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venerdì 8 febbraio 2013

Ecco perchè oggi dobbiamo votare per il partito de "La Destra" di Francesco Storace: Lo Spot per le Politiche 2013...


 ALLE ELEZIONI POLITICHE 24-25 FEBBRAIO 2013
 BASTA FARE UNA X SUL SIMBOLO PER VOTARE...

Dal voto partirà l'appello per una grande 
Costituente di un popolo di destra da riunire....

 Dopo cinque anni di lotta politica si spazza via l'onta del tradimento
FINALMENTE RINASCE DALLE URNE
LA GRANDE VOGLIA DI DESTRA
Dal voto partira' l'appello per una grande Costituente di un popolo da riunire
Oggi e domani ci giochiamo cinque anni di destino. Della Nazione, del Lazio, della Lombardia e del Molise. Vanno al voto tutti gli italiani, non c'e' girone di ritorno, non c'è ballottaggio. O noi o la sinistra, ogni altro voto - Grillo compreso - favorisce Bersani.
Il centrodestra oggi ha un pezzo in più di affidabilità, rappresentata dalla nostra coerenza. Sembra lontano anni luce quel 2008 in cui brillava accanto a Berlusconi la stella di Fini. Ora ci siamo noi a rappresentare la tradizione politica della destra italiana e la trazione sociale della coalizione. La Destra, con i suoi candidati e le sue candidate, arrivera' da lunedì sera in Parlamento, quando gli scrutini elettorali prenderanno finalmente atto che la nostra presenza politica nel Paese e' incancellabile. Consentitemi di esserne orgoglioso.
Quella pattuglia di deputati e senatori spazzerà via l'onta del tradimento delle nostre idee e sarà la soddisfazione più grande per chi ha lottato in questi anni. Non abbiamo cambiato bandiera, noi lo potremo dire a tutti.
Poi, ci sarà il dopo elezioni. Il risultato elettorale determinerà anche la mia posizione politica personale. Col partito ragioneremo comunque sul futuro delle idee della nostra destra e come organizzare ancora meglio la raccolta del consenso. A me piacerebbe una grande Costituente, composta dai nostri eletti al Parlamento e nelle regioni, inclusi quanti hanno aderito al Movimento nelle assemblee regionali dove si e' già votato, e da loro lanciare il grande appello alla riunificazione. Magari scrivendolo assieme agli intellettuali che più si sono spesi, penso a nomi come Marcello Veneziani e Pietrangelo Buttafuoco. Ma anche un altro pensatore come Fabio Torriero.
La sovranità e' il fulcro attorno al quale tutto deve ruotare e per cui vale la pena di battersi. 
Per dare credibilità al progetto e' bene spendersi in queste ultime ore di voto con tanti indecisi a cui possiamo rivolgerci con la serena convinzione di chi sta dalla parte giusta. Abbiamo un progetto e gambe su cui farlo muovere. Non ci manca il coraggio.
L'Italia ha disperato bisogno di punti di riferimento. 
Dopo le elezioni non ci saranno più egoismi di sorta. Saremo leali con chi lo e' stato con noi e con chi intende esserlo. Non saremo disponibili con i campioni del sotterfugio. Sappiamo già chi sono.
Alle urne, adesso! Per barrare il simbolo del partito più bello e appassionante che esiste. La croce su La Destra aiuta a garantire che i nostri valori resteranno eterni.
Roma - (ITALIA) - Oggi e domani ci giochiamo cinque anni di destino. Della Nazione, del Lazio, della Lombardia e del Molise. Vanno al voto tutti gli italiani, non c'e' girone di ritorno, non c'è ballottaggio. O noi o la sinistra, ogni altro voto - Grillo compreso - favorisce Bersani.Il centrodestra oggi ha un pezzo in più di affidabilità, rappresentata dalla nostra coerenza. Sembra lontano anni luce quel 2008 in cui brillava accanto a Berlusconi la stella di Fini. Ora ci siamo noi a rappresentare la tradizione politica della destra italiana e la trazione sociale della coalizione. La Destra, con i suoi candidati e le sue candidate, arrivera' da lunedì sera in Parlamento, quando gli scrutini elettorali prenderanno finalmente atto che la nostra presenza politica nel Paese e' incancellabile. Consentitemi di esserne orgoglioso.Quella pattuglia di deputati e senatori spazzerà via l'onta del tradimento delle nostre idee e sarà la soddisfazione più grande per chi ha lottato in questi anni. Non abbiamo cambiato bandiera, noi lo potremo dire a tutti.Poi, ci sarà il dopo elezioni. Il risultato elettorale determinerà anche la mia posizione politica personale. Col partito ragioneremo comunque sul futuro delle idee della nostra destra e come organizzare ancora meglio la raccolta del consenso. A me piacerebbe una grande Costituente, composta dai nostri eletti al Parlamento e nelle regioni, inclusi quanti hanno aderito al Movimento nelle assemblee regionali dove si e' già votato, e da loro lanciare il grande appello alla riunificazione. Magari scrivendolo assieme agli intellettuali che più si sono spesi, penso a nomi come Marcello Veneziani e Pietrangelo Buttafuoco. Ma anche un altro pensatore come Fabio Torriero.La sovranità e' il fulcro attorno al quale tutto deve ruotare e per cui vale la pena di battersi. Per dare credibilità al progetto e' bene spendersi in queste ultime ore di voto con tanti indecisi a cui possiamo rivolgerci con la serena convinzione di chi sta dalla parte giusta. Abbiamo un progetto e gambe su cui farlo muovere. Non ci manca il coraggio.L'Italia ha disperato bisogno di punti di riferimento. Dopo le elezioni non ci saranno più egoismi di sorta. Saremo leali con chi lo e' stato con noi e con chi intende esserlo. Non saremo disponibili con i campioni del sotterfugio. Sappiamo già chi sono.Alle urne, adesso! Per barrare il simbolo del partito più bello e appassionante che esiste. La croce su La Destra aiuta a garantire che i nostri valori resteranno eterni.

Francesco Storace
Segretario Nazionale de La Destra

lunedì 12 gennaio 2009

Manifestazione de La-Destra: "Che cosa è successo a Pisa durante il pomeriggio di Sabato 10 Gennaio 2009?"

Il Tirreno di Pisa il giorno dopo la manifestazione de La-Destra...

La Nazione di Pisa nella cronaca di Domenica 11 Gennaio 2009

Il Tirreno di Pisa di Domenica 11 Gennaio 2009

Il Tirreno di Pisa il giorno seguente...

La Nazione di Pisa il giorno seguente...

Gioventù Italiana e La-Destra manifestano in piazza a Pisa

Gioventù Italiana e La-Destra in piazza a Pisa

Simbolo de La-Destra

E’ un copione già visto, quello che si è consumato nella giornata di sabato a Pisa, un copione che rievoca altri tempi che credevamo fossero chiusi definitivamente .
Sabato 10 gennaio Gioventù Italiana movimento giovanile de La Destra scende in piazza per recriminare il diritto all’acqua pubblica e per portare alla cittadinanza la propria proposta che restituisce ai cittadini il diritto ad essere i primi possessori di un bene di vitale importanza quale è l’acqua. Scende in piazza per garantire l’agibilità politica dei propri militanti e delle proprie battaglie in una terra difficile , dove è all’ordine del giorno che chi milita a destra subisca intimidazioni e aggressioni fisiche . Questo quanto è successo circa un mese fa quando alcuni dei nostri militanti mentre distribuivano gratuitamente acqua alla cittadinanza sono stati letteralmente assaliti da oltre cento militanti dell’estrema sinistra.
Sabato 10 gennaio dovevamo essere nella stessa piazza per recriminare il nostro diritto ad esserci e a poter manifestare liberamente, ma non ci siamo riusciti , questa volta si ad attaccarci è stato un potere più forte , lo stesso potere che dovrebbe garantire le regole e i nostri diritti : Sono state le istituzioni.
I fatti sono andati in questo modo : Alle ore 12 la piazza a noi regolarmente destinata con almeno 20 giorni di preavviso era già occupata da gruppi facenti parte ai centri sociali dell’estrema sinistra che senza una manifestazione autorizzata hanno iniziato un volantinaggio dove si sosteneva il doveroso annientamento di forze politiche come la nostra.
Gioventù Italiana in maniera responsabile ha accettato l’idea proposta dal Prefetto e dalle istituzioni di non effettuare più la manifestazione nello stesso luogo per motivi di ordine pubblico ma ha legittimamente chiesto che la solita manifestazione potesse essere spostata in un altro luogo della città . La risposta delle istituzioni è stata netta : Nessuna manifestazione , nessuna diritto a manifestare anche con le regolari autorizzazioni .
La situazione si è dunque capovolta , chi utilizza la violenza e viola la legge viene tollerato , per chi invece segue le regole gli viene tolto il diritto a manifestare.
Le forze dell’ordine dispongono un luogo di concentramento per giovani militanti de la Destra arrivati ormai da molte parti di Italia da cui però sarebbero dovuti partire scortati per arrivare ad un hotel a circa 5 km d Pisa.
I nostri militanti si radunano in via Pietrasantina luogo accordato in extremis con le istituzioni in centinaia , ma qui ad aspettarli ci saranno circa cento poliziotti in assetto anti sommossa, come se i delinquenti oggi a Pisa fossimo noi.
Ancora una volta i militanti di Gioventù Italiana chiedono di manifestare con bandiere slogan e striscioni contro la privatizzazione dell’acqua e contro le lobby affaristiche e politiche che la eseguono. La Polizia con un cordone ferma i nostri manifestanti che in maniera responsabile , tutti uniti e a braccia alzate ribadiscono il loro diritto a manifestare e a esserci .
Di altro avviso sono i responsabili delle forze dell’ordine che circondano la manifestazione per obbligare i ragazzi de la Destra a salire sui mezzi per raggiungere l’hotel , intanto pochi metri da li una ventina di militanti dell'estrema sinistra aggrediscono con violenza inaudita tre partecipanti della manifestazione contro la privatizzazione causandone il ferimento , uno dei delinquenti dei centri sociali viene fermato dalla Polizia che ha visto tutto , ma viene rilasciato immediatamente senza averne preso nemmeno le generalità. Tutto mentre i nostri ragazzi venivano identificati.
Alla fine il senso di responsabilità del nostro partito pone fine a questa paradossale situazione sciogliendo volontariamente la manifestazione visto che dentro di essa vi erano donne , bambini e famiglie intere . Oggi a Pisa abbiamo chiesto ciò che ci era dovuto e ciò che era nei nostri diritti : Manifestare , abbiamo di tutta risposta ricevuto i manganelli.
Siamo certi che vi sia una volontà politica dietro a questa ingiustizia nei nostri confronti e forse anche un timore di fondo per una forza come la nostra che cresce, prende consensi e porta in piazza centinaia di persone su tematiche scomode a molti
Siamo un movimento che rispetta le regole ma vogliamo che venga rispettata la nostra dignità.
Oggi recriminiamo con orgoglio di avere salvaguardato il nostro diritto di manifestare .
A breve torneremo a Pisa, in piazza, e questa volta nessuno ci potrà fermare.

Luca Lorenzi
(Segretario Nazionale dell'Organizzazione di Gioventù Italiana)

lunedì 17 marzo 2008

Rivolta a Mitrovica, polizia Onu si ritira!!!

Tratto dal CORRIERE DELLA SERA - FERITI 13 AGENTI E 20 MANIFESTANTI, DI CUI DUE IN GRAVI CONDIZIONI!
MITROVICA (KOSOVO) - Rivolta a Mitrovica, polizia Onu si ritiraScontri e feriti nella città etnicamente divisa, dove la comunità serba si ribella all’indipendenza di PRISTINA - Precipita la situazione a Mitrovica, dove la comunità serba è in rivolta contro l’indipendenza del Kosovo. La polizia dell’Onu sotto attacco dei ribelli ha ricevuto l’ordine di ritirarsi non essendo più in grado di controllare la situazione. «È stato dato l’ordine alla polizia Unmik di ritirarsi a causa delle rivolte in corso», ha detto una fonte ufficiale.Un portavoce francese della Nato ha riferito che i militari Nato sono stati attaccati con armi automatiche mentre tentavano di sgomberare il tribunale dell’Onu di Mitrovica occupato da alcuni giorni da nazionalisti serbi nella cittadina nel nord del Kosovo. Negli scontri seguiti all’arresto di 53 serbi sarebbero rimasti feriti 13 agenti e 20 manifestanti, di cui due in gravi condizioni.

IL MINISTRO SERBO: «RILASCIARE SUBITO GLI ARRESTATI» - Il ministro serbo per il Kosovo, Slobodan Samardzic, in visita nel nord del Kosovo, ha dichiarato che perché si calmi la situzione a Kosovska Mitrovica devono essere «immediatamente rilasciati» i serbi kosovari arrestati dall’Unmik, la polizia internazionale dell’Onu. Samardzic, in dichiarazioni riportate dall’agenzia serba Tanjug, ha detto che «non è accettabile questo modo di reagire da parte dell’Unmik, soprattutto perché era stato concordato che non si facesse nulla prima del mio arrivo a Mitrovica». Il ministro serbo, in visita, intendeva parlare con i giudici del tribunale internazionale di Mitrovica occupato dai serbi dalla scorsa settimana. Un portavoce dell’Unmik, Djordji Kakuk, ha detto a una radio serbo-kosovara che tutte le persone arrestate saranno processate per direttissima e saranno rilasciate presto in quanto i reati loro ascritti sarebbero di minore entità. Il portavoce ha chiesto ai serbi di desistere dalle manifestazioni per non esacerbare la tensione.



venerdì 14 marzo 2008

NOI PARLIAMO DEI PROBLEMI: L'INTERVISTA ALLA CANDIDATA PREMIER DE "LA-DESTRA" DANIELA SANTANCHE'!


L'Onorevole Daniela Santanchè


L’economia. La sicurezza. La giustizia. I giovani. Questi e altri temi nell’intervista a Daniela Santanchè, pubblicata oggi da La Nazione-Il Resto del Carlino-Il Giorno, che vi proponiamo in formato pdf nel link quì sotto:

domenica 9 marzo 2008

La Cassazione dà ragione a Storace ma non alla Dc!!!


Roma - L'ufficio elettorale della Cassazione respinge tutti i ricorsi presentati contro le decisioni del Viminale sui simboli dei partiti: ammessa definitivamente «La Destra» di Francesco Storace e Daniela Santanchè, e respinta invece la Dc sia di Angelo Sandri che di Giuseppe Pizza, i cui simboli scudocrociati erano già stati esclusi dall'ufficio elettorale del Viminale.
Bocciati anche i ricorsi delle altre liste. Il ricorso contro «La Destra» era stato presentato dalla lista «Destra Popolare», che ha come capolista Paolo Scagliarini e che si presenterà a Bari. Soddisfatto Storace: «è stata una sconfitta per i nostri avversari, una manovra pesantissima contro una forza politica in costante crescita nei sondaggi». «Evidentemente hanno ormai paura di noi - ha sottolineato la candidata premier de La Destra Santanchè - ma non sono riusciti a fermarci perchè? fortunatamente non tutto si può ancora comprare ed esiste un giudice a Berlino». Il segretario della Democrazia Cristiana, Sandri, annuncia invece il ricorso al Tar contro la decisione della cassazione di non ammettere il suo simbolo. «Credo - ha affermato - che sia ingiusto che un partito glorioso come la DC, che ha fatto la storia d'Italia di buona parte del secolo appena passato, non possa essere presente alle prossime elezioni politiche con il proprio simbolo storico e con il suo nome». E l'altro concorrente sul simbolo scudocrociato, Pizza, ha definito la decisione della Suprema Corte come «paradossale.

Fonte: http://www.iltempo.it/

sabato 16 febbraio 2008

Quanto pesa la Santanchè. La prima donna che corre da premier!

Roma - Sarà la prima donna nella storia della Repubblica Italiana a correre come candidata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri alle prossime elezioni politiche. Daniela Santanchè, già a capo del dipartimento delle pari opportunità di An, poi trasmigrata ne La Destra di Francesco Storace fino a diventarne la candidata designata per Palazzo Chigi. Una scelta di rottura, che arriva dopo il mancato accordo tra il neonato movimento e il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi che, secondo la neodesignata, “non è imputabile direttamente al Cavaliere, ma a tutti i piccoli uomini che gli stanno attorno e che lo assediano”.
Una decisione per molti coraggiosa, per molti altri azzardata: gli ultimi sondaggi danno il nuovo partito al 3%, ma di questo l’aspirante premier non sembra preoccuparsi: “A parte il fatto che queste misurazioni sono state fatte prima della scelta di correre da soli, noi non facciamo comunque la chimica della politica. La politica è una passione e non abbiamo paura di farci contare. Se non andrà, vorrà dire che non entreremo nelle due Camere. D’altronde, quello parlamentare non è uno stipendio, ma una carica da portare avanti con impegno e responsabilità”.
Onorevole Santanchè, si aspettava una simile scelta da parte del suo partito?
Certo che no. Ho ancora addosso il brivido che ha seguito la mia designazione da parte di Francesco Storace, al nostro congresso di domenica: i delegati si sono alzati tutti insieme e hanno cominciato a scandire il mio nome.
La sua decisione ha però fatto storcere il naso a qualcuno degli osservatori, che non ritiene che la sua immagine sia conciliabile con quelle di Francesco Storace e Teodoro Buontempo.Questi stereotipi sono pure creazioni della carta stampata. Io sono e mi sento perfettamente integrata al popolo della destra.
Perché l’elettorato moderato dovrebbe scegliervi?
Abbiamo il coraggio di chi ci crede e la passione di chi vuole provarci per evitare ogni forma di inciucio. La destra, che è parte del Dna del nostro Paese, non può essere cancellata con un colpo di spugna dalla storia d’Italia. Personalmente, penso poi che in questi anni di impegno politico io abbia fatto qualcosa per le donne. Mi auguro che gli italiani e soprattutto le italiane mi seguiranno. Forse non avrò un carattere meraviglioso, ma sono una persona che ha sempre mantenuto ciò che ha promesso.
Quanto peserà la sua immagine sull’elettorato indeciso?
Francamente non lo so. So però per certo che i primi segnali di adesione al progetto sono incoraggianti. Ieri, sono partite le sottoscrizioni spontanee: ebbene, sono arrivate centinaia di mail, in alcune delle quali c’è perfino chi ha rinunciato al caffè, per “dare i soldi alla Santanchè”. In Italia, c’è un popolo autentico che si impegna nella partecipazione perché non è animato da interessi personali. È quello che mi sostiene, ed è quello che noi della Destra dobbiamo convincere. Per il resto, si vedrà.

La Destra e Fiamma Tricolore presentano il simbolo!!!

Roma - Destra presenta simbolo, molto simile a quello di An La Destra di Francesco Storace presenta il nuovo simbolo con cui correrà alle elezioni e per far posto al simbolo dei nuovi alleati della Fiamma tricolore di Luca Romagnoli, conia un segno grafico con doppia fiamma che assomiglia molto a quello che An ha appena abbandonato, per confluire nel Pdl di Silvio Berlusconi. "C’e’ qualcosa di destra oggi nel sole” - La Destra di Francesco Storace prende in prestito “L’aquilone” di Giovanni Pascoli e parafrasando l’incipit della famosa poesia conia il suo slogan elettorale e risponde cosi’ allo “Yes, we can” di Walter Veltroni e al “Rialzati, Italia” di Silvio Berlusconi. In una conferenza stampa a Montecitorio, il movimento dell’ex governatore del Lazio ufficializza la scelta di presentarsi da soli alle urne, uniti solo alla Fiamma tricolore di Luca Romagnoli. “Andremo da soli alle politiche e alle amministrative -annuncia il presidente Teodoro Buontempo- Daniela Santanche’ e’ la nostra candidata premier, Francesco Storace il nostro candidato sindaco a Roma e io il candidato alla presidenza della Provincia di Roma”. E’ stato presentato anche il nuovo simbolo con cui la Destra correra’ da sola alle elezioni. Per far posto al simbolo dei nuovi alleati della Fiamma tricolore di Luca Romagnoli, conia un segno grafico con doppia fiamma che assomiglia molto a quello che An ha appena abbandonato per confluire nel Pdl di Silvio Berlusconi.Del simbolo della Destra rimane la parte superiore azzurra con la scritta bianca “la Destra” e la fiamma color oro impugnata sulla sinistra del tondo. Scompare pero’ la bandiera tricolore nella parte inferiore, per far posto a un fondo bianco e al cerchio della Fiamma tricolore. L’effetto grafico, alla fine, ricorda molto il simbolo di An, diviso a meta’ tra bianco e azzurro, con la fiamma del Msi al centro della parte inferiore. Il presidente del partito, Teodoro Buontempo, interrogato dai cronisti sulla somiglianza dei due tondi elettorali, dice: “Somiglia a quello di An? Noi abbiamo solo unito due simboli. Poi ognuno, con la sua fantasia, ci puo’ vedere cio’ che vuole…”. La candidata premier Daniela Santanche’ e Buontempo, presidente del partito, hanno definito la loro iniziativa come un ‘’evento straordinario'’ che consentira’ alla destra inItalia di avere ancora un futuro. Il loro slogan infatti, scandisce Buontempo, e’: ‘’La Destra c’e”’.I due parlamentari, accompagnati da Luca Romagnoli e dal senatore Stefano Morselli, hanno spiegato la loro decisione di andare da soli alle elezioni politiche e amministrative del 13-14 aprile con il fatto che ‘’la dignita’ e’ un bene indisponibile'’ e che ‘’la destra e’ un valore non in vendita'’. Quindi, hanno criticato Silvio Berlusconi per la scelta che sta facendo di apertura al dialogo con il Pd dopo le elezioni e di alleanza con Fini: ‘’Attento Silvio - ha detto Santanche’ - perche’ ti stai mettendo con chi ti voleva fottere la moglie: Veltroni, e con chi voleva rivoltarti come un pedalino: Di Pietro'’. ‘’E come puoi dormire Silvio - ha aggiunto la parlamentare riferendosi a Fini pur senza mai nominarlo - se ti stai per mettere con il tuo peggior traditore che ti definiva ‘ectoplasma’ e che voleva ricattarti sulla Gentiloni e che se fossi morto voleva prendere il tuo posto?’. Poi sulla decisione di Fini di confluire nel Pdl la Santanchè affonda il coltello nella piaga. ‘’Cosa pensiamo della scelta di Fini?Che e’ stato coerente, perche’ il suo obiettivo era quello di entrare nel Ppe per legittimarsi. E cosi’ ha fatto. Ha sciolto un partito per una questione di legittimazione personale. Ora probabilmente diventera’ presidente della Camera o vicepremier ed e’ quello che voleva'’.“Ci e’ stato fatto un ricatto: dovete sciogliere il vostro partito”, spiega Teodoro Buontempo. Ma ‘’la dignita’ e la coerenza sono valori non in vendita'’. ‘’I nostri seggi ce li vogliamo sudare, con il nostro simbolo e con i nostri soldi, perchè sia chiaro che non abbiamo avuto mezzo euro da Berlusconi, ne’ glielo abbiamo chiesto'’. La questione e’, sottolinea il presidente del partito, che'’non possiamo annullare le ragioni per le quali abbiamo fondato La Destra. Ci vergogneremmo per tutta la vita se oggi noi voltassimo le spalle al popolo di destra. Andiamo da soli, raccoglieremo le firme e faremo una campagna elettorale determinata'’. Il cartello punta al 4% delle preferenze e Buontempo lancia ‘’un appello agli elettori di An'’, perche’ chi non e’ d’accordo con lo sciogliemto del partito nel Pdl ‘’non ha piu’ alibi'’: O credono in quel progetto, oppure oggi c’e’ La Destra'’. E ‘La Destra c’e'’, spiega il responsabile dell’organizzazione, Stefano Morselli, sara’ proprio lo slogan della campagna elettorale. La discesa in campo da soli ‘’ha creto molto entusiasmo'’ e annuncia, saremo presenti con i gazebo in tutta Italia'’. Confermate anche le candidature di Storace per la poltrona di sindaco di Roma e di Buontempo per Palazzo Valentini. ‘’Nei momentidifficili si vedono le persone che hanno la schiena dritta'’, sono le parole con cui Buontempo ringrazia Romagnoli. E Santanche’ ricorda: "Volevano comprarci, ma siccome non facciamo politica per soldi quella non era la nostra moneta'’. Altra partita aperta e’ quella della presenza in tv di tutti i candidati premier. ‘’Non faremo sconti a nessuno'’, rimarca ancora Buontempo che chiede pari opportunità e pari visibilità per tutti.

domenica 10 febbraio 2008

E' ufficiale: "La-Destra" di Storace si presenterà da sola alle elezioni del 13 e 14 Aprile 2008, Daniela Santanchè candidata Premier!!!

TRIESTE - E' ufficiale, il nuovo Partito "La-Destra" con a capo il Senatore Francesco Storace, ufficializza le sue intenzioni per la corsa alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 Aprile 2008: il simbolo della fiaccola sarà presente sulle schede elettorali e si presenterà da solo con l'Onorevole Daniela Santanchè candidata Premier per "La-Destra"; dunque niente confluimento dentro il Partito del Popolo delle Libertà dell'Onorevole Pier Silvio Berlusconi e niente confederazione con il Centro-Destra di Alleanza Nazionale (che sembra intenzionata a confluire nel Partito di Berlusconi rinunciando a presentare il roprio simbolo) e niente alleanze con UDC o con la Lega Nord, il Senatore Francesco Storace da Trieste, dove con tutti i massimi dirigenti nazionali de "La-Destra" e tutti gli eletti arrivati da tutte le Regioni d'Italia stà celebrando la "Giornata del Ricordo" per commemorare le vittime dell'eccidio delle Foibe Carsiche, ha indicato definitivamente quella che sarà la prossima strada del Partito: lotta alla Sinistra e alternativa al Centro-Destra che oramai di Destra ha ben poco da presentare.
Gli ultimi sondaggi registrano, come abbiamo già detto, il 5,5% dei consensi per "La-Destra" che sfiorerebbe addirittura il 6% con l'Onorevole Daniela Santanchè candidata Premier.
Il popolo di Destra ora è pronto per dare il via alla Campagna Elettorale, Aprile è alle porte ed il lavoro da fare è tanto.

Alexander Mitrokhin

























Berlusconi rilancia: “Pensiamo a governare!"

Tratto da Il Tempo: Berlusconi rilancia. Veltroni va da solo, il Cavaliere vuole fare di più. Andare oltre. «Non dobbiamo pensare solo a vincere, ma a governare. E governare bene» […] spiega a Francesco Storace, Daniela Santanchè e Teodoro Buontempo che riceve in serata. Prima li tranquillizza e fa capire che l’ipotesi di sole quattro liste, soltanto quelle dei soci fondatori del centrodesra(FI, An, Udc e Lega), non è in campo: «Non esiste». E sposta l’attenzione: «Non è quello il punto. Dobbiamo pensare al dopo. Non voglio più le fibrillazioni che abbiamo avuto l’altra volta». Sotto sotto, il Cavaliere non lo dice ma immagina una coalizione nella quale An e Udc sono meno forti, meno capaci di condizionare l’esecutivo. Quella che vive Berlusconi è una sorta di «sindrome Follini», il ricordo di quelle giornate passate a rispondere a ogni minima battuta, sempre velenose, dell’allora segretario Udc. Le discussioni estenuanti sul modo e sui tempi della riduzione delle tasse, il continuo mettere in discussione il contratto con gli italiani firmato in diretta tv da Bruno Vespa. No, mai più. Il Cavaliere pensa ad una dozzina di disegni di legge, già scritti e belli che pronti, da presentare agli alleati. Chi ci sta, bene, ha l’obbligo di sottoscrivere pubblicamente. Altrimenti si va avanti lo stesso. Per questo non si esclude nulla. «Possiamo anche immaginare una lista unica, del Popolo delle Libertà», spiega al primo alleato che vede dopo la morte di mamma Rosa. Già, la mamma. Non è un fatto secondario. Certo, Berlusconi ha fatto di tutto in questi giorni per mostrarsi sereno e fingere di andare avanti come se nulla fosse successo. In privato non è così. «Non ho dormito in queste ultime notti», racconta. Poi si torna a parlare di politica. Si fanno ipotesi, ipotesi su ipotesi. L’indicazione è quella di presentarsi agli italiani con un chiaro segno di unità. Oggi a maggior ragione dopo l’uscita di Veltroni che «yes, we can» («sì, noi possiamo») ha annunciato la corsa solitaria. E certo il centrodestra non può rispondere con venti liste. Si pensa a semplificare. Viene rispolverata la vecchia soluzione dei quattro soci fondatori affiancati da una lista con tutti gli altri dentro sotto la dicitura «Berlusconi presidente». Oppure anche la lista Popolo delle Libertà, da affiancare alle altre. In questo senso spinge Michela Vittoria Brambilla, che sventola sondaggi per i quali il valore aggiunto dei suoi Circoli sarebbe del 5-6 per cento. Forse anche più se si considera che potrebbero pescare in un elettorato di delusi del centrosinistra. Insomma, siamo in una fase di studio. Si cercano schemi diversi. Si pensano le varie formazioni da proporre in campo, come sfruttare al meglio, nelle pieghe della legge elettorale, il modo per affondare gli avversari. E di avere un Parlamento fedele, una maggioranza compatta. Proprio per questo è stato delegato un gruppo ristretto di Forza Italia che, a via dell’Umiltà, ha il compito preciso di mettere a punto tutte le soluzione, di andare avanti facendo proiezioni con i sondaggi. Si tratta di incontri interlocutori. Berlusconi non ha ancora scoperto le carte della sua campagna elettorale. Lo farà più avanti, ha sempre fatto così. Le idee migliori le ha sempre tirate fuori nel finale. Ma le linee guida, quelle sì, sono chiare. O si è con lui o sarà difficile trovare spazio nel prossimo Parlamento.
Molta Fantasia - (di Francesco Storace): I giornali si sbizzarriscono a raccontare la chiacchierata di ieri con Berlusconi, con me, Daniela e Teodoro. Molto semplicemente, gli abbiamo detto che La Destra è pronta a combattere con la propria lista, che non chiediamo ospitalità in liste altrui. Berlusconi conosce chi siamo e sa da chi si deve guardare. Domenica, da Trieste, si parte.


Fonte: http://www.ladestra.info/

lunedì 4 febbraio 2008

Il Partito "La-Destra" secondo sondaggi sfiora il 6% dei consensi...




ROMA - Tre mesi fà autorevoli sondaggisti nazionali registravano il nuovo Partito "La-Destra" fondato dal Senatore Francesco Storace e dall'Onorevole Teodoro Buontempo con la media del 3,5% dei consensi, a distanza di tempo la popolarità del nuovo movimento destrorso sembra crescere a discapito dell'improvviso e naturale crollo di Alleanza Nazionale che dalla media del 11-12% dei consensi sembra precipitare più in basso verso l'8-8,5% crollo ovviamente dato dalla fuoriuscita dal Partito di Fini di ben un terzo della sua classe dirigente e dei suoi iscritti e militanti...ad oggi "La-Destra" di Storace sembra attestarsi nella media nazionale del 5,5% e se il trend continuerà costantemente ad aumentare non è detto che alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 Aprile 2008 il movimento "La-Destra" non possa sfiorare il mirabile tetto del 6% dei voti; sempre secondo queste fonti autorevoli che parlano di un avvicinamento del mondo femminile al Partito di Storace e soci, in netto contrasto chi pensa che "La-Destra" sia un movimento-caserma maschilista, grazie alla nuova politica per le donne portata avanti come una bandiera dall'Onorevole Daniela Santanchè appena entrata trà le fila dirigenziali de "La-Destra" a Roma, circondata da valide colleghe quali la Ciabò nel Comune di Milano in Lombardia e da tante altre donne che sia a livello nazionale, sia a livello regionale e locale, riescono ad amalgamare l'idea di una Destra anche al femminile.
Inoltre, cosa rarissima oramai all'interno dei tanti Partiti Italiani, "La-Destra" di Storace conta una classe dirigente giovanissima, nuove generazioni di trentenni e quarantenni affiancati da tantissimi giovani under-30 stanno costruendo guidati ed assistiti dai loro leader nazionali e regionali che hanno ovviamente più esperienza alle spalle, le basi di questo movimento nato da appena 6 mesi...un partito dunque in controtendenza, dove il futuro conta più di tutto, dove a chi merita di più verrà lasciato spazio per lavorare, senza tenere conto dell'età o dell'appartenenza di classe sociale od economica.

Ai posteri la lunga sentenza....


Alexander Mitrokhin





"La-Destra" di Francesco Storace sfiora il 6% dei consensi...


Roma - In aumento la popolarità del nuovo Partito fondato dal Senatore Francesco Storace e dall'Onorevole Teodoro Buontempo, qualche settimana fà autorevoli sondaggi lo registravano nella media Nazionale del 3,5% dei consensi...oggi invece alcune voci autorevoli e fondate lo danno al 5,5% dunque in netta crescita di popolarità...addirittura vicino al clamoroso tetto del 6% dei consensi, in contrapposizione al disastroso crollo di Alleanza Nazionale che andrebbe a perdere 4 punti in percentuale!!! (Dal 12% circa scenderebbe all'8%)...

FORTE PRESA DI POSIZIONE DI GIANNI MUSETTI SULLA FUNZIONE DEL DIFENSORE CIVICO!!!

Musetti: “Mi volevano sfiduciare perché dico troppe verità!”

Carrara - Torna di nuovo all’attacco, Gianni Musetti consigliere de La Destra a Carrara, (nella foto a sinistra), lo fa contro il vecchio difensore civico Ferdinando Bertoli , colpevole, secondo Musetti, di essere un uomo al servizio della sinistra.
“Sono stato attaccato da ogni parte - dichiara Musetti - in Consiglio Comunale da Consigliere Boni, il Commissione di controllo e garanzia, addirittura mi ha ripreso anche il Difensore civico regionale Morales, oggi “La storia mi ha dato ragione”. Avevo detto che dovevamo e dobbiamo trovare un difensore civico slegato e lontano dai partiti, che abbia a cuore le istanze della popolazione e non quelle delle grigie segreterie di partito, ovviamente mi riferivo anche ai trascorsi difensori civici, che secondo il mio punto di vista, sono stati sempre toppo frenati nella propria azione di controllo dalle logiche di “palazzo” e di potere.
Bertoli ne era un esempio, -continua il consigliere de La Destra- sempre attento a non ledere agli amministratori e a non destare preoccupazioni a giunta e Sindaco. Mi è stato detto che deliravo e che offendevo una persona libera da ogni logica partitica. Non più tardi di ieri, compro il giornale e a conferma di quanto ho sempre detto, il signor. Bertoli Ferninado appariva come Presidente di seggio nelle sezioni del Partito Democratico.
Nulla da recriminare a Bertoli per la sua adesione al PD, ma a me pare vergognoso che a distanza di pochi giorni dalle sue dovute dimissioni esso sia già ritornato nelle file dello stesso partito (DS e margherita) che lo aveva eletto come difensore civico.
E questa la vogliono chiamare libertà dalle logiche di partito-continua Musetti- un Difensore Civico che per riconoscenza del proprio lungo e ben retribuito mandato torna a servizio del partito che lo ha eletto?
Speriamo almeno che io abbia il diritto di pretendere che il prossimo difensore Civico sia dalla parte dei cittadini e non dei politici. Nello stesso modo spero che questa mia pretesa non valga a qualcuno per continuare a chiedere le mie dimissioni dalla commissione che presiedo - conclude Musetti.


Il Consigliere Comunale per "La-Destra" (Carrara)
Gianni Musetti

Intervista a Luca Lorenzi, Dirigente Nazionale di "Gioventù Italiana" - (La Destra): "Casa, Acqua e Lavoro, tre battaglie da portare in piazza”!!!

Di Matteo Fiorani - Tratto dall’Opinione: Un giovane toscano, Luca Lorenzi, di Massa ma studente universitario a Pisa, dove da anni opera politicamente, responsabile organizzativo di“Gioventù italiana” il movimento giovanile de La Destra di Storace.Quali sono motivazioni ti hanno spinto ad aderire a La Destra di Storace?La domanda andrebbe posta in altri termini: per quale motivo non avrei dovuto aderire a questo nuovo partito ? Per questo vorrei citare Francesco Storace quando afferma: “Non bisogna avere coraggio ad aderire a La Destra , bisogna avere coraggio a rimanere in Alleanza Nazionale. Personalmente ho, sin dall’inizio, creduto a questo progetto. In Italia c’è voglia di destra, di una destra moderna che guardi al futuro ma che abbia il coraggio di non rinnegare i propri valori. Rimanere in An avrebbe significato rinnegare larga parte di quei valori, l’esperienza politica in quel partito è stata quanto di più scoraggiante possa accadere ad un giovane che si avvicina alla politica, in quel partito i giovani vengono utilizzati come strumenti elettorali o di ricatto politico.
Ad un dirigente nazionale non si può non chiedere un commento sulla reazione rabbiosa di An di fronte al PDl di Berlusconi.Berlusconi è l’unico leader politico in Italia che riesce a fare in dieci minuti quello che gli altri leader di partito fanno in almeno 10 anni di politica. E questo di certo non va giù a molti. Fini ha esasperato un processo interno per pura logica personale e di lobby, ha perso il contatto con la base, ha rotto un legame di fiducia che si era costruito in 40 anni di lotte e sacrifici , penso che ad oggi situazioni politiche esterne gli hanno scombinato molti dei suoi piani e si ritrova con un partito senza una linea politica ne una collocazione ben precisa. Non può tornare a destra come non potrà andare al centro, è un animale politico ormai braccato e se ne sta rendendo conto, questa è da considerarsi come una reazione normale per chi si ritrova in quella condizione.
Ha ancora senso parlare di un movimento giovanile nel 2007?I partiti ragionano con logiche di potere e di interesse e da queste logiche vengono automaticamente esclusi i giovani del paese, questo ha portato ad un impoverimento generale della politica italiana, in parlamento non esiste una rappresentanza della popolazione al di sotto dei trentacinque anni e questo è scandaloso. Oggi il nostro futuro viene deciso da gente che ha 80 anni e che non vedrà i frutti delle proprie scelte di oggi nella società di domani. Il movimento che vogliamo costruire dovrà rigettare le logiche di carrierismo interno, le logiche che in questi ultimi anni ha visti contrapposti fiduciari e comunità manipolate da esponenti di questa e quella corrente. Noi vogliamo tornare ad essere il motore che muove con il proprio dinamismo le idee di questo partito. Vogliamo tornare ad essere avanguardia per le scelte politiche del partito e del paese intero, da qui la scelta di avere una nostra autonomia all’interno del partito.
Al di là degli schieramenti, quali passi dovrebbero seguire i giovani per farsi spazio in politica?Una sola regola, pensare sempre con la propria testa e agire secondo i propri valori. Evitare l’omologazione che la casta vorrebbe imporci, comprendere che il paese avrà bisogno di nuovi modelli di riferimento a cui ispirarsi, basta ascoltare le dichiarazioni che a volte fanno certi politici sia del centro destra che del centro sinistra, note stonate di un’unica melodia. Dobbiamo tornare a combattere nel terreno delle idee e delle azioni, essere l’anello di congiunzione tra nuove generazioni e politica. Solo attraverso questa autonomia culturale e di idee potremmo domani dare il nostro contributo al paese uscendo dalle logiche dalle caste che ad oggi tengono in mano il potere in Italia.
Quali sono i principali riferimenti di un movimento giovanile che si ritiene l’erede diretto del Fronte della Gioventù?Vorremmo essere eredi di un idea senza se e senza ma, i riferimenti culturali sono quelli classici a cui si ispira quella destra italiana che non ha ancora perso la sua identità sociale . Ma vorremo modelli reali a cui ispirarci e a tal riguardo non possiamo non ricordare quei tanti giovani, che in un periodo particolare del nostro paese ,in cui fu combattuta una guerra, si sono schierati nei movimenti giovanili di destra, pagando con la vita quella scelta. A quei giovani, più di trenta vite spezzate da un odio cieco e folle, va il nostro pensiero. Quei giovani sono oggi per noi modello di vita e il messaggio che essi lasciano alle generazioni future è tanto chiaro quanto assordante: le proprie idee e il diritto di poter lottare per esse sono più importanti anche della vita stessa. E’ grazie anche al sacrificio di questi giovani che oggi noi possiamo essere impegnati in politica.
Si pensa sempre che i partiti di Destra siano maschilisti e sessisti. Questo è un punto assolutamente da sfatare, la presenza femminile in politica è sempre stata ostentata da una non cultura dominante assolutamente sbagliata, di sicuro manca una vera e propria rivoluzione culturale che in altri paesi europei c’è stata. Anche se il nostro movimento è nato da poco già molte ragazze ne fanno parte, molte di esse fanno parte del comitato promotore del movimento e danno giornalmente un contributo fondamentale per la crescita di questo movimento.
Un incarico di responsabilità, condurre un movimento giovanile nel centro destra. Confrontarsi con realtà diversissime. Quali obiettivi e quali parole d’ordine su cui impostare l’azione politica.Prima di tutto devo chiarire che dietro questo movimento vi è una classe dirigente giovanile formidabile, le decisioni vengono prese in maniera collegiale questo perchè la nostra è a tutti gli effetti una comunità. Inoltre dobbiamo contare tra le nostre fila di un esponente politico del calibro di Alberto Arrighi la cui esperienza e bravura riesce a coordinare il tutto. Oltretutto basta osservare il nome che abbiamo voluto dare al movimento “Gioventù Italiana” un nome che non vuole di certo chiudere le porte a nessuno, un movimento che vorrebbe andare a parlare a tutta la gioventù di questo paese, dai ragazzi schierati a destra ma anche a chi oggi si definisce di sinistra, solo così potremmo innescare una vera “Rivoluzione Italiana”. Vorremmo tornare a parlare di tematiche che toccano la vita e i problemi di tutti i giorni, e dunque scrollarci di dosso l’etichetta da partito dei piccoli. Casa, Acqua, Lavoro, tre battaglie a cui la gioventù italiana non potrà rinunciare, tre battaglie che porteremo in piazza, con azioni di protesta e di informazione, tre proposte da noi formulate per porre un rimedio immediato a questi tre problemi del paese. Tre diritti ad oggi negati alle generazioni del futuro!"

Gioventù Italiana: Azione dimostrativa contro il carovita!!!

Gioventù Italiana, movimento giovanile de La Destra del Lazio lancia la battaglia contro rincari e carovita. Parte un’iniziativa concreta ed alaborata in mesi di lavoro, e la cornice scelta per l’inizio di questa nuova intensissima battaglia sociale è stata la presentazione di Buontempo candidato alla provincia di Roma. CARTA SOCIALE DIRITTO POPOLARE. Con questo slogan i giovani del partito di Storace e Buontempo si sono schierati lungo la galleria del teatro a conclusione del comizio, quando l’inno de La Destra ha invaso il Teatro Capranica. Piovono più di 400 volantini per la CARTA SOCIALE e contro il carovita sulla platea, tra gli applausi dei militanti, mentre all’uscita venivano distribuiti altri 500 volantini con le linee guida del progetto per aleggerire la spesa delle famiglie. Dopo tre mesi di lavoro e la presentazione del progetto da parte del dott. Luigi Gabriele durante il convegno a Fiuggi organizzato da Gioventù Italiana, il movimento giovanile trasforma l’iniziativa in battaglia sociale. A promuovere l’iniziativa a margine del comizio di Storace e Buontempo, c’era tutta la gioventù italiana del Lazio con i militanti delle varie realtà provinciali, il portavoce regionale Alessandro Messa, il federale della provincia di Roma Forte, la Gioventù Italiana di Roma con Ricchiuti, i dirigenti nazionali Massimiliano Macera e Valentina Pochesci, Luca Lorenzi Responsabile Nazionale dell’organizzazione Gioventù Italiana dichiara alla stampa : “ L’iniziativa dei ragazzi di GI del Lazio non rimarrà isolata. Porteremo la proposta della Carta sociale in tutta Italia, in tutte le città della penisola, li dove il carovita è una spada di Damocle che pende sulla testa dei singoli cittadini e di intere famiglie. Mentre il Parlamento pensa solo alla legge elettorale e a creare un abile salvagente per le sinistre,- continua Lorenzi- noi rimaniamo al di la della barricata, la dove la vita non è legata ai salotti di “Porta a Porta” e alle sfilate dei politici mondani, noi rimaniamo la dove si vive ogni giorno il disagio sociale la dove vi è un popolo che ha bisogno di risposte concrete e imminenti fatti.Noi non combattiamo per aumentare i consumi delle famiglie ma per mettere le famiglie in condizioni accettabili per poter consumare e vivere senza l’ombra della depressione economica e dell’usura di mercato. Siamo una forza sociale e popolare, -conclude il resp. Di GI- Vicino alla gente e lontani dai “Palazzi”.


lunedì 28 gennaio 2008

ARRIVANO MINACCE DI MORTE AL LEADER DE "LA-DESTRA" FRANCESCO STORACE!!!

Il clima si fa torbido. Ora ci sono intimidazioni, che gli inquirenti verificheranno nella loro potenzialità. Oggi, nel mio ufficio, ho trovato una lettera contenente minacce – rivolte anche ad altri esponenti del centrodestra – con attaccato un proiettile.
La missiva recitava: “Alcuni giorni passati una nostra cellula ha scritto ai fratelli Berlusconi al Giornale.. Li abbiamo informati che alla prima occasione si prenderanno un colpo in testa e poi salteranno in aria, come è successo con la Bhutto.
Il nostro obiettivo è ora esteso ai seguenti politici, che ci hanno offeso molte volte e che fanno campagne anti islam e anti immigrati.
Umberto Bossi e Roberto Calderoli della Lega. Gianfranco Fini fascista di An con Gasparri e Alemanno. Pierferdinando Casini e Buttiglione di Udc falsi cattolici. Storace della Destra fascista.
Vi avvertiamo che alla prima occasione salterete in aria ma prima per essere certi che morirete vi spariamo una pallottola in testa. Quella allegata è solo un avvertimento.
Noi siamo imprevedibili pertanto non cercateci, vi cerchiamo noi.
Allah è grande”.
Ecco il risultato delle campagne di odio contro di noi, ecco cosa succede quando al confronto politico si sostituisce la demonizzazione dell’avversario, che diventa un nemico.
Ma noi non ci fermiamo. Noi andiamo avanti: non rinunceremo mai alle nostre idee, non rinunceremo mai a tenere alti i nostri valori.


Senatore
Francesco Storace
"La-Destra"

mercoledì 19 dicembre 2007

Legge Merlin: ‘La Destra’ prepara un referendum per abolirla!

Daniela Santanché ne ha parlato come di una “lotta trasversale”!


È la battaglia che 'La Destra' si sta preparando a combattere per dire “basta con le ipocrisie”. Le ipocrisie sono le prostitute che lavorano per strada, “la negazione di un problema, l’indifferenza”. La soluzione che sta caldeggiando il partito di Storace è l’abolizione della legge Merlin, quella che ha posto fine al fenomeno delle case chiuse. La strada scelta da ‘la Destra’ è quella del referendum: da Gennaio 2008 i gazebi del partito saranno presenti in tutte le città d’Italia per la raccolta delle firme. Un singolo quesito sarà sufficiente per, come ha spiegato la Santanché in una conferenza stampa a Milano, “per togliere le prostitute dalla strada”.


martedì 18 dicembre 2007

RACKET A LA SPEZIA (Liguria-Italy): DISTRUTTO DISCO-PUB DI NOTO ESPONENTE POLITICO DE "LA-DESTRA"!

“Esprimo tutta la mia solidarietà a Nicola Franzoni, (nella foto a sinistra) portavoce de La Destra di Massa Carrara, che si è visto incendiare il locale, per essersi rifiutato di pagare il pizzo alla malavita”. E’ quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. “Franzoni – prosegue Storace – dimostra con i fatti da che parte stanno gli uomini de La Destra, dimostra che la criminalità si sfida con i fatti, non con le parole, e che ci sono persone coraggiose, come lui, che non si piegano al ricatto. Questo vuol dire schierarsi dalla parte della legalità”.“Siamo al fianco di Franzoni – dichiarano Italo Marri e Gianni Musetti, rispettivamente portavoce regionale e consigliere comunale a Carrara de La Destra – che a Carrara sta portando avanti una battaglia forte, contro la criminalità, per la legalità. L’attentato che ha subito dimostra, senza ombra di dubbio, che il suo lavoro dà fastidio, che il suo rifiuto di piegarsi al clan delle estorsioni è visto come il fumo negli occhi dal racket”.Solidarietà a Franzoni arriva anche dal movimento giovanile: “I giovani toscani de La Destra sono tutti al suo fianco – sottolinea Luca Lorenzi, responsabile organizzativo nazionale – Il nostro partito a Carrara si è schierato contro lobby che operano nel campo degli appalti: ci auguriamo che il vile attentato contro Franzoni non sia, in alcun modo, legato a questa netta presa di posizione de La Destra”.
Da un intervento del:
Senatore Francesco Storace
Senato della Repubblica-Roma
Segretario Nazionale de "La-Destra"

domenica 2 dicembre 2007

Esodo verso "La-Destra", AN resta senza donne!!!


«Siamo il nuovo motore propulsore della destra milanese. E, finalmente, siamo fuori da An, partito che relega le donne a ruoli di bassa manovalanza». Firmato Daniela Santanché, Carla De Albertis e, attenzione, Barbara Ciabò. New entry, quest’ultima, al movimento La Destra di Francesco Storace. Abbandono «con convinzione» di Alleanza nazionale che il consigliere comunale Ciabò motiva così: «Con An ho fatto politica fin da piccola ma, ormai, in quel partito da tempo si fanno scelte incomprensibili che non potevo né volevo più subire». Uscita dal gruppo consiliare di An decisa, dunque, con «dolore» ma «senza rimpianti» e, perché no, pure accompagnata da «telefonate», «pressioni» e pure «minacce» dai vertici e dagli ex colleghi del partito. Quelli che, giusto per intenderci, sostiene Barbara Ciabò, «sottovalutano il contributo delle donne alla politica, che è indice di miopia». Già, aggiunge Daniela Santanchè, portavoce nazionale del movimento, «c’è un motivo se in An non ci sono più donne ed è perché è un partito che non ci tiene in alcuna considerazione». Insomma, sostiene il portavoce, «il cuore oltre il cervello di An sta passando a La Destra». E con Barbara Ciabò lasciano An anche altre venti personalità della politica e della società civile: da Carla Spagnoli - «vogliamo che alle prossime elezioni rivinca il centrodestra con Silvio Berlusconi» - all’avvocato Nicolò Bastianini Carneluti a Lucrezia Iannuzzelli passando per i consiglieri comunali di Carate Brianza e l’assessore alla Cultura di Parabiago. E, ancora, l’imprenditricie Diana Trucco e sei consiglieri circoscrizionali di Milano. Tutti protagonisti di «uno tsunami politico»: quello di chi «con orgoglio rivendica - annota Carla De Albertis - di essere destra di sviluppo». Destra sia chiaro, precisa il portavoce nazionale, «leale e fedele all’alleanza con Berlusconi»: «Ribadiamo l’impegno per riportarlo a Palazzo Chigi. Siamo alla destra di Berlusconi, crediamo nei valori della destra non più difesi all’interno di An».E «sostegno» è confermato pure al sindaco Letizia Moratti: «Ma vogliamo anche la stessa legittimità e la stessa dignità degli altri alleati». Come dire: «Pretendiamo l’apertura di un tavolo politico». In soldoni rivendicano un assessorato, «vogliamo essere trattati come Lega e Udc, che hanno entrambi un consigliere e un assessore». Il sindaco prima di nominare un assessore di An deve, quindi, «sentire noi» perché «An è passata da sei a cinque consiglieri». Questione di peso politico che An così valutata: «Ciabò era stata eletta con 940 voti. Il partito ne ha ottenuti 52mila con un totale di sei seggi, ognuno costato 8.689 voti. Coerenza vorrebbe che l’eletto con i voti del partito lasciasse libero il posto» afferma Massimo Corsaro, coordinatore regionale. Invito alle dimissioni sottoscritto anche da Carlo Fidanza, capogruppo a Palazzo Marino, che sventola le cronache dove Ciabò «si dichiarava entusiasta della politica di Gianfranco Fini», mentre Ignazio La Russa invoca «l’espulsione per indegnità morale per chi lascia il partito per opportunismo». Valutazioni che per Francesco Storace sono segni di «una crisi isterica»: «Accusano Ciabò di essere stata sostenitrice di Fini. Anche lei come molti poi delusi. Attacchi da chi come Fidanza era un anti-Fini o di Corsaro che criticava il líder máximo prima di essere ricollocato sulla sua poltrona».

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!