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venerdì 24 aprile 2009

G8 - Berlusconi porta i Grandi della Terra in Abruzzo....

L'AQUILA - La prossima riunione del G8, programmata a luglio nell'isola sarda della Maddalena, sarà spostata a L'Aquila. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri che si è svolto in via eccezionale nel capoluogo abruzzese. Il premier Berlusconi ha motivato questa decisione con il fatto che in questo modo si risparmierebbero denaro e risorse che potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione. Inoltre, ha aggiunto Berlusconi, si porterebbe l'Abruzzo al centro dell'attenzione mondiale. Il governo italiano contatta ora gli altri Paesi partecipanti per valutare la loro disponibilità. Usa e Gran Bretagna hanno già fatto sapere di essere d'accordo.

WASHINGTON E LONDRA - «So che il presidente Obama si è sentito con il presidente Berlusconi - ha detto Lisa Jackson, responsabile dell'Agenzia di protezione ambientale americana rispondendo a Siracusa, dove è in corso il G8 ambiente, a una domanda sul trasferimento del vertice internazionale dalla Sardegna all'Abruzzo -. Se dovesse essere così, ci vorranno degli aggiustamenti». E Lynn Eccles, portavoce di Downing Street: «Abbiamo profonda solidarietà per il popolo italiano a seguito dei tragici eventi dell'Aquila e siamo ovviamente pronti ad aiutare l'Italia in ogni modo possibile. Le decisioni sulla sede del summit del G8 spettano al governo italiano».

«QUI I NO GLOBAL NON VERRANNO» - L'utilizzo del complesso monumentale della Maddalena avrebbe comportato un costo di 220 milioni di euro, ha detto il premier: soldi che potranno essere risparmiati utilizzando per il vertice la scuola della Guardia di finanza di Coppito. «Chiedo scusa al presidente della regione Sardegna, che non abbiamo avuto modo di avvisare - ha detto Berlusconi -, ma posso già dire che l'isola potrà ospitare in autunno un summit sull'ambiente per cui sto avendo contatti con il presidente americano Obama. Del resto la Maddalena e il contesto più lussuoso in cui la riunione si sarebbe svolta sarebbe stato meno consono con il periodo di crisi che l'economia mondiale sta vivendo». Quanto alla sicurezza dei leader, il presidente del Consiglio ha spiegato che ci sono tutte le condizioni per garantirla e che probabilmente «non credo che i no global avranno la faccia di venire in questi luoghi a organizzare manifestazioni dure come quelle a cui siamo stati abituati in passato». Il presidente sardo Ugo Cappellacci ha detto che la Sardegna è pronta a fare al sua parte , ma cita «problemi di natura tecnica e organizzativa che non possono consentire lo spostamento del summit in termini operativi». «Se vi saranno poi soluzioni intermedie per raggiungere l'uno e l'altro obiettivo - ha detto Cappellacci - saremo tutti orgogliosi di poter contribuire al risultato finale».

STANZIAMENTI E RICOSTRUZIONE - Il Consiglio dei ministri, durato due ore, ha dato via libera al decreto legge per stanziare le risorse in favore delle zone terremotate. Il provvedimento mette a disposizione un totale di otto miliardi di euro, di cui 1,5 per fronteggiare l'emergenza e 6,5 miliardi per la ricostruzione. «Sono state individuate 15 aree dove intervenire con piastre di cemento armato capaci di sopportare scosse sismiche: su queste piastre saranno edificate case sicure, con verde e alberi» ha detto Berlusconi. Le donazioni da parte di imprese e privati a favore degli interventi post-terremoto saranno deducibili dalle tasse, ma solo se fatte «per il tramite della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento Protezione civile ovvero da altri enti appositamente individuati». Gli studenti universitari saranno esonerati dal pagamento delle tasse per il periodo 2009-2010. «Per la prima volta si affronta un evento del genere senza aumentare la pressione fiscale - ha detto il premier -. Gli otto miliardi saranno recuperati con spostamenti di spese, riduzione di sprechi e rimodulazione degli stanziamenti». Berlusconi ha poi annunciato di avere stilato una lista di 44 tra chiese e beni artistici e architettonici che saranno ricostruiti e restaurati con l'aiuto dei Paesi esteri che hanno dato la propria disponibilità ad aiutare l'Italia nella ricostruzione.

I CONTRIBUTI AI PRIVATI - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha poi spiegato che il decreto prevede lo stanziamento di 150mila euro per chi vorrà ricostruirsi da sé la casa distrutta e 80mila euro per chi invece ha la casa danneggiata. «Prevediamo - ha detto - 500 milioni di euro, e la domanda è per 700, per interventi per le abitazioni private. Ci sarà un conto corrente gratuito per 150mila euro disponibili per ciascuno per la ricostruzione della casa». Nella gestione di questi fondi ci saranno Fintecna, Cassa Depositi e Prestiti e banche. «Puoi farti la casa come vuoi e può essere la ricostruzione della casa colpita o una casa nuova da un'altra parte» ha aggiunto Berlusconi. Tremonti ha poi spiegato che non verrà utilizzata la leva del 5 per mille per reperire le risorse: «Quando ho fatto l'ipotesi del 5 per mille - ha spiegato - non era per togliere al volontariato ma per aggiungere qualcosa per l'Abruzzo. La scelta successiva è stata quella di rinunciare a questa misura perché la vena polemica radicalizza tutto». Tremonti ha annunciato che è stata avanzata a Bruxelles la richiesta di fare dell'area terremotata una «zona franca urbana» esente da tributi.

PERPLESSITÀ NEL GOVERNO - L'idea di tenere il G8 all'Aquila era stata avanzata da Berlusconi già nei giorni scorsi. L'idea però avrebbe sollevato diverse perplessità nello stesso governo in quanto ci sarebbero da risolvere una serie di problemi di tipo logistico ma anche di sicurezza. Già in passato il premier aveva ventilato la possibilità di cambiare la sede della riunione degli otto grandi: fu quando, con Napoli sommersa dai rifiuti, annunciò che sarebbe stata una buona idea - una volta usciti dall'emergenza - tenere almeno una delle riunioni nel capoluogo partenopeo, facendo arrivare gli otto leader con una nave. Questa volta lo spostamento sembra più probabile. Resta solo da attendere il parere dei Paesi ospiti, che tuttavia difficilmente opporranno un veto.

«SAREBBE UN'OCCASIONE» - L'ipotesi di organizzare il G8 nella regione colpita dal sisma incontra il favore della Provincia de l'Aquila, la cui presidente, Stefania Pezzopane, ha così commentato: «Sarebbe sicuramente una grandissima occasione per L'Aquila che vive una situazione difficile. Certo dal punto di vista organizzativo ci sarebbero tantissimi problemi da affrontare ma sarebbe un gesto di generosità per la nostra città martoriata». «Se ne parla da 5-6 giorni - ha ammesso il sindaco del capoluogo Massimo Cialente -. La città potrebbe essere pronta per quanto possibile dopo un terremoto come quello che abbiamo subito: ci piacerebbe essere vestiti a festa, ma ci troveranno con la tuta da lavoro».

«NON SI OSTACOLI RICOSTRUZIONE» - Dal Pd non ci sono barricate alla decisione di spostare il vertice del G8. «Capisco che la scelta è molto simbolica, e capisco anche che contribuirebbe a tenere accesa l'attenzione sull'Abruzzo - ha detto il segretario Dario Franceschini -. Tuttavia spero che il governo tenga conto che questa decisione non deve intralciare l’esigenza primaria della ricostruzione». E Antonio Di Pietro: «Se i fondi messi a disposizione dal governo per la ricostruzione sono soldi veri e non carta elettorale, sono benvenuti. Finora, ogni volta che il governo ha promesso lo stanziamento di fondi, si trattato sempre di una mera partita di giro, di un gioco delle tre carte, di soldi presi da una parte e messi da un'altra». Totale chiusura da Sinistra e Libertà: «Spostare il G8 in Abruzzo è irresponsabile - dice Paolo Cento -. Non va fatto né alla Maddalena né nelle terre martoriate dal terremoto: piuttosto il governo pensi a investire i 400 milioni di euro che servono per il summit (Cento e Berlusconi citano due cifre differenti, ndr) nella ricostruzione delle città colpite dal sisma».

23 aprile 2009(ultima modifica: 24 aprile 2009)

Fonte: http://www.corriere.it

1 commento:

Angelo D'Amore ha detto...

25 APRILE: LIBERIAMOCI DALLA POLITICA - http://nonsolonapoli.blogspot.com

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!