JOHANNESBURG (Reuters) - Il Sud Africa ha negato al Dalai Lama, il leader spirituale tibetano, l'ingresso nel Paese per partecipare una conferenza di pace. Lo hanno riferito oggi alcuni media.
Il Dalai Lama doveva partecipare alla conferenza, fissata per il 27 marzo, insieme ai premi Nobel per la pace Desmond Tutu, Martti Ahtisaari e FW de Klerk, e allo stesso Comitato norvegese per il Nobel per la pace, ha scritto il Sunday Independent.
Il giornale dice che il visto è stato rifiutato in seguito alle pressioni esercitate dal governo cinese. Una decisione che avrebbe provocato la richiesta di spiegazioni da parte dell'Arcivescovo Tutu, che ha anche minacciato di non partecipare all'incontro.
Oggi l'ufficio di Tutu ha detto di non aver al momento altre dichiarazioni, in attesa di una risposta dalla presidenza sudafricana.
Il Dalai Lama è fuggito dal Tibet nel 1959 e ha istituito un governo tibetano in esilio in India, dopo il fallimento di un'insurrezione contro il dominio cinese.
L'anno scorso a Lhasa, capoluogo regionale del Tibet, è scoppiata una rivolta che ha fatto seguite alle proteste pacifiche inscenate per giorni dai monaci contro Pechino, con la morte di 19 persone e un'ondata di manifestazioni in tutte le zone abitate da tibetani. Secondo i gruppi tibetani in esilio la repressione cinese avrebbe fatto oltre 200 morti.
Il Sunday Independent dice che l'ambasciata della Cina in Sudafrica ha confermato che il governo di Pechino ha rivolto un appello ai sudafricani perché non consentano l'ingresso del Dalai Lama.
Il gruppo di sostegno "Amici del Tibet" ha detto in una nota che la rappresentanza diplomatica sudafricana in India ha chiesto al Dalai Lama di "rinviare" la visita.
Alla richiesta di un commento sulla notizia, il portavoce del ministero sudafricano degli Esteri Ronnie Mamoepa ha detto: "Il governo sudafricano non ha esteso al Dalai Lama alcun invito a venire in Sudafrica.
Il Dalai Lama è stato invitato a partecipare alla conferenza da Tutu, De Klerk e dall'ex presidente Nelson Mandela.
Il Dalai Lama doveva partecipare alla conferenza, fissata per il 27 marzo, insieme ai premi Nobel per la pace Desmond Tutu, Martti Ahtisaari e FW de Klerk, e allo stesso Comitato norvegese per il Nobel per la pace, ha scritto il Sunday Independent.
Il giornale dice che il visto è stato rifiutato in seguito alle pressioni esercitate dal governo cinese. Una decisione che avrebbe provocato la richiesta di spiegazioni da parte dell'Arcivescovo Tutu, che ha anche minacciato di non partecipare all'incontro.
Oggi l'ufficio di Tutu ha detto di non aver al momento altre dichiarazioni, in attesa di una risposta dalla presidenza sudafricana.
Il Dalai Lama è fuggito dal Tibet nel 1959 e ha istituito un governo tibetano in esilio in India, dopo il fallimento di un'insurrezione contro il dominio cinese.
L'anno scorso a Lhasa, capoluogo regionale del Tibet, è scoppiata una rivolta che ha fatto seguite alle proteste pacifiche inscenate per giorni dai monaci contro Pechino, con la morte di 19 persone e un'ondata di manifestazioni in tutte le zone abitate da tibetani. Secondo i gruppi tibetani in esilio la repressione cinese avrebbe fatto oltre 200 morti.
Il Sunday Independent dice che l'ambasciata della Cina in Sudafrica ha confermato che il governo di Pechino ha rivolto un appello ai sudafricani perché non consentano l'ingresso del Dalai Lama.
Il gruppo di sostegno "Amici del Tibet" ha detto in una nota che la rappresentanza diplomatica sudafricana in India ha chiesto al Dalai Lama di "rinviare" la visita.
Alla richiesta di un commento sulla notizia, il portavoce del ministero sudafricano degli Esteri Ronnie Mamoepa ha detto: "Il governo sudafricano non ha esteso al Dalai Lama alcun invito a venire in Sudafrica.
Il Dalai Lama è stato invitato a partecipare alla conferenza da Tutu, De Klerk e dall'ex presidente Nelson Mandela.
Fonte: http://it.reuters.com/
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