La mappa dell'isola di Guernsey
Situata tra le isole del Canale a sud della Gran Bretagna, Guernsey è così piccola che è stata in grado di rimanere sotto il radar abbastanza a lungo per tentare un po' di finanza sperimentale senza far drizzare le antenne dell'establishment bancario internazionale che normalmente ha il controllo di tutto ciò. Quando al governo di Guernsey servono finanziamenti, emette semplicemente la moneta di cui ha bisogno. Questo è quello che, nel 1994, il dottor Bob Plain, professore di Sociologia alla Southern Illinois University, ha scritto al riguardo di questa straordinaria isola:"Nel 1816 i suoi frangiflutti si stavano sbriciolando, le sue strade erano piene di fango e larghe solo un metro e mezzo. Il debito di Guernsey era di 19.000 sterline, le entrate annuali erano di 3.000 sterline delle quali 2.400 dovevano essere utilizzate per pagare gli interessi sul proprio debito. Non bisogna sorprendersi se la gente lasciava l'isola e l'occupazione era scarsa.Poi il governo creò e diede in prestito nuove banconote di stato esenti da interesse, per un valore di 6.000 sterline. All'incirca 4.000 sterline furono utilizzate per iniziare le riparazioni dei frangiflutti. Nel 1820, furono emesse altre 4.500 sterline, di nuovo esenti da interesse. Nel 1821, altre 10.000; 1824, 5.000; 1826, 20.000. Entro il 1837, 50.000 sterline erano state emesse senza interessi per il loro utilizzo primario in progetti come frangiflutti, strade, il mercato, chiese e college.Questa somma più che raddoppiò l'offerta di moneta dell'isola in questo periodo di tredici anni, ma non ci fu inflazione. Nel 1914, mentre i britannici limitavano l'espansione della propria offerta monetaria a causa della prima guerra mondiale, la popolazione di Guernsey iniziò ad emettere, nei successivi quattro anni, altre 142.000 sterline e non si fermo più. Entro il 1958, furono emesse più di 542.000 sterline, tutte senza inflazione."Guersney ha una tassa sul reddito, ma questa è relativamente bassa (un "blando" 20 percento), semplice e che non permette scappatoie. Non esiste la tassa di successione, nessuna tassa sui capital gains e nessun debito federale. Le banche commerciali servono i mutuanti privati ma il governo in sé non va mai in debito. Quando vuole creare alcune opere pubbliche o dei servizi, viene semplicemente emesso il denaro necessario per pagare il lavoro. Il governo di Guernsey emette moneta propria da quasi due secoli. In questo arco di tempo, l'offerta di denaro è cresciuta di circa 25 volte rispetto alla sua dimensione originaria, ma l'economia non è stata toccata dall'inflazione sui prezzi ed è rimasta fiorente e stabile.Come ha potuto crescere l'offerta di denaro di 25 volte senza creare un'inflazione galoppante? Abbiamo un'inflazione sui prezzi quando la "domanda" (la moneta) aumenta più rapidamente dell' "offerta" (beni e servizi). Come sottolineava l'economista britannico John Maynard Keynes, l'aggiunta di nuova moneta all'economia non spinge al rialzo i prezzi fintanto che il denaro viene utilizzato per produrre nuovi beni e servizi perché l'offerta aumenterà insieme alla domanda.Questa modifica alla classica "teoria quantitativa della moneta" ci aiuta a spiegare quel dato paradossale che riguarda il "mistero economico" cinese. La Cina è riuscita a mantenere bassi i prezzi dei propri prodotti per migliaia di anni, sebbene l'offerta di moneta sia stata continuamente foraggiata con l'oro e l'argento del mondo, e ora con i dollari, poiché quelle valute sono affluite per pagare i prodotti cinesi a basso costo.La spiegazione keynesiana è che i prezzi sono rimasti stabili perché il denaro è stato utilizzato per produrre più beni, aumentando l'offerta insieme alla domanda.Si tenga presente che nella creazione di denaro con le entrate contabili, il governo farebbe solamente quello che le banche fanno quotidianamente. Ogni volta che una banca concede un prestito, essa crea nuovo denaro (vedi l'articolo di E. Brown, "Dollar Deception: How Banks Secretly Create Money," http://www.webofdebt.com/articles, 3 luglio 2007). Nella Costituzione, il potere di creare denaro è stato delegato esclusivamente al Congresso, ma quel potere ora è stato usurpato da un cartello di banche private. Il Congresso deve solamente riprendersi il proprio potere di emettere moneta.Con l'imminente crollo del mercato immobiliare e dei mercati di credito globale, ci sono chiari segnali che ci stiamo dirigendo verso un'altra Grande Depressione. Possiamo uscirne nello stesso modo con cui ne uscì Franklin Roosevelt, iniettando moneta nell'economia sotto forma di grossi investimenti pubblici nelle infrastrutture.Ma invece di prendere a prestito il denaro dalle banche che esse creano dal nulla, lasciando il governo pesantemente in debito, questa volta il governo dovrebbe provare a creare il denaro da solo, esente da debiti e da interessi.Se la popolazione di Guernsey può finanziare le infrastrutture con il denaro emesso dal governo, anche noi possiamo farlo. La riforma monetaria non è stata più un argomento politico chiave dai tempi delle depressioni dell'ultimo decennio dell'800 e degli anni '30 del secolo scorso. E' tempo di affrontare di nuovo questo problema.
1 commento:
GRANDE!!!!!
Bravo a segnalare questa felice realtà econimica!
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