Quello che mi accingo a
narrare in questa pagina è una storia molto triste, i cui protagonisti,
entrambi nordcoreani, sono stati vittime della propaganda e della
diffidenza reciproca di due nazioni divise e ancora ferocemente in
guerra fra loro, anche se si tratta ora solo più di una guerra di
menzogne da entrambe le parti.
Attorno
al 2008 la venticinquenne Ko Jong Nam e il ventitreenne Kim Kwang Hyok,
che allora non si conoscevano, insoddisfatti della vita che conducevano
in Nord Corea e illusi dalla propaganda sudcoreana che dipinge il Sud
Corea come una specie di paradiso in terra, affrontando un gravissimo
pericolo personale fuggono indipendentemente dal Nord per passare al
Sud, dove sperano di essere accolti a braccia aperte.
Il Centro di reinsediamento dei rifugiati nordcoreani,
un’organizzazione sudcoreana nata per aiutare chi diserta dalla Corea
del Nord, trova per l’uno e per l’altra una qualche sistemazione per i
primi tempi. Passano i mesi e queste due persone non riescono a trovare
un lavoro decente, probabilmente vivono di stenti, circondati dalla
diffidenza nei loro confronti da parte dei locali che li considerano dei
disertori e dei potenziali traditori.
I due si incontrano nel 2009, si innamorano, si sposano e hanno un
bambino. Ma, senza un lavoro stabile, la vita è quasi impossibile. Lui, a
quanto pare, ha la tubercolosi e, anche per questo motivo, non viene
assunto, lei segue un corso da infermiera, ma per il momento non trova
lavoro. Quello che pensavano potesse essere un paradiso si rivela per
loro un inferno, tanto da portarli alla disperazione.
In questa tragedia, che ci arriva per sentito dire, conta molto anche
il fatto che, da entrambe le parti, quello che ci viene comunicato può
non essere l’intera verità. Si tratta sempre di propaganda, da una parte
e dall’altra. Chi ci va di mezzo sono queste due persone e il loro
figlioletto, che non sono i protagonisti di un un romanzo di fantasia,
ma persone reali coinvolte in una vicenda più grande di loro. Comunque
vada a finire la cosa, è certo che non avranno mai più una vita normale.
L’articolo che viene qui sotto riportato è tratto dalla pagina “Daegu Stunned by Re-defection Press Conference” pubblicato il 9 novembre 2012 dal quotidiano su Internet DailyNK, mentre le fotografie sono tratte dalla pagina “Daegu Re-Defectors Give Press Conference”
dello stesso quotidiano che riporta le immagini della conferenza
trasmessa dalla televisione nordcoreana come sono state ricevute nella
Corea del Sud.
In questi giorni nel Sud Corea sta montando un movimento di rabbia contro l’Agenzia nordcoreana per la sicurezza nazionale (North Korean National Security Agency, o NSA) che cerca di adescare i nordcoreani fuggiti al Sud per farli tornare al Nord. Si vedano gli articoli Re-defections Chalked Up by Musan NSA e North Must Leave the Defectors Alone! pubblicati in data 13 novembre 2012.
Una nota linguistica: In coreano il termine
usato per indicare una persona che è fuggita dalla Corea del Nord e che
si è rifugiata nella Corea del Sud è
|
L’articolo del DailyNK:
La
conferenza stampa rilasciata da Kim e Ko a Pyongyang l’8 novembre 2012.
I due sono al tavolo centrale sul fondo, attorniati da numerosi
giornalisti.
Molti a Daegu sono costernati per l’apparizione alla televisione
centrale della Corea del Nord dei due residenti della città sudcoreana,
qualificatisi come gli ultimi nordcoreani tornati in Nord Corea perché
delusi dalla natura della società sudcoreana.
Nella comunità dei nordcoreani che hanno disertato il loro paese e
che ora risiedono al Sud ci sono forti dubbi sulle vere ragioni che
hanno spinto il ventisettenne Kim Kwang Hyok e la ventinovenne moglie Ko
Jong Nam a tornare al Nord.
Un funzionario del Centro di reinsediamento dei rifugiati nordcoreani (‘Hana Center’)
di Daegu, che ha aiutato Kim a sistemarsi nella città dopo la sua
defezione avvenuta nel 2008, ha detto: “Suo fratello minore e sua madre
vivono anch’essi a Daegu, e sono stati assolutamente sorpresi di vederlo
mentre teneva una conferenza stampa in Nord Corea. Non riescono a
capirlo e sono davvero molto frustrati.”
Non soltanto i due sono tornati in Nord Corea dopo essersi incontrati
e sposati in Corea del Sud nel 2009, ma hanno anche portato con sé
nella Corea del Nord il loro figlio di due anni, come si nota nel
filmato della conferenza stampa di Pyongyang.
Secondo uno degli amici di Kim che vive a Daegu, uno dei principali
motivi di confusione per chi lo ha conosciuto è il fatto che lui era
diventato un devoto cattolico quando viveva in Corea del Sud, mentre la
religione è qualcosa che il Nord Corea non approva.
Kim Kwang Hyok e la moglie nel corso della conferenza stampa
“Attorno a giugno dell’anno scorso, Kim ha manifestato il suo
convincimento religioso andando ad un ritiro sul monte Woomyeon a
Seoul,” ha ricordato l’amico. “A quell’epoca fece alcune chiamate video a
sua moglie: appariva felice e io pensai che la loro relazione fosse
veramente bella.”
Tuttavia, la coppia era perseguitata da problemi di salute. In
particolare, Kim soffriva di tubercolosi (TBC), e questo significava che
non poteva trovare lavoro. D’altra parte, come spiega il funzionario
del Centro Hana: “Anche se la vita era per loro difficile a causa di
problemi finanziari, sua moglie aveva appena ottenuto una licenza da
assistente infermiera e stava per trovare lavoro.”
Così, considerando che Kim veniva curato per la sua tubercolosi e che
sua moglie era in una buona posizione per avere un lavoro molto presto,
è difficile pensare che ci fosse un motivo per tornare in Nord Corea in
questa circostanza particolare. Di conseguenza, c’è chi a Daegu pensa
che le autorità della Corea del Nord possano aver minacciato il resto
della famiglia di Kim per far rientrare la coppia al Nord.
Nella loro apparizione televisiva, i due hanno detto che la delusione
per la vita in Corea del Sud li ha spinti a tornare al Nord, con Ko che
marchia la società sudcoreana come “ingannevole e corrotta” e Kim che
dichiara che “da nessuna parte si possono trovare gentili sentimenti
umani” nella Corea del Sud “ingiusta e ineguale”.
In particolare, Ko ha affermato che il loro bambino sarebbe stato
condannato a sopportare terribili discriminazioni e sofferenze se non
avessero preso la decisione di tornare al Nord Corea, e che la sua
decisione era stata incoraggiata dall’avere assistito a una visita che
Kim Jong Un (l’attuale leader nordocoreano) aveva fatto in un asilo nido
a Pyongyang con sua moglie Ri Sol Joo.
Le autorità sudcoreane hanno confermato che la coppia si è
effettivamente insediata nella Corea del Sud prima del loro rientro al
Nord, ma non sono state ancora in grado di confermare la strada seguita e
il metodo del loro ritorno in Nord Corea, e neppure il motivo che li ha
spinti a tornarvi.
Fonte: http://www.corea.it
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"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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sabato 29 dicembre 2012
La tragedia di due nordcoreani delusi dal Sud: Tornati al Nord hanno rilasciato una conferenza stampa a Pyongyang!
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