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mercoledì 15 aprile 2009

Kim Jong Il Greets Roh Moo Hyun...

Pyongyang, October 2 2008 (KCNA) -- General Secretary Kim Jong Il on Tuesday greeted south Korean President Roh Moo Hyun on a visit to Pyongyang. The streets of the capital city were wrapped in a festive mood. The meeting of the top leaders of the north and the south will mark an event of weighty significance in boosting the inter-Korean relations to a new higher stage on the basis of the historic June 15 North-South Joint Declaration and in the spirit of "By our nation itself" and opening up a new phase for achieving peace on the Korean Peninsula, prosperity common to the nation and national reunification. Pyongyangites from all walks of life lined up at the plaza in front of the April 25 House of Culture where flags of the DPRK were seen fluttering. When Kim Jong Il appeared at the plaza, the crowd broke into thunderous cheers of "Hurrah!" rocking the earth and sky. Present there were Kim Yong Il, premier of the Cabinet, Kim Il Chol, minister of the People's Armed Forces, Choe Thae Bok, chairman of the Supreme People's Assembly, Yang Hyong Sop, vice-president of the SPA Presidium, Kim Ki Nam, secretary of the Central Committee of the Workers' Party of Korea, Kang Sok Ju, first vice-minister of Foreign Affairs, Kim Yong Dae, chairman of the Central Committee of the Korean Social Democratic Party, and leading officials of the party, armed forces and power organs, working people's organizations, ministries and national institutions. At noon, a limousine carrying Kim Yong Nam, president of the SPA Presidium, and President Roh Moo Hyun arrived at the plaza after passing through tens of ri-long route amid the welcome of the crowd. Amidst the playing of the welcome music, the crowd welcomed Roh Moo Hyun, waving bouquets. Kim Jong Il exchanged a handshake and greetings with Roh Moo Hyun. Roh Moo Hyun is accompanied by Minister of Finance and Economy Kwon O Gyu, Minister of Science and Technology Kim U Sik, Minister of Unification Ri Jae Jong, Minister of National Defence Kim Jang Su, Minister of Agriculture and Forestry Im Sang Gyu, Minister of Health and Welfare Pyon Jae Jin, Director of the National Intelligence Service Kim Man Bok and other suite members and reporters. A function took place at the plaza in welcome of Roh Moo Hyun. Kim Jong Il and Roh Moo Hyun reviewed the guard of honor of the three services of the Korean People's Army. Women workers presented bouquets to Roh Moo Hyun and his wife. Kim Jong Il and Roh Moo Hyun waved back to the enthusiastically welcoming crowd, passing before them.

Fonte: http://www.youtube.com/user/atiu88

La Corea del Nord annuncia il ritiro dai colloqui a sei...
2009-04-15 14:30:39

Dopo l'approvazione unanime di una dichiarazione presidenziale il 13 aprile da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul problema del lancio da parte della Corea del Nord, il giorno 14 il ministero degli Esteri nordcoreano ha espresso condanna ed opposizione, annunciando il ritiro del paese dai colloqui a sei sul problema nucleare nordcoreano, la riapertura degli impianti nucleari disattivati e l'interruzione della cooperazione con l'IAEA. Nel frattempo, le varie parti interessate hanno invitato la Corea del Nord a ritornare ai colloqui a sei. L'opinione pubblica ritiene che in questo momento delicato, la salvaguardia congiunta dei colloqui a sei e del processo di denuclearizzazione della penisola coreana sia di estrema importanza.
Il 5 aprile la Corea del Nord ha annunciato di aver lanciato con successo il satellite sperimentale per telecomunicazioni "Kwangmyonysong-2". Il giorno 13 il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una dichiarazione presidenziale sul problema del lancio nordcoreano, secondo cui l'iniziativa del lancio da parte della Corea del Nord ha violato la risoluzione n.1718, da cui la condanna in merito del Consiglio di Sicurezza, e la sua richiesta al paese di non procedere ad ulteriori iniziative del genere. Inoltre il Consiglio di Sicurezza sostiene e si appella per il pronto ripristino dei colloqui a sei, e sollecita le sei parti ad impegnarsi per l'applicazione completa del comunicato congiunto raggiunto il 19 settembre 2005 e dei documenti sui consensi raggiunti in seguito, così da salvaguardare la pace e la stabilità della penisola coreana e dell'Asia nordorientale.
Il giorno 14, poche ore dopo l'approvazione della dichiarazione presidenziale da parte del Consiglio di Sicurezza, il ministero degli Esteri nordcoreano ha pubblicato una dichiarazione di "condanna e opposizione" alla dichiarazione presidenziale e che comunica la "continuazione dell'esercizio del suo diritto autonomo all'utilizzo del cosmo ai sensi del Diritto internazionale". La dichiarazione afferma che il rispetto dell'uguaglianza dei diritti di autonomia e sovranità costituisce la base e la vita del comunicato congiunto del 19 settembre approvato nel corso dei colloqui a sei. Vista la "completa negazione" di tale spirito, la Corea del Nord "non parteciperà più assolutamente ai colloqui a sei", e "non sarà più vincolata dagli accordi raggiunti nel corso dei colloqui". Inoltre la dichiarazione afferma che la Corea del Nord "rafforzerà in ogni modo il suo deterrente nucleare per l'autodifesa". A tal fine il paese riporterà allo stato originale gli impianti nucleari disattivati, facendoli funzionare normalmente, e "procederà ad attive ricerche sulla questione del suo reattore ad acqua leggera."
Durante la conferenza stampa di routine dello stesso giorno, il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ha detto che le minacce nordcoreane del ritiro dai colloqui a sei e del ripristino del programma nucleare sono "un grave passo della Corea del Nord nella direzione sbagliata", e che la parte americana sollecita il paese a por fine alle "minacce provocatorie". Lo stesso giorno anche il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Robert Wood ha sollecitato la Corea del Nord a ritornare al tavolo dei colloqui a sei. Secondo la dichiarazione emessa il giorno 13 dalla Casa Bianca sulla dichiarazione presidenziale approvata dal Consiglio di Sicurezza, l'America continuerà ad impegnarsi con gli alleati e i partner nel quadro dei colloqui a sei per la realizzazione in forma verificabile dell'annullamento del programma nucleare nordcoreano, così da distendere il quadro della penisola coreana.
Lo stesso giorno il governo sudcoreano ha espresso rammarico per il ritiro della Corea del Nord dai colloqui a sei. Il portavoce del Ministero degli Esteri e del Commercio ha commentato che la dichiarazione presidenziale del Consiglio di Sicurezza riflette la richiesta unanime della comunità internazionale, e che la Corea del Nord deve rispettarla, continuando a partecipare ai colloqui a sei, così da realizzare la pace e la stabilità della penisola.
Il giorno 14, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Jiang Yu ha detto che la parte cinese non apprezza l'approvazione di una risoluzione, e tantomeno l'adozione di nuove sanzioni, da parte del Consiglio di Sicurezza sull'attuale problema del lancio della Corea del Nord. La parte cinese ritiene coerentemente che la reazione del Consiglio di Sicurezza debba mirare alla salvaguardia del quadro di pace e stabilità della penisola coreana e dell'Asia nordorientale, ai colloqui a sei, al processo di denuclearizzazione della penisola coreana e al sistema internazionale di prevenzione della proliferazione nucleare. La Cina spera che le varie parti interessate, guardando al quadro generale e al lungo periodo, mantengano la calma e l'autocontrollo, salvaguardino congiuntamente la pace e la stabilità della penisola coreana e dell'Asia nordorientale, e si dedichino congiuntamente alla continua promozione dell'avanzamento dei colloqui a sei e del processo di denuclearizzazione della penisola, il che corrisponde agli interessi comuni della comunità internazionale e dei paesi della regione.

Fonte: http://italian.cri.cn

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