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domenica 10 febbraio 2008

Berlusconi rilancia: “Pensiamo a governare!"

Tratto da Il Tempo: Berlusconi rilancia. Veltroni va da solo, il Cavaliere vuole fare di più. Andare oltre. «Non dobbiamo pensare solo a vincere, ma a governare. E governare bene» […] spiega a Francesco Storace, Daniela Santanchè e Teodoro Buontempo che riceve in serata. Prima li tranquillizza e fa capire che l’ipotesi di sole quattro liste, soltanto quelle dei soci fondatori del centrodesra(FI, An, Udc e Lega), non è in campo: «Non esiste». E sposta l’attenzione: «Non è quello il punto. Dobbiamo pensare al dopo. Non voglio più le fibrillazioni che abbiamo avuto l’altra volta». Sotto sotto, il Cavaliere non lo dice ma immagina una coalizione nella quale An e Udc sono meno forti, meno capaci di condizionare l’esecutivo. Quella che vive Berlusconi è una sorta di «sindrome Follini», il ricordo di quelle giornate passate a rispondere a ogni minima battuta, sempre velenose, dell’allora segretario Udc. Le discussioni estenuanti sul modo e sui tempi della riduzione delle tasse, il continuo mettere in discussione il contratto con gli italiani firmato in diretta tv da Bruno Vespa. No, mai più. Il Cavaliere pensa ad una dozzina di disegni di legge, già scritti e belli che pronti, da presentare agli alleati. Chi ci sta, bene, ha l’obbligo di sottoscrivere pubblicamente. Altrimenti si va avanti lo stesso. Per questo non si esclude nulla. «Possiamo anche immaginare una lista unica, del Popolo delle Libertà», spiega al primo alleato che vede dopo la morte di mamma Rosa. Già, la mamma. Non è un fatto secondario. Certo, Berlusconi ha fatto di tutto in questi giorni per mostrarsi sereno e fingere di andare avanti come se nulla fosse successo. In privato non è così. «Non ho dormito in queste ultime notti», racconta. Poi si torna a parlare di politica. Si fanno ipotesi, ipotesi su ipotesi. L’indicazione è quella di presentarsi agli italiani con un chiaro segno di unità. Oggi a maggior ragione dopo l’uscita di Veltroni che «yes, we can» («sì, noi possiamo») ha annunciato la corsa solitaria. E certo il centrodestra non può rispondere con venti liste. Si pensa a semplificare. Viene rispolverata la vecchia soluzione dei quattro soci fondatori affiancati da una lista con tutti gli altri dentro sotto la dicitura «Berlusconi presidente». Oppure anche la lista Popolo delle Libertà, da affiancare alle altre. In questo senso spinge Michela Vittoria Brambilla, che sventola sondaggi per i quali il valore aggiunto dei suoi Circoli sarebbe del 5-6 per cento. Forse anche più se si considera che potrebbero pescare in un elettorato di delusi del centrosinistra. Insomma, siamo in una fase di studio. Si cercano schemi diversi. Si pensano le varie formazioni da proporre in campo, come sfruttare al meglio, nelle pieghe della legge elettorale, il modo per affondare gli avversari. E di avere un Parlamento fedele, una maggioranza compatta. Proprio per questo è stato delegato un gruppo ristretto di Forza Italia che, a via dell’Umiltà, ha il compito preciso di mettere a punto tutte le soluzione, di andare avanti facendo proiezioni con i sondaggi. Si tratta di incontri interlocutori. Berlusconi non ha ancora scoperto le carte della sua campagna elettorale. Lo farà più avanti, ha sempre fatto così. Le idee migliori le ha sempre tirate fuori nel finale. Ma le linee guida, quelle sì, sono chiare. O si è con lui o sarà difficile trovare spazio nel prossimo Parlamento.
Molta Fantasia - (di Francesco Storace): I giornali si sbizzarriscono a raccontare la chiacchierata di ieri con Berlusconi, con me, Daniela e Teodoro. Molto semplicemente, gli abbiamo detto che La Destra è pronta a combattere con la propria lista, che non chiediamo ospitalità in liste altrui. Berlusconi conosce chi siamo e sa da chi si deve guardare. Domenica, da Trieste, si parte.


Fonte: http://www.ladestra.info/

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ITALIA-CINA

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