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mercoledì 19 ottobre 2011

Fabrizio “Er Pelliccia” Filippi, lo studente di buona famiglia, benestante, il "cicciottello" dai capelli biondi che voleva giocare alla guerra...arrestato dalla Digos, padre banchiere e madre insegnante, sono i nuovi "cervelli" della Sinistra Italiana, la futura classe dirigente del Pseudo-Comunismo sub-urbano anarcoide...coloro che vogliono impoverirci facendo "finta" di lottare contro il sistema capitalistico da loro stessi sostenuto e creato!!! Vuole una relazione passionale con una ragazza? Dategli Vladimir Luxuria!!!



 


Fabrizio Filippi, "Er Pelliccia": questi il nome e il soprannome del 24enne originario di Viterbo e arrestato a Roma in seguito alle violenze del 15 Ottobre in piazza San Giovanni. Fabrizio Filippi è il ragazzo biondino ritratto in una delle foto simbolo degli scontri, intento a lanciare un estintore. Sul web era partita la caccia alla sua identità, trovata in breve tempo. E online ci sono anche vecchie tracce di Filippi, iscritto sul social network Badoo: è lì che ha postato nel 2007 qualche sue foto oltre che una descrizione dei suoi interessi. Su Facebook sono già nate alcune pagine dedicate a lui, di dubbio gusto, inneggianti questo giovane "figlio di papà", ecco i link:  http://www.facebook.com/pages/Fabrizio-Filippi-mi-rappresenta/245549655459003 e http://www.facebook.com/pages/fabrizio-filippi/297943120216047 che dovrebbero essere segnalati subito alle forze dell'ordine.
Lo abbiamo visto a torso nudo, con il viso coperto da una bandana, mentre scagliava con violenza un estintore verso le forze dell’ordine. Fabrizio “Er Pelliccia” Filippi ormai è diventato il simbolo degli scontri di Roma del 15 ottobre e di quel nuovo tipo di terrorismo che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha definito e descritto con parole perentorie:
«Tremila incappucciati sono una nuova e inedita forma di terrorismo, che potremmo definire terrorismo urbano!».
Ma chi è Fabrizio “Er Pelliccia“ Filippi, il ragazzo di 24 anni diventato suo malgrado l’emblema della violenza romana? Dietro all’aria da duro che si vede dalle immagini degli scontri, si nasconde un ragazzo di buona famiglia, iscritto al corso di psicologia presso un’ università telematica.
Per capire cosa realmente passi per la testa di Fabrizio, è sufficiente sbirciare il suo profilo Facebook, al quale affida le sue riflessionipiù intime, proprio all’indomani della devastazione di Roma:
«L’unica cosa che ci rimane… è la vita, se sei disperato non fare lo sbaglio di buttarla via per paura di affrontare una vita da umile».
Poi continua con un’esortazione a prendere le distanze da un certo tipo di informazione e di politica:
«Spegni la TV.. usa le agenzie indipendenti su Internet per la tua informazione. Non permettere a te stesso, ai tuoi amici, alla tua famiglia di unirsi alle forze armate. Boicotta le compagnie energetiche… rifiuta il sistema politico… l’illusione di una democrazia basata su il monetarismo è un insulto alla nostra intelligenza».
Tra le sue citazioni preferite spicca anche una frase di Adolf Hitler che Fabrizio ha trascritto su Facebook qualche tempo prima della manifestazione:
«L’attività della cosiddetta stampa liberale è l’opera dei becchini del popolo. E non è il caso di parlare dei bugiardi fogli marxisti: per essi la bugia è una necessità vitale, come per il gatto i topi…».
Intanto proprio su Facebook stanno nascendo alcuni gruppi che sostengono e si identificano con “Er Pelliccia”, che però non stanno raccogliendo molte adesioni. Comunque l’ultima dichiarazione rilasciata da Fabrizio Filippi è di pentimento:
«Sono pentito ma non sono un black bloc. Probabilmente mi sono lasciato trascinare dagli avvenimenti!».
Fonte: La Stampa

ROMA - «Sono pentito ma non sono un black-bloc. Probabilmente mi sono lasciato trascinare dagli avvenimenti». Sono le parole di Fabrizio Filippi, lo studente di 24 anni arrestato lunedì sera dalla polizia per gli scontri di sabato scorso a Roma. ARRESTATO - Originario di Bassano Romano (Viterbo), Filippi è finito su tutti i giornali e i siti web per una fotografia che lo ritrae mentre, con il volto coperto e a torso nudo, lancia un estintore in piazza San Giovanni durante la manifestazione di sabato scorso a Roma. Il 24enne, con precedenti per stupefacenti, è noto con il soprannome di «er pelliccia». Il fermo di polizia giudiziaria è avvenuto nella tarda serata di lunedì.
IL PADRE: PENSAVO FOSSE ALL'UNIVERSITA' - «Mio figlio - ha precisato il papà di Fabrizio - non frequenta i centri sociali e non ha mai fatto politica. So solo che sabato è uscito con jeans e maglietta per andare a Roma all'università. Quando io e mia moglie abbiamo visto la sua foto sui giornali, associata ai disordini, siamo rimasti scioccati». «Non stiamo bene - ha detto il padre, con tono dimesso -, mi dispiace, ora aspettiamo e vediamo. Lui sta aspettando che venga interrogato, per adesso è un momento troppo pesante».


Il ragazzo mentre lancia l'estintore in piazza San Giovanni (Borgia/Ap)
Il ragazzo mentre lancia l'estintore in piazza San Giovanni (Borgia/Ap)
TORSO NUDO E BRACCIALETTO - Quel sabato, Filippi non era alle prese con libri ed esami. Era a torso nudo, con una sciarpa che gli copriva il viso e i capelli mezza lunghezza biondi. Impugnava un estintore che aveva prima svuotato agitando l'erogatore in aria, poi lanciato verso le forze dell'ordine. Un «black bloc», così è stato immortalato da un fotografo dell'Ansa e uno della Ap proprio mentre lanciava il cilindro rosso durante gli scontri di sabato pomeriggio, che hanno di fatto cancellato il corteo pacifico di almeno 200 mila Indignati. È stato grazie a quelle immagini che la polizia scientifica è riuscita a identificare lo studente 24enne fermato dalla Digos. Per lui è scattato il fermo per resistenza pluriaggravata.
Il ragazzo con l'estintore
nelle immagini degli scontri
Rcd
ER PELLICCIA, RAGAZZO DI BUONA FAMIGLIA - Fabrizio, riconosciuto anche grazie ad un tatuaggio e ad un braccialetto, sarebbe un ragazzo di buona famiglia, che gioca a tennis, studia e cercava on line ragazze «per relazioni passionali». Il suo ritratto appare in un sito per incontri: mostra un ragazzo diverso da quello restituito dagli scatti in cui lancia un estintore contro le forze dell'ordine. Sembra angelico, i ricci biondi, esile, una maglietta nera e la didascalia: «Vorrei relazioni passionali con una ragazza».

Dettaglio del tatuaggio e del braccialetto di Filippi (foto Ansa)
Dettaglio del tatuaggio e del braccialetto di Filippi (foto Ansa)
BLOCCATO SOTTO CASA - Il ragazzo era stato identificato dalle forze dell'ordine lunedì. E' stato fermato lunedì in tarda serata sotto la propria abitazione dagli agenti guidati da Lamberto Giannini. Agli agenti che lo hanno bloccato, il giovane ha consegnato i vestiti che indossava nel corso della manifestazione sabato. Poi, alle prime domande, ha risposto tentando di giustificarsi sostenendo che aveva usato l'estintore per spegnere un incendio. La Digos ha perquisito la sua abitazione, dopo aver ottenuto dall'autorità giudiziaria in tempi stretti un decreto di perquisizione, firmato dal sostituto procuratore Tescaroli del Pool Antiterrorismo della Procura di Roma, diretto dal pm Pietro Saviotti. RICONOSCIUTO DA FUNZIONARIO - Il 24enne è stato anche riconosciuto da un funzionario della questura che si trovava nelle vicinanze del giovane, sabato in piazza San Giovanni, proprio lungo la traiettoria di tiro dell'estintore lanciato. Determinanti il lavoro del gabinetto regionale della Polizia Scientifica e alcune testimonianze.
Un'altra immagine di Filippi  durante gli scontri (Eidon)
Un'altra immagine di Filippi durante gli scontri (Eidon)
«PERSONE PER BENE» - «Persone democratiche, perbene, impegnate in prima persona per garantire un futuro migliore a Bassano Romano». Così Giancarlo Torricelli, segretario regionale del Sel Lazio, residente a Bassano Romano (Viterbo), dove ha ricoperto la carica di vicesindaco e assessore, definisce la famiglia di Fabrizio Filippi. Il fratello del giovane arrestato per i disordini di Roma, Giuseppe, 30 anni, metereologo, nel 2006 era candidato a consigliere comunale per una lista civica che sosteneva la candidatura a Sindaco dello stesso Torricelli. «Conosco personalmente anche Fabrizio - aggiunge Torricelli -, del resto a Bassano Romano ci conosciamo tutti. Ma non sapevo nulla delle sue frequentazioni con ambienti estremisti». Infine, il segretario del Sel Lazio esprime «vicinanza ai familiari del giovane arrestato, che stanno vivendo un momento molto difficile».
LE AMICHE: AMA LE CHAT - Appassionato di musica hard-tek e tennis, frequentatore di rave party, con trascorsi di consumatore di droga e, inaspettatamente, romantico. Così alcune amiche definiscono Fabrizio Filippi. Raccontano che una notte, mentre rincasava alla guida della sua auto, finì contro alcune macchine parcheggiate, danneggiandone cinque o sei. «Forse - dicono - perse il controllo perchè aveva pippato». Filippi, sempre secondo le sue amiche, avrebbe cercato «l'amore sul sito Badoo», dove pubblicava una serie di frasi d'amore, alcune delle quali sdolcinate». Sotto la sua foto aveva scritto la didascalia: «Vorrei una relazione passionale con una ragazza». Infine, le amiche ricordano che il giovane era un «frequentatore abituale di chat».
ALTRI 12 ARRESTI - Salgono così a 13 le persone arrestate a Roma dopo i venti fermi seguiti gli scontri di sabato 15 ottobre. Tutti i giovani bloccati dalle forze dell'ordine sono sotto i 3o anni, sei sono i minorenni, due le donne. Otto antagonisti sono stati denunciati. Uno dei giovani, quando é stato bloccato, indossava una maschera antigas per proteggersi dai lacrimogeni, altri impugnavano bottiglie e fumogeni. Tra gli arrestati con precedenti specifici (blitz e aggressioni durante manifestazioni): un ventunenne anarchico di Lecce, studente a Bologna, fermato sabato dalla Digos in via Merulana; un giovane di 22 anni già denunciato per aver preso parte ad un rave in passato; due romane di 18 anni e una di 24 anni; un 21enne di Brindisi; un catanese di 23 anni.

Un gruppo di teppisti durante gli scontri in San Giovanni: lanciano sassi e perfino una sedia (Ansa)
Un gruppo di teppisti durante gli scontri in San Giovanni: lanciano sassi e perfino una sedia (Ansa)
CONTROLLI NEL VITERBESE - Non è ancora chiaro se il giovane risieda ancora a Bassano Romano, ma nel frattempo proseguono i controlli negli ambienti degli antagonisti anche in provincia di Viterbo, per individuare altri giovani eventualmente i responsabili degli atti vandalici di sabato: «Stiamo visionando i numerosi filmati e fotografie che ci hanno consegnato giornalisti e cittadini - ha confermato al sito Viterbonews24 il capo della Digos di Viterbo, Monia Morelli - per ora, però, non è stata effettuata alcuna operazione di polizia giudiziaria». 

 
 
 
18 Ottobre 2011 (ultima modifica: 19 ottobre 2011 08:13)
Fonte: http://roma.corriere.it

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ITALIA-CINA

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