ROMA (Reuters) - Il presidente della Repubblica Giorgio Napoolitano ha convocato questa sera i presidenti delle Camere come primo atto per procedere allo scioglimento del Parlamento.
Lo dice una nota del Quirinale.
"Ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, riceverà questa sera, al Palazzo del Quirinale, il presidente del Senato Franco Marini, alle ore 18,00 e il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, alle ore 19,00", dice la nota.
L'articolo 88 della Costituzione dice fra l'altro che "il presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere".
Secondo una fonte del Quirinale il decreto di scioglimento dovrebbe essere firmato domani mattina.
Intanto oggi il ministro dimissionario per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti ha avanzato l'ipotesi di un "election day" per il 13 aprile, cioè di una unica data per lo svolgimento delle elezioni politiche e di quelle amministrative.
Una ipotesi che potrebbe trovare spazio al prossimo Consiglio dei ministri nel decreto sui comizi elettorali, quello che fisserà la data delle elezioni in caso di scioglimento anticipato delle Camere.
"La mia opinione e quella del ministro [dell'Interno, Giuliano] Amato è che ci sia una coincidenza fra le elezioni politiche e quelle amministrative", ha detto Chiti al termine del cdm di oggi che ha fissato la data del referendum elettorale.
Chiti ha spiegato che poiché le amministrative dovrebbero tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno, mentre le politiche potrebbero svolgersi il 13 e 14 aprile, sarebbe necessario un provvedimento per anticipare le prime.
"Ora valuteremo gli aspetti, eventualmente sarà previsto nel provvedimento sugli aspetti tecnici del voto che potrebbe essere adottato dal prossimo Consiglio dei ministri", ha spiegato il ministro.
Lo dice una nota del Quirinale.
"Ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, riceverà questa sera, al Palazzo del Quirinale, il presidente del Senato Franco Marini, alle ore 18,00 e il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, alle ore 19,00", dice la nota.
L'articolo 88 della Costituzione dice fra l'altro che "il presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere".
Secondo una fonte del Quirinale il decreto di scioglimento dovrebbe essere firmato domani mattina.
Intanto oggi il ministro dimissionario per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti ha avanzato l'ipotesi di un "election day" per il 13 aprile, cioè di una unica data per lo svolgimento delle elezioni politiche e di quelle amministrative.
Una ipotesi che potrebbe trovare spazio al prossimo Consiglio dei ministri nel decreto sui comizi elettorali, quello che fisserà la data delle elezioni in caso di scioglimento anticipato delle Camere.
"La mia opinione e quella del ministro [dell'Interno, Giuliano] Amato è che ci sia una coincidenza fra le elezioni politiche e quelle amministrative", ha detto Chiti al termine del cdm di oggi che ha fissato la data del referendum elettorale.
Chiti ha spiegato che poiché le amministrative dovrebbero tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno, mentre le politiche potrebbero svolgersi il 13 e 14 aprile, sarebbe necessario un provvedimento per anticipare le prime.
"Ora valuteremo gli aspetti, eventualmente sarà previsto nel provvedimento sugli aspetti tecnici del voto che potrebbe essere adottato dal prossimo Consiglio dei ministri", ha spiegato il ministro.
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