E ci siamo arrivati: la Repubblica Italiana ha compiuto oggi i suoi primi 62 anni di vita! Come di consueto, per il giorno del suo compleanno il Governo Italiano ha organizzato a Roma la mastodontica parata militare corredata dalle piroette aeree delle famosissime Frecce Tricolori; tanti anni sono passati da quel fatidico 1946, moltissimi suoi protagonisti dell'epoca sono oramai defunti, qualcuno vive ancora come il Senatore a vita Giulio Andreotti il quale ha raggiunto la veneranda età di 90 anni.
Tanti anni sono passati ma anche tanta acqua è passata sotto i ponti di questa anziana "Signora Repubblica" nata dalle ceneri di un Regime Fascista distrutto e sconfitto da 5 anni di sanguinosa guerra; la Repubblica Italiana è figlia di un Referendum che ha chiamato alle urne il popolo Italiano per decidere se continuare a governare il Paese con la Monarchia di Casa Savoia o scegliere un sistema Repubblicano...ed il popolo aveva deciso tra vari sospetti di brogli elettorali che la famiglia Reale doveva andarsene, doveva lasciare Roma.
Dopo l'Assemblea Costituente che aveva sancito la nascita della nostra "Magna Carta" Costituzionale, il potere del Paese andò dritto in mano alla Democrazia Cristiana che stravinse le elezioni del 1948 e da quel giorno la DC il potere non lo lasciò mai più...i Democristiani dello scudo crociato governarono la Nazione, cambiando alleanze e strategie a seconda delle convenienze e delle necessità del momento, per almeno più di 40 anni e solo gli scandali delle tangenti e della corruzione politica scoperchiata dall'inchiesta "Mani Pulite" del 1992 guidata dal pool di giudici Milanesi tra cui vi era anche l'attuale Onorevole Antonio Di Pietro, riuscirono a strappare il Governo del Paese dalle fauci della "Balena Bianca"! (Così era soprannominata la vecchia DC)
La Democrazia Cristiana con i suoi incauti alleati ha avuto sicuramente dei pregi, primo tra tutti quello di aver salvaguardato la democrazia in Italia ed aver allontanato il pericolo di una rivoluzione Bolscevica in una Nazione che vanta una tradizione Cristiana e Cattolica secolare; purtroppo però sono stati più i difetti che i pregi: la DC in 40 anni di Governo ha contribuito all'ascesa dei politicanti corrotti, all'aumento della criminalità organizzata, al rafforzamento della Mafia in Sicilia e nel Sud Italia, ha impoverito le casse finanziarie dello Stato, ha aperto i confini ad un immigrazione selvaggia senza un minimo controllo, ha affamato l'economia Nazionale e grazie ai suoi errori, oggi l'Italia è diventata il fanalino di coda e l'ultima ruota del carro d'Europa perdendo prestigio e credibilità a livello Internazionale.
Quella che oggi si è festeggiata è una Repubblica allo sbando, una Repubblica Italiana che stenta a rimettersi in piedi, una Repubblica devastata dalla povertà diffusa, dal malessere generale di un popolo che per la maggior parte dei suoi componenti fatica ad arrivare alla fine del mese perchè ha visto i propri stipendi dimezzati dal caro-vita grazie all'assenza totale del controllo dei prezzi da parte dello Stato, prezzi che sono raddoppiati se non triplicati rispetto a 6 anni fa, cioè dal 2002, anno in cui è entrato in circolazione l'Euro, moneta unica di un Europa delle Banche e non dei popoli.
Mentre oggi si festeggia questa Repubblica delle "Banane" una parte considerevole degli Italiani vive oggi al limite della soglia di sopravvivenza, il Sud è preda della malavita organizzata, la sicurezza pubblica non esiste più, la corruzione politica è arrivata ai massimi livelli e nel Mondo siamo secondi solo alla Bulgaria, corruzione per altro che ha invaso gli ambienti non solo della Politica ma anche del mondo dell'economia, della giustizia, dell'informazione, delle forze dell'ordine e degli organi Statali ad ogni livello.
Oggi in Italia tutto sembra lecito, non esiste più la certezza della pena, tutto è in mano alla Mafia, alla Massoneria, ai centri di potere occulti che hanno un solo ed unico scopo: arricchirsi quanto più sia possibile con l'aiuto del malaffare e depredando le casse del Governo ad ogni angolo ed ogni latitudine.
Io spero, per il bene di tutti, che questa Repubblica ormai recalcitrante, fine solo a se stessa, muoia presto sperando anche in una nuova alba dove tutti i responsabili del tracollo dell'Italia paghino caramente per le proprie nefandezze.
Auguri, cara amata-odiata Repubblica Italiana...
Alexander Mitrokhin
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