Un manifesto di Forza Nuova ritrae il leader di AN Gianfranco Fini mentre saluta romanamente la folla nel lontano 1994...
11 novembre 2007 alle 12:08 — Fonte: repubblica.it
Daniela Santanché lancia un duro attacco a Gianfranco Fini.
Il giorno dopo aver lasciato Alleanza Nazionale, Santanché prende la parola all’assemblea costituente de La Destra e, visibilmente emozionata, prima saluta donna Assunta Almirante e poi spiega i motivi che l’hanno portata ad aderire al nuovo partito di Francesco Storace: “Sono qui perché non potevo più subire le posizioni di chi, per legittimarsi agli occhi della comunità finanziaria-mediatica, arriva a giudicare il ventennio fascista addirittura come ‘il male assoluto’”. “È giusto lasciare la casa del padre — sottolinea Santanché tra gli applausi della platea — ma non per bombardarla e per incassare un inutile e falso applauso da chi non ha nessun titolo per legittimare alcunché”.
La Destra, aggiunge la ex pasionaria di An, nasce “perché gli italiani sono stufi dell’antipolitica e della casta, e perché non si ritrovano più in una destra che sta perdendo l’anima nel tentativo di posizionarsi al centro e di apparire politically correct. Vi ricordo che quando si vuole apparire moderati a tutti i costi si rischia di apparire modesti”. Santanché non risparmia, quindi, critiche ad An e al suo leader: “An sta cambiando pelle, ma soprattutto perdendo l’anima, per rispondere alle legittime ambizioni del suo capo ma non alle esigenze del suo popolo. Noi saremo un popolo capace di grandi battaglie perché motivato esclusivamente dalla passione e non dal potere. Francesco Storace, non dimentichiamolo mai, è stato l’unico a dimettersi”.
Daniela Santanché lancia un duro attacco a Gianfranco Fini.
Il giorno dopo aver lasciato Alleanza Nazionale, Santanché prende la parola all’assemblea costituente de La Destra e, visibilmente emozionata, prima saluta donna Assunta Almirante e poi spiega i motivi che l’hanno portata ad aderire al nuovo partito di Francesco Storace: “Sono qui perché non potevo più subire le posizioni di chi, per legittimarsi agli occhi della comunità finanziaria-mediatica, arriva a giudicare il ventennio fascista addirittura come ‘il male assoluto’”. “È giusto lasciare la casa del padre — sottolinea Santanché tra gli applausi della platea — ma non per bombardarla e per incassare un inutile e falso applauso da chi non ha nessun titolo per legittimare alcunché”.
La Destra, aggiunge la ex pasionaria di An, nasce “perché gli italiani sono stufi dell’antipolitica e della casta, e perché non si ritrovano più in una destra che sta perdendo l’anima nel tentativo di posizionarsi al centro e di apparire politically correct. Vi ricordo che quando si vuole apparire moderati a tutti i costi si rischia di apparire modesti”. Santanché non risparmia, quindi, critiche ad An e al suo leader: “An sta cambiando pelle, ma soprattutto perdendo l’anima, per rispondere alle legittime ambizioni del suo capo ma non alle esigenze del suo popolo. Noi saremo un popolo capace di grandi battaglie perché motivato esclusivamente dalla passione e non dal potere. Francesco Storace, non dimentichiamolo mai, è stato l’unico a dimettersi”.
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