L’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella sarà candidato alle elezioni europee di giugno nelle liste del PDL. E’ quanto stabilito nell’accordo reso noto oggi dal Popolo della libertà ma firmato giovedì scorso a Roma dai coordinatori campani di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udeur. In una nota congiunta PDL e Udeur precisano che il sodalizio verrà esteso anche alle elezioni amministrative in Campania, dove i due partiti presenteranno candidati comuni.
Fonte: http://www.corrispondenti.net
"La Politica è una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si può sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!" (Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
Visualizzazioni totali delle visite sul blog "Mitrokhin" dalla sua nascita: 08 Novembre 2007
Classifica settimanale delle news piu' lette sul blog Mitrokhin...
-
TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...
-
La Libia ( arabo : ليبيا ), ufficialmente Grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista , ( arabo : الجماهيرية العربية الليبية ال...
-
Turchia verso l'Islamizzazione forzata di massa? 5 risposte sul tentato colpo di stato in Turchia: Perché c'è stato, intanto, ...
-
ASSEMBLEA NAZIONALE 17 MARZO 2019 PRIMO DISCORSO UFFICIALE DI NICOLA ZINGARETTI DA SEGRETARIO PD Assemblea Pd, Zinga...
-
#accaddeoggi esattamente 49 anni fa: nella notte tra il 29 e #30settembre 1975, in provincia di #Roma, ci fu il famoso e crudele...
Cerca nel blog
Translator (Translate blog entries in your language!)
Post in evidenza
"I MIEI BRANI" 🎸🎶💞 TUTTI I VIDEO UFFICIALI DI TORRI CRISTIANO CANTAUTORE DI CARRARA (MS) - TOSCANA
TORRI CRISTIANO CANTAUTORE CANALE YOUTUBE DI CRISTIANO TORRI CANALE UFFICIALE DI TORRI CRISTIANO SU SPOTIFY PROFILO FACEBOOK DI TORRI CRISTI...
lunedì 16 febbraio 2009
Mastella due anni fà disse: "Addio alla Politica attiva, mi ritiro..." ma invece...
Tutti confluiti nel PARTITO UNICO...il PDL di Berlusconi e Fini...
"Nasce il Partito Unico Italiano di Centro-Destra: Forza Italia si è già sciolta per confluire nel PDL ed Alleanza Nazionale ha già stabilito la data in cui la Destra Italiana dovrà MORIRE definitivamente, condannata a morte il 22-23 Marzo 2009 quando con l'ultimo Congresso Politico di AN farà confluire il Partito di Fini dentro il PDL con Clemente Mastella dell'UDEUR e soci..."
Mastella candidato con le liste del Pdl alle Europee 2009...
Il leader dell'Udeur: "Berlusconiha pagato il debito? Farabuttto chi lo dice". Il partito avvia una verifica negli enti locali dove governa con le giunte del Pd...ROMA - I segretari regionali di FI-Pdl, Nicola Cosentino, di An-Pdl, Mario Landolfi e dell'Udeur, Antonio Fantini, al termine di un «cordiale incontro» svoltosi giovedì 12 febbraio a Roma, hanno raggiunto un'intesa ritenuta «strategica» e che parte dalle prossime elezioni comunali e provinciali che si terranno a giugno, per proseguire poi in un cammino fatto di programmi e scelte condivise, con l'obiettivo di imprimere, nel solco di una rinnovata cultura bipolare, una svolta vera alle imminenti consultazioni elettorali. È quanto si legge in una nota. In tal senso e al fine di contribuire a realizzare un quadro di alleanze organico, chiaro e coerente, l'Udeur si impegna ad avviare rapidamente una verifica politica in quegli enti locali, a partire dalla provincia di Benevento, dove tale partito è tuttora in coalizione con il centrosinistra. Anche in questo modo si vuole rendere evidente che in Campania è tempo di cambiare mentalità e metodo di governo della cosa pubblica. Partendo dalla tutela degli esclusivi interessi delle popolazioni interessate, è improcrastinabile puntare su opzioni programmatiche in grado di avviare lo sviluppo e la ripresa economica di una Regione lasciata per troppo tempo allo sbando ed al non-governo. Dalla Campania può e deve partire l'attenzione per l'intero Mezzogiorno, la cui promozione sociale ed economica è interesse dell'intera nazione. Si tratta di agevolare un processo che non punti solo sul rilancio nominalistico dell'atavica "questione meridionale" ma che abbia come punto fermo la valorizzazione delle risorse naturali e delle aspirazioni territoriali di cui è dotato l'intero Sud. E', questo, un tema che accomuna la storia e la tradizione politica sia delle forze che stanno dando vita al PdL sia dell'Udeur e che è solo una delle ragioni fondanti l'alleanza oggi sancita in Campania. La stessa collocazione all'interno del Partito Popolare Europeo comporta la candidatura del Segretario Nazionale dell'Udeur Clemente Mastella alle prossime elezioni europee, nelle liste del Pdl. Oggi - concludono i Segretari Regionali - si apre una rinnovata stagione politica, foriera di importanti novità, che ricadranno positivamente sui cittadini della Campania."Berlusconi ha pagato il suo debito? Farabutto chi lo dice"«Farabutti e ipocriti sul piano morale». Clemente Mastella commenta così le affermazioni di chi sostiene che, con l’alleanza Udeur-Pdl e quindi la sua candidatura alle europee, Silvio Berlusconi abbia pagato il ’debitò al leader del Campanile per aver fatto cadere il governo Prodi. «Vadano a controllare i numeri del Senato e voglio proprio vedere se diranno ancora che sono stati io a far cadere il governo Prodi. Ma -aggiunge Mastella- ce ne sarà per tutti questi sepolcri imbiacati nel mio libro che uscirà a giugno». L’ex-ministro della Giustizia pubblicherà infatti a giugno un libro in cui racconta il ’complottò ordito, a suo parere, nei suoi confronti un anno fà quando si dovette dimettere da Guardasigilli.
sabato 14 febbraio 2009
Diamo il voto alle banche...
Negli anni precedenti i risparmiatori italiani sono sempre stati abituati a ricevere un rating di merito creditizio oppure un giudizio di affidabilità qualora avessero richiesto un prestito al loro istituto di credito o banca d’appoggio. Quello che sta accadendo sul pianeta in termini di scenario macroeconomico non ha precedenti storici: ovunque vi sono banche a rischio di default finanziario, molti sono i casi di salvataggio con interventi di stato a causa di una sconsiderata gestione del rischio da parte del management.Tutto questo deve far emergere un plausibile dubbio sul pubblico risparmiatore italiano sulla solidità e serietà del proprio partner bancario.Per la prima volta è una persona fisica indipendente che si preoccupa di emettere un giudizio di affidabilità su una banca italiana: le agenzie di rating e gli organismi di vigilanza hanno dimostrato ormai la presenza di profondi conflitti di interesse e/o di gravi inefficienze nello svolgere il loro compito di controllo sulla stabilità e serietà degli intermediari ed operatori bancari.Eugenio Benetazzo è l’unico analista indipendente italiano ad aver profetizzato con largo anticipo la crisi dei mercati finanziari e dell’attuale sistema industriale attraverso la redazione di due saggi economici ed uno show finanziario di inchiesta mediatica, sollevando non poche perplessità sul futuro che ci attende nei prossimi semestri. D’ora innanzi deve realizzarsi un mutamento epocale di pensiero nel pubblico risparmiatore italiano, più volte gabbato e sodomizzato dallo stesso sistema bancario, da adesso in poi si dovrà stravolgere il proprio comportamento innanzi al personale di sportello di una filiale di banca. Infatti il singolo risparmiatore dovrà dimostrare un comportamento inquisitore nei confronti della banca a cui desidera affidare i propri fondi.Ho provveduto a redigere un elenco (per adesso parziale) di istituti di credito e di banche sino ad ora esaminate suddiviso in due grandi gruppi per Presunzione di Affidabilità. Con questa terminologia si vuole sottolineare come il soggetto in questione possa presumibilmente considerarsi Attendibile o Discutibile in termini di solidità patrimoniale, politica commerciale utilizzata, marketing dei prodotti ed infine qualità e quantità nell’erogazione degli impieghi.L'intervista a Jovanotti. Cantante global...
“Come tutti gli italiani, o quasi tutti, avevo anche io un parente in America. Mia zia era emigrata in Canada e viveva a Montreal. Quando ero bambino questa zia per me era un mito, mi mandava tanti regali e, soprattutto, le scarpe da ginnastica “americane”. Le aspettavo sempre! Non ci vedevamo spesso, ma mia madre, mia nonna, andavano a trovarla di tanto in tanto. Quindi ho sempre sentito questo legame forte con l’America, rappresentava il mio secondo Paese.
Il mio amore per questa terra si è poi rafforzato quando ho deciso di intraprendere la carriera artistica e trovai nella musica americana un importante punto di riferimento.”
Con i concerti di New York del 18 e 19 febbraio farai il tuo debutto negli Stati Uniti. Come mai hai scelto proprio questa città?
Quali sono i tuoi artisti americani di riferimento?
“Potrei citarne a migliaia. Ma probabilmete i più importanti per me sono stati i Beastie Boys, i Public Enemy e i Talking Heads, tutti di New York. Ed ancora i Run-DMC, un gruppo hip-hop del Queens. Amo il suono latino di Harlem, il funk influenzato dai ritmi partoricani e la black music. Come vedi, molta della mia musica trova radici in questa città.”
Con quale cantante vorresti duattare qui negli Stati Uniti?
“Mi piacerebbe che Chuck D. dei Public Enemy venisse ad un mio concerto. Loro sono stati sicuramente il gruppo rap più importante per la mia generazione. Incontrai Chuck anni fa. In un’intervista che ha realizzato in Italia di recente ha detto di ricordarsi di me. Spero davvero che in futuro riusciremo a suonare insieme.”
Nella tua carriera sono stati molti i duetti e le collaborazioni artistiche. Da Pavarotti alla Nannini, per passare a Syria, Ron, i Negramaro. Quale ti ha emozionato di più?
Credo che siano stati tutti importanti, ognuno per un motivo diverso. Alcuni di queste, però, mi hanno anche permesso di stringere amicizie molto profonde. Quello con Giuliano dei Negramaro è un rapporto ricco per me, un continuo scambio e profondo. Soprattutto, però, sono felice di aver incontrato Luciano Pavarotti. Sono stato davvero fortunato: lo ritengo un personaggio storico ed ha sempre portato alta l’immagine dell’Italia nel mondo. La sua amicizia è stata preziosa per me.”
Che emozione vuoi donare al pubblico newyorkese?
“Mi definisco un cantante globale. Mi nutro di musiche di tutto il mondo, ma conservo una caratteristica italiana: riesco a coniugare melodia e rap, e lo faccio da anni. Qui in America non si usa e so che presenterò qualcosa di nuovo. Il mio spettacolo sarà molto mediterraneo, con un’impronta di rap e funk. Credo sarà un’esperienza interessante per un newyorkese”
Sul palco sei più un dj o un cantante?
“Sono un po’ di entrambi. Sono un dj quando organizzo e decido che scaletta proporre. Durante i miei spettacoli, poi, comunico molto con il mio pubblico. Voglio che si diverta! Nelle mie canzoni, invece, sono sempre più cantante. La mia passione per lo scrivere cresce ogni giorno di più, così come la mia voglia di cantare.’
I tuoi fan elaboreranno una quinta versione ufficiale di ‘Mezzogiorno’, il tuo nuovo singolo, e a loro hai dedicato un book fotografico che ripercorre il tuo tour ‘Safari’. Credi molto in loro. C’è una scelta artistica che hai fatto e che è stata direttamente dettata da questo particolare legame con il tuo pubblico?
"Sento un legame molto forte con il mio pubblico, è vero, ma cerco di mantenere sempre una certa indipendenza nelle scelte artistiche che faccio. Quando scrivo e realizzo i miei dischi dimentico di avere un pubblico. Le mie canzoni nascono da un piacere e da un’esigenza del tutto personale. Ma se i miei sogni e le mie passioni coincidono con quelle del pubblico per me è meraviglioso, vuol dire che c’è una sintonia.”
Da tempo curi un tuo blog personale, “Sole Luna”. Che rapporto hai con la tecnologia?
“Internet sta cambiando il mondo, e credo che la trasformazione sia ancora all’inizio. Grazie al mio blog riesco a comunicare con i miei fan, dovunque essi siano, e loro possono seguirmi scaricando e ascolando la mia musica dal loro computer. Anche se virtuale, il nostro rapporto è molto più diretto.
Utilizzo Internet anche molto al di la’ del mio blog. Mi informo quasi esclusivamente attraverso la rete e ormai quando compro un giornale di carta mi sembra di avere in mano un pezzo di passato.”
In un post del tuo blog hai citato William Blake: “Quando le porte della percezione si apriranno tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite” . Utilizzeresti questa citazione anche per gli Stati Uniti di Obama? Cosa credi sia cambiato in questo Paese?
“Obama ha acceso anche in me un forte entusiasmo che ho condiviso con una folla incredibile a Washington il giorno dell’Inaugurazione. Lo sento anche un po’ il mio Presidente, lui è una figura globale. Le sue scelte avranno ripercussioni non solo in America ma anche nel resto del mondo, anche in Italia.
L’America aveva sofferto molto durante l’amministrazione Bush che l’aveva allontanata dall’immagine di terra di opportunità, di libertà. Ricordiamoci, tra l’altro, che nella costituzione degli Stati Uniti, c’è la parola “felicità’”. Poi l’entrata in scena di Obama ha fortunatamente contribuito ad accorciare questa distanza tra il Paese e gli ideali che ispira. Il nuovo Presidente incarna davvero il “sogno americano”, rappresenta la sconfitta dei cinici e la ricostituzione dello spirito democratico che anima questo popolo da sempre. Con lui l’America torna ad essere un mito per le nuove generazioni, la loro ‘land of opportunity’”.
Secondo te cosa ha davvero spinto la maggioranza degli statunitensi a votare Obama?
“I cittadini scelgono sempre il candidato che rispecchia più fedelmente i valori in cui credono. Credo che il fatto che sia stato eletto sia già un segno importante di cambiamento. In realtà credo che di questo dovremmo anche ringraziare l’amministrazione Bush. Vedo l’America come un bambino che, dopo la febbre alta, cresce più forte di prima. Esce fortificato da un distacco profondo con la precedente amministrazione. Ha avuto il coraggio di cambiare e imparare dal passato, al contrario dell’Italia che dopo quindici anni di Berlusconi non riesce ancora a voltare pagina. Obama non è l’antagonista di Bush, ma una novità. E’ questo che rende questa elezione cosi importante dal punto di vista storico e politico.”
Sulla rivista “Internazionale” hai scritto che la vittoria di Obama è potenzialmente più importante di quella di Kennedy e che rappresenta il momento storico del tuo tempo. Quale vorresti fosse quello della generazione di tua figlia Teresa?
“Mi piacerebbe che mia figlia e i suoi coatenei assistessero alla risoluzione di due problemi fondamentali che colpiscono tutti noi, sebbene in maniera diversa. Il primo è sicuramente quello della povertà: c’è ancora una fetta troppo importante della popolazione mondiale che ne soffre. Non è giusto che ci siano cosi tante differenze tra un bambino nato in un Paese povero e uno nato in uno ricco. Il secondo è quello della discriminazione: spero che si vada verso un mondo dove non sia più concepibile, che sia essa basata basata su fattori di razza, di colore o di sesso.”
E dopo i concerti a New York? Progetti…
“Tornerò a scrivere e mi dedicherò ad un nuovo disco. Studierò, leggerò, farò le cose che più mi piacciono, rintanandomi nella mia vita. Fuori dai riflettori.”
I Concerti di Jovanotti a New York:
18 Febbraio 2009 (20:00): Highline Ballroom (431 W 16th St, New York, NY 1001)19 Febbraio 2009 (20:30): Le Poisson Rouge (158 Bleecker St, New York, NY, 10012)
Jovanotti incontrera' il suo pubblico all''Istituto Italiano di Cultura (686 Park Avenue, New York, NY 10065) il 19 Febbraio (18:00) e un gruppo di studenti della New York University il giorno successivo alla Casa Italiana Zerilli Marimo'.
Novità! La 55DSL invita il pubblico ad una performance gratuita di Jovanotti il 17 febbraio dalle 18:00 alle 21:00 presso la sua sede newyorkese a Soho (281 Lafayette Street). Drink gratis per tutti! Per maggiori informazioni contattare il press office della 55DSL al numero 212 255 6603
venerdì 13 febbraio 2009
Cronaca di un funerale annunciato...
PALUZZA (Udine) — «Bentornata Eluana, nella terra del tuo papà, dei tuoi nonni...». Le prime parole della cerimonia funebre sono come un richiamo, il segno che allora è proprio vero, sta davvero accadendo. Armando Englaro comincia a piangere, a singhiozzare. Guarda davanti a sé la bara di questa nipote così sfortunata, si morde le labbra per frenare le lacrime. La chiesa si riempie delle voci che intonano il Kyrie eleison, e lui assume un'espressione spaesata, si allunga per vedere da dove arriva quel coro. Lo zio di Eluana ha gli stessi occhi azzurri di Beppino, lo stesso profilo aguzzo. Ma è più alto e massiccio, è un uomo sanguigno, che mostra le proprie emozioni essendo incapace di nasconderle. Si vogliono bene, gli Englaro.I paesani che dicono «mandi» a noi forestieri, e assistono attenti e partecipi alla funzione. La sobrietà dei gesti, le poche parole, nessun applauso all'uscita del feretro. Un funerale fatto di silenzi e dignità, a immagine di questa Italia diversa che si chiama Carnia. «È la mia piccola patria» dice Armando, e si capisce che lo pensa davvero, che l'adesione a questa identità così forte è sincera, sentita. «Eluana doveva essere sepolta qui, e doveva avere il suo funerale. Era un tributo che dovevamo a Paluzza, ai nostri compaesani. E poi riposerà qui, tra queste valli. Le guardi, non sono belle? A mia nipote avrebbe fatto piacere, ne sono sicuro». Nello scandire queste ultime parole Armando Englaro si emoziona. Anche lui ha sofferto molto, viveva Eluana come una figlia, ma ha sempre cercato di non farlo vedere a Beppino. Armando è cattolico, è stato pellegrino a Santiago di Compostela e tante volte a Lourdes. Beppino lo ha ripetuto spesso, «non ho il conforto della fede». Tra fratelli magari si discute, ma nel dolore ci si tiene, si sta insieme, si annullano divergenze e differenze. «Sono preoccupato per lui. Adesso è molto provato, ma sono sicuro che ce la farà. Mio fratello è molto forte».
Armando è un uomo che usa parole semplici per farsi capire. Il suo mondo è tutto qui. Paluzza, tremila anime, la piazza rettangolare con municipio, scuola e banca. Il bar Picin per giocare a carte con gli amici, l'azienda di moquette all'inizio del paese, la villetta sulla statale, una manciata di chilometri tra l'osteria Le Trote e le montagne, la neve che arriva a settembre e chissà quando se ne va. «Eluana — dice lui — aveva dentro di sé lo spirito di questa terra. Era una carnica vera, una ragazza ostinata e libera». Per un'ora soltanto, l'ultima del suo passaggio su questa terra, zio Armando le ha fatto da padre. Si è commosso anche al saluto finale di don Tarcisio, pronunciato in dialetto. Le ha fatto ciao con la mano, come se stesse per partire. «Adesso puoi davvero riposare in pace» ha detto sulla tomba. Aveva ragione, il più piccolo dei cinque fratelli Englaro. I funerali servono anche a questo, a ricordare chi era la persona che stiamo perdendo, da dove veniva, quali erano le sue radici. Mandi, Eluana.
(AGI) - Paluzza (Udine), 12 feb. - "Tu, cara Eluana, adesso sai qual e' veramente la verita'. Riposa in pace in mezzo ai nostri monti". E' stato don Tarcisio Puntel, parroco di Paluzza, a pronunciare l'omelia del rito funebre di Eluana Englaro svoltosi nella chiesa di San Daniele. Un'omelia che don Tarcisio ha preparato la notte scorsa, dopo essersi inginocchiato davanti al Crocifisso cercando di approfondire "il mistero del dolore", ha spiegato. "Ho cosi' capito che quella croce e' fonte di vita e di speranza. Lo e' stata per duemila anni e, in particolare, per tanti ammalati che guardando a Lui, al Crocifisso, ricevono forza e grazie". Don Puntel, ai fedeli in chiesa e, in particolare ai familiari, lo zio di Eluana, Armando seduti ai primi banchi, ha detto: "In questi tempi ci siamo scontrati, ma davanti ad Eluana abbiamo il capo chino e d'ora in avanti dobbiamo camminare insieme. Ognuno deve porsi davanti alla sua coscienza, educata al rispetto della vita". Il sacerdote ha ringraziato la famiglia Englaro per aver voluto le esequie religiose. "Voglio rassicurarvi che la Chiesa non si e' sentita estranea alla vostra vicenda e che quanti hanno pregato, non l'hanno fatto 'contro' ma 'per', specificatamente per Eluana". Don Puntel si e' fatto portavoce della vicinanza dell'arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, "spiritualmente qui", che in questi giorni sottolineo' quanti interrogativi sul senso della vita Eluana aveva sollevato. Rivolgendosi infine a Beppino Englaro, che non ha partecipato al rito funebre, ma che ha salutato sua figlia da casa, dove l'automobile con la bara ha sostato qualche minuto, don Puntel ha detto: "Le porte non sono chiuse, voglio continuare il dialogo che abbiamo intrapreso". Subito dopo la cerimonia la salma di Eluana Englaro e' stata tumulata nel cimitero di San Daniele, nella tomba di famiglia accanto ai nonni. Oltre 500 persone hanno assistito alla tumulazione, tra cui le due due amiche di Eluana arrivate da Lecco, alcuni politici regionali, Ferruccio Saro (Pdl), il consigliere regionale Alessandro Collutti (Pdl), il carnico Gabriele Renzulli, Volpe Pasini di Sos Italia. Tutto si e' svolto nel piu' assoluto silenzio, con la gente commossa in preghiera.
Folla commossa ha seguito i funerali della povera Eluana Englaro...
giovedì 12 febbraio 2009
Ispirato dalla morte di Eluana Englaro...
"Non è morte se la rifiuti, ma lo è se la accetti!" (James 'o' Bar)
Alice Cooper - Only Women Bleed (the Trashes the World tour)...
Una dedica un pò fuori dalle righe per Eluana Englaro...che finalmente riposi in pace!!! IN PARADISO...
Alexander Mitrokhin
ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!


