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Visualizzazione post con etichetta Guerra in Siria. Mostra tutti i post
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giovedì 19 aprile 2018

IL PRESIDENTE DONALD TRUMP, CONSIGLIATO MALE DAI SUOI COLLABORATORI E MILITARI, PROPRIO COME UN ANNO FA NELL'APRILE 2017, E' CADUTO NELLA TRAPPOLA DEI RIBELLI ANTI-ASSAD CHE INSIEME ALL'AIUTO DEI SERVIZI SEGRETI FRANCESI, HANNO ORCHESTRATO LA FARSA DELL'ATTACCO CHIMICO, FAKE NEWS CHE AVEVA L'INTENTO DI PROVOCARE LA REAZIONE DEGLI AMERICANI CHE PROPRIO TRE GIORNI PRIMA DEL FALSO ATTACCO CHIMICO AVEVANO ANNUNCIATO IL RITIRO DELLE TRUPPE DALLA SIRIA...IL PRESIDENTE MACRON COME IL SUO EX-COLLEGA SARKOZY, E' PARTE ATTIVA PERCHE' VUOLE PREDOMINARE IN NORD-AFRICA PER AMMINISTRARE LE MATERIE PRIME COME ORO, DIAMANTI, COLTAN E LE RISORSE PETROLIFERE ESCLUDENDO DALL'AREA GLI ALTRI PAESI EUROPEI, IN PRIMIS L'ITALIA (RICORDIAMO I MILIARDI DI EURO ANDATI IN FUMO, CONTRATTI STIPULATI TRA LE IMPRESE ITALIANE COME L'ENI, CON IL GOVERNO LIBICO POI STRACCIATI PER COLPA DELLA GUERRA SCATENATA, SEMPRE GRAZIE A FAKE NEWS ED ALLE PRIMAVERE ARABE CAUSATE E FOMENTATE AD ARTE DAI SERVIZI SEGRETI FRANCESI, DALL'OCCIDENTE E DALLA NATO CONTRO GHEDDAFI) IL PRESIDENTE LEGITTIMO ASSAD E' L'UNICO BALUARDO CONTRO IL CAOS, IL SOLO CAPACE DI MANTENERE UNA SIRIA UNITA, LAICA E TOLLERANTE CONTRO IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO! IN QUESTO CASO, VLADIMIR PUTIN CI HA VISTO GIUSTO!

FAKE NEWS SULLA SIRIA E SU ASSAD
 
La solita #FakeNews già dell'#Aprile2017 (primo lancio di 59 #missili da parte delle #ForzeArmate #Usa ordinato dall'allora neo-eletto Presidente #DonaldTrump contro la #Siria di #Assad) a distanza di un anno preciso ritorna riesumata a fare danni...#Trump è di nuovo caduto nella trappola tesa dai ribelli anti-Assad, guarda caso proprio tre giorni dopo l'annuncio dello stesso #tycoon sulla volontà di ritirare presto le truppe USA dal territorio Siriano! Pare che questa #farsa... sia stata montata ad arte dai #servizisegreti Francesi, già attivi e distruttivi con le loro fake nella #Libia di #Gheddafi e dunque già esperti nel manipolare cose e uomini per fornire ad hoc prove false contro il governo di #Damasco!!! In questo #Aprile2018 è necessario ora attivare tutti i canali diplomatici e fare pressing sull'#ONU per far terminare finalmente una #guerra sanguinosa che dura ormai da 7 anni...ricordiamoci che è solo grazie alle #primaverearabe fomentate dall'#occidente con in testa la #Francia, dobbiamo la nascita del #Califfato dell'#ISIS con tutti i morti causati non solo dalle guerre civili, ma anche dagli attentati compiuti in mezzo mondo negli ultimi 8 anni per non parlare dei milioni di #profughi che sono scappati dall'inferno della #guerrasanta in #Europa inceppando la macchina degli aiuti e dell'#accoglienza!!!
 
 

Il video di un presunto attacco chimico girato e diffuso da un gruppo ribelle jihadista può bastare a scatenare la guerra? Se pensiamo alla storia recente e alle immagini finte o contraddittorie emerse dal caos siriano la risposta  può essere soltanto no. Ecco cinque casi d’autore che c’impongono di dubitare e riflettere anziché seguire chi invita alla guerra contro la Siria di Bashar al Assad.
 
1) Febbraio 2003. Il segretario di Stato Usa Colin Powell si presenta davanti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu  per convincere il mondo a intervenire contro Saddam Hussein accusato di possedere arsenali chimici e biologici in grado di minacciare la comunità internazionale. Tra le altre prove esibisce le immagini di alcuni laboratori mobili utilizzati per spostare i gas e gli agenti nervini. I laboratori e i depositi di armi chimiche non verranno mai ritrovati. E alla fine gli Stati Uniti dovranno ammettere che la guerra a Saddam Hussein è stata lanciata sulla base d’informazioni d’intelligence sbagliate o manipolate. 
 2) Febbraio 2011. Pochi giorni dopo lo scoppio della rivolta anti Gheddafi televisioni e giornali di tutto il mondo pubblicano le foto di quelle che vengono definite fosse comuni utilizzate per seppellire le vittime della violenta repressione attuata dal regime. Pochi giorni dopo si scoprirà che quelle sono le immagini del cimitero di Sidi Habed. E che le presunte vittime della repressione sono un’invenzione della propaganda anti-regime orchestrata da  Al Jazeera  e dal Qatar di concerto con i gruppi jihadisti protagonisti della ribellione. Il tutto sotto gli occhi di una Francia ansiosa di trovare un pretesto per l’intervento.
 3)  Agosto 2016.  Le immagini del bambino Omran  fanno piangere il mondo. Il bimbo, si dice, è stato estratto dai cosiddetti Elmetti Bianchi dalle macerie della sua casa di Aleppo Est distrutta da una bomba russa. Le foto vengono diffuse dall’Aleppo Media Center, l’ufficio stampa  di Jabhat Al Nusra, la costola siriana di Al Qaida  che al tempo controlla quella zona della città. Ma i media internazionali  non ci fanno caso e danno per buona la storia. Dopo la liberazione di Aleppo dai ribelli, Mohamad  Kheir Daqneesh, il padre di Omran,  racconterà che i cosiddetti “Elmetti Bianchi”  gli strapparono  il figlio dalle braccia e, anziché portarlo all’ospedale, persero tempo a    fotografarlo e filmarlo.
 4) Siria (?) 2014  Il filmato di un bambino siriano che salva la sorellina dai colpi dei cecchini di Bashar Assad nonostante sia stato lui stesso ferito fa il giro del web raccogliendo milioni di commenti entusiastici.  A novembre il regista norvegese Lars Klevberg racconta di aver girato quel video a Malta usando il set del film “Il Gladiatore”,   alcuni attori professioni e qualche comparsa arruolata tra i rifugiati siriani. Proprio per dimostrare come in guerra realtà e finzione possono venir facilmente capovolte.
 5)  Aprile 2018.  Un video diffuso sabato 7 aprile  dai  ribelli di Jaysh Al Islam,   la fazione jihadista finanziata dall’Arabia Saudita  che in quei giorni controlla ancora la  città di Douma nella regione di Ghouta,  mostra le terribili conseguenze di un presunto attacco con agenti chimici messo a segno  poche ore prima  da  due elicotteri governativi. Da tempo però gira in rete un filmato in cui si vede come nelle scuole controllate dai  ribelli s’insegni  ai bimbi a mimare le conseguenze di un finto attacco chimico. Le immagini sono facilmente sovrapponibili. E ben difficilmente distinguibili. 
 
Il presidente USA Donald Trump ha attaccato la Siria  nella notte di Sabato 13 Aprile 2018 con una serie di bombardamenti aerei contro alcuni importanti siti strategici di armi chimiche controllati dal regime di Bashar al-Assad (qui puoi seguire tutti gli aggiornamenti).
L’intervento militare a guida USA, con il supporto delle forze aeree di Francia e Regno Unito, giunge in risposta all’attacco chimico di Douma di una settimana fa, che ha causato la morte di almeno 100 persone. Sui social media di tutto il mondo sono stati diffusi video falsi sull’attacco di sabato notte avvenuto in Siria da parte degli aerei statunitensi, francesi e britannici.
Tuttavia, come succede anche per altri eventi come per esempio quando si verificano attacchi terroristici, viene diffusa molta disinformazione, anche dai media.
Ecco alcuni dei video e delle immagini condivisi ampiamente su Twitter e Facebook che in realtà non corrispondono agli attacchi aerei avvenuti la notte del 13 aprile 2018 in Siria.

Non in Siria, ma in Ucraina: Il video più ampiamente condiviso, anche da grandi testate internazionali come NBC News, PressTV e Telemundo, presumibilmente mostra diversi missili che colpiscono obiettivi in Siria. Il video tuttavia non è stato girato durante gli attacchi aerei di sabato in Siria, ma in Ucraina. Il filmato è stato caricato per la prima volta nel febbraio 2015.

Per ulteriori approfondimenti con video integrali clicca qui sul link:

di Fabrizio Casari tratto da http://www.altrenotizie.org/

Senza lo straccio di una prova, senza nessuna verifica circa l’accertamento dei fatti e le responsabilità, senza nessuna certezza sul materiale chimico utilizzato e, con esso, sull’identità dell’eventuale possessore, gli Stati Uniti hanno sferrato un attacco a base di missili Tomahawk sulla base militare siriana di Al Shayrat. Il Presidente Trump ha così avuto il suo “battesimo del fuoco”, rito di passaggio di ogni presidente statunitense che segna il passaggio dalla sua elezione all’assunzione effettiva di ruolo.
Stavolta è toccato alla Siria, il cui governo sembra effettivamente poco entrarci con le armi chimiche che hanno avvelenato decine di vittime. Ma non c’è nessuna prova che accusi le forze armate siriane dell’accaduto, che riferiscono invece di aver centrato con i loro aerei un deposito di armi dei terroristi jahidisti, dove evidentemente erano stoccate anche quelle chimiche.
Che l’Isis e le fazioni terroristiche facenti riferimento ad Al-Nusra dispongano di armi chimiche non è un segreto: gliele hanno fornite i turchi un anno fa su indicazione statunitense. Le hanno già usate in diverse occasioni, a Palmira come ad Aleppo, ma nel silenzio dei media occidentali che, del resto, tacciono anche sul flagello saudita su Sana’a e derubricano a incidente il massacro USA a Mosul. Come a dire che le vittime pesano a seconda di chi le fa.
Ma in guerra, come in politica, di fronte agli eventi domandarsi a chi giovano è esercizio ineliminabile se si vuole limitare i danni della propaganda. E anche in questo caso andrebbe fatto. E qui davvero non si comprende quale utilità avrebbe avuto Assad all’utilizzo di armi chimiche. In primo luogo la guerra in Siria è agli sgoccioli e l’alleanza tra Damasco e Mosca, con l’aiuto di Teheran e Hezbollah libanesi, ha praticamente vinto. Dunque perché provocare la comunità internazionale quando si sta già decidendo sede e composizione del tavolo della pace sulla Siria?
In secondo luogo: visto che la Siria ha dichiarato di aver inviato a suo tempo a Gioia Tauro tutte le armi chimiche siriane e che la Russia si è resa garante internazionalmente della moratoria sul loro uso, perché mai effettuare una sortita così goffa che distruggere la credibilità di Mosca e Damasco di fronte alla comunità internazionale? E tutto questo, ovvero un prezzo altissimo, sarebbe stato pagato per avere ragione di una casamatta dell’Isis in un paese senza particolare importanza, quando per la stessa presa di Aleppo, ben più importante strategicamente e politicamente, non è stato fatto?
Per sostenere la tesi dell’attacco aereo con armi chimiche su Khan Sheikhoun bisognerebbe ritenere che Assad sia stupido. Ma stupido non è. Lo fosse, non avrebbe resistito per anni e vinto una guerra con la quale tutto l’Occidente, in forma diretta e per procura con i terroristi islamici, ha tentato di spodestarlo. Damasco può semmai essere accusata di cinismo, di opportunismo, autoritarismo, ma certo non di stupidità.
La nuova crociata intrapresa si spiega con ragioni di politica interna statunitense, abilmente sollecitate. L’intenzione di Trump è di offrire spazio all'apparato militare statunitense per poter rafforzare una presidenza altrimenti già in crisi di credibilità, caratterizzata ogni giorno da licenziamenti, dimissioni e gaffes. L'apparato bellico statunitense, già in disaccordo con Obama sul mancato attacco in Siria, è il bastone indispensabile per Trump, l'unico in grado di bilanciare l'ostilità di CIA e FBI verso il tycoon, che deve quindi, in primo luogo, divincolarsi dalle accuse di collusione con Putin. In questa direzione va il licenziamento di Bannon, voluto dal falco McMaster: Trump cerca di acconsentire alle tesi guerrafondaie dei neocons, per cumulare forze utili a ridurre l’impatto dell’offensiva democratica, che punta a costruire le condizioni per arrivare in tempi rapidi all’impeachment.
Tutto ciò non esaurisce le motivazioni dietro all’ordine di attacco impartito ieri, vi sono anche ragioni di politica internazionale ancor più serie, non ultima quella di assegnare al presidente un profilo di uomo determinato, capace di sorvolare sulle ragioni della mediazione politica a favore del decisionismo. Le coincidenze non vanno mai sottovalutate. Trump attacca Damasco soprattutto per inviare un monito a Pechino.
Ospite del governo statunitense in Florida, il Presidente cinese è stato il vero destinatario del messaggio. Il riferimento è al nuovo equilibrio di forze che Trump chiede alla Cina. Un avvertimento forte circa la Corea del Nord, sul quale Washington la ritiene non sufficientemente attiva nel controllo e poco trasparente nelle sue intenzioni.
Quello che Trump vuole è un sostanziale reset del quadro delle relazioni con i cinesi, che comprenda la disputa sul Mar della Cina, il destino di Taiwan e, appunto, la soluzione della questione spinosa di Pyongyang. In cambio di questo offre l’apertura di relazioni commerciali prive delle logiche protezionistiche che si vorrebbero imporre al resto del mondo. L’Asia, i suoi immensi mercati, il suo ruolo geostrategico sono l’essenza della visione di politica estera della Casa Bianca e raggiungere un accordo con la Cina che veda gli Stati Uniti come dominus nell’area è il suo vero indirizzo strategico in politica estera.
Le reazioni russe all’attacco sono state dure, ma si sono fermate allo scontro politico e diplomatico, almeno per ora. Ha sospeso il memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e la garanzia della sicurezza dei voli ed ha annunciato che rafforzerà la difesa aerea siriana e chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Nella valutazione di Mosca pesa la sostanza militare dell’operazione, davvero per ora assai limitata. Il bombardamento ha colpito una base militare già evacuata, nessun missile ha colpito Damasco né obiettivi politici. Si può quindi definire l’azione militare una iniziativa che, sebbene rischi di innescare conseguenze gravi – resta comunque un gesto a carattere sostanzialmente dimostrativo.
La valutazione di Putin è che l’offensiva politica e diplomatica occidentale contro Mosca tende a stroncare sul nascere il clima di dialogo tra Putin e Trump. In questo senso pur muovendo le pedine politico-diplomatiche si guarda bene dall’incrementare lo scontro, consapevole che l’obiettivo strategico è quello di riportare il dialogo con Washington ad un livello che consenta il definitivo sdoganamento di Mosca nel grande risiko internazionale.
Obiettivo però ostacolato in diversi modi e da diverse forze. Gli interessi in gioco sono enormi e vanno da quelli del Pentagono, che senza la “minaccia russa” vedrebbe una diminuzione effettiva del suo ruolo e, in conseguenza, del budget per la Difesa. Ci sono poi gli interessi europei, tedeschi in testa, che puntano al rafforzamento della tensione con Mosca utilizzando la Crimea, l’Ucraina e le accuse di ingerenze russe nelle elezioni europee.
Parigi è interessata ad uno scontro politico aperto con Putin nella speranza che nell’attuale campagna elettorale francese questo possa danneggiare Marine Le Pen, che di Putin è estimatrice, mentre alla Germania giova un clima di tensione crescente con la Russia. Nella strategia tedesca c’è l’intenzione di candidare Berlino a un ruolo di garante politico verso i paesi dell’ex Patto di Varsavia.
La Germania pensa in sostanza di poterne rappresentare uno scudo politico e militare, prefigurando una sorta di suo protettorato verso Est e, in questa veste, disporre di una interlocuzione esclusiva con Mosca, bypassando la stessa UE, che considera un problema e non una soluzione.
Vedremo quali saranno gli sviluppi nelle prossime ore. Nel frattempo si può solo registrare come l’attacco alla Siria non abbia nulla a che vedere con la sorte delle vittime, a maggior ragione in un paese dove la guerra scatenata dall’Occidente in cinque anni ha lasciato sul terreno 270.000 morti di cui 14.000 bambini e mezzo milione di profughi. E’ solo il teatro cinico ed ipocrita di una colossale fake news avente come oggetto il tentativo disperato d’invertire le sorti del campo di battaglia, nella speranza di fermare una storia già scritta, quella della sconfitta occidentale in Siria.

mercoledì 12 aprile 2017

Nord Corea, Xi Jinping stoppa Trump: "Serve una soluzione pacifica!" - 朝鮮,習近平拖特朗普:“我們需要一個和平的解決辦法!” - 북한은시 진핑 트럼프를 드래그 : "우리는 평화로운 솔루션이 필요합니다.!"

북한은 진핑 트럼프를 드래그 :
"우리는 평화로운 솔루션이 필요합니다!"
 
 
DONALD TRUMP E XI JINPING
Lunga telefonata fra i leader di Pechino e Washington sulla situazione in Siria e Corea del Nord, i due punti più caldi sull’attuale scenario internazionale. Chiamato dal presidente Usa Donald Trump, il cinese Xi Jinping ha definito «inaccettabile» l’uso delle armi chimiche in Siria, secondo quanto riportato dall’agenzia Nuova Cina, e ha auspicato «una sola voce» in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Xi ha espresso anche preoccupazione per le tensioni che agitano il continente asiatico. Il leader cinese ha assicurato a Trump che Pechino è intenzionata a collaborare con gli Stati Uniti per convincere la Corea del Nord a porre fine al suo programma militare nucleare ma ribadisce la «necessità di una soluzione attraverso mezzi pacifici». Il capo della Casa Bianca ha inviato la portaerei USS Carl Vinson aircraft verso la penisola coreana come deterrente alle ambizioni missilistiche e nucleari di Pyongyang.
MAKE LOVE NOT WAR
La telefonata giunge all’indomani di un tweet in cui Trump spronava la Cina «a fare di più». A modo suo, Pechino ha già cominciato a fare pressioni con un avvertimento informale alla Corea del Nord a mezzo stampa. In un editoriale sul tabloid cinese Global Times, pubblicato dal Quotidiano del popolo, ossia l’organo ufficiale del Partito comunista cinese, si chiede a Pyongyang di astenersi da ulteriori provocazioni. «Se condurrà il suo sesto test nucleare, la possibilità di un’azione militare degli Stati Uniti sarà più alta che mai —, scrive il tabloid cinese —. Non solo Washington trabocca di fiducia e arroganza dopo l’attacco missilistico alla Siria, ma Trump vuole anche essere visto come un uomo che onora le proprie promesse». Un nuovo test nucleare di Pyongyang, avverte il giornale cinese, dopo le voci delle scorse settimane che lo davano per imminente, sarebbe «uno schiaffo in faccia al governo statunitense» e aumenterà il conflitto tra i due Paesi, e Pechino «presumibilmente reagirà con forza alle nuove azioni nucleari di Pyongyang».
La Cina sostiene la risoluzione della crisi attraverso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il ripristino dei colloqui a sei sul nucleare nord-coreano, spiega ancora il quotidiano. «Se gli Stati Uniti intraprenderanno azioni unilaterali, guadagneranno scarso sostegno internazionale. Pyongyang può continuare con il suo duro atteggiamento, ma — conclude il Global Times — «per la propria sicurezza dovrebbe almeno fermare le provocazioni nucleari e missilistiche. Pyongyang dovrebbe evitare di fare errori, questa volta».
 
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시리아, 북한, 현재 국제 시나리오에있는 두 개의 가장 인기있는 장소의 상황에 중국과 미국의 지도자 사이의 긴 전화 통화. 미국 대통령이 도널드 트럼프에 의해 명명 된, 중국의시 진핑 기관의 새로운 중국을보고 "받아 들일 수없는"시리아 화학 무기의 사용이라고하며 '의 안전 보장 이사회에서 "한 목소리"를 촉구했다 UN.
사이는 아시아의 긴장에 대해 우려를 표명했다. 중국 지도자들은 중국이 핵무기 프로그램을 종료 북한을 설득하기 위해 미국과 작업 치열하지만 강조 것을 트럼프를 보장 "평화적인 수단을 통해 솔루션에 대한 필요성을." 백악관의 머리는 평양의 미사일과 핵에 대한 억지력으로 한반도에 USS 칼 빈슨 항공기 항공 모함을 보냈다.
이 호출은 트럼프가 중국을 촉구하는 트윗의 여파로 온다 "더 많은 작업을 수행 할 수 있습니다." 자신의 방법으로, 중국은 이미 언론에서 북한에 비공식적 경고 로비를하기 시작했다. 중국 공산당의 공식 기관이다 인민 일보, 발표 중국 타블로이드 글로벌 시대에 사설, 그는 추가 도발을 자제하기 위해 평양을 요청합니다. 당신이 그의 여섯 번째 핵 실험을하면 "미국의 가능성은 군사 행동은 그 어느 때보 다 높을 것이다 - 그녀는 중국의 타블로이드 신문을 기록 -. 뿐만 아니라 미국은 시리아에 미사일 공격 후 자신감과 오만으로 가득하지만 트럼프는 약속을 명예를 사람으로 볼 수 싶어. " 새로운 북한의 핵 실험, 그것은 임박한 걸린 최근 몇 주 동안의 소문 후 중국 신문을 경고, 그것은 "미국 정부에 대한 모욕"하고 두 나라 사이의 갈등을 증가시키고, 베이징 '아마 강력하게 대응할 것 평양의 새로운 핵 활동. "
중국은 유엔 안전 보장 이사회와 북한의 핵 6 자 회담의 복원을 통해 위기의 해상도, 매일을 설명하고 지원합니다. 미국이 일방적 조치에 착수 할 경우 "그들은 작은 국제 지원을 얻을 것입니다. 북한이 자신의 힘든 태도를 계속 할 수 있지만 - 글로벌 타임스는 말했다 - "자신의 안전을 위해 적어도 핵과 미사일 도발을 중지해야합니다. 북한은 이번 실수를하지 않도록해야합니다. "


venerdì 7 aprile 2017

L'attacco chimico è stato orchestrato ad'arte dai ribelli anti-Assad per coinvolgere gli Stati Uniti nel conflitto Siriano, la farsa del bombardamento sotto falsa bandiera è stato costruito per influenzare l'opinione pubblica e prepararla alla guerra contro Damasco, Donald Trump è cascato nella trappola propagandistica della falsa notizia! Химическая атака была организована по ad'arte против Асада повстанцев вовлечь Соединенные Штаты в сирийском конфликте, фарс ложной бомбардировки флага был построен, чтобы повлиять на общественное мнение и готовиться к войне против Дамаска, Дональд Трампа Он попал в ловушку пропаганды ложных новостей! The chemical attack was orchestrated by ad'arte anti-Assad rebels to engage the United States in the Syrian conflict, the farce of false flag bombing was constructed to influence public opinion and prepare for war against Damascus, Donald Trump It fell into the propaganda trap of false! نظمت هجوم كيماوي من قبل ad'arte ضد المتمردين الأسد للانخراط الولايات المتحدة في الصراع السوري، تم بناء مهزلة من التفجيرات العلم كاذبة، للتأثير على الرأي العام والاستعداد للحرب ضد دمشق، دونالد ترامب، حصل في فخ الدعاية أخبار كاذبة!


59 Missili Americani sparati dalle navi al largo della Siria
TUTTI I VIDEO, CLICCA SU QUESTO LINK
SIRIA - Il presidente russo Vladimir Putin considera i raid statunitensi in Siria "un'aggressione contro uno Stato sovrano in violazione delle norme di diritto internazionale, su pretesti inventati", ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. "Quest'azione di Washington - ha aggiunto Peskov - arreca un danno considerevole alle relazioni russo-americane, che erano già compromesse. Ma soprattutto, non ci avvicina all'obiettivo finale della lotta contro il terrorismo internazionale, ma al contrario pone dei seri ostacoli per la costituzione di una coalizione internazionale per la lotta contro il terrorismo".
La Russia, che sostiene il regime di Damasco con la sua aviazione da fine settembre 2015, in Siria ha dispiegato aerei ed elicotteri che potrebbero essere rimasti danneggiati nel raid. Poco prima che 59 missili tomahawk colpissero la base aerea di Al Chaaryate, l'ambasciatore russo ad interim presso le Nazioni Unite aveva messo in guardia gli Usa dal condurre "un'azione tragica e dubbia".
"Dobbiamo pensare - ha detto - alle conseguenze negative. Pensate all'Iraq e alla Libia". Non è chiaro se i russi siano stati informati dell'attacco aereo: il Pentagono sostiene di sì, mentre il segretario di Stato americano non solo ha smentito, ma ha anche accusato Mosca di aver "fallito" in Siria, non riuscendo ad evitare l'attacco.
Putin, dal canto suo, continua ad affermare "che l'esercito siriano non dispone di armi chimiche" e che gli osservatori internazionali lo hanno certificato. "Ignorare l'uso da parte dei terroristi di armi chimiche aggrava la situazione", prosegue. Ora la domanda è come reagirà davvero il Cremlino, al di là delle dichiarazioni ufficiali di rito. Forse qualche risposta arriverà dalla visita di Tillerson a Mosca prevista la settimana prossima. 
Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili cruise verso la base aerea siriana da cui si presume sia partito l'attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib. Si tratta di missili 'Tomahawk', lanciati da due navi americane di stanza nel Mediterraneo. E' il primo attacco diretto Usa alla Siria dall'insediamento del presidente Donald Trump.
"Nessun bambino dovrebbe soffrire" come hanno sofferto quelli siriani, ha affermato Trump. E ha aggiunto: il bombardamento americano in Siria e' nel "vitale interesse della sicurezza" degli Stati Uniti. La Siria ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha sottolineato Trump. E ha chiesto al mondo di unirsi agli Usa "per mettere fine al flagello del terrorismo".
LA BASE AEREA SIRIANA COLPITA DAI MISSILI USA
Sono cinque i morti nell'attacco americano alla base militare siriana di Shayrat, tra cui tre soldati e due civili. Lo ha detto Talal Barazi, il governatore della provincia di Homs, aggiungendo che altre 7 persone sono rimaste ferite.
Il Comitato di Difesa della Duma di Stato (la Camera bassa) russa afferma che l'attacco missilistico degli Stati Uniti contro la Siria potrebbe peggiorare i rapporti tra Mosca e Washington, nonché portare a un ampliamento dei conflitti armati in Medio Oriente. Lo riportano i media russi.
Secondo Mosca gli Usa avevano deciso di attaccare la Siria già prima della strage avvenuta tre giorni fa nella provincia siriana di Idlib per un presunto attacco con armi chimiche di cui sono accusate le truppe di Damasco: lo sostiene il ministero degli Esteri russo, secondo cui la carneficina di Idlib è stata per gli americani solo "un pretesto". "E' evidente - dichiarano da Mosca in un comunicato letto dalla portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova - che l'attacco con i missili da crociera americani è stato preparato in anticipo. Ad ogni esperto è chiaro che la decisione di effettuare gli attacchi è stata presa da Washington prima degli eventi ad Idlib che sono stati semplicemente usati come pretesto per dimostrare la forza".
"La Russia prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell'Onu", ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale (Parlamento) russo.
L'attacco americano sulla base militare siriana "viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano", ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi. La Russia ha deciso di sospendere il memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e sulla garanzia della sicurezza dei voli durante l'operazione in Siria: lo riferisce il ministero degli Esteri russo. 
L'attacco americano in Siria "è un atto di aggressione con un pretesto assolutamente inventato" e "ricorda la situazione del 2003, quando gli Usa e la Gran Bretagna, con alcuni loro alleati, hanno invaso l'Iraq": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.
La Nato "rimanda alle autorità degli Stati Uniti per quanto riguarda" commenti agli attacchi in Siria. Lo riferisce un funzionario dell'Alleanza Atlantica, aggiungendo di "poter confermare che il Segretario generale, Jens Stoltenberg, è stato informato dal Segretario alla Difesa americano, James Mattis, prima degli attacchi".
Cinquantanove missili Tomahawk, spediti a colpire al-Shayrat, in Siria, in quella che il presidente Donald Trump, nella dichiarazione ufficiale della Casa Bianca, ha definito "un attacco militare sulla base aerea da dove l'attacco chimico è stato lanciato".
"Non possono esserci dubbi sul fatto che la Siria abbia usato armi chimiche, violando i suoi obblighi sotto la convenzione delle armi chimiche, e ignorando le sollecitazioni del Consiglio di sicurezza della Nato", sostiene il presidente americano, a pochi giorni dall'attacco che ha fatto molte vittime a Khan Sheikhun, nella provincia di Idlib occupata dalle milizie ribelli islamiste.

La risposta è arrivata durante la notte e sulle modalità le versioni per ora si contraddicono. "Non ci sono state discussioni o contatti preventivi, né ci sono stati dopo l'attacco con Mosca", ha detto alla stampa il segretario di Stato Rex Tillerson, parlando da Mar-a-Lago. Tuttavia la versione del ministro di Trump confligge con quanto sostenuto dal Pentagono.
Di "molteplici conversazioni" attraverso il canale di comunicazione esistente con la base di Latakia, in Siria, parla il portavoce del Pentagono Jeff Davis, secondo cui ci sarebbe stata coordinazione. "Ci sono russi alla base - ha commentato - e abbiamo preso precauzioni straordinarie per non colpire l'area dove i russi si trovano". 
 

mercoledì 5 aprile 2017

Bombardamento con armi chimiche in Siria, ha ragione il Governo di Mosca a difendere Assad, Presidente legittimo in carica a Damasco: tutti i resoconti sull'uso di gas sono fake news! Bombardment with chemical weapons in Syria, he is right, the Moscow government to defend Assad, legitimate president in office in Damascus: all reports on the use of gas is a fake news! Бомбардировка с применением химического оружием в Сирии, он прав, московское правительство, чтобы защитить Асад, законный президент в офисе в Дамаске: все отчеты по использованию газа являются поддельными новостями!

Damasco nega ogni responsabilità. Per la Russia la risoluzione Onu è "inaccettabile". Il vescovo di Aleppo: "Non credo sia colpa del Governo!"
 
Una città nel nord della Siria è stata esposta ad agenti tossici provenienti da un arsenale ribelle colpito in un bombardamento aereo. E' questa la tesi di Mosca, che bolla le notizie sull'attacco chimico nella provincia di Idlib, dove sono morte 72 persone, come "false". Ma la Turchia avverte Russia e Iran che i raid sono "una grave violazione degli accordi per il cessate il fuoco che mette estremamente a rischio la tregua".
 
ASSAD e PUTIN
La tesi della Russia: "Esploso arsenale chimico dei ribelli" - Il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale maggiore Igor Konashenkov, ha detto che le attività militari russe hanno registrato martedì un attacco delle forze aeree siriane su depositi di armi e una fabbrica di munizioni nella periferia orientale della città di Khan Sheikhoun. Le autorità di Mosca hanno poi aggiunto che armi chimiche prodotte dalla fabbrica sono state utilizzati in Iraq e lo stesso tipo di arsenale era stato utilizzato in precedenza dai ribelli ad Aleppo, dove si erano riscontrate sintomatologie simili a quelle osservate a Khan Sheikhoun.

Damasco nega attacco con gas tossici: "Accuse false" - Il comando generale delle forze armate siriane "smentisce categoricamente" di avere compiuto un attacco chimico a Khan Sheikhun. Lo si legge in un comunicato diffuso dall'agenzia governativa Sana. Le forze armate "non hanno e non useranno mai questi materiali in nessun luogo o momento", si legge ancora nella nota, in cui si afferma che lo stesso comando generale "ritiene responsabili per l'uso di sostanze chimiche e tossiche i gruppi terroristi e i loro seguaci".

Il vescovo di Aleppo: "Strage non compiuta dal governo" - "In questa situazione così frammentata, con tanti interessi e attori in gioco, è difficile poter essere sicuri al cento per cento di come stanno le cose. Ma per quello che conosciamo in base alle nostre esperienze, non riesco proprio a immaginare che il governo siriano sia così sprovveduto e ignorante da poter fare degli errori così madornali". Così il vescovo siriano Antoine Audo, alla guida della diocesi caldea di Aleppo.

Cremlino: "Continuiamo a sostenere Assad" - E intanto Mosca precisa che continuerà a sostenere il regime di Damasco. "La Russia e le sue forze armate continuano l'operazione per sostenere la campagna antiterroristica per la liberazione del Paese svolta dalle forze armate della Repubblica araba siriana", ha affermato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov. Inoltre il ministero degli Esteri russo ha bollato i resoconti sull'attacco chimico a Idlib, in Siria, come "fake".

Ankara a Mosca e Teheran: "Tregua a forte rischio" - Ma la Turchia alza i toni e ritiene che l'attacco chimico sia stato compiuto dall'aviazione del regime siriano. Ankara, fa sapere il portavoce del ministero degli Esteri turco, Huseyin Muftuoglu, ha "portato all'attenzione" delle ambasciate di Russia e Iran che si tratta di "una violazione molto grave degli accordi per il cessate il fuoco", ricordando "le responsabilità degli altri due Paesi garanti" della tregua di Astana e spiegando che "violazioni del genere mettono estremamente a rischio la prosecuzione del cessate il fuoco".

Mosca respinge la bozza di risoluzione Onu - Il presidente siriano Bashar al Assad deve "cooperare pienamente con il meccanismo di inchiesta e con Onu e Opac. Deve fornire i dati dei voli militari del giorno dell'attacco, i nomi degli individui al comando di squadre ed elicotteri, e accesso alle basi aeree da cui si crede siano state lanciate le armi chimiche". E' quanto chiede la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu elaborata da Usa, Francia e Gran Bretagna. Mosca, però, "rigetta in modo categorico" la bozza di risoluzione.

Francia: "Samo di fronte a crimini di guerra" - "Stiamo parlando di crimini di guerra, crimini di guerra con armi chimiche": lo ha detto l'ambasciatore francese all'Onu, Francois Delattre, a margine della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Siria. "Siamo chiari - ha aggiunto - l'attacco nella provincia di Idlib è avvenuto in una zona dove operano l'esercito e l'aviazione siriana".

Papa: "Ferma deplorazione, strage inaccettabile" - "Assistiamo inorriditi agli ultimi eventi in Siria, faccio appello - ha detto il Papa circa la strage di Idlib - alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche, a livello locale e internazionale, affinché cessi questa tragedia e si rechi sollievo a quella cara popolazione da troppo tempo stremata dalla guerra". Il Pontefice ha espresso "ferma deplorazione per l'inaccettabile strage avvenuta ieri nella provincia di Idlib, dove sono state uccise decine di persone inermi, tra cui tanti bambini".
 


sabato 5 settembre 2015

Mentre l'Europa intera si appresta ad affrontare l'emergenza-profughi più catastrofica e disumana dalla fine della Seconda Guerra Mondiale del 1945, il vero responsabile di questo immenso dramma umano, cioè l'ex-Presidente Francese Sarkozy, si gode la fine delle vacanze estive con la sua bella Carla Bruni...Nicolas Sarkozy dovrebbe essere denunciato per gravi crimini contro l'umanità al Tribunale Penale Internazionale dell'Aia, mentre Francia e Stati Uniti dovrebbero risarcire l'Italia, l'Ungheria e la Grecia, per i danni politico-finanziari causati dalle guerre che hanno scatenato in Nord-Africa e Medio-Oriente!!!

Carla Bruni (a sinistra) con Nicolas Sarkozy
ROMA - (ITALIA) - Mentre tutti i paesi dell'Unione Europea e dell'Europa dell'Est, stanno affrontando la più drammatica e catastrofica emergenza umanitaria, che mai prima d'ora si era registrata in Occidente, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, il "vero responsabile" di tutto questo cataclisma, cioè l'ex-Presidente Francese Nicolas Sarkozy, nelle ultime settimane di Agosto si è rilassato in vacanza con la sua bella consorte Carla Bruni, preparando il suo rientro sulla scena politica Francese in vista delle imminenti elezioni presidenziali...avete capito bene, colui che ha scatenato la sanguinosa guerra in Libia nel 2011, contribuendo al crollo del Regime di Gheddafi ed al suo stesso assassinio per mano di agenti segreti Francesi, infiltratisi tra i "sedicenti" ribelli, armati dalla stessa Francia e dalla Cia di Barack Obama-Hillary Clinton, colui che dovrebbe essere incriminato al Tribunale Penale Internazionale dell'Aia per gravi crimini commessi contro l'umanità, potrebbe tornare a sedere sulla poltrona Presidenziale dell'Eliseo, non solo, potremmo presto vedere seduta sulla poltrona Presidenziale della Casa Bianca in America, la possibile prima Presidente donna Hillary Clinton, dunque il tandem Sarkozy-Clinton potrebbe seriamente tornare a minacciare la pace sociale in mezzo Mondo, se così fosse sarebbe un vero problema!!!
Tra il 2010 ed il 2011, probabilmente la Cia, in collaborazione con i servizi segreti Francesi, Inglesi e Israeliani, sostennero e forse aiutarono a fommentare le famose "Primavere Arabe" destabilizzando in pochissimi mesi interi paesi, dando il via alle tristemente note guerre civili più sanguinose, con la comparsa dell'ISIS (lo Stato Islamico Fondamentalista, costituitosi dalle milizie "ribelli" dei vari Regimi di Iraq, Siria e Libia, milizie sostenute ed armate ovviamente dall'Occidente e dalla CIA), che prima di quegli anni era impensabile uno scenario geopolitico odierno, a causa di quel violentissimo "terremoto politico" interi regimi in Nord-Africa, vennero destituiti e sostituiti con il CAOS e l'anarchia politico-religiosa più totale.
Dall'Egitto alla Tunisia, dalla Libia alla Siria, dallo Yemen all'Iraq, dunque, centinaia di migliaia di morti tra civili e combattenti, intere popolazioni sterminate, interi patrimoni culturali distrutti e persi per sempre, miliardi e miliardi di dollari/euro di danni, perdite incalcolabili di paesaggi naturali e città caratteristiche, famiglie intere separate e devastate dalla guerra civile che persiste tutt'oggi in mezzo Nord-Africa, guerra che ha portato miseria, carestia, povertà, sangue, morte...guerra che ha costretto milioni di persone a scappare dalle proprie case e dalle proprie città distrutte, per cercare rifugio in Europa e in Occidente; un vero e proprio esodo di massa.
Tutto questo caos, tutta questa anarchia politica pilotata a regola d'arte per proteggere gli interessi economici di Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti d'America.
In primo luogo la Francia, che destabilizzando l'intera area del Magreb tra il 2010 ed il 2011, in particolare in Tunisia e Libia, ha praticamente distrutto economicamente parlando, gli interessi finanziari e commerciali dell'Italia ma anche della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese.
Ed è solo per gli sporchi petro-dollari, per il pieno controllo degli oleodotti di gas e petrolio Siriani e Libici, solo per questi sporchi affari e per il controllo totale delle materie prime di tutto il Nord-Africa e Medio-Oriente, per l'influenza politico-finanziaria sull'Iraq, sull'Egitto, sulla Siria, sulla Libia, sullo Yemen e sulla Tunisia, per tutto questo Nicolas Sarkozy con la Francia in testa, appoggiata e sostenuta da Usa-Inghilterra, nel 2011 ha scatenato la guerra in Libia contro Gheddafi, guerra che ha generato altre guerre come appunto in Siria e Iraq.
Le "Primavere Arabe" sono state una farsa, un complotto politico-sociale vero e proprio che ha nascosto ma per poco tempo, le reali cause delle rivolte armate contro i propri governi legittimi, in particolare contro Mubarak in Egitto, Gheddafi in Libia, Assad in Siria.
Adesso a distanza di 4 anni, (2011-2015), tutti noi in Europa stiamo pagando le nefaste conseguenze di quello scempio che è stato scatenato in Nord-Africa e nel Magreb, dalla Francia di Nicolas Sarkozy in primis, stiamo pagando il prezzo di una vera e propria invasione di massa da parte di profughi in fuga da guerre, miseria, povertà, caos, distruzioni, da stragi e repressioni politico-religiose compiute dai fanatici tagliagole dell'Isis, e questa povera gente oggi cerca salvezza ed aiuto da parte proprio di quei paesi occidentali ed europei che hanno causato, fomentato e scatenato proprio quello stesso disastro umanitario che oggi è in atto in Nord-Africa, Medio-Oriente e Centro-Africa!!!
L'ex-Presidente Francese Nicolas Sarkozy, che oggi lavora per essere rieletto all'Eliseo a capo della Francia, è tra i più diretti responsabili di questa catastrofe umanitaria, come già si è detto, dunque dovrebbe in realtà essere incriminato per gravi crimini contro l'umanità al Tribunale Penale Internazionale dell'Aia, mentre la Repubblica Francese, insieme agli Stati Uniti, dovrebbe essere chiamata in causa e denunciata all'ONU per imporgli il pagamento di un risarcimento economico per sopperire ai gravi danni economici e sociali, che sono stati inflitti all'Italia ed agli altri paesi Europei, soprattutto all'Est come ad esempio la Bulgaria, l'Ungheria, la Grecia e la Romania, a causa non solo della guerra in Libia, ma a causa anche dell'enorme numero di profughi e di immigrati, che sempre a causa di quella guerra scellerata, sono sbarcati negli ultimi 4 anni in Italia, oltretutto la Francia dovrebbe essere chiamata a risarcire economicamente anche tutte le famiglie di tutte quelle migliaia di profughi che sono morti annegati nel Mediterraneo. Nicolas Sarkozy, un vero e proprio criminale di guerra!!! 


Alexander Mitrokhin

 
 

sabato 31 agosto 2013

Siria - La verità negata dai media occidentali sulla guerra in Siria è ormai evidente e solo grazie ai Satelliti Russi è stato possibile scoprire, che l'uso delle armi chimiche contro i civili sono state usate dai "mercenari-terroristi" fondamentalisti Islamici che combattono nelle file dei sedicenti "ribelli" contro il legittimo Governo di Assad...lo scopo è il medesimo: sconvolgere l'opinione pubblica mondiale e convincere i Governi Occidentali ad entrare in guerra contro Assad così come successe negli anni scorsi in Iraq e in Libia...le multinazionali e le industrie belliche legate alla fabbricazione ed al commercio delle armi ne trarrebbero ovviamente dei benefici ed una nuova guerra per il "petrolio" permetterebbe all'America di consolidare il suo potere e la sua influenza politica nell'area, depredando e sfruttando tutte le ricche risorse naturali che si trovano in quelle zone del pianeta terra!


Le immagini contenute in questi video sono esplicite e raffigurano scene di guerra in Siria. E’ sconsigliata la visione ad un pubblico non adulto e facilmente impressionabile. Nel video ci sono persone che hanno delle siringhe in mano e con queste passano sopra i cadaveri ad uno ad uno, chinandosi e iniettandovi nei corpi che cosa? Perchè queste persone hanno in mano delle siringhe ben visibili anche adagiate sopra i cadaveri stessi? Osservate attentamente il video!
 SONO I RIBELLI AD USARE ARMI CHIMICHE
  I TELEGIORNALI OCCIDENTALI MENTONO
GUERRA IN SIRIA, I RIBELLI SONO TERRORISTI
 I RIBELLI SONO MERCENARI DI AL QAEDA


Per avere un quadro completo della situazione siriana è importante anche conoscere quello che è successo nei mesi precedenti.
05/05/2013
Secondo il magistrato Svizzero Carla Del Ponte, ex procuratore del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia dal 1999 al 2007, il gas Sarin è stato usato dai ribelli contro Assad nella guerra civile in Siria nel 2013. Lo ha dichiarato ai microfoni della RSI (Radio della Svizzera Italiana). Del Ponte, membro della Commissione ONU che indaga sui crimini di guerra commessi in Siria ha detto: “Stando alle testimonianze che abbiamo raccolto i ribelli hanno usato armi chimiche, facendo ricorso al gas Sarin”, aggiungendo però che: “le indagini sono ben lungi dall’essere concluse”.
Giugno 2013
Gli esperti russi hanno accertato che erano stati i ribelli a usare il gas Sarin, impiegando per questo degli ordigni “fatti in casa”. Il ministro degli Esteri della Russia, Sergej Lavrov, l’ha dichiarato ancora nel mese di giugno 2013. Esaminando i campioni prelevati in loco, i nostri esperti sono giunti alla conclusione che l’ordigno e il gas Sarin erano di tipo “fatto in casa”. Conclusioni nette e inequivocabili dimostrano che le caratteristiche dell’ordigno in questione e dello stesso gas Sarin non corrispondono agli standard che si applicano per la produzione industriale.
15/06/2013
Più che sconvolgenti, le dichiarazioni del Ex Ministro degli esteri Francese, la guerra in Siria è stata preparata dall’Inghilterra.

Morti SiriaUna guerra assurda, resa più assurda dalla falsità dei media internazionali.
- Angelo Iervolino - 22 Agosto 2013 –  Ormai i paesi occidentali come è stato fatto con l’Iraq ed altri paesi, stanno cercando in tutti i modi di trovare una scusa per giustificare un intervento militare in Siria usando prove artefatte per portarci tutti in guerra. I paesi europei coprono Israele e gli Stati Uniti d’America, e forniscono armi ai ribelli in maggioranza terroristi islamici. Israele bombarda le città siriane uccidendo migliaia di civili. Gli Stati Uniti d’America oltre a finanziare i terroristi islamici e fornire armi, fanno anche finta di voler aiutare il popolo siriano stanziando finanziamenti per i profughi: prima aiutano i ribelli ed Israele a massacrare i civili e poi aiutano i profughi per fare vedere al mondo di essere i “buoni”. Ormai la storia e soprattutto la guerra in Iraq hanno dimostrato come le informazioni possono essere manipolate per uno scopo e come sia facile portare tutta la Nato in guerra. Questa volta non ci sono solo i civili ed un esercito scarsamente equipaggiato ad aspettare la Nato, ma i paesi occidentali si troveranno contro la Russia, quindi il lavoro sporco da fare non sarà tanto facile come in passato. L’utilizzo da parte di Assad di armi chimiche sulla regione della Ghouta, vicino a Damasco non ha una logica, visto che l’esercito siriano controlla la maggior parte del paese. Gli unici a trarre vantaggio dall’impiego di agenti chimici sono i terroristi che in tal modo possono aumentare la letalità dei loro abituali attacchi a civili e soprattutto cercare di fomentare un intervento militare straniero nella disperata speranza di poter ribaltare le sorti del conflitto. Infatti, ad oggi, le uniche prove reali e documentate dell’impiego di tali sostanze indiziano solo le brigate islamiste (clamoroso il sequestro, risalente a qualche mese fa, di 281 fusti contenenti vari agenti chimici). “Le informazioni sull’utilizzo di armi chimiche a Ghouta sono completamente false”, hanno detto le fonti governative citate dall’agenzia SANA. Il governo siriano ha quindi denunciato la “complicità delle emittenti satellitari al Jazeera e al Arabiya nello spargimento di sangue siriano e nel sostegno al terrorismo, con la diffusione di informazioni infondate”. Forti dubbi anche dalle prove arrivate alla nostra redazione, foto e video impressionanti. Dalla foto e dal video emergono cadaveri legati e con siringhe. Uno dei farmaci che viene somministrato in questo modo è la Calciparina un anticoagulante. Perché usare un farmaco del genere su cadaveri gasati? Come mai il personale credo medico tratta degli ipotetici morti gasati senza alcuna protezione alle mani? Perché alcuni morti hanno le mani legate? Da osservare con attenzione, se i corpi dei bambini sono senza vita a cosa servono le iniezioni, forse stanno tentando di animarli, o stanno mettendo sostanze chimiche nel sangue? Si presume che i terroristi stanno iniettando nei corpi il Sarin o altro, per poi incolpare Assad, è difficile immaginare che i soldati siriani possano aver iniziato a bombardare con sostanze chimiche la propria capitale. A detta dell’analista della Scuola superiore di economia, Leonid Isaev, “è significativo che queste notizie siano comparse nel momento in cui gli esperti dell’ONU cominciavano a lavorare a Damasco e Aleppo”. Gli esperti sono giunti in Siria il 18 agosto con lo scopo di verificare tutti i fatti relativi ai presunti casi di uso delle armi chimiche. Veniamin Popov, docente presso l’Università delle relazioni internazionali (MGIMO), concorda: tutto ciò davvero sembra una vasta provocazione.

Siria – Putin Smaschera il Piano del NWO. I satelliti Russi forniscono la prova definitiva all’ONU sull’innocenza di Assad e le responsabilità di USA e Arabia Saudita!
Damasco, Mosca, New York – Vladimir Putin ancora una volta fa centro, e sbugiarda i signori del Nuovo Ordine Mondiale: la strage in Siria? Non è stato Assad, ma i ribelli Salafiti, appoggiati dal governo Saudita e dagli USA con i suoi alleati. La prova “finale” è stata fornita nelle ultime ore dal Cremlino al Palazzo di Vetro dell’ONU. Si tratta di video e foto che illustrano come i satelliti russi abbiano fatto luce sul fatto che i razzi che hanno causato l’ultima strage in Siria (1300 morti) non sono partiti da Damasco o dalla Siria, ma da territori di pertinenza di gruppi Salafiti: ovvero dei cosiddetti “ribelli-mercenari” al soldo di Arabia Saudita e USA.
Washington? Non poteva non sapere!
Secondo Mosca, Washington non poteva non sapere, visto che i satelliti USA sono efficienti quanto quelli russi. E allora perchè tutte queste menzogne? Beh, dinnanzi a quest’ennesima prova regina, l’ONU e lo stesso Ban-Ki Moon dovranno prendere atto della situazione e smentire, zittire, tutti i media di regime che da giorni danno adito a queste diaboliche falsità! Ma con che faccia – ci chiediamo – andranno in giro per la penisola italiana i vari direttori dei TG di regime? Con che faccia si guarderanno allo specchio? per non parlare dei “politici”, ovviamente! politici impegnati a parlare del caso “Berlusconi”, come se il resto fossero bazzecole. Ma i maestri della distrazione di massa, si sa, sono sempre all’opera!
Obiettivo? Guerra Mondiale per un Nuovo Ordine
Tra i dati più palesi, sicuramente il fatto che le milizie ribelli in Siria – ora è ufficiale – sono armate e manovrate da Arabia Saudita ed alleati, che mirano ad innescare una nuova Guerra Mondiale. Tali prove, tra l’altro coincidono perfettamente con le testimonianze raccontate in questi mesi, e con l’ultima drammatica testimonianza di Padre Daniel Maes, cui passaggi più delicati vi riproponiamo di seguito:
Damasco – La testimonianza di Padre Maes
“Qualche anno fa, quando siamo venuti qui in Siria, non abbiamo incontrato una società politica perfetta, ma abbiamo incontrato una società prospera e sicura e abbiamo anche esperimentato l’uguaglianza tra tutti i gruppi religiosi. C’era anche la libertà di religione, l’ospitalità e c’era anche una sana vita di famiglia. Nella vita pubblica, discriminazione, furto e criminalità non erano noti. All’improvviso sono apparse le più orribili atrocità. Si massacrava, si saccheggiava e c’erano attentati in tutto il Paese. La società abbastanza armonica si trasformava in un incubo.
Lo Zampino dei Signori del Male e le Rivelazioni del Generale Clark
La “primavera” diventava un “caos”. La stampa informava che c’era una rivolta spontanea di un popolo da tanto tempo oppresso. Chi aveva una profondità più spirituale, aveva già notato dall’inizio che questa era una menzogna. I nemici avevano già da qualche tempo seminato questa zizzania, che adesso si manifestava chiaramente. Wesley Clark, un generale Americano, ha ammesso che la guerra in Siria era già stata progettata– insieme con quattro altri paesi – subito dopo gli attentati alle ”Twin Towers” a New York. Nel frattempo hanno distrutto l’Iraq sotto il motto di “Libertà per Iraq”! E’ uno dei più grandi crimini contro l’umanità nella storia recente. Rimarranno ancora cristiani in Iraq, a fronte dei 1,3 milioni di cristiani nel 2003? Una cosa simile è successa anche in Libia, che oggi fa pure parte della “collezione primaverile araba ” dell’Occidente. E che pensate dei cristiani in Egitto, Afghanistan e Siria?

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!