BRUXELLES - (Reuters) - L'Unione Europea e la Banca Mondiale terranno una conferenza internazionale dei donatori per il Kosovo, due giorni prima l'attesa dichiarazione della propria indipendenza dalla Serbia da parte della provincia.
"Posso confermare che la Commissione europea, assieme alla Banca Mondiale, sta preparando una conferenza dei donatori molto probabilmente per giugno", ha detto la portavoce della Commissione Europea, Krisztina Nagy.
Secondo gli esperti, il Kosovo -- che non verrà ammesso all'Onu per l'opposizione di Russia e Serbia alla sua indipendenza -- ha bisogno di un forte sviluppo dal punto di vista economico.
L'Ue dovrebbe raggiungere un accordo questo fine settimana per assumere un ruolo di supervisione in Kosovo anche se alcuni Stati membri non riconosceranno, almeno in fase iniziale, l'indipendenza della provincia serba.
"E' già più o meno chiaro. L'Unione europea invierà una missione in Kosovo per sostituire quella delle nazioni Unite", ha spiegato a un quotidiano polacco il ministro degli Esteri sloveno Dimitrij Rupel, al cui Paese spetta la presidenza di turno dell'Ue.
"Il Kosovo è rimasto sotto l'amministrazione Onu per dieci anni. In pratica, è una sorta di protettorato dell'Ue", ha aggiunto parlando al Dziennik in un'intervista pubblicata oggi.
La decisione di inviare una missione di 2.000 uomini assieme a un amministratore Ue dovrà essere approvata alla mezzanotte di domani, a meno che qualcuno dei 27 Paesi Ue non avanzi un'obiezione dell'ultimo minuto, secondo quanto spiegato da alcuni diplomatici.
I leader del Kosovo dovrebbero dichiarare l'indipendenza domenica nonostante l'opposizione di Serbia e Russia.
I ministri degli Esteri dell'Ue discuteranno la loro decisione lunedì prossimo.
Secondo i diplomatici, fino a 20 Paesi dell'Ue tra cui importanti potenze dovrebbero riconoscere il nuovo Stato subito ma almeno sei Paesi -- Cipro, Grecia, Slovacchia, Spagna, Bulgaria e Romania -- hanno detto che non lo faranno subito.
"Posso confermare che la Commissione europea, assieme alla Banca Mondiale, sta preparando una conferenza dei donatori molto probabilmente per giugno", ha detto la portavoce della Commissione Europea, Krisztina Nagy.
Secondo gli esperti, il Kosovo -- che non verrà ammesso all'Onu per l'opposizione di Russia e Serbia alla sua indipendenza -- ha bisogno di un forte sviluppo dal punto di vista economico.
L'Ue dovrebbe raggiungere un accordo questo fine settimana per assumere un ruolo di supervisione in Kosovo anche se alcuni Stati membri non riconosceranno, almeno in fase iniziale, l'indipendenza della provincia serba.
"E' già più o meno chiaro. L'Unione europea invierà una missione in Kosovo per sostituire quella delle nazioni Unite", ha spiegato a un quotidiano polacco il ministro degli Esteri sloveno Dimitrij Rupel, al cui Paese spetta la presidenza di turno dell'Ue.
"Il Kosovo è rimasto sotto l'amministrazione Onu per dieci anni. In pratica, è una sorta di protettorato dell'Ue", ha aggiunto parlando al Dziennik in un'intervista pubblicata oggi.
La decisione di inviare una missione di 2.000 uomini assieme a un amministratore Ue dovrà essere approvata alla mezzanotte di domani, a meno che qualcuno dei 27 Paesi Ue non avanzi un'obiezione dell'ultimo minuto, secondo quanto spiegato da alcuni diplomatici.
I leader del Kosovo dovrebbero dichiarare l'indipendenza domenica nonostante l'opposizione di Serbia e Russia.
I ministri degli Esteri dell'Ue discuteranno la loro decisione lunedì prossimo.
Secondo i diplomatici, fino a 20 Paesi dell'Ue tra cui importanti potenze dovrebbero riconoscere il nuovo Stato subito ma almeno sei Paesi -- Cipro, Grecia, Slovacchia, Spagna, Bulgaria e Romania -- hanno detto che non lo faranno subito.
Fonte: http://www.borsaitaliana.reuters.it/
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