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domenica 16 marzo 2008

GIANFRANCO E' FINI...TO!!!

ROMA - Alleanza Nazionale, confluita all'interno del POPOLO DELLE LIBERTA' si appresta a cancellare il proprio simbolo dopo aver avviato il processo di scioglimento del suo stesso partito, in tutte le Regioni, in tutti i Comuni ed in tutte le Provincie d'Italia i gruppi Consigliari di AN si stanno ridenominando come Gruppi Consigliari di AN-POPOLO DELLE LIBERTA' e non è detto che dopo le elezioni Politiche ed Amministrative del 13-14 Aprile prossimi tali gruppi non si riconvertano nel definitivo appellativo della formazione Berlusconiana, soprattutto se la stessa formazione del Cavaliere Silvio Berlusconi vincerà la tornata elettorale e governerà la prossima legislatura. Alleanza Nazionale dunque al capolinea? Date le circostanze, sembrerebbe proprio così; il suo leader oramai ombra di se stesso e di Berlusconi, sembra fare a gara a chi rinnega di più il proprio passato contro taluni democristiani che lo stanno spingendo tra le braccia del PPE (Partito Popolare Europeo) cosa a lui molto gradita.
Il programma del PDL Berlusconiano è davvero molto simile al programma elettorale del PD guidato da Veltroni, l'alternanza dunque dei due poli sembra scemare anche per il fatto che i loro leader parlano quasi la stessa lingua: un esempio lo è sul problema dei reati pedo-pornografici, entrambi propongono la stessa soluzione della castrazione chimica ed anche su altre questioni d'importanza vitale per il Paese, le risposte dei due schieramenti sono quasi speculari.
Il pericolo di una ricostituzione di un grande Centro politico dato dall'unificazione Governativa dei due poli PDL e PD è tutt'altro che una fantasia remota, può anzi trasformarsi in una pericolosa realtà visto che sia Berlusconi che Veltroni potrebbero, in nome del "bene" dell'Italia, governare insieme l'uno con l'appoggio dei voti dell'altro, visto che appunto i due programmi di governo non sono così tanto discordi.
E l'ex-Missino Gianfranco Fini (nella foto sopra nel 1994 quando saluta Romanamente alla Fascista la folla dei suoi sostenitori) che è anche l'ex-leader di una Destra forte e democratica ma pur sempre tradizionalista, l'ex-Vice-Premier ed ex-Ministro degli esteri...l'Onorevole Gianfranco è Fini...to!!! La sua verve, il suo appeal che lo ha sempre contraddistinto nei comizi elettorali, nelle grandi battaglie politiche di un tempo, nei confronti e nei dibattiti televisivi...tutto è sfumato in un nulla colossale...mai come oggi Alleanza Nazionale ha toccato così il fondo a questi livelli: scarsi contenuti ideologici e politici, valori messi in ombra o alla berlina, militanti e rappresentanti di partito che invece di farsi portabandiera delle idee si sono trasformati in arrivisti, affaristi di bottega avidi solo di fama e denaro...Alleanza Nazionale è un partrito che non c'è più in tutti i sensi del termine.
Tutto è finito grazie solo alla gestione malata quanto mai assurda del suo leader che da qualche anno a questa parte sembra letteralmente impazzito assieme ai suoi fedeli colonnelli (Matteoli, Gasparri, La Russa, Alemanno) i quali in un solo colpo sono riusciti quasi a cancellare la Destra politica dallo scenario nazionale.
Tenendo da parte "La-Destra" di Storace, Buontempo e la Santanchè, non esistono più nell'arco politico istituzionale Italiano veri partiti di destra.
Il PDL è più un'accozzaglia formata dai movimenti storici di quello che era la vecchia "CDL" (Casa delle Libertà) con la sola differenza che adesso ognuno di quei partiti ha rinunciato alla propria storia, alla propia identità ed autonomia per assoggettarsi definitivamente al volere ed al potere del Cavaliere PierSilvio Berlusconi che comanda oggi più di ieri la formazione Liberal-Centrista che lui stesso ha creato pochi mesi fà.
La vera alternativa alle urne sarà boicottare in massa i due poli centristi (PD e PDL) ma temo che sarà difficile, visto le doti amaliatrici delle due Sirenette (Veltroni e Berlusconi) che pur di vincere sono pronti ad imbrogliare anche sè stessi; noi tutti speriamo nel buon senso dei cittadini Italiani, anche se di buon senso questi Italiani molto spesso non nè hanno.
Alexander Mitrokhin


"Fanno i frosci con il culo degli altri!"

Roma - Prego, non arricciate il naso. L’espressione di cui al titolo non l’ho inventata io, ma La Rochefoucauld, letterato francese del 1.600 DC. Espressione che si attaglia al teatrino che si sta recitando nella "colonia Italya". Con tanti squallidi teatranti che gareggiano a chi si dimostra più devoto e più servile verso gli "USA liberatori".
Fortunati noi Italiani "liberati dagli USA". Ci siamo liberati del "bieco tiranno" che ci mandava a riconquistare la Libia e a conquistare l’Abissinia. Il tutto all’insegna di un sogno di megalomania che gli faceva sognare "un posto al sole per gli Italiani" e la "rinascita dell’Impero sui colli fatali di Roma". Insomma delle guerre schifosamente nazionaliste e colonialiste. E meno male, che liberatici dal "male assoluto", ci siamo dati una Costituzione che, all’articolo 11, recita: "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…". Peccato che poi aggiunge: "consente in condizioni di parità con altri stati alle limitazioni di sovranità necessarie….".
Io non so dire se i "Padri Costituenti" erano degli "ingenui" che credevano davvero che, liberatici dal nazifascismo, sarebbero finite le guerre, e le occupazioni militari, e le prigioni militari oppure degli "impostori" che abbellivano con "belle parole" il fatto bruto che, una volta "liberati", ci toccava portare sul groppone il basto del "liberatore". E’ certo però che i nostri politici sanno che, in Italia, l’ambasciatore degli USA gode di uno status particolare. Status che trasmette anche all’ambasciatore di Israele, pupilla degli USA. E che i due ambasciatori leggono, e leggono con la dovuta attenzione, i giornali italiani. E, pertanto, i nostri politici, se dichiarano e quando dichiarano, tengono relativamente conto di come la pensano gli Italiani, ma tengono in debito conto come la vedono gli ambasciatori degli USA e di Israele.
Succede, dunque, che Massimo D’Alema, ministro degli Esteri del Governo Prodi rilascia delle "banali dichiarazioni", auspicando il "colloquio" tra Israele ed Hamas e….. succede il finimondo. Scrivo e ribadisco: si tratta di "banali dichiarazioni", perché, a guardare con una certa attenzione alla realtà delle cose, ci sarebbe da concludere: 1. Israele è uno "stato colonialista" nato su terre storicamente abitate da altri; 2. Israele è uno "stato razzista", avendo cacciato dai paesi natali 800.000 Palestinesi ed impedendone, con la forza delle armi, il rientro. Che da questo nasca l’odio dei Palestinesi contro gli Israeliani e che, di tanto in tanto, ci scappi qualche attentato, è nell’ordine delle cose.
E che altro può fare un politico intelligente ed avveduto? Se non, pur non esprimendo giudizi nel merito, auspicare il "colloquio tra le parti"? Osservo di passata che il Papa, quasi tutti i giorni, esprime simili concetti. Segno che, in diplomazia, il "cerchiobottismo" è segno di "virtù", più o meno esemplare. Solo che l’ambasciatore d’Israele interviene a bacchettare le "banali dichiarazioni" di D’Alema. Guardandosi bene dal bacchettare i continui inviti del Papa al "colloquio". E’ una posizione furbesca, ma in sintonia con il personaggio.
Fin qui ci sarebbe da rispondere con una alzata di spalle, se non fosse per il fatto che Fini (avete presente l’ometto con la kippah?), interviene a criticare D’Alema ed auspica che "l’Italia mandi più soldati in Afganistan, dove c’è da combattere, piuttosto che tenere i soldati in Libano dove stanno a bighellonare". Posizione questa che, in fatto di bellicismo, scavalca le posizioni dell’ambasciatore di Israele. Ma che tiene nel debito conto le richieste che ci pervengono dall’ambasciatore degli USA. Insomma, se Berlusconi vince le elezioni, Fini, con le sue dichiarazioni, si è guadagnato un "posto al sole".
***
Si dice e si scrive che "in Italia non si leggono i giornali". Mai affermazione si rivelò più falsa. In Italia leggono i giornali gli ambasciatori degli USA e di Israele. Che intervengono a chiarire a precisare se qualche politico accenna qualche "belato di indipendenza". Tanto per rammentarci che, nel 1945, "siamo stati liberati". Ma leggono i giornali anche quelli del Partito Democratico. Che non si sanno capacitare: "Possibile che D’Alema si permetta di suggerire il "colloquio tra le parti"? Non sa che Israele (armatissimo) ama colloquiare sparacchiando sui Palestinesi (quasi inermi)? E che, tanto per tenerli in agitazione, li tiene senza viveri, senza medicinali e senza corrente elettrica?". E si adombra che D’Alema, con quelle parole, abbia inteso mettere un bastone tra le ruote di Veltroni (1). Il quale Veltroni, invece, è "tutto per USA ed Israele". Politico avveduto, Veltroni/Cialtroni.
Anche nel Partito delle Libertà leggono i giornali. E Martino constata che, con quella proposta di mandare più soldati in Afganistan, Fini è salito nella considerazione e nella benevolenza degli ambasciatori degli USA e di Israele. Guadagnandosi una buona collocazione nella maggioranza che va a vincere le elezioni. E, allora, alzando la posta, proclama: "SI, mandiamo altri soldati in Afganistan. Ma mandiamone anche in Iraq" (2). E meno male che anche Berlusconi legge i giornali. Legge i giornali e scuote la testa: "Vuoi vedere che questi 2 stronzi, volendo farsi lo sgambetto l’un l’altro, rischiano di farmi perdere le elezioni? Già: perché, prima di passare dagli ambasciatori degli USA e di Israele a prendere ordini, bisogna convincere gli Italiani a votarci". E, allora chiarisce: "Di queste cose parleremo, apportando le opportune variazione. E tenendo conto delle indicazioni dell’ONU". Insomma, in mezzo a tanti politici professionisti, tocca a Berlusconi chiarire, agli occhi del "popolo bue", che loro "prendono ordini dall’ONU". Mai e poi mai prendono pubblicamente ordini dagli ambasciatori degli USA e di Israele. Semmai in privato.
Insomma: è tutto un teatrino. Nel quale i nostri politici si sbracciano a chi è più "patriota". Ovviamente: non "avventure coloniali per conquistarci un posto al sole", un passato di cui vergognarci e da bollare come il "male assoluto". Ma attiva e devota partecipazione perché la multinazionale americana UNOCAL costruisca i suoi oleodotti in Afganistan e la HALLBURTON, altra multinazionale americana, faccia le sue speculazioni in Iraq. I nostri politici, dunque, giocano a chi è più "froscio". Solo che il "culo" lo mettiamo noi. Pagando per le 113 basi militari USA dislocate in territorio italiano, pagando per i 10.000 soldati italiani all’estero a supporto della politica bellicista degli USA. E, mentre noi Italiani paghiamo, i nostri soldati combattono e muoiono per gli interessi degli USA e di Israele. Chi più fortunato di noi? Ci hanno liberato. E ora ci inculano.

Antonino Amato
1)"Le due linee su Hamas" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina 1;
2)"PDL/PD, lite sulle missioni" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina 8;
3)"In Libano con nuove regole d’ingaggio" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina 9;
4)"Tra Kabul e Beirut il centrodestra sancisce la svolta estera" in "Corriere della Sera" del 15 marzo 2008, pagina .
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Comunico in anteprima gli estremi del prossimo numero che va ad uscire;
Ciaoeuropa, n. 4 del 30 marzo 2008:

Elezioni di Merimar;
Finché la barca va…. di Fabio Calabrese;
Cattolici ingenui di Franco Damiani;
E’ in corso un attentato alla Costituzione di Salvatore Macca;
Per capirci, ve lo dico in siciliano di Oscar Aldo Marino;
Solidarietà al popolo palestinese di Comunità Militante Perugia;
Clamoroso riconoscimento di Lodovico Ellena;
Ancora un divieto da "Giustizia Giusta";
Negata la sede di Agostino Rabuffo;
I morti di Gaza non esistono di Enrico Galoppini:
Una strana avventura di Kiriosomega;
Italia: la magia del discorso di Claudio Antonelli;
Come ti erudisco il pupo di Maurizio Canosci;
Il calcio dell’asino di Nando Ventra;
Al guinzaglio dei "liberatori" di Antonino Amato;
Elezioni Nazionali 2008 di Antonino Amato;
Fascismo & dintorni di Antonino Amato;
Se il ridicolo uccidesse di Antonino Amato;
Dacci oggi il nostro servilismo quotidiano di Antonino Amato;
"Fanno i frosci con il culo degli altri" di Antonino Amato;
Rubriche varie.

Il numero è formato da 16 pagine in bianco/nero, formato B4 (250 x 350). Si cedono 3 copie per Euro 3,00; 6 copie per Euro 5,40; 20 copie per Euro 14,00; 50 copie per Euro 29,00. Inviare le richieste a: Ciaoeuropa, casella postale 82, 92100 Agrigento.
Fonte: Antonino Amato (amatoantonino@alice.it)

venerdì 14 marzo 2008

NOI PARLIAMO DEI PROBLEMI: L'INTERVISTA ALLA CANDIDATA PREMIER DE "LA-DESTRA" DANIELA SANTANCHE'!


L'Onorevole Daniela Santanchè


L’economia. La sicurezza. La giustizia. I giovani. Questi e altri temi nell’intervista a Daniela Santanchè, pubblicata oggi da La Nazione-Il Resto del Carlino-Il Giorno, che vi proponiamo in formato pdf nel link quì sotto:

Dacci oggi il nostro servilismo quotidiano!

Roma - Oggi, leggendo il "Corriere della Sera", ho tratto un sospiro di sollievo. E difatti, nell’apprendere della candidatura del "fascista" Giuseppe Ciarrapico (nella foto a destra, Giuseppe Ciarrapico) nel Popolo delle Libertà, avevo temuto che gli USA ci avrebbero bombardato per insegnarci a fare buon uso della "democrazia" che ci hanno portato nel 1945. Leggo, invece, sul "Corriere" che sull’Italia non piovono le "bombe USA" ma le "parole" dell’ambasciatore israeliano a Roma, Gideon Meir (1).
"Parole aspre", scrive il "Corriere" (1). Ma parole più che giuste. Perché D’Alema ha il grande difetto di essere intelligente. E questa "intelligenza" che fa esprimere a D’Alema dei giudizi autonomi seppure prudenti non è consentita nella "Italia liberata dagli USA". Non sa il tanghero che, dal 1945, la "preghiera al Padre" ha subito una variante? Non più "dacci oggi il nostro pane quotidiano" ma "dacci oggi il nostro servilismo quotidiano". Perché è servendo che si riesce a fare politica, ad entrare nella "Casta" e a buscarsi non solo il pane, non solo il companatico ma anche qualche extra per i propri vizi.
Del resto, questo agitarsi di D’Alema è fuori posto. Si preoccupa della pace nel Vicino Oriente? E perché non lascia fare agli Israeliani? Che, tra un rimbrotto agli Europei per la "Shoah" e un ammonimento ai nipoti dei reprobi ("Mai più!"), hanno trovato tempo e modo di costruirsi un loro "Stato ebraico" (legittimo perché "ebraico", non "ariano") e di cacciare 800.000 Palestinesi dai paesi natali per fare posto agli Ebrei. D’Alema stia zitto e lasci fare gli Israeliani. E stia sicuro che, piangendo oggi e piangendo domani sugli orrori della "Shoah", gli Israeliani seppelliranno anche "l’ultimo palestinese". Poi la pace regnerà in Palestina. Una Palestina senza Palestinesi. Ma noi non ce ne accorgeremo. Presi come siamo a piangere sugli Ebrei uccisi nella 2a Guerra Mondiale.
E meno male che Berlusconi, a quanto pare, vincerà le Nazionali 2008. Berlusconi al cui seguito si sono imbarcati tanti "giusti". Si, ci stanno anche Alessandra (la mussolina) e Giuseppe (Ciarrapico). Ma costoro sono solo dei "fascisti improbabili", tanto per fare coreografia e rubacchiare alcuni votarelli alla "Destra" di Storace. Che (anche loro!) parlano di "valori". Ma non chiariscono se sono i valori di "Roma antica" oppure i valori portatici dagli USA coi loro bombardieri.
***
A compensare qualche smagliatura (colpa del cavaliere Berlusconi!) e rassicurarci ci sta Gianfranco Fini. Che dichiara: in Libano abbiamo troppi soldati che stanno lì a bighellonare, inviamoli in Afganistan, dove c’è da combattere (2). E non venitemi a dire che D’Alema è un "ex comunista" e Fini un "ex fascista". Perché tra i due c’è una differenza incolmabile. D’Alema "prende atto" della realtà che lo circonda. E, a modo suo, cerca di volgerla in una "visione multipolare", proponendo "colloqui di pace in Palestina" e "una conferenza per la pace in Afganistan". Usando l’intelligenza che non gli fa difetto. Fini, invece, non ricorre alla sua intelligenza (invero pochina), ma al cuore. Anzi, per rendere meglio, l’idea, oso dire che "Fini ragiona con l’utero". E a quale parte del corpo umano volete attribuire l’insana idea di mandare altri soldati italiani in Afganistan a combattere le guerre americane? Concludo: in fatto di servilismo agli USA e ad Israele Fini batte D’Alema 7 a 0. Amen.
E’ stato detto: "dulce et decorum est pro patria mori". Fini fa suo l’antico detto. Solo che, confusamente, crede e pensa che la "Patria" siano gli USA ed Israele. Fini è stupido? Nossignore: è un italiota che ha capito che gli USA lo hanno "liberato". E che, da "uomo liberato", gli conviene servire fedelmente gli "USA liberatori". Farà una brillante carriera. E, mentre Fini e gli altri "giusti" faranno le loro brillanti carriere politiche, gli Italiani continueremo a pagare le tasse per tenere in piedi 113 basi militari USA in Italia e per mandare i nostri soldati fuori dai confini nazionali. A combattere e a morire per le guerre americane.
Nota bene. Ad una prima lettura potrebbe apparire che io ce l’abbia con D’Alema (cattivo servitore) e con Fini (servitore fedelissimo). Niente di più falso. Mi sono limitato ad esporvi con parole mie, e male assortite, le osservazioni di Massimo Franco (3).

Antonino Amato

"Israele accusa D’Alema: nessun dialogo con Hamas" in "Corriere della Sera" del 13 marzo 2008, pagina 16;
"Fini: più militari in Afganistan. E in Libano ne abbiamo troppi" in "Corriere della Sera" del 13 marzo 2008, pagina 15;
"L’Attesa di una Svolta" in "Corriere della Sera" del 13 marzo 2008, pagina 1!!!
Abbonatevi a "CIAOEUROPA"!!!


Fonte: Antonino Amato (amatoantonino@alice.it)

Le elezioni politiche del 13-14 Aprile 2008 sono truccate???

Roma - I sondaggi, le radio, i telegiornali e i giornali di regime asserviti ai poteri forti e alle corporazioni hanno già deciso tutto: i partiti vincitori che potranno andare in Parlamento e spartirsi seggi saranno solamente 2 insieme a i loro fidi e accoliti alleati. Una VERGOGNA, e di questo ci assumiamo ogni responsabilità, una MAFIA nel senso puro della parola! L'Italia si prepara ad una situazione molto simile alla Russia di Putin: le regole elettorali le decideranno solo Veltrusconi, le leggi le faranno solamente loro e si prospetta nel Parlamento italiano l'assenza di una opposizione forte e combattiva in quanto comunque vadano e quali siano i risultati elettorali l'inciucio o le larghe intese ci saranno e sui temi proprio più importanti per la crescita della nostra povera nazione italiana.Da una parte una fasulla sigla priva di valori e di unica ispirazione putinista, populista e berlusconiano- leninista tenta quotidianamente di infangare e offendere le uniche alternative al duopolio elettorale. Dall'altra parte un partito che dietro l'acronimo di democratico di fatto rappresenta il partito della plutocrazia, dell'ultra-capitalismo yankee e degli interessi delle oligarchie che da sempre condizionano la nazione e che sono oggi responsabili di una estesa disparità fra le classi sociali (Confindustria, Confartigianato ecc.ecc.). A questo duopolio anti-democratico, come modesto movimento politico ci ribelliamo e continueremo a ribellarci ribadendo ancora una volta la nostra totale e sincera indicazione di voto a favore de LA DESTRA per Santanché Presidente. Un piccolo contributo che vuole arricchire un' alternativa seria concreta e di DESTRA al governo di due partiti di cartapesta.
Fonte: Circoli della Destra Nazional-Democratica

domenica 9 marzo 2008

Azzerata Alleanza Nazionale a Massa-Carrara. Adesioni plebiscitarie a La Destra!!!

Massa-Carrara - Con una conferenza stampa guidata da Musetti Gianni capogruppo de La Destra a Carrara, da Italo Marri portavoce regionale e da Luca Lorenzi resp. Nazionale dell’organizzazione giovanile de La Destra, si è letteralmente scatenato un terremoto politico volto a stravolgere completamente gli assetti politici del Centro-destra di Massa-Carrara.Infatti a questa conferenza stampa, gremita di simpatizzanti e tesserati del partito di Storace, hanno preso parte rassegnando le dimissioni da Alleanza Nazionale circa 80% del’intero partito. Fra questi spiccano i tre consiglieri comunali, Stefano Benedetti, capogruppo di AN a Massa da due consiliature nonché l’eletto più votato dell’intera città, Stefano Porzano, consigliere di Massa e Carlo Azioni anch’esso di AN e unico consigliere nel Comune di Montignoso. Oltre a questi visi noti dell’opposizione massese hanno anche aderito in tronco una fitta rete di consiglieri circoscrizionali che rappresentano quasi l’intera rappresentanza istituzionale del loro, ormai ex, partito di Alleanza Nazionale. Con questa botta di adesioni a La Destra, il partito di Fini ha letteralmente perso la propria forza all’interno delle istituzioni e viene declassato automaticamente al terzo posto dei partiti d’opposizione nella Provincia di Massa-Carrara, sostituito interamente dal partito Storaciano. Questa adesioni ovviamente si vanno ad aggiungere alle sottoscrizioni da parte di interi circoli e da consiglieri comunali nel Comune di Carrara dove già da tempo esiste il gruppo consiliare de La Destra e già da tempo Alleanza nazionale era stata sovvertita nei suoi ordini di rappresentanza politica. Italo Marri Portavoce regionale ha riferito che ora La Destra cerchera’ di convincere gli altri partiti della Cdl (Forza Italia, Udc e Lega Nord) a svolgere le primarie per la scelta di un unico candidato a sindaco, altrimenti il partito di Storace a Massa potrebbe anche correre da solo.Per Marri la forza de La Destra sta negli uomini stessi che la compongono, persone limpide e pulite che hanno a cuore il popolo e le sue problematiche e non posti e incarichi utili solo a personalismi e arrivismi dei singoli contro il bene di tutti.
“Una delle maggiori e più rappresentative uscite in blocco verso La destra di tutta Italia ”- ha commentato Gianni Musetti, - “uscite che dimostrano che il nostro partito è in grado di raccogliere e risollevare le sorti del centro destra con il nuovo e frizzante spirito di rinnovamento e di voler tornare a parlare di politica al cuore della gente”
Luca Lorenzi Resp. Organizzativo di Gioventù Italiana dichiara “mi congratulo con i consiglieri di Massa e di Montignoso , con i dirigenti e gli esponenti che per anni hanno militato e fatto politica con la passione che ci contraddistingue nella nostra città, per l’ingresso ne La Destra . Ad oggi possiamo di nuovo dare il benvenuto alla destra in tutti i comuni della nostra provincia , i nostri valori sono finalmente tornati nella politica e al servizio del cittadino e tutto questo mancava ormai da dieci anni.Da oggi partirà un lungo cammino partecipativo che vedrà il nostro simbolo protagonista nelle elezioni amministrative future.
Stefano Benedetti dichiara “siamo finalmente tornati alla nostra casa comune, siamo nuovamente pronti a scuotere l’animo del popolo, un popolo che può trovare in noi i loro diretti rappresentanti nell’intero scenario politico della nostra Provincia - continua il nuovo consigliere della Destra - “rilanciamo l’azione sociale del centro destra e come una ariete andiamo a sfondare l’egemonia economica e culturale che la sinistra ha creato in questo territorio. Con i soli nostri voti personali possiamo partecipare alle prossime consultazioni elettorali di Massa certi di ottenere un risultato esemplare per tutto la coalizione, con l’aiuto di tutti possiamo imporci come prima forza d’opposizione in grado di portare al ballottaggio e alla vittoria La Destra nel comune di Massa. Non ipotesi irreali ma fatti concreti, i sondaggi, per esempio quello redatto da La Parola, un giornale locale di Massa-Carrara, mi da come candidato favorito nel centro-destra. Questo dimostra- conclude Benedetti- che la gente, anche quella che non ha le tessere in tasca, sta dalla nostra parte ed è questo quello che conta.
I dirigenti del partito di Storace non si fermano qui, Nicola Franzoni, Portavoce provinciale annuncia “ quello di oggi è solo l’inizio, il bello deve ancora venire, a presto i giornali dovranno ancora parlare di noi e non solo per i fuori usciti da AN ma anche per una campagna acquisti che stiamo facendo su tutta la provincia in tutte le forze politiche. Stiamo andando a cercare di raccogliere tutti quei personaggi che, puri nell’animo e nella fedina penale, hanno bisogno di una casa politica che li possa rappresentare nelle idee e nelle azioni.

Ufficio Stampa
La destraMS

La Cassazione dà ragione a Storace ma non alla Dc!!!


Roma - L'ufficio elettorale della Cassazione respinge tutti i ricorsi presentati contro le decisioni del Viminale sui simboli dei partiti: ammessa definitivamente «La Destra» di Francesco Storace e Daniela Santanchè, e respinta invece la Dc sia di Angelo Sandri che di Giuseppe Pizza, i cui simboli scudocrociati erano già stati esclusi dall'ufficio elettorale del Viminale.
Bocciati anche i ricorsi delle altre liste. Il ricorso contro «La Destra» era stato presentato dalla lista «Destra Popolare», che ha come capolista Paolo Scagliarini e che si presenterà a Bari. Soddisfatto Storace: «è stata una sconfitta per i nostri avversari, una manovra pesantissima contro una forza politica in costante crescita nei sondaggi». «Evidentemente hanno ormai paura di noi - ha sottolineato la candidata premier de La Destra Santanchè - ma non sono riusciti a fermarci perchè? fortunatamente non tutto si può ancora comprare ed esiste un giudice a Berlino». Il segretario della Democrazia Cristiana, Sandri, annuncia invece il ricorso al Tar contro la decisione della cassazione di non ammettere il suo simbolo. «Credo - ha affermato - che sia ingiusto che un partito glorioso come la DC, che ha fatto la storia d'Italia di buona parte del secolo appena passato, non possa essere presente alle prossime elezioni politiche con il proprio simbolo storico e con il suo nome». E l'altro concorrente sul simbolo scudocrociato, Pizza, ha definito la decisione della Suprema Corte come «paradossale.

Fonte: http://www.iltempo.it/

"Alleanza Nazionale" contro "La-Destra"! Chi cancella la propria storia politica perde il lume della ragione?

Carrara (MS) - Signor Mitrokhin, vorrei intervenire in replica al Consigliere Comunale per "AN-Popolo delle Libertà" Silvia Vanelli in merito alla sua interrogazione Comunale contro il collega di minoranza Gianni Musetti che rappresenta "La-Destra" nello stesso Comune, reo di aver usufruito dei telefoni pubblici per promuovere una manifestazione di Partito...intanto vorrei quì precisare che il Consigliere Musetti aveva l'autorizzazione di utilizzare la saletta della Vice-Presidenza del Consiglio Comunale in quanto richiesta, inoltre le telefonate incriminate servivano per l'attività politica che ogni Consigliere è in diritto di svolgere in quanto lo stesso regolamento Comunale dispone che il Comune è tenuto a mettere a disposizione di ogni singolo Consigliere i mezzi ed i servizi che servono allo stesso per espletare le sue mansioni e la sua attività politica...ricordiamo infatti a tutti che i Consiglieri sono tali perchè eletti dal popolo trà le fila di un Partito Politico!!! Ma taluni Consiglieri si fanno eleggere tramite i voti dei partiti per poi rinnegarli subito dopo essere entrati a Palazzo!!! Il ruolo del Consigliere Comunale è un ruolo prettamente POLITICO!!! Non è un'attività amministrativa e burocratica, altrimenti se così fosse, bisognerebbe abolire la figura del Consigliere Comunale per assumere nuovo personale impiegatizio!!! L'interrogazione della Vanelli è fine a sè stessa, incongruente e inconsistente!!!
Alessandro Bruzzi
Coordinatore Comunale per "La-Destra" a Carrara
Riportiamo quì sotto il testo integrale dell'interpellanza del Consigliere Silvia Vanelli:
Interrogazione di Silvia Vanelli
Ill.mo Sig.Sindaco e Sig. Presidente del Consiglio Comunale
INTERROGAZIONE:
PREMESSO che nel pomeriggio del 3 marzo u.s. la sottoscritta, come altri iscritti di Alleanza Nazionale, riceveva una telefonata proveniente dal numero del Comune di Carrara 0585 – 641261; CONSIDERATO che con queste telefonate il responsabile comunale del partito politico “La Destra” invitava, a nome e per conto del Cons. Musetti, gli iscritti di Alleanza Nazionale a partecipare ad un incontro con l’On. Storace presso l’APT di Massa che si terrà nei prossimi giorni; APPURATO che detto numero telefonico corrisponde a quello dell’ufficio dei vice presidenti del consiglio Comunale di Carrara. CONSIDERATO inoltre che la sottoscritta, recatasi immediatamente in tale ufficio, trovava il responsabile comunale del Partito “La Destra” intento a telefonare il quale, dopo poco, usciva dall’ufficio chiudendolo a chiave; la sottoscritta Cons. Silvia Vanelli, desidera domandare alle SS.VV. quanto segue: Se l’ufficio dei Vice presidenti del Consiglio Comunale è a disposizione del responsabile comunale de “La Destra” per promuovere inviti a conferenze o per svolgere attività politica di partito; se detto responsabile o il di lui partito, o il cons. Musetti, esponente de “La Destra”, sono stati autorizzati dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio o da uno dei Vice presidenti, a far uso dell’ufficio e del telefono a disposizione dei Vicepresidenti del Consiglio; se il locale, nel quale si presume siano contenuti anche documenti e dati sensibili, è a disposizione di ogni associazioni o forza politica che ne faccia richiesta o, piuttosto, sia dotato di serratura e l’accesso sia consentito solo ad alcuni; in quest’ultimo caso, chi è in possesso della chiave dell’Ufficio di Vice Presidenza; desidera inoltre: al fine di verificare l’azione del responsabile de “La destra” ai danni dei contribuenti, acquisire i tabulati telefonici corrispondenti al citato numero e riportanti il traffico delle giornate 2 e 3 marzo; conoscere se, nel pomeriggio, è concesso libero accesso agli uffici incustoditi del Comune di Carrara, a qualsivoglia persona; sapere se altre persone in altre occasioni sono state autorizzate e da chi a svolgere attività di partito e ad utilizzare telefoni od altri servizi del comune di Carrara per promuovere iniziative di partito; in attesa di verificare la possibilità di adire le vie legali a tutela della privacy degli iscritti di Alleanza Nazionale, desidera sapere infine, quali azioni il Sindaco intenda promuovere per impedire l’utilizzo di telefoni pubblici del Comune di Carrara usati per iniziative di partito e se il Sindaco intende adoperarsi in azioni volte a recuperare il costo delle telefonate che sono gravate su tutti i contribuenti di questo comune a vantaggio e per promuovere una manifestazione organizzata da un partito politico.
Silvia Vanelli
Consigliere Comunale a Carrara per "AN-Popolo delle Libertà"

lunedì 3 marzo 2008

Elezioni Presidenziali in Russia, Medvedev: vittoria col 70,23%!!!

MOSCA (Reuters) - Dmitry Medvedev ha vinto le elezioni presidenziali con il 70,23%, dei consensi secondo i risultati preliminari diffusi oggi, e si è già impegnato a portare avanti le politiche del predecessore Vladimir Putin: ma per i critici la vittoria è stata orchestrata per far sì che il leader uscente del Cremlino possa mantenere le redini del potere.
Secondo i dati della Commissione Elettorale Centrale, dopo lo scrutinio del 99,45% delle schede elettorali, Medvedev - candidato del partito Russia Unita - ha vinto con il 70,23% dei voti. Il suo sfidante più forte, il comunista Gennady Zyuganov, ha ottenuto il 17,76%.
Anticipando il tandem che governerà la Russia, la prima uscita pubblica di Medvedev dopo il risultati è stata a fianco del suo mentore Putin sul palco dove si festeggiava la vittoria, nella Piazza Rossa.
Intanto gli osservatori occidentali hanno criticato le elezioni, affermando che non si sono svolte in modo corretto e democratico ma aggiungendo al tempo stesso che il risultato riflette la volontà delle gente russa.
"Il risultato delle elezioni rappresenta di fatto un voto di fiducia nei confronti del presidente in carica", ha spiegato Andreas Gross, capo di un gruppo di osservatori dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
Gli osservatori dell'Osce (L'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) si sono rifiutati di verificare il coretto svolgimento delle elezioni di ieri, facendo riferimento a una mancanza di cooperazione.
Medvedev, che ha 42 anni e sarà il più giovane leader russo dai tempi dello zar Nicola II quando si insedierà il 7 maggio, ha chiesto all'ex spia del Kgb Putin di essere primo ministro. Putin non poteva essere rieletto presidente per scadenza dei termini.
Non è ancora chiaro però chi dei due governerà realmente il paese, e la domanda degli analisti è se una condivisione del potere possa funzionare in una nazione abituata ad avere un solo leader forte.


ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
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