MOSCA - Russia Unita, ma non solo Russia Unita. Le forze in campo sono numerose, in un nuovo sistema elettorale che farà entrare solo chi raggiunge la soglia del 7%. Di seguito i principali partiti dei 15 in corsa per i 450 seggi della Duma (Camera bassa del Parlamento russo) il prossimo 2 dicembre.
Russia Unita (RU) Presidente: Boris GRIZLOV Seggi vinti alle scorse elezioni: 222 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 67%. Detti anche 'orsi' o 'edinoros', gli aderenti al partito hanno da ottobre una marcia in più Vladimir Putin, capolista in questo contesto elettorale e popolarissimo presidente russo con una percentuale di consensi all'84%. Nato nel 2001 come 'piattaforma' del Cremlino in parlamento, sempre fedelissimo alla volontà di Putin, lo stesso presidente lo ha definito "uno strumento" e, pur primo delle liste elettorali, mantiene in qualche modo le distanze. In questi anni il movimento si è sempre caratterizzato per iniziative sociali di forte impronta conservatrice. Ma i suoi detrattori criticano RU per non essere stata capace negli anni a costruire un solido programma e ora come ora, a presentare un piano concreto per fermare l'inflazione galoppante, grande problema degli ultimi mesi e minaccia per la popolarità dello stesso Putin.
Partito comunista della Federazone Russa (Kprf). Leader: Gennadiy ZIUGANOV Seggi vinti alle scorse elezioni: 53 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 14%. Fondato nel febbraio 1993, il movimento rappresenta la principale forza di sinistra nel paese. E' il successore del PCUS. Ha buone possibilità di superare la soglia di sbarramento ed entrare in Parlamento a seguito delle prossime elezioni. Di fatto, dopo i picchi del 2000, la popolarita' di Putin e la nascita di un nuovo partito "del potere", Edinaja Rossija ("Russia Unita") hanno fatto arginato le sorti elettorali del l KPFR, che nel 2003 è crollato al 12,6% dei voti dall'oltre 24% del 1999.
Il Partito Liberal-Democratico (Ldpr). Leader: Vladimir ZHIRINOVSKIJ Seggi vinti alle scorse elezioni: 38 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 6%. L'ultranazionalista Zhirinoskij è noto alle cronache per le sue affermazioni antisemite, ed è l'attuale vicepresidente della Duma. Fondato nel 1989, il movimento rivendica a se stesso l'ideologia liberale professata anche dall'Sps, dal Jabloko e dalla stessa Russia Unita. Le sue credenziali restano comunque fortemente legate ai concetti chiaramente nazionalisti. Sul suo volantino elettorale si legge: "Ldpr va alla Duma pr restituire la Russia ai russi, e Mosca ai moscoviti". Mettendo al primo posto del suo programma "legge e ordine".
Russia Giusta. Leader: Sergey MIRONOV Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 4%. Nuovissima coalizione formata dal Movimento nazionalista Rodina (Patria), dal Partito dei Pensionati nonche' dal Movimento Zhizn (Vita), e guidata dal presidente del senato russo Mironov. Nei primi mesi dell'anno, il nuovo movimento sembrava un antagonista di Russia Unita, sempre più forte, con un leader altrettanto filo-putiniano e un apparente destino da cotroparte, a sinistra, in un prossimo contesto bipolare. Ma l'ufficializzazione di Putin a capo delle liste di Ru ha fatto crollare la credibilita' della nuova formazione, provocando numerose defezioni.
Jabloko (La Mela) Leader: Grigoriy YAVLINSKIJ Seggi vinti alle scorse elezioni: 4 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 2%. Partito liberalsocialista russo, nato come organizzazione pubblica nel 1993, mentre dal 2001 ha acquisito lo status di partito politico. E' fortemente filo-occidentale. Ha cercato di promuovere l'integrazione delle formazioni politiche d'ispirazione liberale e neoliberale, finora senza successo.
Unione delle Forze di destra (Sps). Popolarità secondo ultimo sondaggio Levada: 1%. Fondato nel 1999 da Anatoly Chubais - che negli anni '90 ha gestito la privatizzazione delle aziende statali - è il partito più dichiaratamente anti Putin tra quelli in corsa nel contesto elettorale. Chubais ormai ne è uscito, ma tra le fila sono ancora molti i nomi noti: Nikita Belikh, Maria Gaidar e Boris Nemtsov, candidato alle prossime presidenziali. Oltre a Irina Khakamada, fiera oppositrice tra l'altro delle politiche antiabortiste di Russia Unita.
Altre fazioni minori presenti nella competizione: il Partito Agrario di Russia (Popolarita' secondo ultimo sondaggio Levada: 3%), Partito democratico, Verdi, Unione Popolare, Partito della rinascita di Russia, Partito della pace e dell'Unita'. (AG)
Partito comunista della Federazone Russa (Kprf). Leader: Gennadiy ZIUGANOV Seggi vinti alle scorse elezioni: 53 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 14%. Fondato nel febbraio 1993, il movimento rappresenta la principale forza di sinistra nel paese. E' il successore del PCUS. Ha buone possibilità di superare la soglia di sbarramento ed entrare in Parlamento a seguito delle prossime elezioni. Di fatto, dopo i picchi del 2000, la popolarita' di Putin e la nascita di un nuovo partito "del potere", Edinaja Rossija ("Russia Unita") hanno fatto arginato le sorti elettorali del l KPFR, che nel 2003 è crollato al 12,6% dei voti dall'oltre 24% del 1999.
Il Partito Liberal-Democratico (Ldpr). Leader: Vladimir ZHIRINOVSKIJ Seggi vinti alle scorse elezioni: 38 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 6%. L'ultranazionalista Zhirinoskij è noto alle cronache per le sue affermazioni antisemite, ed è l'attuale vicepresidente della Duma. Fondato nel 1989, il movimento rivendica a se stesso l'ideologia liberale professata anche dall'Sps, dal Jabloko e dalla stessa Russia Unita. Le sue credenziali restano comunque fortemente legate ai concetti chiaramente nazionalisti. Sul suo volantino elettorale si legge: "Ldpr va alla Duma pr restituire la Russia ai russi, e Mosca ai moscoviti". Mettendo al primo posto del suo programma "legge e ordine".
Russia Giusta. Leader: Sergey MIRONOV Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 4%. Nuovissima coalizione formata dal Movimento nazionalista Rodina (Patria), dal Partito dei Pensionati nonche' dal Movimento Zhizn (Vita), e guidata dal presidente del senato russo Mironov. Nei primi mesi dell'anno, il nuovo movimento sembrava un antagonista di Russia Unita, sempre più forte, con un leader altrettanto filo-putiniano e un apparente destino da cotroparte, a sinistra, in un prossimo contesto bipolare. Ma l'ufficializzazione di Putin a capo delle liste di Ru ha fatto crollare la credibilita' della nuova formazione, provocando numerose defezioni.
Jabloko (La Mela) Leader: Grigoriy YAVLINSKIJ Seggi vinti alle scorse elezioni: 4 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 2%. Partito liberalsocialista russo, nato come organizzazione pubblica nel 1993, mentre dal 2001 ha acquisito lo status di partito politico. E' fortemente filo-occidentale. Ha cercato di promuovere l'integrazione delle formazioni politiche d'ispirazione liberale e neoliberale, finora senza successo.
Unione delle Forze di destra (Sps). Popolarità secondo ultimo sondaggio Levada: 1%. Fondato nel 1999 da Anatoly Chubais - che negli anni '90 ha gestito la privatizzazione delle aziende statali - è il partito più dichiaratamente anti Putin tra quelli in corsa nel contesto elettorale. Chubais ormai ne è uscito, ma tra le fila sono ancora molti i nomi noti: Nikita Belikh, Maria Gaidar e Boris Nemtsov, candidato alle prossime presidenziali. Oltre a Irina Khakamada, fiera oppositrice tra l'altro delle politiche antiabortiste di Russia Unita.
Altre fazioni minori presenti nella competizione: il Partito Agrario di Russia (Popolarita' secondo ultimo sondaggio Levada: 3%), Partito democratico, Verdi, Unione Popolare, Partito della rinascita di Russia, Partito della pace e dell'Unita'. (AG)
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