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lunedì 2 giugno 2008

La Cina, seppur conosce momenti di stasi economica, continua a crescere: il Tibet deve rimanere Cinese...per il suo bene!

Ecco che cosa si scriveva del Tibet qualche anno fa in Occidente: La ridotta guarnigione dell’EPL in Tibet non avrebbe mai potuto catturare tutti loro, se non avesse ricevuto il sostegno dei tibetani che non sostennero la rivolta. Questo dimostra che la resistenza ha avuto una base piuttosto stretta dentro il Tibet. "Molti Lama e molti membri laici dell'elite e molti dell'esercito del Tibetan hanno sostenuto la rivolta, ma la maggioranza della popolazione non l’ha fatto e questo ha sancito il suo fallimento," scrisse Hugh Deane. (Hugh Deane, "The Cold War in Tibet," CovertAction Quarterly (Winter 1987). Nel loro libro sul Tibet, Ginsburg e Mathos raggiungono una conclusione simile: "Gli insorti del Tibetan non sono mai riusciti a raccogliere nei loro ranghi anche solo una consistente parte della popolazione, per non dire niente della maggioranza di essa. Per quanto può essere constatato, la gran parte della popolazione di Lhasa e della campagna contigua, non aderirono nonostante il tentativo di unirle nella lotta contro il cinese..." (George Ginsburg and Michael Mathos Communist China and Tibet (1964), quoted in Deane, "The Cold War in Tibet."Deane nota che Bina Roy arriva alla stessa conclusione).L'aspetto più importante, dal mio punto di vista, è che in Cina esistono due tipi di governo: quello centrale di Pechino e i governi locali delle province. Questo aspetto è fondamentale, perché i governi locali spesso non tengono in alcuna considerazione le direttive di Pechino! Siamo abituati a pensare alla Cina come a un paese totalitario, ma in realtà i leader del PCC di Pechino non sono in grado di obbligare i governatori delle province ad attuare i loro ordini. Chi governa le province, d'altro canto, molto spesso non ha il controllo sulle decisioni assunte nelle città o nei distretti.In Cina esistono due tipi di governo: quello centrale di Pechino e i governi locali delle provinceDi solito pensiamo che il Partito controlli tutto, quando in realtà non è in grado di esercitare un controllo effettivo sui propri funzionari a livello locale. Tra il governo centrale e le autorità locali esistono vere e proprie divergenze di vedute e di interesse.Scritto dal Politologo di livello internazionale, Timothy Cheek è docente alla University of British Columbia. La Cina ha ormai da qualche anno il record degli aumenti salariali 14.8 % nel 2005 (Fu Jing: China Daily, 2006-05-279) e +14% 2006. Gli stipendi hanno registrato l'anno scorso un aumento del 18,8%. e negli ultimi 5 anni sono raddoppiati con la popolazione carceraria:
USA 743
Russia 713
Australia 163
UK 124
Cina 117
Vietnam 75
Questi dati riguardano i detenuti per ogni 100.000 abitanti, interessante notare il primato USA sull'aumento della popolazione carceraria che di pari passo significa l'aumento di reati e della criminalità, dunque aumento anche della povertà!!! Tipico della società capitalistica pura...l'allargamento della distanza tra ricchi e poveri!!! La Cina ha ormai da qualche anno il record degli aumenti salariali 14.8 % nel 2005 (Fu Jing: China Daily, 2006-05-279) e +14% 2006. Gli stipendi hanno registrato l'anno scorso un aumento del 18,8%. e negli ultimi 5 anni sono raddoppiati (http://www.allcountries.org/china_st..._of_staff.html). Anche quest'anno contenderà a India e Indonesia il record. In termini di confronto un operaio cinese guadagna circa 1/7 di un operaio italiano in cifre assolute, ma ovviamente il costo della vita è diverso. In termini di parità del costo della vita guadagna il 60% di quello italiano, ma se rapportiamo il salario al PIL procapite è pari al 134% contro il 72% dell'operaio italiano. Questo significa che l'operaio in Cina è tutto sommato un privilegiato. I salari sono aumentati nel 2005 del 14,8%. Nella Cina centrale gli stipendi sono aumentati del 18 %, ma in questa regione sono tradizionalmente più bassi ed erano 14,800 yuan (US$1,850) nel 2005. Nelle regioni sviluppate dell'est gli stipendi erano di 22,400 yuan (US$2,800), i più alti in Cina nel 2005, nonostante fossero aumentati solo del 12.3%. I salari dell'Ovest e del Nord-est erano 15,700 yuan (US$1,960) e 15,600 yuan (US$1,950) rispettivamente, gli stipendi sono aumentati di più nello stato e nelle compagnie straniere rispetto alle compagnie private. Fu Jing: China Daily, 2006-05-27 gli incrementi dei dipendenti del governo centrale sono stati del 20%. L’incremento è stato più alto che nelle compagnie straniere (tra il 16 e il 17%) secondo Liu Junsheng, ricercatore el Labour-Wage Institute del Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale ma altri lavoratori e specialmente i migranti sono ancora sottopagati. Dal 1998 al 2003 gli stipendi si sono alzati del 5% ogni anno."Noi compagnie straniere abbiamo progressivamente perso il nostro vantaggio dato che i nostri cocnorrenti cinesi possono ora competere con noi nel pagare alti salari." sostiene James Jao, chief executive officer del J.A.O. Design International Architects & Planners Ltd.Un architetto era pagato 8,000 yuan (US$1,000) al mese tre anni fa e ora guadagna 20,000 yuan (US$2,500). http://news.xinhuanet.com/english/20...nt_4606897.htm Le Multinazionali pagano ai lavoratori cinesi uno stipendio medio che a parità del costo della vita è superiore del 32% a quello italiano. Per 40 ore settimanali e 15 giorni di ferie di cui 11 pagati. Legislazioni del genere è difficile trovarle in qualsiasi altro paese con lo stesso livello di sviluppo della Cina. Per questo i lavoratori indiani o nepalesi o indonesiani guardano alla Cina come l'Eldorado. Da tenere presente che spesso i lavoratori cinesi hanno benefits come la mensa, i trasporti pagati oppure il posto letto gratuito e semigratuito (per coloro che abitano lontano). Quà sotto c'è la comparazione ed il rapporto su quanto deve lavorare un operaio Cinese per comprare un Big Mac al Mc Donald e 1 kg di riso:
Shangai 38/23 minuti
Ljubljana 35/30
Praga 39/14
San Paolo 38/11
Tallinn 39/21
Varsavia 43/18
Vilnius 43/24
Istanbul 48/36
Rio de Janeiro 53/19
Bratislava 55/20
Santiago de Chile 56/21
Buenos Aires 56/24
Delhi 59/36
Bangkok 67/22
Bucarest 69/25
Sofia 69/31
Bombay 70/32
Manila 81/29
Mexico City 82/22
Caracas 85/13
Lima 86/19
Giakarta 86/36
Nairobi 91/33
Bogotá 97/25
Come si può vedere c'è gente anche in Europa che se la passa peggio dei Cinesi. Interessante perchè un lavoratore a Shanghai ha una capacità d'acquisto maggiore che in buona parte dell'Est Europa! L'inflazione l'anno scorso è stata dell'1,5% (inferiore a quella italiana. I redditi dei contadini sono aumentati del 7,5% quelle delle città del 10,2%. Nel 1993 i redditi dei contadini aumentavano del 3% contro le città del 10%. Nel 2006 sono state abolite le tasse ai contadini che hanno comportato un risparmio medio di 150 dollari per ogni cantadino.L'agricoltura cinese ha una delle redditività per ettaro più alte al mondo. Superiore del 55% alla redditività media dell'agricoltura mondiale. L'agricoltura è in gran parte meccanizzata, anche quest'anno la produzione di trattori ha avuto il record assoluto nella produzione industriale. Il nuovo corso di Deng è partito dalle campagne. La rivoluzione agricola ha permesso di sotrarre 250 milioni di persone all povertà assoluta (cioè non riuscivano a mettere assieme il pranzo con la cena e avevano difficoltà a vestirsi dignitosamente). Il più grande evento del XX secolo secondo il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz (quello che ha mandato a cagare il FMI).Il problema vero della Cina è che i contadini per ettaro coltivabile sono una esagerazione. La Cina ha un territorio non particolarmente felice per le produzioni agricole. Grandi deserti, montagne e poche riserve idriche. Ciò che hanno fatto sinora è un vero miracolo. I contadini sono ancora il 45% della popolazione (erano il 70% nel 1978). Senza lo spostamento di contadini nell'industria e nel terziario non ci può essere miglioramento del tenore di vita. Lo sviluppo della Cina non è affatto accelerato. Per molti versi è persino debole. Lo è sicuramente per contadini che farebbero carte false per lavorare nell'industria. Oggi si sta ricollettivizzando l'agricoltura su basi nuove dato che è in gran parte meccanizzata. Ottime novità infine per quanto riguarda le regioni più arretrate. Quest'anno la Mongolia interna avrà come l'anno passato il record dello sviluppo (+17%). Seguono Xijnkiang, Tibet, Hunnan in generale regioni fontaliere per lo sviluppo degli scambi in Asia. Infine la migliore novità. La Cina che nel 1949 era il paese più povero del mondo è che è stato classificato come paese povero fino al 2000, poi passato nel novero dei paesi medio poveri dal prossimo anno entrerà nel novero dei paesi medi. Ossia avrà un reddito pro-capite superiore a quello dell'Ucraina o del Venezuela, maggiore di un terzo di quello indiano (fino al '90 i cinesi erano dietro), più del doppio di quello vietnamita o cubano. La Cina ha ormai da qualche anno il record degli aumenti salariali +15 e +14% nel 2005-2006. Anche quest'anno contenderà a India e Indonesia il record. Con la differenza che un operaio di Shanghai guadagna 4 volte un operaio di Giacarta. In termini di confronto un operaio cinese guadagna circa 1/7 di un operaio italiano in cifre assolute, ma ovviamente il costo della vita è diverso. In termini di parità del costo della vita guadagna il 60% di quello italiano, ma se rapportiamo il salario al PIL procapite è pari al 134% contro il 72% dell'operaio italiano. Questo significa che l'operaio in Cina è tutto sommato un privilegiato. Se no perchè i contadini farebbero carte false per lavorare nell'industria o nei servizi? Il tasso di povertà in Cina era all'inizio delle riforme economiche nel 1978 del 54% secondo i cinesi e del 60% secondo la World Bank, ora è dell'8% secondo i cinesi e del 10% secondo la CIA. Si tratta di povertà relativa, cioè coloro che hanno un reddito inferiore alla metà del reddito medio. La povertà assoluta, cioè coloro che hanno un reddito appena sufficiente a sopravvivere affliggeva 250 milioni di persone nel 1978 e ora 19 milioni. A fine Marzo del 2008 le riserve valutarie cinesi sono state pari a 1,68 milioni di miliardi di dollari, in rialzo di 153,9 miliardi rispetto a fine 2007. Questi risultati ha fatto dire al premio Nobel per l'economia Stiglitz che si tratta del più grande mutamento sociale nella storia dell'umanità!!!

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ITALIA-CINA

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