Barack Obama
Messaggi di congratulazioni sono giunti da tutto il pianeta al presidente eletto americano, Barack Obama, cominciando da quando il risultato non era ancora ufficiale. Momento storico, sottolineano i principali quotidiani statunitensi, insistendo sul crollo della barriera razziale 40 anni circa dopo la fine della segregazione.
Sotto un "Obama" in caratteri cubitali il New York Times titola "cade la barriera razziale in una vittoria decisiva". Sempre a New York gli fa eco il Post, il tabloid di Rupert Murdoch, con una didascalia molto semplice "Mr. President", parlando della vittoria storica di Obama. L'altro tabloid della Grande Mela, il Daily News, dedica al presidente eletto uno speciale di 32 pagine a "President Obama" e a "La nazione cambiata per sempre con la storica vittoria". Il Wall Street Journal, che come il Post appartiene a Murdoch, titola "Obama fa il vuoto con una vittoria storica", mentre la Chicago Tribune, il principale quotidiano della città del futuro inquilino della Casa Bianca, parla di "Barack Obama il nostro presidente". Usa Today, il più diffuso quotidiano degli Stati Uniti titola quindi con un sobrio "Vince Obama", mentre nell'occhiello si afferma "L'America fa la storia". Per il Washington Post, infine "Obama fa la storia", e l'immagine scelta è quella di tutta la famiglia del presidente eletto sul palco del Grant Park di Chicago.VATICANO. "Dio illumini" Obama nella sua "grandissima responsabilità" è l'auspicio della Santa Sede nell'esprimere al 44/esimo presidente degli Stati Uniti gli "auguri di poter rispondere alle attese e alle speranze che si rivolgono verso di lui", anche per quanto riguarda "il rispetto dei valori umani e spirituali essenziali". NAPOLITANO. Il Capo dello Stato ha detto che "per noi italiani che ci sentiamo intimamente legati sul piano storico e politico, culturale e umano, al popolo americano e agli Stati Uniti d'America, questo è un grande giorno: traiamo dalla sua vittoria e dallo spirito di unità che l'accompagna nuovi motivi di speranza e di fiducia per la causa della libertà, della pace, di un più sicuro e giusto ordine mondiale". FRATTINI. Il ministro Frattini, nell'esprimere a Obama le sue "vive congratulazioni", ha detto che "siamo convinti, e continueremo ovviamente ad esserlo, che gli Stati Uniti sono e saranno il primo partner internazionale dell' Italia. Con il presidente Obama noi continueremo su una strada di collaborazione e di condivisione, e certamente di sostegno reciproco nelle più grandi regioni di crisi dove l'Italia è fortemente impegnata accanto agli Stati Uniti". SARKOZY. La "vittoria brillante" di Obama è stata sottolineata dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, seguito a ruota dal premier Francois Fillon. Il presidente cinese, Hu Jintao, rivolgendosi a Obama, ha auspicato che si possa raggiungere un nuovo livello di collaborazione e intesa tra Cina e Usa: "Hanno vasti interessi comuni" e "condividono la responsabilità di una serie di importanti questioni che riguardano il benessere e la felicità dell'umanità". BARROSO. L'Europa ha fatto sentire la sua voce con il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso, secondo il quale "dobbiamo trasformare la crisi attuale in opportunità". BROWN. Il primo ministro britannico, Gordon Brown, nel felicitarsi per la vittoria di Obama, ne ha salutato i "valori progressisti" e la "visione per il futuro". MERKEL. La cancelliera tedesca, Angela Merkel ha assicurato a Obama, in un telegramma di congratulazioni, una "collaborazione piena di fiducia" da parte della Germania. OLMERT. Dal Medio Oriente il premier israeliano uscente, Ehud Olmert, ha detto che gli Stati Uniti "hanno dato ancora una volta la prova di essere la più grande democrazia e di essere un esempio per tutte le altre democrazie nel mondo", ribadendo che Israele e Usa hanno la stessa volontà di continuare a rafforzare questi rapporti per portare avanti la pace e la stabilità in Medio Oriente. ABU MAZEN. Il presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen, che ha invitato Obama a operarsi per comporre in conflitto con Israele. TARO ASO. Il premier giapponese, Taro Aso, ha espresso le sue "più sentite felicitazioni al senatore Obama".SINGH. Il premier indiano, Manmohan Singh, evidenzia lo "straordinario cammino verso la Casa Bianca" di Obama è "ispirazione" per il mondo intero.
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