riscaldamento, l'elettricita' e l'acqua poterono tornare in citta'. Fu raggiunto l'accordo del ''cessate il fuoco'' nell'ottobre dello stesso anno e fu siglato l'Accordo di Dayton, al quale segui' un periodo di stabilizzazione, con il governo bosniaco che non dichiaro' la fine dell'assedio fino al 29 febbraio 1996.

Fonte: http://www.asca.it 

giovedì 26 maggio 2011

Serbia, arrestato Ratko Maldic!

L'ex capo militare dei serbi di Bosnia e' ricercato per genocidio e crimini contro l'umanita'!

Il generale della guerra serbo-bosniaca Ratko Mladic, la cui lunga latitanza ha ostacolato finora l'ingresso della Serbia nell'Unione europea, è stato arrestato in Serbia. Lo ha confermato il presidente Tadic.
"Si trova nel quartier generale della Bia", ha detto un amico di famiglia, facendo riferimento all'Agenzia di intelligence serba. "E' stato arrestato in Serbia", ha aggiunto.
Comandante delle forze serbo-bosniache nella guerra di Bosnia del 1992-1995, Mladic è stato incriminato nel 1995 di genocidio per il massacro di Srebrenica in cui morirono 8.000 uomini musulmani e per l'assedio di Sarajevo, durato 43 mesi.
Mladic, genocidio e crimini contro l'umanità, è stato arrestato dagli agenti della sicurezza di Stato serba, secondo la tv di Stato Rts Tv che ha citato alcune fonti.
La tv pubblica serba Rts ha confermato che Mladic è stato arrestato. Secondo un'altra televisione, B92, Mladic e' stato catturato nel villaggio di Lazarevo, a 80 chilometri a nord-est di Belgrado. E' attesa a minuti una conferenza stampa del presidente Boris Tadic.

Fonte: http://notizie.it.msn.com

martedì 19 maggio 2009

Stipendi in Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina e dintorni...

Sopra, la cartina geografica della Serbia...
La bandiera Nazionale della Serbia...
Quanto guadagna un postino in Serbia? E in Croazia, Bosnia o Montenegro? Una breve rassegna del quotidiano belgradese “Politika” tra stipendi medi e potere d'acquisto:
Di A. Nikolić, Politika, 8 gennaio 2007 (tit. orig. Плате у Србији и окружењу. Од 200 до 750 евра) Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Ivana Telebak

Se i portafogli dei cittadini della ex Jugoslavia si misurassero secondo lo spessore il migliore sarebbe quello degli sloveni con uno stipendio medio mensile di 750 euro. I portafogli più sottili, come ha mostrato la nostra ricerca, sono quelli dei macedoni con poco più di 200 euro al mese. Abbastanza male, con circa 250 euro al mese, se la pasano i montenegrini. Nella stessa situazione si trovano anche i cittadini della Bosnia ed Erzegovina, dove in media si guadagna poco più di 500 marchi convertibili, che sono circa 250 euro. Un po’ meglio se la passano i cittadini del nostro paese (meno di 300 euro), mentre i croati, con 610 euro in media, trottano dietro agli sloveni che sono al primo posto. Non bisogna trascurare il fatto che nell’unico paese jugoslavo membro dell'Unione europea anche i prezzi sono comunque europei e molto più alti che da noi. Nonostante le differenze nello standard, quando vengono paragonati gli stipendi medi secondo le professioni, indubbiamente in tutti i paesi nella miglior posizione sono i programmatori dei computer, i manager, gli ingegneri e gli impiegati del settore finanziario. Sul territorio della ex Jugoslavia i parrucchieri, i postini, i droghieri, i muratori e gli spazzini continuano ad essere i mestieri meno pagati. In Serbia, per fare un esempio, secondo i dati delle imprese comunali pubbliche, gli spazzini guadagnano circa 260 euro. In Montenegro questo lavoro in media viene pagato da 120 a 200 euro, mentre gli spazzini sloveni mensilmente guadagnano più di 400 euro. Coloro che ricevono lo stipendio dal budget statale, generalmente stanno meglio in Serbia che in Montenegro. Comunque, come dice il nostro corrispondente dal Montenegro, è molto difficile stabilire a quanto davvero ammonta l’importo dello stipendio. I datori di lavoro a causa delle tasse per lo più fanno vedere solo il minimo stabilito per legge e su quella cifra saldano gli obblighi verso lo Stato. In Serbia esiste un problema di altro tipo. Nessuna statistica segna quanto in media si guadagna secondo le professioni, sicché come fonti per questa ricerca sono stati usati principalmente i dati dei ministeri competenti, delle imprese statali e private. Gli stipendi degli avvocati e delle altre professioni non possono che essere oggetto di indovinelli e di storie “per sentito dire”. Quello che si sa per certo e che la statistica segna regolarmente è che da anni gli stipendi più alti in Serbia li percepiscono gli impiegati nell'industria del tabacco. Secondo i dati recenti, lo stipendio medio nel mese di novembre in questo ramo dell'industria, senza le tasse e i contributi, ammontava persino a 59.576 dinari. Guadagni un po’ più inferiori li hanno avuti gli impiegati nel settore finanziario (48.868) e nel settore delle assicurazioni (45.056). Persino otto volte più bassi sono gli stipendi dei tessili che da anni si trovano in fondo alle tabelle. A novembre i loro stipendi, secondo i dati dell’Istituto per la statistica della Repubblica, erano di poco superiori ai 6.000 dinari. E' disastroso anche il fatto che addirittura sei comuni in Serbia segnano gli stipendi medi soltanto con una cifra. Meno di diecimila guadagnano gli abitanti di Ivanjica (9.619), di Blac (9.554), Pantelej, il comune di Nis (8.569), e di Svrljig (7.992). Di sicuro peggio, con solo 7.127 dinari, se la passano gli abitanti di Bela Palanka. Dall'altra parte, Vracar, Beocin, Lazarevac, Novi Beograd e Surcin appartengono ai comuni dove si vive meglio. Già da mesi, i loro abitanti mediamente hanno gli stipendi più alti di 30.000 dinari. Fra l’altro, il guadagno medio senza le tasse e contributi in Serbia, percepito nel mese di novembre, era di 23.148 dinari, poco meno di 300 euro. Rispetto al guadagno medio senza le tasse e i contributi pagato nel mese di ottobre 2006, nominalmente è più alto del 3,62, e realmente del 2,59 per cento. La statistica ha segnato anche il fatto che per i primi 11 mesi dell'anno scorso gli stipendi sono aumentati realmente di 10,93 per cento.

domenica 24 agosto 2008

LA CARTA DEL CARNARO D'ANNUNZIANA DEL 1920...QUANDO FIUME FU' LIBERATA!

La Carta del Carnaro promulgata l'8 settembre 1920 fu concettualmente concepita da De Ambris, ma curata nello stile da D'Annunzio. Vi si affermava non soltanto l'italianità di Fiume, ma si sosteneva un futuro stato rivoluzionario-corporativo.
Premessa
Il Popolo della Libera Città di Fiume, in nome delle sue secolari franchigie e dell'inalienabile diritto di autodecisione, riconferma di voler far parte integrante dello Stato Italiano mediante un esplicito atto d'annessione; ma poiché l'altrui prepotenza gli vieta per ora il compimento di questa legittima volontà, delibera di darsi una Costituzione per l'ordinamento politico ed amministrativo del Territorio (Città, Porto e Distretto) già formante il "corpus separatum" annesso alla corona ungarica, e degli altri territori adriatici che intendono seguirne le sorti.
Parte generale
1 - La Libera Città di Fiume, col suo porto e distretto, nel pieno possesso della propria sovranità, costituisce unitamente ai territori che dichiarano e dichiareranno di volerle essere uniti, la Repubblica del Carnaro.
2 - La Repubblica del Carnaro è una democrazia diretta che ha per base il lavoro produttivo e come criterio organico le più larghe autonomie funzionali e locali.Essa conferma perciò la sovranità collettiva di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di classe e di religione; ma riconosce maggiori diritti ai produttori e decentra per quanto è possibile i poteri dello Stato, onde assicurare l'armonica convivenza degli elementi che la compongono.
3 - La Repubblica si propone inoltre di provvedere alla difesa dell'indipendenza, della libertà e dei diritti comuni, di promuovere una più alta dignità morale ed una maggiore prosperità materiale di tutti i cittadini; di assicurare l'ordine interno con la giustizia.
4 - Tutti i cittadini della Repubblica senza distinzione di sesso sono uguali davanti alla legge. Nessuno può essere menomato o privato dell'esercizio dei diritti riconosciuti dalla Costituzione se non dietro regolare giudizio e sentenza di condanna.
La Costituzione garantisce a tutti i cittadini l'esercizio delle fondamentali libertà di pensiero, di parola, di stampa, di riunione e di associazione. Tutti i culti religiosi sono ammessi; ma le opinioni religiose non possono essere invocate per sottrarsi all'adempimento dei doveri prescritti dalla legge.L'abuso delle libertà costituzionali per scopi illeciti e contrari alla convivenza civile può essere punito in base a leggi apposite, le quali però non potranno mai ledere il principio essenziale delle libertà stesse.
5 - La Costituzione garantisce inoltre a tutti i cittadini senza distinzione di sesso, l'istruzione primaria, il lavoro compensato con un minimo di salario sufficiente alla vita, l'assistenza in caso di malattia o d'involontaria disoccupazione, la pensione per la vecchiaia, l'uso dei beni legittimamente acquistati, l'inviolabilità del domicilio, l'habeas corpus, il risarcimento dei danni in caso di errore giudiziario o di abuso di potere.
6 - La Repubblica considera la proprietà come una funzione sociale, non come un assoluto diritto o privilegio individuale. Perciò il solo titolo legittimo di proprietà su qualsiasi mezzo di produzione e di scambio è il lavoro che rende la proprietà stessa fruttifera a beneficio dell'economia generale.
7 - Il porto e le ferrovie comprese nel territorio della Repubblica sono proprietà perpetua ed inalienabile dello Stato con un ordinamento autonomo tale da consentire a tutti i popoli amici che ne hanno bisogno di servirsene con garanzia di assoluta parità di diritti commerciali con i cittadini fiumani.
8 - Una Banca della Repubblica controllata dallo Stato avrà l'incarico dell'emissione della carta-moneta e di tutte le altre operazioni bancarie. Un'apposita legge ne regolerà il funzionamento e stabilirà i diritti e gli oneri delle banche esistenti o che intendessero stabilirsi nel territorio della Repubblica.
9 - L'esercizio delle industrie, delle professioni e dei mestieri è libero per tutti i cittadini della Repubblica. Le industrie stabilite o da stabilirsi con capitale straniero saranno soggette alle norme di una legge speciale che regolerà pure l'esercizio professionale degli stranieri.
10 - Tre elementi concorrono a formare le basi costituzionali della Repubblica:- a) i Cittadini;- b) le Corporazioni;- c) i Comuni.
Dei cittadini
11 - Sono cittadini della Repubblica tutti gli attuali cittadini della Libera Città di Fiume e degli altri territori che ad essa dichiarano di volersi unire; tutti coloro cui venga conferita la cittadinanza per meriti speciali; tutti coloro che ne faranno domanda, quando questa sia accettata dagli organi competenti, in base alla apposita legge.
12 - I cittadini della Repubblica entrano nel pieno possesso di tutti i diritti civili e politici non appena compiuto il ventesimo anno di età, diventando perciò elettori ed eleggibili per tutte le cariche pubbliche senza distinzione di sesso. Saranno tuttavia privati dei diritti politici, con regolare sentenza, tutti quei cittadini:a) che risultano condannati a pene infamanti;b) che rifiutano di prestare il servizio militare per la difesa del paese o di pagare le tasse;c) che vivono parassitariamente a carico della collettività, salvo casi d'incapacità fisica al lavoro dovuta a malattia od a vecchiaia.
Delle corporazioni
13 - I cittadini che concorrono alla prosperità materiale ed allo sviluppo civile della Repubblica con un continuativo lavoro manuale ed intellettuale sono considerati cittadini produttivi e sono obbligatoriamente inscritti in una delle seguenti categorie, che costituiscono altrettante corporazioni, e cioè:
1a. Operai salariati dell'industria, dell'agricoltura, del commercio e dei trasporti. A questa categoria appartengono pure i piccoli artigiani ed i piccoli proprietari di terre che non hanno dipendenti se non in limitatissimo numero o come aiuto saltuario e temporaneo.
2a. Personale tecnico ed amministrativo di aziende private industriali ed agricole, purché non si tratti di comproprietari delle aziende stesse.
3a. Addetti alle aziende commerciali non operai propriamente detti, purché non si tratti di comproprietari delle aziende stesse.
4a. Datori di lavoro dell'industria, dell'agricoltura, del commercio e dei trasporti. S'intendono datori di lavoro coloro che, essendo proprietari o comproprietari di aziende, si occupano personalmente direttamente e continuativamente della gestione delle aziende stesse.
5a. Impiegati pubblici statali e comunali di qualsiasi ordine.
6a. Insegnanti delle scuole pubbliche e studenti degli istituti superiori.
7a. Esercenti professioni libere non comprese nelle 5 categorie precedenti.Le cooperative di produzione, lavoro e consumo tanto agricole che industriali costituiscono esse pure una corporazione che può essere rappresentata esclusivamente dagli amministratori delle cooperative stesse.
14 - Le corporazioni godono di piena autonomia per quanto riguarda la loro organizzazione e funzionamento interno. Esse hanno il diritto d'imporre una tassa commisurata sul salario, stipendio profitto d'azienda, o lucro professionale degli inscritti, per provvedere ai propri bisogni finanziari. Le corporazioni hanno pure il diritto di possedere in nome collettivo beni di qualsiasi specie.I rapporti della Repubblica con le corporazioni e delle corporazioni fra loro sono regolati dalle norme contemplate agli art. 16, 17 e 18 della presente Costituzione per i rapporti fra i poteri centrali della Repubblica e i Comuni, e dei Comuni fra loro.Gli inscritti a ciascuna corporazione costituiscono un corpo elettorale per l'elezione dei propri rappresentanti al Consiglio Economico secondo le norme fissate dall'art. 23 della Costituzione.
Dei Comuni
15 - I Comuni sono autonomi fin dove l'autonomia non è limitata dalla Costituzione ed esercitano tutti i poteri che non sono da questa attribuiti agli organi legislativi esecutivi e giudiziari della Repubblica.
16 - I Comuni sono in diritto di darsi quella Costituzione interna che ritengono migliore; ma devono chiedere per le loro costituzioni la garanzia della Repubblica che l'assume quando:a) esse nulla contengono di contrario alle prescrizioni della Costituzione della Repubblica;b) risultino accettate dal popolo e possano essere riformate quando la maggioranza assoluta dei cittadini lo richieda.
17 - I Comuni hanno diritto di stipulare fra loro accordi, convenzioni e trattati sopra oggetti di legislazione e di amministrazione; però devono presentarli all'esame del potere esecutivo della Repubblica, il quale, se ritiene che tali accordi, convenzioni o trattati siano in contrasto con la Costituzione della Repubblica o con i diritti di altri Comuni, li rimanda al giudizio della Corte Suprema che può dichiararne l'incostituzionalità. In tal caso il potere esecutivo della Repubblica è autorizzato ad impedirne l'esecuzione.
18 - Allorché l'ordine interno di un Comune è turbato o quando è minacciato da un altro Comune, il potere esecutivo della Repubblica è autorizzato ad intervenire:
a) se l'intervento è richiesto dalle autorità del Comune interessato;
b) se l'intervento è richiesto da un terzo dei cittadini in possesso dei diritti politici del Comune stesso.
19 - I Comuni hanno segnatamente il diritto:
a) di organizzare l'istruzione primaria in base alle norme stabilite dall'art. 38 della Costituzione;
b) di nominare i giudici comunali;
c) di organizzare e mantenere la polizia comunale;
d) d'imporre tasse;
e) di contrarre prestiti nel territorio della Repubblica. Quando invece tali prestiti devono essere contratti all'estero occorre la garanzia del governo che la concede soltanto in caso di riconosciuta necessità.
Del potere legislativo
20 - Il potere legislativo è esercitato da due corpi elettivi:
a) La Camera dei Rappresentanti;
b) Il Consiglio Economico.
21 - La Camera dei Rappresentanti viene eletta a suffragio universale diretto e segreto da tutti i cittadini della Repubblica che hanno compiuto il 20° anno di età e che sono in possesso dei diritti politici. Ogni cittadino della Repubblica avente diritto a voto è eleggibile a membro della Camera dei Rappresentanti.
I rappresentanti vengono eletti per un periodo di tre anni, in ragione di uno ogni mille elettori ed in ogni caso in numero non inferiore a 30. Tutti gli elettori formano un unico corpo elettorale e l'elezione si compie a suffragio universale segreto e diretto col sistema della rappresentanza proporzionale.
22 - La Camera dei Rappresentanti tratta e legifera sui seguenti oggetti che sono di sua competenza:
a) Codice Penale e Civile;
b) Polizia;
c) Difesa Nazionale;
d) Istruzione pubblica secondaria;
e) Belle Arti;
f) Rapporti dello Stato con i Comuni.La Camera dei Rappresentanti si riunisce ordinariamente una volta all'anno nel mese di ottobre.
23 - Il Consiglio Economico si compone di 60 membri eletti nelle seguenti proporzioni a suffragio universale segreto e diretto, col sistema della rappresentanza proporzionale:- 15 dagli operai e lavoratori della terra;- 15 dai datori di lavoro;- 5 dai tecnici industriali ed agricoli;- 5 dagli impiegati amministrativi delle aziende private;- 5 dagli insegnanti delle scuole pubbliche e dagli studenti degli istituti superiori;- 5 dai professionisti liberi;- 5 da impiegati pubblici;- 5 dalle cooperative di lavoro e di consumo.
24 - I membri del Consiglio Economico vengono eletti per un periodo di due anni. Per essere eleggibili occorre appartenere alla categoria rappresentata.
25 - Il Consiglio Economico si aduna ordinariamente due volte all'anno, nei mesi di maggio e di novembre, per trattare e legiferare sui seguenti oggetti, che sono di sua competenza:
a) Codice Commerciale e Marittimo;
b) Disciplina del lavoro;
c) Trasporti;
d) Lavori pubblici;
e) Trattati di commercio, dogane, ecc.;
f) Istruzione tecnica e professionale;
g) Legislazione sulle Banche, sulle Industrie e sull'esercizio delle professioni e mestieri.
26 - La Camera dei Rappresentanti ed il Consiglio Economico si riuniscono insieme una volta all'anno nella prima quindicina di dicembre formando l'Assemblea Nazionale, che tratta e legifera sui seguenti oggetti di sua competenza:
a) rapporti internazionali;
b) finanza e tesoro della Repubblica;
c) istruzione superiore;
d) revisione della Costituzione.
Del potere esecutivo
27 - Il potere esecutivo della Repubblica si compone di sette Commissari eletti nel modo che segue:- Presidenza e Affari Esteri, Finanza e Tesoro, Istruzione pubblica: dall'Assemblea Nazionale;- Interni e Giustizia, Difesa Nazionale: dalla Camera dei Rappresentanti;- Lavoro, Economia pubblica: dal Consiglio Economico.
28 - Il potere esecutivo siede in permanenza e delibera collettivamente su tutti gli oggetti che non siano d'ordinaria amministrazione. Il Presidente rappresenta la Repubblica di fronte agli altri paesi, dirige le discussioni ed ha voto decisivo in caso di parità. I Commissari sono eletti per un anno e sono rieleggibili per una volta soltanto. Dopo l'interruzione di un anno possono però essere nuovamente eletti.
Del potere giudiziario
29 - Il potere giudiziario si compone:
a) dei giudici municipali;
b) dei giudici del lavoro;
c) dei giudici di secondo grado;
d) della giuria;
e) della Corte Suprema.
30 - I giudici municipali giudicano sulle controversie civili e commerciali fino al valore di cinquemila lire e sui crimini che importano pene non superiori ad un anno. I giudici di primo grado sono eletti in proporzione della popolazione da tutti gli elettori dei vari comuni.
31 - I giudici del lavoro giudicano sulle controversie individuali fra salariati o stipendiati e datori di lavoro. Essi costituiscono uno o più collegi di giudici eletti dalle Corporazioni che eleggono il Consiglio Economico, nelle seguenti proporzioni: due dagli operai industriali e dai lavoratori della terra, due dai datori di lavoro, uno dai tecnici industriali ed agricoli, uno dai professionisti liberi, uno dagli impiegati amministrativi delle aziende private, uno dagli impiegati pubblici, uno dagli insegnanti pubblici e dagli studenti degli istituti superiori, uno dalle cooperative di lavoro e di consumo. Ogni collegio di giudici del lavoro si divide in sezioni, per il più sollecito disbrigo dei giudizi. Le sezioni riunite costituiscono il giudizio di appello.
32 - I giudici di secondo grado giudicano su tutte le questioni civili, commerciali e penali che non sono di competenza dei giudici municipali e dei giudici del lavoro - (salve quelle di spettanza della giuria) - e funzionano da Tribunale d'Appello per le sentenze dei giudici municipali. I giudici di secondo grado sono scelti in base a concorso dalla Corte Suprema, fra i cittadini muniti della laurea di dottore in legge.
33 - Tutti i delitti politici e tutti i crimini e delitti che comportano la privazione della libertà personale per un tempo superiore ai tre anni sono giudicati da una giuria composta di sette cittadini assistiti da due supplenti e presieduti da un giudice di secondo grado.
34 - La Corte Suprema viene eletta dall'Assemblea Nazionale e si compone di 5 membri effettivi e due supplenti. Almeno due dei membri effettivi ed un supplente dovranno essere muniti della laurea di dottore in legge.La Corte Suprema è competente a giudicare:
a) sulla costituzionalità degli atti dei poteri legislativo ed esecutivo;
b) su tutti i conflitti di carattere costituzionale fra i poteri legislativo ed esecutivo, fra la Repubblica ed i Comuni, fra i Comuni fra loro, fra la Repubblica e Corporazioni o privati, fra i Comuni e Corporazioni o privati;
c) sui casi di alto tradimento contro la Repubblica ad opera di membri del potere legislativo o esecutivo;
d) sui crimini e delitti contro il diritto delle genti;
e) nelle contestazioni civili fra la Repubblica ed i Comuni; fra i Comuni tra loro;
f) sui casi di responsabilità dei membri dei poteri della Repubblica e di funzionari;g) nelle questioni circa i diritti di cittadinanza e circa i privi di patria.
La Corte Suprema giudica inoltre le questioni di competenza fra i vari organi giudiziari, rivede in ultima istanza le sentenze pronunziate da questi, e nomina i giudici di secondo grado in base a concorso.I membri della Corte Suprema non possono coprire alcuna altra carica, neppure nei rispettivi comuni, né esercitare qualsiasi altra professione, industria o mestiere per tutta la durata della carica.
Del Comandante
34 [sic] - In caso di grave pericolo per la Repubblica l'Assemblea Nazionale può nominare un Comandante per un periodo non superiore ai sei mesi. Il Comandante durante il periodo in cui rimane in carica esercita tutti i poteri politici e militari, sia legislativi che esecutivi. I membri del potere esecutivo funzionano come suoi segretari. Può essere eletto Comandante qualunque cittadino, nel possesso dei diritti politici, facente parte o no dei poteri della Repubblica.Allo spirare del termine fissato per la durata della carica del Comandante, l'Assemblea Nazionale si riunisce nuovamente e delibera sulla conferma in carica del Comandante stesso, sulla sua eventuale sostituzione o sulla cessazione della carica.
Della difesa nazionale
35 - Tutti i cittadini della Repubblica, senza distinzione di sesso, sono obbligati al servizio militare nell'età dai 17 ai 52 anni per la difesa della Repubblica. Gli uomini dichiarati validi presteranno questo servizio nelle varie armi dell'esercito. Le donne e gli uomini non validi saranno adibiti, secondo le loro attitudini, ai servizi ausiliari, amministrativi e di sanità.Tutti coloro che a causa del servizio militare perdono la vita o soggiacciono ad un'imperfezione fisica permanente, hanno diritto per sé e per le loro famiglie in caso di bisogno, al soccorso della Repubblica.
36 - La Repubblica non può mantenere truppe permanenti. L'esercito e la flotta della Repubblica saranno organizzati sulla base della Nazione Armata con apposita legge. I cittadini prestano il servizio militare soltanto per i periodi d'istruzione od in caso di guerra per la difesa del paese.Il cittadino non perde nessuno dei suoi diritti civili e politici durante i periodi d'istruzione o quando venga chiamato in servizio per la difesa della Repubblica, salve le necessità del servizio militare.
Dell'istruzione pubblica
37 - La Repubblica considera come il più alto dei suoi doveri l'istruzione e l'educazione del popolo, non soltanto per quel che riguarda la scuola primaria o professionale, ma anche per le manifestazioni superiori della scienza e dell'arte, che devono essere rese accessibili a tutti coloro che dimostrano capacità d'intenderle. Le scuole superiori esistenti verranno perciò riunite in un'Università libera e completate con nuovi corsi e facoltà, in base ad una apposita legge la quale dovrà contemplare puranche la istituzione di una scuola di Belle Arti e di un Conservatorio Musicale.
38 - L'organizzazione delle Scuole medie e affidata alla Camera dei Rappresentanti e quella delle Scuole tecniche e professionali al Consiglio Economico. Nelle Scuole medie sarà obbligatorio l'insegnamento delle diverse lingue parlate nel territorio della Repubblica.L'istruzione primaria è gratuita ed obbligatoria. Essa resta affidata ai Comuni che la organizzano in base a programmi stabiliti da un Comitato di Istruzione primaria composto di un rappresentante per ciascun comune, di due rappresentanti delle scuole medie, di due rappresentanti delle scuole tecniche professionali, e di due rappresentanti degli istituti superiori, eletti dagli insegnanti e dagli studenti.L'insegnamento primario verrà impartito nella lingua parlata dalla maggioranza degli abitanti di ciascun comune accertata, ove occorra, per mezzo di referendum; ma fra le materie d'insegnamento dovrà in ogni caso essere compresa la lingua parlata dalla minoranza. Inoltre quando lo richieda un numero di alunni sufficiente, a giudizio del Comitato per l'istruzione primaria, il Comune sarà obbligato ad istituire corsi paralleli nella lingua parlata dalla minoranza.In caso di rifiuto da parte del Comune, il Governo della Repubblica ha diritto d'istituire esso stesso i corsi paralleli caricandone la spesa al Comune.
39 - Le scuole pubbliche devono poter essere frequentate dai seguaci di tutte le confessioni religiose e da chi non professa nessuna religione, senza pregiudizio della libertà di coscienza di chicchessia.
Della revisione costituzionale
40 - Ogni dieci anni l'Assemblea Generale si riunisce in sessione straordinaria per la riforma della Costituzione.
La Costituzione può però esser riformata in ogni tempo:
a) quando lo chieda uno dei due rami del potere legislativo;
b) quando lo chieda almeno un terzo dei cittadini aventi diritto al voto di cui all'art. 12.
Sono in diritto di proporre modificazioni alla Costituzione:
a) i membri dell'Assemblea Nazionale;
b) le rappresentanze dei Comuni;
c) la Suprema Corte;
d) le Corporazioni.
Del diritto d'iniziativa
41 - I componenti dei corpi elettorali hanno diritto di proporre leggi di loro iniziativa sulle materie spettanti ai rispettivi corpi legislativi, purché l'iniziativa sia proposta da almeno un quarto dei componenti il corpo elettorale competente.
Del referendum
42 - Tutte le leggi approvate dai due rami del potere legislativo possono essere sottoposte a referendum quando questo sia chiesto da un numero di elettori non inferiore ad un quarto dei cittadini aventi diritto al voto.
Del diritto di petizione
43 - Tutti i cittadini hanno diritto di petizione in confronto dei corpi legislativi che hanno diritto di eleggere.
Incompatibilità
44 - Nessuno può esercitare più di un potere o far parte contemporaneamente di due corpi legislativi.
Revocabilità
45 - Tutte le cariche sono revocabili:a) quando gli eletti perdano i diritti politici mediante sentenza confermata dalla Corte Suprema;b) quando la metà più uno dei componenti il corpo elettorale voti regolarmente la revoca.
Responsabilità
46 - Tutti i membri dei poteri e tutti i funzionari della Repubblica sono penalmente e civilmente responsabili dei danni che possono derivare alla Repubblica, ai Comuni, alle Corporazioni od ai privati in caso di abuso o di trascuranza nell'adempimento dei propri doveri. La Corte Suprema giudica su questi casi. I membri della Corte Suprema sono giudicati in questi casi dall'Assemblea Nazionale.
Indennità
47 - Tutte le cariche contemplate dalla Costituzione sono retribuite mediante indennità da fissarsi per legge votata annualmente dall'Assemblea Nazionale.

domenica 10 febbraio 2008

FOIBE CARSICHE: 10 FEBBRAIO, LA GIORNATA DEL RICORDO!!!


NON DIMENTICHIAMO LE TANTE VITTIME ITALIANE CHE DURANTE E DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE SONO STATE OGGETTO DEI SOPPRUSI, DELLE ANGHERIE E DELLA CRUDELE PULIZIA ETNICA MESSA IN ATTO DAI PARTIGIANI COMUNISTI DEL MARESCIALLO TITO...CRIMINI COMMESSI ALL'OMBRA DELLA FALCE E MARTELLO, DELLE STELLE E DELLE BANDIERE ROSSE YUGOSLAVE...E' RISAPUTO CHE ALL'ORRENDO MASSACRO PARTECIPARONO DIVERSI COMBATTENTI ITALIANI APPARTENENTI ALLE BRIGATE PARTIGIANE COMUNISTE CHE MILITAVANO SULLE MONTAGNE DEL NORD-EST ITALIA AI CONFINI CON LA SLOVENIA, CERTO NON TUTTI I PARTIGIANI ITALIANI FURONO COMPLICI DELLA BARBARIE, MA TANTI SI MACCHIARONO DELL'ORRENDO DELITTO DEL FRATRICIDIO!!! COLLABORARONO CON I SOLDATI TITINI SOGNANDO LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA IN ITALIA PER IL DOPO-GUERRA AD IMITAZIONE DELL'ALLORA UNIONE SOVIETICA STALINIANA!!! PACE E SERENITA' ALLE ANIME DEI POVERI DEFUNTI MASSACRATI, MARTIRI DELL'ITALIA DISASTRATA DEL 1943...ONORE AI CAMERATI DI OGGI, PORTATORI DEL SANO IDEALE DI AMOR DI PATRIA!!! W L'ITALIA...W LA LIBERTA'...W LA-DESTRA...

LA GIORNATA DEL RICORDO: LE FOIBE CARSICHE!!!

Foiba di Basovizza e Monrupino (Trieste) - Oggi monumenti nazionali. Diverse centinaia sono gli infoibati in esse precipitati. [leggi]Foiba di Scadaicina sulla strada di Fiume.Foiba di Podubbo - Non è stato possibile, per difficoltà, il recupero.Il Piccolo del 5.12.1945 riferisce che coloro che si sono calati nella profondità di 190 metri, hanno individuato cinque corpi - tra cui quello di una donna completamente nuda – non identificabili a causa della decomposizione.Foiba di Drenchia - Secondo Diego De Castro vi sarebbero cadaveri di donne, ragazze e partigiani dell’Osoppo.Abisso di Semich – "…Un'ispezione del 1944 accertò che i partigiani di Tito, nel settembre precedente, avevano precipitato nell'abisso di Semich (presso Lanischie), profondo 190 metri, un centinaio di sventurati: soldati italiani e civili, uomini e donne, quasi tutti prima seviziati e ancor vivi. Impossibile sapere il numero di quelli che furono gettati a guerra finita, durante l'orrendo 1945 e dopo. Questa è stata fina delle tante Foibe carsiche trovate adatte, con approvazione dei superiori, dai cosiddetti tribunali popolari, per consumare varie nefandezze. La Foiba ingoiò indistintamente chiunque avesse sentimenti italiani, avesse sostenuto cariche o fosse semplicemente oggetto di sospetti e di rancori. Per giorni e giorni la gente aveva sentito urla strazianti provenire dall’abisso, le grida dei rimasti in vita, sia perché trattenuti dagli spuntoni di roccia, sia perché resi folli dalladisperazione. Prolungavano l’atroce agonia con sollievo dell’acqua stillante. Il prato conservò per mesi le impronte degli autocarri arrivati qua, grevi del loro carico umano, imbarcato senza ritorno…" (Testimonianza di Mons. Parentin - da La Voce Giuliana del 16.12.1980).Foibe di Opicina, di Campagna e di Corgnale – "Vennero infoibate circa duecento persone e tra queste figurano una donna ed un bambino, rei di essere moglie e figlio di un carabiniere …"(G. Holzer 1946).Foibe di Sesana e Orle - Nel 1946 sono stati recuperati corpi infoibati.Foiba di Casserova sulla strada di Fiume, tra Obrovo e Golazzo. Ci sono stati precipitati tedeschi, uomini e donne italiani, sloveni, molti ancora vivi, poi, dopo aver gettato benzina e bombe a mano, l’imboccatura veniva fatta saltare. Difficilissimi i recuperi.Abisso di Semez - Il 7 maggio 1944 vengono individuati resti umani corrispondenti a ottanta - cento persone. Nel 1945 fu ancora "usato".Foiba di Gropada - Sono recuperate cinque salme. " Il 12 maggio 1945 furono fatte precipitare nel bosco di Gropada trentaquattro persone, previa svestizione e colpo di rivoltella "alla nuca". Tra le ultime: Dora Ciok, Rodolfo Zuliani, Alberto Marega, Angelo Bisazzi, Luigi Zerial e Domenico Mari"Foiba di Vifia Orizi - Nel mese di maggio del 1945, gli abitanti del circondario videro lunghe file di prigionieri, alcuni dei quali recitavano il Padre Nostro, scortati da partigiani armati di mitra, essere condotte verso la voragine. Le testimonianze sono concordi nell'indicare in circa duecento i prigionieri eliminati.Foiba di Cernovizza (Pisino) - Secondo voci degli abitanti del circondario le vittime sarebbero un centinaio. L'imboccatura della Foiba, nell'autunno del 1945, è stata fatta franare.Foiba di Obrovo (Fiume) – È luogo di sepoltura di tanti fiumani, deportati senza ritorno.Foiba di Raspo - Usata come luogo di genocidio di italiani sia nel 1943 che nel 1945. Imprecisato il numero delle vittime.Foiba di Brestovizza - Così narra la vicenda di una infoibata il "Giornale di Trieste" in data 14.08.1947. "Gli assassini l'avevano brutalmente malmenata, spezzandole le braccia prima di scaraventarla viva nella Foiba. Per tre giorni, dicono i contadini, si sono sentite le urla della misera che giaceva ferita, in preda al terrore, sul fondo della grotta."Foiba di Zavni (Foresta di Tarnova) - Luogo di martirio dei carabinieri di Gorizia [leggi] e di altre centinaia di sloveni oppositori del regime di Tito.Foiba di Gargaro o Podgomila (Gorizia) - Vi furono gettate circa ottanta persone.Capodistria - Le Foibe - Dichiarazioni rese da Leander Cunja, responsabile della Commissione di indagine sulle Foibe del capodistriano, nominata dal Consiglio esecutivo dell'Assemblea comunale di Capodistria: "Nel capodistriano vi sono centosedici cavità, delle ottantuno cavità con entrata verticale abbiamo verificato che diciannove contenevano resti umani. Da dieci cavità sono stati tratti cinquantacinque corpi umani che sono stati inviati all’Istituto di medicina legale di Lubiana. Nella zona si dice che sono finiti in Foiba, provenienti dalla zona di S. Servolo, circa centoventi persone di etnia italiana e slovena, tra cui il parroco di S. Servolo, Placido Sansi. I civili infoibati provenivano dalla terra di S. Dorligo della Valle. I capodistriani, infatti, venivano condotti, per essere deportati ed uccisi, nell'interno, verso Pinguente. Le Foibe del capodistriano sono state usate nel dopoguerra come discariche di varie industrie, tra le quali un salumificio della zona"Foiba di Vines - Recuperate dal Maresciallo Harzarich dal 16.10.1943 al 25.10.1943 cinquantuno salme riconosciute. In questa Foiba, sul cui fondo scorre dell'acqua, gli assassinati dopo essere stati torturati, finirono precipitati con una pietra legata con un filo di ferro alle mani. Furono poi lanciate delle bombe a mano nell'interno. Unico superstite, Giovanni Radeticchio, ha raccontato il fatto. [leggi]Cava di Bauxite di Gallignana - Recuperate dal 31 novembre 1943 all'8 dicembre 1943 ventitré salme di cui sei riconosciute. Don Angelo Tarticchio nato nel 1907 a Gallesano d’Istria, parroco di Villa di Rovigno. Il 16 settembre 1943 - aveva trentasei anni - fu arrestato dai partigiani comunisti, malmenato ed ingiuriato insieme ad altri trenta dei suoi parrocchiani, e, dopo orribili sevizie, fu buttato nella foiba di Gallignana. Quando fu riesumato lo trovarono completamente nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa, i genitali tagliati e messi in bocca.Foiba di Terli - Recuperate nel novembre del 1943 ventiquattro salme, riconosciute.Foiba di Treghelizza - Recuperate nel novembre del 1943 due salme, riconosciute.Foiba di Pucicchi - Recuperate nel novembre del 1943 undici salme di cui quattro riconosciute.Foiba di Surani - Recuperate nel novembre del 1943 ventisei salme di cui ventuno riconosciute.Foiba di Cregli - Recuperate nel dicembre del 1943 otto salme, riconosciute.Foiba di Cernizza - Recuperate nel dicembre del 1943 due salme, riconosciute.Foiba di Vescovado - Scoperte sei salme di cui una identificata.
Altre foibe da cui non fu possibile eseguire recupero nel periodo 1943 - 1945: Semi - Jurani - Gimino - Barbana - Abisso Bertarelli - Rozzo - Iadruichi.Foiba di Cocevie a 70 chilometri a sud-ovest da LubianaFoiba di San Salvaro.Foiba Bertarelli (Pinguente) - Qui gli abitanti vedevano ogni sera passare colonne di prigionieri ma non ne vedevano mai il ritorno.Foiba di Gropada.Foiba di San Lorenzo di Basovizza.Foiba di Odolina - Vicino Bacia, stilla strada per Matteria, nel fondo dei Marenzi.Foiba di Beca - Nei pressi di Cosina.Foibe di Castelnuovo d'Istria – "Sono state poi riadoperate - continua il rapporto del Cln - le foibe istriane, già usate nell'ottobre del 1943".Cava di bauxite di LindaroFoiba di Sepec (Rozzo)...

mercoledì 28 novembre 2007

Elezioni in Croazia: alle Politiche vittoria dell’HDZ ma chi sarà il premier?

Da Osijek, scrive Drago Hedl
[Hrvatski]
Usciti i risultati preliminari della Commissione statale elettorale. All’HDZ di Ivo Sanader 60 seggi, 57 al SDP di Zoran Milanovic. Ed entrambi annunciano la possibilità di formare il governo
La Croazia, dopo le elezioni politiche del 25 novembre, potrebbe trovarsi in una crisi istituzionale causa le percentuali molto simili ottenute dai due partiti più forti: l’Unione democratica croata (HDZ), dell’attuale premier Ivo Sanader e il Partito socialdemocratico (SDP) di Zoran Milanovic. Secondo i risultati non ufficiali della Commissione elettorale statale l’HDZ nel parlamento croato (Sabor) ha ottenuto 60 seggi, mentre l’SDP 57. Ma, al numero di seggi dell’HDZ vanno aggiunti anche i voti della diaspora dell’XI collegio elettorale, ciò significa che potrebbe ottenere altri sei seggi. Il governo verrà formato da chi porterà al Presidente della Repubblica Stjepan Mesic la firma di non meno di 77 deputati. La mattina dopo le elezioni sembra che ciò sia più facile per l’HDZ, dal momento che ha ottenuto la vittoria relativa. Il problema, tuttavia, è che entrambi i partiti dichiarano di poter formare il governo. Venti minuti dopo la mezzanotte, quando era già sicuro che l’HDZ avrebbe avuto più seggi, Ivo Sanader ha dichiarato la vittoria elettorale. “Mi sono sentito col presidente Stipe Mesic e gli ho detto, e lui era d’accordo, che aspetto il mandato per formare il governo dopo che saranno stati contati tutti i voti. Ci sentiremo domani e continueremo a collaborare bene come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni”, ha detto Sanader. Anche Zoran Milanovic, presidente del SDP, ha dichiarato che inizierà le consultazioni per la formazione del nuovo governo. “Discuteremo, ci accorderemo e ci consulteremo con tutti quelli che sono a favore di un cambiamento e di un governo più rispettoso” ha detto Milanovic. Anch’egli ha detto di aver parlato col Presidente della Repubblica, ma a differenza di Sanader non ha reso noto il contenuto del colloquio. Mentre ancora si contavano le schede, il presidente Mesic, cui spetta il compito di affidare il mandato per la formazione del governo, ha dichiarato che lo affiderà a chi gli porterà prova certa di avere la maggioranza nella nuova composizione del Sabor croato. “E questo potrebbe anche essere l’attuale premier Ivo Sanader”, ha detto Mesic all’Agenzia statale Hina. Si è speculato anche sul fatto che Mesic potrebbe affidare il mandato a chi in Croazia, quindi senza i voti della diaspora, ha ottenuto il maggior numero di seggi. Tutti i sondaggi avevano previsto che questi sarebbe stato l’SDP. Tuttavia, dal momento che nei 10 collegi della Croazia l’HDZ ha ottenuto tre seggi in più rispetto all'SDP, Mesic adesso non ha più la possibilità di affidare il mandato a qualcun altro. Con 60 seggi propri e sei della diaspora, l’HDZ avrà bisogno di altri 11 seggi per poter formare il nuovo governo. Otto probabilmente li avrà dalla coalizione tra il Partito croato dei contadini (HSS) e il Partito social-liberale della Crozia (HSLS) i quali hanno dichiarano che probabilmente si accoderanno al vincitore. In questo caso a Sanader servirebbero solo altri 3 seggi che potrebbe trovare tra i deputati delle minoranze nazionali, ai quali, secondo la Costituzione, appartengono otto seggi al Sabor. Col che riuscirebbe ad avere una maggioranza risicata ma sufficiente per formare il governo. È invece difficile prevedere come funzionerà un governo del genere dal momento che al Sabor croato avrà una maggioranza debole, ma nemmeno nell’attuale composizione del parlamento Sanader aveva una posizione migliore e ciò nonostante è riuscito a tenere il mandato fino alla fine. Dall’altra parte, l’SDP coi suoi 57 seggi in parlamento può contare su altri sette deputati del Partito popolare croato (HNS) e tre deputati della Dieta democratica istriana (IDS), ma per il momento gli servirebbero pur sempre altri 10 deputati. Se ne ottenesse due dalla lista delle minoranze nazionali, allora gli servirebbero i voti della coalizione HSS-HSLS (otto seggi) e solo in quel caso potrebbe ottenere la maggioranza. Però questo è un conto molto tirato e di sicuro l’HDZ, come vincitore relativo delle elezioni, non starà ad aspettare con le mani in mano. È difficile anche supporre che il presidente Mesic si lasci andare ad un gioco fuori dal quadro costituzionale e dal ruolo di colui che dovrà affidare il mandato, forzando l’SDP. Nonostante Mesic sia più incline all’opzione di sinistra, cosa che non ha nascosto nemmeno durante la campagna elettorale, è certo che affiderà il mandato per formare il nuovo governo al premier uscente Ivo Sanader. Per come stanno le cose, la Croazia continuerà ad avere un governo di centro destra, e la carica di premier sarà ricoperta ancora da Ivo Sanader. Il suo obiettivo principale è portare il Paese nella NATO e nell’Unione europea. La possibilità che la Croazia entri nella NATO si realizzerà molto probabilmente il prossimo anno, mentre per l’ingresso nell’UE dovrà attendere la fine di questo decennio o l’inizio del prossimo. È interessante che tutti i sondaggi avevano previsto la vittoria stretta dell'SDP, e così anche gli exit poll, tanto che la Televisione croata così come TV Nova, sulla base dei sondaggi raccolti all’uscita dalle urne, già alle 19, dopo la chiusura dei seggi elettorali, avevano dato la vittoria all'SDP. Dato raccolto dal candidato premier di questo partito, Ljubo Jurcic, che alle 19.35 si era dichiarato nuovo premier. Il conteggio ufficiale dei voti, tuttavia, ha cambiato completamente le cose. I veri sconfitti delle elezioni sono stati la destra estrema. Il Partito croato del diritto (HSP) secondo i dati non definitivi, avrà solo un deputato (al posto degli otto attuali). Una grande sorpresa sono i tre deputati dell’Unione democratica croata della Slavonia e Baranja (HDSSB), partito regionale fondato da Branimir Glavas, sotto processo a Zagabria per crimini di guerra, tuttora nell’ospedale carcerario della capitale croata. E così al Sabor croato è stato eletto un uomo accusato del reato penale più grave. Senza di questo, si sarebbe potuto dire che le elezioni in Croazia hanno mostrato la completa maturità democratica dei suoi cittadini.
Consulta l'archivio

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!