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martedì 31 agosto 2010

Dal 2009 al 2010 in Italia non è cambiato niente: il potere d'acquisto dell'Euro è sempre più dimezzato e gli stipendi degli Italiani sempre più poveri!

Sopra il rapporto Istat dell'anno 2009 da "Il Tirreno"

2002-2010: dopo otto anni dall’entrata in vigore dell’Euro in Italia il nostro Governo ancora non si accorge della miseria degli stipendi nel nostro Paese?

Sono esattamente otto anni ormai che in Italia ed in Europa si acquista e si paga con un’unica moneta, ovvero l’Euro.
Con l’entrata della moneta unica ci si aspettava tutti un netto miglioramento del nostro tenore di vita ma in realtà abbiamo assistito ad un crollo vertiginoso del potere d’acquisto dei nostri già miseri stipendi, perché resta appurato il fatto che anche con la Lira in vigore prima del Gennaio 2002, lo stipendio medio dei lavoratori Italiani, sia pubblici che privati, era nettamente inferiore alla media Europea ed alla media dei Paesi più industrializzati del Mondo.
Con il tasso di cambio pari a 1936,27 Lire la moneta unica ha progressivamente dimezzato in realtà il potere d’acquisto dei salari Italiani già messi a dura prova dal caro vita con il risultato scioccante che oggi chi era ricco con la Lira si è ritrovato miracolosamente più ricco mentre chi già soffriva con la moneta Nazionale si è ritrovato più povero e in grave difficoltà economica.
Colpa dell’Euro? Non solo…colpa anche e soprattutto dei Governi che si sono succeduti al Potere in questi ultimi 9 anni: che sono il Governo di Centro-Sinistra guidato dall’Ulivo di Romano Prodi e quello di Centro-Destra guidato dall’attuale Premier Silvio Berlusconi.
Prodi e compagni ci hanno spinto a forza nella zona Euro pur sapendo che l’economia Italiana all’epoca non era ancora pronta per affrontare un simile passo ed affrontare così tante novità e cambiamenti in materia di legislazione Comunitaria senza per altro consultarci con un Referendum popolare così come hanno fatto diverse Nazioni Europee, ratificando il trattato dell’Unione Europea autonomamente e facendoci così entrare in Europa con il solo volere del Parlamento Italiano introducendo addirittura una Tassa speciale per l’Europa denominata Euro-Tax con la vana promessa mai mantenuta della restituzione futura ai contribuenti di un vero e proprio ladrocinio ai danni del popolo Italiano già super-tassato; Berlusconi invece aveva commesso forse il più grosso degli errori che poteva commettere in un momento così tanto delicato, cioè il suo Governo all’alba del fatidico anno 2002 non aveva controllato e non ha mai controllato la reale conversione dei prezzi dalle Lire all’Euro, prendendo in giro oltre modo gli Italiani regalando ad ogni capo-famiglia una calcolatrice che convertiva matematicamente i prezzi in maniera tale che proprio come disse il Premier stesso, sarebbero stati tutti i cittadini singolarmente a controllare la conversione reale dei prezzi vigilando sulle truffe, niente di più cretina fu quella scellerata iniziativa propagandistica e demagogica che servì solo a sperperare i soldi pubblici nella fabbricazione di milioni di calcolatrici e centinaia di migliaia di Euro per la spesa di spedizione ad ogni singola famiglia Italiana, iniziativa che come abbiamo poi visto non è servita a niente!!!
Già perché poi un cittadino normale come potrebbe tenere a bada i prezzi della produzione Industriale, Artigianale ed Agricola? O delle materie prime? O del commercio Nazionale ed Internazionale? Oppure delle Azioni e dei Titoli di Borsa? Dei conti correnti e dei tassi d’interesse delle Banche? E si potrebbe continuare all’infinito…così ogni famiglia Italiana con quella ridicola calcolatrice regalatagli dal generoso Premier Berlusconi andando al Supermercato o in Bottega non poté fare altro che registrare passivamente il raddoppio improvviso dei prezzi di ogni bene di consumo, alimentare, elettronico e di ogni altra specie, senza appunto poter far nulla, soprattutto per i beni di prima necessità che tutti noi siamo costretti ad acquistare per la nostra stessa sopravvivenza come ad esempio prodotti quali il latte, il pane, la frutta e la verdura, sale e zucchero, acqua e farina.
Insomma, ciò che il Governo avrebbe dovuto fare all’epoca, cioè controllare e calmierare, non lo ha fatto ed anzi ha ridicolizzato l’intero popolo Italiano che in lui ha dato fiducia, demandandolo di un compito che non era il suo e che non avrebbe mai potuto svolgere.
Omettendo la mansione di controllore, l’allora Governo Berlusconi aprì la strada alla già presente e frenetica corsa al rialzo dei prezzi: come non ricordare gli affitti di appartamenti privati di media metratura che fino al 2002 venivano offerti a 500 MILA LIRE al mese (250,00 Euro circa) e “magicamente” convertiti dopo il 2002 a 500 EURO al mese (UN MILIONE DELLE VECCHIE LIRE, il doppio delle 500 MILA LIRE)??? Come non ricordare che tutto ciò che si acquistava prima del 2002 esattamente un anno prima a 5 MILA LIRE (2 Euro e 50 Centesimi circa) dopo il 2002 esattamente un anno dopo la stessa merce di qualsiasi genere si acquistava a 5 EURO (10 MILA LIRE circa, il doppio delle 5 MILA LIRE del vecchio conio)??? Solo il Governo poteva calmierare e controllare questo scempio ma ovviamente e volutamente non lo ha fatto!!! Tanti motivi e tanti interessi di parte avevano spinto il Governo Berlusconi a non intervenire, a lasciar correre mentre il popolo medio Italiano soffriva il caro prezzi e veniva messo in ginocchio dalla frenesia dell’Euro.
Migliaia e migliaia di famiglie Italiane, sempre più impoverite e sfinite dal caro vita, hanno sofferto e soffrono tutt’oggi il costante stato di miseria in cui sono costrette a vivere grazie anche al gravissimo fatto che gli stipendi in Italia, sia pubblici che privati, non solo sono stati dimezzati e rosicati dai prezzi convertiti in Euro, ma sono anche “congelati” all’anno 2000 Domini, cioè dal 2000 non sono stati diciamo più aggiornati, aumentati, non sono stati mai più adeguati all’attuale tenore di vita ed agli attuali valori di mercato.
In questo modo tutti noi ci ritroviamo ad essere pagati più o meno con la stessa busta paga di 9 anni fa a fronte però di un tenore diverso di vita che è ovviamente e naturalmente aumentato.
Non ci vuole uno scienziato per capire che un operaio o un impiegato, con 1300,00 Euro di stipendio medio mensile che è oggi quello Italiano, non può più far fronte a tutte le spese che oggi siamo costretti a fare, non può più mantenere una famiglia e cosa strana e buffa, se disgraziatamente una persona, femmina o maschio che sia, non è sposato o non ha una compagna, una famiglia, ancora peggio perché non riuscirebbe a vivere nemmeno single.
I conti si fanno presto a fare: per tutti coloro che purtroppo non hanno avuto la fortuna di vedersi assegnata una casa popolare, sono ovviamente costretti a stabilirsi dentro un appartamento in affitto privato e gli affitti privati si sa non guardano in faccia a nessuno, così che rispondono solo alle leggi di mercato, dunque un appartamento di metratura media con due camere da letto, bagno, cucina e salotto in un qualsiasi centro-città di una qualsiasi città Italiana viene a costare in media, centesimo in più o in meno, sulle 500,00 Euro al mese…che bisogna sottrarle al salario medio di 1300,00 Euro e ci rimangono in mano dunque 800,00 Euro; da queste 800,00 Euro ci si devono togliere quasi sicuramente almeno 50,00 Euro che è la media delle spese condominiali perché l’appartamento spesso è posto all’interno di un palazzo condominiale che piccolo o grande che sia ha comunque i suoi costi di manutenzione (luce scale, pulizia scale e androne, manutenzioni varie di giardino o ascensore, assicurazione condominiale, posto auto condominiale ecc.) e ci rimangono 750,00 Euro da cui ci si devono togliere almeno tra le 250,00 e le 350,00 Euro al mese che servono per fare la spesa quotidiana (pane, pasta, latte, uova, zucchero, farina, caffè, the, camomilla, frutta e verdura, carne, insaccati vari, yogurt, dentifricio, saponi e saponette varie, carta igienica, prodotti per il bagno e per la pulizia generale della casa, detersivi, bagnoschiuma, lamette e dopobarba, ortaggi vari e prodotti a media e lunga conservazione sia di alimentari che di altro utilizzo quotidiano ed altre tante cose importanti per la vita quotidiana di tutti) poniamo il fatto improbabile che in un mese riusciamo a comprare queste cose che abbiamo elencato ed altre ancora con solo 350,00 Euro di spesa perché andiamo sempre ad acquistare tutto ad un Discount molto economico, ci rimarrebbero in mano 400,00 Euro (1300,00 – 500,00 – 350,00 = 400,00 Euro) dunque con queste 400,00 Euro di avanzo mensile non dimenticate che dovrete coprire anche eventuali visite mediche dal dottore, ticket ASL, medicinali eventuali (non tutti i medicinali esentano dal ticket) pagare le bollette di acqua, luce, corrente elettrica, gas, pagare l’assicurazione della vostra automobile ogni 6 mesi o annualmente a seconda del tipo di contratto che avrete fatto, pagare il bollo auto, pagare la benzina della vostra automobile quando sarete obbligati ad utilizzarla per i vostri spostamenti, comprarvi ogni tanto dei vestiti nuovi, delle scarpe, della biancheria intima non solo per voi ma anche eventualmente per i vostri figli, coprire le spese scolastiche dei vostri figli, fargli ogni tanto anche dei regalini magari per il loro compleanno ecc. ecc. vi domando, si può tirare avanti a fine mese in queste condizioni??? NO…difatti ecco perché la famiglia media Italiana non riesce più a sopravvivere e già alla terza settimana è in grave difficoltà economica.
Pensiamo poi anche al fatto che nell’ultimo rapporto OCSE l’Italia, tra i 30 Paesi più industrializzati e progrediti del Mondo è scesa al 23° posto, cioè siamo il Paese Europeo dove gli stipendi medi sono tra i più bassi, solo la Polonia ed il Portogallo ci stanno dietro ed incredibilmente pure la Grecia, una volta tra le Nazioni Europee più povere, ci ha superato ed è attestata al 15° posto.
SEDICIMILA EURO all’anno di stipendio netto medio, troppo poco per un’Italia che si vanta troppo spesso di cose e di risultati che in realtà non ha mai raggiunto.
A 7 anni dall’ingresso nella zona EURO urge un radicale cambiamento nell’economia del Paese che ha fortemente bisogno di Governi che controllino e che calmierino la situazione già appesantita e aggravata di un’economia in affanno.
Dal Pubblico Impiego al Commercio, tutto ha bisogno di un nuovo sostegno, di una nuova spinta rinnovatrice e di cambiamento radicale che oggi tarda a venire.
Alexander Mitrokhin

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ITALIA-CINA

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