Il Pakistan, regione prevalentemente montagnosa e impervia dell'Asia meridionale, è un paese in cui la precarietà sociale e la povertà diffusa della popolazione convivono con il ruolo di pedina strategica sullo scacchiere politico internazionale. Fino alla sua nascita, nel 1947, il Pakistan, a maggioranza musulmana, è stato parte integrante dell'India britannica per divenire, con l'indipendenza, il secondo Stato islamico del mondo. Da allora, Pakistan ed India hanno vissuto una situazione di conflitto permanente, il cui contenzioso dichiarato è il territorio di confine del Kashmir: tensioni diplomatiche, conflitti armati e scontri di frontiera hanno caratterizzato sessant'anni di rapporti tra i due vicini, mettendo più volte in pericolo l'ordine e la pace internazionale, soprattutto da quando i due Stati sono entrati nel ristretto circolo delle potenze nucleari. Inoltre, il ruolo che il Pakistan riveste nel nuovo scenario internazionale, quale alleato islamico degli USA nella lotta al terrorismo, crea tensioni interne con le componenti della società aderenti ai partiti islamisti.La sicurezza è una preoccupazione crescente e in alcune regioni gli spostamenti richiedono scorte armate, rendendo difficili gli aiuti umanitari anche in questa fase di grave emergenza. Oggi, sebbene l'economia risulti in crescita, la povertà rimane diffusa tra la popolazione, e ad una maggiore attenzione verso l'istruzione e l'assistenza sanitaria si contrappone una riduzione degli investimenti nel settore idrico e igienico-ambientale. Le condizioni di vita della popolazione, in gran parte costituita da bambini, sono inoltre aggravate da disastri naturali che si susseguono periodicamente: sorgendo su un area a forte rischio sismico, il Pakistan è stato più volte teatro di devastanti terremoti, l'ultimo dei quali ha colpito le regioni nord occidentali del paese lo scorso 8 ottobre 2005. Il sisma di magnitudo 7,6 della scala Richter, il più violento dell'ultimo secolo, ha colpito un'area montagnosa estremamente impervia, causando una vera e propria catastrofe umanitaria: oltre 4 milioni le persone colpite, di cui 3,3 milioni rimaste senza tetto; 73.000 le vittime finora accertate e altrettanti i feriti, mentre 9.000 persone risultano tuttora disperse. Circa 2 milioni di bambini sono stati colpiti dal sisma e la loro sopravvivenza è messa a serio rischio dalle difficili condizioni climatiche delle zone montagnose in cui si trovano in gran parte sfollati, per lo più innevate, difficili da raggiungere e con temperature sotto lo zero.
Adotta un progetto UNICEF in Pakistan:
Il Pakistan è uno dei paesi per i quali i sostenitori italiani dell'UNICEF possono effettuare donazioni direttamente finalizzate alla "adozione" di un progetto specifico che l'UNICEF conduce nel paese. Diverse scuole e aziende italiane, attraverso il Comitato Italiano per l'UNICEF, stanno già offrendo il loro contributo. Questo progetto intende fornire assistenza medico-sanitaria nelle zone colpite dal terremoto.
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Fonte: http://www.unicef.it/
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