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sabato 29 settembre 2012

Vladimir Zirinovsky: "Se ogni combattente Ceceno avesse avuto una donna al suo fianco, non ci sarebbe mai stata la guerra in Cecenia!" Ergo: le guerre spesso sono lo specchio delle frustrazioni sessuali estremizzate dell'uomo, e comunque questa frase pronunciata in una delle sue tante passate interviste al vetriolo di quasi 20 anni fa, ha attualizzato il vecchio detto: "Fate l'amore e non la guerra!" Dunque anche oggi il grande Vladimir Zirinovsky avrebbe ragione su tutte le guerre sporche che si combattono nel Mondo, soprattutto di quelle che si combattono in Africa, Nord-Africa, Asia Centrale e in Medio-Oriente...

Partito Liberal-Democratico di Russia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Partito Liberal-Democratico di Russia
(RU) Либерально-Демократическая Партия России (ЛДПР)
Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii (LDPR)
Leader Vladimir Zhirinovsky

Stato Bandiera della Russia Russia
Fondazione 1989
Sede Mosca

Ideologia Nazionalismo,[1]
Populismo di destra,[1]
Euroscetticismo,
Anti-globalismo,
Conservatorismo sociale,
Conservatorismo liberale
Collocazione Estrema destra
Seggi Duma
56 / 450
 (2011)

Colori blu e oro
Il Partito Liberal-Democratico di Russia (in russo Либерально-Демократическая Партия России, Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii, LDPR) è un partito politico russo, fondato nel 1989 con il nome di Partito Liberal-Democratico dell'Unione Sovietica, che si ispira al nazionalismo e al populismo di destra.[1]
È stato guidato sin dalla sua fondazione da Vladimir Zhirinovsky.
Alle elezioni del 1993 LDPR, puntando su programma nazionalista, ottenne il 22,9% dei voti ed elesse 64 deputati su 450. Nel 1995, LDPR scese all'11, 2%, eleggendo comunque 54 deputati, a causa del buon risultato della neonata "la Russia è la Nostra Casa", che raccolse consensi nello stesso elettorato di LDPR. Nel 1999 LDPR, dimezzò ancora i propri voti (6%) ed ottenne appena 17 seggi. Le elezioni del 2003 videro il ritorno di LDPR all'11,5% dei suffragi ed a 37 seggi. Il buon risultato fu dovuto al fatto che sia LDPR, che il Partito Comunista della Federazione Russa vennero considerati dagli elettori l'unica alternativa al partito del presidente Vladimir Putin, Russia Unita.
Alle elezioni politiche del 2007, LDPR è sceso all'8,1% dei consensi. Ciò nonostante i liberal-nazionalisti hanno ottenuto 40 seggi, 3 in più rispetto al 2003. Ciò è dovuto all'introduzione del nuovo sistema elettorale interamente proporzionale, che eliminando la quota maggioritaria ed elevando lo sbarramento al 7%, ha impedito l'accesso alla Duma ai partiti minori (Partito Agrario di Russia, Jabloko, Unione delle Forze di Destra) ed agli indipendenti, ben 71 nella Duma precedente.

Ideologia

LDPR si autodefinisce come un movimento centrista e riformista. Il nome Liberal-Democratico, infatti, nacque per distinguersi dai partiti filo-europei, liberisti di Unione delle Forze di Destra e socio-liberali di Jabloko, e dai comunisti del Partito Comunista della Federazione Russa.
Più propriamente però, LDPR va considerato come un partito della destra populista, con tendenze nazionaliste, ostile sia al comunismo dell'era sovietica sia al capitalismo selvaggio degli anni novanta.[1]
Il programma di PDPR si schiera su posizioni sia stataliste sia liberiste, esprimendo interesse anche per progetti di carattere nazionalista come la riunificazione della Russia con alcune ex repubbliche sovietiche. È a favore dell'iniziativa privata in economia, ma con un ruolo dirigista da parte dello Stato.
Nello specifico i principali punti d'azione programmatica di LDPR sono:
  • La riunificazione di alcune delle ex-repubbliche sovietiche in un stato unitario, con una forte presidenza, ed una sola lingua ufficiale (il russo);
  • Il consolidamento della riforma del sistema giudiziario;
  • La pena capitale per i condannati per terrorismo, omicidio premeditato ed altri gravi reati;
  • L'abolizione delle religioni "non-tradizionali" e delle sette religiose;
  • La statalizzazione delle risorse di settori strategici dell'economia, in particolare per le quelle naturali, l'alcool, tabacco, e agricoltura;
  • Meno tasse per i produttori nazionali;
  • Il diritto al lavoro e agli utili dell'impresa;
  • Radicale riforma del sistema di assicurazioni sociali;
  • Sostegno statale per la scienza, le tecnologie e l'agricoltura intensiva;
  • L'abolizione di corruzione del governo;
  • Sovranità economica russa / protezionismo;
  • Il controllo di tutti i terreni agricoli da parte dello Stato.

Note

  1. ^ a b c d (EN) Parties and elections - Russia. URL consultato in data 11 giugno 2012.

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ITALIA-CINA

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