Nuovi documenti dalla Procura di Milano alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati. E con le nuove carte arriva una bufera ancora più grossa di quella scatenata la settimana scorsa.
Intanto il Pdl ha chiesto alla giunta per le autorizzazioni a procedere che la Camera sollevi il conflitto di attribuzione nel caso Ruby. Intervenendo durante i lavori, Maurizio Paniz ha esposto la tesi che competente sull'inchiesta non può essere il tribunale di Milano, bensì il tribunale dei ministri in quanto Silvio Berlusconi avrebbe agito per motivi istituzionali quando si è mosso per Karima «Ruby» El Mahroug fermata dalla questura di Milano, pensando che fosse la nipote del presidente egiziano Mubarak. Quindi, alla luce di questa richiesta, non si dovrebbe più votare per autorizzare o meno la perquisizione a un ufficio di Milano 2 considerato dalla difesa «di pertinenza della segreteria poliltica del presidente del Consiglio». Se la richiesta di Paniz venisse approvata si annunciano tempi più lunghi.
CAMBIO RELATORE - Il deputato dell'Udc, Pierluigi Mantini, ha chiesto alla maggioranza di cambiare relatore sul caso Ruby in giunta per le autorizzazioni. L'esponente del Pdl, Maurizio Paniz, infatti, chiedendo il rinvio degli atti alla procura di Milano ha di fatto «smentito il relatore Antonio Leone nelle sue conclusioni». Ma il relatore Leone ha fatto propria la linea di Paniz e a questo punto l'aula si dovrebbe esprimere con voto palese sul rinvio delle carte e servirebbe quindi una maggioranza di 316 deputati.
DUE NUOVE TESTIMONI - Spuntano anche due testimoni chiave e la 'contabilità' di Ruby Rubacuori nell'inchiesta sulle presunte feste a luci rosse ad Arcore e nella quale Silvio Berlusconi da oltre un mese è indagato per concussione e prostituzione minorile. Sono questi alcuni particolari che emergono dai nuovi atti inviati dai pm milanesi alla Camera, allegati all'invito a comparire notificato al consigliere regionale Nicole Minetti, e con i quali si ribadisce la richiesta di perquisire gli uffici di Segrate del fiduciario del premier Giuseppe Spinelli, ritenuti però di pertinenza della Presidenza del Consiglio. "Nicole Minetti - spiega ad Affaritaliani.it il suo avvocato Daria Pesce, si presenterà ai magistrati il prossimo 1 febbraio. E' una cosa che si deve fare". E sulla strategia difensiva: "Non so ancora come ci muoveremo, non ho ancora incontrato la mia cliente".
LE CARTE- Nelle 227 pagine recapitate a Montecitorio e finite sul tavolo della presidenza della Giunta per le Autorizzazioni, i procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno e il pm Antonio Sangermano hanno indicato ulteriori elementi probatori raccolti non solo con recenti atti di indagine, ma anche in seguito alle perquisizioni dello scorso 14 gennaio a casa di una decina di ragazze ospiti in passato a villa San Martino - sette delle quali vivono nel residence di via Olgettina - e nell'appartamento e negli uffici di Nicole Minetti, per altro ex igienista dentale del capo del Governo.
Lei, come Lele Mora ed Emilio Fede e altre persone, è indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione, non solo di maggiorenni, ma anche di Ruby, all'epoca minorenne. E così, tra le nuove 'carte, oltre agli appunti sequestrati a Ruby, su cui la giovane aveva riportato le consistenti 'ricompense in denaro che avrebbe ricevuto e che avrebbe dovuto ricevere da Berlusconi, e ad una serie di sms e intercettazioni, ci sono anche le dichiarazioni di due supertestimoni che davanti ai magistrati avrebbero confermato l'impianto accusatorio. La prima è una ventenne che nei giorni scorsi ha raccontato agli inquirenti le confidenze di una delle giovani che vivono nella palazzina di Milano Due e che sono state ospiti a villa San Martino: la ragazza le avrebbe detto di aver avuto rapporti sessuali con il capo del Governo e, come corrispettivo, a suo dire, avrebbe ricevuto gratuitamente l'appartamento.
LE DE VIVO IN MUTANDE - La seconda è Maria Makdoum, la danzatrice del ventre araba citata in una conversazione intercettata dell'ex prefetto Carlo Ferrigno. Lei ha raccontato dei festini a luci rosse ad Arcore: "Ognuna di noi - ha messo a verbale - si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse: 'E ora facciamo il Bunga Bunga e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale". Poi ha aggiunto: "Le De Vivo in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parti intime. Si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava il samba in maniera hard".
Ancora: "Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena. Tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata". Infine, la giovane ha ricordato ai pm che "nel giugno del 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad Arcore (...) e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferii a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio" e, prima di entrare nella villa, "si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante". Quanto agli appunti manoscritti da Ruby e trovati dagli investigatori nell'appartamento a Genova che la giovane marocchina condivide con il fidanzato Luca Risso, e sui quali sono in corso accertamenti, sono riportate le somme che si aggirano attorno ad alcune centinaia di migliaia di euro che le sarebbero state versate - questo il sospetto dell'accusa - da Berlusconi o per conto di Berlusconi.
E poi ancora quasi cinque milioni di euro - cifra che collima con quanto ha detto la giovane in una conversazione intercettata - che avrebbe dovuto ricevere tra qualche mese dal premier. Oltre a ciò nelle perquisizioni sono state trovate buste contenenti dai 5 ai 10 mila euro in banconote da 500 euro e altra documentazione, tra cui fatture sequestrate alla Minetti per 50 mila euro relative ai canoni di affitto degli appartamenti di via Olgettina e bonifici bancari alla ex meteorina Alessandra Sorcinelli provenienti da un conto di Berlusconi.
I PIZZINI DI RUBY, TRA DUE MESI 4,5 MLN DA B. - La Procura di Milano, perquisendo l'abitazione di Karima «Ruby» El Mahroug, ha trovato un appunto nel quale la giovane marocchina scrive di dover ricevere «4 milioni e mezzo da B. entro due mesi». Nei nuovi atti trasmessi dai pm milanesi alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera si legge anche che la ragazza ha ricevuto «70.000 euro da Di Noia - il suo avvocato, ndr - e 170.000 euro da Spinelli», il ragioniere di Berlusconi i cui uffici la Procura di Milano chiede di poter perquisire.
MINETTI CONTRO BERLUSCONI: E' UN PEZZO DI MERDA - Nicole Minetti, intercettata dalla procura di Milano, avrebbe espresso giudizi durissimi nei confronti di Silvio Berlusconi: "C'e' un limite a tutto, non me ne frega un cazzo se lui e' il presidente del Consiglio. E' un vecchio e basta", dice la Minetti in una telefonata dell'11 gennaio a Clotilde Strada. "Io non mi faccio pigliare piu' per il culo cosi', si sta comportando da pezzo di merda!" "Lo sapevamo", le risponde Clotilde. "Perche' uno che fa cosi' e' un pezzo di merda!", insiste Minetti, "perche' lui mi ha tirato nei casini in una maniera che solo Dio lo sa. In cui non sarei finita neanche se ci mettevo tutto l'impegno. Gli ho parato il culo e non si puo' permettere di fare cosi'". In un'altra telefonata sempre a Clotilde, la Minetti dice: "Tu hai mai sentito dire dalla sua bocca: 'oh, fermi un attimo, guarda che lei e' una brava ragazza'? Lui pur di salvare il suo culo flaccido non se ne frega di niente". E ancora, in una conversazione allegata qualche pagina dopo: "A lui non gliene frega niente, io ho capito questo. Cioe' io per la prima volta ho realizzato che lui non mi ha dato quel ruolo perche' pensava che io fossi idonea e adatta, mi ha dato quel ruolo perche' in quel momento e' la prima cosa che gli e' venuta in mente", spiega Minetti, "se non ci fossi stata io ma ci fosse stata un'altra l'avrebbe data a un'altra".
MINETTI - C'E' UN LIMITE A TUTTO - Ma non finisce qui. In altre intercettazioni dice: "C'e' un limite a tutto, non me ne frega un cazzo se lui e' il presidente del Consiglio. E' un vecchio e basta", dice la Minetti in una telefonata dell'11 gennaio a Clotilde Strada. "Io non mi faccio pigliare piu' per il culo cosi', si sta comportando da pezzo di merda!". "Lo sapevamo", le risponde Clotilde. "Perche' uno che fa cosi' e' un pezzo di merda!", insiste Minetti, "perche' lui mi ha tirato nei casini in una maniera che solo Dio lo sa. In cui non sarei finita neanche se ci mettevo tutto l'impegno. Gli ho parato il culo e non si puo' permettere di fare cosi'". In un'altra telefonata sempre a Clotilde, la Minetti dice: "Tu hai mai sentito dire dalla sua bocca: 'oh, fermi un attimo, guarda che lei e' una brava ragazza'? Lui pur di salvare il suo culo flaccido non se ne frega di niente". E ancora, in una conversazione allegata qualche pagina dopo: "A lui non gliene frega niente, io ho capito questo. Cioe' io per la prima volta ho realizzato che lui non mi ha dato quel ruolo perche' pensava che io fossi idonea e adatta, mi ha dato quel ruolo perche' in quel momento e' la prima cosa che gli e' venuta in mente", spiega Minetti, "se non ci fossi stata io ma ci fosse stata un'altra l'avrebbe data a un'altra". In una conversazione con la Faggioli dell'8 gennaio, la Minetti dice: "Io do' le dimissioni, cioe' 'sta roba e' una roba che ti rovina la vita, ti rovina i rapporti, ti logora. Devi avere un pelo sullo stomaco. A me cioe' non me ne frega niente. Io voglio sposarmi, fidanzarmi, avere dei bambini, una casa". All'amica la ex igienista spiega ancora: "Litigare tutti i giorni con tutti, metterla nel culo a quello di fiducia a te. La politica e' un casino. Cioe' cade lui e cadiamo noi. A lui fa comodo mettere te e me in Parlamento perche' dice 'bene, me le sono levate dai co...". Il giorno dopo, in un'altra telefonata, Minetti si sfoga di nuovo. "Quando si cagava addosso perche' Ruby chiamava, si ricordava di noi. Adesso fa finta di non ricevere le chiamate".
IRIS BERARDI, L'ALTRA MINORENNE AD ARCORE: PRESI DA PAPI CIRCA 40MILA EURO - E c'è un'altra minorenne nello scandalo delle feste ad Arcore. E' la ora 19enne Iris Berardi, una delle giovani ospiti delle feste di Berlusconi, che ha frequentato Arcore più volte già prima di compiere 18 anni. La sua carriera inizia a 15 anni, quando inizia a frequentare le passerelle. A 17 anni si trasferisce a Milano in cerca di fortuna ed entra nel giro delle hostess per le Fiere. Presto diventerà una prostituta. Compie i diciotto anni il 28 dicembre 2009. Lo screening dei suoi tabulati telefonici la segnala una trentina di volte ad Arcore nel 2010. In quell'anno è, da gennaio, già maggiorenne. Due contatti segnalano, la prostituta brasiliana, nelle ville del presidente anche prima del suo compleanno. Per dire, il 21 novembre del 2009 a Villa Certosa (Berlusconi è in Arabia Saudita, pare) e il 13 dicembre 2010 è ad Arcore. Quella sera viene colpito al volto da quel matto di Massimo Tartaglia. Iris dorme in Villa, quella tragica notte. A casa di Iris sono stati sequestrati gioielli vari e una agenda dalla quale risulta che la ragazza avrebbe ricevuto nei mesi di gennaio, febbraio e aprile scorsi circa 40mila euro. È quanto si legge nelle carte dalla Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera sul caso Ruby. Iris Berardi avrebbe dichiarato agli inquirenti di aver ricevuto collane, bracciali e pendagli vari da Berlusconi «durante le sue ripetute partecipazioni a feste presso la villa del Presidente del Consiglio». Nell'agenda della ragazza sarebbero segnati poi tutti gli appuntamenti con «Papi», è relative somme ricevute. Quindi c'è un riepilogo generale dei tre mesi in cui più assidue sono state le sue presenze alla feste del premier: a gennaio 9.580 euro; a febbraio 21.000; ad aprile 7.350. Ma la Berardi risulta presente nelle residenze di Berlusconi anche a novembre.
9 CHILI DI COCAINA ALL'OLGETTINA - Nell'abitazione di Maria Esther Garcia Polanco a via Olgettina 65, sono stati sequestrati due chili e 800 grammi di droga. Secondo gli inquirenti, gli stupefacenti sarebbero del convivente della giovane, Ramirez Della Rosa, che è stato trovato alla guida di una Mini-Cooper di proprietà di Nicole Minetti. È questo un particolare che emerge dai nuovi atti trasmessi dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera sul caso Ruby. Sempre secondo quanto si legge nella nuova documentazione, Ramirez Della Rosa avrebbe usato l'auto della Minetti mentre quest'ultima si trovava in vacanza alle Seychelles. Ma sarebbe stato proprio Ramirez, al quale in un altro appartamento a via Portaluppi hanno trovato altri 10 chili di droga, a suggerire «a Nicole», di fare «una denuncia della macchina», presumibilmente di furto.
CAPOSCORTA FEDE, NOI ACCOMPAGNAVAMO RAGAZZE - Il brigadiere capo in servizio presso l'Ufficio scorte assegnato a Emilio Fede anche come autista, Luigi Sorrentino, racconta che erano gli stessi uomini della scorta a riaccompagnare a casa le ragazze che partecipavano alle feste di Arcore. Il carabiniere racconta agli inquirenti che quando era in servizio presso Emilio Fede i turni serali erano più lunghi perchè poi avevano il compito di riaccompagnare a casa tutte le ragazze che prendevano parte alle feste del premier. In particolare, Sorrentino si ricorda la sera del 14 febbraio dell'anno scorso perchè prestò servizio «dalle otto di mattina alle quattro della mattina del giorno dopo» e si rammenta anche di aver riaccompagnato il direttore del Tg4, in macchina, insieme a due ragazze, una delle quali marocchina. La sera di San Valentino del 2010, ha raccontato, Silvio Berlusconi festeggio' ad Arcore e con lui c'erano "tante ragazze in baby doll rosso". In macchina con Fede, ha poi riferito, "c'era anche una ragazza marocchina".
POLANCO CHIAMA IL PREFETTO MILANO PER PASSAPORTO - Il 6 dicembre del 2010 Marysthell Garcia Polanco chiama il prefetto di Milano per farsi rilasciare il passaporto. "Io la chiamo a nome del presidente del Consiglio", dice la ragazza che abita in via Olgettina. Nelle carte si evince che la ragazza e' stata ricevuta per due volte dal prefetto. Sette, invece, i contatti telefonici intercettati tra i due ma la Polanco non avrebbe ottenuto il documento richiesto. Nell'abitazione della Polanco sono stati trovati dodici chili di cocaina appartenente, emerge dai nuovi atti, al suo fidanzato. Il ragazzo, si apprende dai documenti, e' stato poi arrestato sull'auto di Nicole Minetti, una mini cooper verde. Nel faldone si parla anche di un 'lui' che avrebbe consigliato alla Minetti di fare una denuncia di furto dell'auto.
E IL PREFETTO RISPONDE: MI SALUTI IL PRESIDENTE - "Mi saluti il Presidente del Consiglio". Così il prefetto di Milano, Lombardi, si è congedato da Marysthell Garcia Polanco, che avrebbe partecipato alle feste di Arcore, al termine dell'incontro avuto in Prefettura su richiesta della ragazza. E' quanto emerge dagli atti inviati dalla procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, a quanto riferito da chi ha letto i documenti.
MINETTI A MARYSTHELL 'CONTO MEDICO A SPINO' - Si parla anche di un tale 'Spino' in un'intercettazione di Nicole Minetti inviata dalla procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Marysthell Garcia Polanco scrive il 13 gennaio alla Minetti un sms in cui si legge: "Domani devo pagare la visita medica". E la Minetti le risponde: "Non pagarla la visita, fatti dare il preventivo e lo porto a Spino".
GIOIELLI E DENARO A GIOVANI - C'e' un lungo elenco di preziosi e denaro sequestrati alle giovani dell'Olgettina negli atti inviati dalla procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. A Concetta De Vivo il 14 gennaio sono stati trovati un orologio Longines, un orologio Rolex e un anello di oro rosa. A Eleonora de Vivo e' stato sequestrato un computer, delle foto con Berlusconi in mezzo a lei e alla gemella, una macchina fotografica e gioielli vari. Tra i numeri di Arisleida Espinosa sono stati trovati Silvio 335xxx, papa 320xxx, papi casa 02xxxx. A Barbara Guerra sono state trovate buste con banconote per complessivi 18mila euro che ha dichiarato essere il pagamento per le serate. Ad Alessandra Sorcinelli sono stati sequestrati materiale telematico, orologi e collane, un bonifico di 10mila euro in data 9/12/2010 da Berlusconi al suo conto Banco di Sardegna. In casa di Ioana Visan c'erano gioielli vari, buste con 5.000 euro, altre buste con 5.000 euro.
MINETTI IL 17 OTTOBRE 'E' SUCCESSO UN CASINO' - In una telefonata a Marysthell Garcia Polanco, Nicole Minetti racconto' gia' il 17 ottobre scorso della vicenda Ruby. E' quanto si legge negli atti inviati dalla procura di Milano alla giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Silvio Berlusconi, dice l Minetti, "mi ha detto che e' successo un casino perche' 'sta stronza di Ruby ha detto delle cose e ci sta sputtanando".
SU AGENDA BERARDI APPUNTAMENTI DA PAPI E CIFRE - E' sostanzioso lo scrigno di denaro e gioielli trovato durante la perquisizione fatta il 14 gennaio a casa di Iris Berardi, all'Olgettina. A quanto si legge negli atti trasmessi dalla procura di Milano alla giunta per le autorizzazioni della Camera, sono stati trovati "gioielli vari, parecchi, collane, bracciali pendagli". In proposito, la giovane "ha dichiarato che sono omaggi provenienti da Berlusconi, ricevuti durante le sue ripetute partecipazioni a feste presso la villa del presidente del Consiglio". Ricca di dettagli anche l'agenda della Berardi che ha annotato con scrupolo le date delle sue serate, con accanto delle cifre: "6 febbraio andare da Papi, 26 febbraio andare da Nicole, 27 febbraio andare da Papi, 7 marzo Papi 2.000, 13 marzo Papi 2.000, 5 aprile 2.000, 17 aprile Papi 2.000, 25 aprile 2.000, 22 maggio Papi. Silvio 39335xxxx. 5 giugno Papi 2.000. Riepilogo gennaio 9.580, febbraio 21.000, aprile 7.350". La procura ha poi stabilito che la Berardi e' stata una trentina di volte ad Arcore e diverse volte a Porto Rotondo. .
LA DANZATRICE DEL VENTRE RACCONTA BUNGA BUNGA - E' la danzatrice del ventre Maria Makdoum a raccontare ai pm di Milano cosa fosse il bunga bunga. Nel verbale di un interrogatorio del 15 gennaio, trasmesso alla giunta delle autorizzazioni della Camera, la giovane racconta che nel giugno del 2010 Lele Mora le chiese se era interessata a partecipare a una serata ad Arcore. "Mi chiese se sapevo ballare la danza del ventre e se volevo fare parte del suo harem", dice. "Mi sono recata ad Arcore a luglio, alla partenza da viale Monza c'erano altre ragazze", spiega, "prima di arrivare ad Arcore si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di Stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante". Arrivati alla villa, "ognuna di noi si e' seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse: ora facciamo il Bunga Bunga e spiego' che cosa era, cioe' una cosa sessuale", continua. Maria fa la danza del ventre mentre la De Vivo resta "in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parte intime. E si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava la samba in maniera hard. Il presidente le toccava il seno e altre parti intime", insiste, "anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena, tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime". A quella vista, spiega, "sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata".
MINETTI A FAGGIOLI, 'STA ROBA TI ROVINA LA VITA - «Io do le dimissioni. Sta roba è una roba che ti rovina la vita, ti rovina i rapporti, ti logora. Devi avere un pelo sullo stomaco. Ma a me cioè non me ne frega niente. Io voglio sposarmi, fidanzarmi, avere dei bambini, una casa». Lo afferma Nicole Minetti in una conversazione intercettata dalla Procura di Milano e Barbara Faggioli, un'altra delle ospiti di Arcore. «Cioè litigare tutti i giorni con tutti - aggiunge Minetti - metterla nel culo a quello che ha fiducia a te. La politica è un casino. Cade lui cadiamo noi».
BERLUSCONI CONVOCO' RAGAZZE DELL'OLGETTINA Dalle nuove intercettazioni trasmesse dalla procura di Milano alla Camera sarebbe emerso che subito dopo le perquisizioni all'Olgettina il premier convoco' tutte le giovani per una riunione ad Arcore con i suoi avvocati. E' quanto riferisce chi ha visto i nuovi atti. Dalle intercettazioni si evince che il premier, da un'utenza riservata, avrebbe chiamato una delle giovani che poi avrebbe riferito alle altre il messaggio della convocazione alle 19 di quella sera a Villa San Martino.
MARIA MAKDOUM, C'ERANO AUTO POLIZIA DI STATO - «Nel giugno del 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad Arcore presso la residenza del presidente del Consiglio e se sapevo ballare la danza del ventre e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferì a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio. Alla partenza da viale Monza c'erano altre ragazze. Prima di arrivare ad Arcore si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di Stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante». Ad affermarlo è Maria Makdoum in un verbale del 15/1/2011 contenuto negli atti trasmessi dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera sul caso Ruby. «Ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva - è ancora il racconto della Makdoum - finita la cena il presidente disse: 'E ora facciamo il Bunga Bungà e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale». Lei fa la danza del ventre, prosegue « e le De Vivo in mutante e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parte intime. Si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava il samba in maniera hard». Quindi aggiunge: «Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena. Tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata». «Lele Mora mi ha detto che per entrare nel mondo dello spettacolo bisogna pagare un prezzo, cioè vendere il proprio corpo. Gli dissi che non sarei mai stata disposta: sono rimasta emarginata. Ho raccontato tutto a Ferrigno».
Fonte: http://affaritaliani.libero.it