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sabato 5 settembre 2015

Mentre l'Europa intera si appresta ad affrontare l'emergenza-profughi più catastrofica e disumana dalla fine della Seconda Guerra Mondiale del 1945, il vero responsabile di questo immenso dramma umano, cioè l'ex-Presidente Francese Sarkozy, si gode la fine delle vacanze estive con la sua bella Carla Bruni...Nicolas Sarkozy dovrebbe essere denunciato per gravi crimini contro l'umanità al Tribunale Penale Internazionale dell'Aia, mentre Francia e Stati Uniti dovrebbero risarcire l'Italia, l'Ungheria e la Grecia, per i danni politico-finanziari causati dalle guerre che hanno scatenato in Nord-Africa e Medio-Oriente!!!

Carla Bruni (a sinistra) con Nicolas Sarkozy
ROMA - (ITALIA) - Mentre tutti i paesi dell'Unione Europea e dell'Europa dell'Est, stanno affrontando la più drammatica e catastrofica emergenza umanitaria, che mai prima d'ora si era registrata in Occidente, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, il "vero responsabile" di tutto questo cataclisma, cioè l'ex-Presidente Francese Nicolas Sarkozy, nelle ultime settimane di Agosto si è rilassato in vacanza con la sua bella consorte Carla Bruni, preparando il suo rientro sulla scena politica Francese in vista delle imminenti elezioni presidenziali...avete capito bene, colui che ha scatenato la sanguinosa guerra in Libia nel 2011, contribuendo al crollo del Regime di Gheddafi ed al suo stesso assassinio per mano di agenti segreti Francesi, infiltratisi tra i "sedicenti" ribelli, armati dalla stessa Francia e dalla Cia di Barack Obama-Hillary Clinton, colui che dovrebbe essere incriminato al Tribunale Penale Internazionale dell'Aia per gravi crimini commessi contro l'umanità, potrebbe tornare a sedere sulla poltrona Presidenziale dell'Eliseo, non solo, potremmo presto vedere seduta sulla poltrona Presidenziale della Casa Bianca in America, la possibile prima Presidente donna Hillary Clinton, dunque il tandem Sarkozy-Clinton potrebbe seriamente tornare a minacciare la pace sociale in mezzo Mondo, se così fosse sarebbe un vero problema!!!
Tra il 2010 ed il 2011, probabilmente la Cia, in collaborazione con i servizi segreti Francesi, Inglesi e Israeliani, sostennero e forse aiutarono a fommentare le famose "Primavere Arabe" destabilizzando in pochissimi mesi interi paesi, dando il via alle tristemente note guerre civili più sanguinose, con la comparsa dell'ISIS (lo Stato Islamico Fondamentalista, costituitosi dalle milizie "ribelli" dei vari Regimi di Iraq, Siria e Libia, milizie sostenute ed armate ovviamente dall'Occidente e dalla CIA), che prima di quegli anni era impensabile uno scenario geopolitico odierno, a causa di quel violentissimo "terremoto politico" interi regimi in Nord-Africa, vennero destituiti e sostituiti con il CAOS e l'anarchia politico-religiosa più totale.
Dall'Egitto alla Tunisia, dalla Libia alla Siria, dallo Yemen all'Iraq, dunque, centinaia di migliaia di morti tra civili e combattenti, intere popolazioni sterminate, interi patrimoni culturali distrutti e persi per sempre, miliardi e miliardi di dollari/euro di danni, perdite incalcolabili di paesaggi naturali e città caratteristiche, famiglie intere separate e devastate dalla guerra civile che persiste tutt'oggi in mezzo Nord-Africa, guerra che ha portato miseria, carestia, povertà, sangue, morte...guerra che ha costretto milioni di persone a scappare dalle proprie case e dalle proprie città distrutte, per cercare rifugio in Europa e in Occidente; un vero e proprio esodo di massa.
Tutto questo caos, tutta questa anarchia politica pilotata a regola d'arte per proteggere gli interessi economici di Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti d'America.
In primo luogo la Francia, che destabilizzando l'intera area del Magreb tra il 2010 ed il 2011, in particolare in Tunisia e Libia, ha praticamente distrutto economicamente parlando, gli interessi finanziari e commerciali dell'Italia ma anche della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese.
Ed è solo per gli sporchi petro-dollari, per il pieno controllo degli oleodotti di gas e petrolio Siriani e Libici, solo per questi sporchi affari e per il controllo totale delle materie prime di tutto il Nord-Africa e Medio-Oriente, per l'influenza politico-finanziaria sull'Iraq, sull'Egitto, sulla Siria, sulla Libia, sullo Yemen e sulla Tunisia, per tutto questo Nicolas Sarkozy con la Francia in testa, appoggiata e sostenuta da Usa-Inghilterra, nel 2011 ha scatenato la guerra in Libia contro Gheddafi, guerra che ha generato altre guerre come appunto in Siria e Iraq.
Le "Primavere Arabe" sono state una farsa, un complotto politico-sociale vero e proprio che ha nascosto ma per poco tempo, le reali cause delle rivolte armate contro i propri governi legittimi, in particolare contro Mubarak in Egitto, Gheddafi in Libia, Assad in Siria.
Adesso a distanza di 4 anni, (2011-2015), tutti noi in Europa stiamo pagando le nefaste conseguenze di quello scempio che è stato scatenato in Nord-Africa e nel Magreb, dalla Francia di Nicolas Sarkozy in primis, stiamo pagando il prezzo di una vera e propria invasione di massa da parte di profughi in fuga da guerre, miseria, povertà, caos, distruzioni, da stragi e repressioni politico-religiose compiute dai fanatici tagliagole dell'Isis, e questa povera gente oggi cerca salvezza ed aiuto da parte proprio di quei paesi occidentali ed europei che hanno causato, fomentato e scatenato proprio quello stesso disastro umanitario che oggi è in atto in Nord-Africa, Medio-Oriente e Centro-Africa!!!
L'ex-Presidente Francese Nicolas Sarkozy, che oggi lavora per essere rieletto all'Eliseo a capo della Francia, è tra i più diretti responsabili di questa catastrofe umanitaria, come già si è detto, dunque dovrebbe in realtà essere incriminato per gravi crimini contro l'umanità al Tribunale Penale Internazionale dell'Aia, mentre la Repubblica Francese, insieme agli Stati Uniti, dovrebbe essere chiamata in causa e denunciata all'ONU per imporgli il pagamento di un risarcimento economico per sopperire ai gravi danni economici e sociali, che sono stati inflitti all'Italia ed agli altri paesi Europei, soprattutto all'Est come ad esempio la Bulgaria, l'Ungheria, la Grecia e la Romania, a causa non solo della guerra in Libia, ma a causa anche dell'enorme numero di profughi e di immigrati, che sempre a causa di quella guerra scellerata, sono sbarcati negli ultimi 4 anni in Italia, oltretutto la Francia dovrebbe essere chiamata a risarcire economicamente anche tutte le famiglie di tutte quelle migliaia di profughi che sono morti annegati nel Mediterraneo. Nicolas Sarkozy, un vero e proprio criminale di guerra!!! 


Alexander Mitrokhin

 
 

mercoledì 28 gennaio 2015

All'alba del 27 Gennaio 2015, dopo quasi tre mesi, viene sgomberata la sala di rappresentanza del Comune di Carrara (MS) - Antenna3 - Tg serale del 27-01-2015



 ANTENNA 3 - TG SERALE DEL 27 GENNAIO 2015

Alluvione a Carrara, sgomberato dal Comune il presidio anti-giunta...


L'intervento è avvenuto all'alba  nella sala presidiata da novembre dall'Assemblea permanente. Il sindaco Zubbani: "Ho firmato io l'ordinanza, ma rimane la  volontà di dialogo. Abbiamo fatto tutto quello che ritenevamo giusto in nome di una ferita che è di tutti!" 
Lo sgombero della sala Comunale a Carrara occupata per protesta dall'8 Novembre 2014
CARRARA (MS) - Sgomberata all'alba su ordinanza del sindaco di Cararra, Angelo Zubbani, la sala di rappresentanza del municipio dove l'Assemblea permanente stava attuando un presidio dall'8 novembre scorso dopo l'alluvione del 5 novembre. I presidianti si erano insediati in quella sala sia in segno di protesta nei confronti dell'amministrazione comunale chiedendo le dimissioni di sindaco e giunta e anche per organizzare iniziative a favore della città. Lo sgombero è stato eseguito alle 6 del mattino dalla polizia municipale. Tutto è avvenuto senza problemi. Sul posto per monitorare la situazione anche polizia e carabinieri.
E' lo stesso Angelo Zubbani  a ricostruire le tappe della vicenda, che prende le mosse dall'alluvione del 5 novembre 2014: " Giovedì 22 gennaio ho lanciato l'ultimo appello ai presidianti, chiedendo loro di lasciare la sala, sono rimasti e lunedì 26 ho firmato l'ordinanza di sgombero. L'operazione è avvenuta senza incidenti: la polizia municipale ha identificato  sette persone che hanno lasciato il  Comune senza opporre resistenza". Il primo cittadino ci tiene a sottolineare che " rimane in piedi un percorso già delineato, permane - aggiunge -  la disponibilità al dialogo da parte dell'amministrazione  anche per individuare una sede alternativa per l'assemblea, credo che l'apertura delle istituzioni, dei  capigruppo consigliari e della politica sia stata massima nei confronti dei presidianti".
Sulla sua pagina Facebook, l'assemblea  permanente condanna  quanto accaduto e usa toni duri, per l'intervento avvenuto alle prime ore del mattino. Nella mattinata ai presidianti fuori dal municipio si sono aggiunte altre persone, mentre polizia municipale e polizia di Stato monitoravano la sitazione, rimasta in un clima pacifico. Il pianop terra del municipio è rimasto aperto al pubblico per i servizi di anagrafe e stato civile: i vigili urbani hanno fatto entrare un cittadino per volta. Mentre i piani superiori del Comune sono stati preclusi all'accesso del pubblico. Fra i commenti negativi sullo sgombero, espressi da rappresentanti dell'Assemblea permanente, quello di Renzo Cantarelli che parla di "decisione sbagliata da parte dell'amministrazione comunale, che ha scelto anche il giorno sbagliato per questa operazione, avvenuta nel Giorgo della Memoria": una ricorrenza per la quale i consigli comunali di Carrara e di Massa erano riuniti a Massa.  
Il sindaco Angelo Zubbani ha poi diffuso un suo comunicato alla città: "I fatti di novembre hanno segnato un passaggio difficile. Abbiamo rispettato ogni espressione di dolore e rabbia, incassando ogni accusa molto prima che la magistratura stabilisse responsabilità e colpe. Siamo restati in silenzio di fronte alla rabbia disperata, abbiamo usato il locale più nobile della Casa Comune per creare una camera di compensazione tra collera e speranza ed in questi lunghi mesi abbiamo cercato con assoluto rispetto di individuare le forme perché restasse aperta la via di un confronto che non mortificasse le espressioni della protesta. Abbiamo offerto invano soluzioni, sedi alternative, abbiamo invitato al dialogo, alla riflessione, siamo stati costretti a svolgere le attività istituzionali in un clima pesante".
"Abbiamo pazientato, _ prosegue Zubbani _ abbiamo fatto tutto quello che ritenevamo giusto in nome di una ferita che è di tutti; infine ha prevalso il doveroso senso di legalità, di responsabilità, di presentabilità di fronte alla città che si sta rimboccando le maniche e un po’ alla volta si impegna a cercare di ricostruirsi migliore. Stiamo lavorando senza alcuna volontà di insabbiare, con trasparenza e determinazione, per fare emergere fino in fondo le cause di ciò che è successo".
"Sia chiaro che c’è per ogni amministratore pubblico una parte di responsabilità in tutto quello che accade, ma adesso vogliamo capire quale sia la nostra, e di quella farci pienamente carico; poi vogliamo riprendere il lavoro di analisi sullo stato di salute del territorio e vogliamo partecipare direttamente ad ogni decisione, con Regione e Provincia, sul come progettare e realizzare opere che offrano il massimo delle garanzie per tutti. Il tempo non si ferma e c’è bisogno di risorse, competenze e tempestività. Nel processo di ricostruzione non intendiamo arrogarci di nessuna scelta che non sia prima sottoposta a verifica, esposta, discussa e confrontata, ma alla fine sentiamo su tutto la responsabilità che si agisca bene e con urgenza. E’ quello che stiamo facendo, al meglio delle nostre possibilità e con tutti i nostri limiti umani e di apparato, ma questi siamo, questo è il Paese nel quale viviamo e questa è la nostra città, la città che noi non intendiamo abbandonare ad una visione ispirata ad un “tanto peggio tanto meglio”. Ci sentiamo impegnati a lavorare per il meglio e intendiamo farlo con la massima determinazione e responsabilità, in un clima di legalità e senza intimidazioni in una Casa Comune libera e non occupata".


 

Le Ricette del Castello: "IL SIGNORE DEL CASTELLO APRE LE PORTE A BUONGUSTAI..."

http://lericettedelcastello.blogspot.it



Il Signore del Castello Lord Gabriel non ha mai amato la guerra e tanto
meno le mire espansionistiche; gli unici suoi interessi sono per la
cultura e la cucina. 

Per questo motivo il Castello di Lord Gabriel è diventato crocevia di
intellettuali, studiosi, viandanti, filosofi, amanti del sapere ma anche
chef e cuochi provenienti da ogni parte del mondo. Ogni tanto qualche
ribaldo cerca di sfidare l' autorità di Lord Gabriel e di conquistare la
fortezza, ma ad oggi nessuno vi è ancora riuscito, anzi, per la loro
temerarietà il Nobil Signor per far si che costoro non passino i loro
anni nelle segrete del castello ha preteso per la loro liberazione una
ricetta tipica dei loro paesi. 

Ad oggi i cuochi di corte sono depositari di centinaia di ricette
provenienti da tutto il mondo e con il loro aiuto, Lord Gabriel ha
deciso di condividere con tutto il mondo virtuale questo sapere
culinario, vero e proprio vanto del Nobil Signore e di tutta la sua
Corte! 
In questo blog verranno proposte ricette provenienti dalle varie regioni
dell' Italia, dall' Europa e da tutto il mondo, i Maestri dei Fornelli
vi consiglieranno prelibatezze di ogni tipo e gli Enologi delle segrete
cantine quali i vini migliori per accompagnarle.
Non mancheranno cocktail e piatti veramente straordinari per ogni evenienza!

martedì 2 dicembre 2014

MANIFESTAZIONE ANTI-ZUBBANI A MARINA DI CARRARA: OLTRE 2000 CITTADINI IN PIAZZA PER INVOCARE LE DIMISSIONI DEL SINDACO E DELLA GIUNTA COMUNALE DI CARRARA!!!


 SABATO 22 NOVEMBRE 2014: MARINA DI CARRARA

MARINA DI CARRARA In duemila sono scesi in strada: mamme e bambini, tanti pensionati, professionisti e disoccupati. Insieme sotto lo stesso “ombrello” in un sabato pomeriggio uggioso e piovoso: «A difesa della città». Quattro parole – la “cifra” di questa manifestazione che chiede le dimissioni di sindaco e Giunta – stampate sullo striscione che apre il corteo: giallo e azzurro. Come i colori della città. Come le tinte della Carrarese: a prepararlo, gli ultrà della squadra cittadina. Per Carrara è la seconda manifestazione, nell’arco di due settimane, dopo il dramma dell’alluvione. A promuoverla, il Movimento cittadino – che si è autobattezzato Assemblea permanente – e che da più di due settimane presidia la sala di rappresentanza di Palazzo civico. Ad oltranza. «Siamo contenti – dice alla fine Matteo Bogazzi, scrittore 33enne, del gruppo comunicazione Assemblea permanente – È stato un bel corteo, pacifico. Duemila persone. Adesso speriamo che tutti questi cittadini ci sostengano anche nei prossimi giorni. Ci aspetta una settimana dura», per il termine della quale il sindaco Angelo Zubbani ha fatto sapere che sarebbe opportuno liberare la sala di rappresentanza “occupata”.

I “presidianti” del Comune chiedono le dimissioni di sindaco e giunta. Un centinaio invece i partecipanti alla protesta alla foce del Carrione per la difesa dell'ambiente (video di Giovanna Mezzana)

E mentre la testa continua con gli slogan, la gente, a latere, parla di Imu, di Tasi, di tasse da pagare. A poche decine di metri dalla piazza il corteo si ferma. Sulla destra, con le spalle a Carrara, c’è qualcosa che attira l’attenzione. Un lenzuolo sulla facciata di una casa. C’è scritto: «Non chiederò risarcimenti. Non voglio i vostri soldi. La dignità non è in vendita. Non potete comprare il silenzio». C’è chi si ferma impietrito a leggere, mentre gli scatti fotografici a quel lenzuolo si moltiplicano. Il corteo arriva a Marina. La piazza è già piena, decine e decine di persone attendevano qui l’arrivo della manifestazione. In un lampo spunta un gazebo – probabilmente era già pronto – con appese (come panni stesi) le “civette” della stampa locale che fermano gli eventi di questi giorni. Parte la campagna informativa. Il Movimento dei presidianti – forte del proprio successo – racconta alla cittadinanza che cosa sta facendo dentro quella sala “occupata” di Palazzo civico. Intanto, di fronte al “book” che raccoglie le firme per mandare a casa la Giunta si forma una fila. In tanti vogliono dare la loro adesione. L’evento sta per concludersi. C’è chi si riversa al bar. Pausa caffè. Focaccina con prosciutto per gli ultrà che ce l’hanno messa tutta.
Intanto sul mare, l’ultimo capitolo. La chiusa della giornata. Un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti raggiunge la spiaggia libera che costeggia la Passeggiata Segnanini. Lì c’è la loro Fenice (nella foto). Una Fenice fatta dei legni che il mare lascia generoso sulla spiaggia. È una scultura, che si staglia sull’orizzonte sgombro. Da lì a poco le daranno fuoco: «Perché Carrara deve risorgere – dice la giovane Sara – come la Fenice. E ognuno deve fare la sua parte, coi propri strumenti. Noi siamo artisti e abbiamo fatto questo».

La manifestazione attraverso Twitter: #alluvionecarrara
Fonte: http://iltirreno.gelocal.it

mercoledì 29 ottobre 2014

Il mistero del razzo che esplode al lancio, un'anomalia catastrofica per la Nasa...


Sono stati distrutti anche due esperimenti della missione 'Futura', dell'astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Nessuna vittima, trasportava rifornimenti destinati a Iss nell'esplosione del razzo Antares avvenuta negli Stati Uniti la notte scorsa. Lo ha reso noto il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, a margine della firma di un contratto per i lanciatori Vega. Sono state distrutte la maglietta smart equipaggiata con una serie di sensori, e l'apparato dell'esperimento del medico Zambon.
"Entrambi gli esperimenti saranno rimpiazzati appena possibile", ha detto ancora Battiston. E' prevedibile che possano volare a bordo della prossima navetta cargo diretta alla Stazione Spaziale Internazionale e la decisione sarà presa a breve. Una delle apparecchiature andate distrutte nell'esplosione del razzo Antares è quella dell'esperimento 'Drai Brain', coordinato dal medico Paolo Zamboni, del Centro per le malattie vascolari dell'università di Ferrara e teso a verificare l'ipotesi secondo la quale una delle cause della sclerosi multipla potrebbe essere il restringimento dei vasi sanguigni di testa e collo. Nell'esplosione è stata distrutta anche la maglietta dell'esperimento Wearable monitoring, equipaggiata con sensori in grado di misurare ritmo del cuore e del respiro durante il sonno, e l'Unità elettronica portatile destinata a raccogliere i dati.
L'Agenzia Spaziale Italiana e la Nasa sono comunque al lavoro per portare a bordo della Iss i due esperimenti dell'astronauta Samantha Cristoforetti.
L'ESPLOSIONE RIPRESA DA UN AEREO, video pubblicato su YouTube da Ed Sealing
"PROPULSORE DI ERA SOVIETICA" - Le cause che hanno portato la notte scorsa all'esplosione del razzo Antares poco dopo il lancio non sono state ancora chiarite, ma c'è già chi punta il dito sul motore utilizzato dal vettore, che è stato prodotto nell'Unione Sovietica negli anni '60. Quattro decenni fa, l'Urss produsse decine di propulsori nell'ambito di un programma che prevedeva l'invio di cosmonauti sulla luna, ma dopo il fallimento di quattro lanci tra il 1969 e il 1972, il programma venne abbandonato e quei propulsori finirono inutilizzati in un deposito, scrive oggi il Washington Post. Fino a quando la Orbital Sciences, proprietaria del razzo Antares, non ha deciso di utilizzarne due versioni modificate per i suoi vettori. "La storia di questo motore è stata ben documentata nella nostra proposta alla NASA", ha affermato il vice presidente esecutivo della Orbital, Frank Culbertson, aggiungendo che si tratta di un propulsore che "e' stato ampiamente testato, è molto robusto e forte" e "non abbiamo visto alcuna anomalia".
L'ESPLOSIONE - Un razzo, senza alcun personale a bordo ma solo con rifornimenti destinati alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), e' esploso sei secondi dopo il lancio. Un incidente che, al momento, non sembra aver causato vittime ma ingenti danni: tutta l'apparecchiatura contenuta nel razzo e' andata persa e i detriti e le fiamme dell'esplosione ha causato enormi danni alla proprietà circostante.
Le cause dell'incidente non sono ancora note. Il lancio sarebbe dovuto avvenire lunedì ma era stato posticipato per la presenza di una nave a largo nell'Atlantico nel perimetro di sicurezza per il lancio. La Nasa e Orbital Science, la proprietaria del razzo che effettuava la missione per l'ente spaziale americano, spiegano che il razzo non ha presentato alcun problema prima del lancio e anche il conto alla rovescia si é svolto senza problemi. Per ora si parla di una "anomalia catastrofica".
La Nasa ha informato immediatamente le Federal Administration Aviation (Faa), l'ente che controlla e gestisce i cieli statunitensi, e ha preannunciato la creazione di una squadra di esperti per chiarire l'accaduto. Il razzo conteneva 2,2 tonnellate di rifornimenti e apparecchiature per i sei astronauti che vivono nella stazione spaziale: la Nasa rassicura sul fatto che nulla a bordo era essenziale per l'Iss, anche perché l'agenzia spaziale russa procederà con le proprie forniture mercoledì. Il personale dell'Iss e' gia' stato informato dell'incidente. Nell'era post Shuttle, la Nasa ha siglato un contratto con Orbital Science e Specex per i rifornimenti alla stazione spaziale.
Fino a oggi tutte le missioni effettuate non hanno presentato alcun problema. L'esplosione rischia però di trasformarsi in boomerang per il presidente americano, Barack Obama, che ha spinto per un programma di razzi commerciali per i rifornimenti. A pagare le immediate conseguenze dell'incidente e' intanto Orbital Science, che crolla in Borsa nelle contrattazioni after hour, arrivando a perdere fino al 19%.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

venerdì 5 settembre 2014

Alla fine si è capito chi c’era sul volo MH-17 della Malaysian Airlines abbattuto in Ucraina, tutto sembra collegarsi all'epidemia Ebola: coincidenza o fatalità?

Circa 100 passeggeri del volo Malaysia Airlines  abbattuto sull’Ucraina giovedi erano scienziati e ricercatori esperti di AIDS diretti in Australia per una conferenza.

L’oOrganizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che anche il suo portavoce, Glenn Thomas, era anche tra le vittime.

La Conferenza Internazionale sull’AIDS si svolge a Melbourne questo fine settimana, organizzata dalla International AIDS Society, che ha rilasciato una dichiarazione a seguito dello schianto.

“L’International AIDS Society (IAS) oggi esprime la sua sincera tristezza nel ricevere la notizia che un certo numero di colleghi e amici in viaggio per partecipare alla 20 ª Conferenza Internazionale sull’AIDS che si terrà a Melbourne, in Australia, erano a bordo del volo della Malaysia Airlines MH17 che si è schiantato in Ucraina. In questo momento incredibilmente triste e sensibile , IAS invia condoglianze alle persone care di coloro che sono morti in questa tragedia “. 

"Spariscono anni di conoscenza". "C'è un enorme sentimento di tristezza qui, le persone sono in un mare di lacrime nei corridoi - spiega Clive Aspin, uno dei ricercatori australiani della conferenza - . Queste persone erano le migliori e le più brillanti, gente che ha dedicato gran parte della propria carriera a combattere questo virus terribile. Tutto questo è devastante". Per molti colleghi che si preparano alla conferenza "la conoscenza andata perduta è insostituibile". "Su quel volo c'erano degli scienziati che guidavano la ricerca mondiale", dicono.  "La cura per l'Aids poteva essere su quell'aereo, semplicemente non lo sappiamo", ha detto al network Abc, Trevor Stratton, da anni impegnato nella lotta alla malattia. La conferenza si terrà regolarmente, con la partecipazione anche di Bill Clinton e Bob Geldof.

GRABOVO - L'aereo malese abbattuto in Ucraina cancella 289 vite. Ma la notizia che da ore rimbalza sui notiziari di tutto il mondo nasconde un altro dramma. Su quel volo viaggiavano almeno sei esperti di fama mondiale per la lotta all'Aids (all'inizio di era parlato di almeno cento, cifra poi smentita). Fra loro c'erano ricercatori, rappresentanti delle Ong e volontari. Dovevano partecipare alla 20esima Conferenza internazionale contro la malattia, che si apre domenica a Melbourne, in Australia. Un lutto definito "devastante per la ricerca contro l'Aids" dai rappresentanti dell'International Aids Society, che organizza l'incontro di Melbourne. Sul Boeing c'era Joep Lange, ricercatore olandese fra i pionieri della lotta all'Hiv ed ex presidente della International Aids Society. Nel 2001 Lange aveva fondato la Ong internazionale Pharmaccess per l'accesso alle cure.

Il pioniere degli studi sull'Hiv. Era partito da Amsterdam con la moglie per condividere con altri colleghi gli studi che seguiva da una vita. Lascia quattro figli. "Il  professor Lange è stato uno degli artefici dello studio dell'Aids e dell'impatto sociale che questa malattia ha comportato a livello mondiale - afferma Umberto Tirelli, direttore scientifico del Cro di Aviano - ed è stato il paladino dei pazienti con Hiv, spesso penalizzati e senza voce in capitolo almeno nelle prime fasi della epidemia". Viaggiava con la moglie, aveva più di 350 pubblicazioni nel campo delle terapie antiretrovirali. "Per me Joep era come un fratello - ricorda da Melbourne Stefano Vella, ricercatore dell'Istituto Superiore di Sanità e fra gli estensori delle linee guida Oms sull'Aids - abbiamo collaborato per molti anni, e lui era diventato presidente della società subito dopo di me, ci conoscevamo bene. Era un paladino dell'accesso alle cure e del riconoscimento dei diritti umani, paradossalmente non garantiti in Russia e Ucraina". Per Vella la tragedia non fermerà la ricerca, pur avendo posto fine alla vita "di tante persone impegnate in una battaglia che finora ha avuto molti successi. Il movimento e l'impegno a livello mondiale sull'Aids è grandissimo, e forse quanto è accaduto servirà a dare nuovo vigore a chi resta".

Il portavoce dell'Oms. Tra le vittime c'è anche un portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità, il 49enne britannico Glenn Thomas. Vite spezzate. Fra gli esperti in lutto c'è chi è convinto che fra i ricercatori in viaggio, c'era qualcuno che vrebbe presentato alla conferenza il risultato di uno studio. Dati e analisi, che potrebbero essere andati distrutti su quell'aereo precipitato nell'est dell'Ucraina. Speranze che si cancellano. Sparisce sicuramente la conoscenza e l'esperienza di persone che avevano studiato per anni questo tema. Sul  volo MH17 della Malaysia Airlines diretto a Kuala Lumpur, c'erano volontari, attivisti delle Ong, ma anche alcuni ricercatori di Hiv. Saranno ricordati in queste ore da diverse istituzioni scientifiche internazionali, dall'Ecdc all'Oms, che su twitter saluta Thomas. - Scarica questo articolo in PDF
Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola, era a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto ai confini tra l’Ucraina e la Russia.
Glenn Thomas era anche il coordinatore dei media ed era coinvolto nelle inchieste che stavano portando alla luce le controverse operazioni di sperimentazione di virus Ebola nel laboratorio di armi biologiche presso l’ospedale di Kenema. Ora che questo laboratorio è stato chiuso per volontà del Governo della Sierra Leone, emergono ulteriori particolari in merito agli interessi che nascosti dietro la sua gestione.
Main-GlennThomas
Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola, era a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto ai confini tra l’Ucraina e la Russia.
Bill e Melinda Gates hanno connessioni con i laboratori di armi biologiche situati a Kenema, epicentro dell’epidemia di Ebola sviluppatasi dall’ospedale dove erano in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino, e ora, a seguito dell’avvio di un’indagine informale, emerge il nome di George Soros che, tramite la sua Fondazione, finanzia lo stesso laboratorio di armi biologiche.
Glenn Thomas era a conoscenza di prove concrete che dimostravano come il laboratorio aveva manipolato diagnosi positive per Ebola [per conto della Tulane University] al fine di giustificare un trattamento sanitario coercitivo alla popolazione e sottoporla al trattamento sperimentale del vaccino che, in realtà, trasmetteva loro Ebola. Glenn Thomas aveva rifiutano di andare avanti con il cover up, a differenza di taluni che lavorano al nostro Istituto Superiore di Sanità e sono adesso ben sono consapevoli che Glenn Thomas è stato assassinato.
ebolamh17
I canali ufficiali dei media non hanno mai riportato una sola notizia in merito alla presenza del laboratorio di armi biologiche a Kenema, men che meno la disposizione di chiusura, né l’ordine di interrompere la sperimentazione di Ebola da parte della Tulane University. Quindi, quali altri canali ci sono rimasti perché queste informazioni diventino di pubblico dominio, e siano diffuse attraverso le reti sociali, se anche l’OMS e le istituzioni sanitarie evitano di rilasciare informazioni e di agire?
Il miliardario George Soros, attraverso la Fondazione Soros Open Society, per molti anni ha attuato“investimenti significativi“ nel “triangolo della morte Ebola” della Sierra Leone, Liberia e Guinea. Pertanto,George Soros avevaun movente per uccidere il portavoce OMS Glenn Thomas per fermare la diffusione di notizie attraverso i canali ufficiali che l’epidemia di Ebola è stata orchestrata a tavolino in un laboratorio di armi biologiche.
EbolaAlert
MH17
L’Olanda è un paese frastornato dalla rabbia e dall’impossibilità di spiegare le ragioni del disastro, a tal punto da avanzare una indagine per crimini di guerra. Ancor più disorientato è il suo Primo Ministro che, dopo aver chiesto di rimpatriare 40 corpi delle vittime MH17, afferma che “le rimanenti 200 vittime saranno rimpatriate in treno“. Ma se gli olandesi erano solo in 193, da dove saltano fuori tutti gli altri?
In merito al treno che trasporta i corpi delle rimanenti vittime, restano altrettante colossali incongruenze sui numeri riferiti dalle diverse fonti: gli esperti internazionali parlano di 282 corpi mentre Kiev riferisce che nei 5 vagoni refrigerati vi sono 252 corpi. Queste cifre fanno ulteriormente a cazzotti con la lista ufficiale dei 298 passeggeri.
In tutto questo marasma è particolarmente interessante il totale silenzio dei media ufficiali in merito alla notizia della chiusura del laboratorio di Kenema pubblicata sulla pagina Facebook del Ministero della Salute della Sierra Leone.

Di Gianni Fraschetti

Erano solo sei i ricercatori nel campo dell’Aids a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines, abbattuto giovedì scorso ai confini tra l’Ucraina e la Russia, e non un centinaio come ricostruito sulla base delle prime notizie. A comunicare il numero degli esperti nel campo dell’Aids, vittime dell’incidente, che avrebbero dovuto partecipare a una conferenza internazionale delle Nazioni Unite a Melbourne, è stato lo stesso presidente della International Aids Society, il premio Nobel francese Francoise Barre-Sinoussi che ha aggiunto “Questo numero potrebbe essere poco più elevato, ma non tanto da raggiungere le cifre che erano state annunciate“.
Tra questi ricordiamo Joep Lange, ricercatore olandese ex presidente della Società internazionale sull’Aids. Lange era uno dei massimi esperti mondiali di Aids e dal 2002 al 2004 è stato presidente dell’International Aids Society, che organizza la Conferenza internazionale. Nel 2001 ha fondato la PharmAccess Foundation [di cui era tuttora presidente], un’associazione non profit con base ad Amsterdam molto attiva, che punta a migliorare l’accesso alle terapie anti-Aids nei Paesi in via di sviluppo. Infine Lange aveva più di 350 pubblicazioni nel campo delle terapie antiretrovirali e ha fondato la rivista accademica Antiviral Therapy.
Ciò che però rende inquietante l’accaduto è la presenza fra le vittime di Glenn Thomas, autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in Virus Ebola. Pertanto, in questo caso, non possiamo non notare alcuni parallelismi con quanto avvenne  poco prima della diffusione dell’allarme pandemico dell’influenza suina, come abbiamo riportato nel nostro articolo EBOLA: emergono responsabilità da parte dell’OMS. Basti pensare anche all’incidente aereo [un altro triste "déjà vu"] che decapitò il Governo polacco poco dopo essersi rifiutato di firmare un contratto capestro con le industrie farmaceutiche per acquistare forniture di vaccini pandemici nel 2009.
Ma, al di là delle fosche trame di cronaca nera, vorremmo soffermarci sui riflessi internazionali in merito a quanto sta accadendo in Africa, con l’epidemia di Ebola, sfuggita di mano. Per esempio, ad oggi, non si conosce il livello di allerta stabilito dall’OMS per l’epidemia del virus Ebola in Guinea; e da più fonti emergono piani per spostare l’emergenza in atto al massimo livello 6 pandemico. In sostanza, lo scoppio dell’epidemia virale in Guinea potrebbe essere orchestrato nell’identico modo in cui venne attivata la falsa pandemia influenzale H1N1 del 2009.
Ebola, Mers, Vaiolo, febbre dei Caraibi, Antrace, Aviaria, etc. etc., rappresentano solo alcuni dei virus che consentono all’OMS di assumere poteri di emergenza in base alle nuove procedure.
Altrettanto singolare è notare che la conferenza delle Nazioni Unite sull’AIDS è sponsorizzata da Bill e Melinda Gates, i quali hanno connessioni con i laboratori di armi biologiche situati a Kenema, epicentro dell’epidemia di Ebola sviluppatasi [quasi certamente ] dall’ospedale dove erano [sono?] in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino.
Mentre i media riportano storielle in cui il virus Ebola sarebbe ricomparso a causa dei gorilla, degli scimpanzé, oppure a causa della deforestazione, lultime notizie riportate dalla Reuters, tra l’altro, non nascondono l’escalation di un conflitto in atto tra le persone dell’Africa occidentale e il personale medico occidentale, con la chiara ammissione cheil ricovero è visto come una condanna a morte. E questa storia si ripete un po’ troppo spesso da quelle parti; basta consultare una scheda del 2010 dei Centers for Disease Control and Prevention [CDC] dove si ammette candidamente che Ebola proviene e si diffonde dagli ospedali.
Considerato poi che gli scienziati che lavorano nel laboratorio di armi biologiche, presso il Kenema Hospital, hanno pubblicato un articolo affermando che il ceppo del virus Ebola Zaire è in circolazione in Africa occidentale dal 2006, sarebbe interessante conoscere:
  1. che cosa ha reso il virus Ebola Zaire così micidiale tutto ad un tratto?
  2. come mai centinaia di persone sono morte in Africa occidentale nello spazio di poche settimane, quando non è stata riportata una sola morte negli otto anni precedenti?
  3. da dove proviene questa improvvisa variante mortale del virus?
  4. per caso, la nuova “variante” del virus Ebola Zaire proviene da un laboratorio di armi biologiche degli Stati Uniti?
  5. sempre “per caso” gli scienziati che lavorano presso il laboratorio di armi biologiche del Kenema Hospital stanno somministrando alla popolazione locale un ceppo del virus Ebola, particolarmente letale, prodotto dalla bioingegneriacome parte delle sperimentazioni cliniche della Tekmira Pharmaceuticals Corporation, iniziate nel mese di gennaio, destinate ad una coorte di “esseri umani sani”, e finanziata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti?
Orbene, un nuovo studio pubblicato dagli scienziati del laboratorio di armi biologiche porta conferme a molte di queste domande.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità [OMS], per voce dei suoi consulenti, conferma di non aver mai considerato Ebola come emergenza pandemica e gli stessi consulenti affermano che non potrebbe mai esserci uno scenario in cui Ebola potrebbe diventare pandemia. Solo i virus presenti nell’aria hanno questa possibilità, mentre le epidemie di Ebola sono sempre state caratterizzate da eventi molto localizzati. Dobbiamo credergli? Ovviamente NO!
In primo luogo perché in molte nazioni europee permangono  tutt’ora in vigore le fasi pandemiche da 1 a 6; in secondo luogo perché vi sono ricerche che dimostrano come Ebola può essere trasmesso per via aerea, in un laboratorio, se c’è un incidente di laboratorio [come è effettivamente avvenuto]; in terzo luogo perché, come nel caso della pandemia H1N1, anche questa volta l’OMS si rifiuta di svelare gli eventuali conflitti di interesse tra gli esperti di Ebola.
Secondo le nuove linee guida e le FAQ dell’OMS, esiste ancora il potere di dichiarare il livello 6 di emergenza pandemica attraverso la nuova definizione, sostanzialmente equivalente, di “Emergenza Sanitaria Pubblica di Rilevanza Internazionale” [PHEIC]. Il termine “Emergenza Sanitaria Pubblica di Rilevanza Internazionale” è definito nella  International Health Regulations [IHR 2005] come
"un evento straordinario che è determinato a costituire un rischio per la salute pubblica ad altri Stati attraverso la diffusione internazionale di malattie, potenzialmente da richiedere una risposta internazionale coordinata"
Questa definizione implica che una situazione: è grave, improvvisa, insolita o inattesa; comporta implicazioni per la salute pubblica al di là del confine nazionale dello Stato colpito; e può richiedere un’azione internazionale immediata. La responsabilità di determinare se un evento è all’interno di questa categoria è demandata al direttore generale dell’OMS, che richiede la successiva convocazione di un comitato di esperti [Comitato di Emergenza IHR]. Secondo le linee guida provvisorie ogni dichiarazione sarà basata sulla valutazione del rischio” e “in linea con l’obiettivo principale della guida“. Pertanto, il Comitato di Emergenza IHR consiglierà l’OMS a produrre la dichiarazione di pandemia. Glenn Thomas era fra questi, e l’hanno ucciso perché in disaccordo con taluni piani organizzati?
Per la seconda volta, in soli cinque anni, l’umanità è nuovamente di fronte a un tentativo di annientamento globale attuato attraverso armi biologiche, camuffate nell’ambito di piani pandemici, perché ci siamo rifiutati di prenderci cura di noi stessi, tranne che del nostro iPhone, del nostro iPad, dei nostri smartphone, dei nostri tablet, delle vacanze al mare, dei mondiali di calcio, delle mode e del conto banca.
Noi proseguiamo a scrivere ai sordi, nella speranza che non siano anche ciechi, sulla necessità di analizzare le fiale dei vaccini che somministrano ai nostri figli. Ogni indagine costa al laboratorio Nanodiagnostics di Modena, diretto dal Dottor Stefano Montanari,  un patrimonio e, a maggior ragione, se nessuno tra coloro che strepitano, e ci contattano piagnucolando, è disposto a separarsi da un Euro, a darci una mano per affrontare le spese, ben comprenderete che il futuro è tutt’altro che privo di infauste insidie che rimarranno funzionali agl’interessi dell’industria farmaceutica che, di fronte a questo sgangherato menefreghismo, può dormire sonni tranquilli a tal punto da ammazzare come mosche le persone più scomode.

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giovedì 10 aprile 2014

BARACK OBAMA (PRESIDENTE U.S.A.) E IL DALAI LAMA (CAPO SPIRITUALE DEL TIBET) DUE PREMI NOBEL PER LA PACE NEL MONDO CHE IN REALTÀ L'UNO E L'ALTRO CERCANO DI FOMENTARE GUERRE CIVILI E DESTABILIZZAZIONI ECONOMICHE IN NORD-AFRICA, SUD-EST ASIATICO E SUD AMERICA, PER ACCAPPARRARSI LE MIGLIORI E PIÙ PREGIATE MATERIE PRIME DEL PIANETA (ORO, PETROLIO, DIAMANTI, METALLI E PIETRE PREZIOSE) PER ALLARGARE ED ARRICCHIRE I MERCATI FINANZIARI DEI RISPETTIVI PAESI E GRUPPI DI POTERE POLITICO ED ECONOMICO! OBAMA E IL DALAI LAMA IN REALTÀ PERICOLOSI GUERRAFONDAI???

DALAI LAMA E BARACK OBAMA DUE (FALSI) PREMI NOBEL PER LA PACE NEL MONDO

IL DALAI LAMA GUERRAFONDAIO VISTO DA MITROKHIN...
Il Dalai Lama nel 1989 è stato premiato con il più benemerito titolo mondiale che un uomo politico possa desiderare, il Premio Nobel per la Pace...ma il Dalai Lama in realtà è una oscura figura strumentalizzata dal Capitalismo Occidentale e dagli Stati Uniti d'America in primis, per contrastare il Regime di Pechino nella Repubblica Popolare Cinese; il "pacifico" Dalai Lama Tibetano viene utilizzato come un "Cavallo di Troia" delle idee e della Politica per insinuarsi ed insidiare le fondamenta del solido Partito Comunista Cinese e della Repubblica Maoista Cinese sperando di fomentare la rivolta armata in Tibet, ovviamente finanziata e armata dalla ormai collaudata CIA, ovvero dai Servizi Segreti più potenti e più ricchi del Mondo, per la causa della Libertà e dell'Indipendenza del Tibet dalla "Madre Patria" Asiatica!!! Il Premio Nobel per la Pace Tibetano dunque, in realtà stà girando mezzo Mondo per fomentare il fanatismo religioso Buddista del suo Paese...frasi come "Inferno in Terra!" o come "Siamo pronti a morire per il Tibet libero!" la dicono tutta sulle reali intenzioni di un falso Pacifista e visionario come è in realtà il Dalai Lama!!! "Bisogna vivere senza sesso, astinenza totale dal sesso vera felicità dell'uomo e vero segreto per una vità più lunga e sana!" Questo è altro il patrimonio culturale e religioso che il falso pacifista Tibetano vuole lasciare ai posteri...già ma senza sesso come crede di crescere, progredire e proliferare il tanto orgoglioso popolo Tibetano??? Da poche settimane il nostro caro Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha dato la cittadinanza Onoraria al Dalia Lama...sarebbe meglio togliergliela subito a questo pazzo, fanatico guerrafondaio viscido e pericoloso sanguinario che lavora e spera nel bagno di sangue degli innocenti in Tibet per costituire uno stato indipendente foraggiato segretamente dalla CIA, dal Capitalismo Occidentale e dalla Massoneria Europea!!! Solidarietà alla Cina e al Governo di Pechino...perchè veri garanti dell'ordine, del progresso economico e della pace in Tibet!!!

Alexander Mitrokhin 

Il guerrafondaio e il "Nirvana"

 
Criticato dai pacifisti di tutta Italia e di tutto il mondo per la guerra in Afghanistan e in Iraq, George W. Bush, l’assetato di sangue, il leader delle crociate in nome della pace e degli equilibri internazionali ha ricevuto il Dalai Lama nello scorso mese dimedaglia d'oro del congresso ottobre. Il governo cinese si infuriò e il portavoce del ministero degli esteri dichiarò che considerava il comportamento di Bush una grave ingerenza nella politica cinese. Per la Cina il Dalai Lama sarebbe solo un rifugiato politico che utilizza una copertura religiosa per ordire le trame indipendentiste del Tibet. Il presidente americano non fu minimamente scalfito dalle obbiezioni cinesi e il Dalai Lama rispose con un frase che mi è sembrata l’emblema della sua considerazione dell’ordinarietà degli affanni contingenti degli uomini. “Succede tutte le volte”, disse sorridendo. Poi, parlando di Bush, ha aggiunto: «Ci conosciamo, e abbiamo creato, credo, una vera profonda amicizia è come una riunione di famiglia».
In Italia, ovviamente, in un paese dove la precarietà e quindi l’insicurezza hanno preso pieno possesso non solo del lavoro ma anche dei principi e dei valori umani, la preoccupazione maggiore è andata alla materialità dei piccoli affari delle imprese italiane in Cina. Parlo di piccoli affari perché noi non abbiamo le sede della Nike o di qualche altra multinazionale in quei territori d’oriente, ma abbiamo una serie di medie e grandi aziende che hanno iniziato a aprire stabilimenti in Cina negli ultimi anni. Preoccupate di chi sa quale forma di boicottaggio le autorità italiane si sono defilate abilmente e hanno preferito non incontrare il Dalai Lama. Bertinotti il grande difensore dei diritti umani, civili ha deciso di non concedere l’aula di Montecitorio, Napolitano, nostro Presidente della Repubblica, si è defilato evitando abilmente di fornire spiegazioni ufficiali, Rutelli gli ha dato il benvenuto, ma ha preferito non vederlo, e, a questo punto, considerate le terribili ritorsioni che potevano subire le nostre imprese, gli unici che lo hanno ricevuto sono stati i politici dell’ opposizione (Roberto Formigoni e Marco Zacchera) e Beppe Grillo, noto antipolitico. Dalai Lama e WojtylaLe nostre imprese hanno iniziato a investire in Cina da alcuni anni, e negli anni 2002 e 2003 ebbi modo di conoscere l’allora Ambasciatore cinese in Italia, in occasione di un incontro con imprese italiane della toscana che avevano intenzione di investire nelle terre visitate da Marco Polo. I nostri imprenditori furono rassicurati su molti aspetti: logistici, fiscali, e organizzativi. Addirittura per superare l’ostacolo della lingua le autorità cinesi dissero che avrebbero inserito un funzionario in ogni azienda per redarre le pratiche burocratiche di routine e ogni adempimento annuale, questo almeno agli inizi.
Le parole dell’ Ambasciatore furono queste: “noi abbiamo bisogno di imparare il vostro modo di produrre e essere organizzati. Abbiamo bisogno che i nostri dirigenti e i nostri operai imparino il know how gestionale e di funzionamento dei macchinari. In cambio vi mettiamo in condizione di fare i vostri miliardi”. Noi gli serviamo quanto loro servono a noi se ragioniamo in una logica strettamente materialista, ed è probabile che, una volta messa in moto una struttura economica solida e autosufficiente anche grazie a ciò che avranno imparato dagli occidentali, possano fare a meno dei nostri aiuti, delle nostre imprese e dei nostri capitali. Se il Dalai Lama fosse stato ricevuto ufficialmente si sarebbero limitati alle solite proteste, come “succede tutte le volte”. Si sa come vanno certe cose: qualche nota diplomatica, un chiarimento, alcuni articoli sui quotidiani, un paio di passaggi nei telegiornali e dopo qualche settimana tutto passa. Inoltre la via d’uscita diplomatica l’avevano suggerita le stesse autorità cinesi: sarebbe stato sufficiente, se proprio fosse stato necessario, specificare che veniva ricevuto in qualità di leader religioso e spirituale e non come rappresentante del governo in esilio, e aggiungere che tale visita non doveva essere interpretata come una presa di posizione politica dell’Italia a favore dell’indipendenza del Tibet.
I rappresentanti delle nostre istituzioni si sono dimostrati timorosi e attaccati a contingenti convenienze, che peraltro non erano a rischio, mentre hanno perso un’ occasione di avvicinarsi al nirvana. C’è riuscito molto meglio George W. Bush.
 

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!