I 50 anni della Rivoluzione cubana sono stati festeggiati a Mosca con un’esposizione di 80 fotografie, per la maggior parte inedite, di Nikolai Chigir, che è stato il primo corrispondente a Cuba dell’agenzia Tass.
Accreditato per la prima volta nel 1959, l’anno del trionfo della Rivoluzione, Chigir è rimasto a Cuba fino al 1963 e nuovamente dal 1975 al 1979.
Durante questi periodo ha documentato l’evoluzione politica del paese, l’azione governativa ed i momenti di crisi, come nel 1960, in occasione dell’invasione della Baia dei Porci, e nel 1962, quando John Kennedy e Nikita Krusciov per l’istallazione dei missili sovietici in territorio cubano.
Tra le foto più emblematiche c’è quella di Fidel Castro, in visita per la prima volta all’URSS nel 1963, a bordo di un bombardiere Tupoliev 111 con sullo sfondo caccia Mig con la stella rossa, ed un’altra leggendo nello stesso aereo la "Storia del Partito Comunista dell’Unione Sovietica".
Appartenenti alla collezione privata di Chigir, le foto ritraggano l’ex presidente giocando a ping-pong con un sigaro in bocca, ricordando nella Sierra Maestra le penurie degli anni della guerriglia, salutando il primo cosmonauta Yuri Gagarin e conversando con il filosofo e Premio Nobel della Letteratura Jean-Paul Sarte.
Non potevano mancare le foto ufficiali, come quella di Fidel firmando la legge di riforma agraria, conversando della cooperazione militare con l’ambasciatore sovietico Alexander Alexeiev o tagliando canna da zucchero nell’inaugurazione della raccolta.
Nemmeno poteva essere assente Ernesto Che Guevara, nei momenti ufficiali o intimi (Chigir cambiava foto con i principali fotografi cubani come Alberto Korda, autore del popolare ritratto del Che, ed alcune di queste, inedite, sono presenti nella mostra).
Un altro argentino, José Ricardo Masetti, fondatore dell’agenzia Prensa Latina, appare conversando con Castro.
Rappresentano una curiosità le foto del 1962 in occasione dell’espulsione di Cuba dall’Organizzazione degli Stati Americani, celebrata da Castro con un falso funerale pubblico dell’OEA.
In quattro occasioni è ritratto un giovane Raúl Castro, oggi presidente di Cuba.
E’ sintomatico che mentre la Russia di Putin celebra i 50 anni della Rivoluzione Cubana, due anni fa il governo ha ignorato completamente i 90 anni della Rivoluzione sovietica d’Ottobre, eliminando anche la festività dal calendario.
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