Da "The Washington Post" - http://wapo.st/OlZTXd
CITTA' DEL VATICANO - Nel momento in cui l'Europa sta attraversando una delle peggiori
crisi finanziarie della sua storia, e ai cittadini vengono imposti
sacrifici molto pesanti, l'occhio di coloro che devono cercare di
racimolare più soldi possibili per fare cassa si rivolgono anche a
quell'istituzione che è passata indenne attraverso i periodi economici
più bui: la Chiesa cattolica. E la minaccia maggiore viene proprio da
quei paesi in cui finora è stata più protetta, e dove il Vaticano, nei
secoli, ha creato un vero impero immobiliare.
Un
membro del consiglio comunale di Alcala, in Spagna, sta conducendo una
battaglia per tassare tutti i beni di proprietà della Chiesa non
utilizzati a scopo religioso. L'impatto di una simile norma per il
Vaticano potrebbe rivelarsi devastante: l'istituzione cattolica è uno
dei maggiori proprietari terrieri in Spagna, e possiede scuole, case,
parchi, campi sportivi e ristoranti, che se sottoposti al nuovo regime
fiscale, potrebbero significare un'uscita di 3 miliardi di euro di tasse
ogni anno. Molte cittadine in Spagna vertono in condizioni
economicamente disastrose, e adesso i cittadini non vogliono sentire
ragioni: bisogna tassare la Chiesa.
Ma il paese iberico non è l'unico che sta prendendo simili
iniziative. In Italia, il presidente del Consiglio Mario Monti ha
tassato quelle proprietà del Vaticano che abbiano un fine commerciale,
mentre in Irlanda il governo ha tagliato le sovvenzioni alle famiglie
più povere per le prime comunioni e il ministro dell'istruzione si sta
battendo per porre fine al controllo della Chiesa su molte delle scuole
elementari del paese. In Gran Bretagna, più della metà dei comuni ha
soppresso sovvenzioni per il trasporto alle scuole cattoliche, il che ha
fatto precipitare il numero di iscrizioni agli istituti religiosi.
Ma fra le decisioni prese e quelle ancora in via di valutazione, ciò
che emerge (ed è forse il dato più preoccupante per il Vaticano) è che
ormai si è aperto, a livello europeo e specie nei paesi a maggioranza
cattolica, un ampio dibattito sulla separazione dei poteri fra Stato e
Chiesa e, di conseguenza, del trattamento di favore di cui l'istituzione
religiosa ha finora sempre giovato.
I rappresentanti della Chiesa, e nello specifico il Cardinale Antonio
María Rouco in Spagna e il Cardinale Angelo Bagnasco in Italia, hanno
risposto soltanto che il Vaticano intende rispettare le leggi,
sottolineando il fatto che gli Stati riconoscono all'istituzione
religiosa un importante ruolo sociale.
PAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONE - Certo è che queste nuove iniziative andranno a peggiorare una
situazione già critica. La Chiesa è infatti già coinvolta in diversi
scandali, a cominciare da quello dei preti pedofili, fino ad arrivare
alla questione del riciclaggio di denaro da parte dello Ior. L'immenso
patrimonio della Chiesa, che è impossibile da stimare ma che si pensa
dovrebbe essere di diversi miliardi di euro, è in forte pericolo.
Quest'anno il Vaticano ha registrato un debito di 19 milioni di euro, il
peggiore da dieci anni a questa parte.
Insomma, se finora la Chiesa ha solo predicato di "togliere ai ricchi
per dare ai poveri", adesso si sta rendendo conto di quel che vogliono
dire, nella pratica, i suoi insegnamenti.
Fonte: http://www.dagospia.com
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