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martedì 24 giugno 2008

Una piccola e felice realtà economica: l'Isola di Guernsey!

La mappa dell'isola di Guernsey
Situata tra le isole del Canale a sud della Gran Bretagna, Guernsey è così piccola che è stata in grado di rimanere sotto il radar abbastanza a lungo per tentare un po' di finanza sperimentale senza far drizzare le antenne dell'establishment bancario internazionale che normalmente ha il controllo di tutto ciò. Quando al governo di Guernsey servono finanziamenti, emette semplicemente la moneta di cui ha bisogno. Questo è quello che, nel 1994, il dottor Bob Plain, professore di Sociologia alla Southern Illinois University, ha scritto al riguardo di questa straordinaria isola:"Nel 1816 i suoi frangiflutti si stavano sbriciolando, le sue strade erano piene di fango e larghe solo un metro e mezzo. Il debito di Guernsey era di 19.000 sterline, le entrate annuali erano di 3.000 sterline delle quali 2.400 dovevano essere utilizzate per pagare gli interessi sul proprio debito. Non bisogna sorprendersi se la gente lasciava l'isola e l'occupazione era scarsa.Poi il governo creò e diede in prestito nuove banconote di stato esenti da interesse, per un valore di 6.000 sterline. All'incirca 4.000 sterline furono utilizzate per iniziare le riparazioni dei frangiflutti. Nel 1820, furono emesse altre 4.500 sterline, di nuovo esenti da interesse. Nel 1821, altre 10.000; 1824, 5.000; 1826, 20.000. Entro il 1837, 50.000 sterline erano state emesse senza interessi per il loro utilizzo primario in progetti come frangiflutti, strade, il mercato, chiese e college.Questa somma più che raddoppiò l'offerta di moneta dell'isola in questo periodo di tredici anni, ma non ci fu inflazione. Nel 1914, mentre i britannici limitavano l'espansione della propria offerta monetaria a causa della prima guerra mondiale, la popolazione di Guernsey iniziò ad emettere, nei successivi quattro anni, altre 142.000 sterline e non si fermo più. Entro il 1958, furono emesse più di 542.000 sterline, tutte senza inflazione."Guersney ha una tassa sul reddito, ma questa è relativamente bassa (un "blando" 20 percento), semplice e che non permette scappatoie. Non esiste la tassa di successione, nessuna tassa sui capital gains e nessun debito federale. Le banche commerciali servono i mutuanti privati ma il governo in sé non va mai in debito. Quando vuole creare alcune opere pubbliche o dei servizi, viene semplicemente emesso il denaro necessario per pagare il lavoro. Il governo di Guernsey emette moneta propria da quasi due secoli. In questo arco di tempo, l'offerta di denaro è cresciuta di circa 25 volte rispetto alla sua dimensione originaria, ma l'economia non è stata toccata dall'inflazione sui prezzi ed è rimasta fiorente e stabile.Come ha potuto crescere l'offerta di denaro di 25 volte senza creare un'inflazione galoppante? Abbiamo un'inflazione sui prezzi quando la "domanda" (la moneta) aumenta più rapidamente dell' "offerta" (beni e servizi). Come sottolineava l'economista britannico John Maynard Keynes, l'aggiunta di nuova moneta all'economia non spinge al rialzo i prezzi fintanto che il denaro viene utilizzato per produrre nuovi beni e servizi perché l'offerta aumenterà insieme alla domanda.Questa modifica alla classica "teoria quantitativa della moneta" ci aiuta a spiegare quel dato paradossale che riguarda il "mistero economico" cinese. La Cina è riuscita a mantenere bassi i prezzi dei propri prodotti per migliaia di anni, sebbene l'offerta di moneta sia stata continuamente foraggiata con l'oro e l'argento del mondo, e ora con i dollari, poiché quelle valute sono affluite per pagare i prodotti cinesi a basso costo.La spiegazione keynesiana è che i prezzi sono rimasti stabili perché il denaro è stato utilizzato per produrre più beni, aumentando l'offerta insieme alla domanda.Si tenga presente che nella creazione di denaro con le entrate contabili, il governo farebbe solamente quello che le banche fanno quotidianamente. Ogni volta che una banca concede un prestito, essa crea nuovo denaro (vedi l'articolo di E. Brown, "Dollar Deception: How Banks Secretly Create Money," http://www.webofdebt.com/articles, 3 luglio 2007). Nella Costituzione, il potere di creare denaro è stato delegato esclusivamente al Congresso, ma quel potere ora è stato usurpato da un cartello di banche private. Il Congresso deve solamente riprendersi il proprio potere di emettere moneta.Con l'imminente crollo del mercato immobiliare e dei mercati di credito globale, ci sono chiari segnali che ci stiamo dirigendo verso un'altra Grande Depressione. Possiamo uscirne nello stesso modo con cui ne uscì Franklin Roosevelt, iniettando moneta nell'economia sotto forma di grossi investimenti pubblici nelle infrastrutture.Ma invece di prendere a prestito il denaro dalle banche che esse creano dal nulla, lasciando il governo pesantemente in debito, questa volta il governo dovrebbe provare a creare il denaro da solo, esente da debiti e da interessi.Se la popolazione di Guernsey può finanziare le infrastrutture con il denaro emesso dal governo, anche noi possiamo farlo. La riforma monetaria non è stata più un argomento politico chiave dai tempi delle depressioni dell'ultimo decennio dell'800 e degli anni '30 del secolo scorso. E' tempo di affrontare di nuovo questo problema.

domenica 22 giugno 2008

Nashi: è davvero la fine?

Di Sean Guillory - Quest'anno la stampa russa ha speculato a lungo sullo scioglimento dell'organizzazione giovanile del Cremlino "Nashi," che è stata la pupilla del governo russo e la rovina dell'opposizione interna e dei media occidentali.
Ma la situazione non è semplice come limitarsi a sciogliere Nashi.
Con un nuovo presidente che si accinge ad assumere il potere, alcuni ipotizzano che il compito di Nashi sia ormai compiuto e che non ci sia più bisogno del movimento. Per una serie di ragioni forse questo è solo un pio desiderio. Per capire dove Nashi stia andando nell'era post-Putin, bisogna capire da dove viene e qual è stato il suo ruolo.
"Vuoi realizzare il tuo piano? Vuoi cambiare il mondo che ti circonda? Vuoi influenzare il futuro del tuo paese? Vuoi che il mondo si ricordi di te? Stai cercando il tuo posto nel mondo? Se hai risposto 'sì' a una qualsiasi di queste domande, non disperare, c'è una risposta".
In America un simile approccio farebbe venire in mente Tony Robbins, il guru dei seminari motivazionali, ma in Russia è un'organizzazione ben più sinistra a offrire risposte alle tue domande: il Movimento Giovanile Democratico Antifascista "Nashi", che ti aspetta a braccia aperte.
Tutto quello che devi fare, come prima cosa, è cliccare sul loro sito e compilare il modulo di adesione. Pochi giorni dopo, Nashi promette di invitarti a una riunione “per conoscerci”. Se accetti, Nashi promette di darti "una possibilità per cambiare la tua vita, influenzare la politica mondiale ed entrare a far parte dell'élite intellettuale".
Dato il clima esigente ed estremamente competitivo della Russia di Putin è facile capire come la proposta di Nashi possa sembrare allettante. Sito web vistoso, raduni spettacolari e manifestazioni a passo di marcia producono immagini di potere e successo, proiettando un'immagine di unità e di dedizione a una causa. Nashi si considera in prima linea nella difesa della tempra morale, politica e culturale della Russia. Nel resto del mondo una simile organizzazione evocherebbe soprattutto i peggiori aspetti del totalitarismo, con giovani chiamati a eseguire ciecamente i capricci di un regime repressivo.
Ma Nashi è molto di più. È emblematico di un nuovo tipo di movimento giovanile che non è né un'organizzazione spontanea né qualcosa di legato ufficialmente a un partito. Nashi è una creazione dello stato russo, in particolare dell'ufficio del Presidente, per fare da forza controrivoluzionaria ostinatamente decisa a proteggere l'“idea nazionale” di Putin. Attraverso l'attivismo, l'ideologia e l'addestramento politico e professionale, i suoi membri imparano che il Piano di Putin è indivisibile dal Piano di Nashi. In parole povere, Nashi è il tentativo di mettere in pratica la massima di Martin Luther King: "Chi ha la gioventù ha il futuro!"
Le origini
Nashi fu costituito a partire da un precedente gruppo giovanile filo-putiniano, "Camminare insieme", dal Karl Rove di Putin al Cremlino, Vladislav Surkov. Pochi mesi prima l'ultima di una serie di “rivoluzioni colorate” aveva portato l'Ucraina a un punto morto. La gioventù ucraina, come quella del Kirgizistan e della Georgia, era in prima linea contro il regime. Alla Russia questo non doveva succedere. Così Surkov e Vasilij Jakemenko passarono all'attacco preventivo. Formarono dall'alto un movimento che si opponeva alle rivoluzioni colorate.
Una volta costituito, Nashi si dichiarò subito in lotta contro il “fascismo”. Ma i “fascisti” dei suoi membri non erano quelli contro i quali avevano combattuto i loro nonni. I loro fascisti erano i fautori delle rivoluzioni colorate: oligarchi in esilio, liberali, oppositori politici, stati stranieri, ONG occidentali e chiunque altro intendesse sfidare l'egemonia di Putin. Come recita il manifesto di Nashi, "La lotta contro il fascismo oggi è parte integrante della lotta per l'integrità e la sovranità della Russia". La formula di Nashi per identificare i propri nemici è bellissima nella sua semplicità, che è geneticamente impressa nel suo stesso nome. Ci sono “i nostri”, o nashi, e ci sono "i loro" o ne nashi, non nostri.
Nashi ha sperimentato una modesta crescita negli ultimi tre anni. Ha tra i 60.000 e i 100.000 membri. Ha almeno da 3000 a 5000 attivisti a tempo pieno e parziale. I suoi quadri si concentrano nelle due capitali e nei centri provinciali di Tula, Ivanovo, Vladimir, Voronež e Jaroslavl. Il bilancio complessivo di Nashi non è noto, ma a giudicare dalle spese dev'essere consistente. Lo scorso luglio Kommersant riferì che il campo estivo Seliger 2007 era costato più di 20 milioni di dollari. Perfino le sue campagne più piccole sono molto costose. L'azione "Nonno Gelo" sarebbe costata circa 1,5 milioni di dollari. I dirigenti di Nashi definiscono queste cifre esagerate: probabilmente lo sono, ma non credo di molto.
La provenienza del grosso del denaro di Nashi è anch'essa avvolta nel mistero. Si suppone la maggior parte dei soldi arrivi dall'ufficio di Surkov, probabilmente dopo essere stata risciacquata attraverso varie agenzie dello stato. Tra i finanziatori ci sono corporazioni come Gazprom e fondazioni come il Club Civico. Quest'ultimo è una fondazione costituita da Russia Unita che ha già assicurato a Nashi 400.000 dollari per Camp Seliger 2008. Il futuro finanziario di Nashi sembra altrettanto sicuro. Ha buoni alleati in due agenzie di stato che finanziano associazioni giovanili. Boris Jakemenko, l'ideologo di Nashi nonché fratello del leader del movimento Vasilij Jakemenko, e Irina Pleščeeva, commissario di Nashi, sono membri della Camera Pubblica russa, che controlla 62 milioni di dollari di sovvenzioni per sviluppare la “società civile” russa. Nashi ha anche accesso diretto ai più di 6 milioni di dollari assegnati alla Commissione per gli Affari Giovanili. La Commissione è guidata dagli ex nashisti Vasilij Yakemenko, Pavel Tarakanov (presidente) e Sergej Belokonev (vice presidente). Grazie a queste entrature e all'accesso ai fondi statali il futuro di Nashi sembra davvero roseo.
I muscoli
Nashi sarà anche una creatura dello stato, ma sta sul campo, ha i muscoli. Comanda un quadro di ragazzi di strada che sono stati coinvolti in vari attacchi violenti contro i rivali della gioventù “fascista”: i Nazional-Bolscevichi, l'Avanguardia Rossa, e perfino la Gioventù Comunista. L'incidente più tristemente noto avvenne nell'agosto del 2005, quando 40 nashisti armati di mazze fecero irruzione in un raduno di NazBol, Giovani Comunisti e Avanguardia Rossa che si teneva a Mosca in una sede del Partito Comunista. Le aggressioni mandarono all'ospedale con contusioni e ossa rotte decine di giovani attivisti di sinistra.
Mentre i nashisti se ne andavano su un pullmino a noleggio, la polizia locale, che chiaramente non era stata avvertita prima dell'attacco, arrestò 24 aggressori per poi lasciarli andare poche ore dopo. “È arrivata una telefonata dall'alto che ci ha ordinato di rilasciare i fermati", disse un poliziotto al Kommersant. "Mentre li stavamo interrogando ci hanno detto che era inutile che ci prendessimo questa briga perché tanto sarebbero stati rilasciati presto".
L'aggressione fu seguita da quella del gennaio del 2006, quando trenta sospetti nashisti attaccarono un raduno di Nazional-Bolscevichi armati di mazze e di pistole ad aria. I media russi hanno registrato decine di altri attacchi. A oggi, non un solo nashista è stato incriminato.
Agli avversari invece non è andata così bene. Poche settimane fa sette giovani attivisti anti-cremliniani – Roman Popkov, Nazir Magomedov, Vladimir Titov, Elena Parovskaja, Aleksej Makarov, Dmitrij Elezarov e Sergej Medvedev – sono stati condannati a pene comprese tra i 18 e i 36 mesi di reclusione per essersi difesi dagli aggressori nashisti nell'aprile del 2007.
Contrariamente alla generazione del Komsomol che fece la Guerra Civile e i cui giovani furono stroncati, torturati e imprigionati da veri nemici, i nashisti combattono i loro avversari per interposta persona. Il sospetto è che quando vuole massacrare i suoi rivali Nashi assoldi teppisti delle tifoserie calcistiche, che sono ben lieti di offrire i loro servigi. Vasilij Jakemenko l'ha praticamente ammesso in un'intervista alla Novaja Gazeta nel 2005. Quando gli è stato chiesto se avrebbe usato dei teppisti contro i manifestanti, ha risposto: "Se un gruppo di alcune migliaia di persone dotate di forza fisica [fosse stato] portato da Mosca per contrastare le manifestazioni di Kiev [durante la Rivoluzione arancione], non sarebbe rimasta più traccia dei manifestanti... Se abbiamo bisogno di [teppisti delle tifoserie] per qualche motivo, non vi vedo alcun problema". Anche se Jakemenko afferma di essere contrario alla violenza, non ha problemi a rivolgersi a chi non lo è. Per questo “antifascista” gli skinheads sono 'solo persone socialmente disadattate' con cui è possibile e bisogna collaborare".
Lo scorso autunno Nashi ha organizzato alcune delle sue "persone socialmente disadattate" nella Milizia Giovanile Volontaria (DMD). Lo scopo ufficiale della DMD è quello di pattugliare le strade con la polizia, mantenere l'ordine pubblico e organizzare eventi sportivi (sembra che il rugby sia lo sport preferito). La DMD fa praticamente da servizio di sicurezza per gli eventi e le manifestazioni di Nashi. Lo scopo ufficioso è quello di fornire a Nashi i propri muscoli. Come ha spiegato la scorsa estate in un'intervista a Kommersant un nashista scontento, “Ivan”:
“La milizia volontaria, be', si occupa di una specie di 'pulizia'. Ci sono già stati casi in cui hanno picchiato persone che hanno diffuso informazioni contro Nashi. Probabilmente possono trovarti ovunque. Sono tifosi, sportivi e delinquenti comuni. Mettono in pratica l'ideologia e fanno il proprio dovere con piacere.
[Il loro dovere comprende] mantenere l'ordine nel movimento e ai suoi confini, creare il caos nei raduni e nelle marce che non sono stati approvati dal Cremlino. In primavera la DMD ha organizzato provocazioni praticamente in tutte le 'Marce dei Dissenzienti' contro il Cremlino. Provocavano la polizia, lanciavano bombe fumogene e poi infilavano di nascosto le bombe nelle borse dei manifestanti”.
Non c'è motivo di dubitare della testimonianza di “Ivan”, soprattutto tenendo conto del fatto che il Coordinatore Federale della DMD è Roman Verbitskij. Secondo i testimoni oculari, Verbitskij fu coinvolto nell'attacco dell'aprile 2005 contro la riunione della gioventù comunista. All'epoca Verbitskij era a capo dei Gladiatori, una banda di teppisti della tifoseria dello Spartak.
La Milizia Volontaria (DMD) negli ultimi sei mesi è cresciuta costantemente. Dice di avere diciannove distaccamenti con circa 5-6000 membri. Documenti forniti da “Ivan” mostrano che la DMD è stata sostanziosamente finanziata nel periodo immediatamente precedente le elezioni parlamentari. Nell'agosto del 2007 il bilancio della sezione moscovita della DMD era di circa 30.000 dollari al mese. Il finanziamento dei distaccamenti regionali era di dieci volte inferiore.
L'abc della propaganda nera
Nashi è specializzato in “proteste” e “campagne”. Negli ultimi tre anni le sue “campagne” sono state varie. Le azioni di Nashi possono essere irritanti, come quando bracca costantemente l'ambasciatore britannico Anthony Brenton; o semplicemente imbarazzanti, come la campagna del Soldato di Bronzo contro il “fascismo di stato estone”; e perfino argute, come la presentazione del libro di cucina “1000 ricette della Zuppa di Cavolo” all'Ambasciata americana. L'intento della maggior parte di queste iniziative è quello di infastidire gli avversari.
Le campagne in grado di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sono l'asso nella manica di tutte le organizzazioni giovanili. E possono anche essere molto divertenti per coloro che vi prendono parte. Si marcia per la cità, si fa casino, si ciondola, si vede gente e soprattutto ci crede di fare la differenza. L'attenzione dei media trasforma ragazzini eccitati in piccole star. Le azioni di Nashi sono spesso messe in scena come grandi carnevalate che mescolano elementi umoristici con una sfumatura di violenza e con la politica. Ma non è facile fare commedia politica. Servono i comici. E Nashi è il posto giusto in cui addestrare i futuri padroni della Russia alle arti della propaganda nera.
Ironicamente, queste tattiche sono le stesse degli avversari fascisti di Nashi, i rivoluzionari colorati. A Belgrado, Tbilisi e Kiev i movimenti giovanili impiegavano spettacoli carnevaleschi per screditare i regimi; qui in Russia i nashisti ne hanno capovolto il senso, usando queste messinscene per screditare l'opposizione.
Niente rivela meglio il crescente uso nashista della propaganda nera quanto la recente azione contro il Kommersant. Nell'ultimo anno il popolare quotidiano economico ha pubblicato vari articoli che esponevano la parte oscura di Nashi. Dopo la pubblicazione di un articolo intitolato “Nashi è diventato un estraneo”, alla fine di gennaio, i nashisti hanno deciso che fosse giunta l'ora di fargliela pagare. Ciò che li offendeva di più era l'allusione al fatto che le autorità del Cremlino si fossero stancate delle buffonate di Nashi e intendessero abbandonarlo al suo destino. Per la classe dirigente russa la vittoria di Medvedev segnalava un cambiamento del clima politico. Le “rivoluzioni colorate” non rappresentavano più una minaccia, rendendo superflui quei “giubilanti delinquenti”, secondo una fonte anonima del Cremlino. Da allora su tutta la stampa russa si sparse la voce dell'imminente caduta in disgrazia di Nashi. Era in pericolo il futuro stesso dell'organizzazione, almeno agli occhi dell'opinione pubblica.
Nashi volle vendicare questa “calunnia”. Secondo una lettera interna dell'addetta stampa del movimento, Kristina Potupčik, Nashi decise di sferrare una campagna per “creare condizioni intollerabili per il Kommersant. Bloccare il loro lavoro. Rovinarli psicologicamente e fisicamente. È necessaria la vendetta”. Lo scopo era quello di sporcare la buona reputazione del giornale.
Il 4 marzo circa mille attivisti di Nashi si sono mobilitati a Mosca fingendo di essere dipendenti del Kommersant, distribuendo decine di migliaia di rotoli di carta igienica con il logo del Kommersant, una finta lettera del suo direttore, Andrej Vasilev, che annunciava il nuovo formato carta igienica e il numero di cellulare di Julija Taratuta, coautrice dell'articolo offensivo. Gli attivisti di Nashi hanno raccontato ai passanti che i rotoli facevano parte di una campagna per pubblicizzare il nuovo formato multifunzione del quotidiano. Gli attivisti li hanno fatti arrivare perfino nei bagni della Duma. Sono sicuro che più di un deputato è stato felice di inaugurare il nuovo prodotto. L'azione è stata accompagnata da una campagna mediatica ben coordinata. Sulle maggiori strade moscovite sono apparsi dodici cartelloni pubblicitari del Kommersant con le scritte “Non temete le novità. Ora su carta igienica!”, “Tutto per i nostri soldi”, “Possiamo tutto” e “Non nascondiamo compagnie segrete”.
L'assalto scatologico di Nashi non si è fermato qui. I suoi hacker hanno attaccato il sito internet del Kommersant chiudendolo per cinque ore, hanno bombardato Vasilev di spam e, forse in uno sfoggio di genio comico nashista, hanno costruito una link bomb. Cercando su Google o Jandex la parola zarancy (porci, bastardi) il primo risultato era il sito del Kommersant. Il cyber-attacco è costato al quotidiano circa 155.000 dollari.
Il presente, il futuro
Perché uno dovrebbe entrare in Nashi? Qual è il suo futuro nella Russia dopo Putin? La maggior parte dei suoi membri non sono delinquenti violenti, ma piuttosto carrieristi ambiziosi. Come Maksim Novikov, 18 anni, che studia all'Istituto Statale per le Relazioni Internazionali di Mosca. In un'intervista alla Nezavisimaja Gazeta, Novikov appare come uno studente e un nashista modello, ha con sé una copia del libro di Vladislav Surkov, La cultura politica russa: una visione utopica, con sottolineature a penna. Anche se concorda con i principi fondamentali della cosiddetta “democrazia sovrana” delineata da Surkov non mostra adesione emotiva a questa idea. Spera di poter studiare all'estero, in futuro, ma alla domanda se resterà all'estero una volta lasciata la Russia risponde che intende servire il suo paese. “Dopo tutto sono un patriota”.
Nashi non però è stato la sua prima scelta. Novikov spiega che all'inizio aveva pensato di entrare nei giovani comunisti, ma che era stato deluso dalla loro ostilità nei confronti del libero mercato. Ha trovato Nashi “quasi per caso”. Ha trovato in rete l'indirizzo e-mail di Vasilij Jakemenko, che gli ha proposto subito un incontro con uno dei commissari di Nashi a Mosca. Dopo averci parlato, ha deciso di aderire. Adesso Novikov parla di Nashi usando il pronome “noi”.
Per giovani orientati alla carriera come Novikov entrare in Nashi è naturale. L'organizzazione ha già dimostrato la sua potente amicizia con L'Uomo. Ora però sta passando allo stadio successivo: le opportunità di avanzamento professionale. Proprio come il suo predecessore, il Komsomol, Nashi sta cominciando a sviluppare programmi per istruire le élite. Alcuni dei suoi nuovi “progetti” comprendono la creazione di una scuola di economia, un istituto politico e programmi per reclutare neo-laureati nelle imprese. Un esempio di quest'ultima iniziativa è il progetto chiamato “I nostri costruttori”, dove gli studenti e i giovani professionisti vengono assunti per prendere parte a progetti edilizi in vista delle Olimpiadi del 2014 a Sochi. Altri progetti Nashi si concentrano sulla promozione del Cristianesimo ortodosso, il patriottismo, l'addestramento paramilitare, il turismo e perfino una linea di abbigliamento concepita dal commissario Nashi Antonia Šapavolova.
Ma i giovani nashisti come Novikov non sono gli unici ad entrare nel movimento. Lui è tra “quelli che ci credono”, secondo Andrej Dmitrievskij, un Nazional-Bolscevico che si è infiltrato nel movimento nel 2006. Dmitrievskij ha scoperto che ci sono tre tipi di nashisti: “quelli che ci credono” sono i giovani che entrano in Nashi per ottenere un'istruzione e far carriera, ma ne condividono anche la politica. Poi ci sono i “carrieristi”: sono simili al primo gruppo ma non credono alle cavolate politiche. Per loro Nashi è semplicemente un mezzo per raggiungere uno scopo. E infine ci sono “quelli che fanno scena”. Sono d'accordo con la politica, ma per lo più considerano Nashi un movimento per rimorchiare, divertirsi e godersi gli extra.
Data la sua infrastruttura in espansione, è chiaro che Nashi non svanirà nel prossimo futuro come hanno ipotizzato i media negli ultimi due mesi. Sta gettando una rete abbastanza grande da includere tutti, dai fanatici putiniani ai carrieristi, dagli sfrenati sostenitori della democrazia sovrana ai “socialmente disadattati” o ai ragazzini che mirano solo a rimorchiare. (C'è bisogno anche di loro. Uno degli slogan di Nashi è “Ne voglio tre”, intendendo tre figli). Come tutti i movimenti giovanili, per restare sulla cresta dell'onda deve evolversi. Questo significa creare nuovi metodi, nuove guerre e nuovi nemici da combattere. Soprattutto nemici. Senza nemici interni, Nashi non ha più ragione di esistere.
In questo senso, articoli come quello del Kommersant sono in realtà una vera manna. Permettono a Nashi di trasformare a colpi di propaganda un articolo negativo in una guerra, chiamando i fedeli alla battaglia, lanciando una “campagna mediatica” con tutti i crismi per infliggere “colpi” al “sistema politico russo”, come scrive uno dei documenti pubblicati dalla Novaya Gazeta.
Dopo le elezioni, il nuovo nemico di Nashi ha una sfumatura ancora più inquietante. In un sinistro recupero del concetto stalinista di “nemici con la tessera del partito”, i nuovi nemici di Nashi vengono dagli “elementi intellettuali dell'élite politica” che hanno partecipato alla campagna elettorale ma vogliono invertire la rotta di Putin. Nashi sta ridefinendo la propria missione nel mondo dopo Putin. La battaglia adesso è per un nuovo tipo di purezza od ortodossia: restare fedeli al Piano di Putin, costruire una nuova élite e continuare a combattere con i nemici interni ed esterni della Russia. Lo scopo di tutto questo è mandare al Presidente eletto Medvedev un chiaro messaggio: “Senza Nashi niente è possibile”.

Sean Guillory gestisce Sean's Russia Blog

Incredibile: La Cassazione condanna le Iene «illecito il narco-test ai Parlamentari»!!!

La Cassazione ha confermato la condanna per violazione della privacy dei parlamentari nei confronti dei due giornalisti delle Iene Davide Parenti e Matteo Viviani ritenuti colpevolì di avere prelevato, «con un comportamento ingannevole e fraudolento», tamponi di sudore di 50 deputati e 16 senatori per accertare la positività all’uso di stupefacenti. La pena è solo pecuniaria in quanto le due Iene avevano ottenuto dal Gip di Roma la commutazione, in multa, della pena detentiva pari a cinque mesi e dieci giorni. Senza successo Parenti e Viviani hanno sostenuto di non aver leso la privacy degli onorevoli dal momento che «i loro accertamenti non permettevano di associare l’esito del test a persone note». Ad avviso della Cassazione, il fatto che nel servizio televisivo andato in onda su Italia 1, le Iene avessero diffuso la notizia che alcuni onorevoli, pur rimasti anonimi, erano positivi al test antidroga ha fatto si che «tutti i parlamentari potessero essere indiscriminatamente sospettati di assumere stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera dei deputati, nonchè la istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica ed alla sua onorabilità». Le due Iene Parenti e Viviani si erano serviti di una truccatrice che con un tampone raccoglieva il sudore dei parlamentari. Da questi «campioni organici» le analisi avevano evidenziato 16 test positivi alle droghe, 12 dei quali riferiti al consumo di cannabis e 4 a quello di cocaina. La Suprema Corte - con la sentenza 23086 della III Sezione Penale - ha sottolineato che i giornalisti devono rispettare «i limiti del diritto di cronaca» e possono trattare «i dati personali» solo se riguardano fatti e abitudini «rese note direttamente dagli interessati o attraverso un loro comportamento pubblico». Non attenendosi a questa regola gli ermellini hanno confermato per le Iene, la condanna per violazione della «normativa in materia di protezione dei dati personali».

Marco Travaglio - 'Ndrangheta in Calabria...

Nessuna soluzione sarà possibile contro la criminalità organizzata con l'attuale Repubblica Italiana, la Repubblica Italiana deve essere abbattuta per essere sostituita con un nuovo sistema politico! Con la Repubblica Social-Popolare!!!

BLU NOTTE: Massoneria, Mafia e Destra Fascista Calabrese...

L'inquietante vicenda della rivolta del 1970...

'Ndrangheta, Massoneria, Estrema Destra...la rivolta dei "Boia chi molla"!

Nel 1970 a Reggio Calabria scoppia la rivolta guidata dai gruppi extra-parlamentari dell'estrema Destra Fascista con la collaborazione della 'Ndrangheta, della Massoneria e degli esponenti politici Calabresi del MSI-DN di Almirante...

Mafia, Politica e Massoneria...

L'Italia è in mano al potere Mafioso-Massonico ed al potere della politica corrotta...gli Italiani soffrono la crisi economica, gli stipendi sono stati dimezzati dal caro-vita e si muore ancora di più sul posto di lavoro! Gli operai sono sfruttati, il popolo è oppresso dal potere criminale, la povera gente muore dentro gli ospedali per colpa della Sanità Pubblica che cade a pezzi e per colpa delle cliniche private che sono gestite da autentici criminali in camice bianco...intanto la Mafia, la Massoneria ed i politici corrotti si arricchiscono con il malaffare a spese dei cittadini onesti!

Mafia e Massoneria: Operazione "Hiram"!

La Massoneria, la Mafia e la Politica...così viene depredata l'Italia che affonda nel malaffare e nella criminalità!

MAFIA E MASSONERIA ALLEATE CON LA POLITICA E LA GIUSTIZIA...L'ITALIA E' SEMPRE PIU' CRIMINALE!!!

Massoneria e Mafia strette in un patto segreto contro la giustizia, con il primo obiettivo di ritardare i processi ai boss delle cosche di Trapani e Palermo. I carabinieri hanno arrestato otto persone, in diverse città, accusate di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione in atti giudiziari, peculato, accesso abusivo in sistemi informatici giudiziari e rivelazione di segreti d'ufficio. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Palermo, Roberto Conti, su richiesta del procuratore Francesco Messineo, dell'aggiunto Roberto Scarpinato e del sostituto della Dda, Paolo Guido. L'inchiesta vede coinvolti professionisti, medici, imprenditori, boss e alcuni iscritti a logge massoniche e si è sviluppata anche attraverso decine di perquisizioni. Fra le persone arrestate vi sono un'agente della polizia di Stato, un ginecologo di Palermo, imprenditori di Agrigento e Trapani, un impiegato del ministero della Giustizia in servizio a una cancelleria della Cassazione e un faccendiere originario di Orvieto. Dei ritardi dei processi, oltre che gli esponenti delle cosche, si sono avvalsi anche singoli professionisti, come il ginecologo di Palermo, che era stato condannatanche in appello per violenza sessuale su una minorenne. L'uomo avrebbe pagato somme di denaro per tentare di ottenere l'insabbiamento del procedimento in Cassazione, che infatti risulta pendente da tre anni, per poi accedere alla prescrizione del reato. Dall'inchiesta emerge che boss mafiosi, grazie all'aiuto di persone appartenenti a logge massoniche avrebbero ottenuto, dietro pagamento di tangenti, di ritardare l'iter giudiziario di alcuni processi in cui erano imputati affiliati a cosche di Trapani e Agrigento. Le indagini che hanno portato alla scoperta dei presunti intrecci fra boss e massoni diretti a ritardare i processi di alcuni affiliati alle cosche mafiose, sono state avviate dai carabinieri nel 2006. L'indagine, denominata "Hiram", coordinata dalla procura di Palermo, è stata coperta dal massimo riserbo, e ha preso il via da accertamenti svolti sulle famiglie mafiose di Mazara del Vallo e Castelvetrano, in provincia di Trapani. Oltre alle perquisizioni, che non sono ancora terminate, altri controlli vengono svolti anche su conti correnti bancari intestati agli indagati.

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!