MOSCA - L'appoggio unilaterale all'indipendenza del Kosovo è un atto «immorale e illegale» e l'Europa dovrebbe smettere con i doppi standard: un duro Vladimir Putin ha annunciato ieri nella sua ultima conferenza stampa annuale da presidente russo l'adozione di contromisure nel caso in cui Pristina si stacchi autonomamente dalla Serbia.
«Non vogliamo scimmiottare l'Occidente, se qualcuno prende decisioni stupide e illegali, non significa che dobbiamo farlo anche noi», ha detto Putin. «Ma lo interpreteremo come un segnale e reagiremo per garantire i nostri interessi. Abbiamo già pronto un piano e sappiamo cosa fare». Putin ha sottolineato la situazione di Cipro: «l'approccio al problema dell'isola e a quello del Kosovo dovrebbe essere univoco. C'è una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che conferma l'integrità territoriale per il Kosovo, e perciò anche Cipro dovrebbe essere uno stato singolo. Perchè gli europei non riconoscono Cipro nord, non si vergognano ad applicare doppi standard nell'affrontare problemi identici nelle varie regioni del mondo? Alcuni principi non devono essere validi in una parte d'Europa e non in un'altra, tenere presenti gli interessi di alcuni stati e non di altri. Questo è un sistema per creare caos», ha detto il presidente russo. «Noi non vogliamo che la situazione arrivi a un vicolo cieco - ha aggiunto Putin -, vogliamo solo standard e principi universali per la soluzione dei conflitti di questo tipo». «Continuano a ripeterci - ha concluso il presidente russo - che il caso del Kosovo è particolare, ma è una menzogna, è chiaro a tutti. Si tratta di un conflitto interetnico caratterizzato da crimini commessi da entrambe le parti». Inoltre, «non è un bene incoraggiare il separatismo». Sulla stessa linea Belgrado. Nel tentativo di prevenire l'indipendenza della provincia del Kosovo, il governo serbo ha dichiarato oggi nulla e priva di valore qualunque iniziativa in questo senso. I leader albanesi del Kosovo hanno annunciato che domenica dichiareranno unilateralmente l'indipendenza, nonostante il «no» della Russia nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
«Non vogliamo scimmiottare l'Occidente, se qualcuno prende decisioni stupide e illegali, non significa che dobbiamo farlo anche noi», ha detto Putin. «Ma lo interpreteremo come un segnale e reagiremo per garantire i nostri interessi. Abbiamo già pronto un piano e sappiamo cosa fare». Putin ha sottolineato la situazione di Cipro: «l'approccio al problema dell'isola e a quello del Kosovo dovrebbe essere univoco. C'è una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che conferma l'integrità territoriale per il Kosovo, e perciò anche Cipro dovrebbe essere uno stato singolo. Perchè gli europei non riconoscono Cipro nord, non si vergognano ad applicare doppi standard nell'affrontare problemi identici nelle varie regioni del mondo? Alcuni principi non devono essere validi in una parte d'Europa e non in un'altra, tenere presenti gli interessi di alcuni stati e non di altri. Questo è un sistema per creare caos», ha detto il presidente russo. «Noi non vogliamo che la situazione arrivi a un vicolo cieco - ha aggiunto Putin -, vogliamo solo standard e principi universali per la soluzione dei conflitti di questo tipo». «Continuano a ripeterci - ha concluso il presidente russo - che il caso del Kosovo è particolare, ma è una menzogna, è chiaro a tutti. Si tratta di un conflitto interetnico caratterizzato da crimini commessi da entrambe le parti». Inoltre, «non è un bene incoraggiare il separatismo». Sulla stessa linea Belgrado. Nel tentativo di prevenire l'indipendenza della provincia del Kosovo, il governo serbo ha dichiarato oggi nulla e priva di valore qualunque iniziativa in questo senso. I leader albanesi del Kosovo hanno annunciato che domenica dichiareranno unilateralmente l'indipendenza, nonostante il «no» della Russia nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Fonte: http://www.iltempo.it/
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