"Dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno fatto ricorso alle aggressioni militari per privare della memoria un'intera nazione col pretesto della sofferenza ebraica", ha detto il presidente iraniano, le cui parole sono state tradotte da un interprete.
"E hanno inviato immigrati dall'Europa, dagli Stati Uniti e da altre parti del mondo al fine di stabilire un governo totalmente razzista nella Palestina occupata", ha aggiunto.
"E, di fatto, come indennizzo per le terribili conseguenza del razzismo in Europa, hanno contributo a portare al potere il più crudele e repressivo regime razzista in Palestina".
"La parola sionismo personifica il razzismo che falsamente fa ricorso alla religione e insulta i sentimenti religiosi per nascondere il suo volto di odio", ha detto Ahmadinejad.
Fonte: http://www.youtube.com/user/egoticness
MILANO - All'indomani dell'attacco sferrato dal presidente iraniano, Mahmud Ahmandinejad, nel corso della conferenza di Ginevra sul razzismo, Israele commemora la Shoah, l'olocasusto che vide vittime sei milioni di ebrei nei campi di sterminio nazisti, con due minuti di silenzio nel corso dei quali l'intero Paese si è fermato. Alle 10 in punto (le 9 in Italia) tutte le persone hanno interrotto le proprie attività e si sono bloccate in mezzo alla strada, rimanendo immobili in raccoglimento. Le cerimonie in Israele per l'annuale giornata del ricordo dell'Olocausto sono iniziate al tramonto di ieri sera e si concluderanno al tramonto di martedì. A Gerusalemme le parole pronunciate dal presidente iraniano a Ginevra hanno suscitato vive proteste. Dall'ex campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, nel sud della Polonia, il vice premier di Israele Silvan Shalom contrattacca Ahmandinejad e il governo di Teheran: «L'Iran - dice Shalom - è come la Germania di Hitler».
AHMADINEJAD IN TRIONFO - Ahmadinejad, nel frattempo ha avuto un'accoglienza da eroe al ritorno stamane a Teheran dopo la sua partecipazione alla conferenza Onu, la cosiddetta «Durban 2». Al presidente iraniano sono stati offerti fiori e una folla di studenti militanti fondamentalisti ha gridato ripetutamente lo slogan «Morte all'America». «Prenderò parte a tutte le conferenze internazionali - ha affermato Ahmadinejad - nonostante il volere dell'Occidente». «Quella gente grida slogan sulla tolleranza degli oppositori e sulla libertà di parola - ha detto ancora Ahmadinejad - ma insulta l'onore delle nazioni e i valori divini». Il presidente iraniano ha affermato che i Paesi occidentali «non hanno tollerato una parte delle parole di chi si oppone loro». «Questa - ha concluso - è la natura del pensiero disumano del liberalismo».
LA SANTA SEDE DEPLORA GLI ESTREMISMI - La Santa Sede, in un comunicato, ha ribadito che il Forum dell'Onu deve servire a «dialogare insieme». Di conseguenza «deplora l'utilizzazione di questo Forum dell'Onu per assumere posizioni politiche, estremiste e offensive, contro qualsiasi Stato». Assumere posizioni offensive - rimarca la nota, firmata dalla Sala Stampa della Santa Sede, «non contribuisce al dialogo e provoca una conflittualità inaccettabile». «Si tratta, invece, di valorizzare tale importante occasione - si legge nel comunicato - per dialogare insieme, secondo la linea di azione che la Santa Sede ha sempre adottato, in vista di una lotta efficace contro il razzismo e l'intolleranza che ancor oggi colpiscono bambini, donne, afro-discendenti,migranti, popolazioni indigene, ecc. in ogni parte del mondo». «La Santa Sede, mentre rinnova l'appello del Papa, assicura che con tale spirito la sua Delegazione è presente e lavora alla Conferenza». Nella nota si ricorda che Benedetto XVI ha parlato domenica dell'incontro dell'Onu. «Formulo i miei sinceri voti affinchè -aveva detto all'Angelus in piazza San Pietro - i delegati presenti alla Conferenza di Ginevra lavorino insieme, con spirito di dialogo e di accoglienza reciproca, per mettere fine ad ogni forma di razzismo, di discriminazione e intolleranza, segnando così un passo fondamentale verso l'affermazione del valore universale della dignità dell'uomo e dei suoi diritti, in un orizzonte di rispetto e di giustizia per ogni persona e popolo».
21 aprile 2009(ultima modifica: 22 aprile 2009)
Fonte: http://www.corriere.it/
"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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mercoledì 22 aprile 2009
Consuete falsità del TG5; Ahmadinejad, Israele razzista e le solite reazioni...
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