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lunedì 3 dicembre 2007

Le elezioni in Russia: ecco i protagonisti!


MOSCA - Russia Unita, ma non solo Russia Unita. Le forze in campo sono numerose, in un nuovo sistema elettorale che farà entrare solo chi raggiunge la soglia del 7%. Di seguito i principali partiti dei 15 in corsa per i 450 seggi della Duma (Camera bassa del Parlamento russo) il prossimo 2 dicembre.
Russia Unita (RU) Presidente: Boris GRIZLOV Seggi vinti alle scorse elezioni: 222 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 67%. Detti anche 'orsi' o 'edinoros', gli aderenti al partito hanno da ottobre una marcia in più Vladimir Putin, capolista in questo contesto elettorale e popolarissimo presidente russo con una percentuale di consensi all'84%. Nato nel 2001 come 'piattaforma' del Cremlino in parlamento, sempre fedelissimo alla volontà di Putin, lo stesso presidente lo ha definito "uno strumento" e, pur primo delle liste elettorali, mantiene in qualche modo le distanze. In questi anni il movimento si è sempre caratterizzato per iniziative sociali di forte impronta conservatrice. Ma i suoi detrattori criticano RU per non essere stata capace negli anni a costruire un solido programma e ora come ora, a presentare un piano concreto per fermare l'inflazione galoppante, grande problema degli ultimi mesi e minaccia per la popolarità dello stesso Putin.
Partito comunista della Federazone Russa (Kprf). Leader: Gennadiy ZIUGANOV Seggi vinti alle scorse elezioni: 53 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 14%. Fondato nel febbraio 1993, il movimento rappresenta la principale forza di sinistra nel paese. E' il successore del PCUS. Ha buone possibilità di superare la soglia di sbarramento ed entrare in Parlamento a seguito delle prossime elezioni. Di fatto, dopo i picchi del 2000, la popolarita' di Putin e la nascita di un nuovo partito "del potere", Edinaja Rossija ("Russia Unita") hanno fatto arginato le sorti elettorali del l KPFR, che nel 2003 è crollato al 12,6% dei voti dall'oltre 24% del 1999.
Il Partito Liberal-Democratico (Ldpr). Leader: Vladimir ZHIRINOVSKIJ Seggi vinti alle scorse elezioni: 38 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 6%. L'ultranazionalista Zhirinoskij è noto alle cronache per le sue affermazioni antisemite, ed è l'attuale vicepresidente della Duma. Fondato nel 1989, il movimento rivendica a se stesso l'ideologia liberale professata anche dall'Sps, dal Jabloko e dalla stessa Russia Unita. Le sue credenziali restano comunque fortemente legate ai concetti chiaramente nazionalisti. Sul suo volantino elettorale si legge: "Ldpr va alla Duma pr restituire la Russia ai russi, e Mosca ai moscoviti". Mettendo al primo posto del suo programma "legge e ordine".
Russia Giusta. Leader: Sergey MIRONOV Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 4%. Nuovissima coalizione formata dal Movimento nazionalista Rodina (Patria), dal Partito dei Pensionati nonche' dal Movimento Zhizn (Vita), e guidata dal presidente del senato russo Mironov. Nei primi mesi dell'anno, il nuovo movimento sembrava un antagonista di Russia Unita, sempre più forte, con un leader altrettanto filo-putiniano e un apparente destino da cotroparte, a sinistra, in un prossimo contesto bipolare. Ma l'ufficializzazione di Putin a capo delle liste di Ru ha fatto crollare la credibilita' della nuova formazione, provocando numerose defezioni.
Jabloko (La Mela) Leader: Grigoriy YAVLINSKIJ Seggi vinti alle scorse elezioni: 4 Consensi secondo ultimo sondaggio Levada: 2%. Partito liberalsocialista russo, nato come organizzazione pubblica nel 1993, mentre dal 2001 ha acquisito lo status di partito politico. E' fortemente filo-occidentale. Ha cercato di promuovere l'integrazione delle formazioni politiche d'ispirazione liberale e neoliberale, finora senza successo.
Unione delle Forze di destra (Sps). Popolarità secondo ultimo sondaggio Levada: 1%. Fondato nel 1999 da Anatoly Chubais - che negli anni '90 ha gestito la privatizzazione delle aziende statali - è il partito più dichiaratamente anti Putin tra quelli in corsa nel contesto elettorale. Chubais ormai ne è uscito, ma tra le fila sono ancora molti i nomi noti: Nikita Belikh, Maria Gaidar e Boris Nemtsov, candidato alle prossime presidenziali. Oltre a Irina Khakamada, fiera oppositrice tra l'altro delle politiche antiabortiste di Russia Unita.
Altre fazioni minori presenti nella competizione: il Partito Agrario di Russia (Popolarita' secondo ultimo sondaggio Levada: 3%), Partito democratico, Verdi, Unione Popolare, Partito della rinascita di Russia, Partito della pace e dell'Unita'. (AG)

Elezioni in Russia: trionfa Putin!!!


Vladimir Putin da 8 anni Presidente della Federazione Russa...il 2 Dicembre il suo Partito "Russia Unita" ha stravinto le elezioni Politiche sfiorando il 65% dei voti!




Il partito Russia Unita, con il presidente Vladimir Putin capolista, ha vinto le legislative di ieri con il 64,1% dei suffragi. Lo ha annunciato il presidente della Commissione elettorale centrale Vladimir Churov in una conferenza stampa convocata con lo spoglio delle schede giunto al 98%. Russia Unita e' seguito dal Partito comunista (Kprf) all'11,7% e dai nazionalisti del partito Liberal-democratico (Ldpr) all'8,4%. Il presidente Vladimir Putin ha affermato che la vittoria del suo partito -Russia Unita- alle politiche di ieri, accresce la legittimita' del Parlamento.
L'altro partito dichiaratamente filo-Cremlino, Russia Giusta, resta in bilico sulla soglia di sbarramento, con l'8% delle preferenze. Dopo la maggioranza dei voti scrutinati, 4 partiti superano la soglia di sbarramento del 7%. L'opposizione non ci sta e parla di brogli elettoraliVari partiti d'opposizione e la principale Ong russa di osservazione elettorale 'Golos' hanno riferito nel corso della giornata di ieri di irregolarita' di varo genere durante le elezioni, vinte largamente dal partito Russia unita del presidente Vladimir Putin. Il partito comunista tra gli altri ha annunciato ricorso contro i risultati presso la Corte suprema. Poco dopo la chiusura dei seggi ieri sera, gli Stati Uniti avevano chiesto da parte loro alle autorita' russe di indagare sulle accuse di brogli. La commissione elettorale centrale russa ha assicurato che verranno esaminate "minuziosamente" tutte le denunce di brogli e irregolarita' avanzate dall'opposizione dopo il voto di ieri.Osce: non sono stati rispettati gli standard richiesti Le elezioni per la Duma russa di ieri "non si sono svolte in modo corretto e non hanno rispettato molti degli impegni presi a livello di Osce e di Consiglio d'Europa ne' gli standard democratici", decreta oggi un comunicato dell'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperaizone in Europa, a nome anche degli osservatori inviati dal Consiglio d'Europa.Uno degli osservatori internazionali sul voto russo ha rilevato che la forte influenza del Cremlino sulla politica e' stato "un problema" perche' ha influenzato il risultato elettorale. All'indomani del voto legislativo, che ha dato la maggioranza assoluta al partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin, il vicepresidente dell'Osce (l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), Kimmo Kilijunen, ha espresso la sua preoccupazione per come si sono svolte le operazioni. "C'e' un problema nella fondamenta laddove l'esecutivo ha cosi' forte influenza nella vita politica dei partiti", ha detto. "Non e' normale e questo ha un'influenza nei risultati". Elezioni bocciate anche dall'Unione europea. Dopo quelli dell'Osce, anche gli osservatori dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa bocciano le elezioni legislative russe di ieri: il capo della delegazione Luc Van Der Brande ha sottolineato in una conferenza stampa che "non si sono svolte elezioni giuste". "Se nella federazione russa la democrazia e' pilotata, anche queste elezioni sono state pilotate", ha detto il capo della delegazione. L'Unione europea ha criticato le elezioni legislative tenutesi ieri in Russia sostenendo che le liberta' di espressione e associazione sono state violate nel corso della campagna che ha preceduto il voto. Lo ha detto il Commissario Ue per le relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, oggi in una conferenza stampa a Berlino. Ferrero-Waldner ha precisato di voler attendere l'esito del monitoraggio delle elezioni prima di esprimersi sul voto in se', ma ha sottolineato che problemi erano emersi in maniera evidente durante la campagna elettorale: "Abbiamo osservato violazioni dei diritti fondamentali, come liberta' di espressione e di associazione". La Casa Bianca: indagare sulle accuse di brogli La Casa Bianca ha esortato le autorita' russe a indagare sulle accuse di brogli che sono emerse nell'ambito delle elezioni politiche in Russia che hanno dato una vasta maggioranza al partito del presidente Vladimir Putin. "Le prime notizie dalla Russia includono accuse di violazione delle regole elettorali", ha detto Gordon Johndroe, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca. "Esortiamo le autorita' russe a indagare su queste affermazioni".
Fonte: http://www.rainews24.rai.it/

Elezioni in Russia: Washington chiede un'inchiesta!

WASHINGTON - Gli Stati Uniti chiedono che sia aperta un'inchiesta per verificare le accuse dei brogli delle opposizioni rispetto alle elezioni legislative russe che, secondo le previsioni, hanno visto la vittoria del partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin. "Esortiamo le autorita' russe di indagare sulle accuse di irregolarita'" ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Gordon Johndroe. (Agr)

Fonte: http://www.lastampa.it/

domenica 2 dicembre 2007

RUSSIA: LEGISLATIVE, PARTITO DI PUTIN AL 61% SECONDO GLI EXIT POLL...



Il partito Russia Unita del presidente Vldimir Putin guadagna il 61% secondo i primi exit poll emessi dall'istituto Vtsiom per il rinnovo della Duma russa. Nel nuovo emiciclo entrerebbero 4 partiti, secondo le proiezioni: oltre a Russia Unita, supererebbero la soglia di sbarramento del 7% il Partito comunista con il'11,5%, i nazionalisti del Partito liberal-democratico (8,8%) e Russia Giusta con l'8,4%. Lo rende noto l'agenzia Ria Novosti.
Fonte: APCOM

Elezioni Politiche in Russia: risultati ufficiali entro l'8 Dicembre...


MOSCA - Saranno resi noti entro l'8 dicembre i risultati ufficiali e definitivi delle elezioni per il rinnovo della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo. Lo ha reso noto il presidente della Commissione Elettorale Centrale russa Vladimir Churov. I primi risultati parziali danno al partito di Putin, Russia Unita, la maggioranza assoluta con oltre il 62% dei voti.
Intanto il Partito Comunista Russo contestera' i risultati delle elezioni per il rinnovo della Duma, la camera bassa del Parlamento. Lo ha annunciato il capo dell'ufficio legale del partito, Vadim Soloviev, spiegando che le "violazioni hanno oltrepassato tutti i limiti accettabili". (Agr)
CURIOSITA': Dopo aver votato per il rinnovo della Duma, verso le 13 di Mosca, Vladimir Putin si è presentato a sorpresa in un ristorante con la moglie Ljudmila ed "è stato obbligato a chiedere se c'erano posti liberi", assicura l'agenzia Itar-Tass. "Per lei ne abbiamo sempre", avrebbe risposto il maitre dell'Ermak, accompagnando il capo di stato - e capolista del partito Russia Unita - a un tavolo. Sarebbe stata Ljudmila a scegliere "a caso" il locale per il pranzo. La first lady russa, in pantalone marrone e capospalla bordato di pelliccia, oggi si è presentata al seggio a braccetto con Vladimir Vladimirovic. La coppia è stata seguita passo a passo, ristorante compreso, da varie decine di giornalisti e operatori televisivi.

Intimo luccicante, nuova creazione made in China...alla faccia del "Comunismo" e del proletariato!!!


Duecento ore di lavoro per incastonare oltre 100 carati di diamanti su una base d'oro bianco!


Se dopo i reggiseni tempestati di diamanti e rubini proposti da Victoria’s Secret pensavate di non potervi più stupire della lingerie stravagante e iper-costosa, è giunto il momento di ricredervi. Dalla Cina è infatti arrivato un nuovo reggiseno ancora più scintillante e stupefacente del predecessore. Un’azienda produttrice di gioielli ha infatti creato un nuovo capo rivestito con più di 2500 diamanti. Valutata 10milioni di yuan, il corrispettivo di un milione di euro, la nuova creazione denominata “Perfect” è stata indossata da una modella in un outlet di Jinhua, città della provincia di Zhejiang. I realizzatori hanno spiegato il reggiseno è composto da oltre 100 carati di diamanti, incastonati in una struttura d’oro bianco del peso di 300 grammi. Tempi di realizzazione? Ben 200 ore. Ma non è l’unica stranezza in fatto di intimo made in China. A Pechino è stato esposto un reggiseno creato con 630 grammi di oro e 7,5 carati di diamanti sudafricani. Per farlo ci sono volute 2mila ore di lavoro. E il prezzo è pari a quasi 110mila dollari.
La Cina è il quinto consumatore mondiale di diamanti e pietre preziose e, in virtù di ciò, il governo cinese garantisce all’industria diamantifera politiche fiscali agevolate. Dal 2006 la tariffa di importazione sui diamanti è stata ridotta al 10% contro il 15,3%, dando il via allo sviluppo del settore.
Ormai tra le prime 10 aziende al mondo in termini di capitalizzazione troviamo aziende cinesi.

Esodo verso "La-Destra", AN resta senza donne!!!


«Siamo il nuovo motore propulsore della destra milanese. E, finalmente, siamo fuori da An, partito che relega le donne a ruoli di bassa manovalanza». Firmato Daniela Santanché, Carla De Albertis e, attenzione, Barbara Ciabò. New entry, quest’ultima, al movimento La Destra di Francesco Storace. Abbandono «con convinzione» di Alleanza nazionale che il consigliere comunale Ciabò motiva così: «Con An ho fatto politica fin da piccola ma, ormai, in quel partito da tempo si fanno scelte incomprensibili che non potevo né volevo più subire». Uscita dal gruppo consiliare di An decisa, dunque, con «dolore» ma «senza rimpianti» e, perché no, pure accompagnata da «telefonate», «pressioni» e pure «minacce» dai vertici e dagli ex colleghi del partito. Quelli che, giusto per intenderci, sostiene Barbara Ciabò, «sottovalutano il contributo delle donne alla politica, che è indice di miopia». Già, aggiunge Daniela Santanchè, portavoce nazionale del movimento, «c’è un motivo se in An non ci sono più donne ed è perché è un partito che non ci tiene in alcuna considerazione». Insomma, sostiene il portavoce, «il cuore oltre il cervello di An sta passando a La Destra». E con Barbara Ciabò lasciano An anche altre venti personalità della politica e della società civile: da Carla Spagnoli - «vogliamo che alle prossime elezioni rivinca il centrodestra con Silvio Berlusconi» - all’avvocato Nicolò Bastianini Carneluti a Lucrezia Iannuzzelli passando per i consiglieri comunali di Carate Brianza e l’assessore alla Cultura di Parabiago. E, ancora, l’imprenditricie Diana Trucco e sei consiglieri circoscrizionali di Milano. Tutti protagonisti di «uno tsunami politico»: quello di chi «con orgoglio rivendica - annota Carla De Albertis - di essere destra di sviluppo». Destra sia chiaro, precisa il portavoce nazionale, «leale e fedele all’alleanza con Berlusconi»: «Ribadiamo l’impegno per riportarlo a Palazzo Chigi. Siamo alla destra di Berlusconi, crediamo nei valori della destra non più difesi all’interno di An».E «sostegno» è confermato pure al sindaco Letizia Moratti: «Ma vogliamo anche la stessa legittimità e la stessa dignità degli altri alleati». Come dire: «Pretendiamo l’apertura di un tavolo politico». In soldoni rivendicano un assessorato, «vogliamo essere trattati come Lega e Udc, che hanno entrambi un consigliere e un assessore». Il sindaco prima di nominare un assessore di An deve, quindi, «sentire noi» perché «An è passata da sei a cinque consiglieri». Questione di peso politico che An così valutata: «Ciabò era stata eletta con 940 voti. Il partito ne ha ottenuti 52mila con un totale di sei seggi, ognuno costato 8.689 voti. Coerenza vorrebbe che l’eletto con i voti del partito lasciasse libero il posto» afferma Massimo Corsaro, coordinatore regionale. Invito alle dimissioni sottoscritto anche da Carlo Fidanza, capogruppo a Palazzo Marino, che sventola le cronache dove Ciabò «si dichiarava entusiasta della politica di Gianfranco Fini», mentre Ignazio La Russa invoca «l’espulsione per indegnità morale per chi lascia il partito per opportunismo». Valutazioni che per Francesco Storace sono segni di «una crisi isterica»: «Accusano Ciabò di essere stata sostenitrice di Fini. Anche lei come molti poi delusi. Attacchi da chi come Fidanza era un anti-Fini o di Corsaro che criticava il líder máximo prima di essere ricollocato sulla sua poltrona».

sabato 1 dicembre 2007

Strage di Erba, arrestato Azouz Marzouk per spaccio di droga!!!


Azouz Marzouk, 27 anni, il tunisino marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef, due delle quattro vittime della strage di Erba (Como), è stato arrestato questa mattina dalla Gdf per spaccio di stupefacenti. Assieme a lui sono finite in carcere altre sei persone, tra cui il fratello Sadok.L'inchiesta, relativa allo spaccio di cocaina e hascisc nell'Erbese, era cominciata più di un anno fa, prima della strage che ha avuto come vittime i familiari di Azouz Marzouk. Si basa principalmente su intercettazioni telefoniche e ambientali, proseguite anche dopo il massacro. L'ordinanza con i provvedimenti cautelari, di circa 400 pagine, è stata firmata dal gip Luciano Storaci, mentre l'inchiesta è condotta dal pm Massimo Astori, uno dei tre magistrati che hanno portato avanti anche quella sulla strage. Azouz, l'anno scorso, era già finito in carcere per una vicenda di droga, aveva scontato alcuni mesi ed era uscito con l'indulto.

Elezioni in Russia, Putin invita elettori a votare il suo partito "Russia Unita"!

MOSCA (Reuters) - Il presidente russo Vladimir Putin, ignorando chi lo critica perché sfrutta la sua posizione per fini elettorali, si è rivolto ai russi invitandoli a votare per il suo partito "Russia unita" alle elezioni parlamentari di domenica prossima.
"Vi chiedo di andare a votare per le elezioni del 2 dicembre e di dare il vostro voto a 'Russia unita'", ha detto Putin nel corso di un intervento televisivo registrato, rivolgendosi alla nazione.
Putin, che è il candidato numero uno nella lista "Russia unita", ha detto che votando per il suo partito, i cittadini sceglieranno "stabilità e continuità" anziché il caos che ha dominato il Paese negli anni Novanta.
"Non possiamo consentire il ritorno al potere di coloro che hanno tentato ma non sono riusciti a governare il Paese", ha detto il presidente facendo riferimento in modo chiaro ai suoi oppositori dei partiti liberali.
Putin ha detto che le elezioni di domenica per il rinnovo della Duma, la Camera bassa del Parlamento, "getteranno le basi per le elezioni presidenziali" fissate per marzo.
Putin ha ribadito che non cercherà escamotage per restare in carica per un terzo mandato, in un'azione non prevista dalla costituzione.
Putin ha detto che considera le elezioni di domenica come un voto nazionale di fiducia nei suoi confronti e che una netta vittoria per "Russia unita" gli darà il "diritto morale" in influenzare la vita politica del Paese anche dopo la fine del suo mandato.
Giovedì, 29 novembre 2007 3.24

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!