"La Politica รจ una cosa difficile, talvolta terribile, ma tuttavia umana! Anche nella Politica ci deve essere il disgusto, la pulizia! Non ci si puรฒ sporcare di fango, nemmeno per un'idea alta!"
(Boris Eltsin - "Il diario del Presidente")
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Arrivano le conferme ufficiali alle indiscrezioni dell'agenzia Bloombergche rivelavano un viaggio a Pechino di Kim Jong-Un, il primo all'estero dal suo insediamento avvenuto sette anni fa. La visita, avvenuta in risposta all'invito di Xi Jinping รจ iniziata domenica e si รจ conclusa oggi. A rivelarlo รจ stata la Cctv, la tv di Stato cinese. Le date coincidono con gli spostamenti del treno dei misteri: un convoglio blindato che era arrivato a Pechino. Kim Jong Un era accompagnato dalla moglie Ri Sol-Ju ed รจ stato accolto da un banchetto seguito da uno spettacolo artistico. "Si รจ trattato di un solenne dovere", ha dichiarato Kim secondo la Kcna, agenzia di stampa ufficiale nordocoreana che ha pure riportato l'invito accettato da Xi a ricambiare la visita. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha detto al presidente cinese Xi Jinping che dipende da Usa e Corea del Sud se la denuclearizzazione della penisola puรฒ essere raggiunta. Lo riporta l'agenzia ufficiale Kcna, secondo cui Kim, in Cina da lunedรฌ a mercoledรฌ, ha anche notato che "la situazione sulla penisola si sta sviluppando velocemente" e che "molti cambiamenti importanti si stanno realizzando". Concordando sulla necessitร di "rafforzare i legami bilaterali", Kim ha invitato Xi a recarsi a Pyongyang.
La visita di stato รจ il primo viaggio ufficiale all’estero per Kim Jong-un da quando ha assunto il potere nel 2011: a Pechino รจ arrivato a bordo di un treno blindato, simile a quelli usati dai suoi predecessori quando organizzavano visite di stato. La visita era stata tenuta segreta: l’arrivo del treno a Pechino era stato segnalato da numerosi testimoni, ma non era chiaro se a bordo ci fosse lo stesso Kim Jong-un o solamente una delegazione nordcoreana. Nelle ultime ore si รจ saputo che il viaggio รจ stato organizzato su invito diretto del presidente Xi, e che alla visita hanno partecipato la moglie di Kim Jong-un, Ri Sol-ju, e diversi suoi consiglieri personali.
XI JINPING e KIM JONG UN
Kim ha spiegatoa Xi di essere disposto ad avviare ufficialmente contatti diplomatici con gli Stati Uniti, e di stare valutando la possibilitร di incontrare di persona il presidente statunitense Donald Trump. Ha inoltre confermato di volere avviare un processo di denuclearizzazione del suo paese, da portare avanti con la collaborazione della Corea del Sud, a patto che gli interlocutori internazionali della Corea del Nord “rispondano con buone intenzioni e sforzi” per creare “un’atmosfera di pace e di stabilitร ”.
L’incontro di Pechino รจ rilevante perchรฉ conferma la volontร di Kim di procedere con il consenso della Cina, l’unico alleato della Corea del Nord e l’unico paese ad avere mantenuto stretti rapporti diplomatici, economici e commerciali. La Corea del Nord รจ sottoposta da anni a pesanti sanzioni economiche internazionali per la ripetuta violazione dei diritti umani e per il suo programma di riarmo nucleare. Xi ha detto di essere disponibile e interessato a ridurre le tensioni nella Penisola coreana e ha lodato Kim per gli sforzi in questo senso degli ultimi mesi. L’incontro sembra segnare anche una distensione dei rapporti tra la Cina e la Corea del Nord, dopo anni complicati con un atteggiamento di quasi completa chiusura da parte nordcoreana.
Formalmente l’incontro di inizio settimana viene considerato “non ufficiale” da parte del governo cinese, piรน che altro per motivi diplomatici. La visita ha avuto comunque le caratteristiche classiche delle visite di stato, compresa la diffusione di alcune fotografie che mostrano i due leader insieme e nel corso delle discussioni.
Osservatori ed esperti in queste ore si stanno chiedendo quali siano gli obiettivi di Kim Jong-un, a parte migliorare i rapporti diplomatici con la Cina e con la Corea del Sud. Il fatto che si sia dimostrato piรน aperto e disponibile non implica automaticamente che abbia deciso di rinunciare ai suoi piani per costruire armi nucleari, come dimostra una recente inchiesta del New York Times su un nuovo sito in costruzione in territorio nordcoreano.
Kim ha ora in programma di incontrare il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, in una data da fissare nel mese di aprile. Il mese seguente il dittatore nordcoreano vorrebbe invece incontrare Trump, ma non sono stati ancora decisi data e luogo per un incontro che avrebbe per lo meno una grande portata simbolica. Trump nelle settimane scorse aveva detto di essere interessato a incontrare Kim, ma gli Stati Uniti mantengono comunque una certa diffidenza nei confronti del regime nordcoreano (e storicamente i Repubblicani mal sopportano l’idea di incontrare i dittatori senza precondizioni).
Il governo statunitense ha detto piรน volte di non poter tollerare una Corea del Nord in grado di lanciare missili balistici intercontinentali che potrebbero raggiungere il suolo degli Stati Uniti. Il nuovo consigliere per la sicurezza di Trump, John R. Bolton, in passato aveva piรน volte sostenuto la possibilitร di condurre un attacco preventivo contro la Corea del Nord, definendolo “perfettamente legittimo” per distruggere i suoi arsenali e difendere gli interessi degli Stati Uniti.
Donald Trump ha fatto molte promesse. Ad un anno dal suo insediamento รจ tempo di un primo bilancio, a partire dai suoi cavalli di battaglia: sanitร e tasse!
DONALD TRUMP - PRESIDENTE U.S.A.
Passa veloce il tempo quando ci si diverte: รจ passato solo un anno da questo tweet: “Il 20 gennaio 2017, sarร ricordato come il giorno in cui il popolo รจ di nuovo al comando di questa nazione!”. A scriverlo era Donald J. Trump, neo presidente degli Stati Uniti d’America, fresco di discorso inaugurale.
ะ cosรฌ, quindi? Al contrario di quanto accadeva sotto l’amministrazione di Barack Obama ora in America รจ il popolo a governare? Ovviamente รจ una domanda scema. Si tratta di banale retorica presidenziale, ma da quando Trump si รจ candidato, ha fatto dichiarazioni riguardanti l’agenda politica decisamente piรน precise e verificabili. Il sito di fact-checkingPolitiFact ha provato a mettere insieme le principali promesse fatte in campagna elettorale verificandone lo stato, se sono cioรจ state mantenute o se sono state disattese.
Ma anche se si trovano in una fase di stallo, se si รจ arrivati a un compromesso o se riguardano processi che necessitano di piรน tempo.
Inutile dire che quest’ultima categoria รจ la piรน nutrita. Sommata alle promesse arrivate a un punto morto o che per il momento hanno trovato una soluzione alternativa raggiunge circa l’84%. Invece, arrotondando, per il 7% si puรฒ giร dire che non sono state mantenute e che per il 9% invece Trump รจ stato coerente con la parola data.
Va da sรฉ che tutto ciรฒ rappresenta una cosa negativa o positiva a seconda dei punti di vista: per esempio tra le promesse mantenute c’รจ l’uscita dall’accordo sul clima di Parigi, e tra quelle non mantenute l’intenzione di denunciare tutte le donne che l’hanno accusato di molestie sessuali.
Ma iniziamo dalle promesse che PolitiFact definisce le top 5, quelle cioรจ che in campagna elettorale hanno fatto piรน discutere.
1. L’abrogazione dell’Obamacare:
La riforma sanitaria approvata durante l’amministrazione Obama e che Trump ha definito disastrosa finora non รจ stata abolita. Anzi. Gli svariati tentativi del governo Trump sono falliti in modo anche abbastanza eclatante, con pesanti defezioni all’interno dello stesso Partito repubblicano. La faccenda รจ piuttosto complicata e tocca un tema molto delicato, cioรจ il rapporto tra il concetto di welfare pubblico, le assicurazioni private e il governo statunitense. Basti dire che a fatica Trump รจ riuscito a far approvare parzialmente una nuova riforma sanitaria che in sostanza smonta molte parti fondamentali dell’Obamacare. Ma di fatto non รจ stata ancora del tutto abrogata.
2. Il muro al confine con il Messico:
ะ una delle promesse piรน roboanti, ma Trump ha pure ripetutamente rincarato la dose, sostenendo diverse volte che, in un modo o nell’altro, il Messico avrebbe pagato tutte le spese. In realtร esistono giร delle barriere fisiche di vari tipi precedenti Trump.
Il governo messicano, dal canto suo, ha detto molto chiaramente che non ha intenzione di pagare un bel niente. Bisogna comunque ancora capire quanto costerebbe l’opera. E soprattutto in che modo dovrebbe essere finanziata. A fine gennaio 2017 ha firmato un ordine esecutivo per iniziare la progettazione. Nel frattempo sono stati realizzati alcuni prototipi in cemento.
3. Lotta al terrorismo e contrasto all'immigrazione clandestina:
Sull’immigrazione e sul terrorismo Trump si รจ espresso in modo colorito. Ha anche indicato i paesi che secondo lui sono pericolosi: Corea del Nord, ovviamente, ma anche Ciad, Yemen, Venezuela, Libia, Iran e Somalia. Alle persone provenienti da questi paesi il governo statunitense ha imposto rigide restrizioni, se non dei veri e propri blocchi. ะ il cosiddetto travel ban. Tuttavia diversi giudici federali hanno opposto l’incostituzionalitร dei provvedimenti. Il governo ne ha quindi impugnato la sospensione. La Corte suprema allora ha sospeso la sospensione, ma la questione non รจ affatto conclusa. La legittimitร costituzionale del travel ban deve ancora essere discussa.
4. Taglio delle tasse per tutti:
Eh sรฌ, l’ha detto: “Tutti quanti avranno un taglio delle tasse, specialmente la classe media”. Una riduzione fiscale c’รจ stata, ma sicuramente finora non ha riguardato tutti. Anzi, stando a diversi studi, proprio la classe media tendenzialmente pagherร di piรน. Secondo il Joint Committee on Taxation (una commissione governativa) a beneficiarne saranno i ricchi. Entro i prossimi dieci anni chi avrร ricavi al di sotto dei 75mila dollari vedrร un incremento delle tasse. La stima del gruppo indipendente Tax Policy Center รจ che solo la ristretta fascia dei contribuenti al di sopra dei 225mila dollari avrร una consistente riduzione delle tasse.
5. Riduzione dell’aliquota di imposta alle imprese:
Stando a quanto dichiarato, l’aliquota di imposta alle imprese dovrebbe scendere dal 35% al 15%. In effetti il disegno di legge approvato prevede una drastica riduzione. Ma si passa dal 35% al 21%, sei punti percentuali in meno. Si รจ arrivati quindi a una soluzione di compromesso, seppure di non poco conto.
Le promesse mantenute:
Trump รจ un personaggio politico che esterna una quantitร di messaggi pubblici senza precedenti. Tra quelli che possono essere considerate promesse elettorali, ci sono alcune che PolitiFact identifica giร come mantenute. Iniziamo con la deregolamentazione normativa. Secondo l’amministrazione Trump ci sono troppe leggi. Questo danneggerebbe l’economia e produrrebbe perdita di posti di lavoro. Per questo il presidente ha promesso che a ogni nuova legge approvata due sarebbero state eliminate. Ed effettivamente ha emanato un ordine esecutivo che impone ai legislatori di attenersi a questa regola.
Sarร vietato lavorare per la Casa Bianca a chi fa attivitร di lobby per un governo straniero. Un ordine esecutivo di Trump mette tutto nero su bianco, mantenendo una dichiarazione espressa agli elettori. In realtร un’ordinanza simile, ma piรน specifica, era giร stata firmata da Obama nel 2009. Con un’indagine in corso per una possibile ingerenza russa nelle politiche americane questa ordinanza appare un po’ stridente.
I giudici della Corte suprema degli Stati Uniti vengono nominati dal Presidente. Hanno l’incarico a vita, per cui quando ne muore uno dev’essere sostituito. Alla morte di Antonin Scalia Trump ha dichiarato che avrebbe nominato un altro giudice. Cosรฌ ha fatto. Al posto di Scalia ora c’รจ il giudice conservatore Neil Gorsuch. Barack Obama durante i suoi due mandati ha provato in tutti i modi a chiudere il controverso campo di detenzione di Guantanamo. Non ci รจ riuscito. Trump, invece, Gitmo (come viene confidenzialmente chiamato il centro) l’ha sempre voluto tenere attivo. E cosรฌ รจ rimasto. Ha anche fatto aumentare i fondi pubblici per finanziarne le spese.
Il rapporto che l’attuale amministrazione americana ha con il cambiamento climatico e con l’ambiente in generale รจ tutt’altro che idilliaco. Trump ha annunciato: “Cancelleremo l’accordo di Parigi sul clima e bloccheremo tutti i pagamenti di dollari di tasse statunitensi ai programmi delle Nazioni Unite sul riscaldamento globale”. Gli Stati Uniti hanno quindi stralciato l’accordo di Parigi.
Praticamente tutte le nazioni del mondo tranne la Siria e il Nicaragua l’hanno ratificato, compresa la Corea del Nord. Come previsto, Trump si รจ anche ritirato dal Trans-Pacific Partnership, o TTP.
Si tratta di un ambizioso accordo commerciale sottoscritto nel 2015 da 12 nazioni che si affacciano sull’Oceano Pacifico. Ora che gli Stati Uniti sono fuori dall’accordo, sarร verosimilmente la Cina ad avere maggiore potere contrattuale.
Effettivamente la Carrier ha annunciato che avrebbe mantenuto negli Stati Uniti circa 800 posti di lavoro. Trump in cambio ha concesso loro incentivi fiscali per circa sette milioni di dollari. Per cui a rigor di logica la promessa รจ stata mantenuta: la Carrier ha cambiato idea. Tuttavia รจ durato poco. L’azienda ha giร detto che manterrร l’intenzione di trasferire parte della produzione all’estero. In campagna elettorale Trump ha promesso di abbassare le aliquote fiscali per incoraggiare le societร a far rientrare nel paese i capitali esteri.L’aliquota unica avrebbe dovuto essere del 10%. Non รจ andata proprio cosรฌ, nel senso che la percentuale non รจ quella prevista, ma in media si avvicina. Durante la sua presidenza, Obama era riuscito a imporre un minimo di regolamentazione per l’acquisto di armi. Le persone affette da malattia mentale non avrebbero potuto acquistarle. Secondo Trump questo metteva in pericolo il Secondo emendamento. Il diritto di possedere armi da fuoco รจ costituzionale e appartiene a tutti. La regolamentazione di Obama andava abrogata. Promessa mantenuta.
Le promesse non mantenute: Come detto, non รจ sempre facile identificare il raggiungimento degli obiettivi promessi in campagna elettorale. Per alcuni perรฒ si puรฒ affermare che non potranno essere raggiunti. Innanzitutto la Cina. Si tratta di un paese commercialmente e politicamente importante, รจ evidente. Tuttavia, tra le varie dichiarazioni, Trump aveva detto che da presidente avrebbe dichiarato la Cina manipolatrice di valuta. Ecco, no. Non lo รจ e l’amministrazione statunitense non dichiarerร mai nulla del genere. Trump ha ammesso che le circostanze sono cambiate. Ben prima dello scandalo Weinstein, ci sono state diverse donne che hanno accusato Donald Trump di molestie sessuali.
Donald Trump ha promesso piรน volte di voler aumentare i posti di lavoro nell’industria manifatturiera americana. Il settore del carbone gli sta particolarmente a cuore. Si tratta di un obiettivo difficilmente raggiungibile in un anno, perรฒ qualcosa รจ successo. La scorsa estate un’azienda che produce impianti di riscaldamento e di refrigerazione, la Carrier, aveva annunciato che avrebbe trasferito parte della produzione in Messico. Apriti cielo. Trump ha subito promesso che avrebbe convinto l’azienda a desistere.
Matteo Renzi: "Ciao a tutti, รจ un momento molto importante, molto delicato perchรฉ le elezioni di ieri sono andate decisamente male. Una sconfitta netta per il PD che ci impone di aprire una pagina nuova. Intendiamoci: orgogliosi del nostro passato, orgogliosi dei risultati, dai diritti alle tasse, alle infrastrutture, a tutto il mondo della crescita economica!" - Perรฒ contemporaneamente anche desiderosi di dire "Ragazzi, il futuro tocca a noi!" (Segretario Nazionale del PD)
Tornerร il futuro a sorriderci e ad avere la possibilitร per noi di dare un contributo piรน forte. Anche perchรฉ, diciamo la veritร . In Italia chi ha vinto le elezioni, politicamente parlando, non ha i numeri per governare. Sono lรฌ che festeggiano, esultano, ma non hanno i numeri per governare. Tra l’altro, la cosa fa anche un po’ pensare. Loro sono quelli che hanno detto NO al Referendum che avrebbe agevolato la formazione di un governo, in questo passaggio.
E una delle tante bugie di questa campagna elettorale รจ che ci hanno raccontato “Non faremo accordi, non faremo accordi, non faremo accordi” e vedrete che alla fine gli accordi li dovranno fare, se vorranno fare un governo.
Mostrino il loro valore, se ne sono capaci.
Noi abbiamo commesso degli errori in questa campagna elettorale. Il primo di tutti รจ non aver colto la finestra di votare nel 2017, di votare sulla campagna elettorale europea. C’erano sia le elezioni in Francia che quelle in Germania, con Macron e Merkel. Siamo stati forse un po’ troppo tecnici, senza mostrare tutta l’anima di ciรฒ che siamo. Abbiamo parlato un po’ troppo di coalizione. Ma, certo, abbiamo sofferto il vento estremista. E il vento estremista รจ quello che nel 2014 eravamo riusciti a bloccare e che stavolta non siamo riusciti a fermare. Dunque, il simbolo di questa campagna elettorale per me รจ Pesaro, dove un candidato totalmente sconosciuto, anzi conosciuto come “impresentabile” dai Cinque Stelle che lo avevano candidato – si chiama Cecconi – ha battuto il ministro che ha risolto il problema dell’immigrazione in Italia, Marco Minniti. ร come se fossimo alla fine della politica, perchรฉ se uno come Cecconi, considerato come un appestato anche dai suoi, riesce a vincere contro Marco Minniti – uno dei piรน autorevoli e capaci ministri di questo governo – รจ segno evidente che qualcosa non va.
ร ovvio che io lasci, adesso, la guida del PD dopo questo risultato. Come previsto dallo statuto io ho chiesto di fare tutta la procedura, che รจ quella di convocare l’Assemblea Nazionale. Questo avverrร al termine dell’insediamento del nuovo governo e della formazione del nuovo Parlamento. Perchรฉ questo? Perchรฉ io voglio evitare due rischi: il primo รจ quello di evitare un confronto vero su ciรฒ che รจ avvenuto in questi anni. Io lo voglio fare, il confronto. Lo voglio fare fino in fondo. Lo voglio fare perchรฉ non voglio un reggente scelto dal caminetto in queste stanze. Io voglio che ci sia un segretario eletto dalle primarie, dalla gente. Primo punto. Secondo punto: mi sento garante di un impegno morale e politico. Noi abbiamo detto “No a un governo degli estremisti”. Noi abbiamo detto, in campagna elettorale, “No a un governo con gli estremisti”. Ora, ragazzi, non รจ che cambiamo idea. Io non ho cambiato idea.
Salvini e Di Maio sono antieuropeisti, antipolitici e odiano, dal punto di vista almeno verbale, gli avversari. Ci hanno detto che siamo mafiosi. Ci hanno detto che siamo corrotti. Ci hanno detto che siamo impresentabili. Che abbiamo le mani sporche di sangue, hanno avuto il coraggio di dire.
Bene, sapete che c’รจ, amici? Il governo fatelo da soli, se siete capaci di farlo. Il nostro posto รจ l’opposizione. E noi staremo lร . Abbiamo giร dato, in termini di presunta responsabilitร . Noi adesso saremo responsabili innanzitutto con noi stessi. Perchรฉ? Perchรฉ il PD รจ nato per fare una scommessa contro gli anti-sistema. Contro i caminetti. Non faremo la stampella di quelli che sono contro ogni tipo di valore che noi rappresentiamo.
Che cosa farรฒ io? Nessuna fuga.
Anzi, terminata la fase della formazione del governo io farรฒ il parlamentare, il senatore semplice, il senatore di Firenze, Scandicci, Lastra a Signa, Signa e Impruneta. Mi hanno eletto per questo. Tra l’altro mi continuano a votare… Mi continuate a votare, amici di Firenze, ormai dal 2004, da 14 anni, รจ quasi stalking il mio. E vi sono grato per questo tributo d’affetto e di attenzione e di impegno reciproco del quale davvero vado orgoglioso.
Sarร un’occasione. Facendo il parlamentare, lavorando, militante tra i militanti, per riscoprire anche il piacere del rapporto col territorio, dell’andare nelle periferie, casa per casa, nel fare politica dal basso. E io vorrei che ripartissimo dall’orgoglio di ciรฒ che abbiamo fatto. Perchรฉ quello che abbiamo fatto in questi anni non ce lo porta via nessuno.
Noi restituiamo le chiavi di casa a quelli che verranno dopo con una casa in ordine, con una casa messa a posto. Con una casa che รจ al +4% di PIL, +5,4% di consumi, +17% di export, +24% di macchinari e mezzi di trasporto, +1 milione di posti di lavoro.
Noi abbiamo un’altra idea del mondo.
Noi siamo per la societร aperta. E gli altri sono per la societร chiusa. Noi siamo per la realtร , non per le fake news. Noi siamo per il coraggio, contro la paura: del diverso, del vicino, di quello che ha il colore della pelle differente. Noi siamo per i diritti, contro l’intolleranza. Noi siamo per il lavoro, contro i sussidi. Noi siamo per la giustizia fiscale, contro la finta flat tax di cui non parlano piรน giร oggi. Siamo per la cultura, contro la logica delle armi.
Queste sono solo alcune delle ragioni per cui non potremo mai fare un governo con quelli lร . Quindi riprendiamoci la libertร di fare politica fuori dal palazzo, fuori dai recinti stretti in cui siamo stati anche costretti, in questi anni. Diciamo con forza: grazie a tutti i candidati che ci hanno creduto, grazie ai volontari, grazie a chi ha speso del tempo per noi, grazie a chi si รจ messo in gioco. Noi continueremo a lavorare facendoci riconoscere sul territorio su tre grandi NO. No ai caminetti, no agli inciuci e no agli estremismi.
Sapremo anche dire Sร perchรฉ il nostro modo di fare opposizione sarร diverso da quello loro. Ma sarร una opposizione che faremo a testa alta, perchรฉ noi amiamo l’Italia e non accetteremo mai un atteggiamento contro il nostro Paese come quello che spesso abbiamo visto, in questi anni, dall’altra parte del tavolo.
Chi ha vinto, se ne รจ capace, governi.
Noi ci auguriamo che governi meglio di noi, anche se pensiamo che non sarร facile.
A tutte e a tutti dico: non finisce qui. Il nostro tempo tornerร , facciamo sรฌ che tutti insieme continuiamo ad andare avanti. Certo, con ruoli diversi. Certo, riscoprendo la fatica e il sudore. Non sarร una passeggiata, ma sarร un’esperienza bella da fare insieme. #Avanti!