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mercoledì 12 settembre 2012

In Libia, dove oramai a nessuno interessa più, la pace sociale non esiste da quasi due anni, cioè da quando un manipolo di ribelli e dissidenti armati dall'Occidente decise di scatenare la violenza e la rivolta armata nelle città Libiche, rivolta che ha dato poi il là per l'attacco militare Francese prima, Anglo-Americano poi con l'approvazione dell'O.N.U. e dell'Unione Europea! Il tutto basato sulla demagogia, la menzogna, la propaganda populista e sulle falsità orchestrate apposta per scardinare il Regime quarantennale di Gheddafi, ucciso poi brutalmente dai ribelli a fine conflitto con il plauso e la felicità dei Servizi Segreti di mezzo Mondo! Chissà Gheddafi quanto aveva da dirci sui misteri della "guerra fredda" e sui Russi e Americani? Omicidio "providenziale" come la rivolta e la guerra civile manipolata e manovrata dall'esterno così come sta accadendo oggi alla Siria di Assad...la Massoneria Internazionale con l'avvallo dell'alta Finanza ha gettato le basi, da quel famoso 11 Settembre 2001, per costituire il Nuovo Ordine Mondiale basato sul Capitalismo sfrenato, lo sfruttamento indiscriminato di tutte le risorse naturali Mondiali con in testa il petrolio, al solo scopo di creare profitto e arricchimento per pochi a scapito di molti! Le fasce della popolazione Mondiale più povere ed i popoli più deboli saranno costretti a soccombere e lavorare "apparentemente liberi" ma in realtà schiavi del "Dio Denaro" sotto il comando dei "Paperoni" e dell'Elite che guiderà i Governi e le Economie di tutti i Paesi più ricchi del Pianeta Terra! Intanto il terrorismo di Al Qaeda, dopo Gheddafi, imperversa in tutto il paese che è crollato in mano al fondamentalismo Islamico piu' estremo; dopo Gheddafi solo caos, morte e distruzione...e questo solo grazie alla scelleratezza dell'Occidente e degli Stati Uniti che oggi hanno di nuovo pagato i loro errori con un ennesimo tributo di sangue! Era meglio prima, era meglio con Gheddafi...


Dove sono finiti tutti quelli che erano a favore dell'intervento armato in Libia? Ah già, i TG hanno smesso di parlare della Libia e quindi per loro la Libia non esiste più...ora però i TG parlano della Siria! È quella la nuova dittatura? Andiamo a portare la democrazia anche in Siria con la violenza, con la menzogna e l'anarchia armata così come è successo alla Libia di Gheddafi! Gli Illuminati e la Massoneria Mondiale, con l'appoggio dell'alta finanza, hanno dall'11 Settembre 2001 gettato le basi per costruire il Nuovo Ordine Mondiale costituito sull'arroganza,  sulla falsità e sul profitto sempre a spese dei più deboli e dei più poveri! Lo sfruttamento indiscriminato di petrolio e di tutte le risorse naturali mondiali ha avuto inizio già da tempo, appunto da quell'11 Settembre...l'avidità e l'egoismo umano non ha limiti!

Alexander Mitrokhin 

I 16 privilegi che il popolo Libico ha praticamente quasi perso, se non del tutto, dopo la guerra del 2011-2012...

Chi è convinto che il presupposto più importante della guerra mossa alla Libia sia stato il (non più) suo petrolio, forse ignora il fatto che essa era rimasta uno dei pochissimi Paesi al mondo in cui la moneta era emessa direttamente dallo Stato e non da banche private e poi prestata a strozzo allo Stato, come accade in tutti gli altri Paesi.
A titolo di cronaca, dopo la sottomissione di Iraq e Libia, gli unici tre Paesi al mondo in cui lo Stato è ancora padrone della moneta sono la Corea del Nord, Cuba e, guarda un po', l'Iran...

...e forse ignora anche il fatto che, in base ad un preciso comandamento islamico, non è (era?) consentito lucrare sui prestiti di denaro, neanche e soprattutto alle banche.
Ora, tenendo ben presente i veri motivi che hanno portato l'Occidente nella sua manifestazione più violenta a sottomettere militarmente un Paese, sovrano e pacifico, in quanto non allineato col suo costume criminale, ecco un elenco di privilegi che rende difficile credere come anche il meno felice cittadino libico sano di mente possa aver mai sognato di ribellarsi contro un governo capace di servire il suo popolo fino a questo punto. L'elenco è declinato al presente come buon augurio per l'immediato futuro del popolo libico anche se vi sono legittimi dubbi che tali "pericolosi" privilegi possano perdurare in un Paese ormai divenuto "democratico" all'occidentale...:

1 – Non vi è alcun bolletta elettrica in Libia; l’elettricità è gratuita per tutti i cittadini.

2 – Non vi è alcun interesse sui prestiti, le banche in Libia sono di proprietà dello Stato e i prestiti concessi a tutti i suoi cittadini hanno, a norma di legge, lo zero percento di interesse.

3 – Avere una casa è considerato un diritto umano in Libia.

4 – Tutti i novelli sposi in Libia ricevono  60 mila dinari (U.S. $ 50.000) da parte del governo per acquistare i loro primo appartamento contribuendo così all’avvio della famiglia.

5 – Istruzione e cure mediche sono gratuite in Libia. Prima di Gheddafi solo il 25 per cento dei libici erano alfabetizzati. Oggi, la cifra è dell’83 per cento.

6 – Se un libico volesse intraprendere una carriera agricola, riceverebbe terreni agricoli, una casa in campagna, attrezzature, sementi e bestiame per avviare la propria attività, il tutto gratuitamente.


7 – Se i libici non fossero riusciti a trovare il sistema medico o scolastico di cui avessero avuto bisogno (in Libia), ci sarebbero stati dei fondi governativi per andare all’estero e non solo, avrebbero ottenuto mensilmente US $ 2.300 / al mese per indennità di alloggio e auto.

8 – Se un libico compra una macchina, il governo sovvenziona il 50 per cento del prezzo.

9 – Il prezzo del petrolio in Libia è di $ 0,14 per litro.

10 – La Libia non ha un debito estero e le sue riserve monetari sono pari a $ 150 miliardi (ora congelate).

11 – Se un libico non è in grado di trovare lavoro dopo la laurea lo stato paga l’equivalente dello stipendio medio per la professione. (Ciò vale anche per le professioni per cui non serve una laurea).

12 – Una parte degli introiti derivanti dalla vendita del petrolio libico viene accreditato direttamente sui conti bancari di tutti i cittadini libici.

13 – Una madre che dà alla luce un bambino riceve 5.000 dollari USA.

14 – 40 pagnotte di pane in Libia costano $ 0,15.

15 – Il 25 per cento dei libici è laureato.

16 – Gheddafi rese possibile il più grande progetto mai sperimentato al mondo di irrigazione, conosciuto come il Great Manmade River project, al fine di rendere disponibile più facilmente l’acqua nella regione desertica.
 

Ucciso l'ambasciatore Usa in Libia, il Presidente Americano Barack Obama manda i marines!

Proteste a Bengasi per un film anti-Islam. Pronti anche i droni. Romney attacca: risposta debole!

12 Settembre 2012, ore 23:07
 
 
BENGASI - (LIBIA) - L'ombra di Al Qaida si allunga sulla morte dell'ambasciatore Usa in Libia Chris Stevens, ucciso ieri notte nell'assalto alla sede di rappresentanza statunitense a Bengasi. Con lui hanno perso la vita altri tre americani, un funzionario e due marines. Nell'attacco sono rimasti feriti altri cinque civili statunitensi e sono morti una decina di agenti di sicurezza libici.
La reazione di Washington e' durissima: si parla di atto ''oltraggioso'', e soprattutto, di almeno 200 marines che sono in viaggio per la Libia, come altre unita' di elite, chiamate ad assicurare la sicurezza a Tripoli e Bengasi, come in Afghanistan ed Egitto. Scioccato, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che appena ieri aveva ricordato le vittime delle Torri Gemelle, ha promesso che ''sara' fatta giustizia'' ma che i legami fra gli Stati Uniti e la Libia ''non si romperanno''. Gli Usa tuttavia non si sbilanciano per ora sulla matrice dell'attacco: fonti della Casa Bianca si sono limitate a parlare di "un attacco chiaramente complesso", senza citare al Qaida.
Annunciato intanto il ritiro dalla Libia di tutto il personale americano, mentre per le indagini scendono in campo Cia e Fbi, in stretto coordinamento con le autorita' libiche. Tutto e' iniziato con la protesta per un film anti-Maometto che gia' ieri aveva scatenato le proteste al Cairo, con dimostrazioni violente sfociate nell'assalto all'ambasciata nella capitale egiziana, condito con scritte come ''Osama bin Laden riposi in pace''. Ma la concomitanza con l'anniversario dell'11 settembre non puo' rimanere una semplice coincidenza, ne' tantomeno l'annuncio 'ufficiale' della morte di Abu al-Libi, il numero due di al Qaida ucciso in giugno che proprio ieri Ayman al Zawahiri, il successore di bin Laden, ha deciso di confermare.
La dinamica degli eventi di Bengasi e' ancora difficile da chiarire: secondo numerose testimonianze, una dimostrazione 'pacifica' contro il film su Maometto e' stata l'occasione per dar vita a un vero e proprio assalto, a colpi di armi automatiche, Rpg e mitragliatrici pesanti. I miliziani di Ansar al-Sharia, i 'partigiani della legge islamica', protagonisti negli ultimi mesi di numerosi episodi di intimidazione e violenza ''hanno bloccato tutte le strade di accesso alla sede Usa, e dicevano di voler uccidere tutti quelli che si trovavano dentro'', ha raccontato un testimone, appartenente a una brigata dei ribelli incaricata di mantenere l'ordine a Bengasi.
Il console italiano, Guido De Sanctis, che si trovava a poca distanza - e che stamani avrebbe dovuto incontrare proprio Stevens per ''fare il punto sulla situazione'' in vista dell'elezioni da parte del neonato Parlamento libico del nuovo premier - ha riferito di ''un gran botto, il caos'' e di una sparatoria intensa. Un confronto ''feroce'', andato avanti per ore e che, secondo le autorita' libiche, ha lasciato sul campo almeno 10 ribelli incaricati della sicurezza.
Ansar al-Sharia ha negato un coinvolgimento ''ufficiale'' nell'attacco, ma si e' congratulata con coloro che hanno portato a compimento l'attacco ''per difendere il profeta Maometto''.
Funzionari dell'amministrazione Usa, citate dalla Cnn, hanno parlato di un ''attacco pianificato da al Qaida'', nel quale la vicenda del film 'blasfemo' ha svolto solo un ruolo ''diversivo''.
Gli esperti anti-terrorismo collegano l'episodio all'uccisione di al-Libi, e a una vendetta di al Qaida: ''Gli estremisti sapevano che l'ambasciatore era nell'edificio'', spiegano alcune fonti.
Altri due americani, del corpo dei Marines, sarebbero stati uccisi invece in una ''casa'' dove alcuni impiegati della sede diplomatica erano stati ''messi al sicuro'' dopo il primo assalto al consolato.
Stevens e' il primo ambasciatore americano assassinato dal 1979, l'ultimo aveva perso la vita in Afghanistan. E Washington non esclude neppure l'uso dei droni per dare la caccia ai responsabili. I medici hanno provato a rianimarlo per oltre un'ora e mezza senza successo. E' morto per asfissia e i video e le foto che circolano sui suoi ultimi momenti sono atroci.
La condanna dell'assalto a Bengasi e' unanime: si sollevano i musulmani, la comunita' internazionale, a partire dalla stessa Tripoli. Il capo dello Stato Giorgio Napolitano parla di ''vile atto terroristico'', il premier Mario Monti, come l'Onu, sottolinea la ''ferma condanna''. ''Orrore e sdegno per un gesto infame'', sono invece le parole di Giulio Terzi.
Ma il film su Maometto e l'arrivo dei Marines in Libia rischiano di creare nuove tensioni e violenze con i ribelli libici, anche quelli non legati all'Islam, che gia' parlano di ''invasione Usa!''

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
di Claudio Accogli
 

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ITALIA-CINA

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