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domenica 25 novembre 2007

Elezioni Parlamentari Russe del 2007...


Le elezioni parlamentari si terranno nella Federazione Russa il 2 dicembre 2007[1]. Si vota per l'elezione dei 450 deputati alla Duma di Stato (Gosudarstvennaja Duma), la camera bassa dell'Assemblea Federale della Federazione Russa (il Parlamento).
L'elezione del 2007 si svolgerà con un il sistema proporzionale adottato con una legge del 2005 su iniziativa del Presidente Vladimir Putin, che mira al rafforzamento del sistema politico russo ed alla riduzione dei partiti rappresentati. Nelle precedenti elezioni, metà dei seggi furono assegnati con il sistema proporzionale, la metà con il sistema maggioritario uninominale.
Nel 2007, i 225 distretti a singolo membro sono stati aboliti. Nelle elezioni del 2003, 100 di questi seggi furono vinti da indipendenti o candidati di partiti minori. Tutti i seggi saranno assegnati con rappresentanza proporzionale. La soglia per l'accesso al Parlamento è stata innalzata dal 5% al 7%; nel 2003, quattro partiti andarono oltre il 7% dei voti e conquistarono il 70,7% della Duma.
Solo i partiti registrati ufficialmente possono competere alle elezioni, e i partiti registrati non possono formare una coalizione per sommare i propri voti (e così aggirare la soglia del 7%); i partiti nella Duma devono rappresentare almeno il 60% dei cittadini partecipanti al voto.[2]. I seggi alla Duma sono assegnati alle persone facenti parte delle liste a seconda della posizione nella lista stessa. Ogni membro che si dimette dal partito, rinuncia automaticamente al seggio.
In Cecenia, nello stesso giorno, si terrà un referendum costituzionale.


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

"Il piacere" di Gabriele D'Annunzio...una delle sue opere più belle!




Il piacere è un romanzo di Gabriele d'Annunzio, scritto nel 1888 e pubblicato nel 1889.
Così come un secolo prima Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo aveva diffuso in Italia la corrente e la sensibilità romantica, Il piacere e il suo protagonista Andrea Sperelli introducono nella cultura italiana di fine Ottocento la tendenza decadente e l'Estetismo. Come affermò Benedetto Croce, con d'Annunzio "risuonò nella letteratura italiana una nota, fino ad allora estranea, sensualistica, ferina, decadente", in contrapposizione al naturalismo ed al positivismo che in quegli anni sembravano aver ormai conquistato la letteratura italiana, con la pubblicazione del Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga. Per uscire dai canoni del naturalismo, d'Annunzio inaugura un tipo di prosa psicologica, che avrà in seguito un grande successo e gli permetterà di indagare gli errori e le contrarietà della vita dell'"ultimo discendente d'una razza intellettuale".


Il contesto storico


Nel 1876 cade la Destra storica che aveva governato l'Italia dalla formazione del Regno nel 1861. Il re chiama al governo Agostino Depretis, un ex-mazziniano che forma un ministero con uomini della Sinistra parlamentare, tenendo il potere fino al 1887. A Depretis succede Francesco Crispi, che governa, a fasi alterne, fino al '96. Politica economica della Sinistra: protezionismo delle industrie e delle grandi aziende agrarie nazionali, fino alla guerra doganale con la Francia. Politica estera: 1882: Triplice Alleanza, a carattere difensivo, con Austria e Germania. Inaugurazione di una politica coloniale, con l'occupazione dell'Eritrea sfociata nella sconfitta di Dogali del 1887. Governo Crispi: nuovo codice penale - codice Zanardelli - che abolisce la pena di morte;azione repressiva nei confronti delle associazioni cattoliche e del movimento operaio; ulteriore spinta al protezionismo; rigida applicazione del trattato di alleanza con Austria e Germania; ripresa della politica coloniale: 1889 trattato di Uccialli e costituzione della colonia Eritrea. I fatti qui citati si collocano nel pieno della "grande depressione" economica che colpì l'Europa alla fine del secolo scorso. Il periodo fu caratterizzato da alcuni mutamenti nella struttura socio-economica delle grandi nazioni occidentali: concentrazioni industriali e finanziarie (trust, monopoli) sostenute dallo Stato (protezionismo); conseguente crisi del liberalismo e nascita di nuove tendenze autoritarie. Queste tendenze si scontrano con le conquiste sociali precedentemente ottenute dalle classi lavoratrici e con la conseguente formazione di grandi partiti di massa (socialisti e socialdemocratici), che diventano la struttura portante della società industriale. In questa situazione, artisti e intellettuali scelgono spesso una collocazione divergente o di autoemarginazione dalle masse, dalla vita "ordinaria" promossa dal nuovo modello produttivo capitalistico, e dalla mercificazione dell'opera d'arte, assumendo atteggiamenti accentrici ed elitari, o provocatori e demistificanti.


Il protagonista: Andrea Sperelli


“Egli era per così dire tutto impregnato d’arte, […] poté compiere la sua straordinaria educazione estetica sotto la cura paterna, […]. Dal padre appunto ebbe il culto delle cose d’arte, il culto spassionato della bellezza, il paradossale disprezzo de’ pregiudizi, l’avidità del piacere. […] fin dal principio egli fu prodigo di sé; poiché la grande forza sensitiva, ond’egli era dotato, non si stancava mai di fornire tesori alle sue prodigalità. Ma l’espansione di quella forza era in la distruzione di un’altra forza, della forza morale che il padre stesso non aveva ritegno a reprimere. [...] Il padre gli aveva dato, tra le altre, questa massima fondamentale: bisogna fare la propria vita come un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui”. Il protagonista del romanzo è un esteta - come il Barone Des Esseintes di Joris Karl Huysmans o il Dorian Gray di Oscar Wilde - che, seguendo la tradizione di famiglia, ricerca il bello e disprezza il mondo borghese, conduce una vita eccezionale, vive la sua vita come un’opera d’arte e rifiuta le regole basilari del vivere morale e sociale. La sua sensibilità straordinaria implica, però, una certa corruzione, evidente nella sadica sovrapposizione delle due donne, corruzione che fa parte di quella necessità ideologica e psicologica del dandy, cagionata anche dalla Roma corrotta e lussuriosa. Anche se Andrea Sperelli la vive non senza un’intima sofferenza, dovuta dalla degradazione di quella forza morale, della sua personalità, perché le massime paterne presumono uno spirito forte, che domini le proprie debolezze. Questo suo atteggiamento ha, dunque, una ragione più profonda. Infatti, ha vissuto la separazione dei genitori, la madre ha anteposto l'amante al figlio e il padre lo ha spinto verso l'arte, l'estetica e gli amori e le avventure facili. È forse per questa infanzia che Andrea passa da una storia all'altra, senza nessun rimpianto o amarezza, che studia cinicamente e accuratamente ciò che dovrà dire ad una donna per sedurla ed ottenere da lei quello che lui vuole. Insomma, Andrea diventa una figura intermedia tra il superuomo e l’inetto, che ha perso il dominio di sé, la propria genuinità, la facoltà di agire senza ambivalenze e di godere a pieno i piaceri agognati. Perciò la sua eccezionalità ha anche un secondo risvolto negativo: è sempre e comunque destinato al fallimento, soprattutto in amore, prima con Elena Muti, poi con Maria Ferres. Questo personaggio, che è tipico della letteratura decadente e crepuscolare, segue l’ideologia dannunziana, non solo per quello che concerne l’estetismo, ma soprattutto perché denuncia la crisi dei valori ed egli ideali aristocratici a causa della violenza del mondo borghese. È importante che non si cada nel luogo comune che vuole Andrea Sperelli come l’alter ego di Gabriele D’Annunzio: l’autore si identifica, il narratore se ne distacca e lo critica pesantemente. Nel primo caso Andrea è ciò che D’Annunzio è e che vorrebbe essere, poiché impersona le sue esperienze effettive e quelle aspirate, è nobile e ricco, intellettuale e seduttore a tratti timido come Cherubino o cinico come Don Giovanni, accede facilmente ai ritrovi mondani e ai salotti della nobiltà. Nel secondo, la critica è indirizzata soprattutto all' “anima camaleontica, mutabile, fluida, virtuale”, alla sua falsità, alla sua doppiezza, alla menzogna e all’inganno che usa nei confronti delle donne da lui amate e possedute: il personaggio si scinde, infatti, in ciò che è internamente e in ciò che deve essere in realtà, in ciò che è e in ciò che vorrebbe essere.


La figura della donna: Elena Muti & Maria Ferres


L’immaginario della donna ne Il Piacere si lega a quello del Decadentismo: oscilla tra la sensualità sottile, metamorfica e finemente viziosa e l’immagine, prettamente stilnovista e preraffaelita, della donna delicata ed eterea, anche se entrambe estremizzante e molte volte mescolate. Tale immaginario si sdoppia tra la seduzione sessuale e passionale di Elena Muti, esponente di una cultura mediocre, dell’eros, dell’istinto carnale, espressione di piacere e lascivia, che ricorre spesso ai versi di Goethe (poeta sensuale) e la sanità spirituale e quasi mistica di Maria Ferres, colta, intelligente e sensibile all’arte e alla musica, legata alla famiglia ed in particolare alla figlia Delfina, molto religiosa, che nel corso del romanzo assume una natura quasi misteriosa, passionale, inafferrabile, ricorrendo ai versi di un poeta malinconico, quale Shelley. La contrapposizione tra le due si fa emblematica anche nel nome: la prima ricorda colei che fece scoppiare la guerra di Troia, la seconda la madre di Cristo. La donna, però, non deve essere concepita come un personaggio autonomo, ma piuttosto come lo specchio del conflitto interno dell’uomo, tormentato dalla volontà di autoaffermarsi e di dominare l’altro e dal fascino dei fantasmi di distruzione della propria potenza, rappresentati dalla donna. Questo appare palese nella deforme mistione cerebrale che Andrea fa tra le due donne: è un processo di identificazione, che conduce dapprima ad una sovrapposizione sentimentale e poi allo scambio dell’una con l’altra.


La struttura del romanzo


Il lessico utilizzato è conforme al comportamento ed all’educazione da esteta di Andrea Sperelli: pregiato, quasi artefatto, aulico e molto elaborato, in particolar modo nella descrizione degli ambienti e nell’analisi degli stati d’animo; si prendano ad esempio l’uso di parole tronche, o le forme arcaiche e letterarie, come nel caso di articoli e preposizioni articolate. Anche se l’eloquenza e la ricercatezza tendono ad appiattire il registro verbale, come succede per l’uso di metafore e comparazione che talvolta complicano ed intensificano momenti carichi di tensione. È naturale che la sintassi sia prettamente paratattica, in grado di rafforzare la tendenza all’elencazione, alla comparazione, all’anafora e che la prosa sia ricca, allusiva e musicale, tanto da assumere una funzione espressiva, non più comunicativa. Non dimentichiamo che D’Annunzio affida la narrazione delle vicende ad un narratore onnisciente in terza persona; che usa fare riferimenti ad opere letterarie ed artistiche per conferire un tono più elevato al romanzo, senza prescindere da vocaboli in inglese, francese e latino. In ultimo, per smorzare una narrazione generalmente statica, segnata da un’eccessiva narrazione che prevale sui dialoghi, e nel tentativo di coinvolgere l’autore, D’Annunzio fa uso del flashback.



Vladimir Vladimirovič Putin...chi è il Presidente che da 8 anni guida la Federazione Russa!

Vladimir Vladimirovič PutinВладимир Владимирович Путин


Vladimir Vladimirovič Putin (Влади́мир Влади́мирович Пу́тин) (Leningrado, 7 ottobre 1952) è un politico e ex agente segreto russo. Presidente della Federazione Russa dal 2000, è stato riconfermato in carica nelle elezioni del 14 marzo 2004. Il suo mandato scade nel 2008 e, secondo la Costituzione russa, non è più reiterabile.


Nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo)[1], visse, secondo la sua biografia От Первого Лица [2] (in italiano: "in prima persona", stampata per la campagna presidenziale del 2000) un'infanzia povera, trascorsa in una casa comunale. Il nonno paterno, Spiridon Putin, lavorò come cuoco in una dacia al servizio di Stalin e Lenin[3]. La madre, Maria Ivanovna Putina (1911-1999), era un'operaia mentre il padre, Vladimir Spiridonovič Putin (1911-1999), all'inizio degli anni '30 fu sommergibilista nella marina militare russa. Durante la seconda guerra mondiale, suo padre fu arruolato dal NKVD in un gruppo di sabotatori[4]. Due fratelli più anziani nacquero negli anni '30; uno morì nei primi mesi di vita; il secondo morì di difterite durante l'assedio di Leningrado
Putin si è laureato in Diritto Internazionale della Facoltà di legge dell'Università Statale di Leningrado nel 1975. Membro del Partito Comunista dell'Unione Sovietica,[5], fu arruolato alla fine degli studi nel KGB.Durante la sua carriera come membro e quindi dirigente dell'organizzazione segreta, durata dal 1975 al 1991, ha vissuto per cinque anni a Dresda, nella Repubblica Democratica Tedesca[6]. Dopo il collasso del regime della Germania Est, Putin fu richiamato in Unione Sovietica e fece ritorno a Leningrado, dove, da giugno del 1991, fu inserito nella sezione Affari internazionali dell'Università Statale, sottoposto al vice-direttore Juri Molčanov. Nella sua nuova posizione, rinsaldò i rapporti con Anatolj Sobčak, l'allora sindaco di Leningrado. Sobčak lavorò come professore assistente durante gli anni di università di Putin e fu un suo relatore. Il futuro Presidente rassegnò le proprie dimissioni dai servizi di sicurezza il 20 agosto 1991 durante il fallito colpo di Stato, supportato dal KGB, contro Gorbačëv.


Nel mese di maggio 1990 fu nominato consigliere del sindaco di San Pietroburgo per gli affari internazionali. Dal 28 giugno 1991 fu posto alla direzione del comitato per le relazioni esterne della città, con il compito di promuovere i rapporti internazionali e attirare gli investimenti stranieri. Il comitato fu inoltre incaricato di registrare le imprese estere presenti a San Pietroburgo[7] . Nello stesso periodo in cui Putin lo dirigeva, nell'organo lavorava anche Aleksej Miller, l'attuale CEO di Gazprom, (15 dicembre 1991 - 1996), nonché un elevato numero di politici e businessman[8]. Dopo un anno di direzione, l'operato di Putin fu messo sotto esame da una commissione del consiglio legislativo della città. Nella propria relazione finale tale organo rilevò che i prezzi applicati dal comitato nei confronti degli imprenditori esteri erano eccessivamente bassi e che questi aveva concesso delle licenze per l'esportazione dei metalli non ferrosi (per un valore stimato in 93 milioni di dollari) in cambio di aiuti alimentari che non giunsero mai nella città[9][10][11][12][13][14] . La proposta di immediata revoca della carica non sortì tuttavia alcun effetto: Putin rimase a capo del comitato per le relazioni esterne fino al 1996. Dal 1992 al marzo 2000 gli fu inoltre affidata la dirigenza del St. Petersburg Immobilien und Beteiligungs AG (SPAG), una agenzia immobiliare tedesca, finita sotto inchiesta in Germania per riciclaggio di denaro sporco[15][16][17][18][19][20][7].
Nel 1994 venne nominato deputato alle elezioni supplementari della città di San Pietroburgo. Dal 1995 fino al giugno del 1997 Putin guidò la delegazione pro-governo della città nel partito politico La nostra casa è la Russia[21][14] ; durante questo stesso periodo fu inoltre a capo del Gruppo editoriale del giornale Sankt-Peterburgskie Vedomosti di JSC[7][21].
Nel 1996 Anatoly Sobchak perse le elezioni della città di San Pietroburgo a favore del rivale Vladimir Jakovlev. Il futuro presidente russo venne allora chiamato a Mosca e, nel giugno 1996, divenne capo delegato del Dipartimento per la gestione della proprietà presidenziale (carica che occuperà fino al 1998), alle dipendenze di Pavel Borodin. Occuperà questa posizione fino a marzo del 1997. Il 26 marzo 1997 il presidente Boris Nikolaevič El'cin lo nominò delegato capo del Personale Presidenziale, carica che occupò fino a maggio 1998.
Il 27 giugno 1997 Putin conseguì il Master in economia, primo livello post laurea, all'Istituto Minerario di San Pietroburgo con una relazione dal titolo "La progettazione strategica delle risorse regionali sotto la formazione dei rapporti del mercato"[22]. Secondo Clifford, G. Gaddy, un collega dell'istituto Brookings, 16 delle 20 pagine che aprono una sezione chiave del lavoro di Putin erano copiate parola per parola da uno studio dell'amministrazione, La Progettazione Strategica e la Politica, scritte del professor William King degli Stati Uniti e da David Cleland. Lo studio è stato tradotto in Russo da un istituto vicino al KGB all'inizio degli anni 90[23].
Il 25 maggio 1998, fu nominato "Primo delegato capo del personale presidenziale per le regioni", (sostituendo Viktoriya Mitina) ed il 15 luglio dello stesso anno divenne Presidente della Commissione per la Preparazione degli Accordi sulla limitazione del potere alle regioni" (in cui sostituisce Sergeij Shachrai). Dopo l'arrivo di Putin, la commissione non ha completato tali accordi, anche se durante il mandato di Shakhray ne erano già stati conclusi 46[24].
Il 25 luglio 1998 El'cin nominò Vladimir Putin capo del FSB (una delle agenzie che successero al KGB), ruolo che quest'ultimo occuperà fino all' agosto del 1999. Divenne un membro permanente del Consiglio di sicurezza della federazione russa il 1 ottobre 1998 e suo responsabile il 29 marzo 1999. Nel mese di aprile del 1999, Vladimir Putin ed il Ministro degli interni Sergei Stepašin tennero una conferenza stampa televisiva in cui mostrarono un video che rappresentante un uomo nudo, molto simile al procuratore generale della Russia, Juri Skuratov, a letto insieme a due giovani donne. Putin sostenne che dall'analisi degli esperti del FSB sarebbe risultato che l'uomo sul nastro fosse proprio Skuratov e che l'orgia gli fosse stata offerta da ricchi criminali russi[25][26]. Skuratov era stato in passato avversario del presidente El'cin e aveva denunciato la corruzione del suo governo[27].


Il 28 luglio 1983 Putin convolò a nozze con Ljudmila Škrebneva, al tempo una studentessa di Filologia spagnola all'Università statale di San Pietroburgo, nata a Kaliningrad il 6 gennaio1958. La coppia ha due figli, Maria Putina (nata nel 1985) e Ekaterina (Katia) Putina (nata nel 1986 a Dresda)). Le due studiarono alla Scuola tedesca a Mosca (Deutsche Schule Moskau) fino a che il padre fu nominato primo ministro.
Dal 1992, Putin possiede una dacia di circa 7 mila metri quadrati a Soloviovka, nel distretto Priozerskij dell'Oblast' di Leningrado, situata sulla costa orientale del lago Komsomol'skoie sull'Istmo careliano, non lontano da San Pietroburgo. I suoi vicini sono Vladimir Jakunin, Andrej Fursenko, Sergej Fursenko, Jurij Kovalčuk, Viktor Mjačin, Vladimir Smirnov e Nikolaj Šamalov. Il 10 novembre 1996 insieme costituirono la società cooperativa Ozero (il Lago) che ebbe come effetto l'unione delle loro proprietà. Questo è stato confermato dalla dichiarazione dei redditi e delle proprietà di Putin al momento della candidatura presidenziale del 2000.[7][2] Tuttavia, tale immobile non era elencato nella sua successiva dichiarazione relativa al quadriennio 1998 - 2002, presentata prima delle elezioni del 2004 (Testo della dichiarazione in russo: .doc)
Il padre di Putin fu un "comunista modello, che credeva genuinamente nei propri ideali cercando di metterli in pratica nella propria vita.".[28] Con tale attestazione diventò segretario del Partito nell'officina ove lavorava successivamente entrò nella presidenza del Partito della propria fabbrica.[28] Anche se il padre era un "militante ateo",[29] la madre di Putin "era una devota credente ortodossa".[28] Anche se non aveva icone dentro la propria casa, frequentava regolarmente la chiesa (nonostante le persecuzioni governative nei confronti dei fedeli della Chiesa ortodossa russa). Dichiarò che Putin fu segretamente battezzato da bambino e che era solita portarlo con lei in chiesa.[28] Il padre era a conoscenza della cosa ma non si opponeva alle decisioni della consorte[28]. Putin oggi è un membro praticante della Chiesa ortodossa russa: la sua "conversione" ebbe luogo dopo un grave incidente stradale che coinvolse la moglie nel 1993 e divenne ancora più devoto dopo che nell'Agosto 1996 la sua dacia prese fuoco rischiando di uccidere gli occupanti.[29][30]. Poco prima di una visita ufficiale in Israele sua madre gli consegnò la propria croce battesimale benedicendolo: "Feci come mi chiese e quindi mi mise la croce al collo. Da allora non l'ho mai tolta.”[28]
Per il Patriarca Alessio II della Chiesa ortodossa russa il ruolo di Putin è stato determinante nel ricomporre lo scisma, che perdurava ormai da ottant'anni, con la Chiesa Ortodossa fuori dalla Russia nel Maggio 2007[31].
Putin parla ottimamente il tedesco; parla discretamente anche l'inglese, ma è solito utilizzare interpreti quando conversa con interlocutori madrelingua.


Il 9 agosto 1999, Vladimir Putin fu nominato Primo Deputato, carica che gli permetterà quello stesso giorno, dopo la caduta del precedente governo guidato da Sergei Stepašin, di essere insignito dell'incarico di Primo Ministro della Federazione russa dal Presidente Boris El'cin.[32] El'cin dichiarò inoltre che avrebbe desiderato che Putin diventasse il proprio successore. Poco dopo tale augurio, il nuovo Primo Ministro dichiarò la propria intenzione di correre per la Presidenza.[33] Il 16 agosto, la Duma ratificò la sua nomina a Primo Ministro con 233 voti a favore (contro 84 contrari e 17 astenuti),[34] facendo di lui il quinto capo di governo in meno di diciotto mesi. In tale carica Putin, pur essendo pressoché sconosciuto all'opinione pubblica, durerà di più dei propri predecessori. I maggiori oppositori di El'cin e aspiranti alla Presidenza, il Sindaco di Mosca Jurij Mikhailovič Lužkov e l'ex Primo Ministro Evgenij Primakov, stavano già cercando di rimpiazzare il Presidente uscente, e contrastarono duramente Putin quale nuovo concorrente. L'immagine di Putin come uomo d'ordine e il suo deciso approccio alla Seconda Guerra Cecena riuscirono tuttavia ad aumentarne la popolarità tra le masse, e gli permise di superare i propri rivali.
La nomina di Putin coincise infatti con l'improvvisa recrudescenza del conflitto nel Caucaso settentrionale: i separatisti Ceceni si riorganizzarono e invasero il vicino Dagestan. Sia in Russia che all'estero, l'immagine pubblica di Putin fu forgiata dal suo approccio aggressivo al conflitto. Uno dei primi atti che compì diventanto Presidente ad interim il 31 dicembre 1999, fu quello di fare visita alle truppe russe in Cecenia. Nel 2003 in tale regione si tenne un referendum che sancì l'adozione di una nuova costituzione che dichiarò la Repubblica facente parte dello Stato Russo. La situazione è in seguito venuta a stabilizzarsi dopo le elezioni parlamentari e l'istituzione di un governo regionale.[35][36][37][38][39]
Pur non essendo formalmente iscritto a nessun partito, Putin diede il proprio appoggio al neonato Partito di Unità russo,[40] che ottenne nel voto popolare per la Duma, tenuto nel dicembre 1999, la seconda percentuale più alta di consensi (23,32%). Dopo tale successo Putin apparve il favorito tra i candidati alla presidenza in vista delle elezioni che si sarebbero svolte l'estate successiva.


Il 31 dicembre 1999, Eltsin rassegnò le proprie dimissioni e Putin è potuto così divenire il secondo presidente effettivo della Federazione Russa. Le elezioni presidenziali che lo hanno consacrato nella carica si sono tenute il 26 marzo 2000.
Favorevole ad un recupero, sia pure critico, dei valori espressi dal precedente regime comunista, Putin - sul piano della politica internazionale - si è opposto alla Guerra in Iraq del 2003, mostrandosi riluttante anche verso un'immediata abolizione delle sanzioni verso quel paese una volta terminato il conflitto, condizionandolo al completamento del lavoro delle commissioni ispettive dell'ONU.
Nell'aprile 2005 Putin effettua un viaggio in Medio Oriente, divenendo il primo leader russo in visita ufficiale a Gerusalemme.
Nel novembre 2006 Putin è accusato dell'omicidio politico dell'ex colonnello del KGB Aleksandr Litvinenko [3] in un video registrato dalla vittima stessa poco prima della sua morte, dovuta ad avvelenamento da radiazioni di Polonio 210. Alcuni giornali parlano anche di coinvolgimenti del governo russo nella morte della giornalista moscovita Anna Politkovskaja. Tuttavia nessuna prova definitiva è stata prodotta a sostegno di queste accuse.
Il 26 aprile 2007, durante il suo ultimo discorso alla nazione, ha annunciato l'intenzione di porre una moratoria sul trattato Nato contro la proliferazione di armi convenzionali in Europa, almeno fino a che tutti i paesi non lo abbiano ratificato e abbiano iniziato ad implementarlo. Ha poi aggiunto: "Se non ci saranno progressi propongo di esaminare la possibilità di uscire dall'accordo e chiedo di sostenere questa mia proposta". Inoltre, riguardo il cosiddetto scudo spaziale, che gli Stati Uniti hanno intenzione di costruire in Europa, Putin ha proposto che l'Osce discuta il dislocamento di elementi dello scudo nel continente: "Per la prima volta in Europa possono spuntare elementi dell'arma strategica americana, e tali piani Usa non sono esclusivamente un problema delle relazioni russo-americane ma riguardano gli interessi di tutti i paesi europei".

Onorificenze: Grand' Croix della Legion d'Onore

RUSSIA: MESSAGGIO DI PUTIN IN TV 2 GIORNI PRIMA DELLE ELEZIONI!


Vladimir Putin si rivolgera' alla nazione alla vigilia delle elezioni parlamentari del 2 dicembre prossimo. Gia' registrato, il discorso del capo del Cremlino sara' trasmesso il 29 novembre, ma non ne e' stato reso il contenuto. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha assicurato che Putin parlera' non nella veste di presidente ma da capolista del suo partito, Russia Unita. Una precisazione dovuta, dopo che la Corte suprema era stata chiamata a giudicare sull'incompatibilita' tra la carica presidenziale e la candidatura alla Duma. A presentare il ricorso, poi respinto, era stata l'opposizione, timorosa di una sovrapposizione dei ruoli e dal fatto che Putin potrebbe utilizzare la carica presidenziale in modo improprio, influenzando gli elettori.


Russia, a Kasparov 5 giorni di cella!


Per manifestazione anti-Putin!



Un tribunale moscovita ha condannato l'ex campione di scacchi e leader dell'opposizione Garry Kasparov a cinque giorni di prigione per aver guidato una manifestazione non autorizzata contro il presidente Vladimir Putin a Mosca. Kasparov aveva sfidato il divieto di manifestare e si era rifiutato di ubbidire agli ordini della forza pubblica, così era stato arrestato insieme ad una ventina di attivisti del suo movimento "Altra Russia".
Kasparov - che era stato arrestato nella mattinata a Mosca durante una nutrita manifestazione di protesta in vista delle elezioni politiche del 2 dicembre - è stato processato per direttissima. L'arresto era avvenuto al termine della "marcia dei dissidenti", la manifestazione giunta alla sua seconda edizione, a cui hanno partecipato circa 3mila persone, convocata da "L'Altra Russia" (il movimento che liberali, nazionalisti e attivisti di sinistra, tutti raccolti sotto il vessillo anti-Putin).
Secondo quanto visto e appreso da Apcom, le Forze speciali intervenute per fermare la marcia non autorizzata del dissenso, erano almeno 300, piu' la polizia cittadina in ausilio. Molti con elmetto e giubbotto antiproiettile. Gli Omon (queste guardie speciali) hanno permesso ai leader dell'opposizione di tenere i loro discorsi, nel corso di un comizio autorizzato. Poi, quando la folla ha iniziato a fluire verso la Commissione elettorale centrale hanno iniziato a prendere i manifestanti e caricarli sulle camionette. Kasparov è stato circondato ma al momento del fermo, alcuni suoi sostenitori, hanno cercato di intervenire e impedirne l'arresto. La polizia ha fermato anche Eduard Limonov, leader del partito nazionale bolscevico, e Maria Gaidar, candidata alla Duma e già rilasciata."Quel che è accaduto oggi in tribunale è impensabile: le procedure sono state grossolanamente violate. Naturalmente mi appellerò, ma in questo modo non ci puo' più essere giustizia", ha fatto sapere Kasparov, secondo la radio Eco di Mosca. L'ex campione mondiale di scacchi, che ha paragonato Putin a dittatori come Franco e Pinochet, era già stato arrestato a maggio a Samarra, durante il vertice Russia-Unione Europea, arresto che aveva scatenato le critiche della cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Dal TGCOM

Le immagini dei principali sospettati dell'omicidio Meredith a Perugia su You Tube...Amanda Knox ancora in carcere!

Clicca sotto sul link per visualizzare il video di Amanda Knox, una delle principali sospettate dell'omicidio della studentessa Inglese a Perugia...

mercoledì 21 novembre 2007

Contro ogni droga...


Sopra il manifesto di Forza Nuova che ritrae lo spacciatore di droga Africano Rudy indagato per l'omicidio della studentessa Inglese Meredith a Perugia...ovviamente contro TUTTE LE DROGHE!!! Spesso la base di tante uccisioni efferrate di innocenti è proprio la droga...

I valori dell'umanesimo stanno morendo...la società occidentale regredisce al "Pianeta delle Scimmie"?

DROGA, SOLDI, PERVERSIONI SESSUALI, DELIRIO...nella foto Pietro Maso che negli anni '90 uccise la sua famiglia per l'eredità!!!

Da quando esiste l'umanità, dai tempi di "Caino e Abele", da che mondo e mondo l'uomo ha sempre convissuto con il peccato dell'assassinio, dell'omicidio, della repressione della vita del proprio simile, del proprio prossimo che nella maggior parte dei casi se non nella più totale è quasi sempre innocente, non si merita cioè di subire l'ira e il vezzo di colui che per pazzia, per rabbia, per sfogo, decide di sopprimerlo per sempre.
Dalla creazione del Mondo sino ai giorni nostri dunque, l'umanità si è sempre dovuta difendere per lo più da sè stessa, dai suoi stessi esseri viventi, ma mai come nei giorni nostri si è registrata tanta recrudescenza, tanto sadismo, tanta inutile violenza, tanta crudeltà...gli omicidi del terzo millennio, dell'anno 2000, della società post-moderna, registrano l'altissimo ed elevato contenuto di orrore, di splatter...le vittime innocenti spesso non sono uccise subito ma prima ancora vengono torturate brutalmente, violentate se nel caso sono donne...e solo per il gusto di guardarle morire mentre soffrono o implorano pietà!
Mai come nei nostri giorni le motivazioni che si riscontrano in questi turpi omicidi sono così totalmente banali, abbiamo persone che sparano improvvisamente per strada affacciati dai propri balconi su obbiettivi umani casuali, sui passanti che ignari camminano presi dalle proprie pacifiche abitudini quotidiane sorpresi dalla morte data dall'altro; abbiamo vicini di casa che sgozzano ferocemente mamme e bambini solo perchè disturbati dai pianti e dai rumori provocati nell'appartamento di fianco o di sopra (vedi i coniugi di Erba); abbiamo figli che uccidono all'improvviso ed a tradimento i propri genitori solo per denaro (vedi Pietro Maso) o ancora più angosciante solo per gioco (vedi Omar ed Erika); abbiamo fidanzatini e fidanzatine che fanno a gara ad uccidersi a vicenda per i più futili motivi, o per la droga pesante che annebbia il cervello (caso Bestie di Satana e omicidio di Perugia), o per motivi apparentemente indecifrabili (caso Garlasco)....senza poi parlare del Rom che a Roma a massacrato quella povera donna vicino alla stazione e quà ci fermiamo solo per fare alcuni esempi, ma la lista sarebbe ancora più lunga!
Mai come oggi dunque tanta crudeltà, tanta insicurezza mai percepita così forte nella nostra società prima d'ora; lo Stato Italiano sempre più debole e sempre più impreparato ad affrontare questa emergenza, addirittura con il Governo Prodi si è preso il lusso di tagliare ulteriormente i fondi alle forze dell'ordine ed alla giustizia; ci chiediamo il prechè visto l'aumentare dell'escalection di tanta efferratezza...la nostra società moderna sembra stia scivolando, anzi regredendo verso il "Pianeta delle Scimmie"!!!
Chi ricorda questo vecchio film ricorderà anche le scene iniziali di questo lungometraggio dove si vedono appunto le scimmie che scoprono la morte, ovvero scoprono che l'uno può terminare la vita dell'altro ed anche in queste scene si vedono le scimmie che si uccidono inutilmente per futili motivi...prorpio come succede oggi in questi efferrati omicidi che insanguinano le cronache dei nostri giornali e telegiornali!!!
Ed oggi come non mai è la DROGA che tragicamente stà alla base di queste crudeltà metropolitane, cervelli annebbiati che si autodistruggono ma che distruggono anche le vite altrui...lo Stato dovrà fare i conti con questi nuovi soggetti omicidi senza senso, assurdi come sono assurde le loro inutili e dannose vite!!!
Alexander Mitrokhin



Erika, insieme a Omar uccise la sua mamma e il suo fratellino! Futili motivi, forse per gioco...

Alberto Stasi ingagato per aver ucciso la fidanzata a Garlasco!


Andrea Volpe pluriomicida tossicodipendente delle Bestie di Satana!



Rudy, lo spacciatore di droga Africano, indagato dell'omicidio Meredith a Perugia insieme ai fidanzatini Knox-Sollecito!




Amanda Knox e Sollecito, sospettati dell'omicidio di Perugia insieme allo spacciatore Africano Rudy!





Votazioni in Kosovo, vince le elezioni l'ex guerrigliero dell'Uck...

Di Fausto Biloslavo - lunedì 19 novembre 2007, 10:13
In Kosovo vince il “serpente”, l’ex guerrigliero dell’Uck Hashim Thaci, 39 anni, che spianerà la strada verso l’indipendenza a ogni costo. Lo chiamavano così ai tempi della guerra contro i serbi, perché non era mai andato per il sottile con nessuno, neppure con gli oppositori interni che gli davano fastidio. Sabato scorso il suo Partito democratico (Pdk) ha conquistato il 34% dei voti nelle elezioni parlamentari. Un dato ancora ufficioso, ma che permette a Thaci di ipotecare la poltrona di Primo ministro. L’affluenza al voto, solo il 45% di elettori su un milione e mezzo di aventi diritto, è la più bassa della storia del Kosovo dal 1999, anno in cui i guerriglieri dell’Uck entrarono vittoriosi a Pristina grazie all’appoggio militare della Nato.I circa 100mila serbi rimasti hanno boicottato in massa le urne. Nel Kosovo settentrionale, una loro roccaforte, sono andati ai seggi in tre e pochi altri nelle enclave del sud. Ora i nodi verranno al pettine a cominciare dall’indipendenza che gli albanesi sono pronti a dichiarare in maniera unilaterale. Thaci è stato chiaro: «La nostra vittoria dimostra che il Kosovo è pronto a muoversi verso la libertà e l’indipendenza». La Bbc ha inoltre raccolto la prima entusiastica dichiarazione, davanti agli attivisti del suo partito in delirio, in cui il primo ministro kosovaro in pectore annunciava: «Dichiareremo l’indipendenza subito dopo il 10 dicembre». La fatidica data rappresenta la scadenza delle trattative a oltranza fra serbi, albanesi e comunità internazionale per definire lo status della provincia. La maggioranza albanese vuole l’indipendenza subito senza compromessi, ma la minoranza serba è pronta a opporsi con ogni mezzo a questa ipotesi. Thaci già vede un futuro idilliaco e sostiene che «i kosovari hanno mandato un messaggio al mondo, mostrando che siamo una società democratica, pronta a portare il nostro Paese nell’Unione Europea».La realtà è ben diversa e non si esclude che attorno al nodo dell’indipendenza possa riaccendersi il conflitto fra serbi e albanesi. Da una parte le grandi enclave serbe e Mitrovica nord, la città divisa etnicamente dal fiume Ibar, si preparano al peggio. Ovvero all’esodo dalle zone più indifendibili e a resistere anche armi in pugno a Mitrovica. Dall’altra è tornato alla ribalta negli ultimi due mesi un nuovo Uck, l’Armata nazionale albanese (Ana), bollato come organizzazione terroristica dall’Onu. Mascherati e vestiti con uniformi nere pattugliano, dotati di armi costose e modernissime, il nord del Kosovo al confine con la Serbia. Sostengono di essere pronti ad affrontare i paramilitari serbi della “Guardia dello zar Lazar”, un gruppo di invasati che vorrebbe riconquistare il Kosovo sgozzando tutti gli albanesi. Il problema è che Belgrado non reagirà positivamente al successo elettorale di Thaci sempre considerato dai serbi un capo “terrorista”!

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!