Nel 2003 in Italia si contavano 45 mila cittadini ebrei tra cui 35 mila regolarmente iscritti alle Comunità delle città in cui risiedono. Gli ebrei italiani rispetto ai circa 15 milioni di ebrei che vivono in tutto il mondo rappresentano il 2,6 per mille.
In Italia esistono ufficialmente 20 Comunità a ciascuna delle quali fa capo una circoscrizione territoriale che comprende anche piccole Comunità o semplici nuclei che, per la loro esiguità, non possono costituire una Comunità organizzata a sé stante. Tutte, grandi o piccole che siano, hanno una vita interna organizzata e regolata dallo Statuto dell'Ebraismo italiano. La Comunità di Torino, di media grandezza, comprendeva sempre nel 2003 circa 1100 iscritti.
Scopo delle Comunità è quello di provvedere al soddisfacimento delle esigenze religiose, associative, sociali e culturali degli ebrei.
Dunque, se ad oggi su circa 60 milioni di Italiani si contano non più di 50 mila Ebrei Italiani, nel 1938 sui 22 milioni di Italiani dell'epoca non credo potevano essercene molti di più; chiaro è che il movimento Fascista non era fondato su un'ideologia razzista come lo era il Nazionalsocialismo, chiamare oggi alla luce della storia quelle leggi come leggi "Nazifasciste" non è del tutto appropriato, certo non si discute sull'infamante qualità morale di una legge che mirava a discriminare quegli stessi cittadini che prima di essere Ebrei erano soprattutto Italiani! Le stesse comunità Ebraiche avevano contribuito alla costituzione ed al progresso dello Stato Fascista, tuttavia Benito Mussolini si era oramai piegato ai voleri ed ai sogni di "grandezza" e di "onnipotenza" dell'Austro-Germanico Adolf Hitler, e se fino a prima del 1938 Hitler ammirava Mussolini e lo considerava suo grande "ispiratore" venerandolo come un "maestro", dopo il 1938 cambiava opinione su di lui considerandolo alla stregua di un vice-Fuhrer sino ad arrivare a considerarlo più modestamente come un fedele "vassallo" capo-popolo del governo "fantoccio" di Berlino durante la guerra civile scoppiata dopo l'annuncio dell'armistizio del nefasto 8 Settembre 1943, guerra fratricida che aveva portato alla costituzione della Repubblica Sociale Italiana al Nord in contrapposizione di quello che restava di una Monarchia sfaldata al Sud!
E' sì giusto ricordare gli errori e gli orrori del "nostro" passato che hanno causato la morte di milioni di innocenti, ma il "bombardamento" mediatico sulla "SHOAH" rischia di "stancare" a lungo andare anche le menti più sensibili a questo tipo di drammi umani, soprattutto per il fatto che questi orrori non si sono fermati nell'Aprile 1945, mese della liberazione dell'Europa dal Nazismo e fine della guerra...ma sono continuati in maniera più ridotta e silenziosa negli Stati Comunisti di mezzo mondo, nelle varie guerre e guerricciole civili scoppiate via via tra i paesi dell'America latina, dell'Africa, dell'Asia e del Medio-Oriente nei 60 anni post-Seconda Guerra Mondiale e post-Guerra Fredda; solo nel 1992 si riaffacciava in Europa il dramma delle deportazioni, dei campi di concentramento, degli stermini e delle fosse comuni: nessuno si ricorda più della mattanza di Sarajevo? Delle guerre balcaniche che per 5 anni hanno causato morte e distruzione con l'Europa intera e quegli stessi Stati che si definivano "civili" e "democratici" che stavano a "guardare"? Con i partiti di Centro-Sinistra di mezza Europa che protestavano contro gli attacchi NATO quando vecchi, donne e bambini venivano torturati ed uccisi per DISCRIMINAZIONE RAZZIALE E RELIGIOSA all'interno dei lagher sparsi nel territorio Bosniaco? Dunque correva l'anno 1992-1993, appena 15 anni fa, perchè all'interno del GIORNO DELLA MEMORIA non si inseriscono anche i ricordi di tutti gli OLOCAUSTI subiti dall'UMANITA' negli ultimi 60 anni del '900? Certo, con i 6 milioni di Ebrei di mezzo mondo deportati ed uccisi, la SHOAH rappresenta nella scala dei valori la più immensa tragedia del secolo passato comprese alle vittime stimate di circa 50 milioni di morti in 6 anni di guerra tra civili e militari; tuttavia anche le disgrazie più o meno grandi causate dai regimi dittatoriali Comunisti, dai regimi Militari, dai regimi del fondamentalismo Islamico...non sono da meno; non devono esistere morti di serie A e morti di serie B...tutti gli OLOCAUSTI devono essere ricordati, commemorati, condannati come crimini commessi contro l'UMANITA'!!!
Alexander Mitrokhin
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