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domenica 9 dicembre 2007

Lavorare uccide...la tragedia delle acciaierie di Torino: strage alla ThyssenKrupp, morto un quarto operaio!



Si aggrava di giorno in giorno il drammatico bilancio dell' incendio alla ThyssenKrupp, l'acciaieria che nella notte tra mercoledi' e giovedi' ha trasformato in torce umane sette operai. Ieri sera al Cto di Torino, e' morto anche Bruno Santino, l'operaio, che aveva 26 anni, ed era stato trasferito in giornata dall'ospedale Maria Vittoria al centro grandi ustionati del Cto. A pregare tutto il giorno perche' si salvasse il fratello Luigi, pure lui operaio alla Thyssenkrupp (ma non era di turno mercoled notte). Dopo Antonio Schiavone, 36 anni, che abitava a Envie (Cuneo) con moglie e tre figli piccoli, il piu' vicino alla linea 5 dell'impianto di trattamento termico dove si e' sviluppato l'incendio, ieri mattina, poco prima delle sette, e' morto Roberto Scola, 33 anni, che era stato ricoverato all'ospedale Molinette, mentre nel pomeriggio, al San Giovanni Bosco, Angelo Laurino, 43 anni, e' stato stroncato da un'insufficienza multiorgano. Entrambi avevano ustioni di terzo grado sul 95% del corpo. Intanto il pm Raffaele Guariniello ha aperto due procedimenti penali paralleli come prevede la legge: "Uno riguarda le persone fisiche responsabili dei fatti, l'altro l'impresa". Scola, viveva a Torino, era sposato aveva due figli molto piccoli (uno di 17 mesi e l'altro di quasi tre anni).Quando e' arrivato al pronto soccorso del Cto era cosciente e terrorizzato all'idea di non rivedere piu' i suoi bimbi. Laurino, anche lui abitante a Torino, aveva due figli, Fabrizio di 12 anni e Noemi di 14. Con l'aggravarsi della tragedia aumenta anche la richiesta di trovare i responsabili della tragedia: "Grazie per quello che state facendo per mio marito, tutti si danno da fare moltissimo qui in ospedale, ma io chiedo anche giustizia dalla magistratura", ha detto la moglie di Laurino al ministro Livia Turco un paio d'ore prima di avere la drammatica notizia della morte di Angelo. E la Turco ha risposto: "Noi ci siamo qui, ma anche la magistratura fara' il suo dovere". Rabbia e dolore anche tra i familiari di Scola: "Da quando aveva capito che le acciaierie sarebbero state chiuse - ha detto ieri la mamma, Marisa Pisano - Roberto stava valutando altre offerte di lavoro. Pero' alla Thyssenkrupp si trovava bene e gli sarebbe dispiaciuto andarsene". Rimane appeso a un filo il destino degli altri tre feriti gravissimi, di cui tre ricoverati a Torino ed uno a Genova. All'ospedale Maria Vittoria lotta tra la vita e la morte Giuseppe De Masi, 26 anni, che vive a Torino con i genitori ed ha una madre infermiera; mentre alle Molinette e' ricoverato Rocco Marzo, di 54, sposato a padre di due figli. A fine mese sarebbe dovuto andare in pensione. Tutti hanno ustioni di secondo e terzo grado su oltre il 90% del corpo. Viene tenuto in coma farmacologico, all'ospedale Villa Scassi di Genova, Rosario Rodino', 26 anni. Le prime autopsie sulle vittime saranno eseguite lunedi' e martedi' prossimo. Nel frattempo proseguono gli accertamenti in fabbrica per capire con precisione il punto in cui si e' verificata la tragedia, la causa dell'incendio e se tutte le norme per la sicurezza sono state rispettate. Per questo motivo la Procura ha controllato ieri tutti gli estintori dello stabilimento dopo la denuncia di alcuni operai, che hanno detto che alcuni non funzionavano. Altro aspetto da chiarire e' l'operato della squadra antincendio e la sua formazione. Pare infatti che gli operai avessero la prassi di sbrigarsela da soli quando capitavano piccoli inconvenienti. Non e' chiaro se la notte dell'incidente la squadra antincendio fosse presente al completo nello stabilimento o se ci fosse un solo componente che, come emergerebbe dalle prime indiscrezioni, era in un altro reparto. Al momento non ci sono iscrizioni nel registro degli indagati, ma ci saranno presto. La Procura ha infatti chiesto al Thyssenkrupp tutto l'organigramma della societa', compreso quello della capogruppo tedesca, per valutare i ruoli e le competenze.
Ulteriori commenti sull'argomento, clicca sotto il link:

Lavorare uccide
Pressante - Informazione libera e indipendente - domenica 09 dicembre 2007

Afghanistan, Nato cerca di espugnare roccaforte talebana!

KABUL (Reuters) - Truppe afghane, britanniche e statunitensi, appoggiate da forze aeree, hanno lanciato un'operazione per conquistare la maggiore roccaforte talebana in Aghanistan.
Musa Qala, nella provincia meridionale di Helmand è l'unica città afghana di dimensioni considerevoli controllata dai talebani. Conquistare Musa Qala darebbe al governo afghano e alle truppe straniere un notevole impulso in vista della sospensione delle attività per il rigido inverno.
Le truppe Usa sono state trasportate vicino alla città dagli elicotteri per iniziare l'attacco, mentre le truppe britanniche si sono mosse via terra.
"Ora siamo impegnati in una avanzata che sta effettivamente prendeendo a calci la porta di Musa Qala", ha detto il tenente colonnello Richard Eaton, portavoce delle truppe britanniche a Helmand.
Unità dell'esercito afghano appoggiano l'attacco condotto contro diverse centinaia di ribelli all'interno e attorno alla città.
Nell'assalto finora sono stati uccisi 12 ribelli e due bambini, secondo quel che ha riferito in una conferenza stampa il portavoce del Ministero della Difesa afghano, Zahir Azimi. Fra i 200 e i 300 civili hanno abbandonato la zona dopo essere stati informati in anticipo dell'operazione, ha detto il portavoce.
La coalizione a guida Usa ha detto che un "attacco con munizioni a guida di precisione" ha ucciso oggi a Musa Qala diversi ribelli talebani, fra i quali un comandante.
Il presidente afgano Hamid Karzai ha detto che gli abitanti di Musa Qala avevano chiesto alle forze governative di scacciare i talebani.
L'Isaf (International Security Assistance Force) ha reso noto che un soldato della coalizione a guida Nato è stato ucciso, ed un altro è rimasto ferito in una esplosione, senza però precisare dove sia accaduto.
Un comandante talebano a Musa Qala ha detto che i ribelli hanno distrutto due blindati della Nato e hanno ucciso molti soldati stranieri, senza subire alcuna perdita.
Il comandante, il mullah Qasam, ha detto a Reuters al telefono satellitare che migliaia di talebani stanno combattendo per difendere la città. I talebani esagerano frequentemente il numero delle vittime straniere.
Nei mesi scorsi sia le forze afghane che quelle straniere hanno lanciato diverse operazioni per riprendere il controllo della cittadina.
Helmand è da tempo uno dei bastioni degli insorti talebani ed è anche la zona in cui si produce il maggior quantitativo di droga del paese, principale produttore di eroina al mondo.
Dopo che il loro regime è stato rovesciato alla fine del 2001, ora i talebani sono attivi soprattutto nell'est e nel sud dell'Afghanistan, dove oltre 10mila persone sono rimaste uccise in episodi di violenza negli ultimi due anni.

venerdì 7 dicembre 2007

Piano Condor, verso la Norimberga latinoamericana...

Clicca sotto il link per leggere l'articolo originale
sul "Piano Condor" in Cile...


Piano Condor, verso la Norimberga latinoamericana
Pressante - Informazione libera e indipendente - venerdì 07 dicembre 2007

PER NON DIMENTICARE LA TRAGEDIA DEI BAMBINI DI BESLAN! (RUSSIA)...

DAL 7 AL 13 DICEMBRE RACCOLTA OFFERTE
(Leggi il manifesto clicca quì sopra)

CHI VUOLE MANIPOLARE IL CLIMA DEL PIANETA TERRA???


Sul sito "Sciechimiche" vi è un interessante illustrazione sul misterioso problema delle scie chimiche che da almeno un decennio compaiono sui cieli di mezzo mondo con una stranissima frequenza...scopri sul sito tutte le ipotesi su chi davvero vuole manipolare il clima della Terra!
Clicca sul link sottostante per visionare tutti i video che riprendono l'apparizione delle presunte, ipotetiche scie chimiche anche sui cieli Italiani...

DECRETO SICUREZZA: IL SENATO VOTA LA FIDUCIA CON 160 SI' E 158 NO CONTRO IL GOVERNO PRODI!



Il governo e la maggioranza hanno superato ieri sera al Senato, con l'approvazione della fiducia (con 160 si' e 158 no) e del decreto legge sulla sicurezza (160 voti favorevoli, 156 contrari e 1 astenuto), un'altra dura prova, ma hanno archiviato una giornata ''horribilis'', le cui conseguenze all'interno dell'Unione, ancora tutte da verificare appieno, saranno verosimilmente piu' serie di quanto atteso. L'impegno assunto pubblicamente in Aula dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti poco prima del voto finale sul dl, sul fatto che il provvedimento sara' modificato in seconda lettura alla Camera come richiesto dai teodem, spalleggiati peraltro anche dalle forze cattoliche anche meno integraliste, a cominciare dall'Udeur di Clemente Mastella, ha gia' da subito scatentato le dure proteste della sinistra radicale. Ad esse si aggiunge comunque la fortissima irritazione all'interno dello stesso Pd nei confronti dei teodem per il rischio paradossale che ad affossare il governo Prodi abbia rischiato di essere proprio il fiore all'occhiello del premier, lo stesso Partito democratico. Restando nell'ambito del paradossale il ruolo di salvatore di Prodi ieri e' stato giocato dal sentore a vita, Francesco Cossiga, il cui inaspettato ''si''' ha dato modo alla teodem Paola Binetti di votare ''no'' alla fiducia, per mandare un segnale forte all'esecutivo. Ma non si puo' non registrare anche il voto contrario del senatore di Sinistra critica, Franco Turigliatto, a sancire la sua definitiva rottura (a sinistra) col governo. Mentre i senatori a vita che hanno tradizionalmente garantito la tentuta della maggioranza e del governo, Levi Montalcini, Scalfaro e Colombo hanno vacillato anch'essi: Colombo infatti fino all'ultimo e' stato in forse se seguire o meno l'esempio di Andreotti, che da un iniziale annuncio di voto positivo ha poi virato decisamente per il ''no'. Eppure ancora solo alla vigilia del voto di ieri le acque sembravano essersi definitivamente calmate nell'accidentato percorso al Senato del decreto sulla sicurezza, tanto da illudere di poter superare l'esame senza il ricorso alla fiducia. Il vertice tra maggioranza e governo sembrava essere giunto alla composizione. Placate le ire di Rifondazione comunista, da risarcire dal voto sul welfare e dal proposito dei diniani di '''riportare il baricentro della coalizione verso le posizioni moderate'', sembravano sedate anche le proteste dei teodem che proprio sul filo di lana chiedevano la soppressione di un emendamento Prc cui il governo aveva dato parere favorevole che prevedeva come reato da punire con una pena fino ai 4 anni di reclusione la discriminazione sessuale e l'omofobia. Lo strumento escogitato si era pero' rivelato entro breve piu' che una cura, solo un placebo e l'idea apparsa inizialmente geniale di fare riferimento al trattato di Amsterdam, debitamente firmato e ratificato dall'Italia, per tacitare i teodem, denunciava presto i suoi limiti, se non la stessa inapplicabilita'. Tanto bastava per far partire le proteste, ieri, non appena conosciuto il testo del maxiemendamento del governo, proteste che in modo sempre piu' impellente e drammatico si sono protratte fino al momento del voto. '''Non sono assolutamente preoccupato'' della situazione, commentava da Napoli il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ma e' tutto da vedere cosa ne pensino i suoi alleati. Cosa ne pensi il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, che dalle pagine dei principali quotidiani poche ore prima aveva assicurato: nessun ritiro del provvedimento e nessuna modifica degli emendamenti presentati dal governo o a cui lo stesso abbia dato parere favorevole, altrimenti mi dimetto. Gli sviluppi del voto di ieri sono insomma tutti da verificare.

Omicidio Meredhit, a Perugia si ipotizza assassinio di gruppo!

Meredith Kercher è stata uccisa con una "azione convergente di più soggetti", presenti contestualmente sulla scena del delitto. Lo affermano i giudici del Tribunale del riesame di Perugia, secondo cui la studentessa, per evitare di essere violentata, oppose "strenua e vana resistenza" a uno o più aggressori. Nelle motivazioni dell'ordinanza che respinge la richiesta di libertà per gli imputati, si sostiene che l'alibi di Raffaele Sollecito non regge, mentre l'americana Amanda Knox ha una personalità multiforme.
Secondo i giudici "la povera Meredith cadde vittima di uno o più aguzzini, i quali senza pietà vinsero i suoi tentativi di resistenza e per l'effetto esercitarono anche pressioni sul collo", così da produrre alcune lesioni "giungendo infine al colpo mortale inferto con un coltello presumibilmente monotagliente" che produsse una emorragia. I giudici collocano l'ora della morte intorno alle 22. Sostengono che questa "se non istantanea, sopraggiunse comunque in tempi rapidi". Riferendosi quindi alla sottrazione dei cellulari della studentessa inglese, poi abbandonati poco lontano, il Tribunale sottolinea che "di certo Meredith non sarebbe stata in condizioni di chiedere aiuto". Gli apparecchi sarebbero stati dunque gettati via "nel quadro di una studiata ricostruzione scenica".RAFFAELE. Per Raffaele Sollecito "la violenza costituisce una concreta attrattiva". Lo scrivono i giudici del tribunale del Riesame di Perugia, motivando l'ordinanza con cui hanno rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali del giovane barese, indagato per l'omicidio di Meredith Kercher. Sottolineando, inoltre, che la versione di quanto accadde la notte del 1 novembre fornita da Raffaele agli inquirenti "è imperdonabilmente inverosimile". Secondo i giudici dunque, Raffaele deve rimanere in carcere perchè nei suoi confronti sussistono "plurime esigenze cautelari". Ad esempio il "concreto pericolo di fuga", così come il "concreto pericolo di reiterazione criminosa".RIENTRA RUDY. È stata fissata per il 14 dicembre l'udienza davanti al Tribunale del Riesame contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Rudy Herman Guede arrestato per l'omicidio di Meredith Kercher. L'udienza è stata fissata in seguito a un ricorso presentato dai legali. Guede, che si proclama estraneo al delitto, arriverà domani in Italia. Sarà quindi sentito dal Gip nei giorni successivi.

lunedì 3 dicembre 2007

La "Bella" Tulliani è passata dalla "Bestia" al "Fumato"....guarda il video!

Gaucci (sopra) latitante in Sud America...
La bella Tulliani (sopra) dopo Gaucci, Fini...

Sopra una caricatura del "fumato" Fini...
CLICCA SOTTO IL LINK PER GUARDARE IL VIDEO TULLIANI-GAUCCI:
Lasciando la moglie Daniela nell'Estate 2007 per ingravidare l'ex-showgirl Elisabetta Tulliani che ha 20 anni meno di lui (35 lei, 55 lui) l'Onorevole Gianfranco Fini sembra essersi "fumato" completamente il cervello...AN in caduta libera!!!
La "Bella" Tulliani, dopo aver amoreggiato per diverso tempo con la "Bestia" Gaucci (nella foto più sopra) adesso si è data alle braccia del "Fumato" Fini leader di "Alleanza Nazionale", ex-Partito di Destra traghettato nell'opaco centrismo targato Partito Popolare Europeo!
Siamo noi tutti curiosi di vedere quali percentuali di voto prenderà alle elezioni AN...





L'intervento dell'Onorevole Buontempo alla Camera: Giugno 2007!


Clicca sotto sul link per visualizzare la pagina del video dell'intervento dell'Onorevole Buontempo, Giugno 2007, parlando del malaffare delle banche gli viene tolta la parola dal Presidente della Camera dei Deputati Bertinotti...


ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!